LIFESTYLE- Pagina 500

“Il gioco dell’uomo” con Torino Séance

gioco oca

Cercate i ragazzi di Torino Séance al Café Mash di via Torricelli a Torino!

Quanti di voi hanno mai giocato al gioco dell’oca?
E quanti hanno giocato al gioco dell’uomo?
Nessuno?

 

Eppure è un gioco antico quanto il mondo… 
Ognuno di voi si muove, ogni giorno, seguendone il percorso, le regole…
Solo che nessuno se ne è mai accorto.

 

E se per una sera poteste intravederne il tabellone?
Se, una volta tanto, voi stessi, non qualcuno al di fuori dell’esistenza, poteste tirare il dado che vi guiderà verso la prossima tappa?
Sembra il vaneggiamento di un pazzo, vero?

 

Chi può dirlo? Soltanto voi. Tirate il dado e lasciate che la sorte vi porti attraverso a un viaggio introspettivo e di intense esperienze tra letture della mano, dei tarocchi, delle rune, visualizzazioni guidate, oracoli e misteri.

 

“Un’esperienza intrigante, passionale, un viaggio iniziatico tra le luci e le ombre della vita.”
– Tania Re 

 

Cercate, giovedì 18 alle ore 21.00, i ragazzi di Torino Séance al Café Mash di via Torricelli a Torino!

Giovedì 18 Dicembre al Café Mash, via Torricelli 59, Torino, Torino Séance presenta: “Il gioco dell’uomo”

 

Per partecipare è necessario scrivere una mail specificando l’ora di arrivo a prenota@torinoseance.org

Link al sito: www.torinoseance.org
link all’evento https://www.facebook.com/events/1504728456454031/?ref=ts&fref=ts
link alla pagina facebook Torino Séance: https://www.facebook.com/torinoseance?fref=ts
link alla pagina del Café Mash: https://www.facebook.com/pages/Caf%C3%A8-Mash/93566309244?fref=ts

Margherita e i suoi “Fumeri per caso”

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Cosa dobbiamo aspettarci dai vostri spettacoli? “Un po’ di tutto… ballo, canto, musica, poesia e, ovviamente, teatro. Persino i cambi di scena divertono il pubblico!”

 

Abbiamo incontrato Margherita Fumero e la sua compagnia teatrale, I FUMERI PER CASO, e le abbiamo chiesto di parlarci di questo gruppo eterogeneo di artisti

 

“ Io insegno recitazione alla Gipsy Musical Academy, e durante uno dei miei corsi ho conosciuto un bel gruppo di persone con le quali si è instaurato un rapporto di amicizia e di lavoro.

Non sono dilettanti, o meglio, è un gruppo misto: ci sono professionisti, alcuni frequentano la Gipsy e altri fanno anche un altro lavoro, però la mentalità deve essere professionale”

 

Quindi la professionalità prima di tutto?

“Si, infatti io non accetto assenze a meno che non siano dovute ad impegni di lavoro. Un professionista è sempre presente anche quando sta male”

 

I soggetti li scrive lei?

“ No, i soggetti li scrive Aurora Marenco, ma molti sono tratti da pezzi dell’avanspettacolo che noi ci cuciamo addosso. Facciamo tanti spettacoli, il prossimo sarà il 14 dicembre ( “Evviva il Varietà”, alle ore 15.00 presso “Il Palcoscenico” di Via Rismondo 10 a Torino, spettacolo gratuito rivolto a tutti gli anziani della Circoscrizione 10), ma ne abbiamo molti altri e il calendario arriva fino a marzo.

Partecipiamo all’apertura o alla chiusura di varie rassegne.  Ci siamo esibiti e ci esibiremo in varie città del Piemonte, ma anche nel resto dell’Italia!”

 

Cosa dobbiamo aspettarci dai vostri spettacoli?

“Un po’ di tutto… ballo, canto, musica, poesia e, ovviamente, teatro. Persino i cambi di scena divertono il pubblico!”

