LIFESTYLE- Pagina 384

Lo chef, il corsaro e l’oca di Savigliano

Il torinese Mario Soldati, scrittore e regista, ebbe a rispondere “a un disperato ricercatore di cibi genuini, che la sua ricerca non era più così disperata se lui soltanto si fosse dato la pena di lasciare l’asfalto e di inoltrarsi qualche chilometro per le strade secondarie, di breccia o di terra battuta.” A mia volta, se dovessi incontrare “un disperato ricercatore di cibi genuini” (e il loro numero è cresciuto), utilizzando ancora le parole e le indicazioni di Mario Soldati, gli darei una risposta ancor più rassicurante: il percorso è breve, non c’è bisogno di andare lontano, basta allontanarsi di poco dalle vie di traffico, grande o piccolo, dall’industria, piccola o grande, e dai messaggi ingannevoli della Grande Distribuzione (solo grande e basta!).

Occorre guardarsi intorno, superare le barriere delle nostre abitudini consolidate di acquisto e di consumo, decidere di essere informati e stabilire un rapporto più attento, interessato e vero con il nostro cibo quotidiano per guardare oltre le apparenze e allora scopriremo persone appassionate e progetti da sostenere con la nostra scelta convinta. Stanno vicino a noi i molti che hanno intrapreso il percorso per salvare la qualità della nostra alimentazione: gli agricoltori biologici, gli artigiani, i ristoratori, i negozi biologici e le botteghe dedicate alle produzioni agroalimentari di qualità, troppo rare e preziose per finire sulle “gondole” della Grande Distribuzione.

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Anche se non sempre ce ne rendiamo conto, il rapporto che abbiamo con ciò che mangiamo è tra i più intimi in assoluto, lo introduciamo nel nostro corpo, diventa parte di noi stessi, fino a essere tra i primi responsabili del nostro stato di salute immediato, ma ancor più per gli anni che dobbiamo ancora vivere, Per non parlare dell’impatto che il cibo ha sulla qualità del nostro ambiente, sia per la metodologia di coltivazione e produzione, che per quella di trasformazione e distribuzione. E’ necessario essere più consapevoli e coinvolti nella filiera del nostro cibo, sapendo che il modo in cui ci alimentiamo, e facciamo la spesa, ha un’enorme influenza sui comportamenti e le scelte di tutti gli attori dell’agroalimentare (produzione, trasformazione e distribuzione del cibo), oltre che sugli equilibri sociali ed economici del pianeta.

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Le catene della grande distribuzione organizzata (GDO) da tempo hanno scelto di abbassare i prezzi al consumatore come principale elemento della propria strategia di marketing: il basso prezzo, il sottocosto sono l’ultima frontiera per mantenere disperatamente le loro quote di mercato. Abbagliati dai messaggi altisonanti che promettono convenienza e risparmio, non ci interroghiamo più su come sia possibile acquistare qualcosa a un prezzo indicato come inferiore al costo di produzione, ci sembra normale e non ci sforziamo di capire cosa comporti una politica di questo tipo. Così le promozioni impazzano, tanto che oltre il 30% dei nostri acquisti viene effettuato solo in presenza di un’offerta. Questo meccanismo ha avuto la conseguenza di alterare la percezione del giusto valore di un prodotto alimentare, tanto che ormai siamo convinti che il prezzo corretto sia quello scontato, che non è più un’eccezione, ma la regola. E l’industria alimentare si allinea e asseconda questa tendenza, preoccupandosi poco del rapporto con la produzione locale, con la convinzione che sia conveniente delocalizzare anche la produzione agroalimentare. Peccato se, con la delocalizzazione della produzione manifatturiera, abbiamo già avuto riscontro di quanto tale scelta sia deleteria!

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E’ giunto il momento di smettere di chiedere quanto costa il cibo e di domandare piuttosto: quanto vale? George Orwell sosteneva che per vedere ciò che sta sotto il nostro naso occorre un grande sforzo, ma vi assicuro che vale la fatica ed è una scelta che molto presto riserva le sue gratificazioni!E’ conveniente impegnarsi per sostenere un sistema di resistenza alle offerte sconvenienti dell’industria e della GDO, è l’inizio di un cammino per ricostruire nuovi circuiti economici locali, un percorso obbligato se vogliamo costruire un’economia sostenibile!

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FINE PRIMA PARTE continua

Ignazio Garau

Presidente Italiabio

ciao@italiabio.net

 

Filippo crea arte con il fuoco

TERZA PUNTATA – Viaggio nel vasto mondo degli hobbysti, tra chi per sopravvivere alla crisi sta cercando di trasformare in mestiere una passione

Con la fiamma ossidrica e pochi attrezzi crea oggetti artistici incantando il pubblico

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Il modo per richiamare la gente intorno al suo banco lo conosce bene. Gli basta incominciare a produrre le sue opere. E immediatamente la folla si accalca silenziosa intorno a lui, incantata da quella laboriosa tecnica dal sapore antico con cui, con una fiamma e pochi attrezzi, crea magnifici oggetti artistici in cristallo, che spiccano per trasparenza, brillantezza e design.Il mercato della domenica degli hobbisti è per Filippo il suo palcoscenico, e lui è l’indiscusso protagonista dello spettacolo: i riflettori sono tutti puntati su di lui. Cinquantotto anni, l’arte artigiana Filippo ce l’ha nel sangue. “Dopo una vita trascorsa a scolpire il legno – racconta – i troppi incidenti con sgorbie e scalpelli mi hanno costretto a cambiare lavoro”. Ha aperto un negozio di frutta e verdura, ma i magri incassi sparivano subito in spese e tasse per condurre l’attività. “Ho così rispolverato una vecchia passione, che coltivo da quando avevo 29 anni, e l’ho trasformata in un mestiere che mi consente di sfruttare le mie capacità e di arrivare alla fine del mese”, spiega.

