LIFESTYLE- Pagina 251

Le crociere più pazze e originali del mondo

Sono molti i torinesi che amano trascorrere le vacanze in crociera. Secondo Crocierissime.it un crocierista su tre è alla ricerca di un’esperienza a tema. Una panoramica delle idee più strane a bordo di una nave

 

Le crociere sono più di moda che mai in quasi tutti i paesi, Italia compresa. Ma, oltre alle cose più comuni che si possono trovare su una grande nave, dalla variegata offerta gastronomica all’intrattenimento, dalle escursioni alle attività sportive, sempre più persone sono alla ricerca di un’esperienza diversa. Il primo sito italiano interamente dedicato al mondo delle crociere, www.crocierissime.it , ha dimostrato in un recente sondaggio tra i suoi utenti che il 35% dei crocieristi vorrebbe avere ancora più opportunità tra cui scegliere durante la navigazione: attività speciali, vere e proprie “esperienze”, come poter cucinare con uno chef stellato, partecipare a un corso stravagante seguendo i propri hobby, o vivere un’avventura esclusiva durante un’escursione a terra al di fuori dei soliti itinerari previsti, come immergersi nella cultura dei luoghi visitati o dedicarsi a trekking e proposte ricche di adrenalina per i più audaci. Insomma, prevale il desiderio di trasformare la crociera in qualcosa di molto simile a un viaggio studiato nei minimi dettagli, ma con la comodità di trovarsi su una nave piena di comfort e di non dover pensare a nulla da organizzare.

 

Il mercato propone molte alternative, ma poiché l’offerta è molto ampia, vale la pena lasciarsi guidare da Crocierissime.it che ha selezionato il meglio. Ce ne è davvero per tutti i gusti: ecco alcune delle offerte più originali e stravaganti a bordo.

 

Sulla nave con Beethoven o Jon Bon Jovi
La compagnia di navigazione di lusso Ponant propone una grande crociera musicale per il 2019 in cui, anche gli itinerari sono tematici e permettono di approfondire le varie mete da un punto di vista musicale. Una volta in navigazione, inoltre, gli artisti si esibiscono e partecipano a diversi momenti di vita sulla nave, insieme agli altri passeggeri, prendono parte alle escursioni, firmano autografi e persino condividono pasti e conversazioni informali con il resto degli ospiti. Intitolata “Odissea musicale nel Mediterraneo” , la crociera è di sette notti a bordo della nave Le Bougainville : un viaggio tra Atene e Roma dal 20 al 27 settembre, che unisce i luoghi più attraenti di Grecia e Italia con una serie di recital privati di musica classica in un programma ideato e supervisionato da Michael Parloff , ex solista principale della Metropolitan Opera Orchestra dal 1977 fino al suo ritiro nel 2008. E già per il 2020 è stata annunciata l’ “Odissea musicale nel Nord Europa” , tra Stoccolma e la città francese di Honfleur che celebrerà il 250esimo anniversario della nascita di Ludwig Van Beethoven. Un qualcosa di molto diverso è quello proposto da “Runaway to Paradise” , l’ultima esperienza turistica della Norwegian Cruise Line sulla Nowegian Pearl , dal 26 al 30 agosto 2019, da Barcellona a Palma di Maiorca, dove si può assistere a un concerto di Jon Bon Jovi sulla stessa nave e nel porto di Palma. Oppure, la già famosa “Rock Legends Cruise” sulla Independence of the Seas di Royal Caribbean . Più di 60 concerti rock, incontri con artisti, conferenze tematiche e molto altro, naturalmente a tema “rock”. La prossima partenza è fissata per il 27 febbraio 2020.

 

Alta cucina a bordo e ristoranti con stelle Michelin a terra
La compagnia francese di crociere fluviali CroisiEurope , famosa per la buona gastronomia e la formula con bevande illimitate e gratuite in tutte le sue navi, ha in programma diverse crociere tematiche con protagonista cibo. Una breve vacanza di quattro giorni con partenza e ritorno a Strasburgo, con pranzi e cene esclusive che spaziano tra diversi tipi di cucina: ungherese, messicana, araba, italiana e spagnola. La partenza è l’11 novembre. P&O Cruises presenta invece la crociera “Food Heroes”, che consiste in diversi viaggi da sette a 14 notti nei fiordi norvegesi, sulla costa mediterranea, in Scandinavia e in Russia, accompagnati da tre celebrità gastronomiche: Marco Pierre White , grande chef stellato Michelin, Olly Smith , esperto di vini ed Eric Lanlard , maestro pasticciere. La compagnia di crociere di lusso Silversea Cruises offre invece ai suoi clienti la “Wine Series” , con undici crociere pensate per gli amanti del vino che vogliono godersi un buon bicchiere in un ambiente piacevole e visitare alcune delle regioni vinicole più famose del mondo, con visite guidate facoltative. Alcune crociere gastronomiche combinano la buona cucina di bordo con visite a terra in ristoranti stellati Michelin.

