ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 90

Polliotto: studiare all’università, ecco i bonus disponibili

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Economicamente parlando, l’Università può essere un vero salasso. Basti pensare alle tasse, sempre più elevate a seconda del livello dell’istituto e, proporzionalmente, delle chance di ottenere un lavoro una volta ottenuto il famoso “pezzo di carta”. Per non parlare, poi, del costo degli affitti da sostenere qualora si debba raggiungere un’altra regione per proseguire gli studi.

Una mano giunge però dal governo, a volte, il che consente di approfittare di bonus di vario genere per riuscire almeno ad alleggerire il carico delle spese. Di seguito proponiamo un riassunto di tutto ciò che è possibile richiedere, così da essere certi di non lasciare nulla di intentato per il coronamento di quel sogno nel cassetto.

Un decreto del 2021, con decorrenza dall’anno scolastico 2021-22, ha di fatto consentito il totale esonero dal pagamento del contributo per l’iscrizione all’Università. I soggetti cui tale aiuto si rivolge sono gli studenti appartenenti a nuclei famigliari con ISEE non superiore a 22mila euro.

È inoltre previsto un secondo gruppo di beneficiari, con ISEE superiore a 22mila ma inferiore a 30mila euro. Per loro l’esonero è parziale. Per i nati nel 2005, che compiono o hanno compiuto 18 anni nel corso del 2023, è prevista l’applicazione di una modifica del Bonus Cultura, destinato ai neo maggiorenni. Questo si divide in due bonus cumulabili. Il primo da 500 euro è noto come Carta della Cultura, destinato ai giovani appartenenti a famiglie con ISEE inferiore a 35mila euro. Il secondo, invece, è la Carta del Merito, rivolto agli studenti diplomatisi con il massimo dei voti.

Sono svariate le forme d’aiuto disponibili, come il fondo per il credito ai giovani. Spesso si fa riferimento a ciò come al Fondo studio, che viene indirizzato dal governo agli studenti meritevoli, che mancano dei necessari mezzi finanziari per poter sostenere le spese per la propria educazione superiore.

È offerto loro un prestito garantito dallo Stato, che consente di ricevere fino a un massimo di 25mila euro di aiuti economici, in rate annuali non inferiori a 3mila euro e non superiori a 5mila euro.

C’è poi il Bonus Trasporti. Un voucher da 60 euro mensili, valido anche per i lavoratori, riconosciuto a soggetti con reddito uguale o inferiore a 20mila euro. Una sorta di rimborso dei costi di abbonamenti per i mezzi pubblici.

Tutto ciò rientra nelle forme d’aiuto più immediate, delle quali è facile venire a conoscenza. Esiste inoltre una detrazione per l’affitto degli studenti fuori sede, ad esempio, con un limite fissato a 2.633 euro. Altra detrazione è invece pari al 19% delle spese scolastiche sostenute nel corso dell’ultimo anno, con importo massimo pari a 800 euro.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Torino va a scuola di “Patrimonio immateriale” Unesco: dalla tradizione al futuro

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GIORNATA INAUGURALE PERCORSO FORMATIVO 2023/2024

“Patrimonio Immateriale UNESCO: 20 anni di ricerca e valorizzazione delle tradizioni”
Lunedì 13 novembre 2023, ore 9.30 – 12.30

Campus ONU di Torino, Pad. Piemonte – Viale Maestri del Lavoro, 10 anche in diretta Zoom e Facebook
Un percorso di studio con esperti e studenti per Conoscere il significato e il valore del Patrimonio Culturale Immateriale che l’UNESCO così definisce: “Per PATRIMONIO IMMATERIALE s’intendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale”. Gli elementi iscritti dall’UNESCO nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale nel mondo sono 676 nel mondo, di cui 16 in Italia. E in Piemonte? Ne troviamo 5:

• L’arte della costruzione in pietra a secco: conoscenza e tecniche (2018)
• L’alpinismo (2019)
• La transumanza (2019)
• L’arte musicale dei suonatori di corno da caccia (2020)
• La cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali (2021)

E’ questo il tema centrale del secondo anno del Percorso Formativo triennale, organizzato dal Club per
l’UNESCO di Torino in collaborazione con la Cattedra UNESCO “New paradigms and
instruments for the management of Bio-Cultural Landscape” Politecnico di Torino – Fondazione
Links e con la Federazione Italiana delle Associazioni e Club per l’UNESCO (FICLU).
La Giornata Inaugurale del Percorso si svolgerà LUNEDI’ 13 NOVEMBRE, ore 9:30, al Campus
ONU di Torino – Padiglione Piemonte. La formazione proseguirà con 4 incontri per insegnanti e
studenti e faciliterà la nascita di progetti e azioni originali che le scuole presenteranno nel maggio 2024,
durante la Giornata Conclusiva.
Saranno le scuole le protagoniste, nel solco di un impegno educativo che il
Club per l’UNESCO di Torino coltiva dalla fondazione.
La scelta di privilegiare il Patrimonio Immateriale è data dalla ricorrenza
del ventesimo anniversario della Convenzione UNESCO per la
Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. Il Percorso ha
ottenuto il LOGO UFFICIALE UNESCO dedicato al 20° anniversario
della Convenzione UNESCO ed è stata inserito nel calendario UNESCO
delle iniziative previste, nel mondo, per celebrare l’importante
anniversario.

