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Monster truck, ecco lo show

Arriva per la prima volta a LEINI (To) nel parcheggio Carrefour in via Caselle L’extreme MOTOR SHOW in tour, edizione 2018. Una manifestazione all’insegna delle performance più estreme ed emozionanti, segreto di questa rassegna motoristica in tournée, che sta richiamando migliaia di visitatori in tutte le maggiori “piazze” di mezza Europa. All’EXTREME MOTOR SHOW si preannunciano grandi emozioni, infatti i piloti campioni di varie specialità su due o quattro ruote saranno i protagonisti delle più incredibili performance. Potrete ammirare prima volta nel nostro paese i giganteschi “MONSTER TRUCK” veri e propri big foot americani con motore di 1000 cavalli di potenza a sei cilindri a benzina, capace di passare su di un tappeto di auto. Ce ne sono ben sette! I bisonti della strada con la voro potenza spezzeranno un’auto un due pezzi. La manifestazione che toccherà le piazze più importanti del nostro paese è organizzato dal Team Zoppis, piloti e stunt man con all’attivo 120 film di azione interpretati come controfigure nel cinema. Nel team ci sono grandi piloti di azione come Tony Zoppis e Patrik Bizzarro conosciuti per essere gli esperti con nei crash con i tir. Entrambi sono stati le controfigure di alcuni film di James Bond anche nell’ultimo Spectre Tony è stato quello a far finire la Jaguar nel fiume Tevere mentre Ivan è lui quello che finisce con la macchina sotto un tir e sotto un treno…chiaramente uscendone indenne. E in questo show daranno ampia prova della loro abilità. Sono stati anche protagonisti indiscussi di alcuni programmi di successo famosi comi Italia’s Got Talent e dello show di Italia Uno Top One. Hanno mandato in delirio tutti i concorrenti del Game Show. Ma nel team c’è anche l’unica pilota donna, italianissima, orgoglio del nostro paese, ricercatissima in tutto il mondo come controfigura, una vera temeraria colei che ha è riuscita a fare un salto con l’auto da una riva all’alta di un fiume. Il suo nome è Lena. La sua specialità sarà sfrecciare con le auto cabrio o esibire acrobazie da capogiro. Avete mai visto un camion su due ruote dal vivo ? No ? allora non perdetevi questo fantastico emozionante momento live. Sulla pista dell’EXTREME MOTOR SHOW la vedrete in azione. Potrete inoltre ammirare l’automobilismo acrobatico con autovetture BMW con a bordo i piloti verranno eseguiti esercizi in sincrono dalle vetture che, simultaneamente sfrecceranno davanti ai vostri occhi a pochi centimetri una dall’altra, testa coda a marcia indietro con ripartenza simultanea in avanti e parcheggi veloci. Ma ci sono anche i campioni sulle 2 ruote. Solitamente nel grande show dei motori ogni anno viene presentata una sola novità eclatante, all’EXTREME MOTOR SHOW invece ce ne sono per tutti i gusti. Non sarà da meno vedere da vivo uno degli effetti più belli del cinema internazionale…ovvero l’uomo torcia. Uno dei piloti si darà fuoco per poi percorrere un tratto della pista tra le fiamme. E ancora nello spettacolo dell’estremo una serie di crash di incidenti veri e proprio che lasceranno i presenti per alcuni momenti con il fiato tirato. I piloti, campioni di varie specialità faranno il possibile per riuscire ad eseguire alla perfezione tutti gli esercizi. E poi tanti mezzi protagonisti del mondo della tv bambine come il mastodonti Baze Mega Machine o Herbie il maggiolino tutto matto il famoso numero 53! Li vedrete dal vivo in tutto il loro splendore. I numeri dell’EXTREME MOTOR SHOW un’ora e mezza di emozionante spettacolo, uno staff di 30 persone tra piloti, meccanici, coordinatori, assistenti, operatori e attrezzisti; 12 sono i Tir impiegati per il trasporto di tutti i mezzi e attrezzature per questo grande “show”. 30 le auto impegnate in ogni spettacolo, 12 camper attrezzati, 10 torri faro per l’illuminazione, 8 container ad uso: ufficio, biglietteria, officina, carrozzeria, gommista, elettricità e regia fonica, una centrale elettrica che sviluppa 100Kw, una mensa mobile per tutto il personale. Oltre 1200 posti a sedere in comode poltroncine per tutti gli spettatori. Questi sono i numeri di questa rassegna motoristica itinerante che, da diversi anni sta riscuotendo un enorme successo in Italia e all’estero. Auto e moto, sport e spettacolo sono i temi dell’EXTREME motor show a due o quattro ruote, piccoli o grandi, per un’ora e mezza, i motori saranno gli indiscussi protagonisti di questo spettacolo.

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LEINI PARCHEGGI CARREFOUR VIA CASELLE DAL 30 MAGGIO AL 3 GIUGNO Spettacoli: Tutti i giorni ore 17,30 e ore 21,00 Domenica ore 11,00 – 16,00 e 18,30

Ripartiamo dalla Vespa

Mondovicino Outlet Village, sulla strada del mare e della montagna, è la location perfetta anche per gli amanti delle due e delle quattro ruote. Domenica 27 maggio l’outlet ospiterà infatti il raduno delle vespe e delle auto d’epoca.

