LIFESTYLE- Pagina 443

Una domenica speciale tra ricordi, fede e sport

esercito guerra22giro 22All’uscita dal Duomo, ritornando verso Piazza Castello, impossibile non notare l’immensa pista per le biglie di colore rosa: essa ricalca la sagoma della nostra Penisola, per celebrare il passaggio del Giro D’Italia nel capoluogo piemontese

 

Il 24 maggio Torino è stata protagonista di numerosi eventi storici, religiosi, sportivi e ludici rivolti a tutti, sia grandi che piccini. Come tutti sanno in questi giorni nella nostra città ha luogo l’Ostensione della Sindone, che richiama devoti e non da tutto il mondo. Il percorso di visita si snoda a partire da Viale Partigiani e prosegue per 850 metri quasi interamente coperti fino alla sala della pre-lettura, in cui viene mostrato un breve video sul Telo; dopo un ulteriore tragitto si accede al Duomo dove ci si raccoglie brevemente in preghiera di fronte alla Sindone.Rigorosi sono i controlli per accedere al percorso: evitate di portarvi ad esempio set da manicure perché verrebbero sequestrati in quanto ritenuti potenzialmente pericolosi.Ricordiamo infine che le visite sono gratuite, ma è necessaria la prenotazione.

 

All’uscita dal Duomo, ritornando verso Piazza Castello, impossibile non notare l’immensa pista per le biglie di colore rosa: essa ricalca la sagoma della nostra Penisola, per celebrare il passaggio del Giro D’Italia nel capoluogo piemontese.Ma le biglie sono solo uno dei tanti giochi che animano la Piazza e Via Roma, infatti in questi giorni si celebra la Giornata Mondiale del Gioco organizzata dall’ITLA (International Toy Library Association) che riunisce le ludoteche di tutto il Mondo.Tra i giochi presenti anche alcuni cari alle generazioni passate, come le trottole e il gioco della campana, spesso realizzati con oggetti di recupero; immancabili i giochi da tavolo e altri divertimenti più moderni.

 

Tra un gioco ed un altro impossibile non notare la corsa dei Bersaglieri che si conclude con la celebre Carica: questo perché il 24 maggio cade anche il 100° anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia nel conflitto del ’15-’18…Chi non ricorda la celebre strofa della canzone “La Leggenda del Piave”, “Il Piave mormorava, calmo e placido, al passaggio dei primi fanti, il ventiquattro maggio…”?Tutta la città ha ricordato la ricorrenza con numerosi eventi, tra cui mostre, esibizione della banda, sfilate in divisa d’epoca etc etc. In mattinata si è inoltre tenuta la Turin Half Marathon, un percorso di tre ore che ha come punto di partenza e di arrivo il Borgo Medioevale e che ha richiamato atleti professionisti e non da tutto il mondo! Ultima ma non meno importante, la festa di Maria Ausiliatrice, che culminerà come di consueto con la processione che partirà dal Santuario caro a Don Bosco e a tutti i Torinesi; tale celebrazione è resa ancora più importante dal 200° Anniversario dalla morte di Giovannino Bosco.

 

Maria Ferreri

Chiara Mandich

Battiato, a 70 anni sul palco dell'Alfieri

BATTIATO

L’occasione è di una di quelle di particolare interesse umanitario, essendo rivolta a coinvolgere artisti particolarmente sensibili nel sostenere le operazioni e i progetti di Madian Orizzonti, la onlus dei religiosi Camilliani di Torino, che segue nei Paesi più poveri e disastrati del mondo una serie di progetti importanti

 

Atteso concerto questa sera, lunedì 25 maggio, di  Franco Battiato al teatro Alfieri,  il primo dopo il suo settantesimo compleanno e dopo l’incidente del 17 marzo scorso al teatro Petruzzelli di Bari. L’occasione è di una di quelle di particolare interesse umanitario, essendo rivolta a coinvolgere artisti particolarmente sensibili nel sostenere le operazioni e i progetti di Madian Orizzonti, la onlus dei religiosi Camilliani di Torino, che segue nei Paesi più poveri e disastrati del mondo una serie di progetti importanti. Dopo il concerto di Paolo Conte nell’aprile 2013 e quello di Giorgio Conte nel febbraio 2014 e l’intervento degli attori Franco Neri nello spot del 5 per mille e di Stefano Chiodaroli per lo spot dell’sms solidale, ora è la volta dell’artista siciliano in un concerto patrocinato anche dal Comune di Torino.