Il Percorso Formativo, per dare un quadro più completo del Patrimonio vivente, darà spazio anche ad
altre designazioni UNESCO fortemente legate al patrimonio vivente: la Rete Mondiale delle Città
Creative UNESCO e la Rete mondiale delle Learning Cities.

VisionAlps, la montagna è digitale

Montagna, digitale, sostenibilità, turismo, sport, smart mobility. Si parlerà di questo, il prossimo 14 novembre, al Palazzo delle Feste di Bardonecchia, nella tappa piemontese di VisionAlps, l’evento itinerante lungo l’arco alpino, pensato per valorizzare la montagna come luogo ideale per la trasformazione digitale e l’innovazione, ideato da Innovabilify, Business Acceleration Agency dedicata a innovazione e sostenibilità.

L’appuntamento “Accelerating digital transformation of Alps” rappresenta, inoltre, la fase conclusiva di “ImpacTO 2023: Sport, innovazione, futuro”, nato nel 2019 nell’ambito del Festival della Tecnologia del Politecnico di Torino, giunto quest’anno alla quarta edizione, organizzato da Sport Innovation Hub APS (SIH) con CONI Piemonte e CIP Piemonte, con il contributo della Camera di Commercio di Torino, della Regione Piemonte e della Rete Enterprise Europe Network e con il patrocinio del Comune di Bardonecchia.

I lavori saranno aperti dall’intervento del sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti e del presidente dell’Unione Montana Alta Valle Susa Mauro Carena. La prima sessione sarà, quindi, dedicata al tema “Digitale e innovazione sostenibile: i due sentieri per l’evoluzione dell’ecosistema alpino”. Quindi si parlerà di “Wellness e digital healtcare per residenti ed ospiti” e di “Customer Experience e turismo: una rivoluzione sempre più digitale”.

Si proseguirà poi nel pomeriggio con la sessione dedicata a “Il digitale sempre più a supporto dello sport come opportunità di sviluppo sostenibile”, realizzata in collaborazione con Sport Innovation Hub.
E parlando dei cambiamenti che sta vivendo il sistema montano e delle opportunità che si vanno affermando, si affronterà il tema dell’attrattività delle Alpi per smart workers italiani ed internazionali, nella sessione “Lavorare digitalmente nelle Alpi: missione impossibile o potenzialità emergente?”.

L’ultima tappa della giornata, “La Smart Mobility nel mondo alpino è sostenibile, digitale e connessa”, sarà dedicata ai cambiamenti ed alle innovazioni che sta vivendo la mobilità alpina, dall’e-sharing turistico, allo smart parking, bus a chiamata, micromobilità, smart road.

“Siamo felici di ospitare a Bardonecchia l’appuntamento di VisionAlps – dice il sindaco Chiara Rossetti – un momento di confronto importante sui cambiamenti e le opportunità che abbiamo di fronte. Innovazioni sempre più forti e possibili grazie al digitale ma che devono essere fatte ed attuate sempre nell’ottica della sostenibilità e del rispetto dei nostri territori”.

“Sport, ambiente, sostenibilità sono parole chiave per la nostra azione amministrativa. Siamo consapevoli dei cambiamenti in atto e delle opportunità che possono arrivare dell’innovazione, a partire dal digitale. – aggiunge il vicesindaco Vittorio Montabone – Siamo pronti a cogliere queste nuove sfide ed avere a Bardonecchia l’incontro di VisionAlps rappresenta certamente un’importante opportunità di confronto e crescita”.

Torino capitale della cultura d’impresa

La scelta di Torino come Capitale della cultura d’impresa 2024 è un riconoscimento importante della storia e del lavoro quotidiano di tante aziende che ieri e oggi contribuiscono alla crescita del nostro Paese e lo rendono grande nel mondo – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Aziende dove anche l’attenzione alla restituzione sociale è stata sempre forte, in un legame fortissimo con la propria comunità. È un riconoscimento poi che premia il lavoro per questo dossier coordinato dall’Unione Industriale di Torino e dal presidente Marsiaj, insieme a tutto il sistema territoriale che sa quanto le imprese ne siano una colonna portante”.

“Torino Capitale della cultura d’impresa 2024 è un riconoscimento alla storia economica del nostro Piemonte – afferma l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano – Una tradizione di lavoro, di imprenditorialità, di sperimentazione, di sviluppo e di classe dirigente di livello assoluto. Un’occasione per celebrare quanto fatto, un’opportunità di guardare positivamente alle sfide future che ci attendono, un motivo per approfondire argomenti determinanti per le imprese”.