Fiamma ossidrica, due bacchette di metallo, una pinza piatta e alcuni strumenti da dentista sono gli attrezzi che, uniti a tanta pazienza e straordinaria abilità, talento e passione, gli consentono di plasmare cristallo al piombo di Boemia e vetro di Murano, per realizzare prodotti unici ed esclusivi: fiori, simboli dei segni zodiacali, vasi e complementi d’arredo, oggettistica per le bomboniere. Ma anche bigiotteria, collane, pendenti. “Riproduco le immagini che vedo nei libri, ma soprattutto copio dalla natura”, precisa Filippo. Ma la sua vera musa ispiratrice è Grace, sua moglie, di origini filippine, anche lei artista e artigiana: pennelli e colori, dipinge a mano le creazioni del marito. “Fino ad alcuni anni fa – spiega Filippo – producevo anche oggetti veramente artistici di grande valore. Oggetti che però, per colpa della crisi, non hanno più mercato. Mi dedico quindi a cose più piccole, alla portata di tutti, ma non per questo meno preziose: sono fatte a mano e con tanta passione, con un materiale ricercato per la sua straordinaria bellezza, lucentezza e trasparenza, sinonimo di ricchezza e nobiltà e di un mondo di origini antiche”.

Filippo e Grace sono di casa, con il loro gazebo-laboratorio, anche in Toscana, dove la zona di Colle Val d’Elsa, in provincia di Siena, è definita la “Boemia italiana” e rappresenta uno dei poli produttivi di maggior rilevanza nella cristalleria a livello mondiale: i suoi prodotti sono richiesti ovunque, tanto da aver raggiunto il mondo del cinema figurando nella pellicola “Blade Runner”. “Certo, non diventeremo ricchi con questo lavoro – precisano marito e moglie – ma la vera ricchezza non è quella data dal denaro: è quella che abbiamo dentro”.

Paola Zanolli

 

Pasquetta al castello di Masino

 

Castello e Parco di Masino, Caravino (TO) Lunedì 17 aprile 2017, dalle 10 alle 18

 

 

Anche quest’anno il Castello e Parco di Masino, bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO), resterà aperto in occasione della Pasquetta, lunedì 17 aprile 2017. Per festeggiare il Lunedì dell’Angelo, il romantico parco all’inglese sarà animato da un grande picnic di primavera, con stand gastronomici, attività per tutta la famiglia, e dai giochi di strada di un tempo.

 

Come lo scorso anno, torna il grande torneo amicale dei “giochi dimenticati” del Castello di Masino, dove i visitatori suddivisi in squadre si sfideranno a palla prigioniera, tiro alla fune, rubabandiera, tutti giochi dell’antica tradizione oggi a rischio oblio. Ogni squadra, composta di 7/8 partecipanti, potrà gareggiare in diverse discipline: sarà sufficiente iscriversi al torneo dalle ore 10.30 fino a esaurimento posti.

 

Per la gioia dei palati, sarà presente un mercatino gastronomico di prodotti canavesani, dove si potranno acquistare direttamente dai produttori locali gustose pietanze cucinate sul posto, con le quali arricchire il proprio cestino da picnic.

 

Grazie alla collaborazione con l’azienda agricola La Cascinassa, adulti e bambini potranno partecipare a laboratori didattici agresti di avvicinamento ai temi dell’ambiente e dell’alimentazione sostenibile sul risveglio della natura, mentre per i più piccoli si terranno laboratori ludici e attività come baby dance e truccabimbi.

Sarà inoltre possibile visitare liberamente alcune aree del castello, come le sale monumentali del piano superiore e dell’appartamento del Vicerè, mentre con un integrazione al biglietto si potranno effettuare visite specialistiche all’Appartamento di Ponente – dalla Galleria degli Antenati all’Appartamento della Regina – fino a esaurimento posti.

 

Per il ristoro saranno presenti bar, stand gastronomici con piatti della tradizione canavesana e mercatino enogastronomico del territorio

 

Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2017”, è reso possibile grazie al significativo sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, e al prezioso contributo di PIRELLI che conferma per il quinto anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione.

 

Orario: dalle ore 10 alle 18.

Ingresso alla manifestazione + visita al castello: Intero 11 €; Ridotto (Bambini 4-14 anni): 5 €; Iscritti FAI e Residenti nel Comune di Caravino: 4 €; Biglietto Famiglia (2 adulti e fino a 4 bambini 4-14 anni): 27 €.

Integrazione visita specialistica in Castello: € 4,00

Per informazioni: Castello di Masino, Caravino (TO) tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it

 

Per maggiori informazioni sul FAI consultare il sito www.fondoambiente.it

Le lettere da Alpinia

Aprire gli scuri e trovarsi di fronte il golfo Borromeo e le sue isole è un’emozione che si rinnova ogni volta che torno a Baveno. Con il passare degli anni i ritorni a casa sono diventati meno frequenti e, quasi a compensazione di queste assenze, si è rafforzata quella sensazione tenue e piuttosto languida che ho sempre negato di provare e che i più chiamano nostalgia. La casa della zia Nina, in fondo al lungolago, a ridosso della curva della Marescialla, in direzione di Stresa, confina con l’imponente parco della villa Branca e offre, dalle sue finestre, un ottima vista del lago. Non importa se oggi pioviggina ( non è una novità, in primavera).

L’isola Pescatori, con la sua forma allungata di antico pesce, galleggia nella bruma lattiginosa, sospesa sull’acqua; l’isolino s’intravede a malapena, mentre il profilo imponente dell’Isola Bella offre allo sguardo la parte superiore del palazzo Borromeo, con la bandiera rosso blu che riposa, zuppa d’acqua, sul pennone. La pioggia non offende la bellezza del lago; semmai la esalta, rendendo più morbidi e flessuosi i contorni delle rive nei riflessi sull’acqua. Come le nostre montagne che, nei giorni del bel tempo, si specchiano nel Verbano, rimirandosi compiaciute e un poco vanitose. Dall’altra parte del lago, più a sud di Laveno, oltre Santa Caterina del Sasso, tra Leggiuno e Angera, dei timidi raggi di sole illuminano i particolari della “sponda magra” fin nelle calette più riparate. Nebbia invece, e pure fitta, verso Fondotoce e l’isola Madre. Scherzi del lago che fa di testa sua, offrendo alla vista ciò che vuole, acquattandosi nella bruma primaverile come un gatto in attesa di spiccare un salto.  Dal balconcino, riparato dallo spiovente del tetto, posso vedere la piazza dell’imbarcadero. Il battello delle 8,15, provenendo da Pallanza , dopo aver fatto scalo all’isola Madre, sta per attraccare al molo. Più che vederlo lo s’intuisce, complice la nebbia che avvolge quel tratto di lago, dal singhiozzare strozzato della sirena. Annuncia la sua presenza prima ancora che s’intravveda la sua mole biancastra. Pochi minuti e, con rapida manovra di sagole, verrà fissata la fiancata ai piloni d’attracco consentendo al signor Alvaro di far scorrere la passerella dal molo all’imbarcazione.