 

Da quanti membri è composto il gruppo?

“Siamo 17 attualmente, compresi l’impresario e il tecnico. Solitamente siamo anche di più. E’ vero, siamo tanti, ma quando viaggiamo siamo una bella compagnia: sembriamo Fantozzi quando va in gita turistica, facciamo l’appello ogni volta che scendiamo e saliamo sul pullman e abbiamo anche una addetta alle vettovaglie. La cosa divertente di questa compagnia è che si pensa sempre a mangiare!”

 

Tra i membri del gruppo troviamo gli attori Maria Occhiogrosso, Serena Rosata, Vito Solitro, Mariangela Cottone, Alessandra Ricale, Imma Schiena, Aurora Marenco e Gina Perrucci; i cantanti (ma ora anche attori) Beppe Zummo e Nicola Olivero; i ballerini Federico Senes e Denise Ponzo. Attualmente assenti gli attori Antonio Ferri, Giorgia Lorusso, Cristina Sità, Giorgio Serra ed il ballerino Marco Negri.

Molti degli artisti sono eclettici, ed in grado di ricoprire più di un ruolo.

 

“…Mi reputo molto fortunata ad essere in questa compagnia perché è per me una famiglia, e Margherita è la nostra “mamma artistica” ” ci dice Maria.

“ …Non siamo un gruppo teatrale ma, come dice Margherita, siamo dei “ teatristi anonimi” ”aggiunge Aurora

“ …Il più gran regalo che il pubblico possa farci è applaudirci dopo che abbiamo tirato fuori il nostro animo ed il nostro spirito, donandoglielo” commenta Beppe

 

Con Serena e Mariangela, Margherita sta inoltre riproponendo lo storico Drive In.

“ Quella del Drive In sarà una serata insieme ad Enrico Beruschi, Gianfranco D’Angelo, Carlo Pistarino e Sergio Vastano, dapprima a Rimini e a Civitanova Marche, ma l’idea è quella di realizzare un grande spettacolo l’estate prossima insieme anche agli altri artisti che avevano partecipato al Drive In originale.” ci racconta.

 

E infine domandiamo, rivolgendoci al resto della compagnia :

 

Com’è Margherita come insegnante?

“ E’ una grande maestra, rigorosa, ma nello stesso tempo dà ad ognuno di noi libertà. E’ l’anima del gruppo. Riconosce a tutti la propria personalità e la rispetta permettendoci di esprimerci al meglio. Si arrabbia raramente, ma quando lo fa ci tremano le gambe!”

“ Divento proprio una iena!” continua Margherita “Il bello di questo gruppo, però, è che ci si aiuta l’uno con l’altro, c’è una competizione positiva e tutti hanno diritto ad emergere e ad avere il loro momento di protagonismo…tutti possono ricevere un applauso, e questa forse è la cosa che unisce e rende felici tutti”

“ Vi sveliamo il nostro segreto” conclude Nicola in tono complice “ Noi Fumeri siamo tutti delle “prime donne”!”

 

Maria Ferreri

Chiara Mandich

Antiquariato e non solo in Monferrato

antiquariato

A Casale ultimo Mercatino dell’Antiquariato dell’anno. Occasione per trovare idee per i regali di Natale

 

 Meta di numerosi espositori e visitatori torinesi ritorna anche questo mese il consueto appuntamento con il Mercatino dell’Antiquariato di Casale Monferrato che si terrà sabato 13 e domenica 14. Si prevede un grande afflusso di espositori e visitatori, vista la vicinanza con il Natale. Sarà, infatti, questa l’occasione per trovare spunt per fare i regali in vista delle festività di fine anno. Nell’occasione verranno distribuiti i calendari 2015 de Mercatino, quest’anno davvero particolari perché il lavoro, firmato da Mauro Galfrè riprenderà i soggetti dei film di Sergio Leone, nonostante i primi freddi. Sarà poi presente sia al sabato che alla domenica, con le sue prelibatezze, il mercato biologico a km 0 Farmer Market, all’interno del settore esterno di Piazza Castello. E anche questa sarà occasione per poter acquistare un cestino regalo creato sul momento, secondo le proprie  preferenze  con una selezione a di prodotti a Km. 0. Intanto lo staff di Monferrato Eventi in liquidazione guarda già al 2015 e ricorda che il 12 gennaio prossimo si terrà la prima lezione del secondo anno della Scuola di Fumetto. Chiunque volesse avere informazioni può scrivere alla mail beppebalbi@libero.it oppure telefonare al 338 . 5965066.

