LIFESTYLE- Pagina 215

Le foto dei vostri presepi

MOSTRA DEI PRESEPI ONLINE ALLA QUALE PARTECIPARE INVIANDO LA FOTO DELLA PROPRIA RAPPRESENTAZIONE
www.comune.carmagnola.to.it

 

L’iniziativa digitale è promossa da Pro Loco e dal Comune di Carmagnola

 

La Pro Loco Carmagnola propone anche quest’anno la consueta mostra dei presepi in collaborazione con il Comune di Carmagnola.

 

Non essendo ovviamente possibile organizzarla come di consueto all’interno della Chiesa di San Filippo, a causa

delle limitazioni imposte dalla pandemia in corso, l’esposizione dei presepi si svolgerà in modalità digitale.

 

Per partecipare occorre scattare al proprio presepe un’immagine (dimensione del file non superiore ad 1 MB) e:

1) inviarla via mail all’indirizzo cultura@comune.carmagnola.to.it, indicando il proprio Nome e Cognome e autorizzando il Comune di Carmagnola e la Pro Loco Carmagnola alla pubblicazione della stessa a titolo gratuito sui propri canali comunicativi (sito, pagina fb, instagram ecc…);

2) postarla sul proprio profilo Facebook taggando la pagina @comunecarmagnola della Città

 

La partecipazione è aperta a tutti ed è gratuita.

 

Il Comune di Carmagnola e la Pro Loco utilizzeranno le immagini ricevute al solo scopo dell’iniziativa sopra descritta e a titolo gratuito.

 

Inviando la propria immagine o taggandovi la pagina della Città i partecipanti accettano implicitamente le suddette condizioni.

 

Scadenza per l’invio delle immagini: lunedì 21 dicembre 2020.

Le immagini saranno raccolte in un album e pubblicate sui canali di comunicazione della Città di Carmagnola e della Pro Loco Carmagnola.

Klaus Davi difende in Tv il torinese Lapo Elkann

Duro scontro nel corso del programma “Ore 14” condotto da Milo Infante su Rai Due fra Klaus Davi e Caterina Collovati (visibile al link https://www.facebook.com/klausdavi2/posts/1023445554818378).

Tema del contendere Lapo Elkann e la sua vita ‘spericolata’. Dopo l’introduzione del conduttore Milo, che ha ricordato il recente episodio di Lapo fermato dalle forze dell’ordine e trovato in possesso di 4 grammi di cocaina, Klaus Davi è intervenuto subito difendendo l’industriale torinese: «Al netto dei suoi problemi personali, ho lavorato per 15 anni al fianco di Lapo in Fiat e posso testimoniare la sua lealtà verso i collaboratori e la sua genialità. La nuova 500 la dobbiamo a lui così come tante altre cose positive. Ho un bellissimo ricordo di quegli anni». Durissima invece Caterina Collovati: «Non voglio sentir parlare di genio legato alla cocaina, la cocaina è assolutamente una tragedia che va comunque combattuta. Noi che facciamo comunicazione dobbiamo dire che questi sono cattivi esempi per i giovani».

La tradizione del presepe rivive da Peraga

In questo Natale così diverso rispetto al solito, dove si sente forte la mancanza di mercatini, fiere e presepi viventi, uno dei luoghi incantati dove poter finalmente respirare l’atmosfera natalizia con tutta la famiglia è Peraga, uno dei Garden Center più grandi d’Italia che sotto le feste si trasforma in un grande villaggio di Natale.

Un luogo magico e incredibile, ricco di attrazioni assolutamente da non perdere, come i presepi semoventi e una delle più grandi e affascinanti esposizioni Lemax d’Europa: un villaggio fiammingo alto più di tre metri dall’atmosfera dolce e romantica, capace di stregare chiunque. 6 ambientazioni, un vero e proprio villaggio formato mignon, estremamente particolareggiato, dipinto a mano e realizzato fin nei più piccoli dettagli, un incantevole mondo in miniatura, composto da una moltitudine di paesaggi, colori, personaggi, attrazioni ed edifici che prendono vita attraverso luci e suoni.

Per gli amanti della tradizione, da Peraga c’è da perdersi tra le migliaia di statuine e le opere d’arte di artigiani e dei celebri maestri napoletani. Statuette, luci, muschi e capanne, da Peraga c’è tutto l’occorrente per creare il proprio Presepe perfetto ma non solo: sono tantissime le ambientazioni già allestite, da usare come ispirazione o anche solo per rifarsi gli occhi e lasciarsi avvolgere dalla magia delle feste.