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La signorina Carlina, con passo rapido, a dispetto dell’età, scenderà a terra per andare a prestar servizio dal Conte. In più di quarant’anni, mai un assenza, mai un giorno di riposo che non fosse il secondo mercoledì di ogni mese. Una dedizione più unica che rara, certamente non motivata dal magro salario che l’anziano nobiluomo le elargisce. Ah, eccola! Con la borsetta stretta in grembo e la camminata che sbarella lievemente sulla sinistra, testimonianza visiva e traditrice che la dice lunga del peso degli anni e dei lavori domestici. Il bar dell’Uva Matta ha già soddisfatto le abitudini dei suoi clienti più mattinieri. I barcaioli, in attesa di qualche cliente da traghettare sulle isole, chiacchierano tra di loro sotto la pensilina in stile liberty. Sciogliere l’ormeggio dei motoscafi per scorazzare clienti, con questo tempo, non sarà impresa facile. L’unica speranza è che ci siano in giro dei sudditi di Sua Maestà la Regina d’Inghilterra, abituati al clima uggioso.  Tullio, il giornalaio, commenta le ultime notizie con Ezio, il barbiere.

Discussione animata, a quanto vedo: si sbracciano, gesticolano. Si daranno torto o ragione? Boh! E chi lo sa?  Intanto, arrancando sui pedali, passa Ermete Righelli, l’anziano postino. La schiena, piegata dal borsone di cuoio  a tracolla che, pur non essendo più  gonfio di lettere come un tempo, lo fa apparire come un antico ciclista, di quelli con il palmer a tracolla , portato alla cacciatora, che salivano con sforzi indicibili le vette più aspre del Giro e del Tour. Già, le lettere… Oggi se ne scrivono sempre meno. Solo posta elettronica, messaggini, comunicazioni su Facebook. Ormai solo le cartoline illustrate resistono, baluardo francobollato contro l’immateriale modernità. Ma per quanto, ancora? Eppure nelle lettere, scritte a mano, con gli sbaffi d’inchiostro e gli errori corretti tirandogli sopra una riga, si svelavano e s’intrecciavano storie e amori, avventure e ricordi. Ieri sera, appena rientrato dopo la “visita” alla cucina della Maria dell’Osteria dei Gabbiani ( quando arrivo da Torino, non manco mai all’appuntamento con la sua straordinaria frittura di lago ), sono salito in solaio per cercare qualche vecchia rivista da leggere. La zia ne ha conservate moltissime, insieme a pacchi impolverati di giornali d’epoca e antiche guide del Touring. Non le ho mai portate via da qui perché la soffitta ne soffrirebbe, mortificata da quelle assenze ,patendo un addio che ne impoverirebbe i ricordi. E una soffitta triste e svuotata da quel po’ di vita che conserva diventerebbe  buia e inospitale. Insomma, morirebbe di solitudine e io non voglio che sotto il tetto della casa della zia ci si intristisca. Dunque, quando voglio leggere le vecchie carte, vengo qui e mi siedo sulla vecchia poltrona che fu del capitano Lenzetti, vecchio lupo di lago che dimorava in una stanza con vista lago affittatagli da zia Nina. Dopo una vita a solcare acque, sfidando tempeste e bonacce, aveva tirato in secca la sua vita per consumarsi in lunghe escursioni sui sentieri che salgono al Mottarone, allo Zughero e al Camoscio. Dietro alla porta m’attende la lampadina attaccata al filo con la peretta per l’accensione. Con le sue quaranta candele e un bel po’ di polvere addosso non illumina un granché ma la luce fioca  s’addice alla soffitta.Rovistando qua e là ho messo da parte alcune vecchie copie della “Domenica del Corriere” con le copertine a colori disegnate da Achille Beltrame prima e da Walter Molino poi, efficacissime per raccontare le vicende di quei tempi.

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E’ un piccolo capitale, visto che oggi le copie sono ricercate da migliaia di appassionati. Non a caso si tratta del settimanale più collezionato d’Italia. La zia Nina ci teneva tanto alle sue copie della Domenica del Corriere, nata come inserto domenicale del Corriere della Sera, nel 1899, recapitata in omaggio agli abbonati del quotidiano ma anche venduta separatamente in edicola al prezzo iniziale di 20 centesimi.Il successo era dovuto al semplice fatto che,  a differenza dei quotidiani dell’epoca, la Domenica del Corriere dava ampio spazio alle fotografie e ai disegni. Così, anche il fornaio  Adelmo Brovelli e il boscaiolo  Teresio Ognissanti, analfabeti loro malgrado, potevano farsi un’idea dei fatti del mondo mentre la zia e le sue amiche leggevano con avidità le cronache e gli articoli di grandi firme come Indro Montanelli  che diresse il giornale fino al 1946.E’ sempre stato divertente guardare la tavole a colori e leggere le didascalie. Gran parte sono dedicate alle montagne, agli alpini, all’eroismo della grande Guerra e alle disgrazie. Curiosità e propaganda si mischiano e rendono bene l’idea di cosa si intendesse comunicare all’epoca. Mi fa sorridere la storia dei turisti assaliti da aquile sul Mottarone, illustrata da Beltrame sul numero che uscì a metà maggio del 1931. Anche la didascalia che accompagna il disegno offre l’immagine di una lotta senza quartiere: “Un gitante, suo fratello e la sua figlioletta, soffermatisi a riposare durante una escursione sul Mottarone, in località di dove si domina la vallata del Lago d’Orta, vennero assaliti da tre aquile, una delle quali tentò di ghermire la bambina, I due uomini iniziarono una battaglia a colpi di bastone, riuscendo, dopo lunga lotta, ad abbatterne e catturarne una, e a mettere in fuga le altre”. E che dire di quest’altra, degli inizi d’agosto di quel medesimo anno?  “ Mentre guidava sul Lago Maggiore, presso Angera, un “fuori bordo„ appena acquistato, un ingegnere milanese, per una falsa mossa, cadeva in acqua e colpito dall’elica annegava. Una signorina che accompagnava l’ingegnere, terrorizzata, non seppe fermare il motore e allora l’imbarcazione prese a girare vorticosamente, evitando per miracolo una barca carica di bambini. Il battello andò poi a sfasciarsi contro la riva”. Morto l’ingegnere, salvi per il rotto della cuffia i pargoli, che fine aveva fatto la signorina che accompagnava lo sfortunato motoscafista? Una domanda che non avrà mai risposta. Girovagando nel sottotetto m’imbatto nello scaffale d’angolo, tra la finestrella dell’abbaino e l’attaccapanni dove giace, impolverato, un vecchio e liso soprabito. Ci sono diversi faldoni per archiviare i documenti. Su ognuno, in bella grafia e a grandi caratteri, è indicato il contenuto. Uno, in particolare, attira la mia attenzione. S’intitola “Lettere da Alpinia” e contiene un po’ di tutto. Mi colpisce una busta ingiallita dal tempo, bordata di fiorellini di un lilla ormai sbiadito. Contiene una vecchia lettera, scritta a mano da una calligrafia ordinata e ben leggibile.   “Nina carissima, oggi Annarella e io,abbiamo visitato il nostro giardino Alpinia. Ti ricordi quante volte ci siamo state,insieme? Ora, nonostante tu non possa ancora muoverti da Baveno ( Ndr. La zia, a quell’epoca, complice una rovinosa caduta, era costretta a casa, “agli arresti domiciliari”, come raccontava a noi nipoti ) e non possa vederlo con i tuoi occhi, non preoccuparti: è sempre una meraviglia! Il dottor Iginio e il giardiniere Tronchetti lo tengono curato come un bijoux, con i vialetti puliti, le aiuole fiorite, ordinate, e tutte quelle piante alpine così minuscole e pure così forti e resistenti. Oggi c’è un bel sole e lo sguardo può sconfinare in Svizzera e sulla pianura padana. Dalla balconata del Belvedere, incombente sul lago Maggiore e sulle  isole, si vedevano piccolissime le case di Stresa e Baveno e,ancor più in là, Pallanza e Intra.  Nina, con un solo sguardo abbiamo abbracciato le principali vette della Val Grande, dal Togano  alla Laurasca, dal Pedun  fin giù nel Verbano dove domina la Zeda. E ancora, più in la, il monte Disgrazia,in Valtellina. E le Grigne, all’estremità delle Alpi Orobie che incombono dalla sponda orientale del Lago di Como, fino al Legnone , la cima più alta della zona di Lecco. Che imponenza, tutte queste vette! Che sarebbero i nostri  laghi senza i monti? Così, sedute al tavolino dell’Alpino Fiorente, ci siamo dette: dai, scriviamo a Nina! So bene che tu vorresti buttar via le stampelle e incamminarti fin qui.. Ma, vedrai: è solo questione di tempo e di pazienza. Intanto, ti abbracciamo forte! A presto! Tua Clotilde… Ps. ( ti saluta anche  Annarella)”.