A partire dalle ore 11.30 sarà possibile vedere l’arrivo di 150 vespe partecipanti al XI Raduno-Ripartiamo dalla vespa, che partiranno dalla Piazza Comunale di Niella Tanaro e faranno sosta a Mondovicino in Piazza Jemina per un aperitivo presso il Caffè Bistrot La Scuderia prima di ripartire per completare il tour panoramico di 20 km circa sulle più belle strade dell’Alta Langa Monregalese, tornando infine a Niella Tanaro. Sempre domenica 27 maggio sarà possibile ammirare 80 auto d’epoca che partecipano alla 1° edizione diMonregale Classic, il raduno di auto Vintage in partenza da Piazza Maggiore a Mondovì, che sosteranno per un’ora prima di ripartire alla volta del Castello di Cigliè passando per le più belle strade dell’alta langa monregalese. Arriveranno alle 11.30 a Mondovicino Outlet Village per un aperitivo al Bar Le Fontane e rimarranno parcheggiate nel parcheggio riservato agli autobus.

L’architetto racconta la città (in bicicletta)

Il 30 maggio torna ArchiBike e per questa prima tappa permette di conoscere e visitare Torino attraverso un tour in bicicletta nei luoghi suggeriti dagli studi d’architettura torinesi. Ideato e realizzato da TOWANT, ArchiBike mostra la città attraverso le riflessioni dell’architetto contemporaneo, che ogni giorno contribuisce alla loro trasformazione e al loro stile.

In questo primo appuntamento del 2018 sono stati coinvolti gli studi: Archicura, FRAGOMELIANDPARTNERS, GOODFOR, Italia and Partners, LSB Architetti Associati, MG2 ARCHITETTURE, STUDIO GRANMA Architetti Associati.

Per ogni tappa da visitare ciascun architetto racconta e descrive la propria sceltaattraverso una breve presentazione e una riflessione sul luogo proposto. Le location rispecchiano le abitudini di ogni giorno, il modo in cui viene vissuta la città o i progetti a cui hanno lavorato o semplici posti suggeriti per una colazione per un pranzo. Nel capoluogo piemontese il percorso si snoda tra il parco Dora, la Nuvola Lavazza, Torino Esposizioni, OGR (Officine Grandi Riparazioni) e il lungo Po tra i due ponti, Ponte Vittorio Emanuele I, il ponte più antico di Torino progettato dagli ingegneri di Napoleone e il ponte Franco Balbis, posto di fronte alle Molinette (il grande ospedale torinese) progettato (tra gli altri), negli anni trenta, dall’architetto Pagano.L’iniziativa è aperta a tutti coloro che sono sensibili alla scoperta di nuovi luoghi e vogliono godere di un tour in compagnia degli architetti su un mezzo che più di ogni altro permette di vivere gli spazi con le sue conformazioni, i suoi i rumori e colori. Inoltre ArchiBike sarà ripreso in tempo reale con una telecamera GoPro Hero 5, in modo da realizzare una vera e propria visita virtuale.

 

ArchiBike è un progetto realizzato grazie a importanti aziende di settore, quali Carimati, Dornbracht, Kaldewei, Moroso, Panzeri, Silent Gliss, Tubes.Il format è stato ideato da TOWANT, agenzia dedicata all’organizzazione di eventi di architettura in Italia e all’estero, che collabora con alcuni dei più importanti brand del design italiano e internazionale. Oltre agli ArchitectsParty tra gli eventi organizzati in questi anni vi sono ArchichefNight, gli appuntamenti a tavola dove lo Chef è l’architetto; Beachdesign, il primo torneo di biglie da spiaggia dell’architettura italiana e DJ Arch, i parties negli showroom del design dove il dj è l’architetto.

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ArchiBike | Torino | 30 maggio | dalle ore 10 alle ore 18.30

Il costo per partecipare con la propria bicicletta è di 15 euro, comprensivo di pranzo e spuntini durante il giro. Per maggiori info: TOWANT – Tel. 0571/1600686 – staff@towant.it

Foto di Giulia Virgara

Vulcano, Ischia e Pantelleria

Acque cristalline, paesaggi meravigliosi, natura incontaminata, tre isole paradisiache che ci regalano vacanze incantevoli, soggiorni fatti di relax e wellness, di divertimento ma anche di salute e trattamenti benefici grazie alle preziose proprietà delle acque e dei fanghi di origine lavica ricchi di minerali. In ognuno di questi tre splendidi luoghi possiamo trovare rimedi e terapie utili a combattere e prevenire disturbi e problemi legati alle ossa, alla pelle, alle vie aree o reumatismi.

Vulcano è famosa per le sue pozze, le acque calde e le fumarole. Sfruttando l’energia del sottosuolo e i suoi fanghi centenari si possono curare patologie legate alla pelle, alle ossa e alle vie respiratorie. I fanghi sono infatti utili per osteoartrosi, reumatismi ma anche per distorsioni, fratture e lussazioni. Il mare caldo offre un idromassaggio e un rilassamento possibile in tutte le stagioni mentre le fumarole   l’opportunità di fare inalazioni   del tutto naturali, senza impianti.

