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A Moncalieri Fiorile fa il bis

FIORILE ORTI & FIORI IN MOSTRA

19 e 20 MARZO 2022 – Edizione PRIMAVERA

A Moncalieri Fiorile fa il bis: la manifestazione culturale e vivaistica dedicata al verde e a tutte le sue declinazioni in termini di bellezza, storia e sostenibilità propone per il 2022 un cartellone che comprende due appuntamenti, con un’edizione Primavera e un’edizione Autunno. Un’accurata scelta di vivaisti specializzati, di produttori agricoli e di artigiani animerà il Giardino delle rose con due kermesse volte al racconto della stagionalità e dell’eccellenza.

Un programma a ciclo continuo, quello dell’edizione Primavera che apre le porte sabato 19 e domenica 20 marzo, curato in tutti i dettagli dall’Assessorato alla Cultura della Città di Moncalieri in partnership con l’associazione culturale Giardino Forbito, e che offrirà incontri con esperti del settore e attività correlate al verde, al giardinaggio e all’orticoltura, con inserti didattici dedicati al tema dell’iniziativa, con appuntamenti dedicati alle composizioni floreali, d’arte, di lettura e di creatività sia per grandi che per piccini, gite organizzate alla scoperta del territorio. Un format che coniuga politiche ambientali e culturali insieme, secondo lo spirito delle strategie contenute nel progetto Moncalieri Città nel Verde. Come ogni anno parte del porticato ospiterà l’angolo dei Saperi e dei Sapori ed esperienze immersive nel mondo del gusto e della consapevolezza alimentare, il resto degli spazi coperti sarà dedicato agli incontri,

all’arte e al design, con focus sulla manualità e l’artigianato. I produttori del territorio saranno selezionati per stagionalità ed eccellenza e due edizioni l’anno permetteranno così di mettere in risalto la varietà data dal ciclo delle Stagioni. L’organizzazione dell’evento curerà una programmazione contestualizzata, attenta all’arte, alla storia, alle tradizioni, alla natura, alla letteratura e alla biodiversità, a cominciare dal territorio e dalla sua memoria. Seguendo il filo della continua riscoperta del genius loci moncalierese, il progetto utilizzerà i format culturali, trasversali e interdisciplinari dell’associazione Giardino forbito per rendere Fiorile sempre più un appuntamento fondamentale e consolidato della città. In entrambe le edizioni si creeranno allestimenti utili a raccontare i colori e i profumi delle stagioni, scenografie ai momenti di arte e musica. I produttori proporranno corsi e workshop utili ad approfondire storie

vivaistiche, contadine e enogastronomiche. Sempre in tema di biodiversità, il corner didattico sarà curato dagli apicoltori con workshop dedicati al meraviglioso e necessario mondo delle api.

“Era diverso tempo che Giardino Forbito proponeva di realizzare un’edizione in chiave primaverile di Fiorile, poi

abbiamo dovuto soprassedere a motivo della pandemia, ma il progetto era nel cassetto – esprime soddisfazione l’assessore alla Cultura e alle Residenze reali Laura Pompeo – Finalmente con Giardino Forbito, che lavora con noi dal 2019, si sono trovate le sinergie giuste per realizzarla. Come sempre, al centro delle nostre proposte legate al verde c’è il Giardino delle Rose, luogo prediletto da Maria Letizia e uno dei motori principali del nostro cartellone di eventi. Quest’anno in collegamento, non solo simbolico, con il polmone alberato delle Vallere, sulle sponde del Po celebrando l’anniversario del riconoscimento del nostro territorio Mab Unesco (19.3.2016): dal Giardino partiranno infatti passeggiate immersive che raggiungeranno Le Vallere, dove proprio in omaggio a Fiorile abbiamo collocato l’opera d’arte di Jenaro Melendrez Chas”. Giardino delle Rose e Castello accolgono nel corso dell’anno numerosi appuntamenti che, insieme alle tante iniziative dedicate a arte e storia, tradizioni e natura, valori paesaggistici e panoramici, offrono occasioni per vivere la città, “scoprirne il genius loci, l’anima ricca di storia e di storie, mettendo anche in luce l’antica vocazione per l’orto-florovivaismo – continua Laura Pompeo – Ma soprattutto si sta lavorando a creare un importante sistema, trasformativo del territorio, costituito da Castello, Giardino e Parco storico, che la Città ha recentemente acquisito. Tra i nostri eventi collegati al grande progetto Moncalieri Città nel Verde, Fiorile è uno dei più amati e attesi dal pubblico, accanto al Premio della Rosa, ai Dialoghi sul paesaggio (il nostro convegno internazionale dedicato a parchi e giardini storici, quest’anno focalizzato sul cambiamento climatico) e molto altro”.

