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Re peperone in festa a Carmagnola

dal 27 agosto al 5 settembre 2021 a Carmagnola (TO)

Tutti gli eventi sono gratuiti ad eccezione degli eventi de “Il Foro Festival”

www,fieradelpeperone.it

 

Dopo l’edizione “Speciale e Diffusa” del 2020, arriva al traguardo dei 72 anni la più grande manifestazione fieristica italiana dedicata a un prodotto agricolo che torna a riproporre, come da tradizione, 10 giorni di eventi gastronomici, culturali ed artistici per tutti i sensi e per tutte le età.

 

In un’area espositiva di oltre 10.000 mq, con 8 piazze dedicate di cui 6 enogastronomiche, 2500 posti a sedere e oltre 200 espositori, il Comune di Carmagnola presenta un cartellone con tante proposte a cavallo tra gusto, cultura e attualità, con degustazioni, workshop, show cooking, cene a tema, street food, concerti e spettacoli di vario genere, talk show, iniziative solidali, area bimbi, una grande rassegna commerciale e altro ancora.

 

Con tanti ospiti – tra i quali ARTURO BRACHETTI, TINTO, GINO SORBILLO E PAOLO MASSOBRIO – questa sarà anche la seconda edizione anti-spreco alimentare grazie alla partnership con l’azienda Cuki che fornirà migliaia di piatti in alluminio prodotti con materiale riciclabile al 100%  e di Cuki Save Bag distribuite ad espositori ed esercenti della città.

 

Per il terzo anno consecutivo inoltre, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS è charity partner con diverse iniziative dedicate a promuovere e sostenere le sue attività, tra le quali alcune belle proposte del progetto Pep-Revolution di Fata Zucchina dedicato alla salute dell’uomo e del pianeta.

 

Torna anche “Il Foro Festival” con i concerti a pagamento di GIUSY FERRERI il 28 agosto, di SAGI REI il 29 agosto e dei THE KOLORS il 30 agosto, oltre al Belle Époque Show del 27 agosto.

Una torinese alle finali di Miss Grand Prix

La 17enne piemontese tra le 24 finaliste  a Pescara

C’è anche una ragazza di Mompariero (TO) tra le 24 pretendenti allo scettro di Miss Grand Prix 2021, di fatto il secondo più importante concorso di bellezza al femminile organizzato in Italia e giunto quest’anno alla sua 34esima edizione.

La 17enne studentessa Giulia Agate, ha infatti superato a Giulianova lo “scoglio” delle prefinali accedendo così all’atto conclusivo del concorso in programma , sabato 7 agosto allo Stadio del Mare di Pescara.
Eliminata invece l’altra concorrente torinese, la 27enne di Rivoli Monica Barillaro la cui corsa si interrompe quindi in prefinale.
Giulia Agate, invece, salirà sul palco per la finalissima presentata da Jo Squillo che vedrà la presenza di personaggi del calibro di Federico Moccia (presidente di giuria), Manuela Arcuri, Beppe Convertini, Leo Gassman e tanti altri.
Il concorso di Miss Grand Prix, organizzato sotto l’egida di patron Claudio Marastoni, è stato negli anni “trampolino di lancio” per nomi importanti del mondo dello spettacolo italiano tra cui Tessa Gelisio, Carlotta Maggiorana, Raffaella Fico e la vincitrice del 2020 Camilla De Berardinis che domani sera poserà la corona sulla testa della vincitrice.
Il concorso ha il sostegno e la partnership di Ducati, Caffe Mokambo, Bes Italy, Bomba Energy Drink e il patrocinio dei Comuni di Giulianova e di Pescara.
Per restare aggiornati con tutte le news sul concorso si possono seguire i canali social: Instagram e Facebook @missgrandprix.