 

Il “Trono di Spade” si segue anche in mare
Le location in cui sono stati girati diversi episodi della popolare serie tv sono sparse in tutta Europa e sono diventate molto popolari. Una menzione speciale va fatta per le riprese in Irlanda del Nord, dove c’è anche un percorso per rivivere le ambientazioni. La crociera tematica di GOT dedica una delle sue soste per visitare proprio questi luoghi nell’ambito di un tour delle isole britanniche. Durante quella giornata si potranno scoprire molte delle località in cui sono state girate diverse puntate e sentirsi come all’interno della serie. E’ sorprendente scoprire quanti paesaggi medievali e fantastici possono essere esplorati grazie a questo tour a bordo della nave Crystal Serenity della compagnia Crystal Cruises .

 

Un parco acquatico a bordo di una nave
Molte delle grandi navi offrono divertimenti acquatici che spaziano dagli scivoli, alle piscine, dai getti d’acqua ad altri giochi per intrattenere i più piccoli, ma la compagnia Carnival Cruise Lines nella sua nave completamente rinnovata, la Carnival Sunshine , è andata oltre e si propone di far vivere una vera e propria avventura adrenalinica nel suo parco acquatico. Nel WaterWorks , grande e tutto nuovo, i croceristi possono lanciarsi sugli incredibili scivoli della Splash Zone, con l’area bambini dotata di un cucchiaio gigante di oltre 1.000 litri d’acqua o lo scivolo Twister che include sezioni trasparenti che sporgono dalla nave. C’è anche uno spazio riservato solo agli adulti sui ponti superiori con piscina, jacuzzi, cascata, bar e naturalmente una zona relax con magnifica vista mare.

 

Con gli eroi e i cattivi di Star Trek
I seguaci della popolare saga fantascientifica sono fortunati. E’ già alla sua quarta edizione “Star Trek: The Cruise” , la migliore esperienza condivisa insieme ad alcuni protagonisti leggendari (William Shatner, Robert Picard, Jonathan Frakes, tra gli altri) e ai fan più appassionati di Star Trek in tutto il mondo. Questo viaggio di 7 giorni sulla spettacolare Explorer of The Seas di Royal Caribbean , che si svolgerà dal 1 all’8 marzo 2020 nei Caraibi, offre un appuntamento senza precedenti con molte star del cast che si esibiscono in speciali spettacoli, eventi, attività e feste a tema Star Trek. Quasi ogni evento include una parte interattiva, rendendo questa crociera un’esperienza unica e personale sull’Universo Star Trek. Tra i vari intrattenimenti ci sono serate a tema, giochi di società, proiezioni sotto le stelle e sessioni di domande e risposte con i protagonisti.

 

Niente costume da bagno… o qualsiasi altro indumento
Sono passati più di trent’anni da quando sono state proposte le prime crociere nudiste e l’idea sembra aver preso piede. Si sono appena aperte le prenotazioni per partecipare alla 31esima edizione della più grande crociera nudista al mondo a bordo della Carnival Legend , e si prevede già che vi parteciperanno più di 3.000 persone. Partirà il 14 febbraio 2021 dal porto di Tampa (Florida, Usa), avrà una durata di 15 giorni e toccherà 8 destinazioni nei Caraibi. Chi non vuole aspettare così a lungo ha un’altra opportunità dal 23 febbraio al primo marzo 2020. E ci sono molte altre opzioni. Una di queste è la Big Nude Boat, appositamente progettata per creare un’atmosfera erotica, ad esempio con cabine “sensuali” e, tra le attività, laboratori di sesso, serate a tema, ogni tipo di intrattenimento “piccante” e una grande varietà di giochi provocatori. Nudi, o “quasi”, ci sono altre crociere tematiche di crescente successo con diverse modalità e temi, rivolte a gay, lesbiche, ecc.

 

Con Darth Vader, Chewbecca e tutti gli altri
Secondo Crocierissime.it l’età dei croceristi diminuisce ogni anno e sono sempre più numerosi i bambini che viaggiano sulle navi da crociera. Tutte le compagnie hanno programmi speciali per i più piccoli e un equipaggio specializzato per farli divertire, specialista in questo settore è la Disney e una delle crociere di maggior successo è la Star Wars Disney Cruise Line . I fan della famosa saga possono visitare destinazioni paradisiache, come le Isole Cayman o la Giamaica, accompagnati da personaggi come Darth Vader o gli Stormtroopers. A bordo di questa crociera, tutto richiama Star Wars: un Jedi insegna ai passeggeri a usare la spada laser, ci sono proiezioni di film, spettacoli e campioni di vari oggetti da collezione. Anche se la maggior parte delle crociere si svolgono nei Caraibi, ci sono anche numerose opzioni nelle acque europee, come la cosiddetta Maestà del Mediterraneo o Esplorazioni nel Nord Europa.

 

E molto altro…
Le possibilità delle crociere tematiche sono quasi infinite. Ci sono proposte per gli appassionati di golf con soste su alcuni dei migliori campi del mondo; vacanze pensate per gli appassionati di quasi tutti gli sport; per chi deve essere sempre alla moda, con esclusivi pass per modelle e conferenze di stilisti ed esperti del settore; per gli appassionati di heavy metal e dei Kiss, con il gruppo a bordo; per chi è interessato all’astronomia o all’artigianato; per chi ama la poesia o la meditazione; per i fanatici della Formula 1 o della caccia. E non mancano le proposte curiose: come la Meow Meow Cruise, una crociera speciale per gli amanti dei gatti, anche se stranamente i gatti non sono ammessi a bordo.