Iren, il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2023

EBITDA in forte crescita +13%, trainata dal recupero della marginalità della BU Mercato, dalla crescita organica dei business regolati e dalla piena integrazione delle società acquisite. Utile netto in crescita (+26%). Oltre 780 milioni di euro di investimenti (+4%) nel periodo destinati all’efficientamento delle reti di distribuzione, allo sviluppo degli impianti di trattamento rifiuti e ai progetti di efficientamento energetico.

 

 

Principali indicatori:

• Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 857 milioni di euro (+13% rispetto a 759 milioni di euro al 30/09/2022). L’incremento dell’EBITDA è principalmente determinato dal recupero della marginalità della BU Mercato, dalla crescita organica dei business regolati (+20 milioni di euro) e dall’integrazione delle società acquisite (+20 milioni di euro) in un contesto caratterizzato da maggiori costi per effetto dell’inflazione, minor contributo dal teleriscaldamento e dalla vendita di energia sul mercato dei servizi di dispacciamento (MSD)

• Risultato operativo (EBIT) pari a 325 milioni di euro (+1% rispetto ai 321 milioni di euro al 30/09/2022), in quanto risente dei maggiori accantonamenti al fondo rischi per 41 milioni di euro relativi al Decreto Legge Sostegni ter riguardante il “price cap” sui prezzi dell’energia elettrica generata da fonti rinnovabili, di cui 14 milioni di euro riferiti al 2022 e 27 milioni di euro riguardanti il 2023

• Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 177 milioni di euro (+26% rispetto a 141 milioni di euro al 30/09/2022)

• Investimenti tecnici e lavori di efficienza energetica pari a 781 milioni di euro in crescita del 4% rispetto al 2022, volti principalmente allo sviluppo delle infrastrutture territoriali, a migliorare la qualità del servizio, in particolare nel settore idrico, e a sostenere la transizione energetica

• Indebitamento finanziario netto pari a 3.930 milioni di euro (+17% rispetto a 3.347 milioni di euro al 31/12/2022) sostanzialmente in linea (+10 milioni di euro) con il valore al 30 giugno 2023. Rispetto al 31 dicembre 2022 si tratta di un incremento riconducibile prevalentemente agli investimenti realizzati nel periodo e all’incremento temporaneo del capitale circolante

• Ottimi risultati degli indicatori di performance ESG in linea rispetto alle previsioni di Piano e in miglioramento rispetto al 2022: +30% di materia recuperata negli impianti del Gruppo, +72% di produzione di biometano, raccolta differenziata pari al 71% e calo del -5% dei prelievi idrici per abitante al giorno

• Organico complessivo pari a 10.979 dipendenti, in incremento di circa 400 persone rispetto al 31/12/2022

CDVM, Premio Odisseo a sette aziende

Prosegue la tradizione del Premio Odisseo, di cui è titolare il CDVM (Club Dirigenti Vendite & Marketing), con sette aziende premiate a pari merito

 

Tra le varie attività di cui è promotore il CDVM (Club Dirigenti Vendite & Marketing), esso è titolare del Premio Odisseo che, dal lontano 2005, promuove le attività economiche di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, motivando le aziende a essere esempi di eccellenza e innovazione nell’ambito delle proprie competenze. Nell’edizione 2023 saranno premiate sette aziende, a pari merito, che hanno ottenuto risultati di successo con creatività e spirito innovativo, abbinati alla interdisciplinarietà, alla trasversalità e alla sostenibilità ambientale.

In questa edizione le due giurie preposte alla selezione delle aziende vincitrici hanno evidenziato nuove realtà che ci hanno stupito per il modo in cui sono state in grado di interpretare una innovativa imprenditorialità al passo con i tempi.

L’evento è patrocinato dalla Regione Piemonte, Città di Torino e Città di Moncalieri.

La cerimonia di premiazione avverrà martedì 14 novembre prossimo alle 18:00 al teatro Fonderie Limone di Moncalieri.

Nel premio Odisseo i premi provengono dalla creatività di artisti molto noti. L’arte e l’imprenditorialità trovano nel Premio un perfetto connubio.

Prima partecipazione al Premio è quella dell’artista Rosanna Giani. È cosa nota che i fiori abbiano da sempre ispirato gli artisti nella realizzazione delle loro opere. Un po’ meno noto è che vengano impiegati nell’arte contemporanea. Petalo dopo petalo, il fiore si rivela complice di un gioco creativo tra pittura e arti applicate, dove il simbolismo appare come una sottile linea rossa che intreccia ogni frenesia espressiva, dal misticismo al naturalismo decorativo. Tutto questo lo racconta Rosanna Giani, artista poliedrica che si è formata all’Accademia Albertina di Belle Arti, città dove è nata e vive svolgendo l’attività di grafica, illustratrice e pittrice. La natura morta è al centro delle sue grandi composizioni pittoriche, in cui è ben evidente l’alta tecnica ‘fiamminga’. Utilizza la tecnica fotografica per analizzare in primo piano la natura, ne coglie l’essenza di cui è guisa a desumere dal contesto singoli elementi e ne trae le sue intime creazioni pittoriche. In ciò che gli è prossimo individua un’affascinante direttrice di ricerca, svolge un’accurata relazione di una determinata visione della natura, senza, però, perdersi in troppi rivoli incantatori.