 

La Comunità Madian,  nata nel lontano settembre 1979, per iniziativa dei padri Adolfo Porro e Antonio Menegon,  ha accolto dall’inizio fino al 1984 i senza fissa dimora,  dall’84 al ’90 gli immigrati provenienti essenzialmente dal Marocco e dall’Albania,  e dal ’91 al 2001 i minori stranieri. Il ricavato del concerto di Battiato sarà destinato al terzo villaggio che Madian Orizzonti sta costruendo per i senzatetto di Port au Prince, distrutta dal terremoto nel 2010. L‘idea di costruzione dei villaggi è nata dalla constatazione che, a quasi cinque anni dal terremoto, che ha causato più di 250 mila vittime,  tantissime famiglie vivono ancora nelle tendopoli e altrettante lungo i margii delle strade.

 

Dopo aver completato i primi due villaggi  Vilaj Lajwa e Vilaj Lavi, rispettivamente Villaggio della Gioia e Villaggio della Speranza, si è deciso di costruirne un terzo e di chiamarlo Vilaj de la Paix in onore di Franco Battiato,  autore dell’album Caffè de la Paix,  uscito nel 1993, e votato come miglior disco dell’anno nell’anno del referendum di Musica e Dischi. Il nome di questo villaggio vuole essere un auspicio per una terra martoriata da continue catastrofi e pervasa da un’ondata di violenze, rapine e assalti, che hanno colpito soprattutto religiosi e religiose presenti nella capitale.

 Mara Martellotta

Info: 011539045.

 

Sicurezza, la taglia sul rapinatore: ma l'Italia non è l'America

sicurezza sceriffoAVVISTAMENTI

Negli Stati Uniti un qualsiasi cittadino, esattamente come succede nei film western, può essere nominato sul campo “vicesceriffo”, con tutte le qualifiche di agente delle forze dell’ordine: nelle città di provincia ci sono armerie e caserme destinate proprio a queste occasioni. E non dimentichiamo che il privato cittadino, che assiste a un crimine commesso in flagranza, può fare uso della forza e operare il “citizen arrest”, costringendo fisicamente il perpetratore fino all’arrivo della polizia

 

Siamo arrivati alla taglia: il sindacato di polizia UGL ha promesso 300 Euro per informazioni utili alla cattura del rapinatore seriale che colpisce nella zona tra Corso Vittorio e Corso Racconigi. Le vittime hanno già fornito un identikit preciso: si tratterebbe di un nordafricano sulla trentina, alto circa 1.75, armato di coltello. Per fortuna al lavoro ci sono già investigatori e agenti sul territorio, mentre i loro colleghi stampano volantini. La brutta notizia, appunto,  è che un sindacato di poliziotti se ne esca con l’idea di una taglia, cioè uno strumento utilizzato in quelle società – come quella americana – in cui per tradizione compiti di difesa e di polizia fanno parte dei diritti/doveri del cittadino. Dando in qualche modo l’idea che da noi si possa fare lo stesso: non è così.sicurezza butler

 

I cacciatori di taglie negli Stati Uniti sono migliaia, una figura ben presente nella cultura pop: Dog, un vero cacciatore di taglie, è protagonista di un reality che è arrivato alla nona serie; e il simpatico Gerald Butler deve braccare la moglie – un evasore fiscale – nella commedia di successo nota in Italia con il titolo: “Il cacciatore di ex”. Ma gli Stati Uniti sono anche il Paese con il più alto indice di armi da fuoco per abitante (88%); il Paese in cui le leggi “stand your ground” consentono di abbattere senza troppi complimenti un presunto rapinatore che si introduce in casa vostra (da noi un orefice che, all’ennesima rapina, ferisca l’aggressore, viene processato per tentato omicidio); è il Paese in cui la larga disponibilità di armi ai privati (circa 300 milioni di pezzi in circolazione) e l’ampia licenza di difendersi in proprio produce il numero record di 33mila morti da arma da fuoco nell’ultimo anno censito.

