LIFESTYLE- Pagina 161

A Superga riaprirà lo storico ristorante della Posta

Riaprirà il “Ristorante della Posta”. In strada comunale di Superga 323 – nel tratto finale della strada che porta alla Basilica – il piano terra di un edificio di fine Ottocento ha ospitato per decenni un luogo di ristoro per i contadini locali, i viaggiatori e i pellegrini nel contesto di una piazzetta del borgo caratterizzata da una trattoria e un tabaccaio.

L’attività è proseguita sino ai primi anni Settanta del Novecento, poi la chiusura e il cambio di destinazione d’uso a residenziale. Da alcuni anni il locale dell’ex ristorante è sfitto e inutilizzato; un elemento di degrado edilizio che si riflette sul fabbricato e il contesto circostante.

Con il cambio di destinazione d’uso alla funzione originaria approvato oggi all’unanimità dal Consiglio comunale – Legge 106/2011 in materia di costruzione in deroga al piano regolatore generale – i circa cento metri quadri del piano terreno potranno tornare a ospitare il ristoro; un’occasione per riqualificare l’edificio ampliando l’offerta commerciale del borgo in virtù della sua vocazione turistica.

La fioritura della lavanda a Bricherasio

UN ANGOLO DI PROVENZA IN PIEMONTE

Si tratta di mille piante messe a dimora durante il lockdown

DAL 24 GIUGNO UNA SERIE DI ATTIVITA’: PRIMA LA GIORNATA ESPERIENZIALE, POI I LABORATORI

La lavanda? Per ammirarla non serve andare in Provenza. La sua fioritura si può contemplare sulla collina di Bricherasio, a pochi chilometri da Torino, nel territorio pinerolese: proprio in questi giorni, i boccioli si stanno aprendo. «Durante il Covid ho pensato che avevo voglia di colore. Così, in quei giorni di lockdown, ho messo a dimora un migliaio di piante: mi ricordavano la mia infanzia, il loro profumo negli armadi» racconta Rossana Turina. Ora sono un’esplosione di viola, di fiori, di api, di intenso profumo e meraviglia: le lavande, che si adattano bene al clima piemontese, si possono ammirare – e fotografare, visto che sono ambitissimi gli scatti sui social – proprio nei campi dell’agriturismo Turina, in strada Tagliarea 16.

 

In programma, per un mese, una serie di attività.  La prima sabato 24 giugno. Alle 17,  viene proposta un’«esperienza sensoriale» guidata da un’«autorità» in materia, Annalisa Renzi, professionista esperta di analisi sensoriale e docente, con all’attivo consulenze per celebri marchi.

 

Guiderà un percorso tutto dedicato alla lavanda che coinvolge i cinque sensi dal tatto, con l’analisi dei fiori che si sbriciolano sotto i polpastrelli, all’olfatto, a partire dall’olio essenziale prodotto proprio a Bricherasio: ha molti utilizzi e funziona anche da rilassante per il sistema nervoso. Ma ci sarà anche un suggestivo momento dove la fisarmonica interpreterà il suono della lavanda. Il gusto rivivrà, invece, nei particolarissimi biscotti alla lavanda (realizzati su ricetta ideata da Rossana Turina) ma anche nell’assaggio di una speciale pasta profumata alla lavanda che debutta per l’occasione ed è una vera e propria chicca: è stata creata da Luisa Delpiano Inversi e dal figlio Riccardo.

A seguire il pic-nic con, tra le proposte, alcune suggestioni alla lavanda. Costo 30 euro, tutti i partecipanti torneranno a casa con un mazzolino da raccogliere direttamente in campo. Prenotazioni al 335/59.19.661.

 

L’incredibile macchia di colore viola – che peraltro, da un punto di vista naturalistico, è una vera e propria oasi per l’impollinazione delle api – si potrà ammirare per una quindicina di giorni. «Nel periodo tra il 7 e 10 luglio verrà raccolta per avere l’olio essenziale migliore» spiega Turina, nella vita anche presidente del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli che, due anni fa, ha fondato con altri operatori del territorio del Pinerolese che abbraccia queste colline, la pianura ma anche le montagne di Val Pellice, Chisone, Noce e Germanasca.