A Ischia l’offerta è molto ampia ed è il risultato di una lunga tradizione: giardini e parchi termali, fonti, sorgenti naturali e fumarole.Bagni di vapore, massaggi, fangoterapia, trattamenti aromatici e pietre calde sui punti energetici. Una altissima concentrazione di sali minerali: zolfo, sodio, bicarbonato, cloro, ferro. In questo luogo famoso in tutto il mondo per le sue acque termali si possono curare varie malattie e disfunzioni soprattutto quelle cutanee come le dermatiti. I fanghi vulcanici sono composti da materiale argilloso, microrganismi vegetali e animali quali alghe, humus, aggregati humo-minerali. Le applicazioni possono variare tra i 20 e i 30 minuti a seconda della prescrizione medica.

Pantelleria, un’ isola nel mezzo del Mediterraneo, un paesaggio unico fatto di colate laviche, faraglioni e cale, è un perfetto centro termale grazie alle sue manifestazioni vulcaniche secondarie (emissioni di gas e acqua calda dal sottosuolo). A Gadir si possono trovare vasche in pietra a cielo aperto ad una temperatura di circa 50 gradi che curano sinusiti e raffreddori ma anche reumatismi, e poi ancora le grotte di Sataria e di Scauri Porto, le Favare dove l’acqua può raggiungere i 100 gradi, le sorgenti termali di Nikà e il Lago Specchio di Venere, alimentato da fonti termali e da acqua piovana, il cui fango, che si caratterizza per l’odore di zolfo, è dovuto a depositi di alghe termofile e viene usato sulla pelle a scopi terapeutici: inestetismi della cellulite, flebiti, problemi articolari.

 

Oltre che una vacanza, una fuga dallo stress quotidiano e una promessa di assicurato relax questi posti sono fonte di benessere e risorse di vitalità e possono costituire un valido supporto, con il controllo e la prescrizione del medico, alla guarigione di svariate patologie e disturbi. Non solo villeggiatura quindi ma anche attenzione alla propria salute e trattamenti specifici e dedicati.

 

Maria La Barbera

 

 

 

 

 

 

Il pic-nic di Theodora

 

Cosa c’è di più bello che portare il sorriso, il gioco, l’allegria nella quotidianità dei bambini, soprattutto quando si trovano in ospedale? Saranno gioia e spensieratezza gli ingredienti del “PIC-NIC DI THEODORA”, un vero e proprio picnic sull’erba dedicato alle famiglie, in programma il 26 maggio alle ore 12 nella splendida cornice dei Musei Reali (Giardini di Levante), organizzato da Fondazione Theodora Onlus. Parola d’ordine solidarietà. I partecipanti riceveranno all’ingresso dei giardini tutto l’occorrente per il pic-nic: un telo per sedersi sul prato e un cestino pieno di cose buone da gustare in compagnia. A seguire, gelato offerto da Alberto Marchetti. Dopo il pranzo WINS (World International School), la Scuola Internazionale di Torino che per tutto il ciclo educativo, dall’infanzia al diploma, segue il percorso didattico dell’International Baccalaureate di Ginevra, intratterrà i piccoli ospiti con giochi e laboratori in inglese; sarà un pomeriggio pieno di laboratori creativi, animazione e ovviamente l’allegria dei Dottor Sogni. La prenotazione è obbligatoria alla mail picnictorino@theodora.it; la donazione per gli adulti è 30 euro, 15 euro per i bambini con meno di 12 anni. I fondi raccolti durante la giornata serviranno a garantire il programma di visita dei Dottor Sogni torinesi (Dottor Astro e Dottoressa ConFusa) presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. I Dottor Sogni torinesi dal 2001 visitano tutte le settimane i bambini ricoverati nei reparti di: Alta complessità (Neurochirurgia, otorino e maxillofacciale chirurgia plastica), Cardiologia e cardiochirurgia e sala gessi. La missione di Fondazione Theodora Onlus è offrire, a titolo assolutamente gratuito, a tutti gli ospedali e reparti pediatrici nei quali Fondazione Theodora Onlus opera, la professionalità e l’entusiasmo dei Dottor Sogni. Il Dottor Sogni di Fondazione Theodora Onlus è un artista professionista, assunto dalla Fondazione e specificamente formato per operare in ambito ospedaliero pediatrico, il quale – attraverso l’ascolto, il gioco, la magia – offre al bambino in ospedale e alla sua famiglia un prezioso aiuto nell’affrontare la difficile prova del ricovero.