 

sicurezza hunterUltimo ma non ultimo, negli Stati Uniti un qualsiasi cittadino, esattamente come succede nei film western, può essere nominato sul campo “vicesceriffo”, con tutte le qualifiche di agente delle forze dell’ordine: nelle città di provincia ci sono armerie e caserme destinate proprio a queste occasioni. E non dimentichiamo che il privato cittadino, che assiste a un crimine commesso in flagranza, può fare uso della forza e operare il “citizen arrest”, costringendo fisicamente il perpetratore fino all’arrivo della polizia. Quindi, cari sindacalisti di polizia, è chiaro il significato provocatorio dell’iniziativa, ma è troppo alto il rischio di mandare messaggi sbagliati a cittadini già troppo esposti a un mondo pericoloso, disordinato e disfunzionale.

 

Questo è un Paese in cui l’ordinamento assegna compiti esclusivi di sicurezza e il monopolio della forza a tutela dell’ordine pubblico ai corpi disicurezza armi polizia dello Stato. L’iniziativa della taglia è del tutto fuori contesto, semina confusione, e ricorda certi siparietti nelle nostre aule di giustizia, dove ingenui imputati, imbottiti di cattiva televisione, si rivolgono al magistrato chiamandolo “Vostro Onore” e appellandosi al Quinto Emendamento.

 

La cittadinanza è impaurita, dalla crisi oltre che dalla criminalità, e anche dalla criminalità generata dalla crisi (aumento dei delitti contro la persona, delle truffe, del crimine di strada). Da persone che vestono una divisa – con tutti i loro diritti di svolgere attività sindacale – forse ci si aspetterebbe maggiore serietà. Se si vuole davvero cambiare la gestione della sicurezza ci sono gli strumenti appositi, che non sono i talk-show in cui si mettono in parata le miserie, il crimine e le inquietudini della cittadinanza, ma sono il diritto di voto e un Parlamento che faccia leggi diverse.

 

 

fv

Etnotango Festival, inno all'argentinità

TANGO

Appuntamenti che si svolgono nell’arco delle diverse giornate al mattino, al pomeriggio, alla sera e tutti gratuiti

 

E’ partito il 22 maggio Etnotango Festival,  un evento di spettacolo dedicato al mondo del tango ed all’argentinità. Le sue origini risalgono al 2007: è un festival autonomo e gratuito che avviene grazie a piattaforme generate dal fermento culturale e creativo della Città Metropolitana, con il coordinamento del direttore artistico Monica Mantelli. Dopo l’avvio nell’anbito di “The Green Theatre Park Day”, al Parco delle Vallere, il festival avrà appuntamenti ad Explorando il 30 maggio, alla Festa delle Fragole di San Mauro il 31 maggio, alla Festa dello Sport Città di Torino il 6 giugno, alla Notte Bianca Sanmaurese il 19 gugno, ai Festeggiamenti per San Giovanni a Torino il 20, al Festival Foat Architettura in Città il 2 luglio ed al Superga Park Tour il 13 settembre. Etnotango, che si distingue per la sua offerta di tango di strada, ha una serie di appuntamenti che si svolgono nell’arco delle diverse giornate al mattino, al pomeriggio, alla sera e tutti gratuiti. Per informazioni: etnotango@libero.it

 

(Foto: il Torinese)

Massimo Iaretti

Torino e Myanmar per le imprese

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Fassino ha ricordato che l’ex capitale di Sato “è una città in crescita che offre occasioni di investimento, scambio e lavoro”