 

A cavallo tra la fine della fioritura e la raccolta, partiranno, poi, “I giovedì della lavanda”. Si tratta di una serie di laboratori per realizzare delle creazioni, a partire da questo profumatissimo elemento: saranno in programma il giovedì, sempre alle 18. Il 29 giugno si costruisce la ghirlanda, il 6 luglio la sfera di lavanda, il 13 luglio i fusi, il 20 luglio si creano gli incensi. Tutte le serate si concludono con aperitivo a base di prodotti locali (20 euro attività ed aperitivo, 15 euro solo aperitivo, da prenotarsi: www.agriturismoturina.it).

La pioggia non affoga i sogni

LIBERAMENTE  Di Monica Chiusano
La pioggia infastidisce, ma non affogherà mai i nostri sogni…
Essa ci rammenta il piacere dell’acqua anche laddove si presenta abbondante ma refrigerante.
Rammentiamo a noi stessi la capacità di trasformare le cose che ci infastidiscono all’esatto opposto .
D’altronde, tutto ciò che smuove l’apatia dona forza e reazione al nostro essere, nella consapevolezza di un risultato migliore!

“Camper in viaggio” alla scoperta di Torino

Da lunedì 19 giugno ritorna “Camper in viaggio” il programma in onda su Rai 1 dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 12.30. Roberta Morise e Tinto sono i due conduttori del programma on the road alla scoperta di tutto ciò che l’Italia custodisce di bello ed interessante.
Torino in questa nuova edizione estiva di certo non poteva mancare grazie al supporto di Turismo Torino e Provincia.
Con l’inviata Gloria Aura Bortolini, autrice e presentatrice, Torino sarà raccontata in 4 servizi all’interno delle varie puntate toccando gli aspetti più salienti e caratteristici del capoluogo subalpino.
Giovedì 22 giugno Gloria condurrà i telespettatori alla scoperta di due delle Residenze Reali (Patrimonio Unesco) presenti in città, Palazzo Madama e Villa della Regina accomunate da un fil rouge: entrambe sono state vissute e valorizzate dalle donne.
Martedì 27 giugno le telecamere si accenderanno sulle OGR – Officine Grandi Riparazioni, il nuovo hub di innovazione e arte a Torino mentre nel mese di luglio l’operatore torinese Somewhere Tour & Events racconterà tutta la magia di Torino in un itinerario tra trasmutazione e mistero; anche il MauTO, uno dei più antichi musei dell’automobile al mondo, avrà il suo momento di visibilità in occasione dei suoi 90 anni in un servizio che mostrerà la collezione e le automobili più rappresentative come la Itala 35/45 Hp che ha vinto il raid Pechino-Parigi del 1907.

“Grano” vince i “Tre Pani” del Gambero Rosso

Fare il pane è un’arte e lo sa bene il Gambero Rosso, che ha selezionato 61 aziende per la guida del 2024 nella categoria “Tre Pani”, in cui vengono menzionate le migliori panetteria d’Italia.

A vincere il primo pieno, un’eccellenza torinese: l’azienda “Grano” di Santena (To), premiata con il massimo dei voti.

Il bakery chef del panificio, Sergio Scovazzo, ha sfidato maestri pasticceri e fornai lo scorso anno vincendo i concorsi nazionali “Una mole di colombe” e “Una mole di panettoni”.

Ogni traguardo dona consapevolezza e fissa un nuovo punto di partenza.
I successi che sembravano ‘roba per altri’ automaticamente diventano nuovi obiettivi.
Da oggi siamo entrati a far parte dei riferimenti della panificazione in Italia.
Tre anni fa eravamo un piccolo panificio in un paesino di provincia, ora sappiamo di non doverci porre dei limiti. Questo riconoscimento è simbolo di dedizione e sacrificio. Il sacrificio mio, della mia famiglia, di Piero, che da molteplici anni non distoglie lo sguardo dall’obbiettivo di creare qualcosa di diverso, della mia grande squadra che lavora instancabilmente, realizzando ogni cosa che passa nella mia mente e da tutta la super crew che quotidianamente rende la nostra azienda semplicemente, unicamente, imperfettamente GRANO!” 
(Sergio Scovazzo, bakery chef di Grano)

Grano nasce nel 2018 dall’idea dei fratelli Mosso, il cui principale desiderio e obiettivo era quello di proporre un concetto di panificazione antico in chiave moderna. Quello che differenzia l’approccio dei due fratelli rispetto al mercato del panificio tradizionale e che costituisce la colonna portante del laboratorio di panificazione è la scelta di utilizzare farine piemontesi macinate a pietra e lievito madre per costruire un prodotto nuovo, la cui artigianalità e unicità prevale sulla produzione massiva che ne penalizzerebbe la qualità.

