LIFESTYLE- Pagina 234

Torino e i suoi Caffè. Una passeggiata tra storia e leccornie

Anche questanno Novembre induce i torinesi ad avvolgersi in calde sciarpe e pesanti cappotti, li osserva nascondersi sotto ingombranti ombrelli e sorride ascoltando le litanie mattutine dei lavoratori che sbrinano le macchine alle prime ore del giorno.


Incombe la Brutta Stagione, inarrestabile, indossa per mantella la fine nebbia albina, scarpe impermeabili atte a pestare le pozzanghere, mentre sul volto le permane un broncioperenne.
Come farla sorridere allora, nella speranza che acconsenta ad un podi bel tempo?
Sicuramente una bella passeggiata per Torino potrebbe aiutare lInvernale Signora a cambiare umore; certo, è necessario che si tratti di un girettocome si deve, attraverso quei luoghi che portano gioia, scaldando il cuore e solleticando lo stomaco.
Come si suol dire, prendiamola per la golala nostra Uggiosa Ospite.
Daltronde, come diceva Guy de Maupassant, Soltanto gli idioti non sono buongustaie solamente chi sceglie di crogiolarsi nel proprio malessere può rimanere indifferente ai molteplici e golosi locali cittadini.
Iniziamo dunque questo iterallinsegna del piacere del palato, e, mettendoci con le spalle alla Gran Madre, incamminiamoci.
Non faremo percorrere molta strada alla Signora nata sotto il segno dello Scorpione prima di fermarci alla prima tappa, poiché si tratta del Caffè Elena, caro a Cesare Pavese, uno dei maggiori intellettuali italiani del XX secolo, scrittore, poeta, traduttore e critico letterario vissuto nella prima metà del Novecento; chissà su quale tavolino sedeva mentre pensava alla sua  Constance e abbozzava il suo ultimo romanzo La luna e i falò”?
Prima di entrare sbirciamo velocemente lottocentesco palazzo progettato dallarchitetto Giuseppe Frizzi che ospita il locale e scegliamo una postazione da cui poter godere della vista sullampia Piazza Vittorio. Il via vai continuo conferma il luogo come vivo punto dincontro per giovani, turisti e per chiunque voglia giocare a fare il   bohémien. Allinterno il Caffè presenta un arredamento di inizio Novecento, le linee sinuose care al Liberty contraddistinguono unatmosfera antica, come se si entrasse in una dimensione passata, intrappolata nella amara felicità del secolo breve. E ora che ci siamo ambientati, cosa ordinare? Proporrei un aperitivo, magari un      vermouth, ossia quel liquore tipico torinese, ideato nel corso del Settecento da Antonio Benedetto e perfezionato proprio tra le mura del Caffè Elena – da Giuseppe Carpano, verso il terminare dellOttocento.
Un podi calore liquido e subito le gote della Dama della Terza Stagione si colorano come le foglie degli aceri in autunno. Ha ragione Edward Bloom, protagonista dellonirico film Big Fish, quando medita che quasi tutte le creature che consideriamo malvagie o cattive, sono semplicemente sole. E magari mancano un po’ di buone maniere.
È  ora di proseguire.
Pochi minuti ci separano dalla prossima tappa, il minuto Caffè Ghigo, celebre bar-pasticceria situato sotto i portici di via Po.
Fino al 1850 il locale era adibito a latteria, qui si producevano formaggi, tomini e latte. A partire dagli anni Settanta dellOttocento lattività alimentare lascia spazio al Caffè, nasce dunque Ghigo, ricercata pasticceria torinese, rispettosa delle antiche tradizioni culinarie.
Non c’è posto per sedersi allinterno, le consumazioni si effettuano in piedi, appoggiati al marmoreo bancone ondoso, scambiando qualche sorriso con il personale premuroso. Le leccornie audacemente esposte in vetrina costringono i passanti ad entrare, e, una volta superata la soglia, un odore di dolciumi e zucchero a velo inebria laria, rendendo impossibile non ordinare qualcosa senza panna.
Tra bignole e salatini spicca la nivea Nuvola, specialità torinese e prodotto unico nel suo genere; si tratta di un languido pandoro ricoperto di crema di burro e zucchero a velo, un soffice dolce capace di ammorbidire i cuori più congelati.