Torino fa rima con giardino. Arriva Flor 2018

Oltre 200 espositori, un originale spin – off e un ricco programma culturale

 

Dal 25 al 27 maggio Flor trasformerà nuovamente il centro di Torino in un immenso giardino: dalla storica Via Carlo Alberto, cuore nevralgico della manifestazione, a Piazza Carlo Alberto. Da Via Principe Amedeo fino a Via Roma. Saranno circa 200 gli espositori provenienti da tutta Italia che proporranno le proprie eccellenze florovivaistiche: agrumi siciliani e piante alpine (genepy, stella alpina), i profumi del mediterraneo con olivi, bouganville e gelsomini, alberi e arbusti come aceri, camelie, azalee, rose, ortensie; piante rampicanti (glicini, clematis, rose rampicanti…) ideali per abbellire spazi urbani su terrazzi e balconi ma anche piante da appartamento come le classiche orchidee. E, ancora, piante tropicali e acquatiche ma anche oggettistica per il giardinaggio, libri, sementi e prodotti naturali, decorazioni e spezie. Organizzata dall’Associazione Nuova Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it), Flor è un appuntamento consolidato nei calendari delle mostre mercato italiane e rientra a pieno titolo tra le dieci manifestazioni floro – vivaistiche nazionali per quantità e qualità degli espositori presenti. All’interno di Flor nascerà quest’anno uno spin – off che potrebbe, in futuro, diventare un evento indipendente, capace di arricchire ulteriormente il palinsesto di manifestazioni torinesi. In Piazza Carlo Alberto prenderà infatti vita la prima edizione di Terraela mostra mercato dedicata alla ceramica artistica contemporanea con una selezione di 30 ceramisti professionisti italiani e stranieri. Ceramiche frutto dell’esperienza, della ricerca e della creatività dei singoli artigiani: oggetti realizzati al tornio, modellati a mano e sculture in tipi diversi di argilla come grès, porcellana e maiolica, oggetti d’uso e d’arredo per la casa ed il giardino. In dialogo con le esposizioni dei ceramisti di Terræ, saranno inoltre presentate due opere dell’architetto e fornaciaio Cesario Carena: un’installazione di arredi della collezione di design di Terracotta Clayart e un insieme di opere dal titolo Capillarità. Come tradizione ormai consolidata, accanto all’ esposizione florovivaistica Flor proporrà un ricco palinsesto di appuntamenti culturali, installazioni, lezioni e mostre (organizzazione e coordinamento a cura di Marta Mariani), all’insegna del verde, dell’orto urbano e del vivere a contatto con la natura anche in piena città.

Saranno numerosi gli spazi dedicati a questi momenti di cultura e condivisione, a cominciare dal suggestivocortile di Palazzo Biragosede della Camera di commercio di Torino in via Carlo Alberto 16, che si trasformerà in un spazio incontri e relax. a cura di Neò –Natura su misura.

 

PROGRAMMAZIONE CULTURALE FLOR 2018

 

CORTILE PALAZZO BIRAGO – Via Carlo Alberto 16

Per tutta la durata di FLOR

Ø  “Foglie in tavola”. Mostra a cura di Nuova Società Orticola del Piemonte in collaborazione con il Vivaio Fratelli Gramaglia. Un viaggio alla scoperta di stravaganti varietà di insalata, erbacee perenni e piante annuali, come la Melissa officinalis o la Spilanthes oleacea, le cui foglie possono essere utilizzate in cucina per creare originali ricette.

Ø  “Aiuola”Mostra personale dell’illustratore Fernando Cobelo. Un’esplorazione sulla relazione intima tra curiosità umana e natura silvestre, dove l’aiuola è sempre una superficie delimitata, ma non più esclusa dal passeggio. Cobelo ci invita ad addentrarci, insieme ai suoi personaggi, in questi inusuali giardini per perderci nei loro fiori e nelle loro piante, senza nessun divieto.

Ø  Casa delle Lampadine illumina Flor”. Allestimento luminoso con lampade da esterno di Flos e Foscarini. Prendono forma originali e affascinanti composizioni di luce da poter ammirare per tutta la durata dell’evento.

Sabato 26 maggio

Ø  Ore 10.30: Risveglio mattutino con Marco Gramaglia: “Foglie in tavola”. Per conoscere le piante da foglia da utilizzare in cucina.

Ø  Ore 11.30: “Evviva le Vagabonde”. Chiacchierata con Marianna Merisigiardiniera paesaggista che presenta il suo libro “Vagabonde! Una guida pratica per piccoli esploratori botanici”. A seguire, con Filippo Alossa del vivaio Millefoglie, racconteranno i segreti del bravo giardiniere nei confronti delle cosiddette piante “vagabonde”.

Ø  Ore 12.30: “Moltiplicare le piante”, con Edoardo SantoroDa 1 a 100, la moltiplicazione delle piante è possibile: semine, talee e divisioni sono tecniche che consentono di avere un gran numero di esemplari da coltivare e regalare.

Ø  Ore 14.45: Presentazione del libro: “Porcinai e il paesaggio”. Alessandra Aires e Ferruccio Capitani, architetti del paesaggio AIAPP, presentano l’ultimo libro su Pietro Porcinai, maestro italiano del Paesaggismo. Scritto dall’Agronoma e Architetto del Paesaggio Camilla Zanarotti. Fotografie di Dario Fusaro.

Ø  Ore 16: “Itinerari verdi. A spasso per Flor”, a cura di Aiapp. Partenza dal cortile di Palazzo Birago in compagnia dell’Agronomo Aiapp Guido Giorza. Una passeggiata tra i banchi di Flor, per scoprire le piante più curiose e originali che hanno messo radici qui da noi, attraverso racconti, aneddoti e quattro chiacchiere con i vivaisti.

