LIFESTYLE- Pagina 106

Ortoflora & Natura torna a Carmagnola

sabato 6 e domenica 7 aprile 2024 dalle ore 9:00 alle ore 19:30 a CARMAGNOLA (TO)

Giardini del Castello, Giardini Unità d’Italia e centro città

INGRESSO GRATUITO – www.comune.carmagnola.to.it 

Giunge alla 34^ edizione una tra le rassegne più importanti in Piemonte per ciò che riguarda le produzioni del settore florovivaistico ed orticolo con attrezzature ed arredi da orto e da giardino.

In grandi aree verdi e in altri spazi del centro città i visitatori troveranno stand e aree con espositori provenienti da tutto il Piemonte, dalla Lombardia e dalla Sicilia, la tradizionale degustazione del ravanin e del porro e di altre eccellenze del territorio, il lancio del contest “Peperone Urbano”, laboratori e intrattenimenti vari per grandi e piccini con sbandieratori, balli country, bolle di sapone e i bellissimi animali dell’associazione Natural Farm e luna park, mostra d’arte di Cristiano Scano, esposizione di trattori d’epoca, mercatino degli hobbisti,  la mostra-mercato di piccoli animali Fattoria in Città e stand con anticipazioni su Bricks & Friends, il festival di mattoncini LEGO® in programma il 25 e 26 maggio.

Domenica è inoltre in programma il Welcome Tour® Carmagnola, visita guidata della città in collaborazione con Turismo Torino e Provincia.


Sabato 6 e domenica 7 aprile, il Comune e la Pro Loco di Carmagnola organizzano la 34^ edizione di Ortoflora & Natura, mostra-mercato tra le più importanti in Piemonte per ciò che riguarda le produzioni del settore florovivaistico ed orticolo e delle attrezzature ed arredi da orto e da giardino.

La rassegna quest’anno aumenta i suoi spazi: oltre ai Giardini del Castello ed ai Giardini Unità d’Italia, viene incluso anche il tratto di Via Silvio Pellico davanti all’ingresso del Comune, dove stand e spazi espositivi vengono destinati a produttori provenienti da Piemonte, Lombardia e Sicilia.

Inoltre domenica 7 aprile in Viale Garibaldi si aggiungerà il mercatino degli hobbisti, la consueta esposizione di trattori d’epoca e la possibilità di visitare la città con il Welcome Tour® Carmagnola, visita guidata di una grande parte del patrimonio storico, architettonico e culturale della città organizzata in collaborazione con Turismo Torino e Provincia.

Con l’obbiettivo di offrire al visitatore una città ancora più bella ed elegante, le aree della manifestazione vengono abbellite con aiuole e allestimenti floreali curati dai vivaisti carmagnolesi – Daveli Garden Center, Vivai La Betulla, Società Agricola Maina & C., Vivai Piola e le ditte Fratelli Donna Ferramenta e Mastro Tende – quest’anno sul tema “Aspettando il Tour de France”, atteso lungo le vie di Carmagnola il 1° luglio.

Tutte le aree sono ad ingesso libero e i visitatori troveranno inoltre la Società Orticola di Mutuo Soccorso “Domenico Ferrero” con i suoi prodotti locali, la tradizionale degustazione del Ravanin e del Porro, uno spazio con i bellissimi animali dell’associazione Natural Farm, il lancio del contest “Peperone Urbano”laboratori e intrattenimenti vari per grandi e piccini, performance di sbandieratori, esibizioni di balli country, uno spettacolo di bolle di sapone. Nel centro cittadino saranno presenti, in entrambe le giornate, le bancarelle del mercato ambulante con la partecipazione dei commercianti carmagnolesi e le attività di ristorazione proporranno menù a tema.

Sarà inoltre presente uno stand dedicato a Bricks & Friends, il festival di mattoncini LEGO® che dopo il grande successo dello scorso anno trona nel fine settimana del 25 e 26 maggio, con il Comune di Carmagnola e Piemonte Bricks LUG che presenteranno un plastico creato con i famosi mattoncini ed ispirato al Tour de France.