EDIZIONE PRIMAVERA – 19-20 marzo 2022

Nell’edizione Primavera il programma si focalizzerà sulla scoperta del territorio sottostante il Castello di Moncalieri: le rive del Po. La manifestazione “Fiorile – Orti e Fiori in mostra”, giunta all’ottava edizione, contribuisce e partecipa anche quest’anno alla costruzione dell’immagine identitaria del territorio delle Aree Protette del Po, della Collina Torinese e degli 85 Comuni coinvolti, diventato Riserva MAB nel marzo 2016, con una programmazione focalizzata su elementi di interesse naturalistico e culturale insieme. Quel braccio del fiume Po che attraversa Moncalieri e che sin dal Duecento mise la città in una posizione strategica, con un importante porto fluviale e una fondamentale via di comunicazione e commercio per il Piemonte, almeno fino alla fine del 700 è la prima suggestione e tappa dell’esplorazione. Con l’industrializzazione e la costruzione della rete stradale il cambio di paesaggio pone oggi queste sponde nella categoria dei “Nonluoghi” così ben definiti dall’antropologo francese Marc Augè e che rappresenta la seconda, importante sosta di riflessione.

Grazie all’ospitalità e alla collaborazione dell’Ente di Gestione delle Aree protette del Po piemontese l’opera realizzata dall’artista Jenaro Melendrez Chas sarà la meta e l’obiettivo di trekking e passeggiate organizzate a piedi o in bicicletta con partenza sia dal Giardino delle Rose che da Cascina Le Vallere per seguire sentieri e tracciare corridoi ecologici alla scoperta del panorama fluviale sottostante il Castello di Moncalieri. Sempre accompagnati dalla Comunità degli Impollinatori alla ricerca del Risveglio di fiori e Natura, si godrà di un racconto fatto di note, immagini e parole. Un progetto che nel suo insieme mira a stimolare la fantasia dei partecipanti per una diversa percezione degli spazi, percorrendo anche argini di cemento, udendo l’eco della tangenziale. Laddove per raggiungere l’obiettivo – l’opera “Melodia per gli occhi”, realizzata con pezzi di recupero e materiali naturali, tra cui pietre del greto – si percorreranno sentieri ancora ricchi di biodiversità, fauna e flora che non hanno ceduto alla modernità e al cambio drastico di prospettive.

