IL CALDO D’INVERNO, LE METE CHE FANNO DIMENTICARE IL FREDDO
Bella l’atmosfera natalizia, i regali, le luci, le riunioni familiari fatte di pranzi e cene succulente, la neve, le settimane bianche. Dicembre è un mese carico di tradizioni, usanze e impegni che ci allietano ma anche stancanti e faticose, il freddo energizzante ma sferzante ci mette a dura prova e la voglia di scappare al caldo diventa una tentazione fortissima, un sogno. L’idea di mettere in valigia costume, asciugamano, crema solare, il nostro romanzo preferito e volare via lontano è allettante.
In questo periodo invernale molte sono le località dove questa magia può avverarsi, dove una tregua dal freddo, rigenerante e rilassante, può essere vissuta, basta prendere un aereo!
Ecco alcune tra le mete migliori dove godere del caldo e del mare e dimenticare, almeno per un po’, il clima rigido:
L’arcipelago delle Bahamas nel Mar dei Caraibi al largo della Florida, 700 isole coralline
meravigliose e diverse tra loro. Le più selvagge come Long Island, la natura inesplorata di Inagua e dei suoi fenicotteri nel Parco Nazionale, Abaco o le Berry Islands per favolose immersioni, l’oasi tranquilla di Cat Island, la barriera corallina delle Blue Holes nell’isola di Andros.
L’Oman, è il piccolo sultanato affacciato sul Mar Arabico tra mare, vallate, montagne dove il deserto è una meravigliosa e vasta distesa di sabbia di un ocra avvolgente con parti rocciose e canyon. Muscat, la capitale, è una città dinamica, con negozi tipici e coloratissimi, hotel di lusso vicino ai suq, bazar, ristorantini sul lungomare, incensi e spezie. Una notte in tenda nel deserto sulle dune del Wahiba Sands e un tuffo nella riserva naturale delle isole Daymaniyat saranno una bellissima esperienza. Un soggiorno marino nella meravigliosa Salalah in uno dei suoi favolosi resort è d’obbligo per concludere una vacanza fatta di relax ma anche di storia e cultura.
Le Seychelles, il favoloso l’arcipelago in pieno Oceano Indiano, al largo dell’Africa orientale dove le meravigliose e paradisiache spiagge, barriere coralline e riserve naturali rappresentano una visione onirica. Mahé con la sua capitale Victoria, la foresta pluviale montana del Parco Nazionale Morne, Seychellois e altre spiagge come la Beau Vallon e l’Anse Takamaka.
Le temperature? Quasi mai sotto i 25 gradi, soprattutto tra dicembre e aprile, per gli amanti del mare un vero giardino di delizie e felicità.
Repubblica Dominicana, parchi nazionali con ricchi corsi d’acqua, cascate, foreste tropicali, percorsi in zipline per attraversare la giungla sospesi sulle corde scorrevoli, parchi sottomarini nelle vicinanze come Parco la Caleta con punti di immersioni tra i più belli dei Caraibi, spiagge cristalline ed esotiche, un viaggio perfetto per chi oltre al relax non vuole annoiarsi.
Antigua, isola dei Caraibi, piccole Antille: 365 spiagge per dimenticarsi del freddo, dei piumini, della pioggia. Da dicembre ad aprile ci sono in media 27/28 gradi, palme, acqua cristallina e anche non troppa gente considerando che è una delle isole caraibiche meno visitate.
Maria La Barbera
Quella volta in cui Dolores incantò Torino
anni, colonna sonora dei miei momenti più belli e più spensierati. Avevo la cassetta di “No need to Argue” sempre pronta nel walkman, i miei viaggi in treno per raggiungere la mia università, le mie vacanze, il mio quotidiano. E poi nelle noti delle loro canzoni c’era l’Irlanda che poco più che ventenne mi sono girata in lungo e in largo con uno zainetto pieno di sogni.
mi ha colto una tristezza infinita, quella voce incredibile e allo stesso tempo melodiosa si è spezzata per sempre. Quell’esile ragazza abbracciata alla sua chitarra, con quella grinta eccezionale e quella dolcezza immensa che si ritrova ad ogni sua nota se n’è andata in un giorno di gennaio.
espresso nelle sculture, nei dipinti, nelle xilografie e ancor più nei gioielli, di cui è l’oggetto ricorrente. La Visita Suonata è l’omaggio alle teorie di Giansone di Giuseppe Golisano, sassofono contralto, ed Emilio Bernè, percussioni, due dei musicisti piemontesi più avvezzi all’improvvisazione praticando da anni la palestra del post bop.
Il Vintage della Gran Madre “nasce” nell’aprile 2001 per volontà di alcuni operatori del settore che fondano l’”Associazione Effetto Vintage”. 













