LIFESTYLE- Pagina 234

Festival del vino: è un arrivederci, non un addio

Posticipato l’evento sotto la Mole. Gli organizzatori stanno valutando le date alternative e confermano: “la seconda edizione si svolgerà entro ottobre

 In risposta agli ultimi provvedimenti di sicurezza emanati dal Governo nella notte di lunedì 9 marzo e nei giorni seguenti, recanti nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, la Torino Wine Week, prevista dal 27 marzo al 5 aprile, è rimandata a data da destinarsi.

Abbiamo più date alternative in cui riprogrammare l’evento entro ottobre 2020 – fanno sapere dall’organizzazione – “Vista tuttavia l’incertezza attuale e la rapida evoluzione della situazione, riteniamo più responsabile attendere il ritorno a una maggiore stabilità prima di ridefinire nuove date, in modo da trovare una soluzione che tuteli al massimo le esigenze di tutti i soggetti coinvolti.

Nella speranza che la situazioni migliori al più presto, Spiriti Indipendenti e Bonobo Events, le due organizzazioni alla regia della Torino Wine Week, comunicano la loro totale adesione alle azioni intraprese dal Governo per fronteggiare l’attuale stato di emergenza sanitaria, concludendo: “In questo momento riteniamo di dover attuare soprattutto un atto di responsabilità civile nell’agevolare al massimo delle nostre possibilità le direttive ministeriali. Questa decisione è a nostro avviso l’unica possibile a fronte dell’emergenza sociale, economica e anche psicologica che sta investendo tutto il Paese.”

Era il 12 marzo 1955: Torino vide per la prima volta la “Seicento”

Cosa succedeva in città /ACCADDE A MARZO  Era il 12 marzo del 1955 quando innanzi al parcheggio di Palazzo Madama, Torino vide per la prima volta la “Seicento”. Duecento macchine del modello della Seicento, attraversarono il centro della città sotto la pioggia, tra migliaia di persone che al loro passaggio la rimirarono con affettuosa compiacenza. La città festeggiò a cuore aperto il nuovo modello FIAT e quando le duecento vetture si fermarono sotto Palazzo Madama, i piloti diedero la possibilità ai cittadini di ammirarle da vicino e di salire al loro interno.

 

Il 2 marzo 1963 morì dopo quasi un mese di agonia dovuto ad una trombosi fulminea che lo aveva colpito il 5 febbraio, Felice Casorati, uno dei maggiori maestri dell’arte italiana che unì il mistero della sua pittura al rigore architettonico di Torino. Il lutto assunse una gravità e una sensibilità particolari nel cerchio di Torino, dove nei precedenti quarant’anni la sua attività nello studio di via Mazzini 52, fu un elemento incalzante ed uno sprone che contribuì a far scorrere più rapido ed intenso il flusso delle iniziative. Torino, dove arrivò sulla soglia della maturità (1918) divenne la “sua città”. L’atmosfera velata, la luce e la struttura urbanistica del capoluogo piemontese, furono il fulcro delle composizioni “casoratiane”. Casorati trovò in Torino, una città dove la tradizione di aristocratica discrezione e di nobile riserbo si scontrava con le esigenze di una sempre più numerosa e sviluppata società proletaria, un luogo fertile per la sua arte e la sua formazione. Nello studio di via Mazzini 52 (dove esalò il suo ultimo respiro) ed il giardino ombreggiato di Pavarolo, sulle colline dietro Superga, furono composte molte opere tra cui si ricordano : “Silvana Cenni” , “Lo studio”, “Natura morta”.

 

Sempre nel 63′, più precisamente il 27 marzo 1963, Torino diede il via ufficialmente ai lavori per il nuovo palazzo delle Faccoltà Umanistiche, sede che poi avrebbe preso il nome da tutti conosciuto di Palazzo Nuovo. Furono presenti il Rettore dell’Università, il presidente della Provincia prof. Grosso e l’assessore professoressa Tettamanzi. Dopo la benedizione del vescovo ausiliare monsignor Bottino, i muratori effettuarono la prima colata di cemento iniziando così la realizzazione del palazzo che avrebbe ospitato Giurisprudenza, Lettere e Magistero.