Tradizione, bellezza, artigianalità, maestria… in Italia quella per il Presepe è una vera e propria passione e rappresenta un momento intimo, atteso da grandi e piccini, un’occasione per riunirsi in famiglia e dar vita alla storia delle storie: quella della Natività.

Il Natale da Peraga: https://www.youtube.com/watch?v=bAEuB0TGSLg&t=1s&ab_channel=PeragaGardenCenter

Natale a Palazzo Lascaris con albero e presepi

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Campeggia anche quest’anno, nel cortile interno dello storico palazzo barocco di via Alfieri 15, a Torino, il grande pino “vestito a festa” con decorazioni e addobbi sui toni del bianco e del rosso. Si tratta dell’albero che ormai da alcuni anni è stato “adottato” dal Consiglio regionale e che, al termine delle festività, ritornerà al suo vivaio.

Nelle vetrine dell’Urp, in via Arsenale 14, è invece allestita una mostra di presepi tradizionali della collezione privata dell’architetto Roberto Nivolo e curata dal Centro studi piemontesi – Ca dë studi piemontèis. Per consentire al maggior numero di cittadini possibile di ammirarla, le vetrine resteranno illuminate ogni sera fino alle 21. Ed è anche prevista – in prossimità dei giorni del Natale – la proiezione di un’immagine della Natività sulla pavimentazione davanti al portone d’ingresso di Palazzo Lascaris.

L’Assemblea regionale ha inoltre concesso il patrocinio a cinque presepi piemontesi allestiti e visitabili all’aperto a Bousson, Rocca di Cavour, Moncalieri (To), Bene Vagienna (Cn) e Postua (Vc).

Quello di Bousson – frazione di Cesana Torinese – è composto da oltre 40 figure a grandezza naturale, dipinte dall’artista Valeria Tommasi, che popolano la “via dei mestieri” della borgata. I “protagonisti” dell’edizione 2020 – la ventesima – sono otto imponenti angeli alti circa 2,5 metri. È visitabile fino al 31 gennaio.

Un “Presepe in vetta” è quello realizzato per il terzo anno sulla Rocca di Cavour, visitabile fino al 6 gennaio anche di notte grazie a un percorso luminoso a basso impatto. La rappresentazione delle scene legate alla Natività è affidata a una serie di statue lignee ad altezza d’uomo scolpite dal giovane artista cavourese Fabio Moriena.

Sono “Presepi dal mondo” i circa 40, provenienti da ogni angolo del globo, allestiti dalla Famija Moncaliereisa lungo le vie del centro storico di Moncalieri. In mostra nelle vetrine dei negozi, sui terrazzi e negli angoli caratteristici della città, danno vita a un percorso segnato che ne evidenzia le principali caratteristiche.

Si può invece ammirare dietro una lastra di vetro il “Presepe artistico” che l’Associazione Amici di Bene ha allestito nella chiesa dei Disciplinati bianchi, che si affaccia sui portici di via Roma, a Bene Vagienna. Costituito da antiche statue lignee policrome, ha quest’anno come sfondo scenografico il santuario della Madonna della Gorra, nel bicentenario della costruzione. È aperto fino al 24 gennaio.

Si visitano infine a bordo di un trenino i presepi allestiti per il trentaseiesimo anno lungo la strada principale di Postua. A ogni fermata, lungo le sue frazioni, è possibile ammirare i presepi esposti all’aperto, fuori dalle abitazioni.

Il “Mulino Valsusa” compie un anno

E, per festeggiare l’anniversario, lancia il progetto “Gustinsieme”