Ma è già ora di andare. Ancora con le labbra inzuccherate ci allontaniamo, verso nuovi stuzzicanti orizzonti.
Arriviamo fino al numero 8 di via Po, ed entriamo in quello che un tempo era noto come Caffè dei codini. Eccoci di fronte a Fiorio, locale particolarmente apprezzato dai nobili torinesi durante la Restaurazione, è stato un punto di ritrovo fortemente politicizzato, così come testimoniano i soprannomi che allepoca accompagnavano la dicitura sullinsegna: Caffè Radetzkyo caffè Machiavelli. Una clientela decisamente schierata, in evidente contrapposizione agli ardenti patrioti frequentanti il Caffè Calosso presso lallora via Dora Grossa attuale via Garibaldi -.
Le discussioni che avvenivano allinterno delle sale lucenti di specchi avevano larga eco, lo stesso re Carlo Alberto (1798-1849) a quanto pare – era solito iniziare la giornata chiedendo Che si dice al Caffè Fiorio?La fama del luogo è confermata anche dalle parole di un anonimo, il quale nel 1845 scrive: Di nobilitade emporio/ chiuso alla plebe vile/ risplende il caffè Fiorio/ che in sua grandezza umile/ solo ornamenti apprezza/ del tempo di Noè:/ evviva la bellezza/ del nobile Caffè”.
Verso la metà dellOttocento il locale viene impreziosito dagli interventi di artisti come Francesco Gonin (1808-1889) e Giuseppe Bogliani (1805-1881), anche se sono diverse le ristrutturazioni che il locale subisce nel tempo, tra queste di particolare importanza fu lintroduzione delle lampadine, escamotagea gas che, a partire dal 1838, contribuì a rendere ancora più gradevole la permanenza degli ospiti tra le sontuose sale.
Certamente mangiare bene aiuta a discorrere meglio, lo dimostrano inoltre le testimonianze risorgimentali, che attestano tra quelle mura damascate il ritrovo di intellettuali e politici del calibro di Urbano Rattazzi, Massimo D’Azeglio, Camillo Benso Conte di Cavour o Cesare Balbo.
C’è da chiedersi quanti fogli e appunti abbiano macchiato tra una coppa di gelato e una cioccolata calda.
Mentre rendiamo più vicini a noii grandi del nostro passato, immaginandoli felici e impiastricciati, usciamo dal bar dorato e proseguiamo su questo pellegrinaggio del gusto.
Arrivati in Piazza Castello è nuovamente ora di intrattenersi al caldo di un locale.
Sono le vetuste vetrine di Mulassano a fermarci. Celebre e storico bar torinese, aperto nel 1907 e originariamente frequentato soprattutto dagli artisti del Teatro Regio. Il Caffè viene messo in vendita dai proprietari intorno agli anni Venti del Novecento e successivamente acquistato dai coniugi  Angela e Onorino Nebiolo, da poco tornati in patria dallAmerica. I nuovi possessori desideravano ridare vigore agli affari del locale e idearono nuove proposte alimentari per accompagnare gli aperitivi. Nascono così il toaste quel particolare panino che Gabriele DAnnunzio battezzò “tramezzino.
I posti a sedere sono pochi, lambiente è raccolto e spinge gli astanti a sedersi inconsciamente vicini; le chiacchiere dei commensali si mescolano con eleganza, adattandosi allambiente circostante e simulando le note dei musicisti dellorchestra regia.
La maratona cibaria non è ancora finita, ma inizio a intravvedere un podi stanchezza sul volto della nostra commensale. Non è il caso di esagerare, anche se credo che ancora un paio di luoghi sia il caso di visitarli, prima di salutarci.
Usciti dal piccolo Mulassano, è ora di dirigersi verso la regale Piazza San Carlo.
Lora si fa tarda e la folla del centro impazza, siamo immersi in un flusso senza direzione, c’è chi chiacchiera al cellulare, chi improvvisamente si ferma a guardare la merce dei negozi, chi invece sollecita i compagni ad accelerare il passo. Anche la Dama delle Piogge si sente in dovere di amalgamarsi alla modalità generale e a mala pena riusciamo a scorgere le vetrine di Baratti, altro elegante e rinomato locale torinese, confetteria fondata nel 1858 da Ferdinando Baratti e Edoardo Milano il cui nome completo infatti è Baratti&Milano -.
