LIFESTYLE- Pagina 336

Semifreddo all’amaretto 

Un dessert perfetto per un fine pasto estivo, invitante, fresco e raffinato che non necessita di cottura. Si prepara con un certo anticipo, è di semplice realizzazione. Gli ingredienti si possono sostituire secondo i propri gusti, con cioccolato, frutta fresca o secca, agrumi o altro. Di sicuro successo.
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Ingredienti 

300gr. di mascarpone
100gr. di zucchero a velo
3 grosse uova
3 cucchiai di cacao in polvere
3 cucchiai di liquore (amaretto)
Amaretti secchi
Poco latte
1 cucchiaio di miele
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Montare molto bene i tuorli con lo zucchero, montare a neve ferma gli albumi. In una ciotola mescolare il mascarpone con il liquore, unire il composto di tuorli e successivamente, con delicatezza, gli albumi. Riporre in frigo per due ore. Tritare gli amaretti, unire un cucchiaio di cacao amaro, poco latte ed il miele, mescolare. Rivestire gli stampini con pellicola trasparente, sul fondo fare uno strato di amaretti premendo bene e riempire con cucchiaiate di crema al mascarpone. Riporre in frigo per tre ore. Sformare e cospargere con il cacao rimasto. Servire freddo a piacere.

Paperita Patty 

Antico “bonet” alle nocciole

E’ un dessert conosciuto soprattutto nella variante al cacao

bonet ciboTipico dolce al cucchiaio della pasticceria piemontese, il “bonet” e’ un dessert conosciuto soprattutto nella variante al cacao, ricoperto di caramello goloso, delicato, particolarmente energetico. La versione piu’ antica dell’alta Langa, prevede l’utilizzo delle nocciole .Questa e’ la mia proposta. Delizioso !

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Ingredienti:

 

½ litro di latte fresco intero

100 gr. di nocciole tostate

180 gr. di zucchero

1 cucchiaio di caffe’ ristretto

2 cucchiai di rum

50gr. di amaretti

4 uova e 2 tuorli

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In uno stampo in alluminio caramellare 100gr. di zucchero con ½ bicchiere di acqua. Ridurre a farina le nocciole con lo zucchero rimanente. Ridurre in polvere gli amaretti, bollire il latte. Nel frullatore sbattere le uova e i tuorli, aggiungere  il caffe’, il rum, le nocciole, gli amaretti, versare il latte caldo a filo. Trasferire il composto nello stampo, cuocere a bagnomaria sul gas a fuoco bassissimo (l’acqua non deve mai bollire) per circa 1 ora. In alternative cuocere in forno a 180 gradi per 50 minuti circa. Lasciar raffreddare e conservare in frigo sino al momento di servire.

 

Paperita Patty

 Da Torino a Bra in treno a vapore

Il 30 settembre in occasione dell’itinerario enogastronomico “Da Cortile a Cortile”. Prenotazioni aperte

Arrivare a Bra con un viaggio d’altri tempi, scoprendo il territorio da una prospettiva unica, comodamente seduti su un treno storico: da Torino alla città slow per eccellenza, per partecipare all’itinerario enogastronomico “Da Cortile a Cortile” con un suggestivo mezzo di trasporto, alimentato a carbone. E’ quanto succederà domenica 30 settembre 2018, con il treno a vapore che – in partenza dalla stazione di Torino Porta Nuova – tra sbuffi e nuovi ritmi, offrirà ai passeggeri l’occasione unica di un’indimenticabile domenica fuori porta. Si parte alle 9 dalla stazione di Torino Porta Nuova, dove le guide attenderanno i partecipanti. L’itinerario prevede tappe intermedie, con possibilità di salita, a Lingotto e Carmagnola. Giunti a Bra, i partecipanti avranno l’occasione di vivere una giornata che saprà coinvolgere tutti i cinque sensi, tra sapori, tradizioni, arte e musica, all’interno di piazze e cortili storici. A deliziare il palato, il percorso enogastronomico itinerante “Da Cortile a Cortile” in sette affascinanti location, dove deliziare il palato con i prodotti tipici del territorio: focaccia e l’immancabile salsiccia di Bra, antipasti misti, bagn’ant oli, agnolotti al sugo, bollito misto alla piemontese con salse, degustazione di formaggi con miele e dessert. Per i più curiosi e appassionati di arte e cultura, sarà la giornata giusta per godere di incantevoli scorci, visitare musei e luoghi di culto dallo spirito barocco oppure prendere parte alla mostra fotografica “Bra, Roero e Langa”, ospitata ad ingresso gratuito nelle sale affrescate dello storico Palazzo Mathis. Per tutta la giornata in città animazioni musicali, tour guidati gratuiti ed eventi collaterali. È possibile aderire alla giornata al costo di 42 euro (itinerario enogastronomico e viaggio a/r su treno a vapore compreso), oppure usufruire del solo viaggio di andata e ritorno (previsto con partenza da Bra intorno alle ore 18) in carrozza storica, al costo di 17 euro. Per partecipare, è necessario prenotare entro il 28 settembre all’Ufficio Cultura e Turismo del Comune di Bra allo 0172.430185. Posti limitati. Maggiori informazioni sul sito webwww.turismoinbra.it sui principali social network, cercando “Comune di Bra”. Il treno a vapore di “Da Cortile a Cortile” è un’iniziativa organizzata dal Comune di Bra in collaborazione con la Regione Piemonte – Assessorato ai Trasporti e Trenitalia.