Bruzolo (Torino) Riavvolgiamo di un anno e una manciata di giorni il nastro del tempo. Era il primo dicembre 2019, quando, sotto una pioggia battente, si tagliava il nastro nel vecchio mulino ottocentesco di Bruzolo, Bassa Valsusa, riportandolo ufficialmente a nuova vita con il nome di “Mulino Valsusa”. L’obiettivo era quello di rilanciare, sotto l’aspetto agricolo e ambientale, l’intera Valle, coinvolgendo i contadini nel tornare a coltivare zone abbandonate da anni, garantendo loro prezzi giusti nella vendita del grano e supportandoli economicamente nella spesa della semina come nella raccolta. L’etica, il suo imprescindibile diktat. Ciò che ne ha fatto “un progetto forte, sano e buono – afferma orgogliosamente Massimiliano Spigolon, ideatore e anima dell’iniziativa – in grado di superare anche un anno come quello che sta per concludersi stravolto dalla pandemia”. Parole confermate dalle cifre. Se alla partenza, infatti, gli agricoltori coinvolti erano 14, adesso, a distanza di un anno, sono saliti a 30. Più del doppio. Parallelamente si è passati da 12 ettari coltivati, molti con antiche varietà recuperate, a 35 ettari. Altro importante successo di un progetto “basato sulle buone pratiche agricole” riguarda poi il prodotto finale. Le farine valsusine prodotte dal Mulino e destinate alla Valle sono infatti finite in una ventina fra ristoranti, rifugi e agriturismi, oltre che in una ventina e più di negozi, da Sestriere a Pianezza.

E un accordo è stato firmato anche con la grande distribuzione. Risultati decisamente importanti, dunque, anche se frenati negli ultimi mesi a causa del lockdown imposto dall’emergenza sanitaria che ha portato a bloccare gli ordini da parte di molti ristoranti e negozi. Per questo, mentre continua ad essere sempre aperto lo spaccio interno al Mulino, nelle scorse settimane è stato lanciato il sito www.mulinovalsusa.it con un e-commerce: “ Ciò che ci ha stupito – prosegue Spigolon – è che sono arrivati addirittura ordini dalla Sardegna come dalla Francia e dall’Austria, dal Veneto e dal Lazio. Segno che il progetto è apprezzato”. La speranza è quindi che i panificatori e le pizzerie della Valle “si mettano in gioco maggiormente, anche se sappiamo bene che le nostre farine sono tecnicamente più difficili da lavorare proprio perché non usano miglioratori e stabilizzanti, ma altrettanto bene sappiamo che in Valle non mancano le capacità”. L’appello è lanciato. Insieme a nuove sfide. L’ultima è il progetto “Gustinsieme”. Dice ancora Spigolon: “Dopo aver lavorato per creare una filiera agricola e risvegliare un comparto della Valle, abbiamo valutato fosse giusto lavorare a una filiera di trasformazione”. In pratica, mettere insieme una squadra di artigiani d’eccellenza per la creazione di prodotti “cento per cento Valsusa”, creati con le farine del Mulino e realizzati da artigiani valsusini. Un’altra idea che non riguarda solamente gli interessi di un’unica realtà, ma cerca di supportare diversi attori del territorio, proprio in questo periodo dove la crisi si fa maggiormente sentire.

Le ricette? “Sono quelle della storia di questo territorio e sono custodite, a garanzia del progetto, al Mulino”. Per ora, “Gustinsieme” propone biscotti, paste di meliga, fette biscottate e il “Panettone Prosperoso”. Al momento, coinvolge il panificio di Matteo Marzo, che ha sedi a Susa e a Venaus, il “Biscottificio Rege” di Sant’Antonino di Susa e il “Laboratorio Amo” di Bussoleno. “Lanciamo una call: vorremmo coinvolgere – conclude Spigolon – più artigiani possibile. L’idea è di un’intera valle pronta a diventare un grande laboratorio artigiano”.
g. m.

E’ ripartita la stagione del Tartufo Bianco nel Monferrato

Murisengo, Valcerrina. E’ ripartita la Stagione del Tartufo Bianco nel Monferrato, con apertura del Temporary Store (via Asti 2) e dell’Angolo del Trifolau (piazza Boario) tutti i fine settimana da dicembre a gennaio, per la vendita di generi alimentari e tartufi, sia per il consumo personale sia per la composizione di confezioni regalo, in occasione del prossimo Natale. Tutti i sabati e le domeniche, dunque, apertura del Temporary Store dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 e dell’Angolo del Trifolau dalle 10,30 alle 12,30.