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Alpinia è davvero un gioiello della natura. Un esempio più unico che raro di tutela di un bene pubblico sottratto alle grinfie dell’interesse privato. La collina dove sorge, con la sua affascinante posizione panoramica, alla fine del anni ‘20, faceva gola a tanti. Il terreno era comunale e furono offerti non più di venti centesimi al metro quadro. La proposta giunse alle orecchie di un gruppo di “innamorati della montagna” che, guidati da Iginio Ambrosini, convinse il Podestà stresiano a non cedere alle lusinghe e conservare al godimento pubblico quel dosso di terra acida e silicea, incolto e improduttivo. “Tanto magro è il suolo quanto pregiato l’ambiente”, si disse. Troppo bello perché ne godessero in pochi, lasciando tutti gli altri a bocca asciutta. Che farne?  Venne lanciata un’idea: trasformarlo in un giardino di piante alpine.  Così, il 28 gennaio del 1934, nell’aula di segreteria del Municipio di Stresa, vedeva la luce “Duxia” poi ribattezzato, dieci anni più tardi, in Alpinia. Un’avventura riassunta nelle lettere, ritagli di articoli, intere pagine delle riviste d’epoca, dettagliatissime mappe, corredate da minute osservazioni a matita e tante foto in bianco e nero e a colori,scattate con le prime Ferrania. Descrizione dei fiori e piante, appunti su semine e donazioni che arrivavano – grazie agli scambi con gli orti botanici universitari – dai quattro angoli del mondo. In alcuni quadernetti la zia aveva diligentemente annotato, tra l’altro, le essenze dell’orto di guerra, dove si coltivavano – tra il 1942 e il 1944 –  piante ad uso alimentare mentre il giardino svolgeva un’azione di “portentoso calmante per lo spirito in questi tempi turbinosi”. Storie di piante pioniere, belle e tenaci. Piante montanare, capaci di vivere sul magro, unite strette nel difendersi, cedevoli alle carezze dell’aurora e resistenti all’infuriare della bufera. Le più adatte a rappresentare lo spirito della montagna. Intanto, dall’abbaino filtrano i raggi del sole che, timido, si fa strada tra le nuvole. Sbircio fuori: ha smesso anche  di piovere.  Prima di ripartire farò un salto al giardino.La zia, ne sono più che certo, approverebbe.

Marco Travaglini

 

“I grandi terroir del Barolo”

Manca poco ormai all’inizio de “I grandi terroir del Barolo”, evento ideato da Go Wine nel 2010 e promosso in collaborazione con la Cantina Comunale di Castiglione Falletto e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Un evento mirato e sempre rivolto alla scoperta dei diversi terroir, valorizzando siti e vigneti, percorrendo idealmente il territorio del disciplinare.Una vera e propria anteprima, un’occasione unica per gli enoappassionati che possono approfondire le loro conoscenze durante i momenti di degustazione, ma anche per i curiosi che vogliono conoscere meglio segreti e caratteristiche di un grande vino come il Barolo, apprezzare la ricchezza e unicità dei terroir del vitigno nebbiolo. I giorni sono quelli di sabato 22, domenica 23,lunedì 24 e martedì 25 aprile 2017. A Santa Maria di La Morra, presso le sale dell’Hotel Santa Maria, sarà allestito il secondo banco d’assaggio in cui si potranno degustare i Barolo dei territori di altri Comuni del disciplinare: da Verduno a La Morra, da Barolo a Monforte d’Alba, a Serralunga d’Alba ed a cui saranno affiancate le degustazioni di approfondimento.
Un evento mirato e sempre rivolto alla scoperta dei diversi terroir, valorizzando siti e vigneti, percorrendo idealmente il territorio del disciplinare.


