Il 19 ottobre prossimo, il teatro Juvarra di Torino ospiterà Walter Rolfo, esperto di illusionismo, mental coaching e esperto di comunicazione, con il suo innovativo spettacolo “L’arte di realizzare l’impossibile”.
Si tratta di un evento unico nel suo genere, che unisce magia, crescita personale
e tecniche di pensiero laterale illusionistico per esplorare i limiti della nostra mente e scoprire come superarli. Quante volte abbiamo rinunciato a un progetto, un sogno o a una relazione pensando fosse fuori dalla nostra portata? Se fosse solo una questione di prospettiva, da questa domanda nasce il suo spettacolo, il primo coaching show in Italia, che trasforma il palco in una vera palestra di crescita, dove magia e filosofia si incontrano per ispirare il pubblico a cambiare il modo di pensare e agire. In 100 minuti di misteri, storie incredibili e prestigi, Walter Rolfo svela i segreti per realizzare l’impossibile nella vita di tutti i giorni. Attraverso esperimenti dal vivo, tecniche di pensiero laterale illusionistico e il coinvolgimento diretto degli spettatori, lo show, diretto dal regista, scenografo e show designer Alessandro Marrazzo, conduce il pubblico in un percorso ad ostacoli tra inganni autolimitanti nel cervello e soluzioni pratiche per demolirli. Lo spettacolo è stato definito “l’intrattenimento più innovativo dell’anno”, e si distingue per la sua originalità, un dialogo costante tra pubblico e presentatore, arricchito da momenti d’analisi spettacolare e stupefacente.
Una vera e propria palestra di pensiero, dove gli spettatori imparano a eliminare il “non si può fare” dal proprio stile di vita e a trovare la strada giusta verso la realizzazione dell’impossibile. Il linguaggio della magia, elemento centrale dello spettacolo, diventa strumento per comunicare meraviglia e ispirare a scegliere ogni giorno la felicità. “L’arte di realizzare l’impossibile” non è solo uno spettacolo emozionante e divertente, ma anche un percorso di crescita che invita a riflettere sui propri limiti e a scoprire le infinite possibilità che risiedono nella nostra mente, un viaggio tra illusioni, scoperte e misteri interiori, perché, come Rolfo dimostra, i limiti sono nel nostro cervello, e la vera magia consiste nel cambiare prospettiva.
Info: www.teatrojuvarra.it
Mara Martellotta

d’ormeggio perché era stata annunciata la visita di un pezzo grosso all’hotel Beau Rivage. L’Hotel era proprio lì, dall’altra parte della strada che attraversava il paese. Olimpo, scalpellino nella cava di granito rosa, era finito ai ferri perché reo di aver canticchiato in un’osteria un motivetto che il Podestà aveva giudicato offensivo nei confronti del regime e del Regno. In realtà, il povero tagliapietre – un po’ brillo – aveva improvvisato un’innocua e vecchia tiritera che più o meno suonava così: “Viva il Re, viva la regina e viva la capra della Bettina”, animale reso famoso dall’eccellente e copiosa produzione di latte. Uno scioglilingua che però era stato mal interpretato e così, ai soliti due reprobi si aggiunse pure il terzo. Il problema derivò dal maltempo. Una forte perturbazione stava imperversando tra il lago e le alture del Mottarone e, in poco tempo, le onde s’ingrossarono trasformandosi in schiumosi cavalloni che s’infrangevano sulla massicciata ricavata dalla passeggiata del lungolago. Immaginarsi che inferno anche là sotto, per i tre prigionieri. A tratti le onde li sommergevano per poi ritirarsi, lasciandoli infreddoliti e in balia di altri, gelidi, schiaffi d’acqua. Tutti e tre furono costretti, loro malgrado, a bere quell’acqua dal cattivo sapore. Soprattutto Lucio che, una volta liberato, giurò di non toccar più una goccia di quel liquido tremendo, limitandosi – pur nelle restrizioni dell’epoca – a sorseggiare soltanto vino, compreso quello aspro e ruvido, che legava in bocca, spillato dalla botte dell’osteria della Miniera, su in Tranquilla.
Convegno organizzato da “Anaborapi” sul contributo degli allevamenti di “bovini autoctoni” al “mantenimento dell’avifauna”. Alle 15, la nutrizionista Susanna Bramante sfaterà tanti luoghi comuni contro la carne per quanto riguarda l’alimentazione, la sostenibilità e la scienza. Alle 16,30, la “CIA” cuneese approfondirà il ruolo dell’agricoltura nell’educazione alimentare.