A corollario saranno presentate le pubblicazioni: “Moncalieri. Guida alla Città accessibile” di Laura Pompeo, che verrà reso disponibile in formato Pdf interattivo per una fruizione immersiva della pubblicazione e “Nonluoghi. Introduzione a un’ antropologia della surmodernità” di Marc Augé (ed. Eleuthera). Come ogni anno ritorna la Comunità Slow Food degli Impollinatori Metropolitani con il laboratorio didattico sugli insetti impollinatori “Le forme della natura”. Sarà un percorso esplorativo che porterà a osservare il mondo con occhi nuovi. Gli insetti impollinatori selvatici sono molti, diversi e colorati, alcuni in pericolo di estinzione, altri affamati. Sembra che quando una cosa non si veda, risulti poco importante e invece no. Loro sono tanti e piccoli e silenziosi, si muovono di giorno e alcuni anche la notte. Vivono in questo mondo, al nostro fianco, ma poche persone si accorgono di loro. Tutti insieme costruiremo un mondo nuovo fatto di insetti impollinatori fantastici con ali color di foglia e paia di antenne, i fiori avranno forme mai viste e così daremo vita ad un ambiente ricco e pieno di esseri diversi, in cui ci sarà tempo e cura per tutti. Per la festa del papà sarà allestito un corner per comprare piccole piante amiche delle api, che i bambini potranno dedicare. Ogni ricavato sarà a sostegno della Comunità per progetti sociali e ambientali. In linea con l’Agenda Europea per la strategia biodiversità 2030 – e soprattutto in coerenza con le scelte fatte dalla Città: giusto un anno fa Moncalieri è stata inclusa nella rete dei Comuni amici delle api, impiantando i primi alveari nel Parco storico del Castello Reale – questo progetto vuole promuovere un’agricoltura sostenibile, contribuire a un’educazione responsabile, comunicare strumenti e sensibilizzare la cittadinanza per contrastare il fenomeno dei cambiamenti climatici. Lo Spazio dell’arte al Giardino delle Rose è dedicato ai lavori di Jenaro Melendrez Chas.

PROGRAMMA

Sabato 19 marzo 2022

Al Giardino delle Rose

Ore 10.00: Apertura

Ore 14.00: Saluti istituzionali – con il Sindaco Paolo Montagna e l’Assessore alla Cultura e al Turismo di

Moncalieri Laura Pompeo

Ore 14.00/16.30: Passeggiate immersive con partenze in contemporanea dal Giardino delle Rose e da Cascina Vallere

● partenze: Giardino delle Rose/Cascina Vallere

● prima sosta I TEMPLARI RACCONTANO: con l’artista e ricercatore Francesco Léon

● seconda sosta CACCIATORE D’IMMAGINI: con il fotografo naturalista Cesare Carbonari

● terza sosta RISONANZE SUL FIUME: con la mezzo soprano Natalie Lithwick e il sassofonista Francesco Partipilo

● quarta sosta IL POTERE DEI FIORI: con l’attrice Linda Messerklinger

● quinta sosta MELODIE PER GLI OCCHI: con l’artista Jenaro Melendrez Chas

Ore 16.30: Pic-Nic!

Con la partecipazione dell’Associazione AmaR Piemonte e il gruppo di cammino Walkinprogress e Nordic Walking Andrate

● Ore 17.00: Buona festa del papà! Laboratorio didattico con la Comunità Slow Food degli impollinatori metropolitani

Ore 18.00: chiusura

Durante tutta la giornata al Giardino delle Rose incontri e approfondimenti con gli espositori

Domenica 20 marzo

Al Giardino delle Rose

● Ore 12.00: presentazione della versione digitalizzata della pubblicazione “Moncalieri. Guida alla Città accessibile” di Laura Pompeo. Con Domenico Papa, ideatore del progetto “La Voce degli alberi” del Parco delle Vallere e Antonella Giani, presidente di Giardino forbito.

● Ore 14.30: presentazione della pubblicazione “Nonluoghi. Introduzione a un’antropologia della surmodernità” di Marc Augè (ed. Eleuthera). Incontro con l’antropologo Marco Aime

Ore 18.00: chiusura

Dalle ore 10.00 alle 18.00: Trekking bike liberi

Partenza da Cascina Vallere e arrivo al Giardino delle Rose

Durante tutto il weekend al Giardino delle Rose appuntamenti e approfondimenti con gli espositori di Fiorile – Orti e fiori in mostra

PRENOTAZIONI ITINERARI

Nordic Walking Andrate

tel: 3346604498

email:scuolanordicwalking@viviandrate.it

Rent bike Le Vallere

tel:011 499 3333

email:mandriabike@gmail.com

APPUNTAMENTI A MONCALIERI

Sabato 19 marzo

● A Cascina Vallere

Ore 10.30: incontro “Sovrappeso e attività all’aperto: movimento e ginnastica con l’aiuto degli animali”.