Ecco le aziende al banco d’assaggio a Santa Maria di La Morra:

BEL COLLE – Verduno
Barolo Monvigliero 2012 BOGLIETTI ENZO – La Morra
Barolo Boiolo 2013
Barolo Fossati 2013

BOLMIDA SILVANO – Monforte d’Alba
Barolo Bussia 2013
Barolo Bussia Vigne dei Fantini 2012
Barolo Bussia Riserva 2011
BORGOGNO SERIO E BATTISTA – Barolo
Barolo 2013
Barolo Cannubi 2013
Barolo Cannubi 2012

BRICCO MAIOLICA – Diano d’Alba
Barolo Contadin 2013
Barolo Contadin 2012

CASCINA BOSCHETTI GOMBA – Barolo
Barolo del Comune di Barolo 2013
Barolo Boschetti 2013
Barolo Boschetti Riserva 2010

GRIMALDI BRUNA – Serralunga d’Alba
Barolo Badarina 2013
Barolo Bricco Ambrogio 2013
Barolo Badarina Riserva 2011

MANZONE GIAN PAOLO – Serralunga d’Alba
Barolo Meriame 2013
Barolo del Comune di Serralunga  d’Alba 2013
Barolo Riserva 2009

PALLADINO – Serralunga d’Alba
Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2013
Barolo Ornato 2013
Barolo Parafada 2013

ARNALDO RIVERA – Castiglione Falletto
Barolo Boiolo 2013
Barolo Bussia 2013
Barolo Undicicomuni 2013

SAN BIAGIO – La Morra
Barolo Capalot (Menzione) 2013
Barolo Bricco San Biagio (Menzione) 2013
Barolo Sorano (Menzione) 2013

SORDO GIOVANNI – Castiglione Falletto
Barolo Monvigliero 2013
Barolo Parussi 2013
Barolo Ravera 2013
Barolo Perno 20113
Barolo Perno Riserva 2011
La Cantina Comunale di Castiglione Falletto ospiterà il banco d’assaggio dei diversi cru che caratterizzano il territorio comunale che sarà affiancato dalle degustazione di approfondimento di diverse annate.

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Ecco le aziende al banco d’assaggio di Castiglione Falletto:
AZELIA – Castiglione Falletto
Barolo Margheria 2013
BAVA, Azienda Scarrone – Castiglione Falletto
Barolo di Castiglione Falletto 2013

BOROLI – Castiglione Falletto
Barolo 2013

BROVIA – Castiglione Falletto
Barolo Villero 2013

CASCINA BONGIOVANNI – Castiglione Falletto
Barolo Pernanno 2013

CAVALLOTTO – Castiglione Falletto
Barolo Bricco Boschis 2013

FONTANA LIVIA – Castiglione Falletto
Barolo Villero 2013

MONCHIERO F.LLI – Castiglione Falletto
Barolo Rocche di Castiglione Falletto 2013

ARNALDO RIVERA – Castiglione Falletto
Barolo Rocche di Castiglione 2013
Barolo Undicicomuni 2013

ROCCHE VIBERTI – Monforte d’Alba
Barolo Rocche di Castiglione 2013

ROSORETTO – Castiglione Falletto
Barolo Parussi 2013

SOBRERO FRANCESCO E FIGLI – Castiglione Falletto
Barolo Ciabot Tanasio 2013

SORDO GIOVANNI – Castiglione Falletto
Barolo Rocche di Castiglione 2013
Barolo Monprovato 2013
Barolo Parussi 2013
Barolo Villero 2013

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 Due le possibilità per degustare…

il banco d’assaggio in cui potrete liberamente assaggiare il re dei Vini e colloquiare con i produttori, ammirando i panorami e le colline delle Langhe di La Morra e di Castiglione Falletto. Nella giornata di sabato, domenica e lunedì (dalle 11 alle 19) saranno allestiti i due banchi d’assaggio: uno presso le sale dell’Hotel Santa Maria in Frazione Santa Maria di La Morra e l’altro presso la sede della Cantina Comunale nel centro del borgo di Castiglione Falletto.
Nella giornata di martedì il banco d’assaggio sarà aperto solo nella sede di Castiglione Falletto dalle ore 11 alle ore 19.

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 Come partecipare al banco d’assaggio:
– Banco d’assaggio nelle rispettivi sedi: costo della degustazione euro 20,00 – riduzioni euro 15,00 Soci Go Wine e Associazioni di settore.
– Pacchetto degustazioni Castiglione e Banco d’assaggio a La Morra euro 30,00
riduzioni euro 25,00 Soci Go Wine e Associazioni di settore (valevole per due giorni)

– le degustazioni guidate: esclusivi momenti di approfondimento condotte dal giornalista Gianni Fabrizio curatore della Guida ai Vini del Gambero Rosso. Durante le degustazioni sarà affrontato il tema dei “cru” del Barolo dei diversi comuni e focus specifici su riserve e alcune annate.

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Il calendario delle degustazioni guidate:

Sabato 22 APRILE
– ore 15.30: degustazione guidata “La nuova annata del Barolo in 8 siti storici”
a Santa Maria di La Morra – Relatore Gianni Fabrizio

Domenica 23 APRILE
– ore 11:00: degustazione guidata “Il Barolo 2013 di Castiglione Falletto”
a Castiglione Falletto

– ore 11:00: degustazione guidata “I percorsi nei terroir del Barolo: da Verduno a Barolo” a Santa Maria di La Morra – Relatore Gianni Fabrizio

– ore 15.30: degustazione guidata “I diversi cru del Barolo 2012 di Castiglione Falletto” a Castiglione Falletto – Relatore Gianni Fabrizio

– ore 15.30: degustazione guidata “I percorsi nei terroir del Barolo: da Barolo a Serralunga” a Santa Maria di La Morra

Lunedì 24 APRILE
– ore 11:00: degustazione guidata “Il Barolo Riserva 2011, percorrendo i diversi cru”
a Santa Maria di La Morra – Relatore Gianni Fabrizio

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Come partecipare alle degustazioni guidate:
Le degustazioni sono su prenotazione, per la prenotazione compilare ed inviare il coupon in allegato.
Costo della singola degustazione guidata euro 25,00.
Riduzioni euro 20,00 Soci Go Wine e Associazioni di settore.
Un week-end…o una giornatanella Langa del Barolo per un evento esclusivo!Tutti gli aggionamenti sul sito
www.gowinet.it

L’orto urbano di Nizza-Millefonti

Da oggi il piazzale di via Nizza 230 si colora di verde con Or-TO, l’Orto Urbano di Torino, quartiere Nizza Millefonti: uno spazio co-gestito dalle associazioni di quartiere per sperimentare la bellezza della filiera di produzione orticola in città, dalla terra fino al piatto.