Nel 2020, l’ingresso di Sergio Scovazzo nel laboratorio ha aperto la strada ai grandi lievitati.

IL PANE

Il pane di “Grano – fornai in fermento”, è rigorosamente tradizionale, prodotto in forme grandi. I loro prodotti garantiscono, grazie a un particolare tipo di confezionamento, una conservazione di 60 giorni.

Tra le tipologie, abbiamo il pane di montagna, il pane di campagna Toc ad bosc (pezzo di legno in dialetto), pani piemontesi, pani con grani siciliani, multicereali, Altamura.

Curiosi e simpatici i nomi dei pani, che derivano dal dialetto piemontese: Per fare alcuni esempi, Ancheuj e Fujot per l’integrale e Boia Fauss per il pane a nove cereali.

Speciali anche i grissini rubatà, le pizze, le focacce, i frollini, i pani dolci.

 

Le foto di Solano e Gigli

Magnifica Torino / Magnifico Piemonte. Sotto, il Colle dell’Agnello (2744 m) situato in Valle Varaita sul confine Italia-Francia (3100 m) nella foto di Giampaolo Gigli. In copertina piazza Santa Giulia, di Vincenzo Solano.

Al Bioparco ZOOM Torino torna il Night Safari

Da oggi al Bioparco ZOOM Torino torna il Night Safari, un palinsesto di appuntamenti ideale sia per le famiglie che vogliono prolungare la visita e fermarsi al parco anche di sera o per i più giovani che possono entrare al calar del sole (dalle ore 18.00) e godersi il parco fino a tarda notte (chiusura ore 23.00).

Non solo le spiagge di Bolder Beach e Malawi Beach sono aperte fino alle 20,30 ma fino alle 21.30 è anche possibile vedere gli animali all’interno dei loro habitat e partecipare a speciali “talk serali“.

Prima di cena la Savana Terrace attende i visitatori per un aperitivo tra Serengeti e Masai Mara, guardando negli occhi giraffe e leoni. Un’esperienza, oggi ancor più immersiva grazie al nuovo habitat “La Rupe del Masai Mara”che ospita 3 leoni (2 femmine ed un maschio).

Alle ore 21.40, poi, l’Anfiteatro di Petra si trasforma in un suggestivo teatro a cielo aperto dove poter assistere a due indimenticabili show: MAASAI e TERRA.

Hikikomori, il fenomeno in Italia

Ad un anno circa dal mio articolo sull’hikikomori, ho voluto riprendere l’argomento per capire se e come il fenomeno si sia modificato. Per farlo, mi sono rivolto ad una persona sicuramente titolata per rispondere alle mie domande, la Dott.ssa Elena Carolei, Presidente dell’Associazione “Hikikomori Italia Genitori”.

D. “Dottoressa, quanto è vasto il fenomeno nel nostro Paese?”

R. “Purtroppo non è dato saperlo, anche perché i ragazzi che si ritirano non sono rintracciabili né intervistabili. Una stima attendibile ci porta a considerare in 100 mila i soggetti affetti da hikikomori e, finora, circa 4000 famiglie si sono rivolte alla nostra Associazione nelle varie sedi su tutto il territorio nazionale.”.

D. “A quando risalgono i primi segnali di questo fenomeno?”

R. “Risalgono agli anni ’80, in Giappone da dove deriva il nome (significa “stare in disparte”): il fenomeno sembrava una peculiarità della loro società, molto competitiva, con particolari caratteristiche sia sociali che familiari. Intorno agli anni ’10 di questo secolo si è assistito, in Italia, ad un aumento dei casi e nel 2017, stante il diffondersi del fenomeno, si è reso necessario costituire questa Associazione per fornire supporto a quanti erano toccati dal problema”.

D. “Prendendo in esame, ad esempio, l’ultimo quinquennio il fenomeno i casi sono aumentati?”

R. “Non possiamo citare cifre esatte ma, particolarmente dopo la pandemia, le richieste di aiuto da parte delle famiglie sono aumentate molto. Inoltre, si è abbassata l’età di insorgenza che prima era intorno ai 15 anni ed ora è più precoce”

D. “I genitori che si accorgano che un figlio soffre di questo disturbo come devono agire? Qual è il primo passo da compiere?”