 

Due ex capitali di Stato, due città che nel passato hanno lottato per la Libertà, sono oggi più vicine. Piero Fassino, sindaco di Torino, e U Hla Mynt, primo cittadino di Yangon città del Myanmar (quella che un tempo era chiamata Birmania) hanno firmato in memorandum d’intesa durante una cerimonia presieduta dal vice presidente del consiglio comunale Silvio Magliano. Nel suo intervento Fassino ha ricordato che l’ex capitale di Sato “è una città in crescita che offre occasioni di investimento, scambio e lavoro che la nostra città e le nostre imprese vogliono cogliere, sempre nell’ottica di una crescente internazionalizzazione di Torino”

Massimo Iaretti

Vita in Barriera ieri e oggi tra nostalgia, disagio e speranza

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balo3balon1porta palazzoIo sono Nato in Barriera e quasi tutti i giorni ci torno. Per portare la figlia al Liceo. Per fare spesa. Ci sono ancore “mitiche” panetterie pugliesi. e finalmente dopo tanti anni il mercato di piazza Foroni o Cerignola. Si stanno realizzando i lavori di adeguamento, ed ovviamente nei banchi i non italiani aumentano nella gestione. Tanti negozi gestiti da orientali.

 

Io ci sono nato in Barriera. Barriera di MIlano. Era un pezzo di città nella Città. A metà degli anni 70 venne realizzato uno studio sugli anziani Torinesi, I più longevi erano i cittadini nati, vissuti per tutta la loro vita  in Barriera. in altre parole si stava bene. Persone che dalle case di ringhiera si spostavano in “moderni” casermoni anni 60 e 70. Persino il mercato immobiliare era tra i più sostenuti. E sapete perché? Molto presente la comunità pugliese, in particolare quella di Cerignola. Si diceva che le famiglie volevano restare unite. Figli e figlie sposati volevano restare vicini ai genitori affittando e poi comprando alloggi vicini. Io 58 anni fa sono nato in Barriera. Vent’anni fa sono scappato. Cominciavo a non riconoscerla più, sentndomi un po’ lontano da me stesso. Forse quasi uno che tradisce. Una volta si diceva lontano dalle proprie radici. Tante, forse troppo cose sono cambiate. Inesistenti le vecchie Boite. Artigiani che spesso e volentieri si erano formati in Fiat come operai specializzati. Tornitori o fresatori. Maestri ed artisti nel loro genere. Io sono Nato in Barriera e quasi tutti i giorni ci torno. Per portare la figlia al Liceo. Per fare spesa. Ci sono ancore “mitiche” panetterie pugliesi. e finalmente dopo tanti anni il mercato di piazza Foroni o Cerignola. Si stanno realizzando i lavori di adeguamento, ed ovviamente nei banchi i non italiani aumentano nella gestione. Tanti negozi gestiti da orientali.

 

Sabato un signore comprensibilmente inveisce contro tre zingari. Due bambini si arrampicavano dentro i contenitori d’indumenti usati. E l’adulta, con tono stizzito gli dice di non preoccuparsi. Quando la voce si alza si dileguano. Rimango solo con il passante per scambiare “quattro parole”. Cerco di calmarlo dicendo che il suo comportamento per quanto encomiabile è inutile e rischia di far danno solo alla sua salute. Mi risponde deciso ed educatamente racconta: “Sono stato per 37 anni vigile. Ora sono in pensione. Sono nato e vissuto in Barriera, vede abito lì dietro. Non posso sopportare che facciano quello che vogliono in casa mia. Poi , sa? rubano questi vestiti per poi rivenderli a Porta Palazzo. Io continuo a insistere: non si arrabbi. l’unica soluzione è andarsene. Lui nega, quasi si spazientisce e poi confessa. “Lei mi dice le stesse cose dei miei figli. Ma chi ha venduto ha svenduto. Qui anche le case valgono poco”. Ci si saluta. Finisco la spesa. Nella pasticceria scopro che il 24 maggio si festeggiano i 100 anni della scuola materna Gabelli. Io che sono nato in Barriera, lì ho fatto le elementari. Con la maestra che a ottobre ci faceva disegnare i cachi perchè si vedevano dalle finestre interne al cortile. Parliamoci chiaro questa si chiama nostalgia. e si sa la nostalgia è figlia di un tempo che non ritorna. Anche perchè, cara Barriera, sono andati oltre. Il ricordo è mio e nostro. Il presente di altri. Sento, comunque, che qualcosa posso ancora fare. Raccontare. Magari sarà l’inizio di qualcosa di positivamente nuovo. Ci si “rivede” sempre su questo giornale.