Cirio all’oratorio per la Festa del peperone

“E’ una fiera che conosco ed apprezzo da anni, per la sua capacità di crescita, è oggi uno degli appuntamenti enogastronomici più importanti del nostro Piemonte, a livello nazionale ed internazionale, frutto del lavoro che è stato fatto puntando sulla qualità”. Così Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte nella sua ‘confessione laica’ fatta nell’Oratorio di San Filippo ha ‘fotografato’ quella che è la settantesima edizione della Fiera nazionale del Peperone di Carmagnola. L’incontro con Cirio è stato uno dei moltissimi eventi che hanno animato il primo fine settimana dell’evento che ha come protagonisti i peperoni, coltura tipica del Carmagnolese, e che proseguiranno sino alla prossima domenica, 8 settembre.

Il segreto della manifestazione sta, come ha ben sottolineato il presidente Cirio, nell’aver saputo legare gli aspetti della ruralità, delle macchine agricole, al turismo del vino, all’enogastronomia, a tutto quello che circonda l’essere peperone.

Massimo Iaretti

 

 

E’ tempo di Ametista Day

Domenica 15 settembre

“1959-2019 – LE AMETISTE DI TRAVERSELLA”

Domenica 15 settembre, presso il complesso delle miniere di Traversella (TO), dalle 10 alle 18, il Museo Mineralogico e delle Attrezzature della Miniera di Traversella, con il locale Gruppo Mineralogico della Valchiusella, con il patrocinio del Comune di Traversella e con la collaborazione del Gruppo Mineralogico Lombardo, editore della Rivista Mineralogica Italiana, propone una giornata dal titolo “1959-2019 – Le ametiste di Traversella”. L’evento vuol ricordare la vita di miniera, permettere ai visitatori di scoprire l’allestimento museale ma, soprattutto, vuol riportare alla memoria un fatto quasi leggendario verificatosi tra maggio e giugno del 1959, quando, durante il turno di notte, venne scoperta una grande cavità, ovvero un “geode” vergine e interamente riempito di cristalli di quarzo ametista. A quel tempo le esigenze dell’azienda erano ben altre e gli operai, superata la sorpresa e la curiosità iniziale, abbandonarono il geode al suo destino. Il prezioso reperto divenne parte di un pilastro di sostegno e, successivamente, venne ricoperto da una frana, sparendo nuovamente e portando con sé, almeno in parte, il suo prezioso contenuto. Questi fatti restano oggi una vicenda affascinante da narrare e molti sono gli appassionati ed i collezionisti di minerali che, ascoltando le testimonianze di quanti lavoravano in miniera e dei pochi testimoni oculari ancora in vita, hanno cercato di recuperare il geode, per ora senza esito positivo.

Le miniere di Traversella e, in generale, tutta la Valchiusella, sono un territorio particolarmente ricco di minerali. Quello che si potrebbe definire un vulcano mancato resta ancora oggi un territorio ricco di campioni mineralogici in gran parte sepolti e da ritrovare.

L’ “Ametista Day” previsto per il 15 settembre, in cui mito, storia e territorio si incontreranno, vuol essere un’occasione per riscoprire gli antichi impianti e i numerosi reperti esposti nelle sale del museo che, per l’occasione, cederà le postazioni d’onore ai preziosi cristalli viola che arriveranno da musei e collezioni private di tutta Italia.

Il quarzo ametista era presente in grande quantità nella miniera di Traversella e a testimoniarlo sono sia i campioni ritrovati sia le testimonianze trascritte o registrate di quanti lavorarono per lunghi anni presso il sito minerario.   Basti pensare che si racconta di quanti, proteggendosi le mani con il cappello di lana, riuscirono a raccogliere gli ultimi cristalli di cui si ha notizia, i quali erano lunghi circa sei centimetri. Nulla al confronto con i primi ritrovamenti lunghi oltre trenta centimetri! Alcuni campioni recuperati andarono distrutti, altri furono venduti sottocosto e altri ancora sono tutt’oggi conservati gelosamente. Alcuni tra gli esemplari ancora oggi visibili sono tra le più belle ametiste del mondo come colore e dimensione.

L’ametista è un quarzo di colore violetto più o meno intenso. La particolare sfumatura è dovuta alla presenza di ossido di ferro. Siccome si tratta di una varietà di quarzo, il termine “ametista” andrebbe sempre scritto tra virgolette. Le caratteristiche fisiche e le forme sono le stesse del quarzo, inoltre la parte colorata di violetto del quarzo può risultare soltanto nella parte terminale del cristallo, o esserne il “fantasma”, oppure formare una sorta di “cappuccio” o “scettro”.

Sulle Alpi l’ametista è considerata una vera e propria rarità.

I primi piccoli cristalli viola di Traversella vennero trovati già nel 1908.

