LIFESTYLE- Pagina 179

Pandoro avanzato? Recuperatelo con questi tartufini

Piccoli dolcetti deliziosi per presentare gli avanzi di pandoro o panettone in modo originale

Una ricetta sfiziosa che si prepara in pochi minuti e sempre gradita.

Ingredienti

250gr. di pandoro/panettone
100gr. di mascarpone
1 bicchierino di rum
50gr. di cioccolato bianco
50gr. di cioccolato cacao
Mandorle per decorare

Sbriciolare il pandoro nel mixer, aggiungere il mascarpone ed il rum, mescolare bene. Formare con l’impasto delle palline da immergere nel cioccolato precedentemente fuso. Sistemare i tartufini su carta forno, lasciar indurire in frigorifero, decorare a piacere e servire.

Paperita Patty

Alberi di Natale al cioccolato, caffè e cardamomo

La Ricetta della Cuoca Insolita

Chi è La Cuoca Insolita

La Cuoca Insolita (Elsa Panini) è nata e vive a Torino. E’ biologa, esperta in Igiene e Sicurezza Alimentare per la ristorazione, in cucina da sempre per passione. Qualche anno fa ha scoperto di avere il diabete insulino-dipendente e ha dovuto cambiare il suo modo di mangiare. Sentendo il desiderio di aiutare chi, come lei, vuole modificare qualche abitudine a tavola, ha creato un blog (www.lacuocainsolita.it) e organizza corsi di cucina. Il punto fermo è sempre questo: regalare la gioia di mangiare con gusto, anche quando si cerca qualcosa di più sano, si vuole perdere peso, tenere a bada glicemia e colesterolo alto o in caso di intolleranze o allergie alimentari.  Tante ricette sono pensate anche per i bambini (perché non sono buone solo le merende succulente delle pubblicità). Restando lontano dalle mode del momento e dagli estremismi, sceglie prodotti di stagione e ingredienti poco lavorati (a volte un po’ “insoliti”) che abbiano meno controindicazioni rispetto a quelli impiegati nella cucina tradizionale. Usa solo attrezzature normalmente a disposizione in tutte le case, per essere alla portata di tutti.

Calendario corsi di cucina ed eventi con La Cuoca Insolita alla pagina https://www.lacuocainsolita.it/consigli/corsi/

Alberi di Natale al cioccolato, caffè e cardamomo

Sfatiamo la credenza che le ricette più sane sono deprimenti. Questa tortina è così profumata e soffice che potrete presentarla anche a tavola a Natale, tre le altre divine ricette. Andranno a ruba e… quando direte che è dietetica, avrete già fatto il primo regalo di Natale a tutti!

Tempi: Preparazione (30 min); Cottura (25 min);

Attrezzatura necessaria: colino per aquafaba, sbattitore elettrico, estrattore (non essenziale), mixer tritatutto o a immersione, 2 contenitori a bordi alti, 1 cucchiaio di legno.

Ingredienti per circa 600 g di impasto cotto. Per l’impasto degli alberi di Natale:

⦁ Liquido di cottura dei ceci (aquafaba) – 120 g
⦁ Latte di soia – 180 g
⦁ Fibra di mele/frutta da estrattore – 90 g (serviranno circa 2 mele grosse)
⦁ Olio di oliva – 4 cucchiai
⦁ Farina di farro – 150 g
⦁ Caffè – 1 tazzina piena
⦁ Cacao amaro – 2 cucchiai colmi
⦁ Lievito vanigliato – 3/4 bustina
⦁ Eritritolo – 2 cucchiai colmi
⦁ Zucchero – 1 cucchiaio
⦁ Stevia (foglie tritate) – 1 cucchiaino colmo
⦁ Semi di cardamono in polvere – 1/3 cucchiaino
⦁ Vanillina – 1 punta
⦁ Sale fino integrale – 1 pizzico
Per la crema dolce di cachi:
⦁ Cachi – n. 1

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Approfondimenti e i consigli per l’acquisto degli “ingredienti insoliti” a questo link: https://www.lacuocainsolita.it/ingredienti/. Difficoltà (da 1 a 3): 2 Costo totale: 4,20 €

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Perché vi consiglio questa ricetta?