 

Or-TO è il primo Orto Urbano del quartiere Nizza Millefonti, un luogo di socialità aperto a tutta la comunità locale, con il Patrocinio della città di Torino e della Circoscrizione 8.

L’iniziativa, promossa da Eataly e coordinata da OrtiAlti, nasce per formare e informare sulla produzione orticola a km zero e promuovere esperienze di cittadinanza attiva tramite la cura condivisa di un’area verde a disposizione della comunità. L’orto sarà presente nel piazzale di via Nizza per 4 mesi, durante i quali verrà gestito in collaborazione con le associazioni di quartiere e di via, le scuole, i commercianti e tutti coloro che vorranno partecipare alla co-produzione di prodotti freschi “a metro zero”. L’obiettivo principale è infatti quello di sensibilizzare all’educazione ambientale e alimentare, attraverso l’esperienza dell’agricoltura diretta e la conoscenza della stagionalità. Ma non solo, Or-TO sarà anche luogo di incontro e scambio inter-culturale e inter-generazionale tra le persone, grazie alla collaborazione con la Condotta Slow Food Torino Città.

 

Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino, dichiara: «Sono davvero orgogliosa di avere, dall’inizio, dato il mio contributo per realizzare questa iniziativa di Eataly e OrtiAlti che rappresenta una perfetta collaborazione pubblico-privato, un’azione di riqualificazione territoriale con una grande capacità di fare rete e un’azione educativa nei confronti degli studenti delle scuole e dei cittadini di Nizza Millefonti. Credo che la diffusione della cultura della partecipazione attiva e della cura dello spazio pubblico siano le basi per diffondere il senso di una società inclusiva e accogliente che passa attraverso azioni di educazione, diffusione di buone pratiche e partecipazione».

 

«Il quartiere che si prende cura del quartiere: è questo il bello del progetto. La Circoscrizione è fiera di essere riuscita a far incontrare realtà e associazioni diverse del territorio, dalle scuole alle bocciofile ai comitati di inquilini» commenta Davide Ricca, Presidente del Consiglio della Circoscrizione 8.

60 cassoni di legno, ottenuti da materiali di riciclo, costituiscono la base di Or-TO. Il terriccio usato è l’“OrtoXmille” dello sponsor tecnico del progetto, Harpo, azienda triestina nata nel 1897 e che dal 2003 con la divisione “verdepensile” si occupa di sistemi per realizzare giardini pensili sui tetti. Si tratta di un substrato pensato specificamente per gli orti urbani, naturale ed ecologico.

Le sementi sono quelle biologiche e biodinamiche di Arcoiris, azienda sementiera che produce solo ed esclusivamente le proprie sementi di ortive con produttori italiani, creando una filiera etica tutta nazionale, e i piantini sono quelli della linea biologica di Vivai Gariglio di Moncalieri, vivaio biologico certificato attivo dal 1980. Or-TO è il primo orto urbano totalmente micorizzato e questo grazie ai fertilizzanti naturali Micosat della C.C.S. Aosta S.r.l., che ripristinano la biodiversità microbica, fondamentale per la fertilità del suolo e per ottenere piante sane e nutrienti.

Or-TO si estende così per oltre 400 mq, con i suoi ortaggi ed erbe aromatiche, curati per tutto il tempo, dalla semina sino al raccolto, dalle scuole e dalle associazioni del quartiere, che poi, al termine dell’iniziativa, riceveranno in dono i cassoni, tenendo così in vita il progetto e creando un orto “diffuso” in tutta Nizza Millefonti.

 

A raccontare l’esperienza orticola del quartiere è Nikon. Nital S.p.A., distributore ufficiale del marchio Nikon per l’Italia, ha installato una fotocamera reflex D750 fissa sulla facciata di Eataly Lingotto e realizzerà un video in time-lapse che mostrerà l’intero ciclo di vita dell’orto e gli eventi ad esso legati.

A dar voce a Or-TO ci sono anche gli story-teller di DIECI04, che scriveranno la storia di un piazzale che improvvisamente si trasforma in orto, di persone comuni che diventano Contadini e di un quartiere che si improvvisa territorio fertile per la comunità.

 

Aggregazione, didattica, collaborazione e condivisione: sono questi gli elementi che caratterizzano Or-TO, perchè “Mangiare è un atto agricolo (Wendell Berry).

 

(Foto: Federico Cardamone)

Go Wine a Bologna: autoctono si nasce

HOTEL RELAIS BELLARIA, Via Altura, 11 – Bologna   Autoctono si nasce – Serata di promozione e degustazione

L’associazione Go Wine, d’intesa con il locale Club Go Wine di Bologna, prosegue la programmazione dell’anno 2017 con una serata dedicata ai vini autoctoni italiani. Alla presenza delle aziende sarà possibile conoscere ed apprezzare volti diversi del vigneto italiano, con una selezione di vitigni vini, espressione di diverse regioni, e senza trascurare varietà più rare e comunque meno conosciute. Un appuntamento che si rinnova a Bologna: il riferimento è legato al libro “Autoctono si nasce…” pubblicato da Go Wine Editore e ad altre iniziative che hanno sempre visto l’associazione privilegiare la cultura e la comunicazione a favore dei vitigni-vini di territorio.

…Una selezione di vini, espressione di terroir nascosti e dai sapori nuovi, per un esclusivo viaggio tra insoliti e rari autoctoni italiani.

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Al banco d’assaggio le aziende:

Ca’ Biasi – Breganze (Vi); Cantine San Marzano – San Marzano di San Giuseppe (Ta);
Cascina Barisel –
Canelli (At); Cassina Pietro – Lessona (Bi);
Cva Canicattì
– Canicattì (Ag); De Tarczal – Isera (Tn);
Fattoria Villa Ligi
– Pergola (Pu); La Viarte – Prepotto (Ud);
Le Piane
– Boca (No); Lieselehof – Caldaro (Bz);
Marinig
– Prepotto (Ud); Mancinelli Stefano – Morro d’Alba (An);
Noto Francesco
– Camporeale (Pa); Reassi – Rovolon (Pd);
Spadafora Francesco
– Palermo.

 

Con la partecipazione dello Chef Francesco Carboni del RISTORANTE ACQUA PAZZA

di Via Murri 168/d Bologna, socio Delegato di Go Wine a Bologna.