Un fine settimana di immersione nel centro storico di Carmagnola impreziosito da una cornice colorata e profumata, che invita i visitatori di ogni età a scoprire il mondo florovivaistico e a gustare prelibatezze in un’atmosfera di leggerezza e divertimento. È possibile ammirare e acquistare una vasta selezione di piante, fiori ed erbe, sementi, tappeti verdi, arredi, strumenti ed attrezzature per la cura di orti e giardini.

Decluttering, la filosofia dell’essenziale

ELIMINARE IL SUPERFLUO PER FARE ORDINE ED EVITARE GLI SPRECHI.

Declutter è un termine inglese, un verbo che vuol dire fare ordine o sgombrare, ma anche un abitudine sempre più diffusa che mira all’essenziale, all’eliminazione del superfluo.

Armadi pieni, spazi colmi di oggetti inutili, polvere e la quasi impossibilità di trovare le cose che cerchiamo è una condizione causata dalla tendenza ad immagazzinare fino ad arrivare all’eccesso, alla smania attuale di possedere, di acquistare più di quanto serve. Questo accumulo, che a volte corrisponde ad una vera e propria patologia, può essere fonte di disordine, di stress e di confusione; avere molto più di quanto serve, inoltre, non ci rende più felici anzi ci spinge verso una direzione che porta alla dipendenza e all’insoddisfazione.

Liberarsi di oggetti, di vestiti che non mettiamo più, di cose che rappresentano il passato, spesso ingombrante e voluminoso, è un momento di catarsi e di rigenerazione che ci proietta verso un futuro nuovo, essenziale, che ci pone in una condizione di leggerezza e libertà.

Less is more non è solo un modo di dire, non è una filosofia unicamente legata al design, ma è un paradigma che può rappresentare molti aspetti della vita, un modello capace di creare felicità togliendo invece di aggiungere, selezionando piuttosto che collezionare.

Come si comincia ad eliminare superfluo? Da dove si parte?

Intanto è necessario fare un passo per volta, non affrontare tutto insieme, prima uno spazio poi l’altro cominciando da quello che necessità di più di essere alleggerito. La gradualità ci fa prendere confidenza con questa nuova abitudine, ci fa esercitare a vivere con meno, con l’essenziale.

E’ utile fare un analisi di quanto usiamo determinati oggetti o di quanto indossiamo certi abiti e una volta che si è compreso che sono lì oramai solo a fare polvere vanno eliminati. Ci vuole una certa dose di coraggio e di determinazione perché non è facile separarsi dalle nostre cose, sono lì con noi, abitano la nostra casa e in un certo senso ci danno sicurezza. Bastano 5 minuti al giorno però, qualche ora nel week end per cominciare e creare una routine dello sgombero, del fare ordine alimentando l’abitudine di vivere con meno, con la consapevolezza che possedere troppe cose ci dà un piacere effimero.

Gli esperti di decluttering suggeriscono di fare quattro tipi di scatole per creare un lavoro di purificazione degli ambienti organizzato ed efficiente: da buttare, da tenere, da donare, da riutilizzare. Inoltre è consigliato compiere le differenti azioni in tempi diversi per esempio: il lunedì butto e il martedì dono. Una cosa davvero importante di questa attività è l’aspetto ecologico, devono essere seguiteinfatti tutte le regole che garantiscono il pieno rispetto dell’ambiente per non rischiare che le nostre azioni di sgombero  contribuiscano a far aumentare l’inquinamento. I vestiti da eliminare vanno inseriti negli appositi cassonetti e se sono in condizioni dignitose, invece, andrebbero donati direttamente  o tramite quelle associazioni che si occupano di fare raccolta per persone bisognose. Quanto agli altri oggetti di cui ci si vuole disfare, è necessario lasciarli negli appositi contenitori, portarli alle discariche o farli venire a ritirare. Oggi è possibile anche vendere abbigliamento e altri beni che non vogliamo più attraverso diversi siti online, ma anche presso negozi che trattano l’usato. Insomma non abbiamo più scuse, disfarsi del superfluo si può, fare ordine e sgombrare gli spazi per seguire uno stile di vita sostenibile è immaginabile. L’ordine, la pulizia e il necessario contribuiscono anche al benessere mentale, vivere in un ambiente sobrio e non appesantito da accumuli di beni e materiali stimola infatti la creatività e la serenità.