Fin dallinaugurazione il luogo colpisce per il suo sfarzo, come testimonia un cronista dellepoca: Lo sfarzo e il buon gusto qui se la contendono. Specchi di grande superficie, sculture in legno di noce artisticamente eseguite, dorature splendidissime e, a degno accompagnamento, la bontà squisita dei prodotti dei miracolosi fornelli dei signori confettieri. È tuttavia Guido Gozzano a rendere immortale la notorietà del posto, descrivendo nel suo celebre componimento Le golosele ingioiellate signore della nobiltà subalpina mentre gustano le paste, sollevando la veletta e girandosi di schiena nella speranza che nessuno le veda.
Siamo ormai diretti verso il Caffè Torino, uno dei più conosciuti salotti torinesi, in attività dal 1903, adorno di marmi pregiati e medaglioni dipinti, il locale accoglie gli avventori con un superbo bancone in marmo finemente sbalzato e li accompagna alla ricerca di un gusto senza tempo.
Da subito il bar sfida lattività del dirimpettaio Caffè San Carlo, punto di ritrovo per definizione dell’“intellighenziatorinese. La Fortuna aiuta gli audacie il successo della nuova apertura non tarda ad arrivare, presto intellettuali come Eiunaudi e De Gasperi diventano clienti abituali, col tempo la fama del luogo accresce, così negli anni Cinquanta  diverse personalità come James Stewart, Ava Gardner, Walter Chiari, Brigitte Bardot e lindimenticabile Erminio Macario vogliono assaporare un buon caffè seduti tra gli elitari tavolini di quella Torino non alla portata di tutti.
E se il prezzo del caffè ci ricorda a quale strato sociale apparteniamo, il toro rampante antistante il locale invita democraticamente la totalità dei passanti a partecipare – a titolo gratuito – al rituale propiziatorio più famoso della cittadinanza. Leffigie in bronzo viene posta nel 1930 sul pavimento della Piazza dedicata a San Carlo Borromeo e subito diventa oggetto di attenzioni e superstizioni. Leggenda vuole che calpestare gli attributi dellanimale porti fortuna, latto si deve compiere con il tallone sinistro e effettuando tre giri intorno a sé stessi. Unovvia sciocchezza, che però, con la tipica discrezione torinese, ha portato a creare un delicato avvallamento là dove, anche per il quadrupede, non batte il sole.
La sera sta scendendo, ed è giunta lora di salutare la nostra gentile Opite Portatrice di freddo.
Per i convenevoli quale luogo più opportuno che i battenti tristemente serrati del Caffè San Carlo, altro salotto torinese con una storia antica di quasi duecento anni?
Le luci spente testimoniano la tragedia che è stata la pandemia per molte attività commerciali, costrette a chiudere con poche possibilità di riscatto.
Invito la Cinerea Signora a specchiarsi nelle vecchie vetrine e ad immaginare i fasti ottocenteschi, quando il locale portava il nome di Caffè di Piazza DArmi. Allepoca non cera ancora il Cavald Brons al centro della piazza, al contrario il territorio era adibito per ospitare le adunate dellesercito sabaudo.
Clienti abituali erano Giolitti, Crispi, Gramsci e Gobetti, ma anche importanti scrittori come Edmondo De Amicis, autore dellindimenticabile Libro Cuore, di cui oggi a scuola non si parla più. Proprio al San Carlo si era fermato un altro assai noto personaggio, Alexandre Dumas, in visita alla città sabauda, proprio qui pare abbia assaggiato il suo primo bicerin.
È ormai sera, i lampioni colorati offuscano le stelle e la nebbia del Po sta arrivando in città.
Chissà se la nostra Uggiosa Ospite avrà apprezzato questo calorico iterturistico e chissà se un podi buonumore la convincerà a concederci qualche giornata di sole in questo lungo inverno.
Nel dubbio, prima che scompaia, le allungo quattro giandojòt, uno per ogni Stagione. Le Signore sono permalose, speriamo solo non se li mangi tutti Lei sulla strada del ritorno, con la scusa che poi si sciolgono.