 

Vediamo qualche curiosità su questo minerale. Conosciuta già all’epoca degli egizi, si dice che la regina Cleopatra possedesse un anello con ametista a cui erano attribuiti grandi poteri. Sembra che la regina d’Egitto prediligesse, proprio per questo motivo, il colore viola. Il nome “ametista” ha origini antichissime e significherebbe “sobrietà”. Secondo i greci, serviva a disintossicare e a preservare dagli eccessi dell’alcool, ma anche per curare le malattie mentali. Gli ebrei la chiamavano “akhlamah”, la “pietra del sogno”, che assicurava sonni tranquilli liberi da incubi, ed è associata ad Adnachiel, l’angelo dell’indipendenza (il cui pensiero non era influenzato da nessuno). Anche Leonardo Da Vinci fu affascinato dal colore del quarzo ametista. Egli sosteneva che aiutasse a dominare gli istinti più bassi e che fosse quindi portatore di serenità ed equilibrio. Il più grande cristallo di “ametista” delle Alpi è lungo 78 centimetri ed è stato rinvenuto al Saurüssel, nella Zillertal in Austria, nel 1985.

 

Il sito mineralogico che ospita oggi il museo è stato realizzato negli anni ’40 del Novecento per recuperare quelli che erano considerati “minerali economicamente utili”. Note sin dalle epoche più remote, le miniere vennero in quegli anni sfruttate soprattutto per l’estrazione della magnetite (importante per la grande quantità di ferro contenuto) e della scheelite (importante per l’estrazione del tungsteno).

Le sale espositive accolgono, oltre ad alcuni macchinari originali, le teche con diversi campioni mineralogici rappresentativi della località.

Il museo è aperto dalle 10:00 alle 18:00. Per informazioni inviare una mail a gmv.traversella@gmail.com o telefonare al nr. 0125/794005 o al nr. 349/8380655.

Miss Reginetta Over è Loredana Semerario prof di lingue di Torino

La bellezza senza età protagonista a Chianciano terme

Il Piemonte fa incetta di premi: seconde classificate due splendide donne, mamme e professioniste di Torino.

Riflettori puntati sulla bellezza senza età a Chianciano Terme, dove si sono tenute le finali nazionali di Miss Reginetta Over, 40 splendide e affascinanti donne, dai 30 ai 65 anni, provenienti da dure selezioni effettuate nei mesi scorsi in tutta Italia, si sono sfidate a colpi di sorrisi e di talento di fronte al grande pubblico di Chianciano Terme.
A vincere l’ambito titolo nella fascia Lady dai 43 ai 55 anni Loredana Semerario, di Torino, bionda occhi azzurri, fisico atletico, 51 anni, festeggiati proprio durante la finale, mamma e Professoressa di inglese e francese, ex maratoneta a livello agonistico, amante dello sport in particolare il nuoto e la corsa, ha sbaragliato tutte le concorrenti con la sua bellezza da dea nordica.
“Ho accompagnato mia figlia di 14 anni ad un concorso di bellezza e l’organizzatore mi ha chiesto di partecipare a Miss Reginetta Over,- ha dichiarato Loredana Semerario – dedico questa vittoria, nel giorno del mio compleanno, a mia madre che non c’è più e ai due grandi amori della mia via che sono mia figlia e Tiziano. E’ stata un’esperienza bellissima e divertente”
Nella categoria Junior riservata alla fascia di età dai 30 ai 42 anni ha vinto l’ambita corona Beatrice Rubbini 31 anni, estetista di Bologna e nella categoria Senior dai 55 ai 65 anni Cristina Cattoni 59 anni di Genova mamma di 5 figli e nonna.
La bellezza piemontese fa incetta di premi anche con le seconde classificate delle categorie Lady e Senior con le due torinesi: Stefania Sapetti 45 anni, infermiera e Zhaled Alialedh 57 anni, interprete di Tribunale, investite della fascia del Comune di Chianciano, dal Sindaco Andrea Marchetti Presidente della giuria.
“ Chianciano è da sempre nota come la citta della salute e del benessere, da oggi con la kermesse di Miss Reginetta diventa anche capitale della bellezza, possiamo definirci la città del “bellessere” – ha dichiarato il Sindaco Andrea Marchetti – Chianciano si rilancia in Europa con tutte le sue straordinarie peculiarità da assaporare nel territorio, ricco di acque termali, di tanta storia, cultura e natura per un soggiorno che punta a far vivere in armonia il corpo e lo spirito a tutte le età.”
Le bellissime signore in gara hanno sfilato con gli eleganti abiti da sera della stilista Raffaella Tirelli e con i costumi di Scostumata firmati dalla designer Lorenza Fidelio e con gli accessori dell’orafa Raffaella Baldassarre creatrice anche delle corone, pezzi unici, incastonati con le pietre, di Miss Reginetta Over. Una serata condotta brillantemente dal giornalista Francesco Anania e dalla bellissima Liliana Ruocco che ha visto l’esibizione di tanti ospiti, tra cui il comico Mandi Mandi, Marco Milano, che ha trascinato il pubblico in fragorose risate.
Intanto nella celebre località termale sono al lavoro le 64 giovani finaliste di Miss Reginetta d’Italia, impegnate in servizi fotografici, riprese televisive, interviste prove e sfilate in ogni angolo della città, in preparazione delle pre finali di domani venerdì 30 agosto, e dell’ attesa sfilata, di grandi brand italiani del 31 agosto, presentata da Jo Squillo.
Domenica 1 settembre in programma la finalissima del concorso, dove verrà eletta la più bella del reame e vincerà l’ambito titolo di Miss Reginetta d’Italia 2019 in una serata con tanti ospiti del mondo dello spettacolo, in arrivo su bollente palcoscenico di Chianciano terme condotta da Jo Squillo e in onda sulle reti Mediaset.