Oltre a prenotare e ad acquistare vini (tutte le denominazioni autoctone, quali sono Barbera, Grignolino e Fresia, oltre a bianchi, bollicine e riserva), pasta fresca (tagliolini, agnolotti e cappelletti), prodotti da forno (torte e biscotti), nocciole (Tonda Gentile snocciolata e macinata), formaggi (freschi e stagionati) e trasformati (salumi e salse) caprini, salse contadine, confetture di frutta, mieli nelle diverse varietà, zafferano, ortofrutta di stagione e secchi, insaccati (salumi, prosciutti, coppe, lardo…) e tovaglie con fantasie autunnali e invernali, il Temporary Store offre la possibilità di confezionare pacchi e regalo con i prodotti rigorosamente a km0 preferiti. Anche questa, è un’idea per mantenere vivo il commercio locale fatto di piccoli produttore i quali,  nei mesi della pandemia, più di altri, hanno sofferto il mancato afflusso di avventori e turisti di passaggio.

Sul sito www.fieradeltartufo.net, o direttamente nel Temporary Store, si potrà consultare l’ampia offerta dei prodotti TargatoMurisengo e prenotare la propria confezione natalizia. Aperto altresì l’Agnolo del Trifolau, tutti i sabati e le domeniche, in orario  10,30-12,30, presso il quale sarà possibile acquistare Tuber Magnatum Pico (Tartufi Bianchi Pregiati) e tartufi neri direttamente dal cercatore; in alternativa, è possibile contattare direttamente il trifolau per la vendita a distanza scrivendo a: segreteria@fieradeltartufo.com.

Dove trovare il miglior panettone artigianale a Torino

Il panettone artigianale è un dolce che non può mancare sulle nostre tavole natalizie. Ecco una selezione dei migliori panettoni artigianali a Torino.

Stratta, il panettone con la farcitura più buona del mondo

Ebbene sì, uno dei migliori panettoni al mondo nasce nel cuore di Torino, in piazza San Carlo. Il panettone artigianale di Stratta è stato premiato dalla Federazione Internazionale Pasticceria Gelateria Cioccolateria per il concorso “Il miglior panettone al mondo”. E ha portato a casa non poche medaglie: oro per la farcitura, argento per il panettone e bronzo per il panettone farcito. La specialità? Il panettone con la crema al vermouth.

Il Pantorrone della Pasticceria Scalenghe

Più che un panettone si tratta di un Pantorrone, e potete trovarlo a Trofarello, in provincia di Torino. Un panettone realizzato con torrone e glassa al torrone, soffice e dall’impasto ricco e profumato. Un pantorrone che conquisterà tutti. E una nota di merito va anche all’imballo, che è interamente compostabile.

Il panettone artigianale di Giovanni Dell’Agnese

La pasticceria Giovanni Dell’Agnese sforna dal 1950 una delizia dopo l’altra. Dopo essersi trasferito da Borgo Vittoria in zona Mirafiori, continua a rimanere una tappa fissa per i torinesi. Tra le sue proposte degne di nota c’è il Pinerolese, un panettone classico con uvetta, canditi e classa alle mandorle.

Galùp, la storia del panettone piemontese

Galùp ha fatto la storia del panettone piemontese. Propone ricette classiche arricchiete con gusti particolari e abbinamenti sempre sorprendenti. Tra le proposte più golose spiccano il Gran Galup Classico, la ricetta originale con glassa fatta a mano alle nocciole IGP con l’aggiunta di mandorle intere… oppure l’intramontabile pere e cioccolato.

Casa Vicina e l’attenzione alle materie prime

Si può degustare presso il ristorante Casa Vicina (ad Eataly Lingotto). Il panettone è preparato dallo chef Claudio Vicina con farine del Mulino Marino biologiche e il lievito madre, una lievitazione di 48 ore e tutte materie prima di alta qualità. Il panettone è arricchito da scorzette di arancia candita, uvetta e cioccolato fondente, e abbinato ad una crema chantilly all’arancia. Ma attenzione: la produzione del prodotto è limitata, se ne producono circa 200.

Il panettone artigianale della Farmacia del Cambio

Tra le eccellenze della nostra città è impossibile non citare il panettone de La Farmacia del Cambio del maestro Fabrizio Galla. La Farmacia del Cambio lo propone sia in versione tradizionale che nella variante cioccolato e arancia candita. 

A Cirié sarà “un Natale di luce, speranza ed eccellenze del territorio

“Christmas De … Light”  Martedì 8 dicembre, accensione delle luminarie 3D Cirié (Torino)

Immagine guida un pacioso Babbo Natale, occhialini alla moda e il segno della “vittoria” sventolato in aria, intento a scattarsi un divertito selfie. Dopo l’accensione il 4 dicembre scorso delle luminarie aeree, prendono il via ufficialmente a Cirié martedì 8 dicembre con l’inaugurazione delle luminarie 3D (ore 17,30 in piazza San Giovanni), gli eventi di questo particolare Natale 2020, promossi dal Comune e coordinati da “Dimensione Eventi” in collaborazione con alcune Associazioni Culturali attive sul territorio.