Anzi, il suo lavoro è la risultante di un approfondimento dettagliato di pochi elementi tematici, motivi essenziali da cui trarre spunto per stabilire in queste realtà mutevoli, punti fermi del pensiero. Un fermo-immagine compositivo da cui impostare il proprio discorso e rapprendere con il pigmento un’espressione della natura altrimenti destinata al deperimento.

I fiori per la Giani non sono semplice circostanza della natura, ma qualcosa di emblematico, un valore aggiunto alla meraviglia, una forma devozionale che è attitudine poetica. Ogni passo di pennello è una nota dedicata alla realtà, un “io” eperònte che fa del magnetismo un nuovo stimolo conoscitivo.

La realtà per la Giani viene elevata a metafora suprema di emozioni e stati d’animo senza tempo. Il tutto senza rinunciare mai alla bellezza, ad un’idea di bello che seduce l’osservatore nel suo essere metafora del risultato misterioso e insondabile del genio umano, nella sua dimensione più mistica e sensuale.

La sua attività espositiva, che si avvale di partecipazioni a eventi d’arte nel Nord Italia, la vede presente dal 2018 in uno spazio espositivo al Padiglione F Primo piano ai Docks Dora, punto di riferimento per la cultura underground e postindustriale di Torino, sede di gallerie d’arte contemporanee, studi di artisti e musicisti, dove è ubicato il suo studio—laboratorio.

Uno degli artisti del Premio Odisseo edizione 2023 è lo scultore Osvaldo Moi. Scultore da sempre, fin dalla sua infanzia, manifesta una forte passione per la scultura e il disegno e realizza le sue opere privilegiando il bronzo e legni pregiati. La sua eclettica manualità gli consente di esprimere il suo estro creativo anche con altri materiali come il vetro resina, il plexiglass, le resine epossidiche, il ferro, l’alluminio. Ama soprattutto esprimersi nel figurativo, ma si apre al Surrealismo con la scultura. Il suo stile unico, raffinato e elegante è inconfondibile. Privilegia curve essenziali e amore per il dettaglio. Torino, Novara e Pianezza ospitano tre suoi monumenti ai caduti di Nassiriya.

Un altro artista del Premio Odisseo 2023 è il fotografo e visual artist Mauro Faletti, che ha frequentato diversi seminari e workshop con i più grandi maestri della fotografia per apprendere la loro arte e le loro tecniche. Fondamentale per la sua crescita artistica è stato il suo incontro con Franco Fontana, maestro del colore e della fotografia creativa dal quale è stato selezionato per esporre nel gruppo dei suoi allievi. Dopo un iniziale interesse per la fotografia della vita contemporanea, con particolare attenzione alla trasformazione del paesaggio urbano, con l’avvento del digitale e dei new media art Mauro Faletti si sta cimentando in nuovi progetti riguardo la visual art.

Un terzo artista di questa edizione del Premio è Mario Saini, torinese di nascita che all’inizio degli anni ’90 si trasferisce nel Monferrato e si ritrova come vicino di casa il pittore astratto – informale Adriano Parisot. Saini è particolarmente attratto da questo tipo di pittura e segue il triennio di Arte Contemporanea della storica dell’arte Francesca Comisso. Non abbandonerà più questo stile, applicandosi con coerenza alla ricerca e all’organizzazione di eventi per sé e per i colleghi. Vive e lavora nella casa/studio di Cerreto d’Asti.

La quarta artista coinvolta nel Premio Odisseo 2023 è Maria Vernetti, classe 1966, che ha iniziato la sua attività di fotografa collaborando con diversi giornali locali in qualità di reporter. Il fermento culturale degli anni ’80 ha spostato la sua attenzione sul cinema, con la partecipazione ai primi Torino Film Festival in qualità di co-regista e fotografa di scena. Nei decenni successivi si è poi specializzata nella fotografia di reportage, spaziando dal mondo dell’arte e della musica ai beni culturali, alla documentazione di chiese e edifici storici, collaborando con aziende private e enti pubblici. Nel suo studio si dedica ai ritratti e alla fotografia pubblicitaria, organizza tour fotografici in Italia e all’estero, ama il suo lavoro e sperimenta l’arte per alleggerirsi l’anima.

