LIFESTYLE- Pagina 418

Allarme bilancio regionale, un incontro al ministero per evitare la voragine nei conti

BANDIERE REGIONE

chiamp consiglioIl disavanzo che si è creato (alcuni parlano addirittura di 20 miliardi, ma almeno 10 ci sono tutti) sta creando seri problemi di bilancio. E le Regioni, prima o poi dovranno pagare

 

Il ministero del Tesoro parla di “uso distorto” dei debiti arretrati da parte di molte regioni, Piemonte compreso. Il disavanzo che si è creato in questo modo (alcuni parlano addirittura di 20 miliardi, ma almeno 10 ci sono tutti) sta creando seri problemi di bilancio. E le Regioni, prima o poi dovranno pagare. Il presidente delle Regioni e governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino, era stato nominato “commissario di se stesso”, un escamotage studiato per consentire il pagamento dei debiti in modo regolare. Proprio questa “trovata”, che Cota non aveva pensato, dovrebbe mettere al riparo il Piemonte da brutte sorprese. Al Corriere della Sera Chiamparino dichiara che ha dovuto alzare le tasse in Piemonte per “evitare il default regionale” e pagare i debiti pregressi, senza incolpare direttamente della situazione il predecessore Roberto Cota: le interpretazioni dei conti, si sa , spesso sono creative e non esiste una verità unica per impiegare le risorse in un modo o nell’altro. Fatto sta che la Consulta nel mese di luglio, ha dichiarato illegittimo l’impiego di 1 miliardo e rotti della Cassa depositi e prestiti che la Giunta Cota aveva impiegato per tamponare le falle dei conti. Il Governo ora necessita di una soluzione contabile che consenta di ripianare il buco – anzi, la voragine- che si sta creando. Il Tesoro ha bisogno di 25 miliardi e li prenderà applicando tagli alle Regioni. Ancora qualche giorno di ferie per Chiamparino e poi l’incontro a Roma che, si spera, possa essere risolutivo per la situazione delle casse regionali.

Volante, il dottore torinese degli operai del Sempione

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L’opera – ardita per l’epoca – costò cinquanta milioni all’Italia e venne portata a termine in sette anni, in quanto i lavori incominciarono nel 1898 e furono portati a termine il 14 febbraio 1905, con la direzione dell’ingegnere tedesco Carlo Brandau. Nelle dure condizioni che portarono allo scavo del tunnel in primo piano fu l’assistenza sanitaria alle maestranze

 

Il 19 maggio 1906 venne inaugurato il Traforo del Sempione, per l’epoca il più lungo tratto ferroviario sotterraneo del mondo. E per la cerimonia a Domodossola c’erano Vittorio Emanuele III, re d’Italia da pochi anni e il presidente del Consiglio, Sidney Sonnino. L’opera – ardita per l’epoca – costò cinquanta milioni all’Italia e venne portata a termine in sette anni, in quanto i lavori incominciarono nel 1898 e furono portati a termine il 14 febbraio 1905, con la direzione dell’ingegnere tedesco Carlo Brandau. Nelle dure condizioni che portarono allo scavo del tunnel in primo piano fu l’assistenza sanitaria alle maestranze. E in questo campo si distinse un piemontese, anzi un torinese, a tutto tondo, il dottor Giuseppe Volante. Era, infatti, nato nel 1870 (l’anno della breccia di Porta Pia e della proclamazione di Roma Capitale d’Italia) da una famiglia di origine alessandrina. Il padre Alessandro era veterinario e un fratello Guido, molto attivo nella nascente industria cinematografica torinese – del resto “Cabiria”, la prima pellicola italiana venne girata all’ombra della Mole – morì nella Grande Guerra sul Monte Pasubio nel 1916 e gli venne attribuita una Medaglia d’Argento alla memoria.

