E’ un itinerario costruito da carte, fotografie, guide e giornali appartenenti all’Archivio Storico della Città, per rendere omaggio alla Mole e ripercorrerne i 150 anni, dalla prima pietra posta nel 1863. La sua storia inizia nel 1862 quando la comunità ebraica acquistò il terreno in Via Montebello (allora contrada del Cannon d’oro) decidendo di realizzare una Sinagoga
Ne ha passate di tutti i colori il simbolo di Torino per antonomasia, la Mole Antonelliana. Qualche decennio fa, nel 1953, un nubifragio abbatté addirittura la guglia, fortunatamente senza causare vittime. La mostra ‘Esplorando tra le carte’, prorogata fino al 18 aprile, nello spazio espositivo di via Barbaroux 32, ripercorre la lunga storia del monumento.
E’ un itinerario costruito da carte, fotografie, guide e giornali appartenenti all’Archivio Storico della Città, per rendere omaggio alla Mole e ripercorrerne i 150 anni, dalla prima pietra posta nel 1863. La sua storia inizia nel 1862 quando la comunità ebraica acquistò il terreno in Via Montebello (allora contrada del Cannon d’oro) decidendo di realizzare una Sinagoga per celebrare l’emancipazione concessa da Carlo Alberto.
I lavori della ristrutturazione si sono conclusi definitivamente nel 1987. La struttura è oggi dotata di un ascensore panoramico, in vetro e acciaio sorretto da funi metalliche: all’altezza del tempietto si ammira un indimenticabile panorama su Torino e sulle Alpi. Dal 2000 l’edificio è sede del Museo Nazionale del Cinema.
(Foto: il Torinese)