 

(Foto: il Torinese)

Patrizio Tosetto

Le 10 star peggio pettinate dello showbiz (1° Rihanna)

capelliVediamo insieme le 10 celeb peggio pettinate di sempre

 

A chi non è capitato almeno una volta nella vista di sbagliare taglio? Lacrime, disperazione nera, ma alla fine i capelli, fortunatamente, ricrescono. E un errore ci può anche stare, l’importante è non perseverare. E consolatevi: a “toppare”, nonostante i vari consulenti di immagine e i parrucchieri “stellati” di cui dispongono, sono anche le celeb. Ad alcune è capitato di sbagliare una, due volte al massimo nella propria vita sotto i riflettori. Altre sono delle “peccatrici seriali”. Vediamo insieme le 10 celeb peggio pettinate di sempre

 

1.Rihanna: La voglia di cambiamento e la sua l’estrosità non giustificano i terribili (e frequenti) haircut della cantante. Colori indecenti, undercut e skrillex al limite dell’arresto. Un consiglio Riri: datti una calmata e cambia hair stylist!
2.Beyonce: Un’altra che non trova pace. Sappiamo per certo che i suoi cambi di look sono (de)merito delle numerose parrucche. Ma in certe occasioni avrebbe dovuto scegliere con più cura. Colori azzardati, frangette improponibili, e l’unica volta che ha provato a tagliarli cortissimi (con tanto di documentazione sui social) i fan le si sono rivoltati contro
3.Kelly Osbourne: Capostipite dei capelli verdi, viola e grey che tanto vanno di moda di questi tempi, quello che sbaglia è abbinare colori fluo a tagli esagerati, undercut o retrò. O si osa col colore, o col taglio: tutte e due insieme fanno reato.
4.Lady Gaga: Stesso discorso di Rihanna e Beyoncè. È vero che le parrucche assurde con le quali si presenta ai concerti o agli eventi ufficiali sono diventate il suo marchio di fabbrica, ma quando si spoglia dei costumi di scena e le ripone nell’armadio, spereremmo di vederla pettinata normale. Invece toppa anche con i suoi capelli naturali. Il talento musicale è indubbio, il gusto estetico lascia a desiderare.
5.Renée Zellweger: L’attrice premio Oscar ha nei capelli il suo punto debole, va detto. Come da lei stessa più volte confessato, sono spenti, fini e radi. Certo però ci mette del suo, nella scelta del colore e della lunghezza, per peggiorare la situazione. Il taglio più azzeccato era forse quello dei tempi di Bridget Jones. Abbiamo detto tutto..
6.Kristen Stewart: La protagonista di Twilight, che pure ha dei capelli naturalmente belli anche se non foltissimi, fa di tutto per penalizzarsi. Quando li lascia lunghi e selvaggi può andare, quando passa al corto fa degli scivoloni da manuale. Tagli e colori che non le donano affatto. Chi la consiglia sarebbe da denuncia
7.Christina Aguilera: Biondi ossigenati, punte colorate fluo, frangette mal tagliate. Quando non insiste con la manie delle treccinee del frisè. Orrore!
8.Gwen Stefani: La manie della decolorazione sempre e comunque (quando non è abbinata al bicolore shock) la fanno entrare di diritto nella classifica. Ci piacerebbe vederla almeno una volta se non del suo colore naturale, con un’altra tinta.
9.Quelle che… hanno toppato una volta o due. Di norma strappano la sufficienza, un paio di volte hanno proprio toppato: come il corto biondo ossigenato di Anne Hathaway, il caschetto bicolore di Drew Barrymore, quello sfilato e sciapo di Cameron Diaz, l’undercut esagerato di Scarlett Johansson e i boccoloni da pecora Dolly di Jennifer Lopez agli Oscar.
10.Le italiane. Tra i peggiori hair cut degli ultimi tempi: Eva Riccobono, con caschetto e frangetta, Micaela Ramazzotti coi capelli corti e scuri, Claudia Pandolfi con alcuni tagli corti da dimenticare. Ovviamente, questo è il nostro parere, non tutti i gusti sono alla menta…

