LIFESTYLE- Pagina 277

Pasticcio di mais con pesce veloce del Grana, che delizia!

01 Aprile 2022 – Venerdì di Quaresima – Giorno  del Pesce

APPUNTAMENTO IN VALLE GRANA PER ASSAPORARE UN PIATTO UNICO : IL PASTICCIO DI MAIS CON PESCE VELOCE DEL GRANA
ovvero l’inedita “ Polenta Bastarda con Trota del Grana”

Correva , un tempo, il vezzo di alcuni ristoratori di nobilitare dei piatti nei loro menù con descrizioni altisonanti  di effetto.
La più nota di queste , anche perché resa famosa dal conosciutissimo cantautore Paolo Conte , citava così:  <Pesce  veloce del Baltico dice il menù . Che contorno ha?  -Torta di Mais  – e poi servono polenta e baccalà >.
Ironicamente questa frase divenne popolare, particolarmente nei nostri luoghi,  quando si commentava, specialmente il venerdì di quaresima , la quasi onnipresente polenta e merluzzo presente in tavola.
Di bocca in bocca a torta divenne pasticcio di mais e il pesce veloce del baltico rimase il pesce veloce del baltico.
L’associazione ristoratori della Valle Grana , in collaborazione con il consorzio del Bodi ed il progetto di sviluppo e promozione della tipica Polenta Bastarda, con il patrocinio dell’Unione Montana Valle Grana promuove , per il 01 aprile 2022, venerdì di quaresima , giorno dedicato al pesce il “ PASTICCIO DI MAIS CON PESCE VELOCE DEL GRANA”  ovvero Polenta  e Trota della Valle Grana. Una ghiotta preparazione , unica nel suo genere, a ricordo di quella celeberrima frase ma indirizzata alle produzioni tipiche del territorio.
Nel menù saranno presenti preparazioni con patate coltivate dai produttori del locale  Consorzio del Bodi.

Aderiscono all’iniziativa gastronomica i seguenti locali ( a cui chiedere utili info sui menù proposti):
Ristorante La Pace di Pradleves – tel.0171986126
Ristorante Aquila Nera – Monterosso Grana – tel. 017198752
La Meiro Castelmagno – tel.3662271614
Trattoria della Società Valgrana – tel.3479050585
Agripiola Lou Porti – tel.3290097484
Ristorante Leon d’Oro – Pradleves – tel. 0171986506

Follia in fiore, primavera alla Certosa di Collegno

TRA ROSE, PIANTE, BONSAI, AGRUMI E CULTURA DEL VERDE

 

26 e 27 MARZO Ore 9:30 -18.30
Chiostro della Certosa Reale di Collegno (To)

A dare il via alla primavera è la XIII edizione di Follia in Fiore, la mostra mercato diventata uno degli appuntamenti florovivaistici imperdibili del panorama nazionale che torna, dopo due anni di stop, con una festa di primavera nel week-end di sabato 26 e domenica 27 marzo.

Promossa dalla Città di Collegno, in collaborazione con la Società Orticola del Piemonte, la manifestazione è rivolta a tutto pubblico di appassionati, famiglie, curiosi e amanti dei fiori, delle piante e della natura. Una vera immersione nel profumo e nei colori della primavera all’interno del giardino dei padri certosini che per primi coltivarono le erbe officinali nello splendido scenario seicentesco del Chiostro della Certosa Reale di Collegno, poi trasformato nel corso dell’Ottocento in una delle più̀ grandi strutture psichiatriche d’Italia.

 

Il risveglio della natura dei fiori appena sbocciati e le piante in germoglio avvicinano sempre più il giardino del Chiostro a una tavolozza di colore. La primavera rappresenta una ‘liberazione’ dalla stagione invernale passata, per aprirsi al mondo.

Quest’anno l’affascinante palcoscenico della Certosa Reale torna vivo grazie ai vivaisti provenienti da tutta la Penisola: agrumi, piante aromatiche, piante insolite e curiose, cactus e bonsai, piante da frutto di varietà antiche e piccoli frutti particolari, ma anche arbusti e piante ornamentali ed orticole, cactus, oltre a piante succulente, mangerecce e curative e piante acquatiche e da orto.