⦁ Questa ricetta è adatta anche a chi non può mangiare uova e latticini
⦁ Molto ipocalorico (-40% calorie) eppure buonissimo!
⦁ Grazie alla stevia e all’eritritolo, possiamo usare solo 20 g di zucchero in tutta la ricetta al posto di circa 180 g! Calorie risparmiate! Infatti eritritolo e stevia sono due dolcificanti a zero calorie (e in più non hanno le controindicazioni di altri dolcificanti simili, che potrebbero essere responsabili di problemi intestinali).
⦁ Grassi: -65% rispetto ad un prodotto preparato con burro, uova e latte.
⦁ Gli alberi di Natale al cioccolato sono ricchissimi di fibre, perché nell’impasto ci sono tutte le fibre contenute in due mele.
⦁ I cachi sono molto ricchi di zuccheri e non bisogna abusarne. Qui però ne usiamo meno di 10 g a persona.


Preparazione

FASE 1: LA PREPARAZIONE DELL’ACQUAFABA
Scolate il liquido dei ceci (aquafaba) in un contenitore rotondo a bordi alti e mettetelo in freezer per 5 minuti a raffreddarsi. Con lo sbattitore elettrico montate a neve l’aquafaba a massima velocità: in meno di 3 minuti avrete ottenuto l’equivalente del bianco d’uovo montato a neve! Tenete in frigorifero fino al momento dell’uso (se per caso perde un po’ di volume, potete usare di nuovo lo sbattitore elettrico).
FASE 2: LA MISCELA DEGLI INGREDIENTI
Sbucciate le mele (se non sono biologiche) e passatele nell’estrattore. Pesate lo scarto della frutta (fibra di mele), secondo la quantità necessaria in ricetta. Nel bicchiere del mixer a immersione frullate la fibra delle mele con l’olio di oliva e il latte di soia e il caffè. Unite a questo composto liquido tutti gli ingredienti secchi e mescolate in modo da ottenere un composto omogeneo.
Unite ora l’aquafaba montata a neve, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto con un cucchiaio di legno.
FASE 3: LA COTTURA DEGLI ALBERELLI
Accendete il forno in modalità statica a 160° C. Versate l’impasto degli alberelli in uno stampo leggermente unto d’olio di circa 20 cm x 20 cm (scegliete la dimensione in modo che lo spessore dell’impasto versato sia alto un dito circa). Cuocete per 25 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare completamente.
FASE 4: LA CREMA DOLCE DI CACHI
Aprite i cachi e asportate la polpa con un cucchiaio, che frullerete con il mixer. Trasferite questa crema in una sac-à-poche. Vi consiglio di decorare i vostri alberelli con la crema di cachi solo immediatamente prima di servire. Spolverate quindi il dolce con dello zucchero a velo (se avete un tritatutto potente, potete anche farlo voi usando l’eritritolo).

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A chi è adatta questa ricetta?

Valori nutrizionali
Confrontiamo la ricetta della Cuoca Insolita con quella di una torta al cioccolato che si può trovare in commercio, preparata con ingredienti tradizionali.

Un Natale dolcissimo

Tradizioni culinarie zuccherate in giro per il mondo

Su tutto il pianeta dunque il Natale sarà celebrato con meravigliose prelibatezze, i dolci soprattutto. Saranno preparate in ogni latitudine dove si attenderà sentitamente la nascita più famosa. In Italia mangeremo i Panettoni milanesi deliziati da “calorose” farciture, Pandori veronesi morbidi e burrosi, ma anche le Cartellate della Puglia, il Pangiallo del Lazio, le Sebadas sarde, Ricciarelli toscani, Struffoli campani, il Bostrengo marchigianoe l’irresistibile Tronchetto piemontese.