MARIA LA BARBERA

Al bio parco Zoom c’è l’armadillo!

Il Bioparco ZOOM Torino celebra l’arrivo della primavera con un week end dedicato ai colori e con un nuovo e curioso ospite: un armadillo!

Ma insieme all’armadillo, che presto conquisterà sia grandi che piccini, anche la natura in questa stagione si risveglierà. Si assiste all’esplosione di colori e profumi dei fiori che finalmente tornano a sbocciare, le piante germogliano e gli animali acquistano la vitalità perduta con il freddo invernale.

Un mese, quello di marzo, dedicato proprio ai colori della natura e ricco di iniziative pensate per educare e sensibilizzare i visitatori del parco sull’importanza della biodiversità e sulla necessità di intervenire conservando le risorse del Pianeta.

Tutti i week end si potrà assistere a momenti di animazione, partecipare a laboratori dedicati al mondo degli animali e farsi dipingere con il face painting.


4 le giornate da non perdere:

  • Sabato 16: uno spettacolo di danza indiana, dedicato alla rinascita che porta con sé la primavera, simbolo della vittoria del bene sul male, aprirà il week end dedicato ai colori. Krishna Bhattacharjee, danzatrice e coreografa metterà in scena uno dei più antichi stili di danza classica indiana. Inizialmente praticata nei templi in onore della divinità, questa arte è stata poi ad appannaggio delle grandi corti e ancor oggi considerata un forte elementi di identità culturale.

  • Domenica 17: si svolgerà l’evento “Color Fun”, ispirato all’Holi Festival, la celebre festa indiana durante la quale è usanza sporcarsi con polveri colorate per festeggiare la rinascita della natura, l’amore universale, la condivisione fraterna. Tra musica, divertimento e animazione, grandi e piccini si troveranno immersi negli sgargianti colori primaverili.

  • Sabato 23 e domenica 24: per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua, l’Associazione culturale Ante Scena rappresenterà lo spettacolo “Il Guardiano del fiume”. Una fiaba antica, ma mai così attuale, che tratta il tema del diritto all’acqua e al suo utilizzo consapevole. Teatro e musica per rappresentare una delle più grandi sfide contemporanee: salvare i mari dall’inquinamento! Un cast d’eccezione, per questo spettacolo unico nel suo genere, composto dall’attrice Cristiana Voglino (unica interprete al mondo ad avere i diritti per poter interpretare La Gabbianella e Il Gatto di Sepulveda) e Fabrizio Mirra, musicista percussionista che, attraverso la prosodica, utilizza in modo unico ed originale i suoi strumenti per dare anima ai personaggi.

Ma visitare Zoom durante il mese di marzo sarà anche l’occasione per aggiudicarsi la possibilità di tornare gratuitamente – ad aprile – ed avere così l’opportunità di scoprire e visitare la grande novità … un nuovo habitat ad alto tasso esperienziale!

Per info: www.zoomtorino.it

Riapre il Parco Avventura di Cascina Oslera

Sabato 16 e domenica 17 marzo h 10-18 riaprirà il Parco Avventura di  Cascina Oslera nel Parco Regionale La Mandria.
Un sano momento di svago all’aria aperta per i nostri ragazzi e per le loro famiglie la possibilità di vivere una giornata all’aria aperta in un contesto naturale tanto comodo e vicino alla città.

Inoltre, dal mercoledi alla domenica  la gelateria artigianale, la caffetteria con i nostri dolci, i  menù box del week end, il noleggio bici, la piccola fattoria è molto altro. Il luogo ideale per festeggiare il vostro compleanno. Cascina Oslera.

Vengo anch’io. No, tu no

Ho scelto il titolo di questa canzone del compianto Enzo Jannacci per parlare dell’abitudine, sempre più attuale, da parte di alcuni responsabili nelle aziende, di escludere alcuni dipendenti dalle scelte strategiche.

Chi abbia lavorato in azienda anche per breve tempo, specie da una ventina d’anni in qua, si è accorto che vi sono nette preferenze per questo o quel dipendente, a scapito di altri, non per simpatia ma per raccomandazioni o spinte politiche (tipico del settore pubblico).

