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Riparte il delivery di OFF TOPIC con 4 menù a scelta

Il nuovo Dpcm ha costretto l’Hub culturale della città di Torino ad annullare gli eventi live fino al 25 novembre e a riorganizzare ancora una volta la propria attività. Nonostante tutto OFF TOPIC non si arrende e sceglie di ripartire dal delivery dei suoi gustosi menù. Un modo per resistere a questa seconda emergenza e continuare a esserci

“Come immaginerete siamo di nuovo in una situazione molto delicata, ma trovare il modo di resistere e continuare a esserci è fondamentale per i nostri 32 lavoratori, per il nostro pubblico e per ciò che un luogo di Cultura è chiamato a essere a prescindere dalle tempeste. Ci saremo soprattutto con la voglia di reagire e la forte passione che da sempre accompagna il nostro lavoro. OFF TOPIC rallenta ma non si ferma!”, commentano i promotori dell’iniziativa.

Il Bistrò di OFF TOPIC rimarrà attivo con il servizio delivery e con i brunch del sabato e della domenica e resterà chiuso al pubblico dal lunedì al venerdì.

PRENOTAZIONI E ORARI

 

Dal Giovedì al Sabato sera

Ordini dalle 17.00 alle 21.30

con consegna dalle 19.00 alle 22.00

tel: 011.060.17.68

whatsapp per essere richiamati: 379.103.9198

METODI DI PAGAMENTO

In contanti alla consegna oppure con Satispay su OFF TOPIC al momento dell’ordine.

LA CONSEGNA È GRATUITA

La consegna è completamente gratuita e verrà effettuata dallo staff di OFF TOPIC, munito dei dispositivi di sicurezza regolamentari e in osservazione delle regole

di distanziamento sociale.

L’area di consegna è attiva su tutta la città.

Storie di danza, storie di vita

Oggi nella giornata mondiale della danza voglio condividere la mia storia da ballerina.

Ho iniziato a fare danza all’età di 7 anni fino al compimento del quattordicesimo anno di età. Mi ricordo come se fosse ieri la prima lezione, il primo saggio, il colore dei body, i tutù e la prima volta che misi le punte, il sogno di ogni ballerina. Purtroppo a causa di un problema ortopedico, nonostante la mia grande passione, ho rinunciato a proseguire i miei studi, in quanto facevo fatica a tenere la posizione, scelta però che ancora oggi mi pento di aver preso. Così pensai che non ero adatta a fare la ballerina. Molti anni dopo, a settembre di quest’anno mia cugina ha aperto una scuola di danza e giorno dopo giorno il sentire la musica, i nomi degli esercizi mi sono resa conto che i miei piedi ballavano senza che io dessi loro l’impulso e ho sentito dentro di me crescere nuovamente l’emozione e l’attrazione verso questa disciplina. Dopo ben 15 anni ho ripreso a fare danza classica, certo non è facile ma sono così motivata che dopo un mese mi sono resa conto che il mio corpo stava giàcambiando, sto ritrovando man mano l’equilibrio che avevo ormai perso e mi sono resa conto che il corpo non ha mai dimenticato i movimenti, anche i muscoli hanno una loro memoria. Purtroppol’ultimo decreto non permette più di fare lezione dal vivo ma ho così voglia di migliorare sempre di più che sto seguendo le lezioni online perché nessuno può fermare la passione e la forza di volontà. Mi rivolgo dunque a chi ha danzato ma non lo fa più, a chi danza e a chi vorrebbe iniziare, non arrendetevi mai perché la danza è la più sublime, la più commovente, la più bella di tutte le arti, perché non è una mera traduzione o astrazione della vita, è la vita stessa (cit. Henry Havelock Ellis).

Francesca De Mitri

“Sofia e i fantasmi del Castello”. Ad Halloween è giocosa “caccia al tesoro”

Con la Fondazione Cosso, al Castello di Miradolo. Sabato 31 ottobre, dalle ore 17,30 San Secondo di Pinerolo (Torino)

Bella pensata. Come, di solito, sono tutte quelle progettate dalla pinerolese “Fondazione Cosso” nella propria suggestiva sede del Castello di Miradolo, in via Cardonata 2, a San Secondo di Pinerolo. Dove, al quesito di come celebrare la tradizionale festa di Halloween, si è pensato a giusta ragione che l’evento dovesse soprattutto essere organizzato in modo tale da far divertire i bambini e le loro famiglie.