A Torino, a nord-ovest del centro storico, c’è Porta Palazzo (Pòrta Palass
stagione ? Nel 1856, a soli vent’anni, trovò la riposta applicando – per primo in Italia – il metodo inventato nel 1795 dal cuoco e pasticciere francese Nicolas Appert (detto appunto “appertizzazione”) che consisteva nella sterilizzazione di cibi cotti in contenitori chiusi ermeticamente. Fu un successo e di lì a poco Cirio inaugurò la sua prima fabbrica di conserve in scatola, la “Cirio-Società Generale Conserve Alimentari”. Nella prima e nella seconda Esposizione Agraria di Torino, nel 1864 e 1865, gli furono tributati grandi onori mentre la definitiva consacrazione del “re delle conserve” avvenne nel 1867 all’Esposizione Universale di Parigi, a cui fece seguito l’apertura di stabilimenti in altre zone d’Italia. Nel 1880 la produzione di conserve Cirio superava i 10.000 quintali e i 49.000 quintali
l’esportazione di prodotti ortofrutticoli all’estero (resa possibile grazie alla collaborazione con le Ferrovie Italiane e all’uso di appositi vagoni refrigeranti). Francesco Cirio lavorò alacremente ai suoi progetti , con esiti e fortune alterne. Poco prima della sua morte, a sessantatre anni da poco compiuti, ai primi di gennaio del 1900, avvenne lo spostamento della “Ditta Cirio-Società Generale Conserve Alimentari “da Torino a San Giovanni a Teduccio, vicino a Napoli e il passaggio del pacchetto azionario di maggioranza nelle mani della famiglia Signorini. Cirio, che riposa al cimitero Monumentale di Torino, legò comunque il suo nome ai celebri “pomodori pelati” e , in fondo, è giusto che sia così se si pensa che la prima capitale d’Italia è la più grande città meridionale del paese dopo Napoli e Palermo,come disse, a suo tempo, il sindaco di Torino Diego Novelli.
Aula Magna del Liceo Classico Massimo d’Azeglio – Via Parini 8, Torino
Reale Società Ginnastica di Torino e FLIC Scuola di Circo | via Magenta 11, Torino. Ingresso gratuito
una dispersione maggiore di calore rispetto a uno di taglia medio/grande), ma dalla quantità di sottopelo, il quale serve a trattenere calore. Cani con un folto sottopelo e con un pelo lungo, come ad esempio gli Husky, i Terranova, i cani pastore e i lupoidi, avranno maggior capacità di stare a basse temperature senza soffrire il freddo e il cappottino, in questi casi, è assolutamente superfluo; viceversa, se abbiamo a che fare con cani a pelo corto e poco sottopelo (se non nullo), come ad esempio la maggior parte dei levrieri, pincher, chihuahua e di molti cani da caccia, ecco che acquistare per loro qualcosa che li ripari dal freddo è realmente utile e necessario per la proteggere loro salute.
che non senta così tanto la differenza. Meglio vestirlo prima di uscire in passeggiata e magari sostare qualche minuto per esempio nell’androne di casa per permettere al corpo del cane di ricalibrare la temperatura.
dell’inedito è sempre stata la sua passione.
style oltre a news ed eventi legati a Torino che contribuiscono ad arricchire questo spazio virtuale. 
formaggi, pasta, latte, uova, pane, conserve e marmellate, vino e birra artigianale, prodotti di bellezza e per la pulizia della casa, oltre a frutta e verdura di stagione. Un servizio puntuale ed efficiente, che permette di ricevere la spesa anche il giorno dopo aver effettuato l’ordine e facilmente personalizzabile in base alle esigenze di chi ha sempre meno tempo per organizzare la spesa, ma che non vuole rinunciare alla qualità e alla freschezza tipici della filiera.
merci, mobili, ceramiche, libri, abbigliamento, vintage, prodotti di artigianato. All’interno del Cortile del Maglio manufatti e prodotti in materiale cartaceo si fondono col vintage e creano particolari ed interessanti esposizioni che attirano un pubblico di appassionati. Il Gran Balon è un mercato delle pulci, che a differenza del balon che si svolge tutti i sabato, ha conservato il fascino del mercatino dove curiosare tra oggetti vintage e di antiquariato, inoltre è possibile mangiare nei locali che si affacciano lungo le vie sinuose che ricordano il movimento dell’acqua, elemento presente nei secoli passati in questo quartiere nel quale erano presenti piccole frabriche che utilizzavano l’acqua come fonte di energia . E’ interessante tutto il contesto. Se vi capita di essere a Torino vale la pena fare un salto!