Sarà un vero “Christmas De…Light”, un concerto di luci, come mai accaduto prima. Alle proiezioni su Palazzo D’Oria e sul Duomo di San Giovanni si aggiungeranno nuove luminarie aeree che abbracceranno il centro città, dalla stazione a San Rocco, dalla Chiesa di San Martino a Loreto. Tre le installazioni previste, che i visitatori potranno ammirare in città per la prima volta: un pacco dono gigante in Piazza San Giovanni, attraversabile da parte a parte, cinque cerchi colorati in Viale Martiri della Libertà ed un pacco più piccolo ai piedi della Chiesa di Loreto, accanto al tradizionale Presepe del Borgo. Le installazioni saranno “punti selfie”, dove tutti potranno scattare una divertente foto ricordo e, se si vuole, postare poi i propri selfie sulla pagina ufficiale dell’evento. Il più divertente potrà diventare protagonista della grafica dell’edizione 2021, prendendo il posto del Babbo Natale “rock”, simbolo di quest’anno. “Per il Natale 2020 abbiamo deciso di puntare- afferma l’assessore al Commercio, Alessandro Pugliesi – su una Ciriè ancor più bella, attraente e gradevole. In questo modo, pensiamo di poter dare un ulteriore aiuto alle nostre attività economiche, promuovendo il ‘commercio a chilometro zero’ e valorizzando le eccellenze, che a Cirié sicuramente non mancano”. Luminarie e installazioni 3D. Ma non solo. In programma già ci sono, infatti, altre iniziative di sicuro interesse: dall’esposizione delle opere di artisti del territorio a Palazzo D’Oria, curata dall’“Associazione 4 eventi APS” ai “buoni sconto” che consentiranno a tutti di fare qualche acquisto in più nei negozi cittadini. Da ricordare anche il progetto “A Natale facciamo i buoni”, attivo fino al 24 dicembre, che consentirà a chi effettua acquisti nei negozi aderenti di ottenere un “buono di Natale” da 10 Euro ogni 30 di acquisti (due buoni al massimo per ogni spesa di almeno 80 Euro) da spendere in un altro esercizio cittadino. Salvo nuove limitazioni per contrastare la diffusione del contagio da COVID, Corso e Viale Martiri ospiteranno, inoltre, nelle giornate di domenica 13 e 20 dicembre, i consueti mercati prenatalizi, con un’ampia scelta di generi vari e di utili suggestioni per i regali d’obbligo. I più piccoli potranno anche divertirsi, come di consueto, con le giostre in Piazza D’Oria, mentre le scuole dell’infanzia, le primarie e le medie sono invitate ad addobbare e a colorare – a cura del Circolo Culturale “Ars et Labor” – le vetrine dei negozi attualmente vuoti con i lavori eseguiti dai bambini e dai ragazzi. E non mancherà neppure il consueto Albero di Natale allestito in piazza San Giovanni, simbolo principe, con il Presepe, di una festa che più che mai vuole guardare quest’anno a importanti segnali di fiducia e serenità. Una parte d’onore avranno pure i monumenti e i borghi cittadini: grazie all’idea promossa sempre da “Ars et Labor” in collaborazione con l’associazione “La Spada nella Rocca”, davanti a San Giovanni, a Palazzo D’Oria e in molti altri luoghi saranno collocate “cornici luminose” che consentiranno a tutti di scattare una foto o un selfie con uno sfondo davvero d’eccezione. A chiudere il pacchetto di iniziative, l’intervento dei “Music Piemonteis” che quest’anno proporranno il tradizionale “Concerto di Natale” in modalità virtuale, sui canali social. “Tutte le iniziative saranno realizzate – conclude il sindaco Loredana Devietti – nel massimo rispetto delle misure previste dall’emergenza sanitaria. Noi per Natale ‘abbiamo fatto i Buoni’, ma ciascuno deve fare la sua parte, per far sì che la recuperata serenità di queste settimane possa avere continuità nei mesi successivi, seppure con le limitazioni che ci accompagneranno ancora per un po’”.
Le iniziative in programma potranno subire variazioni o sospensioni, in relazione alle future disposizioni statali e regionali, correlate all’emergenza in corso. Per essere sempre aggiornati: www.cirie.net – app Municipium.
g. m.