Come si renderà più dolce il Natale nel resto del pianeta? Cosa si mangerà negli altri paesi per festeggiare e rendere meno malinconico questo periodo di rinunce collettive e familiari?

Se guardiamo vicino, in Europa e precisamente in Francia, troviamo la Gallette de Roi, la torta dei re, che si mangia il giorno dell’Epifania per festeggiare l’arrivo dei Re Magi a Betlemme. Al suo interno, viene nascosta una mandorla, un confetto o una piccola statuetta del presepe, chi trova quest’ultima  diventa il re o la regina della festa. Con una forma semisferica, una preparazione a base di uova, mandorle, canditi, spezie e un tono flambé il Christmas Pudding è invece il dessert natalizio tipico della Gran Bretagna e la tradizione vuole che ogni membro della famiglia partecipi attivamente alla sua preparazione. Spostandoci nella fredda Germania troviamo lo Stollen, un dolce morbido farcito con uvette bagnate in un meraviglioso brandy, ribes, ciliegie eimbiancato con zucchero a velo. Originario dell’area di Dresda, è il protagonista delle vetrine di pasticcerie e panifici di tutto il paese e viene servito durante la cena dell’Avvento. Nella mediterranea Grecia le feste vengono dilettate mangiando i Melomakarona, biscotti speziati al chiodo di garofano, noce moscata, cannella, cuore morbido di miele e scorza d’arancia,guarniti con  noci. Gli Svedesi invece festeggiano con leSaffransbullar, pagnotte gialle a forma di “S” vengono già vendute il 13 dicembre per  Santa Lucia.

Volando in Messico, al momento purtroppo solo con la fantasia, troviamo un dolcetto fritto dal nome Buñuelos, simile alle tortillas che si può cucinare in varie forme, ricoperto di cannella e zucchero. Nel vicino Cile si mangia il Pan de Pascua, che contrariamente al nome si mangia appunto a Natale ed è fatto con pan di spagna con miele, zenzero e farcito con nocciole e frutta candita, il gusto ricorda vagamente quello del nostro Panettone.Negli Stati Uniti troviamo moltissime varietà di dolci di Natale dai cup cake agli omini di zenzero, agli apple e pumpkin pie, ma certamente il dolce natalizio più famoso è Il Mince Pie, tortine di pasta frolla con frutta e secondo la tradizione il preferito da Santa Claus, il nostro Babbo Natale. Gli americani la notte della vigiliane lasciano una porzione, dedicata proprio a lui, vicino alcaminetto insieme ad una carota per la renna Rudolph che con la slitta lo accompagna nell’ attesissima consegna dei regali. Nella lontanissima Australia durante le feste natalizie si mangia la scenografica Pavlova che i primi del ‘900 il pasticcere Bart Sachs dedicò all’omonima ballerina russa, una base di meringa croccante ricoperta da uno strato di soffice panna e decorata da frutti di bosco e fragole, va mangiata mangia fredda.

Ritornando nel vecchio continente possiamo citare inoltre il Piernik polacco farcito con marmellata di prugne, il Turronspagnolo molto famoso nelle versioni di Alicante e Jijona, il Beigli ungherese riempito con noci e semi di papavero e il cannolo olandese croccante, Banketstaaf, riempito di pasta di mandorle.

Come sempre il cibo allieta le giornate della più famosa festa cristiana , ci rallegra e mai come quest’anno costituirà un modo per tenere vive tradizioni e consuetudini care a tutti coloro che festeggiano e forse farà dimenticare, almeno per un po’, questa difficile parentesi della nostra vita.

Maria La Barbera

Ritorna “Scatta il tuo Natale”, il concorso fotografico per le scuole primarie

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Ritorna “Scatta il tuo Natale”, il concorso fotografico per le scuole primarie voluto dalla Regione per tenere vivo il sentimento delle tradizioni e riscoprire il significato delle radici del Piemonte.

Presepi, addobbi natalizi e lavoretti realizzati dai bambini hanno come vetrina d’eccezione il sito e i canali social della Regione, oltre ad una pagina apposita di Instagram dove vengono pubblicate le foto più belle.