A Torino la pizza in pala di Johnny Take Uè

Soffice e voluminosa come una nuvola arriva a Torino (in via Gian Francesco Bellezia, 6) 

Riformulando la classica proposta della pizza in pala, il format trae ispirazione dalle nuove frontiere che stanno rivoluzionando il mercato gastronomico, unendo la qualità della tradizione alle innovazioni dello street food. Si punta forte sulla nuvola di pizza con 48 ore di prefermentazione in biga con lievito naturale e l’80% di idratazione: il risultato è un prodotto leggero e croccante. Ed è possibile ordinarla con impasto tradizionale, ai grani antichi oppure integrale.

Sopra ci si può sbizzarrire scegliendo il proprio gusto oppure affidarsi alla proposta in menù che prevede accanto alle classiche margherita e marinara anche quella ai funghi, alla zucca, al pesto, e ancora quelle con prodotti dell’orto o la “oro verde” con mortadella e pesto di pistacchio. Per i più golosi c’è anche il formato large con una nuvola di pizza di formato 58 x 18 centimetri. Altra base può essere la focaccia anche multicereali o curcuma e zenzero che possono essere servite in tre varianti: terra, mare e veggy.

“L’obiettivo è unire qualità, healthy, innovazione e gusto. La nostra proposta variegata è rappresentata dalla pizza in pala, dalle focacce e dal pane cotto al momento con ingredienti di altissima qualità. Una serie speciale di impasti che vanno dall’integrale ai cereali, dai grani antichi alle farine tradizionali, fino all’esclusiva curcuma e zenzero da combinare con i migliori ingredienti selezionati nel territorio” spiegano Giovanni Kahn della Corte, ideatore di Johnny Take Ue’ e del brevetto Ape Pizza, e di Francesco Esposito, co-founder della formula “Pizza in Pala Focaccia e Pane”.

Varcare la soglia di un locale Johnny significa vivere una nuova esperienza in tema food. Atmosfere accoglienti e mood originali creano lo spazio ideale per gustare la pizza in un contenitore ricercato e curato fin nei minimi dettagli nel segno del design tra il jungle e il vintage.

Il format, che sta ricevendo già numerose richieste di affiliazione, si svilupperà con 20 aperture nei prossimi 2 anni: dopo l’esordio a febbraio a Caserta e questa apertura in Piemonte, ne seguirà una a Napoli in via Bracco all’interno di quello che sarà il Museo della Tradizione Enogastronomica – MUTE di Diego Minutaglio. “Pizza in pala, focaccia & pane” va ad arricchire il gruppo Johnny già presente con Pizzeria e Cucina di eccellenza, Apecar e Cicloofficina.

Trovare l’armonia corporea e sciogliere le tensioni con il Rolfing

Il massaggio che libera da blocchi e regala benessere a corpo e mente.

“Quando il corpo riesce a lavorare in modo appropriato, la forza di gravità può fluire attraverso di esso. Quindi spontaneamente il corpo guarisce se stesso” afferma la Dr.ssa Ida Pauline Rolf, ideatrice dell’ omonima tecnica di manipolazione muscolare.