 

(www.dilei.it)

Turin Half Marathon, domenica al Borgo

Privilegiata la corsa maschile che vedrà sulla linea di partenza del Borgo Medievale il keniano Benard Kipkemoi e i connazionali Gideon Kurgat e Henry Mukuria

 

MARATHON 2015Domenica 24 maggio a Torino si corre la mezza maratona, la Turin Half Marathon, con partenza alle ore 9 dal Borgo Medievale del Parco del Valentino. La manifestazione si svolgerà tra le ore 9 e le ore 12 circa. Privilegiata la corsa maschile che vedrà sulla linea di partenza del Borgo Medievale il keniano Benard Kipkemoi e i connazionali Gideon Kurgat e Henry Mukuria. Il loro valore in termini cronometrici è molto simile e lascia aperta la gara. I tempi di accredito sulla mezza maratona sono rispettivamente di 01:03:37, 01:03:19 e 01:03:05Kurgat e Mukuria appartengono al team Run2Gether che ne ha scoperto il talento ed entrambi si allenano a Kiambogo, piccolo villaggio sull’altipiano keniano. Mukuria è compagno di allenamento di Geoffrey Gikuni, maratoneta da 02:08. Kipkemoi si allena con la Demadonna Athletics e, grazie alla sua giovane età (1994), ha già ottenuto i primi risultati su tutte le distanze del mezzofondo e del fondo. A dare loro battaglia, l’azzurro Danilo Goffi. La carriera sportiva dell’atleta si caratterizza per essere stata fino al 2012 agonistica ad alto livello, conquistando anche il traguardo della Turin Marathon del 2005 e un argento, sulla stessa gara, nel 2002. L’atleta, con un personal best sui 42 chilometri di 02:08:33 ottenuto a Rotterdam nel 2008, affronta la seconda parte della sua carriera sportiva riscoprendo quella passione e quella voglia di correre che gli permettono, oggi, di allenarsi con costanza e dedizione come se fosse un atleta top anche se over quaranta. la s con un tempo di tutto rispetto, e una seconda stagione che ha visto tornare in lui quella passione e quella voglia di corre che glia hanno permesso di allenarsi con costanza e dedizione quale atleta top anche se over quaranta. Tra le ore 9 e le ore 9.30 ci saranno rallentamenti sul ponte Regina Margherita perché sarà limitata la circolazione (non interdetta). Tra le ore 9 e le ore 10 saranno chiusi i ponti di corso Vittorio Emanuele e di piazza Vittorio Veneto/Gran Madre. Corso Moncalieri, da Moncalieri, sarà sempre percorribile, mentre da Torino a Moncalieri sarà vietato percorrerlo tra le ore 9 e le ore 10.30. Corso Maroncelli, tra via Ventimiglia e via Genova, sarà chiuso al traffico tra le ore 9.45 e le ore 11.30. Corso Unità d’Italia risulterà sempre percorribile. Per circa un paio d’ore quindi non sarà possibile accedere a Nichelino da piazza Bengasi e a Moncalieri da corso Moncalieri