Alessia Cagnotto 

Una cena al buio

mercoledì 24 novembre

Cena al buio” da OFF TOPIC
per il secondo appuntamento di sensEAT  

Il format per sperimentare il cibo esplorando i cinque sensi dedica la seconda puntata alla vista. Nel Bistro dell’hub culturale di via Pallavicino in programma la “Cena al buio” in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

Torino, 18 novembre 2021 – Prosegue SensEAT, il ciclo di appuntamenti del Bistro di OFF TOPIC per esplorare le percezioni gustative, giocando con i cinque sensi. Protagonista della seconda serata, in programma mercoledì 24 novembre, sarà la vista o, meglio, il suo annullamento: a partire dalle ore 20:30, infatti, si spegneranno e luci del Bistro e si accenderanno tutti gli altri sensi, per vivere una cena completamente immersi nel buio, grazie alla preziosa collaborazione con l’ASD Polisportiva UICI Torino e con UICI Torino (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti).

Una volta arrivati da Off Topic, i partecipanti saranno bendati e accompagnati al proprio tavolo dai volontari della Polisportiva – per motivi legati all’emergenza sanitaria la stanza non verrà chiusa ermeticamente, come di consueto, per cui l’assenza totale di luce verrà garantita tramite dei cerotti che verranno consegnati all’arrivo. Dall’incontro fra OFF TOPIC e la Polisportiva UICI, infatti, è nata la sinergia che ha permesso di tornare a organizzare, per la prima volta dallo scoppio della pandemia, una cena al buio: un evento che mette in contatto due realtà che, allo stesso modo, mettono al centro l’inclusione e l’aggregazione a 360°.

Nessuna anticipazione sul menù, realizzato ad hoc per l’occasione dalla cucina del Bistro, per provare sulla propria pelle quanto la vista condizioni non solo il gradimento ma anche il riconoscimento di ciò che mangiamo.

Obiettivo della serata è mostrare quanto l’occhio, inconsciamente, condizioni fortemente la nostra esperienza del cibo, proponendo ai partecipanti un’occasione per sperimentare in un modo completamente diverso il rito del mangiare e della socialità a tavola e, allo stesso tempo, sensibilizzare il grande pubblico sulle difficoltà che le persone cieche e ipovedenti vivono ogni giorno durante le azioni più semplici e quotidiane.

Cena al buio
Menù fisso (due antipasti, primo, secondo + vino) €35

Una parte del ricavato della serata verrà donata alla Polisportiva UICI.

ore 20:30

Prenotazione tavoli obbligatoria al numero whatsapp 388.446.3855

Comunicare eventuali intolleranze e/o allergie al momento della prenotazione.

SensEAT – A tavola con i cinque sensi”

Non solo il gusto, ma anche tutti gli altri sensi influenzano l’esperienza di ciò che mangiamo e beviamo. Per scoprire quanto che ci sia da “sentire” a tavola, Off Topic ha dato il via a un ciclo di appuntamenti con cadenza mensile per degustare cibo e vino rendendo protagonista ogni volta un senso differente attraverso esperimenti collettivi, momenti formativi e di sensibilizzazione, talk, showcooking, presentazioni di libri e di realtà innovative, cene e degustazioni. Durante gli incontri ai momenti più conviviali si alterneranno approfondimenti su diverse tematiche legate per esempio alla sostenibilità dell’industria alimentare, allo spreco alimentare o all’importanza di seguire un regime alimentare sano ed equilibrato, permettendo di vivere l’esperienza del pasto attraverso l’uso dei cinque sensi alla scoperta di una nuova dimensione.

SensEAT ambisce, infatti, a far vivere un’esperienza amplificata e poco convenzionale ai partecipanti, ma anche a sviluppare un sesto senso che racchiude in sé valori come la responsabilità, la consapevolezza, la solidarietà, l’empatia e la sostenibilità.

Domenica Bestiale”

Prosegue anche “Domenica Bestiale“, il brunch firmato Off Topic per godersi la parte più bella della domenica circondati da ottimo cibo e bellissime vibrazioni. A partire dalle ore 11:30 sarà possibile ordinare i gustosissimi piatti, dai €3 agli €8, spaziando fra pancake e cornetti, entrambi in versione dolce e salata, bowl con yogurt e frutta fresca, focacce ripiene, soffici muffin al cioccolato o pistacchio e ancora, per i più audaci, zuppe e polpette di verdure, sorseggiando una spremuta, un americano o il fantastico Bloody Mary guarnito con peperoni cruschi e bacon. Una colazione per godersi le prelibatezze della cucina del Bistro in compagnia della musica e dell’intrattenimento firmato OFF TOPIC.