L’evento fa parte del progetto 4passidisalutenelparco ed è promosso dall’AMaR Piemonte (Associazione malati

reumatici).

Relatori: dott. Carlo Bruno Giorda, Direttore SC Malattie Metaboliche e Diabetologia dell’Asl To 5 di Chieri e Coordinatore della Rete Endocrinologica della regione Piemonte. Valentina Fontanone, educatrice cinofila, addestratrice e componente della commissione regionale interventi assistiti con animale. L’incontro è fruibile in modalità ibrida:

in presenza, a numero chiuso nel rispetto delle normative legate all’emergenza sanitaria e con prenotazione; da remoto, sulla pagina Facebook AMaR Piemonte e sulla piattaforma Zoom.

Per informazioni e prenotazioni scrivere a info@amarpiemonte.org

● Al Teatro Comunale Giacomo Matteotti

Ore 20.30: Primo Concerto European Music Competition

A cura del Circolo Culturale Saturnio

Domenica 20 marzo

● A Cascina Vallere

Ore 11:30: “Il Po Bambino”. Incontro con Carlo Avataneo

Il fotografo, docente di Lettere, giornalista e pubblicista mostra e commenta dodici suoi scatti che raffigurano il percorso del Po, attraverso le quattro stagioni, dalle sorgenti fino a Torino.

L’incontro fa parte del progetto 4passidisalutenelparco ed è promosso dall’AMaR Piemonte.

Per informazioni e prenotazione scrivere a info@amarpiemonte.org

Socrate, Pitagora, Leonardo e molti altri che non mangiavano animali

Il vegetarianismo non è soltanto una lotta contro la barbarie, ma il primo gradino di un progresso spirituale” diceva Lev Tolstoj

Oggi si dice essere una moda quella di non mangiare carne e pesce, o tutti i derivati animali, come nel caso dei vegani, in ogni caso la questione etica del non uccidere essere viventi per farne del cibo, rispettandone così il diritto inalienabile alla vita, è un dibattito che viene dal passato.
Leonardo Da Vinci era un genio vegetariano e non perdeva occasione di manifestarlo pubblicamente affermando il ruolo paritario degli animali rispetto agli uomini, Platone mangiava solo “cibo inanimato” “per non macchiare di sangue l’altare degli dei“, secondo Buddha invece mangiando carne si “spegneva il seme della compassione” mentre Pitagora insegnava ai suoi allievi quanto disumano fosse il procacciare carne per cibarsene. Quest’ultimo, padre della matematica, della medicina e dell’astronomia fondò una vera e propria religione ispirata al vegetarismo sia per salvaguardare la salute fisica e mentale, ma anche perché il suo forte spirito pacifista gli impediva di utilizzare violenza sui più deboli, gli animali dunque, non erano sacrificabili neanche agli Dei. Per Socrate il cibo ideale era costituito da: focacce di frumento e orzo, olive, formaggio di capra, cipolle, legumi, dolcetti di fichi, bacche di mirto, ghiande arrosto e un po’ di vino.  Jean Jacques Rousseau raccomandava fortemente una dieta vegetariana perché mangiare animali, secondo il filosofo francese, rendeva più brutali e spietati. Ne potremmo citare molti altri di personaggi che hanno fatto la storia del pensiero filosofico, dell’arte, della letteratura, della medicina e della scienza, che hanno creduto nel vegetarianismo o nel veganismo come una convinzione profonda allineandosi con uno stile di vita ben preciso e diventando un esempio ed un modello da seguire.In tempi più recenti moltissime personalità sono, o sono state, seguaci di questa condotta verde e antispecista: la nostra meravigliosa Margherita Hack per esempio, Umberto Veronesi, Paul McCartney, che afferma “che se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani”, il velocista Carl Lewis che deve i suoi successi anche alla sua alimentazione green, Susanna Tamaro, Lorenzo Cherubini, il grandissimo Tiziano Terzani e il da poco compianto Pino Caruso.
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L’istituto Eurispes ha diffuso il Rapporto Italia 2018, affermando che i vegetariani nel nostro paese sono in aumento e che il legame tra uomo e animale è sempre più forte. I giovani sono coloro che praticano maggiormente la dieta “veg”, la scelta non è solo etica ma anche legata alla salute.Molto importante e incoraggiante è sicuramente il fatto che reperire prodotti alimentari vegetariani o vegani presso supermercati e altri esercizi commerciali è sempre più facile. Ristoranti e bar sono sempre più attrezzati e sui menu è sempre più probabile trovare piatti veggie.La difficoltà maggiore si incontra, sempre secondo Eurispes, sui mezzi di trasporto, aerei, treni e navi e presso gli autogrill.Diverse e in aumento sono invece guide, siti web e blog veg-friendly, un modo concreto per aiutare ed indirizzare gli adepti che sono in cerca di locali e ristoranti e, perché no, uno stimolo positivo ed efficace per far conoscere ai profani l’alimentazione veg. Se questo costume etico e salutista viene da così lontano nel tempo, se non mangiare esseri viventi è stato un convincimento essenziale di importanti e storiche autorità del pensiero lasciato in eredità a molte altre contemporanee e dei nostri tempi, di sicuro è e sarà ancor di più una ragione per riflettere sul nostro regime alimentare, sia in chiave morale e di coscienza, che come sprone per prendersi maggiormente cura della nostra salute e del nostro benessere.