 

Il 2 marzo 1970 una tragica morte impressionò le cronache della città. Una ragazza di 15 anni rimase uccisa, mentre aspettava il pullman in Corso Casale, negli spari avvenuti tra la polizia e alcuni ladri d’auto. La giovane stava aspettando l’autobus 61 per raggiungere la madre in piazza Vittorio, quando un’auto con a bordo i malviventi sfrecciò davanti a lei inseguita dalla radiomobile della polizia. La sparatoria tra le due auto esplose all’improvviso ed un proiettile raggiunse la ragazzina al fianco, colpendo e purtroppo recidendo l’arteria femorale. Morì dissanguata alcune ore più tardi dopo essere stata portata d’urgenza alle Molinette.

 

Simona Pili Stella

State a casa adesso, vero? 

E adesso che succede?  Il rischio principale dell’isolamento sociale è la depressione. Quella che avete causato quando avete isolato, emarginato, bullizzato qualcuno, adesso lo vivrete voi in prima persona. Leggete l’articolo se volete evitarla

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Abbiamo vissuto a zero casi un periodo di panico e razzismo ingiustificati causati dallo sciacallaggio politico e mediatico. Quando è iniziata l’epidemia nel Lodigiano abbiamo visto che le stesse persone in quarantena si sono deresponsabilizzate ed hanno continuato a girare in Italia per fare le vacanze o per tornare dai vecchi genitori, che spesso si sono infettati e ne sono morti. 
All’esplosione la settimana scorsa di focolai in tutta Italia si è solo moltiplicato il panico, possiamo dire stavolta giustificato, ma l’effetto è stato quello della transumanza anche in treni sovraffollati di persone dalla zona rossa alle zone a basso rischio: una catastrofe evitabile?
Ad ogni decreto restrittivo è seguito un comportamento irrazionale come l’accalcarsi ai supermercati per svuotarli. Azione non solo inutile ma dannosa perché moltiplica l’epidemia!
Sembra che da ieri ansia e paura prevalgano, finalmente, e le città si sono fermate. SPERIAMO.
A questo punto sorge il problema dell’isolamento  reale e spesso della solitudine. Del rapporto forzato con minori e adolescenti, ma anche con anziani, prima evitato perché tutti uscivano di giorno.
Immagino la competizione per la televisione, ma oggi è più probabile una profonda e grave incomunicabilità attraverso cuffie e cellulari.
Si comunica col nulla online, incapaci di affrontare appunto l’ansia ma anche la depressione della realtà in cui ci si costringe a vivere per la quarantena nazionale.
La depressione è l’aspetto più pericoloso, perché porta al suicidio!
La noia non è la depressione, anzi è creatività.
Invece l’isolamento sociale o peggio la solitudine o i conflitti familiari finora negati ne sono le cause.

Che fare?

Imparare a conoscere da zero i propri figli, genitori e parenti.  Perché è così. La modernità ci ha alienato dalla profondità delle relazioni di prossimità.
Adesso non possiamo evitare il prossimo.
Adesso siamo soli in casa o soli con persone che forse ci sono, nonostante tutto, estranee.
La depressione va combattuta da subito, perché è un serpente che distrugge lentamente le persone, a differenza del panico che è un agito immediato e pertanto inevitabile.
La depressione è altrettanto pericolosa ma abbiamo il tempo per ridurla, contrastarla, evitarla a noi stessi, ai nostri cari o a quanti possiamo contattare online.
Siamo fortunati a vivere nell’epoca della tecnologia. Approfittiamone per combattere la depressione, oltre che il Coronavirus e impariamo a scoprire qualcosa di nuovo di noi stessi,  dei nostri familiari e del resto dell’umanità!
Siamo soli in casa ma non siamo soli al mondo!
Seguite ognuno di questi semplici 11 consigli di prevenzione e soprattutto suggeritene altri voi stessi,  dopo aver però davvero messo in atto questi.