OFF TOPIC

via Giorgio Pallavicino, 35 – 10153 Torino

Torino ritorna ad essere capitale della moda

La seconda edizione di HOAS, “History of a Style”, in programma dal 25 al 28 novembre al Lingotto, promosso da Hoas Group

 

La moda approda nuovamente a Torino in una veste rinnovata, presentandosi sotto forma di un binomio vincente di stile e sostenibilità. Dal 25 al 28 novembre prossimo al Lingotto, su una superficie  di oltre 9 mila metriquadrati all’insegna del green,Torino si prepara a ospitare la seconda edizione di HOAS “History  of a style”, evento promosso da Hoas Group con il patrocinio della Città di Torino, Regione Piemonte e Assomoda, e la direzione artistica affidata a Bros Group Italia.

Saranno quattro giornate in cui sfilate di grandi firme si susseguiranno a incontri con blogger e influencer, masterclass, fashion lab e meeting con i buyer, che vedranno al Lingotto la moda protagonista assoluta ma, in particolare, la moda amica del pianeta. Durante gli incontri l’attenzione si concentrerà, infatti,soprattutto sulle politiche a sostegno delle energie rinnovabili e della ecosostenibilità.

“Con Hoas – spiega Domenico Barbano, fondatore di Hoas Group –  intendiamo fare di Torino una nuova capitale della moda e, per raggiungere questo traguardo, dopo la prima edizione, tenutasi nel 2019 alle Ogr, quest’anno portiamo le sfilate al Lingotto, spazio simbolo dello sviluppo industriale della città. Daremo spazio anche a giovani designer e nuovi brand in quello che rappresentaun settore trainante per l’economia del nostro Paese, un segno di ripartenza dopo la pandemia. Insieme a big brand lanceremo un messaggio verso la moda sostenibile, amica del pianeta, qualcosa di sempre più necessario in questa filiera.

Si parlerà di questi argomenti nel convegno inaugurale, in programma giovedì 25 novembre prossimo alle 10, proprio al Lingotto, e organizzato da Assomoda. Per il resto saranno giorni di grande glamour con le sfilate, per il pubblico che potrà accedere gratuitamente previa prenotazione e potrà incontrare a ogni serata un parterre di celebrity”.

Ogni sera dalle 22 si terrà un Fashion event esclusivo a inviti con sfilate di big brand italiani. Si partirà  giovedì 25 novembreprossimo con lo stilista Romeo Gigli, ALV by Alviero Martini, Otto & Mezzo Cashemire e Ole’ Milano. Venerdì  26 novembre sarà la volta in passerella di Anton Giulio Grande e, per la prima volta, l’Esercito italiano presenterà il suo brand. Sabato 27novembre saranno protagonisti della sfilata gli stilisti Petrelli Uomo, Dimitar Dradi e Bruna Couture. Ultimo appuntamento domenica 28 novembre con lo stilista Gai Mattiolo, insieme a Giuseppe Fata e all’atelier Beaumont.

La regia delle sfilate è affidata a Gianluigi Resta. Al termine delle sfilate l’art party è curato da ZOO di 105.

Ogni sera saranno disponibili accrediti prenotando su accreditihoas2021@gmail.com

Porte aperte al pubblico dalle 10 del mattino e dalle ore 15 in programma sfilate dei fashion designer emergenti e di nuovi brand quali Saverio Maggio, Antonella Bravi, Italiana 2020, Istituto Moda Burgo di Torino, Talita Beachwear, MFGA Marta Paletto, Vitor Zerbinato, Poser, Regina Guasco, Vesto Pazzo e Reja Silva.

Sono numerosi i testimonial di Hoas, tra cui il divo americano Ronn Moss, l’amatissimo Ridge della soap opera Beautiful, la showgirl Elisabetta Gregoraci, le attrici Manuela Arcuri, Anna Safroncik, Mayra Pietrocola, Devin Devasquez, Guenda Goria, gli attori Alessandro Tersigni e Andrea Montovoli, il duo Le Donatella, le influencer Dasha Kina, Elena Morali, Sara Croce, Fabrizia Santarelli e le sister Cash, i modelli Stefano Sala, Andrea Melchiorre e Gennaro Lillo.

Sono previsti interventi sul palco del sovranista Maurizio DiMaio e dell’inviato di “Striscia La notizia” Luca Abete.