 

GiuseppeVolante conseguì la laurea in medicina all’ateneo subalpino e successivamente frequentò i reparti dell’Ospedale Mauriziano, corsi di ingegneria sanitaria e chimica applicata al’igiene. Poi, giovane medico,  venne scelto dall’impresa affidataria dei lavori quale responsabile sanitario dei lavori per il Traforo del Sempione sul versante italiano. E con i mezzi che la medicina dell’epoca si prodigò per curare e trovare soluzione alle diverse patologie dei lavoratori delle gallerie (differenti, tra l’altro, da quelli delle miniere) a partire dall’anemia dei minatori. Le osservazioni raccolte in prima linea diventarono anche un volumetto “L’igiene del minatore” che venne diffuso tra le maestranze, come pure il profondo studio sulla situazione sociale degli operai delle gallerie, veri e propri “cavalieri di ventura” del sottosuolo che vagavano dove c’erano gli ingaggi. Le sue considerazioni vennero raccolte in un articolo “La famiglia del minatore al Sempione” pubblicato sulla rivista dell’Esposizione Universale di Milano nel 1906.

 

Giuseppe Volante terminò il suo cammino terreno il 22 aprile 1936 e cogli anni le sue tracce, seppure importanti e significative, nella storia si sono andate via via perdendo. All’inizio degli anni Trenta il valoroso medico aveva acquistato il Castello di Moransengo un piccolo borgo della collina della Provincia di Asti, ma in Diocesi di Casale Monferrato e a poca distanza dall’Abbazia di Santa Fede a Cavagnolo. E proprio questo borgo collinare è stato protagonista di una operazione di recupero della memoria. Nel volume edito dal Comune, “Moransengo – Tra storia e memorie del tempo” del dicembre 2007, i nipoti Giugi e Guido Violante hanno tributato un corposo ricordo al dottore (dal quale li scrivente ha ampiamente tratto in questo articolo) che in un’epoca difficile onorò l’arte di Eusclapio.

 

Massimo Iaretti

 

TOdays, musica per la città aperta

todays musica

 

TODays si svolgerà allo Spazio 211, il 28-29 e 30 agosto, in una kermesse dedicata al rock, all’elettronica e alla musica popolare contemporanea, aperta ai gruppi meno conosciuti italiani e torinesi. Il programma completo su www.todaysfestival.com

 

Torino 2015, città aperta e capace di codificare nuovi linguaggi artistici, di imporsi con l’impeto creativo delle sue avanguardie, di intercettare le ultime tendenze della musica propone TODAYS, un festival dedicato al presente. Dal rock’n’roll alla sperimentazione elettronica, dalla melodia alle cavalcate post apocalittiche, TODAYS vuole valorizzare tutte le contaminazioni possibili tra le diverse forme della contemporaneità. La missione è rappresentare quello che c’è senza ostinarsi a immaginare quel che sarà. TODAYS è musica, arte, energia che fermenta in una periferia urbana protagonista di un’azione strategica di riqualificazione: un’area fertile e ricca di realtà culturali che offrirà il suo palcoscenico naturale come cornice per i tre giorni del festival. Un’occasione preziosa per scoprire, in un ideale percorso spaziale e temporale, edifici industriali riconvertiti e suggestivi luoghi della città spesso poco noti perché ai margini dei circuiti turistici, per ascoltare musica e scambiare esperienze. Nell’ultimo week-end di agosto Torino sarà un luogo aperto, un flusso creativo e partecipato che vuole lasciare un segno reale, offrendo ai giovani occasioni di formazione e sostegno alle produzioni del territorio. Un festival dove l’arte nelle sue infinite declinazioni si dispiega sulle pareti delle case, sulle facciate dei palazzi, sui tetti e sui volti delle persone raccontando le città del mondo a Torino e Torino, a sua volta, al mondo intero.Dalla periferia al cuore. Del presente. Del TODAY.

Gianluca Gozzi

www.todaysfestival.com

Wow, ecco la Borsa del turismo sportivo

WOW International Workshop rappresenta un primo momento conclusivo di un trimestre di promozione portato avanti dal Comitato per il Turismo Outdoor in provincia di Cuneo

 

sport di piuSi svolge a fine agosto a Mondovì (CN) la seconda edizione di WOW – International Workshop – la borsa dedicata al turismo sportivo – promossa dal Comitato per il Turismo Outdoor in provincia di Cuneo. L’appuntamento internazionale convoca nella provincia Granda 32 buyers provenienti da Germania, Svizzera, Austria, Scandinavia, Regno Unito, Francia, Nord America e seller provenienti da tutto il nord Italia. Nella giornata di lunedì 31 agosto i tour operator conosceranno le proposte dei seller italiani con incontri B2B al Palazzo del Governatore di Mondovì.