Consigli  contro la depressione

1) Il sole è la principale arma contro la depressione.  Uscire sul balcone almeno un’ora al giorno, meglio tre. Tenere tutte le tende e tapparelle aperte;
2) La luce led al massimo, almeno dal tramonto alle 21 è altrettanto necessaria. Poi occorre ridurla per garantire un buon sonno;
3) usate solo la sera camomilla e melatonina;
4) usate di giorno, fino alle 17 caffè té coca cola red bull o cioccolata massimo tre dosi (una lattina sono due dosi).  La metà per i minori;
5) Fare sport è la seconda arma contro la depressione.  Salire e scendere le scale per fare riscaldamento, fare saltelli, chi può, o seguire adattandoli, esercizi dal cellulare, con un minimo di tre ore alla settimana,  meglio mezz’ora al giorno minimo;
6) Yoga e meditazione sono molto utili ed anche lo stretching, sia al risveglio che la sera. Anche per questo ci sono molte App per tutte le età;
7) Leggere libri o fumetti è di svago per tutti.  Lo studio è meno rilassante ma è necessario;
8) Fate videochiamate piuttosto che telefonate e WhatsApp evita equivoci e migliora il tono dell’umore;
9) Lavarsi, pettinarsi, radersi, truccarsi e vestirsi tutte le mattine usando tre mises: da letto solo di notte, per casa sportiva per fare ginnastica, vestiti per uscire per leggere e stare al sole.
10) Leggere, soprattutto con il sole,  ridurre televisione e videogiochi al massimo ma usare cellulare e PC per  videochiamate e relazioni a distanza.
11) Fate giocare i bambini e fate dei video brevi e comici con gli adolescenti o con gli anziani. Se siete da soli sarà più faticoso ma ci sono molte App con filtri per fare video online brevi, ripetiamo,  brevi, per divertirsi ed allietare chi li scoprirà in rete.
Manlio Converti
Psichiatra

Addio anche a Messer Tulipano

Alla luce delle ultime disposizioni contenute nel DPCM 9 marzo 2020 per contrastare il diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, comunichiamo che la manifestazione “Messer Tulipano” in programma dal 28 marzo al 1° maggio 2020 al Castello di Pralormo (TO) è stata annullata

Il rammarico è grande, ma la decisione – presa in accordo con l’Amministrazione comunale di Pralormo – è necessaria per tutelare gli ospiti visitatori, gli espositori, i volontari e gli abitanti di Pralormo, il nostro personale e quello del Comune.

Siamo consapevoli che “Messer Tulipano”, giunto alla XXI edizione, sarebbe stato anche quest’anno un importante volano per l’economia di Pralormo e del suo territorio, che nel 2019 ha ottenuto il riconoscimento “Spiga Verde” che premia la tutela del paesaggio e la gestione sostenibile del patrimonio rurale.

Il parco del Castello sarà comunque inondato come sempre di 100.000 tulipani fioriti, peculiarità che gli ha permesso, in occasione del World Tulip Summit tenutosi a L’Aja in Olanda nell’ottobre 2019, di essere inserito nel Circuito Mondiale dei Giardini di Tulipani selezionati dalla World Tulip Society. Sarà possibile ammirare il percorso della fioritura sui nostri canali social, Facebook (Pagine ufficiali: Castello di Pralormo – Messer Tulipano) e Instagram (Pagine ufficiali: @castellodipralormo_official – @messertulipano_official) dove verranno pubblicate le immagini più suggestive del parco.

Gli affezionati visitatori di Messer Tulipano potranno godersi un assaggio di fioritura visitando i comuni di Alba, di Chieri o a Torino in piazza Emanuele Filiberto dove su iniziativa di Consolata Pralormo sono stati donati migliaia di tulipani che daranno mostra di sé dall’inizio della primavera e pennelleranno con i loro vivaci colori le aiuole cittadine.

Giocare nel verde pubblico sarà più bello con Iren

La prima area ad avviare la riqualificazione sarà quella del Valentino, a seguire partiranno tutte le altre. Tutti gli interventi sono indirizzati ad aumentare l’accessibilità e la sicurezza delle attrezzature

UNDICI AREE GIOCO E FITNESS NEI PARCHI CITTADINI SARANNO RIQUALIFICATE 

Grazie al contributo di Iren, che ha sponsorizzato gli interventi, il Servizio Verde Pubblico della Città riqualificherà nei prossimi mesi 11 aree gioco e fitness in diversi parchi e giardini. È prevista la sostituzione di attrezzature obsolete o vandalizzate con nuovi attrezzi e giochi e la riparazione della pavimentazioni antitrauma. La prima area ad avviare la riqualificazione sarà quella del Valentino, a seguire partiranno tutte le altre. Tutti gli interventi sono indirizzati ad aumentare l’accessibilità e la sicurezza delle attrezzature.

In diverse aree gioco (Parco del Valentino, Giardino Fausto Coppi, Parco Colletta, Parco Crescenzio, Parco Caduti nei Lager Nazisti) verranno installati a titolo sperimentale in città dei giochi musicali, un’assoluta novità che, si confida, piacerà ai piccoli cittadini.