Tutte le serate, aperte al pubblico, si terranno alle ore 21 in Piazza Italia a Chianciano Terme.

www.reginettaditalia.it

Classe 91, nato a Torino, ma con le mani in pasta nelle radici siciliane

Giovane chef respira il dinamismo di Londra, la salsedine della Grecia e le promesse dell’Australia. E dopo aver riempito il suo bagaglio professionale con ingredienti di ogni dove, fa rientro a casa: mamma Italia ha qualcosa che l’estero non ha, e ce lo racconta così

“Mia mamma ha sempre cucinato ogni cosa con le sue mani, e io l’ho sempre osservata con ammirazione, studiavo ogni suo movimento: le nuove generazioni sono abituate a comodità per cui fare la pasta in casa è una cosa straordinaria, mentre cinquant’anni fa era straordinario non saperla fare.”

Fresco di diploma al Beccari, a 18 anni Alessandro Scardina inizia a lavorare per Diego Rista (Tre Galline e Tre Galli): “Diego è stato il mio maestro ed è tutt’ora il mio mentore”. Dopo poco la voglia di viaggiare lo porta alla ri-scoperta della sua terra, la Sicilia, ma servita sui piatti d’argento degli stellati, nei grandi alberghi. “Se vuoi investire su te stesso rimanendo in Italia devi accettare una paga bassa e darti da fare: se ami ciò che fai, ne vale la pena.”

Dopo una stagione nella terra natia, attratto dalla cultura multietnica e iper dinamica di Londra, come tutti i giovani italiani, Alessandro parte alla scoperta di nuovi sapori. “Consiglio a tutti i giovani di partire con un biglietto di sola andata. A Londra le offerte di lavoro sono tante, affrontavo anche 4 colloqui al giorno, e il clima che si respira è proattivo e positivo: ottime retribuzioni significano ottimi sorrisi, ottimi sorrisi sul lavoro significano più impegno, più impegno significa più soddisfazione”.

“Ho vissuto in una casa con 10 persone, tra cui il mio migliore amico, compagno di ogni mio viaggio.” La cucina di Londra non ha un sapore identificante, ma come ben sappiamo, è un’insalata di gusti multietnici: tratti che Alessandro prova ad introiettare durante il suo soggiorno. “La cucina intesa come locale ha una struttura di stampo francese, diversamente da quella Italiana: è divisa in sezioni come carne, pesce, antipasti, primi. Lì ero un capopartita, e in quanto tale comunicavo solo con quelli della mia stessa sezione.” La cucina inglese è una macchina strutturata per funzionare, la cucina italiana è un gruppo di romantici strutturato per far innamorare il cliente. “In Italia è’ più familiare, i rapporti con i colleghi sono di fiducia, di collaborazione, sono umani, come lo è ciò che creiamo.” Sicuramente la disciplina è il carburante perfetto per una macchina che funziona, ma quando si tratta di cibo, non si dice che un piatto è ben fatto quando è fatto con amore?

Dopo essere stato capocuoco per la start up di un ristorante medio orientale, alla ricerca forse di un qualcosa di meno meccanico, Alessandro parte per l’Australia. Contaminato dall’interesse e dalla volontà di studiare ancora i sapori dell’est, approdato dall’altra parte dell’equatore lavora per un Italo-Giapponese fusion, “un posto da sogno”.

Non ancora soddisfatto, probabilmente in modo inconscio alla costante ricerca di un mood italiano, più casalingo e genuino, Alessandro si sposta ad Alonissos, isolotta greca di 2000 abitanti, dove viene chiamato per l’apertura di un ristorante italiano. “Mi sono ritrovato a casa, con i profumi della mia italia e i modi di fare di mia mamma: il pesce lo pescavo io personalmente -adoro pescare, mio nonno era un pescatore- e sceglievo le verdure direttamente dall’orto del ristorante. Lì ho capito che il mio mare era e sarebbe sempre stato il Mediterraneo, e non l’Oceano”.

Nel frattempo, la moda gastronomica trascina in Europa le tradizioni culinarie peruviane, che Alessandro trova da subito stuzzicanti in quanto portano con sè una notevole influenza giapponese: richiamato quindi dal latente amore per la cucina orientale e incuriosito da quella peruviana, Alessandro rientra nuovamente a Londra per studiarne ogni commistione, lavorando in uno dei primi ristoranti peruviani della città.