Gli ultimi due artisti, ma non meno importanti, di questa edizione del Premio sono Gianni Oliva e Angelo Barile. Le opere di Gianni Oliva sono esposte alla Banca del Piemonte a Torino e a Intesa Sanpaolo, alla Banca Morval, alla Fideuram a Milano e altre sono state acquistate da importanti collezionisti. Gianni Oliva è rappresentato dalla TEOS Gallery Gaudio di Montecarlo e dalla Galleria Made 4 Art di Milano. Un artista da scoprire leggendo la sua arte nel colore inebriante delle sue immagini, come nel bianco e nero metafisico, quasi surreale, di un mondo che fluttua alla ricerca perenne di una verità in continua mutazione. Angelo Barile, con la cui opera verrà premiata un’azienda finalista del Premio Odisseo 2023, ha iniziato giovanissimo a dedicarsi ai fumetti nonostante la famiglia lo volesse ingegnere. Ha sempre continuato a disegnare sperimentando la pittura a olio su grandi dimensioni e, successivamente, su grandi murales. Dal 2005 dipinge esclusivamente olio su tela e ha uno studio ai Docks Dora a Torino.

Mara Martellotta

 

La vendita dello stabilimento Maserati di Grugliasco

Qualche considerazione pare doverosa in merito alla decisione del Gruppo di Stellantis di vendere tramite un’inserzione online quello che era il fiore all’occhiello del genio di Sergio Marchionne che sarebbe dovuto diventare il nuovo polo del lusso dell’allora FCA per la realizzazione dei modelli Quattroporte e Ghibli.
L’aspetto più preoccupante legato allo smantellamento di Maserati è l’incapacità di compiere riflessioni adeguate sulla riconversione del tessuto economico e occupazionale di un territorio orfano di booster industriali come quello torinese, che non ha mai superato di fatto l’abbandono del settore automotive, e che, tralasciando gli anni post pandemia, ha registrato un trend economico stagnante per oltre vent’anni, a discapito di una regione, quella piemontese, a passo con le vicine Veneto e Lombardia.
Parliamo allora dell’elefante nella stanza: l’elettrificazione imposta dalla Commissione europea entro il 2035. Allora è palese che in Italia a nulla siano serviti gli incentivi finalizzati all’acquisto di vetture elettriche: la politica non si è mai mossa in modo attento e oculato, ma ha trascurato gli enormi impatti sociali di una transizione obbligata che la filiera dell’automotive non era pronta ad affrontare. C’è poi il discorso dell’aggregazione, che probabilmente rappresenta la tattica più realistica per affrontare la complessità del momento. È già accaduto con i produttori: si pensi alla fusione tra Fca e Psa, che ha dato vita a Stellantis. Ad esempio, il gruppo italiano Adler Pelzer, attivo nella progettazione e produzione di sistemi per l’isolamento termico/acustico dei veicoli, ha acquisito la divisione Acoustics and Soft Trim (Ast) dal colosso francese Faurecia.
Quanto alla mancanza di una seria politica industriale, non si può non menzionare l’assenza decisiva di Cassa Depositi e Prestiti e l’ingombrante peso mediatico della famiglia Agnelli, che ha reso molto difficile l’azione pubblica in tale settore. È realisticamente possibile invertire il trend di declino produttivo? Ci vorrà molto tempo, è sarà fattibile solo investendo in ricerca e sviluppo. Studiando e portando avanti programmi di formazione. E soprattutto partendo da serie politiche industriali che comprendano la necessità di acquisire maggiori informazioni circa le e-car e il processo di elettrificazione.

 

Federico Audero (Azione Piemonte)

Restructura 2023: le sfide della “nuova” edilizia

Cambio di passo per il salone annuale dedicato al settore delle ristrutturazioni:

 nuovi espositori e un programma di eventi incentrato sulle sfide di filiera per il recupero del patrimonio edilizio esistente alla luce delle richieste poste dalla direttiva europea e alle esigenze di adeguamento dei territori al cambiamento climatico.

Conto alla rovescia per Restructura 2023, l’appuntamento espositivo e convegnistico organizzato da GL events Italia nel Padiglione 3 del Lingotto Fiere di Torino dal 23 al 25 novembre. Oltre 150 le aziende espositrici, molte con i brand nazionali, e 10.000 visitatori attesi, tra professionisti, artigiani e tecnici, imprese di costruzione, giornalisti e tanti giovani invitati a eventi pensati ad hoc. Il programma di incontri rivolto ai professionisti grazie al ricco palinsesto messo a punto dagli Ordini e Collegi del territorio, quest’anno sarà integrato da contenuti realizzati direttamente da GL events Italia con il concorso di tutta la filiera edile, così come da associazioni datoriali, di categoria, agenzie di promozione dell’edilizia sostenibile, aziende e gruppi industriali internazionali, associazioni di condominio.