Le immagini devono pervenire entro e non oltre il 10 gennaio 2022 a scattailtuonatale@regione.piemonte.it: a tutti i partecipanti sarà consegnato un attestato di partecipazione quale riconoscimento simbolico per impegno e creatività. Le tre classi che  avranno inviato l’immagine più significativa, selezionata da un’apposita commissione di valutazione, saranno premiate con una visita al Planetario di Pino Torinese da effettuarsi entro il 30 giugno 2022.

“Anche quest’anno abbiamo voluto proporre il concorso fotografico – evidenzia l’assessore all’Istruzione Elena Chiorino – per spiegare e ricordare, attraverso gli occhi dei più piccoli, l’importanza del Natale, cercando di tener vivo il sentimento delle tradizioni e scoprire insieme il significato profondo delle nostre radici. In un periodo particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo, dove purtroppo anche l’atmosfera del Santo Natale rischia di essere compromessa dagli assalti di chi chiede di cancellare le nostre tradizioni, tentando di imporre un concetto di politicamente corretto che neghi la nostra cultura quando invece, proprio valorizzare il Presepio è il primo simbolo di inclusività”.

Il bosco di Lucento

La manifestazione che è diventata una tradizione

Era il 2017 quando il Tavolo Culturale di Lucento (un gruppo informale di cittadini e associazioni) con le insegnanti delle scuole materne ed elementari della zona progettarono il Bosco degli Alberi di Natale, da esporre sulla cancellata delCentro Culturale Principessa Isabella, in Via Verolengo 212, per valorizzare il territorio e i lavori degli alunni.

Le sagome, realizzate con materiale di recupero, furono consegnate ai bambini e alle bambine delle scuole che le riconsegnarono decorate. All’inaugurazione, furono coinvolti anche gli allievi del CIOFS, che con la loro abilità di futuri addetti alla ristorazione distribuirono bevande e merendine.

Il successo fu tale che la manifestazione del 2018 fu inserita nel progetto NataLucento, proposto dall’associazione un Sogno per Tutti, coinvolgendo 350 bambini e bambine che crearono ben 70 alberi.

Nel 2019 il numero degli alberi esposti crebbe ulteriormente e ogni classe accolse le altre con una canzoncina di Natale.

 

Nel 2020, seguendo i protocolli anticovid, le sagome furonosanificate e consegnate alle scuole, dove mille mani si misero al lavoro. Gli alberi furono restituiti ai volontari che li disposerosulla cancellata della Principessa Isabella.

Quest’anno gli alberi esposti sono stati più di un centinaio ehanno coinvolto due scuole elementari, cinque scuole materne, una scuola professionale e varie associazioni del territorio. Alla manifestazione, che è ormai diventata una tradizione, hanno inoltre partecipato 92 esercizi commerciali che hanno esposto in vetrina un addobbo che richiama l’iniziativa de Il Bosco degli Alberi di Natale.

Ormai non è più insolito vedere dei bambini che si fanno fotografare dai genitori davanti alla cancellata dell’Isabella come se quello fosse diventato un posto speciale del Natale.

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Il Tavolo Culturale di Lucento