Partner di Go Wine

Programma e orari:
– ore 16,30-18,30: degustazione in anteprima riservata ad un pubblico di operatori del settore ristorazione ed enoteche;
– ore 18,30: breve conferenza di presentazione della serata;
– a seguire ore 18,45-22,00 Degustazione aperta al pubblico di enoappassionati invitati per l’occasione.

Il costo della degustazione per il pubblico è di € 18,00 (€ 12,00 Soci Go Wine, € 15,00 Soci associazioni di settore). L’ingresso sarà gratuito per coloro che decideranno di associarsi a Go Wine direttamente al banco accredito della serata (non valido per i soci familiari). L’iscrizione sarà valevole fino al 31 dicembre 2017.

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ATTENZIONE: Per una migliore accoglienza si consiglia di confermare la presenza alla serata ed il numero degli accompagnatori all’Associazione Go Wine, telefonando al n°0173 364631 oppure inviando una mail a stampa.eventi@gowinet.it entro le ore 12.00 di lunedì 8 maggio 2017.

Maxi grigliata a Vinovo con il BBQ Festival

Dal 15 al 17 aprile presso l’ippodromo di Vinovo, andrà in scena la prima edizione del BBQ Festival, organizzato da To Business Agency

Protagonisti della tre giorni saranno 15 grigliatori professionisti provenienti da tutta Italia, che si ritroveranno alle porte di Torino per sfidarsi a suon di bistecche e salsicce, ognuno con la propria specialità e le proprie ricette segrete.  Dalle classiche grigliate di carni piemontesi e toscane agli hamburger, dai panini con porchetta, maialino e picanha agli hot dog. Ci sarà anche la possibilità di assaporare i prodotti della tradizione siciliana e gli arrosticini marchigiani, con una puntata più esotica grazie alla griglieria brasiliana e a quella texana oltre alle immancabili American Chips come contorno.

 

Pensato soprattutto per le famiglie, il BBQ Festival offrirà un’ampia proposta di divertimenti all’aria aperta per i bambini. Oltre al parco giochi dell’ippodromo è infatti previsto per i più piccoli un battesimo della sella sui pony messi a disposizione gratuitamente dalla Horse House di Candiolo; i bambini potranno cavalcare in tutta sicurezza grazie al supporto degli istruttori federali FISE.

 

I partecipanti al BBQ festival sono inoltre invitati al Gran Premio Costa Azzurra – Trofeo Betflag, la gara ippica in programma domenica 16 a partire dalle ore 15, all’ippodromo, con ingresso riservato gratuito.  A sfidarsi in questa spettacolare e storica competizione saranno dodici tra i migliori cavalli indigeni contro una selezione dei migliori cavalli stranieri capitanati dai campioni francesi Brilantissime e Un Mec d’Heripre

L’Oroscopo di Platone. Dal 12 al 18 aprile 2017

 

 


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CAPRICORNO

DENARO E LAVORO. Ignorare gli ostacoli è pericoloso, ma avete sicuramente tutte le capacità per superarli e comunque non dimenticate che, come sempre, nei momenti di maggiore impegno, successi e fallimenti si mescolano. Accortezza e pacatezza sono comunque opportune.

AMORE E ARMONIA. La ragione ci fa vedere le cose come sono, il sentimento come vorremmo che fossero.

BENESSERE E SALUTE. Prestate attenzione ai frequenti sbalzi d’umore, forse causati dai troppi stimoli e novità che bussano alla porta.


ACQUARIO

DENARO E LAVORO. 
Mantenete alto l’impegno per cercare nuove opportunità da sviluppare in futuro, l’energia e il lavoro profuso non tarderanno a darvi soddisfazioni e buoni guadagni. Fisiologici alti e bassi dal lato finanziario. Non concedete eccessiva fiducia a chi non se la merita.

AMORE E ARMONIA. Davanti ad un corteggiamento esplicito, non fate la statua di sale. Fase di romanticismo per i single e di troppi impegni, per gli sposati.

BENESSERE E SALUTE. Godete di buona salute e forma fisica ma dovete tenere a bada l’irruenza. In questa fase siete meno espansivi del solito, però in pace con voi stessi.


PESCI

DENARO E LAVORO. Le vostre capacità vi portano lontano e, sommate a quelle degli altri…ancora di più! Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo. La situazione professionale in questo periodo è eccezionale e piena di progetti non sempre facili da realizzare.

AMORE E ARMONIA. Rammentate che l’amore è come una clessidra: quando si riempie il cuore, si svuota il cervello.

BENESSERE E SALUTE. A volte giova isolarsi in compagnia di un bel libro che vi trasporti con la fantasia in un mondo di pace e tranquillità. Prendetevi delle giornate di meritato riposo e integrate alla lettura, lunghe passeggiate e una buona cucina.


ARIETE

DENARO E LAVORO. Aiuti e protezioni, oltre a qualche suggerimento da parte di chi vi vuol bene, renderanno proficue le vostre idee. Incontri importanti e mondani nell’ambito professionale ma non mancheranno momenti di nervosismo e di stanchezza. Nel settore finanziario i successi non mancheranno.

AMORE E ARMONIA. E’ giunto il momento dell’esame di coscienza, trovate dentro di voi la risposta che cercate e poi parlatene con la persona amata, forse scoprirete nuovi punti in comune che vi unisco e “cementano” l’intesa.

BENESSERE E SALUTE. Alti e bassi passeggeri, avete molta energia ma l’ansia è in agguato. Dovete concedervi più relax altrimenti la tensione potrà causare piccoli disturbi.


TORO

DENARO E LAVORO. Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile e, lavorare insieme, significa vincere insieme. Le energie che sino a poco fa disperdevate in mille rivoli ora tendono a concentrarsi. Alcune spumeggianti novità in arrivo, risvegliano la vostra creatività e la comunicazione.

AMORE E ARMONIA. Pace in famiglia, dopo un brutto temporale, torna a brillare l’arcobaleno. Non trascurate troppo il partner, alla lunga potrebbe anche stancarsi.

BENESSERE E SALUTE. Che vi piaccia o meno è tempo di riorganizzare la vita quotidiana e il lavoro con maggior impegno. Consolatevi con il cioccolato fondente e dell’estratto di iperico per gli sbalzi d’umore. Aumentate l’attività fisica!