Per ribadire con orgoglio la propria storicità come momento annuale di confronto sul tema oggi nodale della ristrutturazione del costruito, la 35ª edizione propone un evento di Opening (il 23 alle 10) di carattere nazionale dal titolo Il futuro fra i futuri: il mondo dell’edilizia cerca la sua strada, che sarà aperto da una riflessione sugli scenari futuri dell’abitare, per orientare il cambiamento in atto nel settore, di Fabio Millevoi, direttore di Ance Friuli Venezia Giulia, ma soprattutto esperto di previsione sociale e autore del recentissimo libro “Breve storia sui futuri della casa”, seguito da una tavola rotonda moderata da Cristiano Dell’Oste, giornalista de Il Sole 24 Ore, con On. Erica Mazzetti, parlamentare e componente Commissione Ambiente, Andrea Cavallari, presidente ANCE giovani, Fabrizio Capaccioli, presidente GBC (Green Building Council) Italia, Remo Vaudano, vicepresidente vicario CNI (Consiglio Nazionale Ingegneri), Gianluca Pozzi, dottore di ricerca e docente in industrializzazione edilizia al Politecnico di Milano.

Durante l’Opening inoltre saranno raccontate dalla voce dei protagonisti 4 esperienze di retrofit di successo che hanno saputo innovare, pur nei cardini delle norme e delle regole esistenti. Le esperienze sono il frutto della selezione fra la trentina di candidature che, da tutto il territorio nazionale, hanno risposto alla Call4ideas promossa in accordo con gli ordini e i collegi professionali di ingegneri, architetti, geometri, periti industriali e geologi, ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Confartigianato, CNA, chiamati a scegliere fra le domande pervenute quale portare sul palco.

«La selezione dei progetti e il dibattito di apertura sono un elemento di novità che abbiamo introdotto per segnare il cambio di passo di Restructura – spiega Gàbor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia e di Hungexpo -. La manifestazione si pone quale vetrina ideale di un settore protagonista del cambiamento del sistema-Paese e come tale vuole essere sempre più legata alle dinamiche di innovazione facendosi interprete delle sfide e delle opportunità dell’edilizia».

La ricchezza e l’approfondimento contenutistico troverà riscontro nelle soluzioni presentate dalle aziende espositrici che fra gli stand porteranno le ultime novità in tema di materiali e prodotti, modalità di impiego costruttivo e soluzioni tecnologiche, attrezzature e tecniche applicative. Visioni e soluzioni all’avanguardia che trasformeranno il modo in cui concepiamo gli spazi abitativi e commerciali, coniugando efficienza, praticità e bellezza. Tra gli espositori, per citarne alcuni: Alpac specializzata in sistemi termoisolanti con VMC integrata; i prodotti ecosostenibili di Bacchi; le tecnologie per l’isolamento termico di DiasenExrg specializzata nell’engineering e della fornitura di VMC e aggregati compatti ; i serramenti in legno di Cobola Falegnameria; i sistemi domotici di Lilitech; i prodotti chimici per edilizia di MapeiPalazzetti, che progetta e costruisce caminetti, caldaie a pellet, cucine, forni di design ad elevato standard tecnologico; Ppg leader nel mercato dei rivestimenti e dei materiali speciali; Riwega riferimento nel settore per i materiali e le soluzioni per involucri edilizi ad alta efficienza, schermi e membrane traspiranti, sistemi anticaduta; la tedesca Pluggit leader in Europa nei sistemi di ventilazione residenziale con recupero di calore; i sistemi di accumulo fotovoltaico di Sonnen; le  impermeabilizzazioni liquide e delle plastiche a freddo di TriflexWolf Haus che progetta e realizza edifici residenziali e commerciali in legno performanti e di design.

Unico caso in Italia, Restructura ha creato un efficiente network tra gli ordini professionali che prende forma nell’Alveare del professionista: un luogo di rappresentanza e networking per le associazioni che quest’anno declinano i temi del salone in 3 eventi in 3 giorni, rispettivamente incentrati su utilizzo dell’acqua, gestione dei rifiuti in cantiere, comunità energetiche. Tre argomenti analizzati in modo trasversale e complementare da ingegneri, architetti, geometri, geologi, periti industriali. Eventi che si inseriscono, come negli anni passati, nell’ampio programma di aggiornamento professionale che propone incontri distribuiti in 12 sale e 4 aree per dimostrazioni pratiche. Molti riconosceranno crediti formativi per geometri, architetti, ingegneri, geologi, periti industriali, forestali e anche giornalisti.

Restructura 2023 punta quest’anno anche sulle generazioni future con il convegno L’edilizia è futuro: nuove competenze, nuova comunicazione (il 23 alle 15), realizzato in collaborazione con FORMEDIL, ASSOPOSA e YES4TO, con la partecipazione di Ance e degli Ordini professionali, che dalla viva voce di giovani protagonisti di tutti i comparti della filiera spiega, ad altrettanti giovani (e non solo) in platea, perché lavorare in edilizia oggi apra la strada a nuove prospettive di carriera. Gli antichi mestieri di posatore, muratore, ingegnere, impresario, architetto, infatti, sono diventate professioni ad alto tasso di tecnologia e devono essere capaci di gestire nuove complessità. È quindi imperativa una ribrandizzazione del comparto, per coinvolgere i giovani e innalzare la qualità del mercato.