Sì perché “rolfing” non è un termine inglese bensì la declinazione del nome della creatrice di questa pratica che crede fermamente che corpo e mente vadano di pari passo e che il benessere di uno dipenda strettamente da quello dell’altro. Questa metodologia è, sostanzialmente, in grado di capire il nostro interno attraverso i messaggi che il fisico invia dall’esterno, per esempio, una postura sbagliata può corrispondere ad una specifica problematica emotivo-psicologica. E’ un metodo quindi per comprendere il profondo, attraverso il portamento o un atteggiamento corporeo scorretto o disfunzionale, che ne agevola la cura.
Tra i disturbi più frequenti per cui ci si sottopone alla manipolazione Rolfing ci sono il mal di schiena, dolori cervicali, instabilità alle caviglie, ma spesso si fa anche per prevenire problematiche simili legate alla struttura fisica, questa tecnica, infatti, si propone di assicurare stabilità ed equilibrio “attraverso il tocco ed il movimento basandosi sulla correlazione tra forza di gravità ed armonia funzionale del corpo umano”, brillante intuizione della dottoressa Rolf.
Niente oli profumati o trattamenti rilassanti dunque, bensì una manipolazione muscolare che può essere più o meno leggera, in base alle caratteristiche del tessuto connettivo di ogni persona, che agisce sia sulla parte dolorante interessata ma anche sulle zone connesse con l’obiettivo di ristabilire l’armonia globale.
La forza di gravità è l’elemento cardine su cui si basa il Rolfing. Questa “forza” esercitata dalla Terra, come sappiamo, passa perpendicolarmente attraverso qualsiasi corpo tenendolo assicurato in piedi (a questo fenomeno, ovviamente, non facciamo caso perché è automatico e naturale). Con una corretta postura questa forza di attrazione sorregge il fisico con una tenuta armonica, ma quando si verificano problemi sulla colonna vertebrale questa fluidità nel supporto viene a mancare e si potrebbero aggiungere altre complicanze legate, per esempio, al movimento o alla respirazione.
Il Rolfing interviene nel favorire la guarigione di certe problematiche attraverso una vera e propria educazione motoria ed un lavoro di manipolazione corporea e il “rolfer”, l’operatore che lo esegue, accompagna in questo processo aiutando anche a migliorare il contatto con il proprio corpo.

Il percorso ideale per godere dei benefici del Rolfing è di 10 sedute individuali di circa un’ora ciascuna. Durante ogni sessione ci si dedicherà ad una parte della struttura fisica, alla respirazione e alla capacità dei vari sensi, naturalmente in relazione alle necessità del singolo e cercando di affrontare specifiche problematiche. La fase iniziale del body reading è essenziale, il rolfer , infatti, osserverà attentamente il modo di camminare e la postura della persona; a questa seguirà la parte della manipolazione vera e propria che consentirà lo scioglimento di tensioni e che non sarà del tutto passiva, ma al contrario il soggetto sarà invitato ad esplorare le sue sensazioni interiori a cui sono legate le emozioni in blocco e verrà guidato nel compiere dei gesti terapeutici precisi. Alla fine della sessione ci sarà un momento di confronto per verificare cambiamenti e benefici.

Tra i giovamenti possibili con l’applicazione di questa tecnica troviamo un maggiore benessere personale generale, fluidità nei movimenti, postura e flessibilità migliorate.

Il Rolfing, o integrazione strutturale, è un metodo che implica dunque un lavoro sinergico tra corpo e mente e che conferma come il nostro fisico sia lo specchio di ciò che accade interiormente. Spesso ci adattiamo a situazioni che non ci appartengono, seguiamo percorsi che non fanno per noi solo perché pensiamo che siano nell’ordine delle cose; la nostra struttura corporea è capace, attraverso diversi segnali o allarmi, di avvisarci che stiamo percorrendo una strada sbagliata o che ci stiamo sottoponendo ad abitudini dannose. E’ necessario istituire un dialogo profondo e proficuo col nostro corpo, osservare le posizioni che assumiamo o la modalità con cui ci muoviamo o respiriamo per comprendere se sono corrette. E’ importante, e il Rolfing è un valido aiuto per farlo, mettere in contatto il corpo con il nostro interno e con le emozioni, per stabilire equilibrio e simmetria.

Mens sana in corpore sano.
Decimo Giunio Giovenale, Satire, II sec.

Per approfondire: www.rolfing.it

Arriva a Torino la versione bubble di alcuni dei cocktail più amati.

FOOD TREND LA NOVITA’ DELL’ESTATE 2021: I COCKTAIL ‘BUBBLE EDITION‘ DI FRANKLY

 

La prima catena italiana di Bubble Tea lancia una versione rivisitata dei classici cocktails:  dal Negroni con le popping boba al mango al Gin Tonic con topping al passion fruit. E c’è anche il chupito in versione bubble.