Ai nastri di partenza l’inaugurazione di Otium Pea Club. Green Pea, 8 dicembre

Manca poco finalmente all’apertura di Green Pea e di Otium Pea Club. L’inaugurazione iniziale programmata a fine estate è stata posticipata all’8 dicembre per motivi ovvii ed a tutti conosciuti.

Come spesso succede è dalle intuizioni migliori che nascono quei progetti che poi, a loro volta, si trasformano in realtà. Green Pea ne rappresenta il tipico esempio; costituisce il primo superstore della sostenibilità” torinese e green retail park al mondo,dedicato all’arredamento e all’abbigliamento tutto rigorasamente ecofriendly. La famiglia Farinetti, che ha ideato il progetto e realizzato questa intuizione, ha scelto l’area di Torino a fianco ad Eataly, al Lingotto, e la creazione di Green Pea è avvenuta completamente nel rispetto dell’ambiente, riscaldato da energie rinnovabili e arricchito da un bosco di alberi.

All’ultimo piano di Green Pea sorgerà Otium Pea Club, il nuovo spazio destinato all'”ozio creativo”.

Per comprendere quale sia stata l’intuizione da cui si è partiti bisogna tornare indietro nel tempo di circa 2500 anni quando filosofi quali Aristotele, Platone, Socrate e Pericle, cambiarono il mondo con le loro idee sui concetti di bellezza e democrazia, ma soprattutto inerenti il concetto di tempo e sul migliore uso che l’uomo ne potesse fare, l’”ozio” appunto.

2500 anni dopo, il sociologo contemporaneo Domenico De Masi ha rielaborato il concetto di “ozio” e ne ha ideato il concetto contemporaneo di “ozio creativo” inteso come sintesi di lavoro, studio e gioco.

Questa è l’idea a cui si ispira il rooftop Otium Pea Club.  Non sarà quindi un “ozio” in senso stretto o quello a cui tutti possono pensare subito, sarà un “ozio creativo”, come ci ha confermato Pier Rosito Co-fondatore di To-Be Events, l’agenzia torinese specializzata in eventi eno-gastronomici, che già collabora, nel campo della comunicazione, con Eataly.

Otium Pea Club rappresenta il primo esempio di Member Club dedicato al perseguimento di un “ozio creativo” con un upgrade culturale e filosofico nei contenuti della sua offerta, che lo differenzieranno sostanzialmente da altri Club analoghi presenti in Italia, essendo questi ultimi maggiormente orientati al solo concetto di fitness. Inoltre i soci, durante la fase di selezione propedeutica per l’ammissione al Circolo, non verranno discriminati per estrazione o gerarchia sociale, come spesso accade nella maggior parte dei MemberClub sparsi in giro per il mondo. Si cercherà poi di garantire una pari distribuzione di soci tra uomini e donne ed i minori di 18 anni non verranno ammessi.

Otium Pea Club rappresenta uno spazio di 600 mq tra lounge bar e Spa, che avrà come obiettivo quello di realizzare un “ozio creativo”, ben lontano e diverso dal concetto di “ozio”, inteso come inerzia.

L’obiettivo principe sarà quello di dare l’opportunità ai propri soci di recuperare, prima, e riappropriarsi, poi, del proprio tempo. Verrà data la possibilità ad ognuno di poter lavorare in un ambiente ecofriendly e progettato secondo una filosofia green, secondo la modalità più in voga del momento, lo smart working, senza dimenticare la sala meeting, a disposizione per eventi di lavoro o per incontrare i propri clienti, nel rispetto fin da subito della normativa anti Covid.

A conferma della filosofia green ed ecofriendly volta a sfruttare le risorse geotermiche disponibili da una falda acquifera, posizionata a quaranta metri di profondità per esempio, arriverà l’acqua alla temperatura di 18 gradi.