Maria La Barbera

 

Turin Palace Hotel e Les Petites Madeleines: una primavera di altissima qualità

Il coraggio di non osare.

Può sembrare paradossale, ma Giuseppe Lisciotto – chef del ristorante Les Petites Madeleines all’interno del Turin Palace Hotel del capoluogo subalpino – ha deciso che il menu di primavera deve prevedere meno sperimentazioni e più ricerca dell’identità di ogni singolo prodotto, sino ad arrivare in qualche caso al mono ingrediente. Serve coraggio, serve la capacità di rivalutare esperienze e tradizioni per arrivare a proposte più delicate.

Di Augusto Grandi

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Turin Palace Hotel e Les Petites Madeleines: una primavera di altissima qualità

Bere il territorio, al via la nuova edizione

Al via in tutta Italia la ventunesima edizione del
concorso letterario nazionale promosso da Go Wine

“BERE IL TERRITORIO”
Raccontare il vino attraverso un viaggio
L’associazione Go Wine lancia la ventunesima edizione del Concorso letterario nazionale Bere il Territorio.

 

E’ un progetto culturale che ha sempre accompagnato la vita dell’associazione fin dalla sua costituzione e che giunge nel 2022 ad un traguardo importante.

Riportiamo a seguire il Bando di Concorso che illustra le modalità di partecipazione e le informazioni legate alla sezione generale ed alle sezioni speciali.

Il Bando viene divulgato più avanti rispetto ai tempi abituali delle scorse edizioni, la scadenza è fissata al prossimo 30 aprile. 

 

Vi invitiamo a partecipare e a diffondere l’iniziativa.

Il Concorso conferma gli obiettivi di sempre che si rinnovano ogni anno e si misurano sempre con nuovi protagonisti: far crescere la cultura del consumo dei vini di qualità e contribuire, mediante il tema della narrazione, a valorizzare storia, tradizioni, paesaggio, vicende socio-culturali dei territori del vino.

IL BANDO DI CONCORSO

 

1. La ventunesima edizione del concorso letterario “Bere il Territorio” è promossa dalla Associazione Go Wine.

I partecipanti dovranno redigere un testo-racconto in forma libera che abbia per tema un viaggio in un territorio del vino italiano, raccontando esperienze, evidenziando il rapporto con i valori cari all’enoturista: paesaggio, ambiente, cultura, tradizioni e vicende locali.