 

 

L’aperitivo è ormai diventato un vero e proprio momento di convivialità, al pari del pranzo e della cena. A renderlo più frizzante ci pensa quest’estate Franklywww.franklybubbletea.com, la prima catena italiana di Bubble Tea.

Frankly lancia infatti un menù tutto dedicato all’happy hour, con una rivisitazione in versione bubble di alcuni dei cocktail più amati. Alcuni esempi? Dal Negroni con le popping boba al mango allo Sbagliato con il topping alla fragola, dal Gin Tonic con bolle di passion fruit allo Spritz con topping all’arancia.

Ad accompagnare i bubble cocktail, un tagliere con salumi (salame campagnolo e salame piccante), formaggi (caciotta e brie), olive e taralli.

Per i più golosi, Frankly ha pensato anche alla versione dolce dell’aperitivo: i cocktails Frankly’s Specials – come l’Irish Milk Tea con Baileys, te nero di Assam, latte condensato e perle di tapioca o l’Happy Lemon con Tequila, succo di limone, miele, sciroppo alla menta, te verde e topping all’aloe vera – accompagnato da torte, donut e fragole al cioccolato.

Il nuovo menù di Frankly prevede anche i bubble chupito: shot di vodka, tequila e rum accompagnati da topping alla fragola, passion fruit e mango.

Gli aperitivi con le bolle sono disponibili nei punti vendita Frankly di Torino (via Garibaldi), Milano e Bologna.

Tutte le info su: www.franklybubbletea.com

Il Freisa Balbiano vince due ori

In tempo di Olimpiadi anche i vini ricevono le loro medaglie. Ad ottenere ben due ori, particolarmente prestigiosi, è stata l’Azienda Vitivinicola Balbiano di Andezeno (TO) premiata per due etichette di Freisa di Chieri dal “Premio Wow! 2021” di Civiltà del Bere, punto di riferimento per il mondo vitivinicolo grazie al grande lavoro e alla competenza del suo editore e direttore Alessandro Torcoli.

A ricevere il massimo riconoscimento sono state la Freisa di Chieri DOC Superiore “Vigna Villa della Regina 2017”, prodotto nella magnifica Vigna della Regina di Torino, una delle più importanti e affascinanti vigne urbane europee, e il Freisa di Chieri DOC Frizzante 2020, la prima Freisa frizzante ad essere stata premiata nella storia di questa prestigiosa rassegna.

Nel complesso gli ori consegnati dal “Premio Wow! 2021” per il Piemonte sono stati 30 su un totale di 122 campioni ricevuti e l’Azienda Vitivinicola Balbiano è stata tra le poche cantine ad aver visto premiate due etichette diverse della propria produzione.

Queste onorificenze fanno seguito a quelle ricevute lo scorso autunno dal “Freisa di Chieri DOC Superiore Vigna Villa della Regina 2016”: dalla menzione sulla Guida Vini d’Italia Gambero Rosso al “Premio Wow! 2020”, dalla votazione 96/100 su Doctor Wine di Daniele Cernilli alla menzione sulla guida Slowine di Slowfood.

“Queste due medaglie d’oro, sommate ai numerosi riconoscimenti ricevuti lo scorso anno dal “Vigna Villa della Regina 2016”, ci indicano che la strada intrapresa è quella giusta – Spiega Luca Balbiano dell’Azienda vitivinicola Balbiano – Il nostro impegno in questi anni è stato quello di ridare il giusto valore a un vino importante come il Freisa di Chieri, spesso sottovalutato ingiustamente. Abbiamo lavorato sodo per migliorarne ulteriormente la qualità ma anche per promuoverlo e farlo conoscere in Italia come all’estero per quello che è: un vino eclettico, dalle mille sfumature e dalle grandi potenzialità. Un vino dalla storia centenaria e dal luminoso futuro”. 