Ø  Ore 16.30: “Bestiario d’Italia”. L’attore Dylan Ayres presenta alcuni personaggi de “Il Bestiario d’Italia”, opera di Gabriele Pino, dove sono illustrate e descritte creature della tradizione popolare italiana, collezionate lungo un viaggio attraverso Toscana, Umbria, Campania, Basilicata e Puglia.

Ø  Ore 17: “MAPPA CLOROFILLA”, laboratorio per famiglie a cura di Pluribol. Un percorso ludico di avvicinamento al mondo vegetale, che parte dalla mappatura dei luoghi attraverso le tipologie di piante che li caratterizzano, con la creazione di uno speciale erbario artistico. Saranno stampate foglie di piante messe a disposizione dai vivaisti e foglie giganti, per metterne in risalto le forme, le trame e le venature.

Domenica 27 maggio

Ø  Ore 10: Risveglio mattutino con Marco Gramaglia: L’orto estivo. Per imparare a curare e rendere produttivo e bello un orto nella stagione estiva.

Ø  Ore 10.45: “Il giardino dei frutti perduti”, presentazione del libro di Elena AccatiUn viaggio attraverso i secoli per analizzare la rappresentazione dei frutti nell’arte, tra cui l’inedita Pomologia dei fratelli Giuseppe e Marcellino Roda, maestri giardinieri che si formarono alla Corte di re Carlo Alberto.

Ø  Ore 11.30: “Al di là delle stelle. L’orto di Enrico Crippa”

Enrico Costanza, culinary gardener e curatore delle serre e degli orti del ristorante Piazza Duomo di Alba, racconterà come è organizzata la coltivazione dell’orto e quale primaria importanza rivesta la materia prima vegetale nel menù dello chef tristellato Enrico Crippa.

 

Ø  Ore 12.30: “L’orto decorativo”, a cura di Dana Frigerio, blogger di BlossomzineUna lezione per capire come selezionare le piante adatte in base alle condizioni di spazio, clima ed esposizione dell’orto. Come sfruttare al meglio le disposizioni tra erbe aromatiche / verdura / frutta. Come rendere decorativo l’orto attraverso l’armonizzazione tra gli ortaggi e le altre piante da frutta e i fiori, con esempi di composizione variegate e d’effetto. Infine, racconterà i segreti del mitico “orto a lasagna”.

 

Ø  Ore 14.30: “Categorie di piante: piante selvatiche d’ornamento” con Edoardo SantoroPiante selvatiche per balconi e giardini: la natura è l’esempio migliore da cui trarre suggerimenti sulle piante da coltivare; prati, boschi e colline sono ricche di piante selvatiche fiorite, resistenti e facili da coltivare.

 

Ø  Ore 15.15: “Cacciatori di piante”, a cura di Aiapp. Alessandra Aires e Ferruccio Capitani, architetti del paesaggio AIAPP, ci accompagnano nell’avventurosa storia dei cacciatori di piante, un viaggio intorno al mondo cercando meraviglie botaniche. Tra queste, la curiosa storia di una palma arrivata a Torino dalla Cina.

 

Ø  Ore 16.30: “Bestiario d’Italia”. L’attore Dylan Ayres presenta alcuni personaggi de “Il Bestiario d’Italia”, opera di Gabriele Pino, dove sono illustrate e descritte creature della tradizione popolare italiana, collezionate lungo un viaggio attraverso Toscana, Umbria, Campania, Basilicata e Puglia.

 

Presso Libreria Bodoni – Via Carlo Alberto 41

Ø  Domenica 27 maggio alle 16.00, La terra non è mai sporca”: reading letterario – sensoriale a cura di Carola Benedetto e Luciana CilientoUn viaggio evocativo e ricco di suggestioni, letterarie e sensoriali, attraverso il corso spontaneo della natura in tutta la sua meraviglia.In collaborazione con Add editore e con la partecipazione di Maitre Parfumeur e le sue note profumate.

Presso Creativity Oggetti, Via Carlo Alberto 40 F

Per tutta la durata di Flor

Ø  “Trasparenze nel gioiello” ,  a cura di “aiquattroeventi”. Fiori, piante, punti musicali e artistici accompagnano i visitatori alla scoperta di piccoli e grandi eventi. Tra questi, al numero civico 40, il polo artistico realizzato a Palazzo Lanza dalla galleria Creativity Oggetti con “Trasparenze nel gioiello”: fiori, anelli, bracciali, collane trasparenti di Genos Gioielli. The Secret Home presenta invece “UTOPIA”. Sabato 26 alle 18 la performance “SHAPE_ SHIFT” di Linda Messerklinger, con finger food anch’essi sul tema della trasparenza.

“Flor alle corti”

Ø  Sabato 26 e domenica 27 alle 10.30 con ritrovo dal cortile di Palazzo Birago alle 10. Un tour a piedi di circa 2 ore a cura di Mostrami Torino che si snoderà tra le principali corti dei palazzi nobiliari del centro storico della città, in compagnia di due guide turistiche abilitate di Mostrami Torino. Il costo è di 10 euro a persona.

Per informazioni e prenotazioni: email: info@mostramitorino.it – Tel: 335 5925925 / 3397549422.