R. “Il primo campanello d’allarme è la reclusione spontanea quando, cioè, il figlio non esce più di casa e rimane fra le quattro mura domestiche.  Ma spesso i genitori non lo percepiscono correttamente, perché sovente le indicazioni che vengono diffuse circa il fenomeno sono distorte; troppo spesso si associa il termine hikikomori ai giovani che passano ore al PC mentre il disagio, tipico di questa epoca, trae origine nella competizione che la società sviluppa tra gli individui. I genitori dovrebbero innanzitutto comprendere il disagio che i figli stanno vivendo anziché spingerli ad onorare gli impegni assunti, a fare ciò che ci si aspetta facciano. Quando un figlio ha la febbre, o si sloga una caviglia, interveniamo perché il problema è evidente anche accettando che non vada a scuola; con i problemi psicologici, al contrario, pretendiamo che la scuola venga comunque al primo posto. Il problema è meno evidente ma può essere molto più grave”.

D. “Dal punto di vista legislativo, quali sono le agevolazioni per chi sia affetto dal disturbo? Mi riferisco a costi per le sedute psicologiche o per i farmaci, giustificazione dalle assenze da scuola, e così via. La sanità è improntata a livello regionale: qual è la realtà piemontese? Ci sono regioni che eccellono, dove l’hikikomori è più tutelato che altrove?”

R. “Dal punto di vista legislativo, purtroppo l’hikikomori non è considerato un problema tale da produrre azioni in favore di chi ne sia affetto; in Piemonte c’era un protocollo triennale d’intesa tra la nostra associazione con la Regione e l’Ufficio Scolastico Regionale, attivato nel novembre 2018 e scaduto in piena pandemia con un cambio di Governo regionale nel frattempo. Quindi le famiglie piemontesi, dal novembre 2021, sono rimaste prive di quello strumento che dava suggerimenti volti a consentire ai ragazzi di affrontare lo studio (o il lavoro) nonostante questo grosso problema. Va ribadito che questo protocollo aveva e avrebbe costo zero per l’Amministrazione quindi speriamo tutti vivamente che chi deve attivarsi in Regione per il rinnovo o il perfezionamento di un nuovo protocollo lo faccia quanto prima. La Regione Piemonte era un’eccellenza in questo settore ed ora siamo rimasti senza alcun supporto. La Regione Sicilia, invece, ha iniziato a collaborare con la nostra associazione. Un’altra sospensione riguarda il Comitato tecnico che comprendeva rappresentanti della nostra associazione presso il Ministero dell’Istruzione; dopo alcuni incontri mirati a redigere le linee guida per la scuola, ma anche in questo caso pandemia da un lato e cambio di Governo hanno posto uno stop (si spera temporaneo) all’attività del comitato.

Per le sedute psicologiche non vi sono agevolazioni pubbliche; la nostra Associazione offre però a chi sia ritirato dalla scuola o dal lavoro cinque sedute gratuite di sostengo psicologico online da parte di professionisti della nostra associazione formati, anche sul campo, sul fenomeno hikikomori. A tali sedute individuali seguono sedute di gruppo a tempo indeterminato, sempre gratuite, utili a sostenere il confronto e la socializzazione.

D. “Facendo una statistica degli ultimi anni, qual è la percentuale di riuscita delle terapie attualmente praticate? Vi sono possibilità di ricaduta?”

R. “Poiché il ritiro sociale coinvolge la famiglia, la attività della associazione si basa sul coinvolgimento dei genitori e sulle enormi potenzialità di un approccio corretto all’interno delle mura domestiche, che sono anche il luogo di elezione in cui è possibile agire, visto che nella gran parte dei casi i ragazzi rifiutano l’aiuto esterno. Il sostegno alle famiglie avviene grazie il confronto e i suggerimenti che scaturiscono da gruppi di auto Mutuo Aiuto, facilitati da un professionista psicologo formato e convenzionato con Hikikomori Italia. I risultati sono incoraggianti: attraverso i professionisti dell’associazione ed i gruppi di mutuo aiuto si cerca di ripristinare il rapporto di fiducia tra chi sia affetto dal problema e la sua famiglia, perché i ragazzi ritirati hanno molta difficoltà a comunicare con l’esterno. Se la famiglia diventa il tramite tra il ragazzo e l’esterno un primo passo molto importante è compiuto. La possibilità di ricadute purtroppo c’è, ma se si è riusciti ad allentare la tensione sul ragazzo e ad attivare comportamenti relazionali corretti, ci sono buone possibilità che i risultati siano duraturi.