Quello su cui molti non hanno riflettuto, soprattutto i diretti interessati, è che gli imprenditori non scelgono per l’avanzamento i migliori, i più bravi in senso tecnico ma i meno intelligenti cioè quelli, per intenderci, che legano l’asino dove vuole il padrone, senza domandarsi se qualche metro più in là l’asino sarebbe stato meglio.

E’ una prassi nata dall’insegnamento che si pratica in alcune università, utili solo a scriverne il nome sui propri biglietti da visita (in cambio della laurea si prendono la tua umiltà), dove insegnano a far avanzare chi è già bravo dimenticandosi degli altri; se lo fai notare non rispondono perché non sono stati programmati per quell’eventualità.

Per organizzare i miei coaching, per scrivere questi articoli e per la mia attività in generale, ho necessità di approcciarmi spesso a professionisti nei vari settori e mi rendo conto che le aziende hanno perso gran parte della loro competitività quando i loro manager hanno smesso di usare il cervello, preferendo ripetere come una filastrocca quelle quattro nozioni, prive di fondamento, apprese dietro pagamento di cifre folli; ora che la Milano non è più da bere, l’Hotel Raphaël di Roma non è più oggetto del lancio di monetine e nel Paese in genere il vento è cambiato ecco che le falle di questa istruzione vengono a  galla.

Avete presente “Il medico della mutua”, film del 1968 con Alberto Sordi? Ecco, il codazzo che nel film è composto da medici che seguono il primario come fosse il Dio in terra nelle aziende attuali è, con le giuste proporzioni, composto da seguaci del funzionario o del responsabile che temono che il capo non sappia lavorare senza di loro; non hanno capito che il capo li usa per dimostrare il proprio potere, anche di revocarti le ferie se lo desidera, anche se non vi è necessità,  mentre loro così facendo dimostrano solo di essere privi di carattere, plasmabili, insomma puri e semplici esecutori.

D’altronde, quale responsabile serio affiderebbe incarichi di responsabilità a persone che non sanno adottare una decisione in autonomia? Eppure, sono sempre più frequenti i casi di lavoratori davvero competenti e volenterosi costretti a cercare lavoro altrove, specie all’estero, perché in casa nostra la professionalità non viene riconosciuta; se abbiniamo questa pratica con l’istruzione sempre peggiore erogata ai nostri ragazzi fin dalle elementari appare evidente come la sconfitta di Sedan del 1870, solo che qui anziché Napoleone III vengono fatte prigioniere le giovani leve, irretite in un sistema destinato a peggiorare sempre più.

Per contro, specie nelle piccole realtà aziendali, vige ancora la mentalità del “abbiamo sempre fatto così: perché cambiare?“ che, in antitesi a quanto detto prima, porta un’impresa a non rimanere aggiornata con le nuove metodologie lavorative, con i nuovi mezzi che la tecnologia mette a disposizione riducendo l’azienda ad una Ferrari usata solo per fare la spesa.

Troppo spesso le persone si improvvisano imprenditori, perché stanchi di essere sfruttati come dipendenti: non si rendono conto (il QI è in calo, non dimenticatelo) che un imprenditore suda ogni centesimo che guadagna, assume il rischio di impresa, investe denaro che potrebbe tornare solo molto più avanti e non ha le garanzie che hanno, invece, i dipendenti.

Ecco, quindi, che per farsi assistere nel duro compito di gestire l’impresa si circondano di una corte degli sciocchi, che soddisfa il proprio ego, fa colpo sui clienti e fornitori ma, alla resa dei conti, ha solo obbligato un maratoneta a camminare anziché correre dritto al traguardo.

E se molte, troppe, aziende si circondano di quella corte a subirne gli effetti peggiori è la principale delle aziende: l’azienda Italia.

Sergio Motta

Grignolino nobile ribelle

Ritorna più che mai ricco il Grignolino, il nobile ribelle a Grazzano Badoglio, nell’Astigiano, con la regia  di Ais.

Oltre 140 etichette in degustazione masterclass,  musica, food e arte.