 

Attorno al cuore della mostra florovivaistica, ruota un ricco programma culturale a cura del Comune di Collegno, che rende oggi la manifestazione un punto di riferimento oltrechè per le innovazioni e le novità in campo vivaistico, anche come momento di divulgazione e di infomazione dedicato alla cultura del verde, per un pubblico di ogni età.

 

Due giornate di fiori e di primavera, impreziosite quindi da lezioni, approfondimenti, laboratori ed esibizioni, a partire dal coro di voci della Cooperativa Chronos e l’incontro con gli Sbandieratori dell’Associazione Cigno Nero Collegno. Nel corso della manifestazione, sarà inoltre possibile assistere alla Mostra di Bonsai e dimostrazioni di tecnica Bonsai a cura dell’Associazione Bonsai Club, ospite dell’Aula Formazione. Piccoli gioielli in mostra, ma anche la possibilità di conoscere approfonditamente le regole per un corretto allestimento alla presenza di esperti del settore che insegneranno come curare, innaffiare e potare al meglio i nostri bonsai “casalinghi”.

 

Un momento di richiamo per tutti coloro che amano e sono legati al mondo delle piante, dell’ambiente e della natura, non solo immersi tra fiori e vivai, ma anche fra artigiani, agricoltori, e apicultori. Due giorni per andare alla scoperta del mondo della natura fra attrezzi da giardino, articoli ornamentali, ceramisti. Come ogni anno non mancheranno infatti tutte le novità in materia di cura del giardino e del terrazzo per imparare a vivere e godere e vivere al meglio gli spazi verdi del proprio giardino di casa, con la bellezza delle creazioni dei più interessanti ceramisti italiani in mostra.

 

Spazio anche ai laboratori, con l’appuntamento “Erbe e profumi alla Certosa” a cura dell’Azienda agricola F.lli Gramaglia, fra i vivai più importanti d’Italia, e l’Associazione San Lorenzo Gruppo Storico Contea di Collegno. Giunti quindi alla quarta generazione di vivaisti, Marco e Paolo Gramaglia ci guideranno per mano per orientarci all’interno della grandissima varietà e collezione di piante aromatiche, medicinali, velenose e tintorieora provenienti dal loro vivaio, dove vengono coltivate oltre 2500 tra specie e varietà diverse.

Momenti creativi e artistici saranno garantiti anche dall’esposizione di vasi officinali del Concorso Nazionale Lucio De Maria a cura dell’Associazione Gli Argonauti, in uno dei locali più antichi della Certosa Reale, utilizzato dai padri certosini proprio come farmacia, e dove era conservata una collezione in maiolica.

I Ciceroni collegnesi guideranno inoltre i più curiosi alla scoperta dei siti storici della Certosa Reale.

 

Novità di quest’anno sarà inoltre l’area food per garantire al pubblico di passare un’intera giornata all’aria aperta in compagnia dell’intera famiglia, nello spazio allestito all’interno del Cortile dei Vini di Piazza S.S Annunziata. Insieme alle eccellenze del Piemonte, si potranno assaporare le birre artigianali del birrificio RAM – Radice a Moncalieri e, per i più piccoli, anche i coloratissimi burger vegani Van Veg Burger.

 

L’Ingresso di € 2,00 prevede l’entrata libera per i minori di 16 anni e accompagnatori di disabili. L’accesso è consentito con green pass, secondo le normative che saranno vigenti al momento della manifestazione.

 

Il Sindaco Francesco Casciano dichiara: «Dopo due sofferti anni di stop da pandemia, Follia in Fiore torna finalmente a colorare la Certosa di Collegno con un tesoro straordinario di storie da scoprire, tra profumi e aria di primavera».