Detto fatto. La Fondazione, presieduta da Maria Luisa Cosso, propone così per il prossimo sabato 31 ottobre, a partire dalle 17,30, una “caccia al tesoro teatrale” nello storico Parco del Castello, realizzata in collaborazione con la Cooperativa “Theatrum Sabaudiae Torino” e l’Associazione “Le Vie del Tempo”. L’attività, pensata per le famiglie con bambini dai 5 ai 12 anni, vuole essere un’occasione per scoprire in maniera giocosa la storia dell’antica dimora (risalente al XV secolo, ma ampliata e ridisegnata nel 1866 su volere del marchese Maurizio Massel di Caresana) e dei conti Cacherano di Bricherasio, che vantarono il titolo di “viceré” dei Savoia e ricevettero in dono l’edificio, quale dote della giovane Teresa Massel convolata a nozze con il conte Luigi Cacherano di Bricherasio, dal cui matrimonio nacquero Sofia ed Emanuele, diventati ben presto personaggi di spicco nel mondo culturale, sociale ed economico torinese di inizio Novecento. “Quando sul Parco calerà la sera– affermano gli organizzatori – i personaggi che anticamente hanno abitato il Castello prenderanno vita per un divertente viaggio nel tempo”. Sarà un percorso a tappe, in cui ci si potrà trovare misteriosamente faccia a faccia con i fantasmi di Sofia (in vita, mecenate e filantropa, ma anche promettente pittrice allieva di Lorenzo Delleani) o del fratello Emanuele, fra i soci fondatori della F.I.A.T., il cui atto costitutivo venne firmato proprio nella residenza torinese della famiglia Bricherasio, come raffigurato in un celebre dipinto commissionato allo stesso Delleani. Un percorso ricco di sorprese e di incognite, tutte da scoprire, dove Sofia ed Emanuele potranno anche avvicendarsi – perché no? – con la mamma, la marchesa Teresa Massel o pur anche con la bisnonna “Babet” o forse con altri illustri personaggi del tempo frequentatori assidui del Castello, come gli artisti Lorenzo Delleani (di cui s’è detto) o Leonardo Bistolfi o ancora lo scrittore Edmondo De Amicis e il capitano di Cavalleria Federico Caprilli, intimo amico dei Bricherasio.

Prenotazione obbligatoria allo 0121/502761 o prenotazioni@fondazionecosso.it

Costi:
Attività: 12€, comprensivo di ingresso al parco e dolce sorpresa finale. Gratuito sotto i 5 anni.
Informazioni aggiuntive:
In caso di pioggia l’attività è annullata. Occorre portare con sè una torcia. Non sono consentiti coriandoli o stelle filanti ma le famiglie sono invitate a presentarsi mascherate!
Per una visita in sicurezza
Per garantire la tutela dei visitatori ed evitare al massimo il rischio di contagio, la Fondazione Cosso si è dotata di un protocollo anti – Covid-19, in accordo con il proprio responsabile per la sicurezza. L’accesso e la permanenza nella proprietà, sia negli spazi interni sia nel parco, è regolato da una serie di raccomandazioni per la sicurezza di tutti.

g. m.

Una dolce tentazione alle fragole

Sono ottime gustate al naturale, fresche e delicate appena spruzzate di limone, abbinate alla panna pero’…. seducenti e golosissime

 

Profumate, succose e zuccherine con quel tocco rosso vivace, le fragole  mettono allegria in tavola. Ricchissime di vitamine, ottime per l’organismo, le fragole sono senza dubbio uno dei frutti piu’ amati da grandi e piccini. Sono ottime gustate al naturale, fresche e delicate appena spruzzate di limone, abbinate alla panna pero’…. seducenti e golosissime. Eccovi un’idea semplice e veloce per un dolce morbido ed avvolgente!