(em)

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Info: Città di Bra – Ufficio turismo e manifestazioni

Tel. 0172.430185 – turismo@comune.bra.cn.it

La gustosa peperonata carmagnolese

peperonata carmagnola

Delizia a bassissimo apporto calorico, di semplicissima preparazione, da servire sia calda che fredda

Molto diffuso nella gastronomia piemontese, il peperone e’ un ortaggio dai vivaci colori, dalla polpa spessa e carnosa, dal sapore inconfondibile. Estremamente versatile in cucina, il peperone si presta ad una scelta infinita di squisite ricette come la “peperonata”, un classico e gustoso contorno a bassissimo apporto calorico, di semplicissima preparazione, da servire sia calda che fredda. Per fare un’ottima peperonata si utilizzano i peperoni del tipo quadrato o rotondo dalla buccia spessa e dal sapore dolce quelli di Carmagnola, la “patria” del peperone.

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Ingredienti:

1kg. di peperoni gialli tondi di Carmagnola

1 cipolla bianca

1 spicchio di aglio

2 acciughe dissalate (facoltativo)

2 pomodori grandi maturi

olio evo, sale q.b.

origano fresco, basilico q.b.

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Lavare e tagliare i peperoni privandoli dei semi e delle coste bianche interne. Pelare e tagliare a dadolata i pomodori. In una larga padella versare l’olio, soffriggere l’aglio, la cipolla, le due acciughe e lasciar insaporire, aggiungere i peperoni tagliati, i pomodori, l’origano e le foglie di basilico fresche, aggiustare di sale, mescolare e cuocere a fuoco vivace per alcuni minuti poi, mettere il coperchio e proseguire la cottura a fuoco molto basso per 30 minuti circa rimestando sovente. Quando si sara’ formato un cremoso sughetto, la vostra peperonata sara’ pronta.

Paperita Patty  

L’antipasto di nonna Ziella

Squisita tradizione gastronomica regionale

 

ziella

E’ una ricetta piemontese che si tramanda in famiglia da molto tempo. Ci vuole pazienza ma ne vale la pena.

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Ingredienti :

 

2 kg. di pomodori Perini
1 peperoncino
300gr. di carote
300gr. di peperoni
300gr. di sedano
300gr di fagiolini
500gr. di cipolline pulite
1 bicchiere di aceto
1 bicchiere di olio evo
2 cucchiai di sale grosso
1 cucchiaino di zucchero

 

Preparare le verdure lavate e tagliate a dadini. In un pentolone cuocere i pomodori lavati e tagliati a meta’ per 10 minuti,  passarli al passaverdure conservando tutto il liquido. Aggiungere tutte le verdure asciutte, il peperoncino, l’olio, l’aceto, lo zucchero. Lasciar cuocere per 30 minuti. Salare verso la fine. Quando fredda mettere nei vasi di vetro precedentemente sterilizzati, chiudere bene e cuocere a bagnomaria per 30 minuti. Lasciar raffreddare in acqua. Conservare in luogo fresco.
E’ un antipasto pronto, casalingo che piace sempre a tutti.
Buon lavoro!