 

Sua maestà il prosciutto Crudo di Cuneo Dop

Il prosciutto Crudo di Cuneo Dop sarà autentico mattatore tra le “mura di casa” in occasione della XX edizione di Fruttinfiore, in programma a Lagnasco dal 25 al 27 marzo. Lo spazio “Fruttinpiazza”, allestito in Piazza Umberto 1°, sarà il cuore pulsante della manifestazione e ospiterà, nell’area ribattezzata “Melagorà”, anche il grande stand del Consorzio di tutela e promozione del Crudo di Cuneo. In occasione degli show-cooking di sabato 26 e domenica 27 marzo il Crudo di Cuneo darà bella mostra di sé all’interno del percorso gastronomico che accompagnerà migliaia di visitatori tra piatti della tradizione e gustose novità d’eccellenza piemontese. Gli ospiti, anche provenienti da fuori regione, potranno degustare il prosciutto Crudo di Cuneo Dop servito quale simpatico spuntino, ma quest’anno avranno anche la possibilità di provarlo farcito sulla classica pinsa romana, prodotta per l’occasione dalla panetteria-pasticceria Gullino Marco di Lagnasco. Una vera novità che non mancherà di deliziare i palati più fini. Per ogni altra informazione visitare il sito www.fruttinfiore.it

Come mangiavano i monaci? “La Badessa” si racconta

IL RISTORANTE STORICO DI TORINO SI SCOPRE NEL SUO RACCONTO GASTRONOMICO E ARTISTICO

Si dice che Torino sia magica: in effetti è così. Ripercorrendo  le vie della città e attraversando le sue piazze, ci si imbatte sempre in scoperte ” monumentali”. Piazza Carlo Emanuele II, che i torinesi identificano meglio come “Piazza Carlina” , è sede – ad esempio – di Palazzo Boardi di Carpeneto, sconosciuto ai più ma denso di valore storico: costruito alla fine del ‘700 su progetto di Amedeo di Castellamonte, è una costruzione in stile barocco che presenta, sulla facciata, finestre a tutta altezza al piano nobile con timpani curvi e conchiglie decorative.

Proprio  sul lato opposto del famoso Nh hotel ” Carlina” , sorge un ristorante che pare quasi stonare con la serie dei locali presenti in piazza, rivolti principalmente ad una clientela giovane : la ” Badessa” , situato proprio all’interno di Palazzo Boardi e che, soprattutto per questo motivo, è considerato un testimone d’eccellenza per il racconto della storia di Torino.

Nel locale si respira fin da subito un’atmosfera quasi irreale, catapultati nella storia  dei monaci attraverso i dipinti selezionati dalla titolare – la signora Rossella, già titolare di altrettanti locali che hanno caratterizzato le uscite a tavole dei molti torinesi negli anni 90 – grande appassionata e insegnante di  cucina prettamente monastica, ha ispirato il ristorante ad una nobile badessa ( personaggio realmente esistito nel secolo scorso col nome di Maria Caterina Operti di Cervasca) divenuta famosa nell’  ‘ 800 per la sua bravura in cucina.