Al Mag Maria Ausiliatrice di Giaveno lo speciale calendario dell’Avvento

GIAVENO – E’  tornato al Mag Maria Ausiliatrice di Giaveno, per il secondo anno, il “Calendario dell’Avvento al contrario”. Al Mag si dona qualcosa ogni giorno anzichè ricevere. A ogni studente dell’Istituto è stato assegnato un numero che corrisponde a un giorno del Calendario dell’Avvento. In quella data, i ragazzi sono invitati a portare qualcosa che viene aggiunto alla raccolta del materiale in offerta. Si tratta soprattutto di alimenti non deperibili e, per evitare doppioni, all’interno di ogni classe, gli allievi si mettono d’accordo fra loro su cosa portare. Al termine dell’Avvento, tutto ciò che è stato raccolto sarà consegnato alla Caritas Parrocchiale di Giaveno e ad altri beni di beneficenza. L’idea del MAG di Giaveno è quella di fare trascorrere anche ai meno abbienti un Natale il più possibile sereno. La raccolta, al momento, ha superato ogni aspettativa. Da segnalare come generosità il signor Massimiliano Milan, titolare del grissinificio “La Mole” di Caselle, padre di un allievo del Mag Maria Ausiliatrice che ha deciso di dare il suo contributo in otto bancali di prodotti. Si tratta di panificato come grissini, farine, focacce, e altri prodotti da forno a lunga conservazione. Il Mag ha già provveduto a distribuire parte di quanto donato. Gli organizzatori dell’iniziativa al MAG spiegano. “Il gesto del signor Milan è stato davvero commovente e lo ringraziamo di cuore, così come ringraziamo tutte le famiglie che ci hanno aiutati in questa iniziativa”. E via in attesa del 25 dicembre.

Eataly, il meglio dell’enogastronomia a tavola e non solo: regali, golosità ed esperienze in cucina

A Natale non può mancare anche a tavola il meglio dell’enogastronomia di alta qualità, che si può trovare tutta in un unico posto, naturalmente a Eataly Lingotto.

Grande classico è rappresentato dalle confezioni regalo, che racchiudono il meglio della tradizione culinaria italiana: Eataly ha selezionato le eccellenze del Belpaese e le propone in confezioni regalo, in carta riciclata, a tema, dai grandi classici, agli indispensabili e poi le chicche, i dolci delle feste e molto altro! Anche quest’anno inoltre Eataly si impegna a sostegno del programma di Alimentazione Scolastica del WFP, il World Food Programme. Per ogni confezione natalizia venduta, Eataly dona l’equivalente di un pasto nutriente che il WFP fornisce ai bambini e alle bambine delle scuole più povere del mondo. Obiettivo: un mondo finalmente libero da fame e povertà.

