Dal Centro di Autoformazione, umanizzazione e Efficienza Aziendale, nato su iniziativa di Marco Casalegno, titolare del Relais Rocca Civalieri a Quattordio (Al), Roberto Rossi, human coach, propone alcune pillole ispirate all’”etica del coraggio”, che impronta il suo metodo di autoformazione

1) Un attacco di rabbia non è mai un buon affare: ci fa perdere il senso della realtà e favorisce l’emotività con conseguenze imprevedibili. L’umanizzazione ci aiuta a prestare più atttenzione e gestire la rabbia.
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2) Uno sguardo più attento a come si muove la nostra emotività ci può aiutare a liberare i nostri sentimenti rendendoli motivatamente favorevoli.
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3) La rabbia nasce dai nostri pregiudizi, dalle nostre scelte spesso figlie di tradizioni, di atteggiamenti e di comportamenti sbagliati.
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4) Imparare a trasformare la rabbia in potenziali comunicazioni che facciano da “ascensore” al totale controllo, potenziare l’allerta per stare in guardia dall’energia negativa che la rabbia sprigiona trasformandola in positiva.
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5) E’ facile essere anestetizzati da un attacco di rabbia e dai nostri pregiudizi. In quei momenti rendiamo incomprensibile tutto.
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6) Quando alla rabbia viene data la possibilità di prevaricarci, il pregiudizio ci mette il “giunzaglio” emotivo che diventa padrone di noi stessi.
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7) Sostituire un pregiudizio è molto difficile, ma non impossibile: per non peggiorare la nostra situazione non dobbiamo diffonderlo.
Dal 29 novembre prende il via un progetto, cui aderiscono, l’Unione montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, il Comune di Lanzo, l’Istituto Albert e CNA, in collaborazione con Ouverture Impresa Sociale e la start up HOC, per sperimentare sul territorio delle Valli di Lanzo la realizzazione di una piattaforma informatica geolocalizzata
inserite gratuitamente nella piattaforma Foodetector contribuendo a creare uno strumento di promozione e valorizzazione dei prodotti tipici considerati.La terza fase di “formazione in tema di comunicazione” riepilogherà il lavoro svolto dagli studenti, analizzando in particolare i risultati ottenuti nelle relazioni fra di loro e con le imprese coinvolte. A tutto questo seguirà un convegno, organizzato con le istituzioni coinvolte e con l’Istituto Albert, per la presentazione dei risultati conseguiti con il progetto, su come i territori sono rappresentati su internet a livello geografico e turistico e quali possano essere le azioni da intraprendere al riguardo.“Si tratta di una lodevole iniziativa – commentano la Presidente Tina Assalto e l’Assessore all’Agricoltura Gianni Castagneri – che va nella direzione di un maggior coinvolgimento delle scuole e degli operatori economici del territorio nei confronti di un settore, quello della produzione agro-alimentare sostenibile e della sua promozione, che risulta essere sempre più strategico per rivitalizzare l’economia valligiana e la sua identificazione nei confronti del grande pubblico, sempre più attento alla provenienza e alla genuinità di ciò che consuma”.















Molti non sanno che l’origine di tante attività del Fitness è Torino. Chi vi scrive, ad esempio, è colui che ha per primo inventato e codificato ed esportato tutta l’attività di Fitness in acqua in Italia e nel mondo
Al suo ritorno in Italia, si confronta con la nostra realtà (sigh…), e incrocia un direttore di impianto che prima ancora di farlo lavorare, discute sul prezzo dicendogli che per quella cifra richiesta dovrebbe avere almeno un nome straniero!!! Incredibile è dire poco. Ma Beppe ovviamente non molla, e la sua esperienza spazza in fretta quella nuvola passeggera e da tanti anni lavora in Torino dando il meglio di sé. E allora gli chiedo che cosa pensi della realtà di oggi, degli insegnanti che a lui e a quelli come lui devono la creazione della professione di insegnante in palestra, e la sua risposta è laconica ed efficace: ” Alcuni mancano di identità propria, non curano la propria personalità, copiano ma non sono in grado di essere sé stessi”. Di cosa avrebbero bisogno? “Viaggiare di più, conoscere, acquisire più consapevolezza di quello che esiste e di ciò che c’è stato: guardare indietro per andare nel futuro!”
Si è conclusa a Torino la seconda edizione della rassegna dedicata alle tecnologie indossabili, unica presente in Italia.
cult per il mondo dell’alta pasticceria. Un grande panettone in formato extra-large, 10 kg di bontà assoluta: è questa la sorpresa che Nicola Fiasconaro ha in serbo per sabato pomeriggio e che propone in degustazione ai visitatori del suo stand. Un’occasione unica per assaporare fino in fondo il frutto della maestria di uno dei più grandi pasticceri italiani che, insieme ai fratelli Fausto e Martino, ha saputo trasformare l’azienda di famiglia da piccola realtà locale a indiscusso punto di riferimento internazionale. Tutto ciò mantenendo una spiccata connotazione di artigianalità e uno stretto rapporto con il proprio territorio.
Torna a Torino, dal 1° dicembre all’Epifania, in piazza Castello l’albero luminoso e sonoro alto 23 metri