Paperita Patty

Come dolcificare il cibo e la vita

Come direbbe il Prof. Franco Berrino (epidemiologo ed esperto di correlazione tra cibo e tumori) “Facciamolo scomparire questo zucchero”

Lo zucchero o saccarosio è usato per far sembrare i cibi più buoni, in quanto la loro qualitá è scarsa. Quando mangiamo troppo zucchero, la fame di zucchero continua a salire; sembra un gioco di parole, ma il pancréas, dovendo produrre molto insulina per smaltirlo, viene sollecitato in modo anomalo, portando successivamente il corpo in ipoglicemia; questo fa sì che il nostro organismo si senta debole e stanco, creando irritabilitá, tensioni addominali e alterazioni della flora batterica. Lo zucchero bianco per renderlo bianco è trattato con calce, anidride carbonica, acido solforoso e, poi, viene cotto e più volte raffreddato, cristallizzato e decolorato con carbone animale; in ultimo vengono utilizzati coloranti per renderlo bianco e brillante. Lo zucchero liquido, chiamato anche sciroppo di glucosio, è un gran veleno, ancor più di quello semolato o granulare; essendo sciolto è piú facile da ingerire e va in circolo nel sangue molto più rapidamente, innalzando la glicemia. Lo si trova spesso in bevande gassate, biscotti, fette biscottate, pane, pasta, marmellate, dolci, succhi di frutta ecc…

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Dunque gli zuccheri artificiali andrebbero eliminati dalle nostre diete. È composto di glucosio e fruttosio, che ostacola un buon funzionamento dell’insulina. Tutto questo provoca gravi danni nei bambini soprattutto, esponendoli a malattie come obesità e diabete. La mia professione mi porta a pensare che ad oggi ci sia poca educazione alimentare, soprattutto nelle scuole; bisognerebbe spiegare ai bambini il benessere di un alimento sano, questo per aiutarli a crescere in salute. Esistono alternative allo zucchero bianco; i dolcificanti naturali sono molto più buoni e non hanno effetti collaterali, chiaramente non bisogna esagerare. Vediamo insieme gli alimenti naturali, che potrebbero sostituire gli zuccheri artificiali: Il miele per esempio, contiene meno calorie dello zucchero, ed è un ottimo antibiotico naturale, disintossicante del fegato, antianemico e ricostituente.

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Lo zucchero di canna integrale, sempre meno calorico dello zucchero bianco, ricco di minerali, a completa maturazione viene raccolto e portato direttamente sulle nostre tavole. Attenzione, ricordate che lo zucchero di canna grezzo non va confuso con quello integrale, in quanto quello grezzo subisce un processo di raffinazione, imbrunito con l’aggiunta di melassa e caramello, ottenedo cosí un colorito giallo/beige, al contrario di quello integrale che mostra un colore molto piú scuro ed i suoi cristalli hanno una granulometria disomogenea. Il vero zucchero di canna integrale è molto scuro ed umido. Lo zucchero da barbabietola, integrale, non esiste ed è privo di qualità nutrizionali. Il fruttosio o levulosio è un monosaccaride, i cosiddetti zuccheri semplici, uno dei carboidtrati, come quelli che troviamo nella frutta, nel miele e in alcune verdure; il suo indice glicemico è decisamente piú basso rispetto a quello del saccarosio. Ha un alto potere dolcificante rispetto allo zucchero tradizionale, meno rischioso per i diabetici, ma comunque non consigliabile. Lo sciroppo d’agave, ricavato dalla Linfa dell’ agave blu messicana, dolcifica molto piú dello zucchero bianco ed è indicato per i diabetici, per il suo basso indice glicemico; inoltre contiene una buona fonte di sali minerali e oligoelementi. Il dolce sciroppo di malto d’orzo è un dolcificante naturale, contiene zuccheri a rilascio lento ed una buona percentuale d’acqua, quindi si deve maggiorare la dose per dolcificare. Alimento poco calorico, contiene maltosio, vitamine e minerali. Il maltolo è una sostanza antitumorale, combatte la cistite, proteggere i polmoni come tutti i malti di cereali; il migliore quello di riso. Il malto aiuta anche a tenere a bada il sistema nervoso; utilizzato molto dagli sportivi, proprio per il suo rilascio lento di zuccheri, mantiene costante l’énergia nel corpo. “Lo zucchero addolcisce la vita” (cit.), ma quello giusto

 