Tra i protagonisti del salone anche gli amministratori di condominio per i quali sono in programma gli incontri organizzati da ANAPI, UNAI e ANACI. Presente una collettiva di aziende edili del territorio associate ad API oltre quella di CNA Torino che torna con il proprio stand e un ricco calendario di eventi che includono: il 23 la presentazione “inPERFETTO”, campagna nazionale per una nuova cultura dello scarto; il 24 il convegno Costruzioni e crescita: dibattito sulle prospettive del settore rappresenta un momento di confronto con ospiti nazionali sul tema del post Superbonus e del futuro del mercato dell’edilizia. Presente CRESME che porterà i propri dati, che faranno da cornice alla proposizione di un modello di riformulazione degli incentivi per sostenere lo sviluppo dell’economia delle costruzioni a vantaggio di un’azione capillare e diffusa di rigenerazione degli immobili.  Il 25 la Premiazione del concorso “La Bellezza Artigiana si mette in mostra” insieme a Confartigianato Torino e Casartigiani Torino. Questi ultimi, presenti con un proprio stand, oltre a inserirsi nel programma di eventi, offriranno un servizio di consulenza gratuita, a cura di professionisti per la sicurezza nei luoghi di lavoro, ambientali e per il welfare aziendale, per i visitatori e gli operatori del settore che abbiamo necessità di approfondimenti su: sicurezza nei luoghi di lavoro e obblighi formativi, pratiche per la gestione dei rifiuti, assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori artigiani – SanArti, prestazioni dell’Ente Bilaterale dell’Artigianato Piemontese (EBAP) per Aziende, titolari, soci e coadiuvanti (gli incontri si terranno tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.30).

La vocazione green di Restructura si conferma nella collettiva della Bioedilizia, area dedicata ai materiali costruttivi definiti alternativi come legno, sughero, canapa, paglia, argilla e calce. ANAB, Associazione Nazionale Architettura Bioecologica e INBAR, Istituto Nazionale di Bioarchitettura saranno protagonisti di un evento sulle Soluzioni costruttive salubri ed ecosostenibili per l’involucro edilizio, mentre la collettiva delle eccellenze artigiane della Regione Piemonte, insieme ad aziende specializzate, organizzeranno incontri e workshop su come rendere la ristrutturazione e la riqualificazione degli spazi processi il più possibile ecologici e a ridotto impatto ambientale.

IntraprendiAMO va al cuore delle imprese piemontesi

A Torino la Festa delle Startup di Réseau Entreprendre Piemonte. L’evento dedicato a chi fa impresa, innovando

Storie vere, testimonianze, punti di vista unici, raccontati da imprese emergenti, da appassionati del fare impresa e da rappresentanti di un ecosistema territoriale evoluto – quello piemontese – che mette al centro la persona e il valore delle sue azioni. Questo il focus di “IntraprendiAMO”, evento organizzato dal Club delle Startup di Réseau Entreprendre Piemonte (REP) dedicato a chi fa impresa innovando, in programma a Torino venerdì 10 novembre a partire dalle 17 negli spazi del CAP10100 (corso Moncalieri 18).

Réseau Entreprendre Piemonte è un’associazione senza scopo di lucro con sede a Torino e con sezioni locali a Cuneo, Alba, Alessandria e Biella, che opera in tutta la Regione proponendo alle neo imprese un accompagnamento gratuito per il loro sviluppo. Oggi conta 70 associati e 60 neo imprese, grazie alle quali ha potuto creare circa 500nuovi posti di lavoro.

È la prima realtà nata in Italia, nel 2010, sul modello francese, per supportare le giovani imprese del territorio con un elevato impatto sociale, attraverso attività di scouting, matchmaking e mentoring. REP supporta le neo imprese in tutti gli aspetti e in tutte le fasi aziendali: dalla governance al management, passando per lo sviluppo commerciale e l’analisi degli obblighi e delle responsabilità, fino ad arrivare all’accesso ai finanziamenti.

IntraprendiAMO” si pone come momento di confronto e di festa in cui una rappresentanza delle startup REP si presenta, in dialogo con gli attori che le hanno accompagnate e supportate nella loro crescita. È anche un’importante occasione di networking per chi fa già impresa, o vorrebbe iniziare.

Al centro, l’imprenditore, con le sue esperienze, la sua creatività, i dubbi, i tentativi, lo studio. In una parola, il valore umano che qualifica l’essere impresa, secondo i tre principi cardine che muovono il lavoro quotidiano delle imprese che abbracciano il mondo REP: persona, gratuità, reciprocità.

Protagoniste dell’incontro saranno le startup di REP, ma anche alcuni attori istituzionali dell’ecosistema dell’innovazione sociale e dell’innovazione tout court, quali il Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Alberto Francesco Anfossi, e il Coordinatore dell’ESA BIC di Torino, Giuseppe Scellato. Durante l’evento verrà anche trasmessa una intervista preregistrata a Federico Grom, fondatore di Grom.