Politiche sociali e Legge di Stabilità

REGIONE PALAZZO

C’è l’istituzione del Fondo famiglia e risorse per i servizi socio-educativi per la prima infanzia

 

La Commissione Politiche Sociali delle Regioni, in sede di esame della Legge di Stabilità 2015, ha ottenuto che il testo recepisse alcune importanti modifiche: l’istituzione del Fondo famiglia e risorse per i servizi socio-educativi per la prima infanzia, la rimodulazione della concessione del bonus bebè e l’inserimento nel Bilancio pluriennale dello Stato del Fondo Politiche Sociali e del Fondo per le non autosufficienze.”Gli assessori regionali alle Politiche sociali – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, – hanno lavorato per poter introdurre, nella Legge di Stabilità 2015, modifiche al provvedimento, raggiungendo risultati importanti per i bisogni di una società colpita dalla crisi economica. Innanzitutto, ritengo importante l’istituzione di un Fondo con la dotazione di 108 milioni da destinare a favore della famiglia. Una parte dello stanziamento, pari a 100 milioni di euro, è riservata al rilancio del piano sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. Una quota del fondo, pari a 5 milioni di euro5, è finalizzata al finanziamento dei programmi di distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti”.

 

“Abbiamo ritenuto opportuno – ha proseguito l’Assessore – chiedere che il bonus bebè, corrispondente ad un importo pari a 960 euro annui, non venisse erogato in maniera universalistica, ma che venisse attribuito alle famiglie in una condizione economica equivalente (ISEE) non superiore a 25.000 euro annui”. “Un altro risultato fondamentale – ha affermato Ferrari – è rappresentato dall’inserimento, nel Bilancio pluriennale dello Stato, di due Fondi: quello nazionale per le Politiche sociali e quello Nazionale per la non autosufficienza. il primo finanziato con 300 milioni di euro a decorrere dal 2015, il secondo, che all’inizio prevedeva 250 milioni di euro, è incrementato di 400 milioni di euro a decorrere dal 2015 e di 250 milioni di euro annui a decorrere dal 2016”.

(www.regione.piemonte.it)

Lo sconto anche al cimitero

CIMITERO

Per le agevolazioni sono state individuate tre fasce di reddito

 

Le famiglie meno abbienti potranno usufruire di agevolazioni per il pagamento di alcune tariffe cimiteriali. 

 

La delibera che autorizza Afc, l’azienda per la gestione dei servizi cimiteriali, a concedere sgravi e la possibilità di pagamenti dilazionati è stata approvata dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessore Stefano lo Russo. 

 

Per richiedere l’applicazione delle facilitazioni, per la quali sono state individuate tre fasce di reddito: fino a 13mila euro, tra i 13mila e i 17mila euro e tra i 17mila e i 24mila euro, i richiedenti dovranno presentare la certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). 

 

Gli sgravi vanno dal 20 al 40% del dovuto, le rateizzazioni dai 12 ai 36 mesi.