 

Sono previste due categorie, in base a distinte fasce di età:

giovani dai 16 ai 24 anni;

per tutti i soggetti di età superiore ai 24 anni.

 

2. Ogni concorrente o gruppo potrà partecipare con un solo elaborato inedito, in lingua italiana, della lunghezza minima di due cartelle (3600 battute) e massima di 5 cartelle (9000 battute), redatto anche su supporto magnetico (chiavetta usb o cd-rom).

 

3. E’ inoltre istituita, a latere del concorso generale, una sezione speciale riservata agli studenti degli Istituti agrari italiani (di età compresa fra i 14 ed i 20 anni).

Verranno selezionati elaborati che trattino il tema dei vitigni autoctoni. Con l’invito agli studenti a svolgere un approfondito e originale lavoro di ricerca su vitigni autoctoni della propria zona di provenienza o di altre aree. Nell’elaborato essi potranno tenere conto delle conoscenze acquisite durante il corso di studio e trattare l’argomento attraverso uno specifico elaborato.

La partecipazione al Concorso è consentita a singoli studenti oppure a piccoli gruppi non inferiori a 5 persone. Gli elaborati dovranno avere la medesima lunghezza di cui all’art. 2, salvo eccezioni dettate dal lavoro di ricerca a cui sono chiamati.

 

4. Ogni testo dovrà contenere, in calce, le generalità del concorrente: nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono ed eventualmente il riferimento dell’Istituto agrario di appartenenza (per la sezione speciale dell’art. 3).

 

5. Gli elaborati dovranno pervenire, in tre copie dattiloscritte e su supporto magnetico, entro il 30 aprile 2022, tramite posta, al seguente indirizzo:

 

Concorso “Bere il territorio” – Go Wine

Via Vida, 6 – 12051 Alba (Cn).

 

6. Gli elaborati saranno sottoposti al vaglio della giuria composta da Gianluigi Beccaria e Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La Repubblica), Massimo Corrado (Associazione Go Wine).

 

7. Saranno selezionati dalla sezione generale I DUE MIGLIORI TESTI, uno per ciascuna categoria: i vincitori riceveranno ciascuno un premio di euro 500,00.

 

7a) Sarà selezionato dalla sezione speciale riservata agli Istituti agrari IL MIGLIORE LAVORO DI RICERCA: il vincitore (o il gruppo) della sezione speciale riceverà un premio di euro 500,00.

 

8. E’ istituito da questa edizione un premio speciale rivolto a realtà del comparto vitivinicolo che si siano distinte per aver salvaguardato il patrimonio territoriale in un’ottica di valorizzazione del paesaggio, con la fruizione dell’ambiente naturale, volto a stimolare lo sviluppo culturale, turistico, sociale ed economico. Il tutto in un’ottica di sostenibilità nel rispetto di modelli di sviluppo equi e “green”.

 

9. È inoltre istituito un premio speciale a favore di un libro edito durante l’anno 2021 che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione.

L’autore riceverà un premio in denaro di euro 500,00.

 

10. I testi rimarranno a disposizione dell’organizzazione del concorso e non verranno restituiti. I concorrenti, accettando senza condizione il presente regolamento, concedono, sin d’ora e senza nulla pretendere, i diritti di pubblicazione a Go Wine.

 

11. I vincitori, che saranno avvertiti tramite raccomandata, saranno premiati durante la cerimonia che si terrà ad Alba sabato 28 maggio 2022.