Al Lingotto verrà allestita una Sala Rossa che ospiterà  incontri, masterclass e casting. Grande opening alle ore 10 del 25 novembre prossimo con il convegno dal titolo “La moda ritorna a Torino tra storia,  stile e sostenibilità”, organizzato in collaborazione  con Assomoda. Interverranno l’assessore regionale del Piemonte Maurizio Marrone; l’Assessore comunale allo Sport e Grandi Eventi Mimmo Carretta; l’Assessore all’Ambiente del Comune di Torino Chiara Foglietta; il General Manager Audi-Auto Zentrum di Torino Enzo Bussolino; Domenico Barbano, Ceo di Hoas Group; Maurizio Governa,  presidente di Assomoda; Massimo Costa, segretario generale di Assomoda; Massimo Billi, Presidente di Modaesport Piemonte e lo stilista Alviero Martini.

Molte  le masterclass in programma, tra cui quelli con il make up artisti Pablo Gil Cagne’, il fotografo  Stefano Wurburgher, il pastry chef Fabrizio Racca, l’hair stylist Marco Todaro e il designer Giuseppe Fata. Ogni giorno si susseguira’ un casting per modelle e modelli per Miss Mondo e Una ragazza per il cinema (per info 0110898229).

MARA MARTELLOTTA

“Buono…non lo conoscevo!” Le novità di Go Wine

Diventa Socio Go Wine per tutto il 2022: un buono del valore di € 8 da spendere nell’acquisto della nuova selezione vini del progetto “Buono…non lo conoscevo!” di fine novembre!

 

La promozione è valida fino a lunedì 29 novembre

 

Anche l’Associazione Go Wine aderisce alle iniziative promozionali

della settimana del black friday 2021.

 

Diventando socio si riceve:
– La Tessera Associativa Go Wine

– Guida Cantine d’Italia 2022 (la guida per l’enoturista in uscita ad inizio dicembre)

– Rivista Go Wine, bimestrale di eno-cultura che riceverai in abbonamento bimestrale postale e in formato digitale

Testo alternativo

In più:

– Un simpatico eno-omaggio di benvenuto

– Voucher del valore di € 10,00 o degustazione omaggio in hotel da spendere nei prossimi appuntamenti del 2022 (scrivi a ufficio.soci@gowinet.it per conoscere nel dettaglio i benefit dedicati al tuo Club di appartenenza)

E inoltre RESTANO CONFERMATE LE SCONTISTICHE sulla partecipazione ad ogni evento Go Wine, alle degustazioni promosse nel vostro territorio, cene tematiche e Go Wine Weekend in tutta Italia a cui vorrete partecipare.

Ma solo iscrivendovi a Go Wine entro lunedì 29 novembre avrete anche un buono sconto di € 8,00 spendibile sull’acquisto della selezione vini del progetto Buono…non lo conoscevo!, il wine shop esclusivo dedicato al Socio Go Wine di fine novembre!

La quota come socio ordinario è di € 48.00, con validità sino al 31 dicembre 2022

 

Go Wine è…

Un’Associazione che opera in Italia a favore della cultura del vino e dell’enoturismo. Promuove il vino non solo come prodotto di qualità ed espressione della cultura agro-alimentare di un paese, ma come prodotto che “mobilita”, che fa viaggiare, che “muove”.

L’idea Go Wine si rivolge soprattutto ai vini da vitigno autoctono, espressione di un legame fra vite-territorio-vino che esprime tipicità ed unicità. Per valorizzare il lavoro di molti viticoltori e anche vitigni più rari e meno conosciuti.
Go Wine guarda al consumatore di qualità che ama viaggiare per il vino e per conoscere i luoghi della produzione. Si propone di costruire un progetto che gradualmente possa coinvolgerlo e stimolarlo attraverso degustazioni tematiche, momenti conviviali, incontri con i produttori e visite in cantina.

Il Socio Go Wine promuove e pratica il turismo del vino, è consapevole del particolare rapporto che lega ogni vino al suo territorio, con quei caratteri di tipicità ed unicità che sono alla base delle motivazioni del turismo del vino.

Attraverso distinte iniziative “Go Wine” cerca di dare voce a questo enoturista e di dare risalto a quei temi che più contano per Lui: paesaggio, cultura, accoglienza, vitigni autoctoni, vigneti storici.

 

Testo alternativo

Cos’è “Buono…non lo conoscevo!” ?

“Buono… Non lo conoscevo!” è un progetto culturale di Go Wine, che mira a favorire la conoscenza, la diffusione e l’acquisto di vini non facilmente reperibili dal consumatore provenienti da vitigni autoctoni italiani: piccole produzioni ed etichette poco conosciute, difficili da trovare in enoteca.