 

(www.comune.torino.it)

Labbra rosso vampiro, must di stagione

LABBRADalla maison Dior a Dolce&Gabbana alla Lancome, che hanno scelto campagne pubblicitarie e testimonial impattanti, il must in materia è rosso con componenti ultrascure per una donna dinamica, versatile, ma chic che ama conferire personalità alla propria immagine

 

Ovunque andiate, non dimenticate il vostro rossetto perché sarà il punto forte del vostro look in questo autunno-inverno appena iniziato. E che sia rosso, come impongono le collezioni studiate dalle grandi case di moda che hanno presentato, accanto a palette nude in alternativa, lipstick egloss nelle varianti più scure (dal malva al rosso cupo, dal prugna all’amarena). Colori in linea con la stagione più fredda e la necessità di legare i toni a incarnati più delicati.

 

Dalla maison Dior Dolce&Gabbana alla Lancome, che hanno scelto campagne pubblicitarie e testimonial impattanti, il must in materia è rosso con componenti ultrascure per una donna dinamica, versatile, ma chic che ama conferire personalità alla propria immagine. E lo fa scegliendo un colore intenso, e non solo di tendenza come i make up studiati in una bulimia daTwilight all’indomani della martellante campagna di marketing seguita al lancio della saga.

 

Successi cinematografici a parte, le collezioni che trovate adesso in profumeria, propongono varianti estremamente eterogenee, arricchite da formule idratanti e protettive in concomitanza con l’irrigidirsi della temperatura e la necessità di mantenere morbide le labbra. I toni risultano più scuri, intensi, volitivi accompagnati dall’uso della matita (particolare prodotto che non incontra sempre il favore dei make up artist e dei consumatori per l’effetto artificiale che conferisce) ma che perfeziona una bocca truccata secondo i canoni dell’estetica bloody lips.

 

Se non amate caricare troppo il vostro maquillage, idradate con prodotti specifici le labbra per evitare antiestetiche pellicine e scegliete una matita labbra trasparente che definisca le vostre labbra aiutandovi a definire lo spazio, all’interno del quale stendere il rossetto con un pennellino, senza appesantirlo. 

 

Ora qualche suggerimento. Il rosso è un colore da sempre utilizzato nella cosmesi, tutt’altro che semplice da indossare e va scelto in base alla propria carnagione e ai tratti del volto: un tono acceso evidenzierà il sorriso, ma segnerà ulteriormente i lineamenti del viso e l’incarnato. Attenzione quindi a bilanciare bene, a valutare abbinamenti e a non abbondare con il nero sugli occhi: un errore comune, ma da evitare quando non si è professionisti. Sempre meglio non eccedere piuttosto che abbondare, rendendo eccessivo (e quindi volgare) il vostro make up.

 

Al sant’Anna il Bollino Rosa

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L’ospedale scelto tra 66 candidature giunte all’organizzazione da un apposito Comitato

 

L’ospedale Sant’Anna è stato premiato tra le migliori sette strutture ospedaliere italiane per  l’attenzione nell’accoglienza e nella gestione delle donne vittime di violenza. La violenza di genere è un problema sempre più diffuso, con gravi conseguenze sociali e sulla salute psicofisica di chi viene aggredito. Secondo il rapporto Eures, pubblicato a novembre 2014, le Regioni centrali hanno presentato il maggior numero di femminicidio, anche se il Sud risulta l’area più a rischio. Per questi motivi, l’O.N.Da (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna) ha voluto premiare le migliori competenze degli ospedali italiani con i Bollini Rosa, che prevedono azioni innovative nell’accoglienza e nella gestione delle donne vittime di violenza, dal Pronto Soccorso alla Rete di Servizi territoriali competenti. Oltre al Sant’Anna, anche l’ospedale Maria Vittoria ha ricevuto il massimo riconoscimento del concorso “Best Practice 2014”, avendo introdotto al Pronto Soccorso uno specifico codice rosa per le donne vittime di aggressioni. Questo codice evidenzia a tutti gli operatori la necessità di attivare l’Equipe antiviolenza, presente sin dal 2009 all’ASL TO 2.