Durante i giorni di Flor, sabato 26 e domenica 27 (dalle 13 all’1 di notte) presso il Museo Nazionale del Risorgimento, a Palazzo Carignano, andrà inoltre in scena la prima edizione di To Drink: l’evento dedicato agli “spirits” e alla mixology, attraverso la presenza dei migliori bartender e aziende del settore, tra cui i vini della provincia di Torino per un bere di qualità e responsabile.

Flor 18 è organizzato da Associazione Nuova Orticola del Piemonte e si avvale della media partnership della rivista specializzata Giardini, di Radio Veronica One e del blog Blossom Zine.

 

Flor18

25 -26 -27 maggio 2018

Ingresso libero

www.orticolapiemonte.it

Orari

venerdì 25 maggio dalle 13 alle 20

sabato 26 maggio dalle 9 alle 20

domenica 27maggio dalle 9 alle 20

“Una ricetta per la tinca” premia il Ferrante Aporti

“IncaTinca”, la ricetta che sposa i prodotti tipici del territorio con elementi gastronomici peruviani, è stata premiata nell’ambito della 61esima edizione della Fiera della Tinca e dell’Asparago di Poirino. Il concorso si inserisce nel Progetto di Promozione della Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino, voluto dal Comune di Poirino e finanziato dalla Regione Piemonte attraverso il FEAMP


Il laboratorio di cucina Inforcoop dell’istituto penale per minorenni Ferrante Aporti di Torino (nato per dare “una seconda possibilità” e un’opportunità lavorativa futura a ragazzi che rischiano di partire con il “piede sbagliato”) ha vinto il concorso gastronomico “Una ricetta per la Tinca”, indetto in occasione della 61esima Fiera della Tinca e dell’Asparago di Poirino. I ragazzi del Laboratorio hanno presentato la ricetta “IncaTinca”, una preparazione che ha sposato elementi della gastronomia peruviana ai prodotti del territorio piemontese e si sono aggiudicati una somma di 500 euro spendibili in attrezzature e iniziative didattiche. A guidarli, la chef peruviana Roxana Rondan, presidente dell’associazione gastronomica peruviana AGAPE, che da tempo promuove la cucina della comunità peruviana del Piemonte (è una delle tre grandi comunità straniere di Torino) attraverso l’impiego di prodotti del territorio piemontese.Il concorso rientra nelle attività di promozione della Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino, in programma da maggio a ottobre di quest’anno. Un progetto voluto dal Comune di Poirino e finanziato dalla Regione Piemonte attraverso il FEAMP, Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, che si pone l’obiettivo di creare una maggiore conoscenza del prodotto tra i divulgatori e gli operatori del food, la produzione e il numero di ricette disponibili in letteratura per uscire dal “monopolio” del classico carpione.

 

Alla gara tra istituti alberghieri e corsi di formazione professionale di ambito gastronomico hanno partecipato cinque scuole di Torino e provincia. La parte organizzativa del concorso è stata affidata allaCooperativa I.E.S., che ha anche gestito le visite guidate alle peschiere del Pianalto, aperte al pubblico nei giorni della Fiera. Il piatto vincitore è stato giudicato, insieme agli altri quattro in concorso, da una giuria composta dalla maestra di cucina Giovanna Ruo Berchera e da ristoratori di Poirino che conoscono bene la tinca in cucina: Anna Fatibene del ristorante Primavera, Enzo Destefanis del ristorante Bue Rosso, Gian Mario Testa dell’agriturismo Tetti Cellaro e Paolo Tamagnone del ristorante Andrea Poirino.

L’Artusi al Festival di Cannes

Tra gli ospiti La Toya, sorella di Michael Jackson


L’Istituto Alberghiero Artusi di Casale Monferrato ha avuto una parte importante nell’evento collegato al Festival di Cannes. I docenti e gli allievi, con il coordinamento del dirigente Claudio Giani e del Prof. Paolo Pozzuolo, hanno effettuato il servizio di banqueting a Villa Oxygene a Cannes. Si tratta di un evento a scopo benefico, diventato un appuntamento ricorrente ogni anno, organizzato dall’associazione Adventure of Humanity, fondata da Nelson Mandela e Michael Jackson per portare pace e amore nel mondo. L’evento mondano, in concomitanza con il concorso cinematografico che accende i riflettori del mondo sulla Costa Azzurra, ha permesso all’Istituto un’esperienza veramente fantastica e altamente formativa, ricevendo i complimenti per la qualità del servizio effettuato. Alla serata hanno preso parte diversi nomi illustri del jet set internazionale a partire da La Toya Jackson, sorella maggiore dell’indimenticato Michael, Albert Konan Koffi dell’Osservatorio Internazionale della Non Violenza delle Nazioni Unite, Junior Coimbra, figlio del campione di calcio brasiliano Zico, Wes Madiko, cantante, musicista e chitarrista del Camerun, esponente africano della World Music vincitore di 4 premi Grammy, Nicole Slack Jones, ambasciatore Unesco, Dalai Lama’s Monks dal Tibet, Princess Eleonora delle Filippine e tanti altri. “Questo servizio – commenta il dirigente Claudio Giani – è un ulteriore fiore all’occhiello per il nostro istituto che unisce alle materie teoriche anche diversi momenti pratici in contesti diversi ed impegnativi come quello di Cannes”.