Ilaria Chionetti Pininfarina

ilanaturopatia@gmail.com

Genuinità in piazza con Cia

Dai mercati di Fenestrelle e Oulx alle fiere di Balboutet a Usseaux e Chivasso

Dal produttore al consumatore, l’estate della Confederazione italiana agricoltori di Torino è all’insegna della promozione delle eccellenze agroalimentari del territorio, con la presenza delle bancarelle della Spesa in campagna sulle principali piazze fieristiche della provincia. Domenica 19 agosto le bandiere biancoverdi della Cia di Torino erano sui banchi dei contadini al mercato di Oulx, mentre giovedì 23 agosto faranno parte della tradizionale kermesse fieristica in borgata Balboutet, a Usseaux. Seguiranno gli appuntamenti con il mercato di Fenestrelle e gli alpeggi aperti nelle valli Pellice e Chisone domenica 26 agosto, per concludere il mese con la Fiera di Chivasso, mercoledì 29 agosto. A settembre, i talk show e le degustazioni con produttori delle aree terremotate del Centro Italia e chef alla Sagra del Peperone di Carmagnola e l’allestimento della terrazza contadina alla Fiera dell’artigianato di Pinerolo. I mercati della Spesa in campagna della Cia di Torino coinvolgono mediamente una trentina di agricoltori selezionati, che propongono ortofrutta, olio siciliano di oliva nocellara, miele e derivati, carni bianche (pollo, coniglio, tacchino) in varie tipologie, zafferano delle valli di Lanzo, formaggi d’alpeggio e altri freschi e stagionati di mucca e di capra, fiori in vaso, biscotti di riso, di meliga, di farro e di grano, pane, riso, liquori artigianali, gianduiotti e giacomette tagliati a mano, salumi tipici del Canavese e carne di maiale e vitello, confetture dolcificate con mosto d’uva, succo di mele e altri trasformati come l’antipasto piemontese, patate di montagna, cosmetici naturali, vino dell’astigiano e affettato di maiale.

 

Pronti, partenza e via. Torna la Mangialonga

Salumi e lardo, ravioli al plin, bocconcini di vitello al Barolo con polenta, formaggi delle vallate cuneesi, torta di nocciole e sorbetto di limone. Fiumi e fiumi di vino dal Barolo, al Nebbiolo d’Alba, proseguendo con il Barbera d’Alba, il Dolcetto d’Alba e il Moscato d’Asti

Ogni tappa ha un gusto. Siamo alla Mangialonga di la Morra, un percorso di 4 chilometri dedicato al gusto e ai paesaggi ricchi di bellezza.Domenica 26 agosto torna così l’imperdibile appuntamento con la Mangialonga di La Morra, la camminata non competitiva tra le meravigliose colline e i vigneti del paese in provincia di Cuneo. D’altronde siamo nelle Langhe del Barolo, la piccola striscia di terra che si estende nella zona meridionale del Piemonte che il “re dei vini” ha reso famosa in tutto il Mondo.Giunta alla 32esima edizione, la Mangialonga rappresenta un appuntamento goliardico, conviviale e festoso, per stare in compagnia degustando i prodotti tipici della cucina di Langa accompagnati dai vini più pregiati delle Cantine locali; Barolo, Nebbiolo d’Alba, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba e Moscato d’Asti saranno il nettare di Bacco che ristorerà i “passeggiatori” e non servirà essere maratoneti professionisti, né sportivi allenati: basterà saper apprezzare le bellezze naturali, l’enogastronomia di qualità e le passeggiate tra vigneti e colline talmente belle da essere stati inseriti tra i siti Patrimonio dell’Unesco. Nato nel lontano 1986 dall’intuizione di un gruppo di amici, l’evento è diventato negli anni sempre più importante, con prenotazioni che arrivano ormai da ogni parte del Pianeta: assaggiare piatti dal sapore unico direttamente nei luoghi in cui vengono prodotti, d’altronde, è un’esperienza che non può lasciare indifferenti.Il costo della partecipazione alla Mangialonga, comprensivo di taschino e bicchiere da degustazione che sarà fornito in omaggio, è di 50 euro per gli adulti e di 20 euro per i ragazzi dai 13 ai 17 anni, mentre per i minori di 12 anni l’iscrizione è gratuita. Verranno applicati degli sconti in base al numero di partecipanti: da 11 a 21 partecipanti 1 biglietto omaggio, da 22 a 32 partecipanti 2 biglietti omaggio, e così via.Partecipare alla Mangialonga, inoltre, può essere una buona occasione per visitare il territorio delle Langhe del Barolo, ricco di splendide colline sulle cui cime sono arroccati castelli e fortezze medievali. Ma anche il piccolo centro di La Morra riserva gradite sorprese: qui, nel 1862, morì il compositore e violinista Giuseppe Galbetti, autore della Marcia Reale, che fu l’inno nazionale italiano fino al 1946; a pochi passi dalla torre campanaria del ‘700, un busto marmoreo lo ricorda, accanto al monumento bronzeo al Vignaiolo d’Italia, opera di Antonio Munciguerra. 