Durante la chiacchierata , Rossella – ristoratrice ancora molto entusiasta del suo lavoro nonostante le difficoltà dovute al particolare momento storico ed economico – dichiara la sua grande passione per i monasteri e per la vita al loro interno, incuriosita dalle ricette dei monaci così tanto secretate. Scopriamo così che si alimentavano soprattutto delle carni ottenute dall’allevamento degli animali da cortile ( polli, tacchini, oche) , tanti legumi e verdure: diete che,  se non fosse per la presenza  carnivora, potevano già essere raccontate come  “sostenibili ” .
La stessa scelta degli ingredienti per realizzare una cucina semplice, della tradizione gastronomica di varie parti d’Italia, quasi dimenticata e che fa fede direttamente agli antichi ricettari dei monaci ottocenteschi, dimostra come anche una cucina ” antica” può essere inaspettatamente moderna. Il vitello tonnato alla monferrina, gli agnolotti di cappone di Morozzo cotti nel brodo di manzo , mantecati nel parmigiano , le tagliatelle impastate al barolo con ragù bianco di salsiccia del Roero e il baccalà alla cappuccina, sono solo alcuni degli esempi per i quali , conoscere le antiche ricette racchiuse nei monasteri e nelle cucine dei conventi che hanno segnato la storia e cultura di molte parti d’Italia, alla mera  ” food experience” si aggiunge una “story  and food experience” .  Inoltre, come la stessa titolare dichiara, la volontà di unire al cibo una narrazione artistica, lo si capisce sin da subito dalla presenza spettacolare – come dicevo – di alcuni dipinti che ritraggono non solo la badessa, ma anche altri personaggi importanti  dell’epoca.  L’arredamento è antico, ma non vecchio, suggellato dalla presenza di suppellettili e mobili  originali dell’epoca monachese ed esaltato – nella parte centrale della luminosa sala principale –  da un sontuoso tavolo in marmo bianco di fine 700 : la sala al piano sotterraneo, invece, appare quasi come una vecchia cantina, un museo artistico che accompagna la sosta, con tavoli di legno antichi , curati  e dalle dimensioni adeguate per permettere un po’ più di intimità.
La storia di cui si fa portatore ” La Badessa” è apprezzata anche dalla clientela che segue da sempre la titolare, a partire dai locali che aveva in gestione precedentemente.  Pranzi di lavoro, cene di Natale , pranzi della Domenica: tutte occasioni perfette per un tuffo nella storia di Torino ma dell’Italia in genere, accompagnate da pietanze di ottima qualità e che non stravolgono il gusto. E alla conclusione di  ogni pasto che si rispetti, non ci si può dimenticare di un buon liquore: della Badessa ovviamente… La ricetta? segreta…
Chiara Vannini
Ristorante “La Badessa”
Piazza Carlo Emanuele II , 17H
Tel. 011 835940
Aperto tutti i giorni, pranzo e cena.

Colorful Bike Tour da Torino alla Val Chisone

Un viaggio in bici da Torino a Inverso Pinasca, attraversando lo sprawl della città metropolitana lungo le piste ciclabili del pinerolese e della Val Chisone. L’arte urbana per raccontare il territorio: nuove opere murarie sul tema della sostenibilità.

 

Un tour in bici dal 23 al 27 marzo 2022 per sensibilizzare alla mobilità sostenibile, al cicloturismo, al turismo lento ed ecosostenibile a cura degli artisti Collettivo FX e Mrfijodor, con il supporto del documentarista Michele Rossi (Krono Photo Filmmaker & Film Producer).

 

Un progetto per connettere nuovi spazi dedicati al lavoro e allo studio immersi nella natura della rete NATworking con le grandi città, incentivando l’utilizzo della rete di trasporto sostenibile metro montana e sensibilizzando la comunità a diminuire il proprio impatto ambientale. A Inverso Pinasca sta nascendo un nuovo spazio co-working nella ex scuola elementare di Borgata Clot a disposizione di smart worker, liberi professionisti e studenti della Val Chisone, nuovo presidio territoriale per la popolazione locale e luogo di “workation” per nomadi digitali. Uno spazio in via di ristrutturazione che entrerà a far parte di NATworking, la prima rete interregionale di spazi dedicati al lavoro e allo studio di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

 

Colorful Bike Tour è una residenza creativa, prima parte di un intervento più ampio, nell’ambito del progetto abitanti temporanei – Nuovi servizi di prossimità per aree montane resilienti a cura di NATworking APS con Comune di Inverso Pinasca,  Comune di Saint-Marcel e Associazione Dislivelli, vincitore dell’avviso pubblico Creative Living Lab – 3° edizione, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Un progetto che porta persone e competenze ad abitare temporaneamente i territori della montagna, innescando una stagione di sperimentazione di relazioni di comunità: nuovi linguaggi creativi che educano e generano opportunità nella periferia estrema. Perché oltre le città, oltre la campagna, oltre la montagna, ci sono comunità isolate che resistono contro lo spopolamento del territorio. Da qui partiremo per il nostro viaggio.

 

NATworking APS nasce da un gruppo di giovani professionisti della rigenerazione urbana con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro di studenti e lavoratori, valorizzando aree interne e territori extra-urbani. Si occupa di riattivazione di spazi, progettazione di servizi per il lavoro da remoto, co-produzione di offerta culturale e sportiva e promozione di progetti di welfare di prossimità, cittadinanza attiva e sviluppo locale.