E poi ci sono tutte le proposte dei banchi freschi per regalare e regalarsi un’esperienza di gusto. Ecco i salumi e formaggi, per compiere un viaggio da Nord a Sud, dalle principali denominazioni agli oltre 20 Presidi Slow Food, senza dimenticare le oltre 10 specialità di cotechini e zamponi. E poi i migliori tagli di carne di Razza Bovina Piemontese Presidio Slow Food de La Granda, dai pregiati tagli di bue grasso alle grandi costate frollate: un’associazione formata da oltre 90 famiglie di allevatori che lavorano con passione e rispetto portando avanti un modello virtuoso e sostenibile, per davvero. Le carni di suino nero dei Monti Reatini, il Cappone di Morozzo, anch’esso tutelato dal Presidio Slow Food dal 1999, zamponi e cotechini crudi legati a mano, polli e faraone ripieni preparati freschi tutti i giorni, le uova biologiche. Per chi preferisce il pesce, la Pescheria di Eataly propone una ricca selezione: il crudo del nostro Mediterraneo, dai gamberi viola di Sanremo, a quelli rossi di Mazara del Vallo, ma anche il pesce delle piccole cooperative di pescatori come quella della Laguna di Orbetello, Presidio Slow Food, pescato ancora come un tempo, esclusivamente con metodi tradizionali e sostenibili.  E poi il salmone selvaggio che arriva esclusivamente dai freddi mari tra Canada e Alaska durante le migrazioni dall’oceano verso fiumi e ruscelli incontaminati, la bottarga di muggine, oltre 10 varietà di ostriche e caviale 100% italiano.
Immancabile per le Feste la pasta fresca: agnolotti, plin, tortellini… preparati ogni giorno a partire da eccellenti materie prime dalle sfogline di Plin, il laboratorio di produzione dal vivo di Ugo Alciati, chef 1 stella Michelin con Guido Ristorante a Fontanafredda e che a Torino porta la tradizione della mamma Lidia, definita dal Los Angeles Times “Agnolotti Queen”.
E per chi preferisce avere già tutto pronto, la Gastronomia di Eataly è la soluzione giusta: ottime materie prime, cucinate con gusto dagli esperti chef, per portare a tavola anche durante le Feste i piatti della tradizione. Proposte ad hoc e menu sono stati pensati per l’occasione da Patrik Lisa, executive chef di Eataly Lingotto.
A tavola protagoniste sono anche le specialità dei maestri Panettieri di Eataly Lingotto, preparate con farine Bio macinate a pietra. Tante proposte dolci, come i pan brioche con cioccolato, la torta di mele, i cookie, ma anche taralli e altre proposte per un aperitivo sfizioso. Ma la grande novità di quest’anno è il Panettone di Eataly! Creato da Fulvio Marino, impastato e lavorato fresco a mano ogni settimana e prodotto con la farina buona del Mulino. Gli altri ingredienti sono il lievito madre della nostra panetteria, il burro da latte piemontese di alta qualità del Caseificio Fiandino, il mandarino tardivo di ciaculli, l’arancia e il limone canditi di Agrimontana, le uova fresche piemontesi dell’azienda agricola Tavernola, il miele millefiori italiano e la vaniglia del Madagascar. Oltre al Panettone Eataly c’è comunque l’imbarazzo della scelta, con una selezione di oltre 50 varietà tra Panettoni e Pandori, cui si aggiungono torroni e marron glacé, cioccolatini e tartufini, panforte e datteri, creme spalmabili e zabajone e molto altro.
Per il brindisi si scende nella Grande Enoteca di Eataly Lingotto, insignita da poco dei Tre Cavatappi della guida Berebene di Gambero Rosso. A scaffale oltre 5.000 etichette: dalle grandi denominazioni alle piccole produzioni locali, dalla rinomata cantina al vignaiolo indipendente che produce esclusivamente vino con le uve da lui coltivate, passando dal progetto del “Vivaio di Eataly”, nato per valorizzare attraverso la ricerca e visibilità giovani e piccoli produttori italiani di prima generazione. Tanti vini biologici e biodinamici, emblema del rispetto della terra. Dal vino sfuso all’Alta Langa Contessa Rosa Rosè di Fontanafredda. Oltre 400 grandi formati e 200 bollicine metodo classico, e ancora tanti distillati, birre e vini liquorosi.
Infine, qualche suggerimento per un regalo diverso dal solito? La Scuola di Eataly propone un’ampia selezione di corsi di cucina, per grandi e piccoli, degustazioni guidate, incontri di approfondimento sulle eccellenze italiane per neofiti e appassionati. O ancora, le Eataly Card: una carta speciale in diversi tagli che ti permetterà di effettuare la spesa in negozio, mangiare nei nostri Ristoranti tematici, acquistare i corsi e gli eventi in programma ogni mese nelle nostre sale e aule didattiche. E infine gli Eatinerari, i cofanetti marchiati Eataly per regalare e regalarsi un’esperienza enogastronomica.

Crescita personale, Cristina Sartorio racconta ‘La Bellezza dell’Imperfezione’

Il noto medico chirurgo estetico torinese esordisce per HCA Edizioni’ con il suo primo libro rivolto alle donne in cerca della parte migliore di sé. Il titolo è già Bestseller Amazon.

Un libro per imparare a crescere. Per evolvere. E diventare così la versione migliore di sé stesse. S’intitola ‘La Bellezza dell’Imperfezione’ (Health Coaching Academy Edizioni) il nuovo Bestseller Amazon, e segna il debutto di Cristina Sartorio, appassionato e stimato medico chirurgo estetico torinese, nel mondo dell’editoria.

Un manuale prezioso, sintetico ed efficace rivolto alle donne‘Per evolvere straordinariamente in quattro tappe’, come recita l’accattivante sottotitolo che fa bella mostra di sé in copertina.

Con la prefazione degli psicologi Antonio Pipio e Romina Corbara e il contributo e la revisione del giornalista radiotelevisivo e saggista cattolico Maurizio Scandurra (spesso opinionista in tv a ‘Canale Italia’ e a ‘La Zanzara’ di  ‘Radio24’), l’autrice intraprende un percorso di miglioramento che conduce il lettore a trasformare le crisi in opportunità.