 

WOW International Workshop rappresenta un primo momento conclusivo di un trimestre di promozione portato avanti dal Comitato per il Turismo Outdoor in provincia di Cuneo, in collaborazione con il GAL Mongioie Leader. Abbiamo deciso di riproporre questo evento – dichiarano gli organizzatori – perché il settore del turismo sportivo outdoor è in crescita e abbiamo raccolto ottimi risultati dalla Borsa dello scorso anno. Il nostro territorio permette di offrire diverse attività, per le famiglie e gli appassionati più esperti, con proposte che spaziano dalle dolci colline patrimonio Unesco alle vette dell’arco alpino. Non esistono dati certificati sul turismo outdoor, praticato in luoghi non a pagamento equindi difficili da quantificare. In base ai dati forniti dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte, però, il mercato europeo dell’attrezzo e dell’abbigliamento sportivo si attesta sui 14 miliardi di euro e sono tra gli 80 e i 100 milioni i praticanti di sport all’aria aperta di tutte le età in Europa. Il mercato più importante è la Germania col 24%.

 

Seguono il Regno Unito con il 14%, la Francia con il 13%, Italia – Austria – Svizzera con un 6% ciascuno. In totale si calcola che i paesi dell’arco alpino influiscano su questo valore per il 55% del totale. I paesi del nord dell’Europa occupano un 16% e sono in crescita i paesi dell’Est Europa (Polonia e Repubblica Ceca). Sono 25 milioni i turisti outdoor in Germania, 15 milioni in Francia, e 6 milioni rispettivamente in Italia, Svizzera e
Austria, per un totale di 55 milioni di praticanti nei paesi dell’arco alpino.

 

In Italia nel 2014 per la prima volta le presenze del turismo outdoor hanno superato i 102 milioni di persone. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti, sulla base dei rapporti Ecotur dal 2007 ad oggi, che prevede una ulteriore crescita anche per il 2015. Tra le attività più in voga nelle aree naturali ci sono il biking (29%), seguito da trekking (25%) ed escursionismo (24%). Per scoprire le potenzialità del territorio, i tour operator nei giorni precedenti il workshop percorreranno i sentieri dei parchi del Cuneese tra trekking e uscite in bicicletta nel Saluzzese e in val Tanaro, proveranno le discese di rafting in valle Stura, cammineranno nei parchi delle Alpi Marittime e del Marguareis e visiteranno le principali realtà storico culturali come la cittadina di Saluzzo e il castello di Racconigi. Ai buyer sarà inoltre data la possibilità di visitare le Langhe e il Roero con percorsi in mezzo alla natura in bici o a piedi e degustazioni dei principali vini e prodotti tipici.

 

Forma fisica, relax, e buon vivere diventano gli ingredienti vincenti della vacanza ideale, richiesta da famiglie, sportivi, giovani e senior e la provincia di Cuneo, ricca di una variegata offerta sul tema, si candida come meta ideale per il turismo outdoor. Il Comitato per il Turismo Outdoor in Provincia di Cuneo è composto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, dalla CCIAA di Cuneo, dalle Aziende di promozione turistica
locale del Cuneese e di Langhe Roero.

 

Borsa del Turismo Sportivo 28 – 31 agosto 2015 Palazzo del Governatore – Piazza Maggiore 1 –Mondovì (CN)
www.wowoutdoor.it

E' disgustoso chi ruba il parcheggio ai disabili

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STORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

 

A Collegno nel supermercato Carrefour lo spazio dei disabili vicino alle porte d’accesso è occupato abusivamente. Tra il trasgressore e il sottoscritto un violento diverbio. Mi dice che è un suo diritto. Ha 82 anni e mal di gambe. Cerco di controbattere che avendone titolo può richiede il permesso. E lui mi m’insulta

 

Persone neglette. Mi produce e ci produce sentimenti di totale disprezzo chi parcheggia la propria auto negli appositi spazi per disabili e non ha appositi permessi. Tanto non credo nelle maledizioni, ma questa è la mia principale reazione verso questo fenomeno e le persone che se ne rendono colpevoli. Colpevoli di un comportamento spregevole. A Collegno nel supermercato Carrefour lo spazio dei disabili vicino alle porte d’accesso è occupato abusivamente. Tra il trasgressore e il sottoscritto un violento diverbio. Mi dice che è un suo diritto. Ha 82 anni e mal di gambe. Cerco di controbattere che avendone titolo può richiede il permesso. E lui mi m’insulta. Ciò che mi ha colpito è la reazione dei passanti. Chi interviene mi dàragione ma nessuno tenta di far ragionare il trasgressore. L’unica cosa che mi rimane, far le foto.