 

Scopri il progetto su: info.natworking.eu/abitantitemporanei

 

COLORFUL BIKE TOUR – Programma: 

 

23 marzo @ Torino

si pedala! Partenza in bici da Torino e viaggio lungo nuove e vecchie piste ciclabili torinesi e pinerolesi fino a Inverso Pinasca.

 

24, 25, 26 marzo @ ex scuola elementare di Borgata Clot – Inverso Pinasca 

si dipinge! Passa a vedere gli artisti all’opera.

 

25 marzo – ore 19 @ Sala del Comune di Inverso Pinasca – via I Maggio, 2

colorful talk! Vieni a scoprire il progetto “abitanti temporanei”, a conoscere gli artisti e raccontaci come ti muovi in Val Chisone.

 

27 marzo @ ex scuola elementare di Borgata Clot – Inverso Pinasca 

colorful breakfast! Vieni a bere un caffè insieme agli artisti: inaugura con noi le opere di street art e riaccompagna, in bici, gli artisti a casa, verso Torino.

 

> Vuoi accompagnare gli artisti nel bike tour? 

Scrivi a mrfijodor@gmail.com oppure telefona al 3463162513

 

_____

 

Scopri il progetto su http://info.natworking.eu/abitantitemporanei/

Evento FB: COLORFUL BIKE TOUR > https://www.facebook.com/events/3037687549875456

 

Artisti coinvolti:

 

Collettivo FX 

> Social: Collettivo FX (FB/IG)

Artista dai progetti itineranti e di coinvolgimento sociale, da Reggio Emilia. Le sue opere raccontano storie di strada e comunità: spaccati di bellezza quotidiana troppo forti per passare sotto silenzio.

 

Mrfijodor 

>   www.mrfijodor.it + Social: Mrfijodor (FB/IG)

Fijodor Benzo, artista urbano e illustratore attivo dalla metà degli anni Novanta. I suoi lavori sono contrassegnati da una critica sociale o ecologica: usa come arma un sorriso infantilmente stupito e uno stile spontaneo e diretto, libero da elementi tecnici complessi.

 

Video: Michele Rossi

> vimeo.com/kronophotofilmmaking

Photo-filmmaker internazionale. Nel 2019 fonda il canale YouTube “Un Gioco Di Parole” dove liberamente mescola la sua esperienza di docente in Lettere e quella di filmmaker con la personale quanto sfrenata passione per l’etimologia delle parole.

Il mercato di Primavera alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

DOMENICA DALLE ORE 09:30 ALLE 17:30

Evento di Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso
Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso
Durata: 8 ore
Pubblico · Chiunque su Facebook o fuori Facebook
Circondati dai tenui colori di rinascita dettati dalla primavera, mercanti e altre figure si raduneranno presso la Precettoria di sant’Antonio di Ranverso per partecipare agli scambi commerciali tipici del Piemonte di inizio XV secolo.
I visitatori, potranno conoscere alcune tra le più tipiche merci delle grandi fiere medievali, in questo caso ispirata alle fiere di primavera, e insieme ai rievocatori conoscere molti aspetti della quotidianità del basso medioevo.
Per tutta la giornata sarà anche naturalmente possibile visitare la Precettoria.
L’attività comprende la visita alla chiesa abbaziale e agli spazi del chiostro, prevede il percorso del mercato medievale con i banchi didattici di alcuni tra i “mestieri” più in voga nel XV secolo:
dal “coramaio” al “mercante di stoffe”, dal “notaio” al venditore di alimentari…
Il costo è di 8 euro.
In collaborazione con l’associazione di rievocatori Speculum Historiae
L’immagine di copertina raffigura una scena di mercato in una miniatura del secolo XIV, dal libro Le chevalier errant (Parigi, Bibliothèque Nationale de France)
Info ranverso@ordinemauriziano.it
tel. 011 9367450

La Rocca di Arignano. Hotel di charme, ristorazione di qualità e storia. Non è per tutti

Di Augusto Grandi

Ci sono luoghi affascinanti, ricchi di storia e di suggestioni, che restano assurdamente fuori dai percorsi classici del turismo.