Specialmente al tempo del Covid, ove anche le più semplici e comuni imperfezioni estetiche possono divenire causa e oggetto di disagio. Insegnando al lettore tutta una serie di preziose e collaudate best practices attraverso le quali riscoprire il proprio valore.

E imparare così a prendersi cura di sé, superando ostacoli e visioni limitanti, credenze depotenzianti e orizzonti che appaiono sempre a prima vista insormontabili. Un volume che scorre veloce, scritto usando il cuore come penna, in grado di coinvolgere il pubblico femminile in una lettura intensa e stimolante.

Un percorso che prende le mosse da tutta una serie di case histories in cui Cristina Sartorio ha saputo cogliere, e altresì mettere in luce, gli elementi più significativi grazie ai quali trasformare il problema del singolo in un’occasione di confronto e crescita comuni. Inclusa la malattia, spesso agente detonante potentissimo per una ricerca del proprio Sé che faccia rima con ripartenza, conquista, successo.

All’interno dell’indice trovano così spazio capitoli dedicati alle resistenze che normalmente si oppongono al cambiamento, e agli strumenti efficaci con cui abbandonarle alle proprie spalle. “Unitamente alla presentazione di acquisizione, tecniche, consigli e metodiche efficaci per apprendere come prendersi cura di sé stessi anche da soli, fra le mura domestiche. Lasciandosi così avvolgere e coinvolgere da un viaggio all’interno del miglioramento con il giusto e sano distacco dal risultato. Quali i modi per tenere a bada e sconfiggere i pensieri negativi, le diete da seguire, gli alimenti cui ricorrere e i contenuti con cui organizzare e nutrire le proprie giornate perché anch’esse portino frutto”, esordisce Cristina Sartorio, titolare di due affermati studi medici a Torino e a Santa Margherita Ligure, nonché affermata professionista italiana del benessere altresì molto attiva sui social media: perché per lei “Divulgare la consapevolezza della propria unica, irripetibile bellezza è essenziale. Una missione. L’obiettivo è parlare alle donne in primis da donna: chiamata, come tutti, a fare delle proprie criticità altrettanti punti di forza. Per svincolarsi dalle convinzioni che riducono l’accesso a felicità e benessere, e mostrare così la parte migliore di sé”, chiosa lapoliedrica autrice.

Per Maurizio Scandurra, invece, “La collaborazione nata spontaneamente da un incontro del destino con la Dottoressa Sartorio e l’amica Cristina s’inserisce nel quadro di una sinergia che pone la persona al centro di un nuovo umanesimo olistico. Ilquale, specialmente in tempo di pandemia, si fa sempre più urgente nella misura in cui anche la medicina estetica, per occuparsi al meglio di ciò che c’è fuori, s’impegna nella ricerca e costruzione di un dialogo più approfondito e costante con tutta la magia e l’emozione che si nasconde nel cuore di chi vi fa ricorso. Onorato di aver dato anch’io il mio piccolo contributo a un’opera densa di pathos narrativo e utili consigli che indica e traccia chiaramente la strada maestra per ritrovare la luce e lo smalto fuori e dentro di sé”.

‘La Bellezza dell’Imperfezione’ è disponibile in formato e-book e cartaceo su ‘Amazon’.

Al Giardino delle Rose di Moncalieri il Natale arriva in anticipo

Giovedì 23 dicembre alle 17 l’altrove incantato di Natale in Controluce festeggia la natività a ritmo di musica. I musicisti itineranti della Santa Claus Street Band e il loro repertorio jazz, pop, folk saranno protagonisti del quarto appuntamento con Natale in Controluce, l’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura che ha inondato delle luce calde e colorate della natività le antiche arcate del Giardino.

