Il locale a pochi passi da Piazza Bodoni a Torino, fornito come un’enoteca, elegante come un ristorante, si definisce un’enotavola. Un posto dove il vino e il cibo servito sono davvero messi sullo stesso livello, l’uno sta a braccetto con l’altro, accompagnandolo senza seguirlo
Le citazioni sul vino si sprecano. D’altra parte (astemi a parte) chi può dire di non amarlo? Chi non pensa che un’ottima bottiglia di vino esalti i sapori dei piatti? C’è qualcuno che non lo considera il motore ideale per una conversazione memorabile?
Ecco, ci sono alcuni posti in cui il vino è messo un po’ più al centro della scena rispetto ad altri. Posti in cui, tuttavia, anche la carta delle pietanze è studiata con cura.
La Casa del Barolo, locale a pochi passi da Piazza Bodoni a Torino, è di sicuro tra questi. Fornito come un’enoteca, elegante come un ristorante, si definisce un’enotavola. Un posto dove il vino e il cibo servito sono davvero messi sullo stesso livello, l’uno sta a braccetto con l’altro, accompagnandolo senza seguirlo.
Presso il ristorante è garantita una vasta scelta di vini locali e internazionali, provenienti dai più importanti produttori, complice la vicinanza con via Andrea Doria 7, dove è situata l’enoteca che porta lo stesso nome. Attiva dal 1974, l’enoteca, che conta più di mille etichette in esposizione, è un punto di riferimento a Torino.
Il ristorante serve piatti con tradizionali prodotti tipici piemontesi, ma anche specialità di pesce più creative, utilizzando prodotti di stagione, tanto che la carta subisce un rinnovo sostanziale a ogni cambio di mese.
Mise en place essenziale, servizio attento, ma non ingessato, cura maniacale della cantina e piatti studiati con attenzione hanno fatto sì che il locale, nato nell’autunno del 2015, già nel 2016 entrasse di diritto nella pubblicazione “I Maestri del Gusto di Torino e provincia”.
Si tratta di un programma Slow Food che raggruppa insieme tutti quei posti che permettono di fare un viaggio alla scoperta dell’offerta culinaria del torinese. Sono luoghi che raccontano il gusto di un territorio, grazie alla professionalità delle persone che si impegnano per regalare momenti di puro piacere culinario agli ospiti. È un lavoro da artigiano e la base per svolgerlo al meglio è sempre una: la passione. Solo così si può diventare dei veri “Maestri del Gusto”, come il cuoco de La Casa del Barolo, Domenico Paone. Buon appetito, quindi.
Elisa Speroni