Conclusa l’esperienza, si torna dove si è stati bene: Alessandro rientra ad Alonissos, “perchè si sta troppo bene a piedi scalzi”.

Ad oggi troviamo Alessandro e la sua creatività a Torino, la sua città, in   Brasserie Bordeaux, via Baretti 15.

I piatti della Brasserie raccontano il suo stile e la sua esperienza di viaggio: sono rigogliosi ma minimal perchè “si mangia prima con gli occhi e poi con la bocca”. Sono proposte di paesi lontani, paesi che sanno di rosmarino e sale, tipicità imparate con mamma e suggestioni di studi precedenti: “a me piace fare le cose buone. Cucino d’istinto, di ricordi”.  Aggiunge sorridendo “però senza Daniele Milone il pane, la pasta, le ricotte che preparo non sarebbero lo stesso”.

A questo punto, non resta che andare a scoprirlo.

Martina Calissano

Cocconato diventa strada del vino

VENERDI’ 30 agosto 2019: Anteprima “Il Salotto di Cocco…Wine”

SABATO 31 agosto 2019
DOMENICA 1 settembre 2019

Cocconato si trasformerà in una virtuale strada del vino, in cui alternare gli assaggi dei vini ai prodotti tipici del territorio, che riempirà il centro storico del paese e ospitando le cantine di Cocconato e del Monferrato.
Novità di questa edizione: venerdì 30 agosto si svolgerà un anteprima dell’evento con “Il Salotto di Cocco…Wine”, un momento dedicato alla tavola con i sapori e i vini delle cantine di Cocconato.
Il Salotto sarà presente a fianco dei banchi d’assaggio che, nella giornata di anteprima, saranno dedicati esclusivamente alle cantine e ai prodotti tipici di Cocconato.
Si proseguirà nei giorni ormai tradizionali del week-end, quest’anno sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, in cui saranno presenti oltre alle cantine ed ai prodotti tipici di Cocconato, anche altre realtà vinicole del territorio del Monferrato e gli stands gastronomici a cura della Pro Loco e dei Borghi del palio di Comune.
Due “Isole del Vino” completeranno l’offerta della degustazione: il tema ed i protagonisti in questa edizione saranno “Speciale Vini Bio” “Vini di Sicilia”.I vini austriaci ospiti speciali di
“Cocco…Wine” 2019

Un nuovo evento si inserisce nel programma dell’edizione 2019 di Cocco… Wine. Nella sezione delle isole del vino, a fianco dei vini di Sicilia e dei vini biologici, nella sola giornata di sabato 31 agosto, sarà presente una selezione di vini austriaci.
La selezione è curata dal giornalista Christian Bauer, che presenterà direttamente i vini al banco d’assaggio e terrà anche una degustazione guidata alle ore 21.00 di sabato 31 agosto

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Info: tel. 0173 364631

stampa.eventi@gowinet.it

www.gowinet.it

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PROGRAMMA, ORARI, COME DEGUSTARE
VENERDI’ 30 AGOSTO
dalle ore 19 alle ore 24 (Piazza Cavour)
– Banchi d’assaggio delle cantine e dei prodotti tipici di Cocconato
– Isole del vino: “Speciale Vini Bio” e “Vini di Sicilia”
– Il salotto di Cocco…Wine: a tavola con i sapori e i vini di Cocconato
– ore 18.30 Degustazione di approfondimento condotta da Alessandro Scorsone (su prenotazione)

SABATO 31 AGOSTO 
dalle ore 17 alle ore 24 (Piazza Cavour e Via Roma)
– Banchi d’assaggio delle cantine di Cocconato e del Monferrato e dei prodotti tipici
– Isole del vino: “Speciale Vini Bio” e “Vini di Sicilia”
– Stands gastronomici di prodotti tipici a cura dei Borghi del Palio e della Pro Loco di Cocconato

– Ore 18.30 “La Barbera d’Asti di Cocconato” degustazione di approfondimento condotta da Michele Longo (su prenotazione)
– Ore 21.00 “da Vienna a Burgenland: i vini dell’Austria” degustazione di approfondimento condotta da Christian Bauer (su prenotazione)

DOMENICA 1 SETTEMBRE

dalle ore 16 alle ore 20 (Piazza Cavour e Via Roma)
– Banchi d’assaggio delle cantine di Cocconato e del Monferrato e dei prodotti tipici
– Isole del vino: “Speciale Vini Bio” e “Vini di Sicilia”
– Stands gastronomici di prodotti tipici a cura dei Borghi del Palio e della Pro Loco di Cocconato
– Ore 17.30 presentazione del libro “Camminare la terra dei Formaggi” di Alberto Marcomini


COME DEGUSTARE
Degustazione Vini

€ 12,00; € 10,00 Riduzione Soci Go Wine, Associazioni di Settore.
I visitatori pagando € 12,00 riceveranno, oltre al calice di vetro ed alla taschina, 8 buoni degustazione di cui 2 riservati alle Isole del vino. Ogni buono darà diritto alla degustazione di vino e dovrà essere consegnato al responsabile del tavolo di degustazione. Qualora si volessero degustare altri vini (della medesima azienda) si potrà acquistare un altro carnet di degustazione al costo promozionale di € 6,00 cad.