Otium Pea Club sarà aperto per i soli soci e i loro ospiti per un massimo di due a volta, dalle 10 alle 19, e tutti coloro che lo frequenteranno avranno a disposizione non solo un cocktail bar, dietro il quale lavorerà uno dei migliori barman torinesi Giorgio Lupi, ma anche una ampia proposta gastronomica, che spazierà dalla colazione all’after dinner, passando per il pranzo,l’aperitivo e la cena (su prenotazione). A questo si aggiunge tutta una zona dedicata al Wellness che includerà una piscina e una Spa. La piscina sarà a sbalzo, unica nel suo genere, con vista sulle Alpi, e avrà una lunghezza di 20 metri, sospesa per la maggior parte della lunghezza ad una altezza di 21 metri e riscaldata in inverno. La Spa, invece, metterà a disposizione dei proprio soci una vasca idromassaggio, bagno turco, sauna e sale massaggi.

Aristotele Platone Socrate e Pericle vi faranno compagnia.

Buon ozio creativo!

Emanuele Farina Sansone

Fuochi artificiali in arrivo, poveri 4 zampe!

Caro Direttore, anche in questo difficile momento per l’emergenza del COVID-19,  ci sarà chi penserà solo a far esplodere i fuochi artificiali

Il “Tavolo Animali & Ambiente”, costituito dalle maggiori sigle animaliste ed ambientaliste, è estremamente preoccupato per l’ormai insensata tradizione che, subito dopo la festa dell’8 dicembre, fa risuonare in città le esplosioni di botti, petardi e fuochi pirotecnici vari, nonostante che l’art. 9, comma 23, del “Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in città”, il n. 320, ne sancisca ormai da anni il divieto assoluto di utilizzo su tutto il territorio comunale.

Tale usanza, peraltro alquanto stupida, pericolosa e priva di qualsiasi valida giustificazione, che si intensifica con l’approssimarsi del Natale, raggiungendo l’apice a Capodanno, è fortemente nociva non solo per tutti gli animali, ma anche per moltissimi cittadini, principalmente per quelli più fragili e sensibili ai rumori, quali gli anziani, i bambini piccoli e gli ammalati, specialmente in questo periodo di particolare situazione sanitaria.
Nonostante le limitazioni di orario per le uscite in vigore nelle festività, e in particolare per il Capodanno, che impediranno i festeggiamenti in piazza alla mezzanotte è immaginabile che le cattive abitudini si manifesteranno comunque, sia durante il giorno che la stessa notte di Capodanno, direttamente dalle abitazioni.

Così il “Tavolo Animali & Ambiente” ha chiesto alla Sindaca di Torino ed agli Assessori Unia e Sacco che l’Amministrazione comunale intraprenda, al più presto, una idonea campagna informativa dei cittadini sull’esistenza di tale divieto, attraverso tutti i canali ritenuti utili (giornali, televisioni, radio, manifesti, ecc.), di sensibilizzazione, specialmente dei più giovani, sui rischi che si corrono utilizzando i vari botti e, allo stesso tempo, attui anche un costante e capillare controllo, mediante la Polizia Municipale, sul commercio degli artifici pirotecnici, specialmente nelle aree mercatali, per impedire la vendita di quelli illegali.

È stato pure sottolineato che tutta questa preziosa attività preventiva deve essere affiancata anche da quella punitiva, da porre in essere di fronte a quei casi di chiara violazione del divieto, anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini, per garantire a tutti di trascorrere le giornate in piena sicurezza, sicurezza che molto spesso viene messa a repentaglio da gesti sconsiderati ed irresponsabili di pochi soggetti.

Nell’occasione è stato anche chiesto al Sindaco della Città Metropolitana di Torino di valutare l’opportunità di sensibilizzare i Sindaci dei Comuni che ne fanno parte al rispetto dell’analogo divieto presente nei loro Regolamenti di tutela degli animali o in quelli di Polizia Urbana, ricordando loro che, qualora tale divieto non fosse contemplato in detti ordinamenti, possono far riferimento all’art. 703 del c.p. ed all’art. 57 del TULPS, che ne vietano l’accensione, senza apposita autorizzazione, nei luoghi abitati o nelle loro adiacenze o lungo una pubblica via o in direzione di essa e lo sparare mortaretti o congegni simili.

Il “Tavolo Animali & Ambiente”, che ha informato dell’iniziativa anche il Presidente della Regione Piemonte ed il Garante dei diritti degli animali del medesimo Ente territoriale, si auspica che le richieste vengano accolte al più presto.

Per il “Tavolo Animali & Ambiente”
Luciano Bauco
Rappresentante “L.I.D.A.”