Questo l’elenco degli interventi:

  1. Parco del Valentino, area gioco e area fitness viale Ceppi, sostituzione giochi e riparazione pavimentazione
  2. Parco Cavalieri di Vittorio Veneto (piazza d’Armi), area gioco lato corso Monte Lungo/corso IV Novembre, sostituzione giochi obsoleti e riparazione pavimentazione
  3. Parco Ruffini, riqualificazione percorso ginnico
  4. Parco della Pellerina, riqualificazione percorso ginnico
  5. Parco della Tesoriera, area gioco, riparazione trenino e pavimentazione, aggiunta nuovo gioco
  6. Parco Vallette, area gioco, sostituzione giochi e pavimentazione
  7. Strada comunale del Villaretto, area gioco, sostituzione pavimentazione
  8. Parco Suor Michelotti, Giardino Fausto Coppi, sostituzione giochi e miglioramento pavimentazione
  9. Parco Colletta, area giochi via Carcano, sostituzione giochi e riparazione pavimentazione
  10. Parco Crescenzio, area giochi via Nievo, sostituzione giochi
  11. Parco Caduti nei Lager Nazisti, area giochi, sostituzione giochi e miglioramento pavimentazione.

Periodicamente, la Città di Torino ricerca sponsor per la valorizzazione, la manutenzione e la promozione delle sue aree verdi, giardini e parchi, comprese le aree gioco, gli spazi dedicati ai cani, ma anche la sistemazione di arredi, la cura di fontane e impianti di irrigazione, il potenziamento delle aree fiorite.

Attraverso un “Avviso di ricerca sponsor”, che prevede scadenze mensili per poter presentare una proposta, i soggetti interessati possono contribuire alla cura del verde e del paesaggio urbano.

 

(foto Mario Alesina)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Peperoni ripieni “Carmagnola Style”

Se in passato siete stati alla sagra del peperone di Carmagnola e vi è venuta l’acquolina in bocca, bene, allora questa ricetta fa sicuramente per voi…

 

Ingredienti per 4 persone:

 

4 peperoni rossi carnosi
300gr.di salsiccia di maiale
200gr.di carne trita magra di vitello
1 uovo intero
3 cucchiai di parmigiano
un mazzetto di prezzemolo
un mazzetto di menta
olio evo
sale e pepe q.b.

Preparare la farcitura mescolando in una terrina la carne con la salsiccia, l’uovo, il parmigiano, il trito di prezzemolo e menta, sale e pepe. Lavare i peperoni, tagliare la calotta e tenerla da parte, svuotarli dai semi e dalle parti bianche e riempirli con la farcitura, irrorarli di olio evo, chiuderli con le calotte e infornare a 200 gradi per 30/40 minuti. Servire a piacere con riso in bianco.

Paperita Patty

Sug@R(T), il museo delle bustine di zucchero

A NIZZA MONFERRATO /

Il museo è sottoposto alle limitazioni previste dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri relativo all’emergenza sanitaria. Per le visite future seguire gli aggiornamenti legati all’evolversi della situazione

E’ un gesto quotidiano, semplice, pratico e comodo. Aprire una bustina di zucchero per versarla nel caffè o nel cappuccino, è una consuetudine che tutti, o quasi, escludendo i signori che amano bere amaro, effettuano ogni giorno con grande disinvoltura, senza riflettere e probabilmente senza pensare che dietro a questo gesto c’è una lunga tradizione che è iniziata negli anni ’70, come ricorda Beppe Pero, con una martellata ben assestata alla macchina confezionatrice.

Questo piccolo oggetto così utile, affidabile e dall’indiscussa praticità è il motivo di orgoglio di una famiglia speciale, il protagonista di un progetto visionario che ha trasformato un semplice negozio di alimentari in una fortunata azienda che fattura 40 milioni di euro l’anno con oltre 30 tonnellate di zucchero lavorate, una delle maggiori nel settore in Italia e al primo posto come importatore nazionale di zuccheri grezzi di canna direttamente dai paesi di origine.

Tutta l’affezione messa in questa attività, il sentimento e l’impegno che l’hanno portata al successo e all’ affermazione, grazie a decenni di lavoro e di ricerca della qualità con un occhio particolare e sensibile alla innovazione, è stato sapientemente concentrato in un museo: Sug@R(T) , l’unico al mondo dedicato a queste bustine, il solo che fa cultura con lo zucchero e gli zuccheri, raccontati con il linguaggio della scienza, della storia, dell’arte e del packaging design.

