LIFESTYLE- Pagina 167

Aria di primavera con Anteprima Floreal a Stupinigi

Fiori e piante di ogni tipo ma anche le nuove tendenza dei terrari e dei fiori recisi e una programmazione cultural – formativa con Flor Academy

Sabato 1 e domenica 2 aprile 2023 (dalle 9.30 alle 19.30)

 

Per il secondo anno consecutivo torna l’appuntamento con Anteprima Floreal, la manifestazione organizzata dall’Associazione Società Orticola del Piemonte che ospiterà alcuni dei migliori florovivaisti italiani. Palcosenico della manifestazione sarà la Palazzina di Caccia di Stupinigi, settecentesca residenza Sabauda, Patrimonio Unesco a pochi passi da Torino, che sabato 1 e domenica 2 aprile (dalle 9.30 alle 19.30 entrambi i giorni) si vestirà a festa in un tripudio di fiori, piante, colori e profumi per accogliere la Primavera e le sue eccellenze naturali.

Saranno 30 i vivai presenti ad Anteprima Floreal, dal Piemonte alla Lombardia, dalla Sicilia al Veneto, da Toscana, Sicilia e Umbria. Sono stati selezionati all’interno della “Guida ai Vivai d’Italia”, edita da Add Editore.

Una due giorni dedicata a tutti: ai “flower lovers”compulsivi che non perdono occasione per invadere il proprio appartamento, giardino o balcone con piante e fiori di ogni tipo e ai “cacciatori” di rare chicche floreali sconosciute al grande pubblico. Agli amanti della Natura, che si rilassano a passeggiare immersi nel verde e ai semplici curiosi che non pensano di avere il pollice verde e che magari proprio ad Anteprima Floreal potrebbero trovare una loro vocazione.

 

Tutti potranno perdersi in un turbinio di rose, orchidee, bonsai, cactus, piante acquatiche e da frutto, perenni, graminacee e carnivore, camelie, verbene e petunie. Tra i florovivaisti presenti ad Anteprima Floreal due saranno le grandi novità. Selva Terrariums, vivaista torinese specializzato nella realizzazione di terrari, la nuova moda dei mini giardini fatti a mano, piccoli paesaggi autosufficienti racchiusi in contenitori di vetro, ideali complementi d’arredo per il proprio appartamento. E Viridarium Flower Farm, veri e propri artigiani specializzati nella realizzazione di mazzi di fiori recisi e composizioni floreali.

La due giorni di Anteprima Floreal vivrà anche di cultura e formazione del verde con Flor Academy, un intenso programma di incontri, laboratori e dibattiti a tema green in compagnia di alcuni dei principali vivaisti presenti alla manifestazione, per conoscere più da vicino segreti e curiosità su fiori e piante e promuovere una cultura del verde.

Spazio quindi, sabato 1° aprile, alla scoperta delle numerose varietà di piante acquatiche con il Vivaio le Moie, delle rampicanti con il Vivaio Giani, e delle piante grasse con Sanantonio Cactus. Gardenesque guiderà i partecipanti nel mondo delle piante perenni e graminacee per un orto fuori dal comune, mentre la regina incontrastata dei fiori, la rosa, sarà oggetto di discussione e ammirazione con il Vivaio Pozzo.

Domenica 2 aprile spazio a nuove scoperte in partnership con il Festival dell’Agricoltura ColtivaTO. Si parlerà dell’orto bello e buono, in compagnia del progettista Giuseppe Ripepi del vivaio Papavero Rosso per scoprire come coniugare orto ed estetica, si farà conoscenza delle piante killer e dei seduttori radicali con il Vivaio Fratelli Gramaglia. Scopriremo tutto sul castagno insieme a Michele Bounous di Floricoltura Lusernese e sui piccoli frutti, dal mirtillo gigante all’uvaspina fino alla fragola rifiorente, con il vivaio San Rocco.

In occasione di Anteprima Floreal prende il via ufficialmente la collaborazione tra Flor Casa, il nuovo marchio di FLOR dedicato alla progettazione di esterni e interni con le piante, insieme ai vivaisti e professionisti che espongono durante le manifestazioni, e il Teatro Carignano di Torino. Rossella Vayr di Flor Casa, insieme al vivaio Fratelli Gramaglia, sceglierà le piante per i vasi di fronte al Teatro, selezionandole sulla base dei principi della “comunità multispecie”, per promuovere l’idea che anche nel piccolo è possibile dare spazio alla natura in città.