 

12. I giudizi della giuria, che selezionerà le opere, sono insindacabili.

 

13. Per quanto non previsto dal presente regolamento, le decisioni spettano autonomamente alla segreteria del concorso.

 

 

Info: Associazione Go Wine – Tel. 0173 364631 e-mail gowine.editore@gowinet.it

 

Il gigante e la nonnina

LIBERAMENTE di Monica Chiusano

La vecchiaia ci rende fragili. Diveniamo minuscole creature incapaci di ricostruire il nostro aspetto, bloccato dalle cellule invecchiate di una vita che ci ha dipinto addosso i colori delle sue pene, ma forse anche delle sue gioie.

In questa distesa contaminata di orrori, in un mondo ormai irriconoscibile, tutto perde colore.

Persino le canute anime rischiano nuovamente di riportare a se stesse le vibrazioni di quelle guerre ormai scordate nellansa di un tempo che fu, quando si temeva che fosse linizio di un destino ma si sperava anche fosse linizio della sua fine.

LEI, la leggiadra nonnina, si accarezza i capelli e si osserva in quello specchio gigante di lucequasi non crede a ciò che sta riaccadendo, ma riesce ancora a sorridere. Si bea di quella sua naturale regressione, di quel cambiamento repentino che, se pur stia per giungere alla sua fine, gli porta il premio della saggezza e della virtù.

Rispettiamola e amiamola per la sua forza, per quella sua tenacia che ha avuto nel saper combattere, con la capacità di rialzarsi nuovamente, laddove ancora vede la luce della speranza più fantastica e veritiera.

Sosteniamola e accogliamola nel nostro giovane gruppo di vita, dove la positività si costruisce senza fatica e dove la forza ci fa da maestra.

Se anche la gioventù le rinnoverà il consenso di esistere e di essere considerata, anche lonnipotente paura del peggio svanirà come un incubo.

Combattete per quello in cui credete, sempre!: questo lunico messaggio che mi sento di trasmettere ai giovani, o anche a coloro che ancora non conoscono perfettamente le proprie risorse.

Diversamente, perderete tutte le vostre battaglie, contaminando persino quelle degli altri.

Solo una però di queste potrete vincere, quella che si ingaggia ogni mattina davanti allo specchio!

A Sigep le delizie di Vergnano

Dal 12 al 16 marzo 2022 torna l’appuntamento con SIGEP: la fiera dell’ospitalità
professionale Ho.re.ca organizzata nel quartiere fieristico di Rimini, punto di riferimento per
le innovazioni dell’intero settore ed importante vetrina per le novità proposte dal mercato.

Caffè Vergnano parteciperà all’evento celebrando l’ importante Anniversario dei suoi 140
anni, all’insegna della cultura del caffè e di un solido know-how ricco di eccellenza, qualità
e Made in Italy, da sempre ispirato dai valori in cui il brand fortemente crede.

Il 2022 sarà infatti un anno di festa, non solo per Caffè Vergnano ma anche per partner, i
tanti clienti e per tutti gli amanti del vero espresso italiano.

Tra le proposte che verranno presentate in fiera e per brindare insieme in occasione di
questo importante traguardo, tre drink esclusivi firmati da Paola Campana, nominata ai Bar
Awards di Bargiornale, miglior barista d’Italia.

I drink, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità ma tutti accomunati dall’oro come
elemento distintivo e celebrativo di questo anniversario, subito dopo la presentazione in
fiera, si potranno assaporare anche nelle caffetterie a marchio Vergnano sparse sul territorio
italiano ed estero.

Altro protagonista di queste giornate sarà il lancio ufficiale della nuova Limited Edition di
prodotti iconici dell’azienda che, in occasione dell’Anniversario, si vestiranno d’oro.
La collezione, composta da tazzina, moka e lattina di caffè logati 140, sarà presto disponibile
sull’ e-shop di Caffè Vergnano e sarà dedicata a tutti i coffee lovers che vorranno vivere il
piacere di degustare 140 anni di storia in un espresso.

Il bar dello stand 081, presso il Padiglione D1, sarà inoltre gestito dai migliori baristi
dell’Accademia Vergnano, quelli che per affezione, passione e amore verso il prodotto si
sono distinti come i più in linea con i valori aziendali.