“Buono… Non lo conoscevo!” è un progetto culturale di Go Wine, che mira a favorire la conoscenza, la diffusione e l’acquisto di vini non facilmente reperibili dal consumatore provenienti da vitigni autoctoni italiani: piccole produzioni ed etichette poco conosciute, difficili da trovare in enoteca.

 

L’iniziativa è esclusivamente dedicata ai Soci Go Wine e offre una selezione interessante e sfiziosa di vini provenienti da diverse regioni italiane, tutti espressione di vitigni autoctoni.  Una speciale enoteca a disposizione del socio Go Wine e un’opportunità di degustazione e consumo direttamente a casa propria.

Ad inizio dicembre 2021 sarà proposta una selezione di oltre 20 etichette da diversi vitigni italiani da nord a sud che potrete scegliere componendo liberamente il vostro ordine e ricevere comodamente a casa vostra. Ecco alcuni vitigni-vini protagonisti dello shop di fine novembre.

Il progetto proseguirà anche nel 2022 con n. 4 nuove selezioni a cadenza trimestrale!

Ferragni e Atp, Torino viaggia sui social

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Tra il post di Chiara Ferragni in visita al Museo egizio e le Atp di tennis il nome di Torino sta facendo il giro dei social

Grazie alla tappa torinese della famosa influencer da oltre 25 milioni di follower e alle dirette televisive che portano in tutto il mondo il nome del capoluogo sabaudo, la nostra città sta godendo in questi giorni di un’ottima immagine.  Vero, le Olimpiadi sarebbero state anche meglio. Ma piuttosto che niente è meglio piuttosto.

 

Bollicine piemontesi al Villaggio Torino Atp

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La Regione Piemonte organizza diversi eventi nel Villaggio Torino, i due padiglioni allestiti in piazza San Carlo in occasione delle Nitto Atp Finals dove fino al 21 novembre si svolgono incontri con sportivi, artisti e personaggi famosi torinesi e piemontesi, ma anche degustazioni enogastronomiche e masterclass sui vini.

Il programma prevede ancora alcuni incontri:

 

* 20 novembre ore 12: Masterclass “Le bollicine piemontesi

20 novembre ore 13: Masterclass “I vini rossi piemontesi

21 novembre ore 13: Masterclass “I vini bianchi piemontesi

Gli incontri sono tutti gratuiti ma con prenotazione obbligatoria tramite la app dedicata scaricabile da https://www.turismotorino.org/it/esperienze/eventi/torino-so-much-tennis/scarica-lapp-ufficiale

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A Mappano la Festa d’Autunno!

Domenica 21 novembre 2021 

Una domenica d’autunno per stare di nuovo insieme e riprenderci un po’ della sana convivialità a cui da troppo tempo abbiamo dovuto rinunciare.

Domenica 21 novembre l’Associazione “Viviamo Mappano – comitato per il rilancio del commercio locale”, con il patrocinio del Comune di Mappano, presenta un’intera giornata dedicata a tutte le famiglie, a grandi e piccini.

Sin dal mattino in Via Rivarolo e Strada Cuorgnè, che per l’occasione saranno pedonalizzate, espositori hobbisti e artigiani provenienti da tutto il Piemonte presentano le loro creazioni in bancarella. Spazio anche ai commercianti locali e  l’area shopping dedicata con stand di abbigliamento e accessori moda. Sarà protagonista anche l’enogastronomia con i produttori locali a Km zero.

L’Associazione Viviamo Mappano ha organizzato per tutta la giornata, in collaborazione con “Animando”, giochi per bambini, artisti di strada e intrattenimenti musicali dal vivo.

L’appuntamento dunque è fissato per Domenica 21 novembre a Mappano…per stare insieme con gioia sempre nel rispetto delle norme vigenti anticovid.

Besson apre un negozio di abbigliamento sportivo a Sauze d’Oulx per chi capisce la montagna

No, Giuliano Besson non ha mai avuto il “pass pesant da montagnar” cantato da Gipo Farassino, il passo pesante e regolare del montanaro.