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All’interno della Palazzina di Caccia di Stupinigi ci sarà anche un’area food con piccoli produttori artigiani dove poter organizzare dei pic -nic gustosi abase di polenta artigianale con Polenta alla Spina,hamburger e prodotti da forno con Rock Burger e Panacea, diversi tipi di pasta con Trafficanti di Pasta, tutto bagnato con la birra artigianale di Exit e addolcito dal gelato artigianale di La Peracca e dal caffè di Caffettè.

Informazioni utili

 

SITO ORTICOLA PIEMONTE: www.orticolapiemonte.it

FACEBOOK: www.facebook.com/FLOR.di.ORTICOLA.PIEMONTE

INSTAGRAM: flor_orticola_piemonte/

 

ANTEPRIMA FLOREAL si svolgerà l’1 e 2 aprile dalle h.9.30 alle 19.30, presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi. L’ingresso è di 5 euro (maggiori informazioni al sito www.orticolapiemonte.it).

 

ANTEPRIMA FLOREAL è organizzata dall’Associazione Società Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it) in collaborazione con Fondazione Ordine Mauriziano, Associazione Stupinigi è. Ha ottenuto il patrocinio di Città di Nichelino, Distretto Reale di Stupinigi.

www.orticolapiemonte.it

Insalata russa classica per Pasqua

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Una golosa e colorata combinazione di verdure e maionese che porta in tavola l’allegria

Un classico per tutte le stagioni che non passera’ mai di moda: l’insalata russa, un antico e autentico sapore che rendera’ la vostra Pasqua davvero “speciale”. Una golosa e colorata combinazione di verdure e maionese che porta in tavola l’allegria, ideale per un giorno di festa.

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Ingredienti:

300gr. di patate

150gr. di carote

200gr. di piselli surgelati

1 uovo e 1 tuorlo ( a temperatura ambiente)

Olio di oliva gusto delicato

Succo di mezzo limone

50gr. di tonno sbriciolato

Sale q.b.

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Cuocere a vapore le verdure tagliate a dadini, lasciar raffreddare. Preparare la maionese. Mettere nel mixer l’uovo intero ed il tuorlo, azionare a bassa velocita’, aggiungere poco a poco l’olio a filo fino a quando la maionese inizia a montare, solo a questo punto aggiungere goccia a goccia il succo di limone filtrato e un pizzico di sale. In una ciotola schiacciare una parte delle patate e delle carote, aggiungere i piselli e mescolare il tutto con parte della maionese, aggiustare di sale, aggiungere il tonno sbriciolato, mescolare nuovamente e sistemare nel piatto di portata. Ricoprire con la maionese rimasta e guarnire a piacere. Serena Pasqua a tutti voi.

Paperita Patty

Esiste ancora la morale?

Il concetto di morale è quanto mai soggettivo ed è fortemente influenzato dalla cultura del luogo, dalla latitudine e dall’epoca storica; vi sono comportamenti che ai giorni nostri sono totalmente accettati (si pensi al topless, ad una donna da sola al bar, una donna che fuma per strada) mentre solo 50 anni fa alcuni erano addirittura un reato.

Che dire allora dello ius primae noctis, che ora equivarrebbe a violenza sessuale, sequestro di persona e sfruttamento della schiavitù?

Ai giorni nostri si sente un gran fermento intorno ai valori morali dei giovani e, in generale, alla perdita di valori che la nostra società mostra quotidianamente, con critiche nei confronti delle unioni civili e dell’adozione omogenitoriale, della possibilità di adozione per i single.

Vi sono anche esempi di come sia possibile superare tali scogli; un esempio fra tutti: una donna, vicebrigadiere dell’Arma, che ha sposato in uniforme e col picchetto di commilitoni in alta uniforme la sua compagna.

Non voglio entrare nel dettaglio delle singole realtà, né posso e voglio sostituirmi all’opinione che ognuno si crea di fronte a eventi nuovi; credo fermamente che ognuno sia libero di manifestare i propri affetti, le proprie inclinazioni o le proprie scelte senza divieti, a condizione che ciò non violi la libertà altrui (che è poi la base della democrazia).

Detto questo, ritengo che ogni cambiamento di abitudini in una società (la verginità ora notevolmente meno importante di un tempo, la convivenza more uxorio, il divorzio o l’aborto, minor cura del proprio corpo e dell’abbigliamento, abitudini sociali diverse) vadano viste ed analizzate alla luce del contesto in cui viviamo.