GEMELLI

DENARO E LAVORO. Non tutto va come vorreste, ma in generale la direzione è quella e ne siete consapevoli. Abbiate la giusta dose di entusiasmo, da equilibrare con la ponderatezza, perseverate e, i vostri sforzi, saranno premiati al di là delle aspettative. Non rinunciate a tentare la fortuna, di tanto in tanto.

AMORE E ARMONIA. Per chi è solo si profilano trasgressivi flirt. Ricordatevi che l’amore inespresso, è come il vino tenuto nelle bottiglie: non placa la sete!

BENESSERE E SALUTE. Se gli anni iniziano a farsi sentire, è ora di fare un controllo e adottare adeguate cure preventive. Attenzione agli sbalzi di temperatura repentini che vi procurano malessere e vi stendono.

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CANCRO

DENARO E LAVORO. Collaborazioni finalmente utili, ognuno ci mette solo le proprie migliori competenze e un buon affare si profila all’orizzonte. Quando tutto fila troppo liscio, come nell’attuale congiuntura finanziaria ed economica, è proprio il momento in cui cominciano a venirvi dei dubbi.

AMORE E ARMONIA. Per voi la separazione rappresenta un’esperienza terrificante. Non siete portati a lasciare, ma a essere lasciati. Però quando una situazione rischia di diventare ingombrante, niente e nessuno può ostacolare le vostre decisioni.

BENESSERE E SALUTE. Tempo di riflessione più che d’azione, raccogliete le idee e chiaritevi strategie e priorità. Alla larga dagli zuccheri e concedetevi più momenti di svago.


LEONE

DENARO E LAVORO. Se il lavoro attraversa un momento di arresto, invece di insistere, approfittatene per terminare ciò che avete in sospeso e per riordinare o eliminare, ciò che non serve più. Concedetevi, insieme ai vostri cari, qualche momento extra di svago. Potreste vincere ad un gioco di fortuna.

AMORE E ARMONIA. Ricordatevi che l’amore non si addice ai pigri, per esistere nella sua pienezza, alle volte richiede gesti precisi e forti.

BENESSERE E SALUTE. Una persona cara tarda nel farsi viva e voi siete in trepida attesa. Imparate ad ascoltare i segnali del corpo e fate esercizio fisico per disintossicarvi.


VERGINE

DENARO E LAVORO. Grande coesione nel gruppo dei colleghi e ottimi risultati da sottoporre ai superiori. L’unico “neo” è che tutto vi sembra molto faticoso anche se in realtà, state ottenendo ottimi risultati e grandi lodi. Continuate con tenacia su questa strada!

AMORE E ARMONIA. Le stelle tenteranno di mandare in tilt le buone intenzioni. Non lasciatevi travolgere da irritabilità e vittimismo, per non compromettere le vicende sentimentali.

BENESSERE E SALUTE. Il segreto per essere in buona salute è che il corpo sia in movimento e che lo spirito si riposi. Se iniziate ad avere dei disturbi legati all’avanzare fisiologico dell’età, concedetevi una piccola vacanza per la cura del vostro benessere.


BILANCIA

DENARO E LAVORO. Cercate di portare a termine quanto prima un incarico, per far tacere chi pensa soltanto a criticare. I contrattempi che potrebbero sorgere sono da interpretare come segnali che vi indicano di rivedere i progetti e studiare nuove strategie professionali.

AMORE E ARMONIA. Dalle Stelle una bella carica di energia e determinazione con riflessi positivi sul lato sentimentale, sarete irresistibili e potrete conquistare tutto ciò che desiderate, sia sul lato sentimentale che sul lavoro.

BENESSERE E SALUTE. Limitate le proteine animali e date libero sfogo alle vostre idee, i problemi sono sempre gli stessi, dovete solo cambiare il modo di gestirli.


SCORPIONE

DENARO E LAVORO. Nonostante appoggi e stima da parte da parte dei superiori, per ora le occasioni scarseggiano ma, ostacoli e aiuti imprevisti, alla fine si bilanciano. In barba ad una congiuntura astrale non proprio benevola, potete essere ottimisti, in quanto spira un vento di novità nell’aria.

AMORE E ARMONIA. Fate appello alle emozioni, per capire se vale la pena perseverare in certe situazioni. Anche una piuma può tornire una pietra se a muoverla…è la mano dell’amore.

BENESSERE E SALUTE. Qualcosa o qualcuno vi infonde coraggio, grinta e vitalità, è il momento giusto per raccogliere e vincere una sfida importante, sia in campo professionale che nella cura e benessere personale.


SAGITTARIO

DENARO E LAVORO. Un affare o un investimento, hanno stuzzicato la vostra propensione al rischio e la voglia di arrivare. Non volete correre alcun rischio e, con pignoleria e grande professionalità, volete organizzare tutto nei minimi dettagli per ottenere pieno successo. Credeteci senza esitare perché se un uomo pone un limite a quanto farà, pone anche un limite a quanto può fare.

AMORE E ARMONIA. La serenità in famiglia si riflette in positivo sulla coppia. Incontri inconsueti stuzzicano la voglia di novità.

BENESSERE E SALUTE. Siete chiacchieroni e rischiate di dire più del dovuto.

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L’etica del coraggio

Dal Centro di Autoformazione, umanizzazione e Efficienza Aziendale, nato su iniziativa di Marco Casalegno, titolare del Relais Rocca Civalieri a Quattordio (Al), Roberto Rossi, human coach, propone alcune pillole ispirate all’ ”etica del coraggio”, che impronta il suo metodo di autoformazione

civalieri-rossi

Pillole di Roberto Rossi da Rocca Civalieri

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1. Quando vuoi bene ad una persona e ne perdi un “pezzo”, una parte di
te vola via.

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2. Quando non sei felice anche la tua salute è a rischio e coinvolgi
anche gli altri: non lasciarla mai scappare.

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3. La paura celebra la mancanza di coraggio.

.

4. Il “branco” produce il massimo della deresponsabilizzazione,
favorisce la violenza sia fisica che verbale, agisce con efferatezza
inaudita: quando ti trovi in questa situazione non esaltarlo e evita
di farne parte.

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5. In certi momenti della vita l’unico vero rifugio è” il coraggio di
avere coraggio” di stare in silenzio.

.

6. Quando si è in coppia vale il detto: “Io penso a te, tu pensi a me”.
La parola chiave è fiducia.

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7. In certe situazioni tutto può cambiare: ciò che vieni a conoscere
può diventare dolore. Non lasciamoci mai travolgere dal dramma e
agiamo con responsabilità, è un modo per rispettare ciò che accade.