Massimo Iaretti

L’Istituto Alberghiero Artusi è a Casale Monferrato in corso Valentino 95.

Per informazioni telefonare 014273722 oppure tramite mail segreteria@istitutoartusi.it

 

In volo sul lago


© Ti-Press / Carlo Reguzzi

Il giorno prima della partenza avevamo controllato per bene le previsioni meteorologiche. La mongolfiera non può staccarsi da terra in presenza di pioggia, temporali, vento troppo forte o gran caldo. Ma dal centro Geofisico Prealpino di Varese, nell’edizione mattutina della trasmissione radiofonica “Gazzettino padano“, garantirono che il tempo volgeva al bello. Era già più che una garanzia ma comunque, per scrupolo, verificammo anche sui vari siti meteo di internet, trovando conferma. Per il decollo avevamo scelto un ampio prato poco distante dal capannone. Era il luogo ideale: non c’erano ostacoli che potessero intralciare le manovre di volo. Posizionata la cesta iniziammo a stendere l’enorme pallone bianco e rosso e in meno di  mezz’ora era pronto per essere gonfiato con l’aria fredda di un ventilatore. Un lavoro che durò circa venti minuti, al termine del quale la mongolfiera era pronta per il decollo. Eravamo emozionati e non vi dico che sensazione provai quando ci staccammo da terra e iniziò l’ascensione. Il rumore del bruciatore e quella fiammata che ci scaldava le guance ci avevano distratti e quasi non ci rendemmo conto di essere già in volo. In meno di un quarto d’ora l’altimetro segnava 3600 piedi. “Quindi, amico mio, stiamo viaggiando a poco più di mille metri d’altezza“,disse Roland. L’apparecchio rilevava anche  la variazione della pressione atmosferica rispetto all’altezza sul livello del mare  e questa tendeva a diminuire aumentando la quota. Da terra, André Lacroix, uno degli amici di Roland, aveva il compito di comunicare con noi attraverso la radio aeronautica in VHF. Quest’ultima, dalle frequenze sempre aperte, ci  consentiva  di mantenere il contatto con l’assistenza. Una rapida occhiata alla sonda termica che misurava la temperatura interna dell’involucro ci confermò che tutto procedeva per il meglio.

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Il volume della nostra mongolfiera , come ho già ricordato, corrispondeva a quelle di medie dimensioni, capaci di portare tre o quattro persone. L’autonomia di volo poteva variare da un’ora e mezza a un paio d’ore,secondo la quantità di propano a disposizione per il bruciatore, dalle condizioni climatiche e dal peso trasportato. Nel nostro caso il carico di combustile, il bel tempo e il fatto che eravamo solo due e per di più longilinei, ci garantiva un ampio margine verso le due ore. Roland si confermò un provetto “pilota dell’aria“,controllando l’andamento dell’aerostato e manovrando il bruciatore. Quando apriva la valvola, aumentando la quantità di aria calda,il pallone tendeva a salire;viceversa, quando la diminuiva, tendeva a perdere quota lentamente e in modo graduale. La magia di volare in mongolfiera era indescrivibile. Il panorama non era per nulla paragonabile a quello che si può vedere dall’alto di una montagna. Era più completo, vario, mobile. Il lago pareva una creatura viva. La nostra ombra, in basso, sfiorava l’acqua e le terre che la circondavano. Da quassù le cose mutavano forma: i profili dei monti, il reticolo delle strade, le strutture di case e piazze, i corsi d’acqua,i battelli,la ferrovia. Roland, filosofando,disse: “E’ davvero un altro punto di vista,  molto probabilmente una visione diversa del  mondo“. Ero anch’io molto eccitato.“Guarda là, Roland. Guarda la statua del San Carlone!Impressionante!Domina la città di Arona e parte del Golfo Borromeo dall’alto dei suoi 35 metri”.Si vedevano il centro abitato,il lungolago e i resti della Rocca Borromea , la “Gibilterra del Lago Maggiore” che fu espugnata e distrutta da Napoleone nel 1800. Più a sud le macchie colorate dei campeggi di Dormelletto e il ponte di ferro sul Ticino che segna il confine tra Piemonte e Lombardia dove, da una sponda all’altra del fiume,Castelletto Ticino e Sesto Calende si guardano negli occhi.