 

Battaglie in Val Sangone

“Forse tutto è così, crediamo che attorno ci siano creature simili a noi e invece non c’è che gelo, pietre che parlano una lingua straniera, stiamo per salutare l’amico ma il braccio ricade inerte, il sorriso si spegne, perché ci accorgiamo di essere completamente soli”. Dino Buzzati.

 

Dopo l’evento del 2018 che ha portato al Forte San Moritio e al Rifugio Fontana Mura, in alta Val Sangone oltre 200 persone, domenica 1 settembre ritorna la ricostruzione storica “BATTAGLIE IN VAL SANGONE – Una questione di confine” . Un’iniziativa nata dalla sinergia tra i gestori del Rifugio Fontana Mura, l’Amministrazione Comunale, l’Ufficio Turistico e i rievocatori del Coordinamento Rievocazioni Storiche 1600-1700 e sposata in toto dal Fai Valsangone, senza contare l ‘aiuto prezioso del Parco Naturale Orsiera- Rocciavré, nel quale si trova il sito e che, curiosamente, ospita due delle rievocazioni più alte d’Europa, prima di quelle della Grande Guerra, ovvero la Battaglia dell’Assietta e questa appunto. La straordinaria presenza del Forte di San Moritio, la sua collocazione sullo spartiacque tra ducato di Savoia e Delfinato, l’intorno naturalistico rimasto pressoché immutato, la preziosa vicinanza del Rifugio Fontana Mura, sono le felici condizioni affinché si possa organizzare un evento di questo tipo. Grazie alle visite guidate condotte in mattinata dai rievocatori, tra cui lo storico militare Eugenio Garoglio, si potranno evocare il lavoro degli zappatori saliti sino a lassù per costruire i muretti a secco, difesa del confine, del ducato di Savoia che , a principio 1600 era guidato da Carlo Emanuele I, la vita dei soldati lassù presenti, la loro dieta, i loro abiti di un periodo storico certamente poco noto ai più. Interverranno i gruppi storici : Archibugieri del Monferrato, Accademia di Scherma Tradizionale Scrima Torino, Compagnia della Picca e del Moschetto di Novi Ligure, Amaltea Associazione Storico Culturale di Gallarate ( MI) e la Compagnia d’Armi Flos Duellatorum di Chiavari. PROGRAMMA Al Fortino: possibilità di visite guidate ai resti del Forte di San Moritio mentre al Rifugio Fontana Mura: Attività all’accampamento: momenti di living history e di didattica. Ore 11:30 Conferenza del Prof. Mauro Minola: “Il Forte di San Moritio”. Ore 12:00 Flavio Polledro – Capo gruppo FAI Val Sangone: “Meraviglie segrete in Val Sangone”. Ore 12:30 Pranzo con le truppe al Rifugio Fontana Mura Polenta con spezzatino o antica zuppa del soldato 10€

Info e prenotazioni: 333 3929241 Ore 15:00 al Forte San Moritio simulazione di un attacco da parte di un drappello di francesi. Servizio navetta fino a metà percorso info e dettagli: 0119349681 ufficio turistico Coazze.

Metti una sera a cena… Napoleone

Al forte di Bard (Ao)

NAPOLEONICA. LE NOVITA’. LA CENA STORICA E IL GRAN BAL DES CITOYENS

Torna con la quinta edizione sabato 31 agosto e domenica 1° settembre 2019, Napoleonica, la grande rievocazione storica del celebre passaggio di Napoleone Bonaparte con le sue truppe avvenuto nel maggio del 1800 nel corso della Seconda Campagna d’Italia. Una delle novità sarà la Cena storica e il Gran Bal des Citoyens di sabato 31 agosto alle ore 20.00. Spettatori e rievocatori ceneranno assieme nell’imponente Piazza d’Armi. Allieteranno la serata balli tradizionali, accompagnati dall’esibizione di suonatori di strumenti e musiche della tradizione franco-provenzali a cura del gruppo Ombra Gaja.

 

La cena sarà su prenotazione al costo di 15,00 euro (bevande escluse)


Il Menù

Zuppa alla Bardese

(con zucchine, pane e Fontina)

 

Il Piatto della Truppa

(salsiccetta in umido con polenta)

 

La Rustica dell’Imperatore

(torta alle mele con uvetta e noci)

Prenotazioni

eventi@fortedibard.it

Info T. 0125 833818

Le prenotazioni via mail sono aperte sino alle ore 12.00 del 30 agosto; oltre tale termine saranno possibili solo in loco nel Borgo, in Piazza Cavour

Arriva anche a Torino la pizza alle lumache

Diverse pizzerie di Torino si sono dimostrate interessate ad accogliere nel proprio menu quella che fino ad oggi era  considerata un’estrosa e variante per gourmand, la pizza con le lumache, che si candida invece a diventare piatto di “gastronomia popolare”. Verrà proposta ufficialmente  il 21 settembre a Piana di Monte Verna (Caserta), dove si terrà il 6/o convegno internazionale di elicicoltura con il patrocinio di Mipaaft e Regione Campania. La pizza alle lumache, certificate dal marchio Filiera Lumache Italiane, nasce come idea della Confederazione Italiana Elicicoltori. “La carne delle lumache ‘Helix’ – assicura l’associazione degli allevatori – è facilmente abbinabile, aiuta a rendere il piatto molto digeribile, grazie alla percentuale minima di lipidi e offre nel contempo un adeguato apporto di proteine. E’ semplice da gestire, una volta lessata e intenerita, pronta da essere messa sulla pizza in forno senza altri trattamenti”. La quantità ideale è di 30-35 grammi, 7-8 lumache sgusciate, con un costo reale paragonabile ad altri ingredienti tradizionali: prosciutto, formaggio e cozze.