 

Ultimi preparativi per la terza edizione de “Grignolino, il nobile ribelle”, in programma dal 15 al 17 marzo prossimi a Grazzano Badoglio, nell’Astigiano, in una cornice amena e vibrante,  al centro dei due principali areali di produzione,  quello del Monferrato casalese e quello dell’Astigiano.

Con la regia di Ais Piemonte e il coordinamento delle delegazioni di Ais Asti e Casale Monferrato la tre giorni si snoderà  alla riscoperta delle diverse stagionalità e caratteristiche di circa 50 grignolini, selezionati nei fertili terreni dei vignerons soci del consorzio tutela vini colline del Monferrato Casalese, Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, associazione Monferace e associazione produttori di Grignolino d’Asti Doc e Piemonte Doc Grignolino.

L’appuntamento è  in via IV novembre al civico 15, accolti da sommelier di Ais. Gli enoappassionati verranno accompagnati nel corso di un viaggio piuttosto ricco e lento, impreziosito dallo storytelling dei sommelier stessi. Gli spazi saranno suddivisi per tipologia di vinificazione  e affinamento,  per areale di produzione e per annata.

Tra le curiosità  non mancheranno il banco dei Grignolini storici, circa 25 etichette, di cui una del 2012, il bianco ospite riservato alla freisa, oltre 20 etichette, e le croccanti bollicine di spumante rosato a base di grignolino,  sia nel metodo classico, sia nel metodo Martinotti, in omaggio al monferrino Federico Martinotti, inventore, nel 1895, della fermentazione in autoclave e del freddo in enologia.

Negli spazi di degustazione l’organizzazione quest’anno ha inserito due personali artistiche di creativi altoatesini per coniugare l’arte del vino a quella contemporanea scultorea epittorica, accomunate dalla forza espressiva capace di sollecitare e gratificare i sensi.

I due artisti coinvolti sono Ariel Trettel con le sue sculture e installazioni a base di elementi naturali, e Carl Pfeil, con escursioni astratte che rimandano alle origini, ai cromatismi e all’intensità proprie dell’arte come, volendo interpretare per esteso, del Grignolino.

Grande apertura venerdì  15 marzo alle ore 15, negli storici locali del ristorante Bagatto, con la degustazione guidata dal presidente di Ais Piemonte Mauro Carosso. Undici i grignolini del Monferrato casalese doc e di Asti, annate tra il 2019 e il 2022, oltre a due fuoriprogramma, una bolla rosé e una vecchia annata 2012.

Le annate 2019 sono tutte Monferace, progetto 100% Grignolinoche affina per almeno 40 mesi, di cui 24 in botte.

Sabato 16 marzo, alle 11, taglio del nastro. Evento satellite è  la partecipazione  di Jazz ReFound, per un originale connubio di note e sapori “nobili e ribelli”, in programma domenica 17 marzo.

‘L’edizione 2024 si è fatta ancora più corposa e ricca per offrire una rinnovata esperienza immersiva nel mondo del Grignolino, occasione unica nel suo genere per conoscerne le singole sfaccettature,  i territori, le tecniche di vinificazione  e maturazione che lo caratterizzano ‘ – spiega Paolo Poncino, delegato Ais Asti.

Protagonisti saranno l’indomito Grignolino e il suo territorio,  realtà affascinante dai risvolti paesaggistici, storici e culturali.

 

Mara Martellotta

Festa della fioritura al Borgo Rubens


Viaggio tra fiori, cavalli e Giappone

Domenica 17 marzo – dalle ore 10 alle ore 18
Corso Casale, 438/16 a Torino

A pochi giorni dall’arrivo della primavera, domenica 17 marzo dalle ore 10 alle ore 18 l’Associazione Rubens (C.so Casale, 438/16 a Torino) lancia un’intera giornata all’aria aperta per la tradizionale Festa della Fioritura.

Un modo per unire le attività dell’Associazione che sotto lo slogan “la relazione che cura” sono dedicate quotidianamente alla “fioritura” delle persone, a un’esperienza unica ed intensa tra fiori, cavalli e Giappone, immersi nel verde della collina di Superga.