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A nord di Arona, tra il lago e le verdi colline del Vergante, s’intravedevano le ville e i borghi di Dagnente, Meina, Ghevio, Lesa, Belgirate e – più in su -Colazza,Pisano,Nebbiuno,Massino Visconti, Brovello Carpugnino. ” Quel campanile è di Gignese e, più giù, c’è Vezzo. Vedi la strada che scende verso Baveno? Levo, Someraro, Campino e Loita sembrano messe in fila“. Stresa, la  “perla” del lago, nobile e un po’ fanè, si specchiava nel golfo borromeo proprio davanti all’Isola Bella e più in su, oltre Baveno, tra Feriolo e Fondotoce, la Toce sfociava nel lago.Ville e campanili, case e fabbriche da Pallanza a Intra sembravano cubetti delle costruzioni mentre la lingua d’asfalto della statale del lago Maggiore attraversava Ghiffa, Oggebbio, Cannero e Cannobio fino a incontrare la sbarra del confine con la Svizzera, tra Piaggio Valmara e Brissago. Sotto di noi, come su di una mappa in rilievo, vedevamo i laghi d’Orta e di Mergozzo e il lungo fondovalle ossolano dal quale partivano come lische di un pesce le strade che salivano verso le testate delle valli laterali, chiuse dalla corona delle alpi Pennine e Lepontine. Ma erano i colori del lago, le increspature dell’acqua mossa dalla brezza di superficie, a provocare una vera e propria vertigine. Galleggiavamo nell’aria e sotto di noi non c’era angolo che non contribuisse a comporre la grande suggestione del paesaggio. Le alture, il profilo dei poggi, i corsi d’acqua scintillanti che corrono tra le vallette verso il lago, la ricca vegetazione dei boschi, i giardini e i parchi, le serre delle aziende che coltivano camelie e azalee. Anche il tempo volava ed era giunto in momento di tornare con i piedi per terra. Ci dirigemmo sulla zona da cui eravamo partiti, scendendo poco alla volta per sondare il vento al suolo. In breve atterrammo nello spazioso prato ai margini della vecchia fabbrica di ceramiche. Scesi dalla mongolfiera ci abbracciammo forte. ” E’ stato un volo bellissimo. Mi era capitato altre volte di salire in mongolfiera ma qui, sul Maggiore, ho provato emozioni da brivido. Adesso io e André sgonfieremo il pallone, smontandolo. Dobbiamo rimetterlo nelle casse poiché, dopodomani, ci toccherà rispedirlo a Ginevra. Come ogni anno, il professor Guy De Marne organizza una gara di mongolfiere e ha bisogno di tutti i suoi aerostati per l’occasione“. Dopo le parole concitate di Roland, ci salutammo con un lungo abbraccio. Era stata davvero una giornata indimenticabile. Sul pontile dell’imbarcadero, nell’attesa di salire a bordo del San Cristoforo, il traghetto che collega Laveno con Intra, pensai che quell’esperienza doveva rimanere unica.  Non era il caso di ripetere quel volo  perché le grandi emozioni sono tali se non ci si fa l’abitudine. A Intra salii sulla motonave “Stambecco” e mezz’ora dopo scendevo al porto di Baveno. Andai a casa, sfinito dalla stanchezza ma contento. Dopo cena mi sdraiai sul letto, guardando fuori dalla finestra della stanza che dà sul lago. La luna, una mezza falce circondata dalle nubi, stava per essere ingoiata dalle stesse. S’annunciava una di quelle notti scure che si mangiano le stelle. Ero pronto a rivivere , in sogno , le gioie intense di questa memorabile giornata. Con un clik! spensi la luce dell’abat-jour. Buonanotte!

Terza e ultima puntata (Fine)

Marco Travaglini

Frecce sul lago

Come insegnante di Matematica, ora in pensione, mi è rimasta una certa
dimestichezza con la precisione numerica e geometrica. Ma lo spettacolo della
scorsa Domenica 20 maggio, sul Golfo Borromeo del Lago Maggiore, mi ha lasciato
stupito. Se osservate le foto, una di esse in particolare, date un’occhiata attenta
all’angolo retto formato dai nove aerei in formazione. Sì, d’accordo, è un angolo di
90°, tutti lo sanno: allora perché non provate voi, alla velocità di circa 700 km orari ?
Non avete il brevetto di pilota? Che ci vuole, molti lo hanno ottenuto. Sì, ma poi,
fareste quel numero? con le ali che quasi si toccano?  Ha detto  un pilota, a proposito di una figura “d’incrocio”: “Questa manovra  rappresenta la passione che anima gli uomini e le donne delle Frecce tricolori; è il  cuore della nostra Italia; ne sono orgoglioso e mi emoziono ogni volta che la vedo  disegnato in cielo”. Ha detto Mirco Caffelli, Comandante Frecce Tricolori “ Entusiasmo nel creare  qualcosa di nuovo e timore reverenziale di modificare un programma acrobatico di  per sé perfetto e geniale nell’essenza. Questi erano i due sentimenti principali che ci  hanno accompagnato nella creazione di una manovra che esaltasse l’estro e la
tecnica, ingredienti fondamentali che caratterizzano tutto il volo delle Frecce
Tricolori. Una manovra che vede la Formazione aprirsi col tricolore in nove direzioni
diverse di fronte al pubblico e ricongiungersi in pochissimo tempo”.
Qualche pilota ha insistito che andassi con loro: ho preferito restare a terra. Ma…. un
momento …. ero col Capitano Liberata D’Aniello, Ufficiale responsabile delle
Pubbliche Relazioni per parte delle Frecce Tricolori (vedi foto).
Scherzi a parte, è  stato un pomeriggio intenso, la gente si è divertita, ha scattato
milioni di foto. Si calcola che lo spettacolo (malgrado il tempo incerto) abbia
richiamato a Verbania circa 20 mila spettatori.
Elio Motella