Nato con l’intento di raccontare la lavorazione dello zucchero e narrare la storia della famiglia Pero, il museo rappresenta anche uno strumento didattico che, attraverso differenti percorsi organizzati, rivela curiosità legate al mondo del collezionismo delle bustine di zucchero che non sono da considerarsi meramente dei contenitori, ma anche efficaci mezzi di comunicazione con una precisa valenza culturale. Le bustine catalogate ed esposte nella galleria sono ben 350 mila tra cui quella ritenuta più preziosa e quotata, la Lorenzo Lotto del valore ci 350 euro.

Non tutti sanno che il collezionismo delle bustine di zucchero coinvolge moltissimi appassionati di tutto il globo ed è oggetto di veri e propri raduni. L’interesse per questi minuscoli pezzi da collezione è nato nel ‘900 ed è tornato molto in voga recentemente grazie alla varietà e alla creatività delle serie realizzate, dalle monotematiche alle limitate.

L’ingresso a Sug@R(T) è gratuito, le visite vengono diversificate in base all’interesse e alla tipologia degli ospiti: scolaresche, gruppi, collezionisti, club internazionali. E’ una esperienza unica e interessante che fa rivivere il produttivo e glorioso passato dell’industria italiana e un attuale e florido orgoglio della nostra economia.

 

Maria La Barbera

Sospesa anche la fiera di Carmagnola

SOSPENSIONE DELLA FIERA DI PRIMAVERA DI CARMAGNOLA

Il DPCM 4 marzo 2020 prevede nuove misure di prevenzione e contenimento dell’emergenza relativa alla situazione epidemiologica da Covid-19 sul territorio nazionale, che riguardano anche lo svolgimento di eventi e manifestazioni

 

Nel pieno rispetto di tali indicazioni si comunica che la tradizionale fiera primaverile, prevista per sabato 7 e domenica 8 marzo a Carmagnola è ufficialmente sospesa.

 

L’amministrazione si riserva di comunicare successivamente un’eventuale nuova data di svolgimento.

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Ecco come doveva essere la Fiera. Sabato 7 e domenica 8 marzo 2020. Ricco programma per la 556^ FIERA DI PRIMAVERA

–    Grande esposizione di macchine e attrezzature agricole
–    41^ Mostra Provinciale dei Bovini di Razza Piemontese
–    41^ Mostra Provinciale dei Bovini di Razza Frisona Italiana
–    3° Salone dell’Agroalimentare di Qualità
–    Assemblea Nazionale di Assocanapa Associazione
–    VIII Giornata del Benessere con la “Camminata in Rosa”
–    Mercantico e grande mercato ambulante

La Fiera Primaverile 2020 proporrà ai suoi visitatori un ricco programma con una grande esposizione di macchine e attrezzature agricole, la 41^ Mostra Provinciale dei Bovini di Razza Piemontese, la 41^ Mostra Provinciale dei Bovini di Razza Frisona Italiana, il 3° Salone dell’Agroalimentare di Qualità, l’Assemblea Nazionale di Assocanapa Associazione, la VIII Giornata del Benessere con la “Camminata in Rosa”, il Mercantico e un grande mercato ambulante

www.comune.carmagnola.to.it


Sabato 7 e domenica 8 marzo torna a Carmagnola la Fiera di Primavera, manifestazione che quest’anno raggiunge la sua 556° edizione e che fonda la sua forza nella tradizione agricola e agroalimentare del territorio

Organizzata dal Settore Agricoltura del Comune di Carmagnola, anche quest’anno la Fiera propone un programma di eventi molto ricco e composito, coniugando spazi dedicati all’agricoltura, alle macchine agricole, ai prodotti agricoli trasformati, all’allevamento.

Secondo lo schema collaudato nella scorsa edizione, il cuore della Fiera sarà piazza Italia, sede del Foro Boario, dove si svolgeranno la mostra di animali da cortile e le tradizionali mostre zootecniche della razza bovina piemontese e frisona italiana che, arrivate alla 41^ edizione, presentano esemplari di grande pregio iscritti agli albi genealogici dell’Associazione Provinciale Allevatori. I capi arriveranno sin dalla giornata di venerdì; sabato e domenica mattina si svolgeranno i concorsi la cui premiazione si terrà domenica pomeriggio a partire dalle ore 15. Domenica, in concomitanza con le premiazioni delle mostre zootecniche saranno inoltre premiati gli espositori per le attrezzature agricole innovative presentate in fiera, valutate da una apposita commissione.