D. “Quale è il compito della famiglia, delle amicizie, del partner nella terapia dell’hikikomori?”

R. “La famiglia è il mezzo più efficace, in quanto è una relazione alla quale il ragazzo non può sottrarsi; in generale chi vuole aiutare un ragazzo hikikomori deve cercare di non giudicare, di comprenderne il dolore, di allentare la tensione.”

D. “Quale sesso è più colpito dal problema?”

R. “La percentuale maggiore riguarda il sesso maschile, anche se le femmine sono in rapido aumento.”

Ringraziando la Dott.ssa Carolei e l’Associazione della quale è Presidente, ricordo a chi necessitasse di informazioni o di aiuto sull’hikikomori di rivolgersi all’Associazione tramite il gruppo facebook Hikikomori Italia Genitori, tramite il sito hikikomoriitalia.it oppure via mail a piemonte@hikikomoriitalia.it.

Sergio MOTTA

Simona Bertolotto a Volpiano con lo “stile all’italienne”


Martedì 20 giugno l’autrice del canale di moda Sissiottostyle

Martedì 20 giugno alle 18, a Volpiano in piazza Vittorio Emanuele II (dinanzi al Municipio), si svolge un appuntamento della rassegna «Incontro con l’autore – OFF», con Simona Bertolotto che presenta il suo libro «Stile all’Italienne» (Vallardi), «una guida – sottolinea la presentazione – per spazzare via norme e pregiudizi e giocare con lo stile».

Simona Bertolotto, torinese, appassionata di moda e fotografia, ha aperto nel 2017 il canale Instagram Sissiottostyle per «comunicare in modo semplice e originale la sua visione della moda, con spunti ed idee per un abbigliamento contemporaneo che non segua necessariamente le tendenze del momento».

Commenta Barbara Sapino, assessora alla Cultura del Comune di Volpiano: «Si è conclusa una stagione ricca di appuntamenti con autori che hanno saputo attirare un pubblico vario ed interessato, con approfondimenti e conoscenze su eccellenze del territorio che hanno regalato spunti di riflessioni, letture e momenti di svago e condivisione, e ringrazio tutti i membri del Consiglio di Biblioteca per il loro prezioso contributo. A chiusura della stagione come amministrazione desideriamo incontrare tutti i lettori, all’aperto, davanti al Comune, con una volpianese che ha fatto tanta strada: artista, fotografa, designer, autrice, social influencer da 574 mila follower, Simona Bertolotto si racconta per noi nell’edizione OFF della rassegna “Incontro con l’autore”».

Sant’Ambrogio di Torino, si fa festa con la birra

Continua l’inarrestabile Sapori tour 23, che nel weekend del 16-17-18 Giugno approda in valsusa, un contesto meraviglioso e denso di spiritualità; ai piedi della Sacra di San Michele a Sant’Ambrogio di Torino avrà luogo il 1° Food & Beer di questo comune, nella città Metropolitana di Torino. 
La combriccola enogastronomica più golosa del momento vuole compiere la sua missione: “Non ci fermeremo, spiegano gli organizzatori, finché tutti non conosceranno la nostra tradizione: lungo il corso della storia la caratteristica fondamentale della birra made in Piemonte è stata la scuola artigianale che sta dietro alla sua produzione”. Un retaggio figlio della memoria passata di generazione in generazione fino ad arrivare a noi oggi, e preziosissimo background che vogliamo continuare a far vivere”.  

In quella che è la valle più estesa e popolosa del Piemonte, la mescita dei birrifici, microbirrifici e beerfirm, sarà accompagnata dai piatti Street offerti dai migliori Food truck in un’occasione unica per il pubblico di deliziare le papille gustative con i golosi abbinamenti proposti dagli chef. 
 

Info utili 
• Dove: Piazza della Repubblica, Sant’Ambrogio di Torino (TO) 

• Quando: 16-17-18 Giugno 2023 
• Ingresso gratuito 
• Evento Facebook: https://fb.me/e/15W8R3JYN 
• telefono: 3519719096 • e-mail: saporidalmondo019@gmail.com