 

Fonte: quotidianosanità.it

 

 

(Foto: il Torinese)

Cuorgnè, chiudono il punto nascite e il pronto soccorso infantile

LETTO OSPEDALEI reparti riaprono ad Ivrea

 

Cala il sipario per il punto nascita ed il pronto soccorso ostetrico – ginecologico e pediatrico dell’Ospedale Cuorgnè che cesserà l’attività dalle ore 20 di lunedì 15 dicembre. Contemporaneamente gli stessi servizi verranno riaperti all’ospedale di Ivrea. Poi, successivamente al trasferimento della degenza di Ostetricia – ginecologia e della neonatologia,  all’Ospedale di Cuognè incominceranno i lavori di ristrutturazione dei locali del nido dove, a partire dal 7 gennaio prossimo sarà attivato il nuovo Day service materno – infantile. Il nuovo servizio sarà aperto in orario diurno, dal lunedì al venerdì, con la presenza quotidiana di personale ostetrico e infermieristico, mentre per quanto concerne il personale medico, per due giorni a settimana sarà presente il ginecologo, per due giorni il pediatra e per un giorno il medico neuropsichiatra infantile. Ne dà notizia il direttore generale dell’Asl TO4 Flavio Boraso in una lettera inviata ai sindaci dei Comuni che appartengono ai Distretti sanitari di Ivrea e di Cuorgnè.

 

Massimo Iaretti

Da via Roma alla Galleria Sabauda in città regnano i pedoni

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Il Comune in un prossimo futuro prevede anche la chiusura al traffico di piazza Castello, tranne il tratto via Po – Giardini reali e piazza Statuto

 

Code lunghissime di pedoni in piazzetta reale per l’ingresso nel Palazzo e nella nuova Galleria sabauda. Torino è il regno dei pedoni. L’incentivo a recarsi a piedi in centro in questi primi giorni di festa è anche dovuto a tante iniziative, come il raduno dei tram storici in piazza Castello e l’apertura della pista di pattinaggio su ghiaccio in piazza Carlo Alberto.

 

L’immacolata rappresenta la prova generale per la pedonalizzazione di via Roma. Infatti, fino a lunedì compreso la più prestigiosa arteria commerciale cittadina resta chiusa al traffico nel tratto che collega piazza Castello a piazza San Carlo.  Nei primi giorni di prova la via si è presentata poco affollata di mattina e affollatissima nelle ore pomeridiane, con non pochi problemi di traffico nelle vie circostanti. Dopo discussioni e polemiche infinite il Comune precisa che si tratta di una “chiusura sperimentale per verificare l’efficacia del provvedimento”. Anche nel fine settimana successivo la pedonalizzazione si ripeterà in vista del Natale esarà accompagnata da una serie di iniziative culturali, musicali e di spettacolo.

 

E forse nei prossimi mesi diventerà realtà la pedonalizzazione continua. Ormai anche i commercianti sembrano essersi accorti che la Torino del turismo e della cultura ha raggiunto una tale dimensione da garantire migliaia di presenze costanti nel centro. Così il divieto di transito delle auto (forse) si trasforma in opportunità. Nelle intenzioni del Comune in un prossimo futuro anche la chiusura al traffico di piazza Castello, tranne il tratto via Po – Giardini reali e piazza Statuto, dove un privato avrebbe intenzione di finanziare la realizzazione di un parcheggio sotterraneo.

 

(Foto: il Torinese)

Guerrieri d’Oriente e occidente si incontrano alla Venaria

MAMELUCCHI2La rassegna, curata da Enrico Colle, in collaborazione con l’Armeria Reale di Torino, presenta un centinaio di pezzi, tra cui preziosi e raffinati elmi islamici medioevali accanto alle armature dei guerrieri europei e a quelle dei samurai magistralmente prodotte dalle manifatture tedesca e italiana fino all’India e al Giappone

 

Guerrieri d’Occidente e d’Oriente si incontrano alla corte della Reggia di Venaria in un’esposizione che esalta le splendide armature di secoli ed epoche lontane, accomunate da un fascino intramontabile. Provengono dal Museo Stibbert di Firenze e dall’Armeria Reale di Torino e si presentano al pubblico nella mostra “Cavalieri,Mamelucchi e Samurai” allestita nella dimora sabauda. In vetrina spiccano armature europee,indiane,islamiche e giapponesi che coprono quattro secoli di storia,dal Cinquecento all’Ottocento,con lo scopo di ricreare la bellezza artistica delle armerie con i suoi costumi di guerra e le armature da parata con armi,elmi,scudi,lance,spade e corazze.