Le vie e piazze circostanti al Foro Boario costituiranno un unico grande spazio espositivo del meglio della produzione di macchine ed attrezzature agricole provenienti da tutto il nord Italia.
Nei nuovi edifici di piazza Italia, che con il Foro Boario completano il Centro Servizi per l’Agricoltura, si svolgerà la terza edizione del Salone dell’Agroalimentare di Qualità del carmagnolese e dei territori circostanti con prodotti lavorati e materie prime provenienti da aziende, cascine e artigiani, oltre a laboratori a tema ambientale, agricolo e alimentare, a conferma della vocazione agricola e gastronomica e di una tradizione consolidata.

In collaborazione con la SOMS Domenico Ferrero e nell’ambito del progetto OrtoCarmagnola, sulle rotonde di Viale Garibaldi situate in prossimità del Mercato Bestiame, si svolgerà il “Mercato dei produttori agricoli ed artigiani del cibo”.  Tre aziende agricole aderenti proporranno il Panino Orticolo in due versioni: panino farcito con hamburger a grana grossa e panino al porro con salsiccia, completati da crauti con cipolla rossa o peperoni al forno con salsa di cipolle bionde o bagnetto rosso..

L’offerta del Salone Agroalimentare sarà completata dalla presenza degli istituti scolastici ad indirizzo agrario del territorio che presenteranno interessanti laboratori didattici rivolti in particolare a bimbi e ragazzi, sulla caseificazione e la coltivazione dell’asparago di Santena.

Collateralmente ai due giorni di Fiera e precisamente domenica 8 marzo, nel Parco di Cascina Vigna, avrà luogo l’VIII Giornata del Benessere, iniziativa inserita nell’ambito del Campus del Cammino® di Carmagnola ed organizzata dall’ASD Nordic Walking Andrate, in collaborazione con OasiMedica e LionsClub Carmagnola. Quest’anno questa giornata coincide con la Festa della Donna e vedrà la partecipazione dell’A.N.D.O.S. di Carmagnola e di O.A.M.I. Casa Roberta, con la Camminata in Rosa. Verrà effettuato uno screening per la glicemia e saranno inaugurati il nuovo percorso di FootGolf all’interno del parco (12 buche) e il Sentiero Verde del Carmagnola Nordic Walking Park. Inoltre, nel pomeriggio si potrà assistere alla proiezione del film “Diritto di contare” nella Sala Monviso, ad ingresso gratuito.

Domenica ci saranno inoltre il Mercantico, mostra mercato dell’antiquariato e dell’hobbistica (lungo l’asse di via Valobra, in piazza Antichi Bastioni e sotto la tettoia di piazza Martiri) con articoli di antiquariato, oggettistica e hobbismo e un grande mercato fieristico che porterà in Carmagnola altri 260 ambulanti.

Sabato 7 marzo, dalle ore 9 alle ore 13 nel Salone Antichi Bastioni, si svolgerà anche l’Assemblea Nazionale di Assocanapa Associazione, in cui si parlerà del valore della filiera corta, del presente e del futuro della produzione di canapa a Carmagnola e in Italia.

Nelle due giornate si potrà anche usufruire dell’offerta gastronomica dei ristoranti della città che proporranno il “Menù della Fiera”.

L’Assessorato all’Agricoltura e al Commercio del comune di Carmagnola commenta che la Fiera costituisce da sempre una vetrina importante per la produzione agricola del territorio e per le attività commerciali, riuscendo ad unire visitatori professionali alla ricerca delle novità del settore e visitatori cittadini sempre più interessati alle tematiche dei cibi di qualità e alle tematiche ambientali. Si ribadisce così la vocazione agricola e commerciale di questo territorio, confermata anche dal consolidamento del foro boario con l’apertura del Centro Servizi per l’agricoltura che potenzia l’offerta dei servizi per il settore agricolo, confermando ulteriormente la volontà dell’Amministrazione di investire nel settore.
Saranno due giornate importanti che faranno confluire in Città migliaia di visitatori provenienti dai Comuni limitrofi.