La musica partirà alle 16,30 dalla piazza di fronte al municipio, per raggiungere il Giardino e lì esibirsi fino alle ore 19. I bambini e le famiglie che hanno frequentato numerosi il Giardino nei precedenti giovedì di dicembre si daranno appuntamento per una merenda in musica e per farsi gli auguri, con il programma che prevede anche il laboratorio L’albero dei desideri (dove i bambini lavorano insieme a un grande albero addobbandolo con le frasi e i desideri di ciascuno di loro scritti su cartoncini colorati) e il set fotografico. Non mancheranno, come ogni giovedì, intrattenimenti di giocoleria, teatro e acrobazie, fino alle ore 21. Così come le golose merende di pasticceria Medico nell’area ristoro e le profumate ghirlande dell’angolo fiorito curato da Sofia – Viridarium Flower Farm.

Natale in Controluce è una nova proposta artistica che nasce dalla collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura di Moncalieri e l’associazione culturale Giardino Forbito, mettendo a frutto la preziosa, originale creatività di Controluce – Teatro d’ombre e dall’Accademia Albertina di Torino – Cattedra di Scenografia Ajan. Palme, fiori esotici, file di cammelli si stagliano sui muri e sulle arcate del castello, introducono alla magia del Natale, regalano un augurio e un messaggio di speranza a chiunque si trovi a passare. La magia luminosa continuerà ad avvolgere il Giardino delle Rose al calare del buio, regalando emozioni ai passanti per tutta la durata delle Feste, fino al prossimo 9 gennaio. E aprendo ancora a tutti nei prossimi due giovedì (30 dicembre e 6 gennaio, ore 17-21) i cancelli del Giardino per le merende, i laboratori e le animazioni dedicati alle famiglie.

Valorizzare il Giardino delle Rose in chiave natalizia è la carta vincente di questo progetto, che abbiamo fortemente voluto – dichiara soddisfatta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – e il Giardino e il Castello si confermano in tal modo più che mai il cuore simbolico delle nostre strategie culturali, coordinate nel grande progetto Moncalieri città nel verde. La bellezza e la luce del Natale, il valore dell’incontro e della comunità, mettendo al centro bambini e famiglie”.

PROGRAMMA

ACCENDIAMO IL NATALE – Illuminiamo d’ombre e luci il Giardino delle Rose per un Natale in controluce nel Castello Reale di Moncalieri. L’allestimento scenografico che rimarrà acceso tutte le sere dal 2 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022. Nelle serate del 2, del 9, del 16, del 23, del 30 dicembre e del 6 gennaio in concomitanza con le attività in programma, le luci d’artista si esprimeranno in tutta la loro bellezza con effetti speciali e d’animazione.

In collaborazione con Controluce – Teatro d’Ombre e Accademia Albertina delle Belle Arti

ATTIVITÀ

GIOCOLERIA – Attività d’intrattenimento per bambini tutti i giovedì. Bolle di Natale, trampolieri, giocoleria acrobatica, teatro di figura.

In collaborazione con Agenzia Clown Idà.

L’ALBERO DEI DESIDERI – Creazione di un albero “scritto con i bambini delle scuole. Tutti i giovedì

In collaborazione con Ludovica Gallo Orsi.

ACQUISTI DEL CUORE – Il 2 e il 16 dicembre Fondazione Forma  Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita allestirà un prezioso Mercatino di Natale per la consueta raccolta fondi destinata ai bimbi dell’Ospedale.

ANTICHE NOVENE – Il 9 e il 16 dicembre performance musicale da strada di zampogne e ciaramelle.

In collaborazione con Orchestra Multietnica di Moncalieri

AREA RISTORO – Attiva tutti i giovedì con merende, stuzzicherie e aperitivi.

In collaborazione con Pasticceria Medico

ANGOLO FIORITO – Attivo tutti i giovedì con speciali creazioni floreali per le feste

In collaborazione con Sofia  Viridarium Flower Farm

FESTA DI NATALE – giovedì 23 dicembre

In collaborazione con Santa Claus Street Band – musicisti itineranti in costume

natalizio con repertorio jazz, pop, folk e naturalmente brani inerenti alle festività.