Al via il Day Service dell'Ospedale di Susa

LETTO OSPEDALEAl centro il problema clinico del paziente. Ridurrà gli accessi impropri ottimizzando i percorsi di cura

Dopo la sua visita all’Ospedale di Susa, la scorsa settimana e dopo aver condiviso il progetto, il Dr. Flavio Boraso – Direttore Generale dell’ASL TO3 ha deciso di attivare con immediatezza il nuovo centro diurno multispecialistico dell’Ospedale di Susa: si tratta di una innovativa sperimentazione di assistenza incentrata non più sulla prestazione sanitaria ma sul problema clinico del paziente; in particolare riguarda la gestione di casi la cui soluzione richiede l’erogazione di indagini cliniche e strumentali, previste da uno specifico percorso diagnostico terapeutico. Questo nuovo modello assistenziale, denominato Day Service, è finalizzato a razionalizzare l’assistenza ospedaliera migliorando l’appropriatezza nell’uso dell’ospedale, rendendo possibile il trasferimento di una consistente quota di attività dal regime di ricovero, in particolare di day hospital, ad un modello assistenziale alternativo, di tipo ambulatoriale.

 

La particolare collocazione geografica, nonché la tipologia dell’utenza distribuita su di un ampio territorio, rendono il Presidio di Susa una collocazione ideale per l’attuazione del progetto. Peraltro l’iniziativa rientra anche nelle previsioni di attività da mantenere e svolgere a Susa in base a un protocollo definito recentemente ed oggetto di condivisione con l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e con i sindaci del territorio. Dal punto di vista logistico la realizzazione ed attivazione di questo nuovo servizio si rende ora possibile grazie agli interventi eseguiti nell’ex reparto di ortopedia/chirurgia, attività trasferite nella nuova ala dell’Ospedale di Susa; il nuovo servizio di Day Service è sito al primo piano dell’Ospedale di Susa e sarà operativo, nella prima fase di avvìo, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Successivamente, si provvederà a misurare, attraverso appositi indicatori, l’impatto del nuovo servizio in modo tale da poterne implementare le attività estendendone l’orario. Parallelamente sarà attivato anche l’ambulatorio di prericovero centralizzato per tutte le specialità di area chirurgica dell’Ospedale di Susa (Chirurgia Generale, Ortopedia e Ginecologia). Sarà inoltre trasferito, in questi giorni, il Day Hospital dal 2° piano (presso il reparto di Medicina) all’interno del centro diurno multi specialistico, per migliorare l’integrazione con le attività del Day Service.

 

Il modello operativo di presa in carico prevede che i pazienti potranno essere inviati il Day Service di Susa (e, successivamente, anche presso il C.A.P. di Avigliana) seguendo i seguenti criteri: le richieste (effettuate da Medici di Medicina Generale, Pronto Soccorso, Specialisti ambulatoriali del territorio, derivanti da dimissioni da Presidi Ospedalieri ASLTO3 e/o da altre ASL) perverranno al Day Service di Susa (e, in una seconda fase anche al C.A.P. di Avigliana), saranno  prese in carico da un Medico gestore del percorso clinico coadiuvato dal coordinatore infermieristico del servizio di Day Service e dal Servizio di Assistenza Primaria che si occuperanno di programmare e condividere il processo assistenziale con l’equipe sanitaria anche in accordo con i referenti del territorio.“La creazione del Centro diurno multispecialistico nell’Ospedale di Susa è elemento strategico per il servizio reso, in quanto permette di migliorare l’appropriatezza delle cure e la continuità del percorso assistenziale in un’ottica di sempre maggiore  integrazione tra i servizi ospedalieri e quelli territoriali” sottolinea il Dr. Flavio Boraso – Direttore Generale dell’ASLTO3 “garantendo altresì il miglioramento nell’erogazione dei servizi sanitari rispetto ad attività sanitarie intermedie, clinico-assistenziali, nel controllo e monitoraggio delle patologie croniche”.