Notte Rosé in terrazza. Ritorna l’appuntamento dell’estate a Eataly Lingotto

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Oltre 20 etichette, intrattenimento e tapas

 

Nelle calde sere estive un rosato è perfetto. Con il suo profumo di estate, di fiori, di frutta è ideale per un fresco aperitivo o come accompagnamento a tavola durante la cena. Da segnare in agenda, allora, l’appuntamento di giovedì prossimo, 5 agosto, a Eataly Lingotto, nella Terrazza al primo piano: dalle ore 18.30 Notte Rosè. Calici alla mano, sarà possibile assaggiare tra oltre 20 etichette diverse, di produttori dal Nord al Sud della nostra Penisola, per scoprire i vitigni di tutt’Italia in un’unica serata. In accompagnamento le golose tapas che l’Executive Chef di Eataly Patrik Lisa ha pensato per l’occasione.

Per prenotare un posto o avere maggiori informazioni: eventi@eataly.it;  011 19506801

I vini:

– Metodo Classico “Rosanna” Rosé Extra Brut – Ettore Germano

– Metodo Classico “Frecciarossa” Rosé Extra Brut – Frecciarossa

– Franciacorta DOCG Rosè Dosaggio Zero – Andrea Arici

– Trento Doc Perlé Rosé – Ferrari

– Langhe Rosato Doc “Solerose” – Fontanafredda

– Coste della Sesia Rosato Doc “Bricco Lorella” – Antoniolo

– Liguria Rosato Igt “Sciakk” – Ka Manciné

– Pinot Nero Rosato Alto Adige Doc – San Michele Appiano

– Chiaretto Doc Riviera del Garda “Rosa dei Frati” – Ca’ Dei Frati

– Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Dop “Opera Rosa” – Opera02

– Bardolino Chiaretto Dop “Rodon” Bio – Le Fraghe

– Rosato Toscana Igt Bio – Le Cinciole

– Rosato Toscana Igt Bio – Buondonno (Triple A)

– Cerasuolo d’Abruzzo DOC “Anfora” Bio – Francesco Cirelli

– Rosato “Cancelli” – Rabasco

– Rosato Roccamonfina Igt “Pellerosa” Bio – I Cacciagalli (Triple A)

– Rosato Costa d’Amalfi DOC “Salicerchi” Bio – Raffaele Palma

– Negroamaro Rosato Salento Igt “Kreos” – Castello Monaci

– Rosato Salento Igt “Five Roses” – Leone De Castris

– Rosato Murgia IGT “EstRosa” Bio – Pietraventosa

– Calabria Rosato Igt Bio – A’ Vita

– Etna Rosato DOC “Sul Vulcano” – Donnafugata

– Terre Siciliane Rosato Igt – La Calabretta (Triple A)

– Isola dei Nuraghi Rosato Igt “Chiaro di Stelle” – Pala

– Rosé Igp Mediterranée – Triennes

Donne Si Fa Storia: brindisi in alta quota

Con il Prosecco di Serena Wines 1881 e le essenze aromatiche di Elisa Tarasco 

 

Una giornata di studio e convivialità alle sorgenti del Po, con tre università, gli artisti in residenza del progetto Smart Rural, le imprese Essenza Monviso e Serena Wines 1881.


Donne Si Fa Storia si è fattapromotrice di un incontro speciale, quello avvenuto in questi giorni nel Pian della Regina, tra una sua associata, l’azienda agricola piemontese Essenza Monviso e la cantina trevigiana Serena Wines 1881, sostanziando così la sua mission: far incontrare diversi modelli di business innovativi al fine di avviare nuove relazioni dinamiche capaci di massimizzare le potenzialità delle imprese e dei propri territori di appartenenza. Nella fattispecie, il Piemonte d’alta quota con il Parco del Monviso -patrimonio MAB Unesco, e il Veneto delle colline del Prosecco Conegliano Valdobbiadene, altro sito riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Da una parte Elisa Tarasco con la coltivazione di essenze d’alta montagna per produrre preziosi prodotti dedicati a salute e bellezza, dall’altra le uve utilizzate da Luca Serena per vini rinomati come il Prosecco DOC Rosé Soé.  