Indubbiamente la Rocca di Arignano, a soli 22 km dal centro di Torino, non è un luogo per tutti. Una rocca medievale, miracolosamente sopravvissuta a sette secoli di oblio e di incuria, non è il posto ideale dove far pascolare le mandrie di turisti in astinenza da shopping ed alla ricerca di località alla moda dove farsi fotografare per farsi invidiare dagli amici.
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La Rocca di Arignano. Hotel di charme, ristorazione di qualità e storia. Non è per tutti

Messer Tulipano torna al Castello di Pralormo

XXII EDIZIONE DAL 2 APRILE AL 1 MAGGIO 2022

La grande manifestazione nel parco del castello di Pralormo, annuncia da 22 anni la primavera con la straordinaria fioritura di oltre 100.000 tulipani e narcisi. Il piantamento è sempre rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore, ed ospita tra le tante varietà curiose, una collezione di tulipani neri e un percorso nel sottobosco dedicato ai tulipani pappagallo, ai viridiflora, ai tulipani fior di giglio ed ai frills dalle punte sfrangiate.

La manifestazione coinvolge tutto il parco, progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, artefice dei più importanti parchi all’inglese delle residenze sabaude. Nei grandi prati sono state create aiuole dalle forme morbide e sinuose, progettate ponendo particolare attenzione a non alterare l’impianto storico e prospettico. Le aiuole dunque “serpeggiano” tra gli alberi secolari, mentre nel sottobosco occhieggiano ciuffi di muscari, di narcisi e di giacinti. Ogni anno accanto al nuovo piantamento e al parco fiorito viene affiancato un argomento collaterale. Per la XXII edizione è stato scelto come tema collaterale quello delle “FARFALLE”. Sono coinvolti quindi studiosi, esperti, musei, ma anche creativi fra cui stilisti ed artisti che sviluppano questo tema.

Accanto alla passeggiata nel parco tra i colori dei tulipani, ogni anno la manifestazione propone anche esposizioni a tema e allestimenti. Un’apprezzata zona shopping propone eccellenze del territorio, prodotti stagionali dei produttori agricoli, mieli e marmellate artigianali, delizie gastronomiche, vini doc, cosmetici naturali, tessuti e articoli per la casa e poi piante, fiori e prodotti per rinnovare il giardino o il terrazzo. Inoltre, per permettere ad ognuno di trascorrere una divertente e serena giornata all’aperto con tutta la famiglia è allestito un bar-ristorante che propone menu a prezzo fisso, piatti freddi e caldi, panini e molto altro.

Sono presenti inoltre zone pic-nic nel parco, mentre nel paese di Pralormo è possibile acquistare e degustare i prodotti delle cascine del paese. Inoltre, la Proloco propone piccoli menu rigorosamente da asporto. Per gli amici a quattro zampe, ciotole d’acqua fresca e un vero Dog Bar nel parco. Ogni anno Messer Tulipano ospita e dà visibilità a realtà impegnate nell’affrontare problematiche sociali e l’importante attuale tematica della sostenibilità ambientale.

In occasione di MESSER TULIPANO inaugura anche la nuova stagione di aperture al pubblico del castello che propone un itinerario dedicato alla vita quotidiana in un’antica dimora tra cantine, cucine, camere da pranzo e saloni d’onore. (www.castellodipralormo.com/le-visite-del-castello/) Si segnala inoltre la possibilità di pernottamento nelle Rural Suites “Le case della Giardiniera”, appartamenti adiacenti al muro di cinta del Castello arredati con attrezzi di un tempo e arredi semplici ma evocativi della vita quotidiana delle persone che in passato lavoravano per il Castello e abitavano in questi appartamenti. (www.lecasedellagiardiniera.it).