Ingredienti:

1 Pan di Spagna pronto

1 cestino di fragole fresche

200ml di panna fresca da montare

1 cucchiaio di zucchero a velo

 Per la farcia: 

200ml. di latte

2 tuorli

60gr.di zucchero

20gr.di farina

½ bustina di vanillina

1 limone

Preparare la crema. Portare ad ebollizione il latte con la scorza del limone grattugiata e la vanillina. In una ciotola sbattere i tuorli con lo zucchero, e la farina, versare sul composto, sempre mescolando,  il latte precedentemente filtrato. Cuocere a bagnomaria per 8-10 minuti, lasciar raffreddare.Preparare il guscio da farcire: mettere il pan di Spagna sul piatto da portata, scavarlo aiutandovi con un cucchiaino e farcirlo con la crema.Montare la panna con lo zucchero a velo, stenderla sino a coprire tutta la crema. Affettare le fregole pulite e decorare il dolce a piacere. Conservare in frigo.

Paperita Patty

Rinascente ospita i brand vincitori dei Torino Fashion Week digital Awards

Fino al 12 novembre Rinascente Torino ospita i brand vincitori dei Torino Fashion Week digital Awards selezionati dal prestigioso store e da CNA Federmoda e Banca Cooperativa di Cherasco BCC: Gerardo Orlando, special guest dell’evento, Afrozan, Nicole Baratta ed Elena Imberti, Laura Artuffo, Barbara Montagnoli. Hangover ha invece selezionato MED, che esporrà per 2 mesi all’interno dello showroom, mentre gli stilisti Alberto Miceli, La Churaca, Miruna Modart Flower, Ambra Dodaj, Filoco, Maria Rita Ferlito saranno presso Mondo store per 1 mese.

Quest’anno Torino Fashion Week ha creduto nel digitale ed ha vinto. Le sfilate che ha organizzato a porte chiuse in Rinascente dal 3 al 9 ottobre, e che sono state trasmesse in live streaming sul sito www.torino-fashion-week.eu, hanno fatto registrare 1.051.310 di contatti, così suddivisi: sito 418.838, Facebook 411.083, Instagram 221.389.

L’edizione 2020 ha promosso la moda balcanica con gli stilisti di Help e Dress for Success Serbia. Help è un’organizzazione internazionale con sede a Bonn che si occupa di assistenza in caso di emergenza e aiuta chi ha bisogno di raggiungere l’autosufficienza. Dress for Success Serbia è un’associazione no-profit internazionale che supporta le donne in difficoltà economica o disoccupate a sviluppare la fiducia in loro stesse e a raggiungere l’indipendenza attraverso una rete di supporto. I 40 designers hanno presentato una capsule per raccontare la moda balcanica dei diversi paesi: Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania, Kosovo, Macedonia e Croazia.

La quinta edizione della TFW ha dato anche grande risalto al made in Italy e i protagonisti sono stati stilisti italiani o stranieri che vivono a Torino o in Italia e che contribuiscono attivamente a sostenere l’economia nazionale. Dopo Le DangeRouge e Ginevra Von Drom, Sel.Dì, Laura is Glue, Elsa Lopreiato e Med, in passerella il 3 ottobre, lunedì 5 e martedì 6 hanno sfilato i fashion designer di CNA Federmoda Atelier Barbara Montagnoli, Elena Imberti e Nicole Baratta, Olesea Suharenco, Giannaesse, La Curaca, Maria Rita Ferlito, Verman’s Style, Regina Guasco Atelier e Miruna Mod’art Flowers, Miss Little C, Nazarena Vesentini. Il 7 ottobre è stata la volta dei vincitori del Torino Fashion Week Awarads 2019 ovvero Adelyur Fashion, Aurora Leopardi, Scialabà Jewels e Atelier Beaumont. L’8 ottobre, per la moda inclusiva, sono state protagoniste le borse create dagli studenti dell’Accademia Italiana di Moda e Couture di Torino, Lineapelle – la business experience ideata e promossa dalla conceria italiana, la più importante fiera mondiale della pelle e di tutto il settore che le gravita attorno – e U.I.L.D.M. sezione di Torino (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Oltre a loro gli stilisti Amichcouture e Kajal.