Il contesto, piuttosto originale, è stato quello di una giornata di alta formazione dove nasce il Po e dove si trovano anche i campi di Elisa Tarasco. È proprio qui, al Pian della Regina, che si sono dati appuntamento una quindicina di ricercatori e dottorandi in scienze ambientali appartenenti ad Alpstream, il gruppo di ricerca voluto dall’Università di Torino, dal Politecnico di Torino e dall’Università del Piemonte Orientale, per monitorare costantemente lo stato di salute dei fiumi – e la loro flora e fauna – in particolare nelle zone alpine in cui il cambiamento climatico influisce in modo importante sull’ambiente.


“Il gruppo di ricerca Alpstream ed Elisa Tarasco afferma Emanuela Zilio, fondatrice di DSFS sono sentinelle preziose di questi luoghi perché grazie alla propria presenza, con sguardo attento intercettano piccoli o grandi cambiamenti ambientali prima che diventino impattanti. È già accaduto, ad esempio, che venisse segnalata l’occlusione di un punto di sorgente del Po, e grazie all’intervento tempestivo si è evitato che si generassero pericolosi dissesti o frane nel versante del Monviso.


“L’acqua –spiega Elisa Tarasco – è uno degli elementi fondamentali per garantire sia l’eccellenza delle erbe officinali sia la qualità delle uve dalle quali si ricavano vini straordinari come il Prosecco che abbiamo offerto per suggellare questo incontro all’insegna dell’amore per l’ambiente”.


Siamo volati ai piedi del Monvisotestimonia Luca Serena, AD di Serena Wines 1881per condividere un’esperienza 100% bio-sostenibile con Elisa, dottore in chimica che ha mollato la città per seguire la sua passione, coltivare erbe officinali nel silenzio della montagna. La sua storia ci ha colpito profondamente e abbiamo voluto sostenerla per comunanza di valori, e in particolare per l’affinità che ci lega alla sostenibilità, tema che alla nostra azienda sta particolarmente a cuore”. 

“Quando ho lasciato il precedente incarico a Torino per creare Essenza Monviso – conferma Elisa cercavo un’alternativa valida in termini di qualità della vita. Mi piaceva l’idea di poter innovare nel rispetto della natura e ho puntato all’alta quota. Ho quindi fondato un’azienda agricola di montagna per la coltivazione di erbe officinali, tutelando la biodiversità e la crescita spontanea di molte specie. Ho scelto un’agricoltura biologica certificata nel rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo. Infine, in piena crisi COVID, data l’impossibilità di muoversi, è arrivata la svolta tecnologica: grazie all’e-commerce, con i miei prodotti ho potuto raggiungere i clienti acquisiti, e i molti nuovi contatti generati dal web, direttamente a domicilio.”

 

Essenza Monviso nel corso di quest’anno è cresciuta anche portando avanti il progetto di implementare varietà e quantità di essenze coltivate. Grazie all’approccio sostenibile, ha potenziato il dialogo con il territorio creando sinergie anche con realtà extra territoriali che condividono la stessa filosofia, come Serena WINES 1881. L’obiettivo è quello di promuovere prodotti che portino con sé l’identità forte di un luogo, sappiano interpretarlo e raccontarlo. Sui terreni affacciati sul Monviso, la coltivazione in alta quota (1800 m) delle stelle alpine, della lavanda, della malva, avviene secondo i dettami dell’agricoltura biologica. Raccolta ed essiccazione delle piante avvengono manualmente, i prodotti per il benessere, cosmetici o alimentari, sono tutti a zero chimica aggiunta. Questo luogo incontaminato si è rivelato ideale, tanto che qui in zona, ad Ostana (CN), sta per sorgere un laboratorio a cielo aperto per l’analisi in vivo della salubrità delle acque. 