Da Venezia a Pechino a piedi

L’impresa tutta al femminile di Vienna Cammarota

Esatto avete letto bene una passeggiata da Venezia a Pechino, un cammino lungo 10.000 chilometri passando per i Balcani,  Turchia, l’ Azerbaijan, il Turkmenistan, l’ Uzbekistan e il Kyrgystan e poi finalmente in Cina,passando per la Mongolia, per spingersi verso la meta finale. E’ l’impresa che la salernitana Vienna Cammarota, coraggiosa e determinata esponente del genere femminilecoordinatrice delle Guide Ambientali Escursionistiche della Campania affronterà l’aprile prossimo  e che si concluderà nel 2022. 

Durante alcune tappe, per questioni geografiche, Vienna interromperà il cammino per prendere mezzi più idonei alla conformazione del percorso, quando dovrà attraversare il Mar Caspio, per esempio, salirà su una nave, mentre considerata situazione politica instabile in Turchia deciderà solo all’ultimo se deviare il suo itinerario.

Il suo peregrinare, la sua iniziativa temeraria costituiscono una vera e propria  manifestazione di intenti, una azione che vuole lanciare due messaggi a cui la protagonista tiene molto e per cui intende battersi proprio per le tematiche che rappresentanoil primo è la richiesta forte e determinata di riconoscimento del popolo Curdo e la fine di un massacro disumanodi diversa natura invece è il secondo obiettivo che vuole sottolineare l’ immensa, e forse sottovalutata,forza delle donne.

Viaggerà in tenda ma si augura che durante il suo viaggio qualcuno sarà disponibile a ospitarla; considerata la portata del suo progetto e la sostanza dei suoi propositi nessuno nutre dubbi sul coinvolgimento cordiale e caloroso di coloro che la incontreranno e la accoglieranno sul suo cammino.

La Cammarota non è nuova a queste imprese  nel 2017 è stata difatti la prima donna al mondo a percorrere a piedi il viaggio che lo scrittore tedesco Wolfgang Goethe fece, dal 1786 al 1788, raccontato poi nel famoso libro “Viaggio in Italia”. Dalla Repubblica Ceca ha attraversato a piedi la Boemia, la Baviera e l’Austria e una volta in Italia si è spinta verso sud fino a Napoldove si è imbarcata alla volta di Palermo. Il cammino è terminato con successo a Messina nel giugno del 2018

Auguriamo sinceramente a questa donna coraggiosa un viaggio meraviglioso, incontri straordinari ma soprattutto desideriamo che i suoi messaggi, di compassione e generosità, possano pervenire nei luoghi giustiascoltati con cura e che possano essere, soprattutto, motivo di riflessione per tutti. Buon viaggio Vienna!

 

Maria La Barbera

L’arte di degustare il caffè, al Museo Lavazza

Il Museo Lavazza, l’innovativo museo d’impresa, situato nella Nuvola Lavazza, attraverso il quale è possibile intraprendere un viaggio sensoriale ed emotivo nella cultura globale del caffè, ha in calendario, per il mese di febbraio, oltre alla consueta programmazione, diversi appuntamenti speciali.

Il prossimo appuntamento è “L’arte di degustare il caffè” e si terrà giovedì 27 febbraio.

A partire da giovedì 27 febbraio, prende il via il programma degli eventi serali, con “L’arte di degustare il caffè”: un’esperienza suggestiva per scoprire tutti i segreti nascosti in una tazzina di caffè. I partecipanti saranno accompagnati in uno speciale percorso che avrà come focus il viaggio del caffè: dalla nascita del chicco nei paesi d’origine, all’approdo del caffè nelle nostre case, per poi proseguire con il momento degustazione, guidati dai coffee trainer Lavazza, con l’assaggio delle più pregiate ed esclusive miscele Lavazza (Kafa forest coffee, Tierra La Habana e Tierra Colombia) e con la dimostrazione dei vari metodi di estrazione del caffè, alternativi all’espresso (syphon, chemex e coldbrew).

L’esperienza sensoriale continua poi con l’assaggio dei nostri esclusivi coffeetail, cioè cocktail a base di caffè, per un aperitivo innovativo all’insegna del gusto e della scoperta. L’arte di degustare il caffè è un appuntamento che tornerà anche nel mese di aprile, ed è volto a promuovere e a diffondere la conoscenza del caffè, un prodotto nobile e complesso da degustare con sapienza e passione.

Dove e quando

Costi e orari: partenze ore 18.00 e 19.00; costo 15€ pax
Per prenotazioni: Tel. 011.2179621 (dal lun al ven h 10/18) – prenotazioni.museo@lavazza.com

Biglietti

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