L’evento è stato caratterizzato da sfilate in streaming, talk on line con prestigiosi speakers internazionali del settore moda, 4 giorni di B2B, e-commerce per i fashion designers e un’importante partnership con CBI Camera Buyer Italia. La quinta edizione si è trasformata in digitale grazie ad una Web APP che ha proposto i diversi incontri ed ha connesso i protagonisti dell’evento, i buyers e i viewers in ogni parte del mondo. Con Torino Fashion Week 2020 è nato quindi un HUB della moda emergente e si è delineato il nuovo futuro del fashion show. Grazie all’APP i viewers – ovvero il pubblico, i buyers e gli operatori del settore – hanno potuto seguire sia le sfilate sia la consegna del premio, entrare virtualmente nel backstage e conoscere gli stilisti emergenti, i designer internazionali e i marchi di nicchia attraverso le interviste. Nuova, veloce e facile da utilizzare, la Web APP include una ricca sezione e-commerce in cui i consumatori hanno la possibilità di acquistare online i capi dei fashion designers emergenti, mentre i buyers e i rivenditori possono ordinare gli outfit della nuova stagione ed hanno tutta una serie di servizi dedicati.

Naturalmente non è mancata l’anima business del format con webinar destinati alle PMI, alle start up e agli imprenditori del settore tessile e fashion e una serie di incontri internazionali online dedicati al B2B e organizzati tramite la piattaforma b2match. Come ogni anno si è tenuto infatti il Torino Fashion Match organizzato da Unioncamere Piemonte nell’ambito della rete Enterprise Europe Network e del Sector Group Textile and Fashion di cui l’ente è partner. La rete EEN, creata dalla Commissione Europea per supportare l’attività imprenditoriale e la crescita delle imprese europee, in particolare delle PMI, si articola in circa 600 punti di contatto organizzati in consorzi dislocati in oltre 50 Paesi. A conferma del successo del B2B Torino Fashion Match, nel 2019 l’evento ha ricevuto il premio come miglior Best Practice tra tutte le attività di B2B svolte nell’ambito dei 17 Sector Groups della rete EEN. La Commissione Europea e la sua Agenzia per le Piccole e Medie Imprese lo hanno premiato per l’impatto innovativo, per la visibilità mediatica che offre alle imprese e alla rete stessa e per il potenziale di networking che genera favorendo la nascita di collaborazioni internazionali.

Il Centro Cicogne Racconigi, un’oasi naturale piemontese

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Il Centro Cicogne di Racconigi (CN), una delle oasi naturalistiche più amante del Piemonte, raccontato dalle foto di Mario Alesina.

Il Centro Cicogne e Anatidi si trova in Piemonte a Racconigi, in provincia di Cuneo, ed è aperto ai visitatori tutto l’anno. Nato nel dicembre del 1985 con l’obiettivo di reintrodurre e salvaguardare in Italia la specie estinta della cicogna bianca.

Sfogliate la gallery per guardare le splendide foto.

AgriFlor, ultimo appuntamento del 2020 tra piante e vino

 

Domenica 25 ottobre, dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto a Torino, la piccola mostra mercato florovivaistica ospiterà anche alcune degustazioni con piccoli produttori vitivinicoli in collaborazione con la Torino Wine Week

Dopo le edizioni di FLOR Torino e FLOR Milano, torna per il quinto mese consecutivo la mostra mercato tematica Agriflor, in programma domenica 25 ottobre dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto a Torino: un’ultima occasione per regalarsi una pianta colorata per il proprio appartamento in vista dei lunghi mesi invernali.

 

Agriflor, come già avvenuto nelle passate edizioni, rispetterà in pieno le disposizioni imposte per contrastare Covid19, con ingressi scaglionati, controllo della temperatura e garantendo il giusto distanziamento tra i banchi per evitare assembramenti.

 

L’appuntamento di domenica 25 ottobre permetterà un ulteriore piccolo tuffo nella bellezza con i colori e i profumi dell’autunno, grazie alla presenza di circa una trentina di stand: i florovivaisti con le proprie eccellenze, tra cui le rose e le orchidee di Vivaio Pozzo, le aromatiche di Happy Plant, le carnivore de il Faunista e ancora rampicanti e piante grasse. E i piccoli produttori con le loro specialità artigianali e a km 0 come miele, liquori, erbe aromatiche, marmellate e pane e con le prime chicche stagionali come, per esempio, le nocciole.

 

Non solo fiori e piante ma anche degustazioni di vini pregiati e particolari. Grande novità di questa ultima edizione del 2020 di Agriflor sarà, infatti, la presenza di alcuni piccoli produttori vitivinicoli locali, in collaborazione con la Torino Wine Week che si svolge negli stessi giorni nel capoluogo piemontese.