“Al fine di un monitoraggio sempre più attento – raccontano con un certo orgoglio il Prof. Stefano Fenoglio e le ricercatrici di Alpstream a Donne Si Fa Storia – stiamo costruendo ai piedi di Ostana un sistema di canali artificiali per attuare esperimenti in condizioni controllate. Riusciremo a effettuare simulazioni del comportamento di 8 fiumi al cambiare delle variabili ambientali. Sarà un impianto di circa 30×20 metri, unico in Europa, disponibile per i ricercatori di tutto il mondo, dal novembre di quest’anno”.

All’incontro in cui Alpstream ed Essenza Monviso hanno visto congiunti i propri sguardi sul fiume Po, si aggiunge un terzo racconto: la graphic novel alla quale sta lavorando Elisabetta Percivati, in arte EPI, un’artista ‘in residenza’ (nell’ambito dei progetti collegati alla piattaforma europea Smart Rural, di cui Ostana – unica area in Italia – fa parte, insieme ad altre 14 location europee).

Le immagini del territorio realizzate dall’artista daranno vita ad un dossier funzionale alla creazione del videogioco Monviso Play, strumento che potrà accompagnare i visitatori a scoprire, in modo nuovo, le meraviglie del Parco del Monviso MAB UNESCO.

Ufficio Stampa DSFS

Albina Podda 

3484510176


CV Elisa Tarasco – Azienda Agricola Dott.ssa Elisa Tarasco – Essenza Monviso Regione: Piemonte 

Elisa Tarasco si è laureata in Chimica presso l’Università degli Studi di Torino (1994-1999), ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Chimica Analitica presso l’Università degli Studi di Torino (2000-2002) e ha praticato attività da Chimico presso aziende di Settori di Chimica dell’Ambiente e Laboratori di Ricerca (2003-2014). Come Libera Professionista è stata Consulente Ambientale e della Sicurezza (2012-2014). Dal 2014 è titolare dell’Azienda Agricola Essenza Monviso specializzata nella coltivazione e trasformazione di erbe officinali.


Donne Si Fa Storia (DSFS – www.donnesifastoria.it) è un progetto che mira a portare in luce modelli di business non scontati e non sempre noti, ad aprire nuove possibilità di dialogo, networking, co-progettazione e lobby per le imprenditrici della nostra epoca, in una dimensione che spazia dall’identità e peculiarità dei singoli territori alla dimensione europea. Attivato nel 2015, DSFS propone una visione originale sulle professioni ricoperte dalle donne, intraprendendo un viaggio che attraversa 100 anni di storia, dalla Prima Guerra Mondiale ad oggi. Le figure che emergono dalla ricerca sono di contestuale attualità, dinamiche, che ben si prestano a costituire veri e propri modelli di riferimento anche per le donne contemporanee, in termini -diremmo oggi- di approccio lavorativo, capacità di networking, problem solving

Ad oggi il progetto è attivo con le proprie azioni in contesti di livello locale, nazionale ed europeo. 

Rosso Ferrari

Casale Monferrato si è tinta di rosso domenica mattina con la prima iniziativa organizzata dalla neonata Scuderia Ferrari Club, sorta nella città di Sant’Evasio appena qualche mese fa.

Una ventina di rosse vetture di Maranello con il cavallino rampante hanno percorso le vie della città arrivando poi al punto di incontro di fronte al Lungo Po. E tra i partecipanti c’era anche il pilota della categoria Gran Turismo, Luca Demarchi. Il delegato regionale delle Scuderie Ferrari Club del Piemonte (8 in Piemonte) e presidente di quella di Alessandria, Franco Giuliani ha espresso tutta la sua soddisfazione per la riuscita dell’evento anticipando che il 5 settembre prossimo ne verrà organizzato uno a Valenza per ricordare Sergio Cassano, già sindaco di Valenza e ferrarista doc per tutta la vita oltre che fondatore del Club Italia Ferrari.

Massimo Iaretti