Non quindi solo baristi, ma veri e propri Ambassador dell’eccellenza italiana nel mondo.
Sigep si conferma l’occasione perfetta d’incontro tra tutti i partner delle Caffetterie Vergnano
1882, oltre 180 nel mondo e sarà un’ulteriore opportunità per amici e clienti per scoprire
una storia autentica di famiglia fatta di passione, amore e grandi sogni.

Caffè Vergnano
Caffè Vergnano è la più antica torrefazione italiana a livello nazionale. Fondata nel 1882 e ancora oggi
guidata dalla famiglia, da 140 anni racconta il rito dell’autentico espresso italiano portando in una tazzina
profumi e aromi di tutto il mondo. Il segreto delle miscele è la tostatura, lenta e tradizionale che valorizza
ogni singola origine, nel rispetto della materia prima.
Le miscele Caffè Vergnano si trovano nella grande distribuzione, nei m

Approda sotto la Mole la storica pizzeria napoletana di Gino Sorbillo

Ha aperto in via XX Settembre angolo via Buozzi la prima pizzeria a Torino  del re della pizza napoletana Gino Sorbillo.

Dopo l’ultima apertura, avvenuta qualche settimana fa, nel quartiere Isola a Milano, dopo i tanti locali milanesi, con questo locale torinese Gino Sorbillo ha raggiunto quota venti. L’annuncio dell’apertura risale a quasi due anni fa, ma a rallentarne i lavori è stata la pandemia. Dopo Milano, Roma e New York l’approdo a Torino.

La grande sala di 200 metri quadrati ospita circa 100 posti a sedere, due sono i forni a legna dipinti di verde e di rosso su fondo bianco, per omaggiare la bandiera e la prima capitale del Regno d’Italia. La statua di Gino Sorbillo, colto mentre regge una piazza margherita, si staglia su una parete ricca di motivi floreali e di quadri, quasi una rappresentazione pop della Margherita di Savoia.

Sorbillo fa parte di una delle più  antiche famiglie  di pizzaioli di Napoli; nel 1935 i suoi nonni, Luigi Sorbillo e Carolina Esposito, fondarono la loro prima pizzeria nel centro antico della città su via dei Tribunali, definita  da molti quale la “Via della pizza Napoletana”.

La regina indiscussa della pizzeria di Gino Sorbillo a Torino rimarrà  la pizza, tradizionale e di ampia circonferenza.  La formula del Menu di Gino Sorbillo sarà quella classica del Lievito Madre inaugurata sul lungomare di Napoli, comprendente 7 antipasti, 7 pizze cotte a legna, 7 pizze speciali, 7 dolci, bibite, 7 birre  in bottiglia, 7 vini, 7 bollicine e 7 liquori. Vi saranno anche componenti della tradizione partenopea, come le palle di riso, le crocche’ e le frittatine.

Regina indiscussa della pizzeria di Gino Sorbillo rimane, comunque, la pizza, il cui modello è  quello tradizionale di ampia circonferenza,  che procede oltre i bordi del piatto. Prodotti campani, farine di agricoltura biologica del Mulino Caputo, ortaggi, aromi e verdure, costituiscono gli ingredienti di queste celebri pizze, tra cui i grandi classici come la Marinara con origano selvatico del Matese; l’antica Margherita con fiordilatte misto con latte di bufala; la Cetara con pomodorino del Piennolo del Vesuvio e la Margherita Gialla, con pomodorini giallo del Vesuvio, Provola misto latte di bufala e conciato romano, che rappresenta uno dei formaggi più antichi d’Italia.

Gino Sorbillo Lievito Madre si trova in via XX Settembre all’angolo con via Buozzi; ha inaugurato il locale il 9 marzo scorso alle 19. Rimarrà aperto sette giorni su sette, con orario continuatodalle 12 alle 23.30.

Non è prevista la prenotazione.

Mara Martellotta