Tra gli ospiti anche l’Associazione Tutela e Valorizzazione Baratuciat e vitigni minori: un’occasione per degustare insieme ai produttori dell’ottimo vino immersi nei colori e nei profumi della Natura in pieno centro città.

Conoscere i vini con Go Wine a Torino

Go Wine promuove un corso di degustazione di approfondimento a Torino, presso il Ristorante Sol Levante Fusion di Via Nizza, angolo Corso Vittorio Emanuele II, a partire da mercoledì 28 ottobre.

Protagonisti delle lezioni cinque temi/territori che condividono il fatto di essere legati ciascuno ad un vitigno autoctono che li caratterizza o che comunque ha un rapporto significativo con la viticoltura locale.

Vitigno-vini, uomini e donne del vino: il racconto e la degustazione presentano storie caratteri della viticoltura di angoli d’Italia e documentano il percorso di qualità compiuto negli ultimi anni nella vinificazione di ciascun vitigno, muovendo sempre dal rapporto con la tradizione locale.


Riportiamo di seguito le date e gli argomenti delle lezioni, al presente link il programma dettagliato:

Prima serata: mercoledì 28 ottobre ore 20.30
PETITE ARVINE e Valle d’Aosta

Seconda serata: mercoledì 4 novembre ore 20.30
PINOT NERO e l’Oltrepò Pavese

Terza serata: mercoledì 11 novembre ore 20.30
SAN GIMIGNANO E LA VERNACCIA

Quarta serata: mercoledì 18 novembre ore 20.30
IL CIRO’, IL GAGLIOPPO, la costa ionica della Calabria

Quinta serata: mercoledì 25 novembre ore 20.30

IL VERMENTINO nei suoli della Gallura in Sardegna

Al presente link il programma e la scheda di adesione da compilare per l’iscrizione.


Go Wine Ufficio Corsi

Via Vida 6 – ALBA CN
Tel. +39 0173 364631 Fax 0173 361147
ufficio.corsi@gowinet.itwww.gowinet.it

E le stelle stanno a guardare…

Se Cronin avesse voluto scrivere un trattato sull’astrologia, lo avrebbe tranquillamente potuto intitolare così; invece usò questo titolo per un romanzo di grande successo e perse l’occasione.

Gli amanti della letteratura sono certamente contenti che sia avvenuto così e gli astrologi hanno sicuramente tirato un sospiro di sollievo per il pericolo scampato.

Sì, perché che le stelle stiano a guardare è normale; ma se Cronin avesse approfondito l’argomento ed avesse proseguito dicendo che più che guardare non fanno, perché non hanno alcun influsso sulla nostra vita, sarebbe stato un disastro per astrologi, cartomanti, chiromanti e simili che sulla dabbenaggine altrui campano, prosperano e si arricchiscono.

Purtroppo molti credono all’oroscopo e non credono in se stessi; molti pensano che Plutone influenzi negativamente la loro vita e non fanno niente per vivere meglio; molti si rivolgono ad un astrologo per sapere il loro stato di salute e non interpellano il medico; e così via. Il fatto è che da millenni si tramandano passivamente credenze e superstizioni prive di ogni valore scientifico e smentite da secoli.

Pensiamo ad esempio al fatto che con 6 miliardi di abitanti del mondo e 12 segni zodiacali, mediamente 500 milioni di persone sono Capricorno, altrettanti Acquario e così via. Astrologicamente sono tutti uguali ed a leggere certi “profili zodiacali” si rimane affascinati dalla precisione. I nati sotto il segno Pinco Palla sono generosi, amanti della famiglia, estroversi, ottimisti. Fantastico, neanche un depresso, uno spacciatore di droga, un pedofilo!

Strano che questo valga per tutti coloro che sono nati in 30 giorni definiti, siano essi tedeschi o cinesi (attenzione però, perché laggiù i segni non sono mensili, ma annuali, cioè tutti i nati nel 1975 sono Cane o Scimmia…).