Pensiamo soltanto alle minigonne che fecero la loro comparsa nel 1964: molti sostennero che ad indossare tale abbigliamento fossero donne facili, esibizioniste ma sappiamo che non fu così, almeno non genericamente. E che dire dell’avvento della pillola anticoncezionale? Con tale farmaco le donne potevano tradire impunemente: perché, usando il profilattico era molto più difficile? E potremmo trovare decine di altri esempi.

Particolarmente dopo la pandemia, ma già negli ultimi venti anni, viviamo in una società in cui il risparmio non viene più premiato come anni addietro (le banche erogano denaro facendoselo pagare, ma se glielo dai tu è pro bono), orari lunghi delle lezioni scolastiche portano i giovani a vivere molto di più fuori casa e, quindi, a stare meno in famiglia, famiglie che non sanno offrire affetto ai figli rimediano riempiendoli di regali o accondiscendendo a qualsiasi loro richiesta; è evidente che, visto dall’esterno, questo cambiamento radicale nella società sia preoccupante, prodromico a una perdita totale di valori, di ideali, di capacità. I nati fino agli anni 70 avevano tra gli ideali quello della politica, lo scoutismo, le mega compagnie, musica spesso eseguita in salotto, in cantina o intorno ad un falò perché alla base di tutto c’era la socializzazione, il confronto tra amici, l’identificarsi in un’ideale e non in un’idea.

Considerando che ora è proibito bivaccare in spiaggia, che troppi politici per primi hanno dato un pessimo esempio di correttezza e di senso civico, che alcune ideologie sono cadute in disgrazia, ecco che la nostra società ha sviluppato tendenze e coniato stili di vita apparentemente caotici ma determinati dall’insicurezza e dalle incertezze che vediamo intorno a noi.

La denigrazione di un valore, qualsiasi esso sia, parte dall’attaccamento da parte nostra ai valori che conosciamo, che riteniamo tali e, proprio per non uscire dalla nostra zona di confort, preferiamo evitare di scoprirne di nuovi e farli propri.

In un prossimo articolo sulla differenza analizzerò più in dettaglio come spesso qualcosa di diverso da noi crea un pregiudizio, nell’accezione originale del termine, cioè un giudizio a priori, prima di aver verificato i fatti: pensiamo, ad esempio, al razzismo, all’omofobia, al rifiuto di recarsi in certi Stati o di mangiare cibi sconosciuti; è una grossa limitazione alla nostra vita perché ci priviamo delle emozioni che conoscere qualcosa di nuovo comporta, dell’arricchimento culturale e spirituale che apprendere qualcosa di diverso può generare in ognuno di noi e ogni esperienza viene viziata da quel pregiudizio: il mondo intorno a noi continua e si modifica, noi possiamo decidere di prendere quel treno ed esplorare nuovi mondi o di restare al nostro paesello.

Sergio Motta

La speranza è un rischio da correre

LIBERAMENTE Di Monica Chiusano 
Facciamo perseverare la “pace” sulla meraviglia delle nostre speranze, se pur la minaccia  del pericolo, contaminato  dalle negatività assordanti della vita, rischi di incenerire il nostro potere, la nostra capacità di reagire , il bene per noi stessi e la luce della vita. La speranza è un rischio da correre. …ed è addirittura a volte il rischio dei rischi, ma vale la pena non perderla mai!

Le foto di Solano e Gigli

Magnifica Torino / Nella foto di copertina, di Vincenzo Solano, i Murazzi. Sotto, una veduta panoramica di Giampaolo Gigli

“Imparare a vivere” Il filosofo Ferraris al “Pannunzio”

MERCOLEDÌ 29 MARZO ALLE ORE 17,30
nella sede della Città Metropolitana di Torino a Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria, 12)
Il filosofo MAURIZIO FERRARIS, Docente ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Torino, figura intellettuale di respiro internazionale, parlerà su “IMPARARE A VIVERE”, un tema di carattere esistenziale più che mai oggi attuale e coinvolgente. A cura del Centro Mario Pannunzio.

Pasqua e Pasquetta alla Rocca di Arignano

Domenica 9 aprile, a partire dalle 12.30, festeggiamo la Pasqua insieme con un pranzo speciale alla Locanda della Rocca. Vi aspettiamo con un menu esclusivo pensato per l’occasione dal nostro chef Lorenzo Careggio.Tre proposte disponibili, una classica, una vegetariana e un menu bambini (fino a 12 anni), per accontentare proprio tutti e permettervi di festeggiare con amici e familiari godendovi un delizioso pranzo pasquale e l’atmosfera unica del castello medievale.