Les Petit Madeleines, alta cucina nel segno dell’eleganza e dell’innovazione

Torino è conosciuta come la “piccola Parigi” per lo stile architettonico delle sue vie, per le  caratteristiche arcate di muratura sul fiume che la attraversa e dai palazzi che, in un certo modo, ricordano quelli maestosi della Francia dell’800. Tutto a Torino ricorda la Francia e il suo stile urbano: l’hotel 4 stelle Turin Palace, proprio di fronte alla stazione di Porta Nuova (lato via Sacchi) ne é un esempio.

La struttura storica ma contrapposta a chiare linee moderne , elegante e non eccentrica, è contornata di dettagli che ne imprimono subito lo stile con cui l’ospite viene accolto. E lo si nota subito dalla hall, arredata con divani e sedute ricoperti da materiali di qualità, con tinte abbinate ai colori dell’ambiente, avvolti da un’atmosfera di tranquillità e di rilassatezza. Accompagnati sempre da un sottofondo di musica classica che può aiutare a trovare concentrazione , a migliorare l’umore ma, piú in generale, contribuisce a calmare il corpo dalle fatiche quotidiane. A tal proposito, saranno varie le iniziative che lo stesso hotel metterà in campo al fine di godere delle intensità della note di musica classica abbinate a particolari degustazioni di tè.
Raffinatezza e stile che si può ritrovare soprattutto nel rinnovato progetto gastronomico del ristorante dell’hotel , LES PETIT MADELEINES, accessibile anche dal pubblico non ospite della struttura: la giovane brigata, guidata dall’executive chef Giuseppe Lisciotto, ha messo a punto un menù che si inserisce perfettamente in ció che potremmo identificare come una proposta gastronomica fresca e rinnovata,  dai gusti perfettamente equilibrati e distinguibili fra di loro, di alta cucina caratterizzata da sinfonie di semplicità e di innovazione.
Con le parole ben precise dello chef, si può comprendere immediatamente  il contenuto e la portata del progetto: ” Questi due anni , segnati da oggettive difficoltà per chi lavora nel mondo della ristorazione e dell’ospitalità, hanno avuto peró il merito di regalarmi del tempo non solo per approfondire le mie competenze, ma anche per riflettere su come approcciarmi nell’elaborare un piatto e nel proporlo. Una riflessione di concetto che ho portato nella Carta di Primavera de Les Petit Madeleines, in cui ho osato meno dal punto di vista della sperimentazione,  ma mi sono concentrato sul dare un’identitá netta ad ogni proposta, rendendola più centrata nell’uso degli ingredienti “
La primavera di gusti, su cui si basano i piatti, sono stati immaginati in un’ottica di sottrazione al posto dell’aggiunta,  proprio per assaporare fino alla fine l’ingrediente principe della portata: dove le contaminazioni sono state pensate e inserite per dare identitá e non per prevaricare. Ecco che, allora, il risotto, crema di topinambur, nduja e  liquriizia è stato chiaramente preparato omaggiando la terra calabra, quello dello chef, e il Piemonte, quella che lo ha accolto. Ma, nel menù alla carte, sono presenti e curiose anche le proposte sospese tra classicitá e innovazione, come il Filetto di fassona, pepe verde e patate ratte, la suprema di faraona, porro grigliato e chorizo e la pluma di maialino, broccoli e mele cotogne. Immancabile e sempre ben riuscita e gradita, la proposta tradizionale piemontese con sbuffi di innovazione non banale : il vitello tonnato con salsa all’antica, sedano e acciughe del cantabrico, l’insalata russa  con uova di quaglia e ventresca di tonno e gli agnolotti del plin al sugo di arrosto e crema di nocciole.
Degno di sottolineatura, il dessert di primavera ” Cremoso alla vaniglia, crema di nocciole, mela Red Moon ( coltivata in zona di Cuneo) e infuso al karkadè:  scenograficamente di impatto e dalla realizzazione curata nei particolari. La carta dei vini, ampia e selezionata direttamente dal sommellier di sala, abile conoscitore degli abbinamenti più adeguati alla pietanza prescelta.
Chiara Vannini
Turin Palace Hotel & Les petites Madeleines
Via Paolo Sacchi 8 , Torino
Tel. 011 0825321