Bom dia !!!

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Il saluto consiste in un atto rappresentato da un gesto, accompagnato nella maggior parte delle volte da parole o frasi che si scambiano con una o più persone quando si incontrano o quando si prende commiato da loro, per fini personali o professionali, manifestando sentimenti di simpatia, affetto, rispetto, devozione o sottomissione.

Nell’antica Roma la “salutatio matutina” rappresentava il saluto che i clienti porgevano al proprio patrono accompagnato dalle parole “Ave Domine, Ave Rex”.

Ai nostri giorni il saluto rappresenta ormai una forma di cortesia, sebbene tuttavia l’origine rimanga sempre religiosa.

Del saluto in senso stretto bisogna distinguere quindi la forma ed il contenuto. La forma è spesso una formula, mentre il contenuto è spesso un augurio (vedasi il buongiorno che in greco significa “sii lieto”).  Altre tipologie di saluto riprendono le origini di carattere religioso come, per esempio, il francese “adieu”, l’inglese “good-bye” (contrazione dell’espressione piùestesa “God be with you”) o l’ancora più diretto spagnolo “vaya con Dios” che, al suo interno, comprende una moltitudine di auguri di buon auspicio, quali “vai con Dio, Dio sia con te, buona fortuna”.

I brasiliani sono noti per essere un popolo particolarmente socievole ed estroverso ed il momento del saluto ad una persona rappresenta una parte fondamentale della vita sociale a cui viene data molta importanza, prova ne è il fatto che vengano differenziate tre forme di saluto da usare in specifiche fasce orarie.

Il saluto in Brasile si distingue in tre formule: bom dia, boa tarde e boa noite. “Bom dia” rappresenta l’equivalente del nostro buongiorno e va usato fino alle ore 12; dalle 12 fino alle 18, invece, si usa il “boa tarde” ovvero il nostro buon pomeriggio, da noi poco usato, dopo le 18 libero uso dell’espressione “boa noite”, che noi utilizziamo solo per accommiatarci e come augurio prima di andare a letto, in Brasile invece si usa anche quando la sera si arriva e ci si incontra. L’espressione “boa noite” coincide, circa, con il calar della sera ed, essendo il Brasile un paese tropicale, l’alba compare molto presto, i bambini ed i ragazzi entrano a scuola alle 7.30 di mattina circa, mentre il buio della sera arriva approssimativamente alle 18 sia d’estate che d’inverno.

La bellezza ed il fascino del saluto “Bom Dia!”, però, lo si può capire solo se lo si vive. L’espressione, il sentimento ma, soprattutto, lo spirito con cui vengono dette queste due semplici parole, il sorriso che le accompagna, gli occhi che brillano e che sorridono, ma soprattutto lo scambio di battute successive che suonano così: Bom dia ! Tudo bem? tudo bem e você? tudo bem tudo bem….. – Buongiorno! tutto bene? tutto bene e tu? Tutto bene tutto bene……… rappresenta l’essenza dello spirito brasiliano. Per loro va sempre tutto bene, raramente sentirete qualcuno che vi risponderà che va male o che non va proprio, si potranno lamentare per qualcosa che non va molto bene ma poi vi diranno che grazie a Dio gli va ancora tutto bene. E queste sono le risposte che vi darà chiunque indipendentemente da sesso età o estrazione sociale. E stiamo parlando di un Paese che, secondo i dati 2016 del Fondo Monetario Internazionale ha un PIL pro capite di 9.821,41 USD, contro i 14.467 USD della vicina Argentina, i 31.984 USD dell’Italia o i 44.550 USD della trainante Germania. Alla luce di questi dati si può capire che i brasiliani avrebbero tutti i motivi del caso per lamentarsi.

L’espressione “Bom dia, tudo bem?” rappresenta non solo una reale forma di augurio ed interessamento su come stiano il proprio interlocutore, la sua famiglia, su come vada il lavoro, o un pretesto per fermarsi scambiare due chiacchiere e ringraziare Dio che le cose vadano ancora bene. Ma questa domanda viene rivolta a chiunque si incontri per strada, dal portinaio al giornalaio, dal tassista al netturbino, dal cameriere al venditore ambulante.

 

Nonostante il nostro animo sabato un po’ introverso non mi resta che augurarvi quindi buongiorno, scusate…Bom dia!

 

Emanuele Farina Sansonedal Brasile