La festa si rivolge a tutti, grandi e piccoli, per dare la possibilità di trascorrere del tempo all’aria aperta e in mezzo alla natura, partecipando a vari momenti di condivisione e di gioco. Durante tutta la giornata, organizzata con il patrocinio della Circoscrizione 7 e in collaborazione con ASD Dojo Takahashi, che da anni si occupa di insegnare arti marziali a Torino, sarà operativo il Bistrot Sociale per servire colazioni, merende o un pranzo gustoso, a base di prodotti da filiera corta.

Le attività ricreative proposte sono le seguenti:

  • Esperienze con i cavalli: attività emozionanti e di contatto con i cavalli;

  • Lanterne giapponesi: laboratorio creativo di lanterne giapponesi;

  • Passeggiate sensoriali guidate: passeggiata guidata nel sentiero del Borgo, alla scoperta dei sensi dell’olfatto, della vista e dell’udito osservando e annusando i fiori che ci circondano e ascoltando gli animali che abitano il bosco;

  • Karate: dimostrazione del Karate con possibilità di potersi sperimentare, accompagnati dagli esperti nel settore;

  • Ideogrammi giapponesi: grazie al supporto di un’esperta, si potrà creare un quadretto con l’ideogramma giapponese del proprio nome;

  • Origami: laboratorio creativo di origami;

  • Stand uova di pasqua e regali solidali Rubens: sarà possibile acquistare le uova di Pasqua solidali o scegliere uno dei pensieri per sostenere l’associazione.

Programma:
– 09.30: partenza navette
– 10.00/13.00: attività
– 13.00/14.30: pausa pranzo (possibilità di pranzare al Bistrot – vedi sezione sottostante)
– 14.30/17.00: attività
– 18.00: fine festa

CONTRIBUTO MINIMO:
15 euro a persona – 10 euro a persona (gruppi: minimo 5 persone)
Bambini sotto i 3 anni gratis.

Questo evento è stato organizzato per raccogliere fondi a sostegno dei progetti portati avanti dall’Associazione Rubens per cui l’intero ricavato, al netto delle spese, sarà impiegato per sostenere il Borgo e tutti i suoi spazi in modo da poter fornire il miglior servizio possibile a chiunque scelga di intraprendere un percorso insieme a questa importante realtà del Terzo Settore.

BISTROT
Per tutta la durata dell’evento sarà aperto il Bistrot Sociale con caffetteria, dolci, tramezzini e piadine. Per chi volesse pranzare al Borgo sarà possibile acquistare una lunch box classica o vegetariana con un contributo di 12 euro.

  • lunch box classica: insalata di grano saraceno + straccetti di pollo + contorno di carote + acqua

  • lunch box vegetariana: insalata di grano saraceno + torta salata + contorno di carote + acqua

La Festa della Fioritura è un evento greeen per cui a chi partecipa viene richiesto di portarsi una borraccia che sarà riempita sul posto in modo da non sprecare carta/plastica ulteriore. Per tramezzini, piadine e dolci non è necessaria la prenotazione mentre per la lunch box è consigliata, per poter permettere di servire e garantire il pranzo a tutti.

ACCESSO AL BORGO 

Per raggiungere il Borgo sarà possibile usufruire della navetta gratuita che dalle ore 9.30 partirà da via Beato Cafasso (fronte scuola Villata) e porterà i partecipanti in pochi minuti al Borgo, permettendo così di parcheggiare l’automobile e salire comodamente.

Il servizio navette sarà attivo (andata e ritorno) tutto il giorno.

Non sarà possibile accedere al Borgo con la propria autovettura salvo presenza di disabilità motoria (da segnalare preventivamente in modo da prenotare il parcheggio in loco). Si ricorda che è possibile arrivare al Borgo anche a piedi: partendo da Corso Casale in 10-15 minuti di passeggiata si arriva al Borgo. La navetta è offerta gentilmente da Vol.To che da anni sostiene le nostre attività.

PRENOTAZIONI:
La festa è aperta a tutti, ma per partecipare è
necessaria la prenotazione compilando il form presente al link: https://www.associazionerubens.it/news/festa-fioritura/

ULTERIORI INFORMAZIONI
borgorubens.info@gmail.com