GALA DEL CONSOLATO GENERALE DI FRANCIA DI MILANO
Cucina francese protagonista nello spazio gourmet del Turin Palace Hotel il 21 e 22 Marzo che, oltre a prendere parte alla terza edizione di Goût de France/Good France, celebra il 60° anniversario dell’evento che affianca il capoluogo piemontese con quello del dipartimento della Savoia. A siglarlo un “4 mani” tra gli executive chef del Ristorante del Turin Palace Hotel e de “Le Bistrot” di Chambéry.

Francia mon amour il 21 e 22 Marzo a Les Petites Madeleines. Lo spazio gourmet del Turin Palace Hotel celebra la cucina d’oltralpe non solo predendo parte alla terza edizione di Goût de France/Good France che riunisce più di 2000 chef di tutto il mondo nel segno della gastronomia francese, ma ospitando ancheil Gala del 60° anniversario del gemellaggio tra Chambéry e Torino. Ad elaborare il menù della serata del 22 Marzo saranno l’Executive Chef Stefano Sforza e Chef Sylvain Bailly, del ristorante Le Bistrot di Chambéry, protagonisti di un “4 mani” creato seguendo le regole stabilite dal comitato culturale e presieduto dallo Chef Alain Ducasse. Il risultato è una proposta che esprime la vicinanza e il rispetto reciproco tra le gastronomie francese e italiana.
“Il 60° anniversario del gemellaggio tra le città di Chambéry e di Torino – spiega il Console generale di Francia a Milano Olivier Brochet – simboleggia perfettamente i legami storici e di amicizia che uniscono la Francia e l’Italia. La partecipazione dei sindaci di Chambéry e di Torino, al fianco di numerosi rappresentanti piemontesi e francesi del mondo politico, economico e culturale, darà un lustro particolare a questa serata. Sono felice che questo evento,all’indomani della 3a edizione di Goût de France / Good France, si svolga con la collaborazione del Turin Palace Hotel e del ristorante “Les Petites Madeleines””.

La serata, organizzata con il sostegno di Champagne Pommery e di “Vins de Savoie”, vedrà in prima linea tutte le istituzioni francesi presenti a Torino: il Consolato generale di Francia, Atout-France, Business France, la Camera di commercio e industria CCI France-Italie, il Liceo Jean Giono e l’Alliance française.
“Esiste un rapporto di forte identificazione tra il Turin Palace Hotel e Torino – spiega Pietro Marzot, gestore della struttura che ha raccolto nel 2015 da Reale Immobili Spa (Società del gruppo Reale Mutua Assicurazioni) la sfida per far rinascere l’albergo – una corrispondenza che, sin dalla sua costruzione, nel 1872, gli ha permesso di essere non solo spettatore, ma anche protagonista delle trasformazioni della città e dei suoi cambiamenti nel segno della cultura, della politica, dello spettacolo e, ora, anche della gastronomia. Essere stati scelti dai rappresentanti delle istituzioni francesi in Italia come palcoscenico di questa celebrazione sigilla questa simbiosi: una responsabilità e un riconoscimento di prestigio”.
La cena vedrà sfilare, tra i piatti, anche “Torchon de foie-gras, scampo alla vaniglia, pera al caramello salato e pan brioche”, “Petto di anatra al vermouth e miele, carota Vichy e spinaci all’uvetta, crema di pinoli e limone” e “Tarte-tatin, gelato alla fava tonka e mano di Buddha”. “ Per realizzare il menù della serata – spiega Chef Sforza – abbiamo puntato su ricette legate alla tradizione francese valorizzate dall’utilizzo di prodotti di “carattere” capaci di regalare molteplici sfumature di sapore”.
Tutti gli spettacoli sul palco del Norooz di Torino. In piazza Vittorio Veneto, sabato 25 marzo
6) Ore 19:30 spettacolo di danza folkloristica persiana con Hadi Habibnejad
solare idealizzato dal grande filosofo, matematico Ommar Khayyam. Il calendario persiano è un calendario solare nel quale ogni segno zodiacale corrisponde esattamente con un mese intero. Per cui il primo mese persiano ovvero Farvardin coincide precisamente con il segno dell’Ariete. A dire il vero gli iraniani festeggiano il loro Capodanno allo solstizio della primavera ovvero il momento in cui la terra finisce il suo percorso intorno al solo ed entra nel nuovo giro.
Per la gioia degli amanti e collezionisti del genere western è uscito il volume dal titolo “Sentieri di carta nel West- Quaranta interviste ad autori italiani di fumetti western”, di cui sono autori Roberto Guarino, avvocato torinese, e Matteo Pollone, insegnante al Dams di Torino
Sabato 18 marzo 2017 alle ore 17.30 nella Sala Gioco presso il Circolo dei Lettori in via Bogino 9 a Torino, la Scuola di Psicanalisi Freudiana

















Il primo mese persiano ovvero Farvardin coincide precisamente con il segno dell’Ariete. A dire il vero gli iraniani festeggiano il loro Capodanno allo solstizio della primavera ovvero il momento in cui la terra finisce il suo percorso intorno al solo ed entra nel nuovo giro. All’arrivo della primavera, il 20 Marzo, gli iraniani apparecchiano una Tavola sulla quale mettono sette oggetti ognuno dei quali simboleggia un valore vitale:
ordine per ospitare i parenti che vogliono rinfrescare le visite durante i 13 giorni della festa. Storicamente il Capodanno persiano trova le sue radici in una delle feste più antiche del mondo dove la natura e il risveglio vitale dopo l’inverno compongono il suo concetto centrale. Tale festa è riconosciuta non solo in Iran bensì in altri paesi come Afghanistan, Azerbaigian, Tagikistan, Albania, Turchia, Uzbekistan, Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Georgia, Kosovo, Iraq Kurdistan, Bayan-Ölgii, Uzbekistan.

Dal 1° marzo arriva a Eataly Lingotto “Le mie Marche”, il progetto di ristorazione di Andrea Giuseppucci, giovane chef di Tolentino, provincia di Macerata
inoltre esce il libro “Giovani & audaci. Ritratti (quasi) veri dei cuochi che stanno rivoluzionando la cucina italiana” (EDT editore) dove i tre autori, Paolo Vizzari, Stefano Cavallito e Alessandro Lamacchia, descrivono il profilo e le ricette di trenta cuochi italiani under trenta che “stanno cambiando la cucina del nostro paese.”: tra i trenta cuochi protagonisti c’è anche Andrea. Questo fino all’ottobre 2016, quando il terremoto che devasta il Centro Italia colpisce duramente anche Tolentino: il ristorante La Gattabuia è costretto a chiudere. Lo chef Giuseppucci però non si arrende e la sua voglia di cucinare ha la meglio: decide così di portare in giro per l’Italia il suo concetto di ristorazione e trova un partner perfetto in Eataly. Rivolgendo un abbraccio virtuale alla regione Marche e alla sua popolazione messa a dura prova dagli eventi della natura, Eataly è orgogliosa di sostenere il progetto “Le mie Marche”.