E poi riflettiamo sui pianeti che influenzano la nostra vita. Se migliaia di anni fa il pianeta Marte fosse stato chiamato Bacco, il suo passaggio nelle costellazioni avrebbe influenzato la vita degli uomini in maniera diversa: certamente gli astrologi avrebbero sostenuto che, anziché stimolare l’aggressività (Marte= dio greco della guerra), avrebbe stimolato l’uso di alcolici (Bacco = dio greco del vino). Ve li immaginate i seriosi esperti di oroscopi a scrivere previsioni come : “Capricorno. Il passaggio di Bacco nel vostro segno vi renderà un po’ brilli; guidate con prudenza e occhio all’etilometro in autostrada…”

E così Mercurio, nome affibbiato al primo pianeta del sistema solare, influenza il denaro (perché Mercurio è dio greco del commercio), Venere (affascinante e misterioso pianeta) influenza gli innamorati perché il nome richiama la dea greca dell’amore; e giù giù fino al lontanissimo Plutone (dio degli inferi) che lancia influssi negativi per tutti.

A proposito di Plutone e degli altri due pianeti più lontani del sistema solare (Nettuno ed Urano) dobbiamo ricordarci che sono stati scoperti solo tra il 1700 e l’inizio del 1900, grazie agli strumenti scientifici. Per millenni sono stati elaborati oroscopi “precisissimi” che, ovviamente, non tenevano in alcun conto degli infausti influssi di questi corpi celesti. Così come gli oroscopi di oggi non tengono ovviamente conto di eventuali altri pianeti lontanissimi (molti scienziati stanno cercando il decimo pianeta che, sulla base di certe irregolarità dell’orbita di Nettuno, potrebbe esistere in qualche angolo del sistema solare). E non tengono neppure conto del fatto che Plutone, in base a recenti calcoli, è stato declassato ad asteroide o “pianetino” e, quindi,non può più influenzare le nostre vite!

Che le previsioni basate sulle stelle siano prive di validità lo dice il buon senso, ma lo dicono soprattutto i fatti.

Anni fa la rivista Micromega ha pubblicato un’analisi di previsioni fatte da celebri astrologi per il 1998 di cui cito le più divertenti.

“Ci sarà un forte aumento del marco svizzero”: a parte il fatto che non è mai esistito il marco, ma il franco svizzero (forse è colpa di Mercurio che non ha letto bene il sole 24 Ore?), la quotazione è rimasta stabile.

“Nesta farà la fortuna della Nazionale”: guarda caso, si è infortunato alla prima partita dei Mondiali e non ha più giocato.

E poi una serie di allegre notizie tipo “Il mondo finirà del 1998 perché è un numero multiplo di 666 che rappresenta Satana”; “Il mondo finirà il 17 luglio 1999” (preciso anche nel giorno, ma non è successo nulla); “Il mondo finirà il 12 ottobre 1998” (gli esperti non si erano telefonati per mettersi d’accordo sulla lieta novella).

E’ incredibile pensare che, se chiedi ad un lettore di oroscopi, se crede alla Befana ti risponde inorridito di no, che sono favole per bambini; ma è la stessa persona che è fermamente convinta che,entro giugno, Giove gli farà trovare un lavoro adeguato alle sue capacità…

Si può fare qualcosa contro questo fenomeno primitivo?

Poco purtroppo, perché l’inconscio umano ha bisogno di qualcosa cui aggrapparsi e le cose magiche, misteriose e scientificamente inattendibili sono quelle che attraggono di più.

Ma si potrebbe almeno fare una battaglia contro gli “oroscopi di Stato” diffusi con grande rilevo da tutte le televisioni che danno “credibilità” ad una materia incredibile. Passi se Telequi o Telelàdanno spazio (a pagamento…) a maghi, cartomanti, guaritori, lettori di fondi di caffè; ma se RAI1 o Canale5 spiegano ai nati sotto il segno del Toro che “la giornata sarà positiva per i nati della prima decade che realizzeranno il loro sogno d’amore” non si può che restare perplessi…

Anche perché (e tutti coloro che hanno frequentato la scuola dell’obbligo lo sanno) il fenomeno della precessione degli equinozi ha spostato il Toro a cavallo tra marzo ed aprile, e non si colloca più da molti secoli tra aprile e maggio…

PS Per chi volesse saperne di più sugli oroscopi cliccare

e visionare gli altri 11 segni zodiacali (dal n.32 al n.43)

Chi non crede negli oroscopi può cliccare

E visionare gli altri 11 segni “zoodiacali” (dal n.44 al n.55)

Gianluigi De Marchi

Cuochi in festa tra gusto, marketing e cultura

L’Associazione provinciale dei Cuochi della Mole” ha dato vita a Torino, a partire da un confronto tenutosi alla Mole Antonelliana, alla giornata torinese della Festa Nazionale del Cuoco,  tenutasi lo scorso 13 ottobre

Dai tempi del lockdown in poi, l’emergenza Covid 19 ha sicuramente aumentato l’interesse da parte degli italiani nei confronti della cucina, portandoli a sperimentare ricette e piatti nuovi, con un consistente trend in crescita per il settore. Questo fenomeno ha interessato quasi due italiani su tre (circa il 64 % della popolazione).