Il menu prevede quattro portate (tre per i bambini) a 65€ a persona, vini esclusi. Chi lo desidera, con l’aggiunta di 20€, potrà degustare i piatti in abbinamento con i vini scelti dalla nostra cantina per il wine pairing.

Per maggiori informazioni sulla proposta del menu e per prenotare potete visitare il nostro sito a questo link

Torna il picnic di Pasquetta
Lunedì 10 aprile, torna alla Rocca di Arignano il Picnic di Pasquetta. Dopo il grande successo dell’anno scorso, anche quest’anno avrete la possibilità di passare un’intera giornata all’aperto, all’ombra delle mura medievali del castello. Come già nella passata edizione, saranno a vostra disposizione diverse aree dove trascorrere il vostro picnic: il prato subito fuori dal castello, il Giro di Ronda (Spalti) o il Giardino dei Semplici, all’ombra del secolare Cedro del Libano. Al vostro arrivo sarà sufficiente comunicare il vostro nome e ritirare il cestino e la coperta. Chi sceglierà invece di restare all’interno delle mura del castello potrà usufruire dei tavoli e delle panche sugli spalti (fino a esaurimento posti).

Il menù è a scelta tra due formule: adulto (30 €) o bambino (15 €). Al contenuto del cestino sarà possibile aggiungere sul momento bibite e una selezione di vini dalla cantina della Rocca. È anche possibile acquistare un cestino di coppia al costo di 55€.

L’inizio del picnic è previsto alle ore 12:30, la riconsegna del cestino entro le 16:30.

Per dettagli sul contenuto del cestino e prenotazioni potete chiamare chiamare il numero +39 011 4031511 oppure prenotare direttamente sul nostro sito.

Un corso di cucina dedicato           alla Pasqua
Sabato 1 aprile dalle 10 alle 13:30, il Corso di Cucina La Pasta Fresca Ripiena (Primi Piatti – Parte I). Molti di noi custodiscono il ricordo di qualcuno mentre prepara la pasta fresca. Magari una nonna, la mamma o una persona osservata in un pastificio come quelli di una volta, intenta a preparare a mano una ricetta che sa già di buono solo a vederla. Con questo corso alla Scuola di Cucina del Castello potrete tornare indietro fra quei ricordi, in quel tempo dedicato alla preparazione di cose genuine nel quale c’è amore, pazienza e cura per voi stessi e per le persone per cui cucinerete questi piatti. La pasta fresca fatta in casa, infatti, non è una cosa da tutti i giorni ma perfetta per i momenti speciali.

Il corso è tenuto da La Cuoca Insolita che come sempre ci proporrà ricette legate alla tradizione ma preparate con ingredienti alternativi, per renderle perfette anche per chi è intollerante al latte, per ha bisogno di tenere sotto controllo la glicemia e per chi ha problemi con le uova. Si utilizzeranno le verdure di stagione (finalmente di primavera!) e questa volta anche il pesce, rigorosamente di acqua dolce, per restare legati al nostro territorio e raccontare quanto di speciale ha da offrire.

La gentilezza migliora la vita

Un libro ci spiega come / Per anni siamo stati convinti che il più forte sopravvive con più probabilità e facilità, come afferma la famosa teoriadell’Evoluzione di Darwin e a sostegno quella di Herbert Spencer 

 Sicuramente in certi contesti, antichi e tribali perlopiù, dove l’uso della forza era necessario, questaconcezione e metodica della conservazione sociale era plausibile, ma le cose sono cambiate, le comunità si sono organizzate, gli uomini si sono evoluti e l’approccio che vuole l’uso della forza come strumento più idoneo allasopravvivenza è superato, o almeno dovrebbe esserlo.

Un sociobiologo, Daniel Lumera, e una epidemiologa, Immaculata De Vivo, con il libro  Biologia della Gentilezza, edito da Mondadori, ci spiegano quali solo le azioni, le abitudini e i gesti che generano serenità ed equilibrio a beneficio del singolo e di conseguenza della società intera. L’utilizzo della gentilezza infatti, verso se stessi e gli altri, può rendere la vita migliore, la cortesia e il garbo sono attitudini benefiche in grado proteggerci da patologie causate anche dallo stress legato allo stile di vita, da modelli e condotte snervanti che ci mettono in uno stato di conflitto e tensione cronica.

Il più adatto ai cambiamenti e alla sopravvivenza non è il più forte, ma il più gentile” affermano dunque gli autori che vedono in questa qualità morale, non solo come attitudinema anche come pratica,  uno strumento che  produce un processo virtuoso attraverso l’empatia e che costituisce una “forma terapeutica” con alte capacità di trasmissione collettiva. La cosa importante è che si possa attuare una inversione di tendenza sostituendo le vecchie credenzeapprese che ci vogliono necessariamente forti e spesso prevaricanti.