 

Info:

Data –  26 agosto

Località – La Morra (Cuneo)

Tel – 3408505381

PRENOTAZIONI

https://www.mangialonga.com/prenotazioni/

L’aperitivo senza tradire la prova costume

Un cocktail fresco a fine giornata seduti in centro a Torino godendosi il tramonto, la temperatura che scende e una chiacchierata con gli amici, quelli rimasti ancora in città in attesa delle anelate ferie. Un menu pieno di proposte, di tentazioni, di sfizi proibiti che ci fanno riflettere sui molteplici sacrifici fatti durante l’anno per mantenerci in forma, ore di palestra, rinunce

L’aperitivo non fa rima con dieta, è vero, ma possiamo permettercelo ugualmente utilizzando alcuni accorgimenti per non accumulare troppe calorie, possiamo concedercelo ed essere soddisfatti ciononostante, basta stare un po’ attenti. Possiamo cominciare, per esempio, bevendo un cocktail poco calorico come un Bellini da 100 ml solo 31 calorie, uno Spritz da 140 ml 80 calorie, un Gin Tonic da 150 ml 120 calorie. Un bicchiere di birra con bassa gradazione alcolica si aggira sulle 80 calorie, mentre il vino bianco ne contiene all’incirca 100. Ovviamente, nell’ottica del risparmio delle calorie, i cocktail analcolici sono i più indicati mentre sono assolutamente vietati il Mojto, la Pina Colada, il Margarita. Riguardo agli stuzzichini, invitanti e saporiti che ci aspettano languidi al buffet, meglio scegliere verdura cruda, olive, frutta, sottaceti. Le patatine, invece, sarebbe opportuno evitarle insieme alle indigestioni di frutta secca come le arachidi. Ogni tanto però, senza esagerare e con responsabilità, concedersi un aperitivo completo può essere una vera gioia in controtendenza con chi ci vuole prigionieri di regimi alimentari estremisti, alla ricerca di corpi e forme irraggiungibili e francamente che poco hanno a che vedere con la salute e il benessere in genere.

La nostra città, dove l’aperitivo rappresenta un momento irrinunciabile, una occasione quasi intoccabile, si possono trovare molti posti dove farne di deliziosi, eccone alcuni:

Zucca Via Gramsci 10

Cocktail classici ma anche rivisti come lo Spritz Provenzale alla lavanda, gentilezza e professionalità, la tradizione a Torino.

Floris Via Cavour 16

Un posto delizioso con profumeria ricercata, un ambiente elegante, alzate con cibo raffinato.

L’Arancia di Mezzanotte – Piazza Emanuele Filiberto, 11I

In pieno quadrilatero, un apericena consistente e gustoso, musica e divertimento.

Barindo – Corso Re Umberto, 34

Un gioiello in un posto tranquillo, ambiente soft, un’ottima riserva di vini.

Gaudenti – Corso Vittorio Emanuele II, 76 e  Piazza Carlo Felice, 29

Taglieri di pizza di tutti i tipi per un aperitivo non troppo light ma molto appagante.

Amore Corso Vinzaglio, 29

Rapporto qualità prezzo ottimo, cocktail buonissimi.

 

Maria La Barbera

Coppa fior di pesca

Un fresco dessert d’estate per i più golosi

ricetta settIo ho usato la gelatiera, ma va bene anche un gelato confezionato al fiordilatte.

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Ingredienti per 4 coppe:

4 pesche mature

1 tavoletta di cioccolato fondente di qualita’

4 amaretti secchi

8 palline di gelato al fiordilatte

Per il gelato: Io ho usato la gelatiera, ma va bene anche un gelato confezionato al fiordilatte.

200ml di panna da montare

200ml di latte fresco intero

90gr. di zucchero

1 bustina di vanillina

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Preparare il gelato secondo le istruzioni della vostra gelatiera. Intanto, pelare e tagliare le pesche a tocchetti e metterle sul fondo di 4 coppe individuali. Far sciogliere con un poco di latte il cioccolato tagliato a quadretti, lasciar intiepidire. Mettere 2 palline di gelato in ogni coppa, versare il cioccolato e spolverizzare con l’amaretto sbriciolato.

Potete sostituire le pesche con altra frutta a piacere, sara’ sempre deliziosa!

 

(Foto: il Torinese)

Paperita Patty