Questi dati sono stati forniti dalla Coldiretti, in occasione della Festa Nazionale del Cuoco, tenutasi martedì 13 ottobre scorso, un appuntamento annuale coincidente con il giorno in cui si festeggia la nascita di San Francesco Caracciolo, patrono della categoria. Prima con il lockdown,  poi con la sempre maggiore diffusione dello smartworking, si è, infatti, verificato un aumento considerevole nella spesa alimentare familiare domestica pari a circa 10 miliardi di euro dall’inizio di quest‘anno.

In occasione della Festa nazionale del Cuoco è stato presentato a Roma, presso la sede della Federazione Nazionale Italiana Cuochi, un progetto ideato dall’Associazione Laici Caracciolini  e dall’Ordine Chierici Regolari Minori Caracciolini, in partnership con la Federcuochi e la Cooperativa “Con la mano nel cuore”. Si tratta della creazione di un cammino che ripercorre l’ultimo viaggio del Patrono dei cuochi italiani, San Francesco Caracciolo, compiuto da Loreto a Napoli. 550 km che toccheranno ben settanta Comuni collocati in quattro regioni italiane, Marche, Abruzzo, Molise e Campania, un esempio di cosiddetto “turismo lento“, capace di valorizzare i luoghi della vita del Santo, i borghi incontaminati, i prodotti e i produttori della filiera enogastronomica.

A Torino l’Associazione Provinciale Cuochi della Mole”, presieduta da Raffaele Trovato, nata con l’obiettivo di riunire cuochie pasticceri professionisti in un gruppo coeso e affiatato, ha dato vita, in occasione della Festa Nazionale, svoltasi il 13 ottobre scorso, ad un evento unico, in cui si sono riuniti esperti del settore enogastronomico, del mondo della cultura, della formazione  e del marketing aziendale, impegnati in una giornata di confronto e riflessione sulle tematiche inerenti questa professione.

Il tema è stato introdotto, presso il Museo del Cinema di Torino alla Mole Antonelliana, nel corso di una conferenza stampa dal presidente della APCM Raffaele Trovato, moderata da Marco Fedele, esperto di comunicazione nell’ambito del food. Tra i relatori il giornalista Gigi Padovani, lo chef stellato Giovanni Grasso ed il delegato Accademia Italiana della Cucina, il professor  Mauro Frascisco, e Andrea Mazza del Food Development and Training presso il Lavazza Center di Torino.

Nucleo centrale dell’analisi non è stato soltanto il mondo della ristorazione tradizionale, ma anche quello rappresentato dagli scenari sempre più vasti che i professionisti del settore sono chiamati ad affrontare, in un mondo via via più globalizzato e contraddistinto da una pluralità di realtà, quali quella delle mense aziendali, delle cucine da campo in zone di emergenza, della consulenza in campo enogastronomico e televisivo.

L’approfondimento ha anche riguardato temi fondamentali come quello della formazione iniziale, dell’aggiornamento continuo, con una costante attenzione rivolta verso la salute, le esigenze nutrizionali, nel rispetto dell’ambiente. La festa è poi proseguitaspostandosi in altre location, quali piazza San Carlo e galleria San Federico dove, presso la sala “libreria Fior Food”, la Festa del Cuoco ha visto il coinvolgimento di uno spazio interamente dedicato alla comunicazione, con uno studio televisivo digitale, in cui si sono svolte trasmissioni in streaming, cooking show, talk show e collegamenti con colleghi chef ed associazioni di categoria. Sono poi state proposte due ricette che, durante la settimana successiva alla festa, verranno accolte nei menu dei ristoranti di Torino e Provincia aderenti alla APCM: gli agnolotti al sugo d’arrosto ed il celebre “sanbajun”allo zabaione.

Mara Martellotta