Nel libro sono sei le “strategie gentili” suggerite per coltivare la felicità, l’ottimismo, la gratitudine e disattivare le emozioni sfavorevoli e negative in grado di nuocere alla nostra salute fisica ed emotiva.

Indubbiamente la musica e il silenzio hanno un impatto molto importante sul nostro stato d’animo, stare nella quiete assoluta per almeno cinque o dieci minuti al giorno  ed ascoltare le nostre canzoni preferite infatti fa bene al nostro umore; sembra che la sinfonia di Mozart 40 in sol minore k550 sia tra i brani più salutari e rilassanti, ma anche gli Abba possono contribuire al nostro buon umore.Trascorrere più tempo a contatto con la natura è l’altroconsiglio da seguire per ritrovare la nostra energia più profonda, il verde è rassicurante e riposante ed esserne circondati  ha un effetto calmante straordinario.

Trovare il tempo per meditare poi è una azione gentile che dovremmo intraprendere giacché questa pratica è in grado di attuare “un’igiene interiore ed emozionale” intensa; sono sufficienti dieci o quindici minuti al giorno, meglio se dimattina, per ripulire il nostro interno da pesanti e ingombranti scorie. L’alimentazione e il movimento sono altre due abitudini da curare con impegno. Il cibo infatti, secondo gli autori,  dovrebbe essere consumato responsabilmente soprattutto attraverso la conoscenza della lavorazione e della provenienza. Mangiare sano e consapevole è importante, nutrirsi con attenzione è una dimostrazione di accortezza verso noi stessi e nei confronti del pianeta. L’attività fisica deve essere “un gesto amorevole”, un atto di cura e di affetto a cui non dovremmorinunciare; ovviamente la ginnastica e ogni tipo esercizio deve essere praticato in base alle nostre possibilità e capacità e preferibilmente in mezzo alla natura. Infine eccoci alle relazioni, al ruolo importante che rivestono nella nostra vita. Queste, secondo Lumera e De Vivo, non devono essere compensativeun modo per colmare le nostre insicurezze o la paura di rimanere soli. Che sia d’amore o di amicizia il rapporto con l’altro deve includere l’ascolto, la reciprocità, lo scambio e anche il confronto purché sia finalizzato alla crescita e non sia un mezzo attraverso cui si mettono in atto dinamiche manipolative e distruttive. E’ gentilezza verso noi stessi quando facciamo entrare nella nostra vita persone positive e accoglienti, è gentilezza verso gli altri nel momento in cui mettiamo in campo tutte le doti migliori per sostenerli.

Cambiando consapevolmente il nostro modus operandi, intervenendo su attitudini e abitudini, possiamo essere felici e contribuire al miglioramento della vita degli altri. “Sintonizzarsi con la gentilezza” è una pratica rivoluzionaria importante per cambiare ed emanciparci da una visione che ha voluto erroneamente che il più “forte”, che spesso si traduce con il più furbo e prepotente, fosse  il migliore, un modello da imitare, l’esempio vincente da seguire.

Maria La Barbera 

Dolci Portici, una tre giorni all’insegna delle golosità

È in corso  la terza edizione di Dolci Portici, evento di cioccolateria, pasticceria, gelateria e galuparíe, ideato e organizzato da Fondazione Contrada Torino Onlus. La manifestazione, interamente sostenuto da Camera di commercio di Torino e con il patrocinio del Comune, è un omaggio ai maestri dell’arte dolciaria torinese.

 

Per tre giorni fino a domenica, via Roma – nel tratto compreso tra piazza Castello e piazza San Carlo -, ospiterà una trentina tra cioccolatieri, pasticceri e gelatieri, che accoglieranno i visitatori con le loro prelibatezze: speciali protagonisti i Maestri del Gusto di Torino e provincia che, con le loro specialità ed eccellenze, rendono lustro al capoluogo piemontese, rinomato artefice e custode del ‘cibo degli dei’ sin dal 1560.

Le sontuose sale di Palazzo Birago, sede aulica della Camera di commercio di Torino, saranno invece il luogo deputato ad accogliere tavole rotonde e degustazioni che si susseguiranno nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica.

Tutti gli appuntamenti sono ad accesso libero e gratuito, con obbligo di prenotazione su: dolciportici.contradatorino.org