 

In effetti il nuovo servizio è stato progettato e implementato grazie alla fattiva collaborazione della Direzione Sanitaria di Susa con i Medici e Coordinatori infermieristici, con l’evidente obiettivo di contrastare l’inappropriatezza di quelle prestazioni (DRG) non più ammissibili in ricovero ordinario, di ridurre gli ingressi inappropriati al Pronto Soccorso, implementare la dimissione dai reparti per acuzie, favorire la continuità assistenziale, nel momento in cui l’utente viene seguito sempre dallo stesso specialista, ridurre i tempi di attesa. Il Servizio Diurno Multidisciplinare attivato a Susa rappresenta ad oggi un unicum nel panorama aziendale dell’ASLTO3, ma verrà valutata la successiva estensione ad altri presidi. Inoltre, il possibile ed ipotizzabile contributo della telemedicina per la gestione dei pazienti cronici rappresenterà un ulteriore motivo di performance del suddetto modello organizzativo.

 

Ufficio stampa ASL TO 3

Il parco del Valentino si tinge di rosa con la Valentina

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Madrina della manifestazione sarà Maura Viceconte, in un giorno che per lei vuole dire tanto. Il 21 maggio fu, infatti, il giorno in cui diventò primatista italiana in maratona e sempre nella stessa data, quattro anni fa, mamma di Gabriele

 

Tutto pronto per il 21 maggio quando si svolgerà la Valentina, manifestazione non competitiva rivolta alle donne. Questa manifestazione nasce negli anni novanta quando, quasi in contemporanea, due podiste, una a Central Park e una in un parco torinese, furono violentate durante il loro consueto allenamento settimanale, diventando così l’evento simbolo del diritto che ogni donna ha di correre liberamente nei parchi senza essere oltraggiate. In un’ottica di sensibilizzazione del territorio si è scelto, nei vari anni, di svolgere la manifestazione nei diversi parchi della città: quest’anno la Valentina ritornerà nella sua sede storica, il parco del Valentino.Il 2015, oltre a essere un anno di sensibilizzazione sarà anche un anno di celebrazione. Un modo per festeggiare le donne che corrono, nello sport e nella vita. In questi ultimi anni la corsa in rosa sta crescendo a livelli esponenziali introducendo nuovi modi di vivere questo sport quali la partecipazione, il divertimento e il benessere. La TuttaDRITTA dello scorso 24 aprile ne è stato un esempio. La manifestazione, infatti, ha riscontrato una partecipazione al femminile del 35% sulla totalità degli iscritti.

 

L’appuntamento, quindi, è per il 21 maggio 2015 alle ore 19.00. La corsa-camminata si svolgerà su un percorso ad anello di circa due chilometri e mezzo da ripetere due volte. Partenza e arrivo al Borgo Medievale, che poi da venerdì 22 maggio diventerà la sede logistica della Turin Half Marathon – mezza maratona dell’Arte, il primo degli appuntamenti inseriti nella collaborazione tra Turin Marathon e la Fondazione Torino Musei. Ad attendere tutte le partecipanti della Valentina ci sarà un ricco rinfresco e per tutte coloro che lo vorranno sarà possibile acquistare la maglietta ricordo della manifestazione. Madrina della manifestazione sarà Maura Viceconte, in un giorno che per lei vuole dire tanto. Il 21 maggio fu, infatti, il giorno in cui diventò primatista italiana in maratona e sempre nella stessa data, quattro anni fa, mamma di Gabriele.  Maura Viceconte è l’esempio di come le difficoltà della vita si possono affrontare e superare: la formazione che le ha dato lo sport le ha permesso di affrontare e sconfiggere una malattia importante, tornando forte e determinata come  e più di prima.

 

Iscrizioni – sarà possibile iscriversi online, sul sito www.turinmarathon.it, fino alle 12.00 di giovedì 21 maggio 2015, in alternativa, per tutto coloro che non l’avranno fatto sarà possibile iscriversi personalmente al Borgo Medievale dalle ore 18.00 alle ore 18.45. La partecipazione è gratuita.