Lui, campione di discesa libera della Valanga Azzurra, ha sempre amato andar veloce. E non solo sugli sci. Così, non appena le maglie degli arresti domiciliari di massa  per Covid si sono un po’ allentate, Besson ha ripreso a correre a folle velocità, lanciando nuove collezioni e preparando l’apertura del totalmente rinnovato punto vendita di Sauze d’Oulx. Dal 4 dicembre, dunque, tutti gli appassionati di sci avranno dunque un punto di riferimento preciso in questo angolo della Val Susa.

Continua a leggere:

Besson apre un negozio di abbigliamento sportivo a Sauze d’Oulx per chi capisce la montagna

Turin Confidential. Cosa succede a Torino: informazioni per chi arriva in città

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What’s on in Turin: events and attractions for tourists, occasional visitors and expats

 

Turin is under the spotlight this week. We are hosting the Nitto ATP Finals and the entire world is watching us. We have put our best dress on. The city centre is dotted with artistic lighting, the renowned Luci DArtista, museums offer a great variety of exhibitions and events spread all around. Even Mole Antonelliana is all dressed up. Every night images of the tennis tournaments will be showcased on its cupola. Televisions from all over the world have come to town and even the Eurovision Broadcasting Company is checking what we are doing. So, behave yourself, wear fancy clothes and say hi to the cameras. And, of course do not forget to have fun.

 

Events and festivals

 

Piazza San Carlo is home to the Nitto ATP Finals Fan Village. The pavilion will host meetings, tastings, concerts and will be open every day from 10 am to 10 pm. Food and drinks will also be protagonists. In the morning you can find tea and chocolate, at 1 pm wine tastings and at 7 pm aperitiv with Vermouth, traditional liquor which was invented here.

 

Turismo Torino, our tourist board, has organized several guided tours thanks to which you can discover the city during the day or take a walk under the christmas lights. And if Turin is not enough, you can visit Ivrea, Pinerolo and Susa.

 

Until Sunday 21 November, Lavazza opens the doors of Nuvola, its headquarters, museum and event location with a program that includes breakfasts, dinners, tasting events and the possibility to watch the tennis matches from giant screens. You can book the events here. Come and sip an Espresso in the place where it was invented!

 

 

Music

 

Teatro Regio is undergoing some restoration works, therefore its productions are hosted in different locations. Saturday 20 November, the orchestra directed by Diego Fasolis will bring Bach, Corelli, Mozart and Händel at Teatro Colosseo. Friday 26 and Sunday 28, musicians, choir and singers will move to Auditorium Giovanni Agnelli for the  amazing Aida (in the form of a concert).

 

Museums and Exhibitions

 

On 12 November, Mao opens Kakemono, an exhibition dedicated to Japanese paintings belonging to the Claudio Perino Collection.

 

Luce Gallery, a lovely space in Largo Montebello 40, presents the paintings of Dominic Chambers.

 

At OGR, until January 16 2022, visit Vogliamo Tutto, an exhibition about labour. On November 23 opens ManGroove, installation by Davide Di Leo.

Fairs

From 18 to 20 November, Lingotto Fiere hosts Restructura, in case you want to settle here (or you already had) and need to restore your crib. The entrance is free.

If you want to take a look across the universe, you can join the Aerospace and Defence meetings that will take place from 30 November to 2 December at Oval Lingotto.

For the food lovers

From Friday 26 to Sunday 28 November, all around Piedmont we celebrate the Bagna Cauda Day, which, as you may notice, unwinds in three days and will be also repeated in December. Bagna cauda is a sauce made with garlic and paired with vegetables and meat. It is part of the Piedmontese tradition and many are the restaurants and deli shops that propose it. Antico Balon, Bottega Alimentare Teitot, Cantine Risso, Cascina Roland, Chapeau, Osteria Rabezzana are among the restaurants and delis where you can try this famous dish.

 

And for a moment of little pleasure…

 

birra artigianale - degustazione di birraSo many things to do this week, so how about considering also a rest with a pint of beer. Among local breweries in Piedmont, Birrificio Torino definitely stands out. Founded more than 20 years ago, it is the place to be when you are looking for good food and artisanal beers. Wednesday 17 November, at 9 pm, BirrificioTorino presents their new Christmas Beer. I confess, I’m not a beer expert, so you’ll have to go and tell me what you think. But their Beeramisu, Tiramisu prepared with beer, is definitely a dessert to die for.

 

 

Lori Barozzino

 

Take a look at the last articles HERE as many events are still taking place.

 

Lori is an interpreter and translator who lives in Turin. If you want to read more, here’s her blog.