 

Via San Donato. Per l’esattezza al 21. Funerale di un caro amico. Altra trasgressore, doonna, anni oltre i 60, o comunque portati male. Questa volta non mi altero. Faccio le foto, commentando con un gruppetto di amici. Arriva un amico claudicante e ci racconta di quando avendo le stampelle era veramente un problema l’occupazione abusiva. Ma ci ho fatto il callo smettendo di farmi il sangue cattivo. All’ultima denuncia, l’ennesima riga all’auto. Poi, pensate, c’è anche il fenomeno di chi pur avendo il permesso lo ruba ad un altro. Pazzesco. E si è tralasciato il fenomeno della falsificazione. La signora va via poco prima che la salma esca dalla chiesa. Ovviamente tutti italiani gli abusivi. Ma mi stupisce la loro età. Si dice che la maturità è tutto. Salgo in auto. Ultimo pensiero: qui la politica, i politici non centrano nulla. Sono solo queste persone che fanno schifo!

 

(Foto: il Torinese)

Enrica Pagella, una donna (torinese) è la nuova guida-manager del Polo Reale scelta dal ministero

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pagella ENRICAIl Polo è un grande complesso di oltre 40 mila metri quadrati

 

E’ Enrica Pagella, la nuova direttrice del Polo Reale. Classe ’57, di  Ivrea, è laureata in Storia dell’Arte all’Università di Torino. Dal 1988 al 1998 ha guidato il Museo Civico d’Arte di Modena e successivamente ha diretto Palazzo Madama e il Borgo Medievale.  Una scelta politically correct, quella del ministero, nella nomina dei nuovi direttori museali italiani. La parità di genere è stata rispettata, con dieci direttori uomini e dieci donne. Inevitabili le polemiche politiche per la scelta di numerosi direttori stranieri, ma tant’è. L’età media è di 50 anni, e sono stati selezionati 1.200 curriculum dalla commissione guidata da Paolo Baratta, il direttore della Biennale. La manager culturale guiderà dunque il Polo Reale, un grande complesso di oltre 40 mila metri quadrati, di cui fanno parte Palazzo Reale, Biblioteca Reale, Armeria Reale, Museo Archeologico, Galleria Sabauda, Giardini Reali e Palazzo Chiablese. “Radicata nella città e forte dell’esperienza maturata nella direzione di Palazzo Madama – dice il sindaco Piero Fassino – Pagella potrà portare ora a compimento la realizzazione del Polo Reale facendone uno dei siti di eccellenza del sistema museale e architettonico del nostro Paese”.

 

 

Che tristezza il declino del Summer Village

moi1STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto 

 

I fornitori sono incazzati con gli organizzatori. Gli organizzatori sono incazzati con l’impresa che ha montato. L’impresa che ha montato è incazzata con i gestori delle discoteche perchè non hanno rispettato il limiti di legge su orari e rumori. Il comune è incazzato con gli organizzatori che non hanno ottemperato alle prescrizioni di legge

 

Molto triste girovagare al Summer Village vuoto. Stato di abbandono. Dietro gli stand sporcizia e confusamente accatastate assi di legno ed altro. All’ingresso un cartello suggerisce di ripassare domani, non precisando qual è il domani, sicuramente un domani non prossimo. Prima riaperto e poi, 48 ore fa definitivamente chiuso. Poliziotti fanno fotografie. Non gli chiedo il perchè, forse sbagliando. Una donna sudamericana sgrana piselli. Fa ancora caldo. Ed adesso? All’italiana! I fornitori sono incazzati con gli organizzatori. Gli organizzatori sono incazzati con l’impresa che ha montato. L’impresa che ha montato è incazzata con i gestori delle discoteche perchè non hanno rispettato il limiti di legge su orari e rumori. Il comune è incazzato con gli organizzatori che non hanno ottemperato alle prescrizioni di legge. 