 

La rassegna, curata da Enrico Colle,in collaborazione con l’Armeria Reale di Torino,presenta un centinaio di pezzi,tra cui preziosi e raffinati elmi islamici medioevali accanto alle armature dei guerrieri europei e a quelle dei samurai magistralmente prodotte dalle manifatture tedesca e italiana fino all’India e al Giappone. Molte delle opere esposte arrivano dal Museo Stibbert di Firenze e si possono notare sia le diverse tecniche da combattimento sia le differenze etniche dei guerrieri. I cavalieri europei guerreggiavano con armature più pesanti e rigide mentre i cavalieri mediorientali e gli stessi samurai usavano sistemi di protezione del corpo più leggeri e più agili. Oltre agli “abiti” militari si ammirano anche scimitarre,sciabole,pugnali, mazze ferrate, archibugi,moschetti e pistole a pietra focaia. Come detto, le armature dei guerrieri europei erano più massicce e pesanti di quelle orientali ma le decorazioni rimasero molto scarse e limitate fino al Cinquecento. Presentavano solo eleganti bordure d’ottone e poco altro e per fare un deciso salto di qualità bisogna aspettare il Seicento quando divenne di moda l’uso delle incisioni impreziosite da colori e dorature di pregio. Le armature più appariscenti sono senz’altro quelle dei samurai ma quelle più affascinanti ed esoteriche sono quelle dei mamelucchi che rimandano con la memoria all’epoca delle Crociate e agli scontri tra il Saladino e i Cavalieri venuti dall’Occidente. Più agili nelle loro armature rivestite con maglie metalliche, la corazza dei mamelucchi presentava rinforzi d’acciaio solo nelle parti più vitali del corpo per destreggiarsi meglio durante la lotta e i duelli.

 

Combattevano con il turbante e i pantaloni alla zuava e in mostra si possono vedere le armature turche indossate sia dai Giannizzeri,il corpo d’elite dell’esercito Ottomano, che dai Sipahi, i cavalieri turchi, e sono le stesse di quelle usate in battaglia nel periodo dei sultani Maometto II(1432 -1481) e Solimano il Magnifico (1520-1566). Sulle piastre d’acciaio dell’armatura si leggono iscrizioni incise tratte dal Corano,un mezzo per diffondere la fede anche sul campo di battaglia attraverso i versi dei testi sacri. Ben più pesanti e ingombranti erano le armature dei samurai ma non per questo meno spettacolari e attraenti. Formate da un elmo,una maschera,due spallacci,una corazza con bracciali d’acciaio e di cosciali per proteggere il basso ventre,l’armatura giapponese mescola da sempre eleganza e praticità. L’elemento fondamentale del samurai è la spada,un’autentica chiave per conoscere la storia, le tradizioni e i costumi del Giappone. La spada fu l’anima del samurai per il sacro rispetto con cui è stata sempre trattata dai guerrieri giapponesi ma anche il simbolo dell’onore e del ruolo sociale del samurai nella società. Le opere esposte,che rivelano la maestria degli artigiani delle varie epoche nella  fabbricazione delle armi e nella decorazione delle armature,sono visibili fino all’8 febbraio 2015 alla Reggia di Venaria. Con orario: da martedì a venerdì ore 9-17, sabato,domenica e festivi dalle 9,30 alle 19,30. Lunedì è il giorno di chiusura.

          Filippo Re