 

Intanto si sa che Guariniello indaga. Ricapitolando. Si sono accoltellati. Discoteca abusiva. I cittadini si sono lamentati per orari e rumori eccessivi. Il sospetto di uso di droghe è confermato da chi c’era. L’uso eccessivo di alcool confermato dalle montagne di bottiglie di super alcolici abbandonate vuote. Due anni fa ci sono andato con famiglia e ho mangiato ottima carne al ristorante argentino. Quest’anno non lo avei più fatto. E per Domani? Suggeriamo, se la citta ridarà i permessi, di verificare prima dell’apertura le disposizioni di legge.Cambiare ubicazione. Soprattutto cambiare formula. Diciamo eresie?

Alpi Graie, palcoscenico delle arti con tanti appuntamenti fino a novembre

Il fitto programma di performance artistiche, da luglio fino al 7 novembre 2015, è anche racconto geografico ed unisce i 5 comuni montani di Viù, Lemie, Usseglio, Rubiana e Groscavallo che ospiteranno incontri, mostre, workshop, concerti e laboratori, per riflettere sulla montagna, ispirare artisti e svelare ai giovani inaspettate potenzialità delle zone alpine

 

 Alpi Graie in tavola. Tradizione e innovazione per la cucina alpinaLe montagne che segnano il confine tra Italia e Francia come non le avete mai viste, né vissute prima. Ecco la promessa della prima edizione della rassegna “Alpi Graie. Palcoscenico delle Arti”, all’interno del programma “Torino e le Alpi”.Montagne incantate che svettano oltre lo spettacolo della natura e del Monte Bianco, diventano ispiratrici di innovazione culturale e palcoscenico su cui salgono in cordata, per narrarne la magia: poesia, narrativa, musica, pittura, fotografia, cinema e cucina.Il fitto programma di performance artistiche, da luglio fino al 7 novembre 2015, è anche racconto geografico ed unisce i 5 comuni montani di Viù, Lemie, Usseglio, Rubiana e Groscavallo che ospiteranno incontri, mostre, workshop, concerti e laboratori, per riflettere sulla montagna, ispirare artisti e svelare ai giovani inaspettate potenzialità delle zone alpine.

 

Stefano Colmo, responsabile delle relazioni istituzionali di Slow Food e segretario generale di Terra Madre, premia in ragazziUn primo assaggio è stato  a Usseglio, con la reinterpretazione dei prodotti gastronomici tipici delle Valli di Lanzo, ad opera degli allievi dell’Istituto Alberghiero “F. Albert” di Lanzo e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in “Alpi Graie in tavola. Innovazione e tradizione nella cucina alpina”.

 

– Per SCENE – I CONCORSI DI PITTURA E CINEMA, a Viù, la natura è valorizzata non solo nella pellicola “Maciste Alpino”; ma anche nel concorso di pittura contemporanea “Alpi Graie d’Oro”. Rivolto ad artisti tra 18 e 35 anni, prevede la creazione di un’opera d’arte sul tema “Luci, suoni, colori, armonie del bosco” e la premiazione dei vincitori (500 euro primo premio; 250 il secondo) sarà sabato 28 agosto (ore 16), nell’affascinante scenografia che vede postazioni di pittura en plein air negli angoli più suggestivi del paese.

 

-Di energia si parlerà invece nell’appuntamento autunnale “E’ di scena la tradizione”, sabato 7 novembre, realizzato in partnership con IREN. Protagonisti saranno gli allievi della scuola media dei comuni di Viù, Lemie e Usseglio, chiamati a rappresentare in forma grafica alcune favole ambientate tra boschi e corsi d’acqua; in una serie di educational sul tema dello sfruttamento intelligente delle risorse energetiche delle aree montane e illuminazione a basso consumo. I disegni dei ragazzi diventeranno immagini proiettabili sulle facciate di case e chiesa parrocchiale, con sottofondo musicale e voce narrante, così da creare la magia di un coinvolgente gioco di luci e suoni.

Bimbo con due mamme, la procura fa ricorso in Cassazione

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Per procreare ci vogliono persone di sesso diverso: “un principio fondamentale, e addirittura immanente che deriva dal diritto naturale”

 

Se un figlio è nato da due madri, l’aspetto contrasta con l’ordine pubblico. Per procreare ci vogliono persone di sesso diverso: “un principio fondamentale, e addirittura immanente che deriva dal diritto naturale”. Così Marcello Maddalena, procuratore generale di Torino, nel ricorso contro la decisione della Corte d’Appello che aveva imposto al Comune di trascrivere nello stato civile il nome di un bimbo considerato come figlio di entrambe le mamme.  La coppia di due donne, sposate tra loro, aveva fatto ricorso all’inseminazione eterologa e il bambino era nato in Spagna. Al Comune di Barcellona il bimbo era figlio della “Madre A” e “Madre B” . I giudici avevano chiesto all’anagrafe di Torino di trascrivere l’ atto anche nel registro subalpino. Dopo qualche giorno di disorientamento gli uffici municipali avevano deciso di accettare la richiesta. Ora, però, la procura ha deciso di appellarsi alla Cassazione.

Il "generale agosto" e l'italica abitudine delle ferie in massa

torino mole mare

LA GANGALA VERSIONE DI GIUSI /

di Giusi La Ganga

 

Qualcuno ha da tempo cambiato comportamenti, ma la maggioranza persiste in un atteggiamento irrazionale.  Lavorare ad agosto sembra quasi una lesione di diritti, dimenticandosi che il diritto è alle ferie, non a farle tutti contemporaneamente

 

In questi giorni ferragostani, poveri di eventi politici locali e nazionali, ma, purtroppo, ricchi di eventi internazionali prevalentemente nefasti, mi sovviene una riflessione su un’altra delle anomalie italiane. L’Italia è l’unico paese al mondo che si ferma ad agosto.  Ai tempi delle grandi fabbriche, la fermata coincideva con un esodo biblico: il ritorno al Sud degli operai emigrati. Nel primo week-end d’agosto autostrade e treni scoppiavano e le grandi città del Nord si svuotavano.

 

Di quella stagione non resta più nulla: non esistono più le grandi fabbriche, i figli degli immigrati di allora preferiscono vacanze low-cost in luoghi più o meno esotici, non c’è più il Treno del Sole. Sopravvive solo la disastrata Salerno-Reggio Calabria. Ma sopravvive soprattutto la pessima abitudine di fare quasi tutti le vacanze ad agosto. Pochi sanno che questa abitudine costa all’incirca un punto percentuale di PIL, che deriva dalla ridotta produttività.   Questa distorsione comporta altre distorsioni: congestione agostana nelle località turistiche, a fronte di mesi semivuoti come giugno e settembre.

 

Qualcuno ha da tempo cambiato comportamenti, ma la maggioranza persiste in un atteggiamento irrazionale.  Lavorare ad agosto sembra quasi una lesione di diritti, dimenticandosi che il diritto è alle ferie, non a farle tutti contemporaneamente. Naturalmente concorrono a questo malvezzo i datori di lavoro, privati e pubblici, nonché i sindacati.  Vi sono addirittura uffici pubblici, per non parlare di luoghi di interesse turistico, che chiudono per ferie!

 

Gli stessi ritmi della politica e della P.A. sono scanditi dall’attesa delle vacanze.  Quante volte abbiamo sentito: “Ne riparliamo alla ripresa di settembre”, oppure a dicembre: “Ci rivediamo dopo le feste” ? Ovvero, al contrario, decisioni prese di corsa, nella disattenzione generale, quando tutti hanno già la valigia pronta.   Craxi suggeriva che qualsiasi decisione spinosa doveva, se possibile, esser presa a cavallo delle ferie, quando non erano pensabili reazioni efficaci. Scherzando diceva che per vincere alcune battaglie occorreva ricorrere al “generale Agosto”.

 

Insomma, accanto a grandi riforme sulla carta, questa sarebbe una grande riforma nei fatti. Nel mondo globale la vita si fa sempre più difficile per coloro che pigramente persistono nelle loro cattive abitudini.

 

(Immagine di Roberto Colotti)