L’evento è aperto a tutti gli attori dell’ecosistema imprenditoriale piemontese: imprenditori, investitori, professionisti, enti del terzo settore e a chiunque sia interessato all’innovazione, alla crescita delle imprese e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Prima ancora della diffusione dell’evento, si sono già iscritte oltre 150 persone.

Réseau penso sia la sintesi tra passione e voglia di trasferire ad altri, in particolare ai neo imprenditori, la capacità di fare impresa – spiega il Presidente di Réseau Entreprendre Piemonte Giovanni Radis –. È un modo per operare nel terzo settore attraverso azioni che, oltre all’aiuto in se stesso, possono generare valore. Per poter fare questo, bisogna essere strutturati e saper sintetizzare le competenze dei nostri associati ed essere parte attiva di un ecosistema territoriale e dei suoi stakeholder. L’interconnessione con una Federazione Internazionale, poi, è un valore aggiunto che mettiamo a disposizione della nostra rete”.

Piemonte, culla delle startup

Perché Réseau Entreprendre è nata per prima proprio in Piemonte? Perché il Piemonte è da sempre una delle regioni più innovative, in cui le startup trovano terreno fertile di sviluppo.

Nel primo trimestre 2023, in Piemonte risultano registrate e attive 779 startup, che lavorano nel campo dell’innovazione, della sostenibilità, ma anche del recupero e della valorizzazione delle tradizioni e delle eccellenze artigiane, rivisitate in chiave moderna. In particolare, Torino è al 4° posto tra le città italiane con più startup, ben 538, dopo Milano, Roma e Napoli.

Il 49,17% delle startup piemontesi opera nel settore ICT, tecnologie dell’informazione e dei nuovi media, come e-commerce e social media; il 20,81% è impegnato nel settore industriale, il 14,86% in quello biomedicale, l’8,45% nel cleantech per la sostenibilità ambientale.

È in questo contesto che la Regione Piemonte, che da anni supporta le giovani realtà imprenditoriali, ha appena deciso di investire 5 milioni di euro per le startup ad alto contenuto tecnologico.

Fondazione Compagnia di San Paolo è attiva in Piemonte dal 1563 e sostiene attivamente il territorio supportando progetti in grado di generare impatto sociale, culturale ed economico. Compagnia di San Paolo è anche tra i più importanti sostenitori di Réseau Entreprendre Piemonte.

Info e programma

L’incontro è organizzato in due tempi. Un primo momento di racconto e confronto, coordinato da Giampaolo Rossi, founder della Fabbrica di Lampadine, in cui interverranno rappresentanti di REP, ospiti speciali protagonisti dell’ecosistema dell’innovazione e dell’imprenditorialità e, soprattutto, le startup REP, che saliranno sul palco per presentarsi e in particolare testimoniare, con la loro storia, cosa significa oggi concretamente fare impresa.

Il secondo momento sarà conviviale, un aperitivo di networking, per scambiarsi opinioni, creare contatti e generare possibili sinergie.

Programma:

17:00: Registrazione e welcome coffee

17:30: REP, dal sogno all’impresa: per generare valore e creare occupazione –
Giovanni Radis, Presidente di Réseau Entreprendre Piemonte

17:40: Fondazione Compagnia di San Paolo come agente di sviluppo sostenibile a supporto di un ecosistema dell’innovazione sempre più attrattivo e internazionale – Alberto Francesco Anfossi, Segretario Generale Fondazione Compagnia di San Paolo

18:00: Le storie delle nostre startup.

Bikesquare, DL Novel Food, FELFIL, Hydro-mec, I-SEE, Januss, Mercato Itinerante, Re-box, Restworld, Syndiag, Vortex, We4Guest, Wonderfulitaly,

+ testimonianza di Federico Grom (intervento video pre-registrato)

19:00: Venturing in Space. Obiettivi ed attività dello European Space Agency Business Incubation Centre di Torino –

Giuseppe Scellato, Coordinatore ESA BIC di Torino

19:15 Ringraziamenti e Conclusioni –

Lisa Orefice, Direttore di Réseau Entreprendre Piemonte

Segue Aperitivo di Networking.

IntraprendiAMO” è un evento completamente gratuito.

Per partecipare è necessario registrarsi sul sito di REP:

https://www.reseau-entreprendre.org/piemonte/2023/11/03/intraprendiamo-al-cuore-delle-imprese/

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Chi è Réseau Entreprendre

Réseau Entreprendre è un’associazione senza scopo di lucro nata in Francia nel 1986 e impegnata nel supporto alla crescita e al consolidamento delle imprese e degli imprenditori attraverso interazioni “da pari a pari”, con l’obiettivo principe di creare occupazione. Attiva in oltre 10 Paesi con 65 associazioni e 134 sezioni, ha creato nel mondo una rete di oltre 14.500 imprenditori, con 9.620 mentor, 15.500 nuove imprese accompagnate e 150mila posti di lavoro creati o salvati.

Presente in Piemonte dal 2010 grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, è riuscita a raggiungere numeri importanti con 70 associati, 60 neoimprese e circa 500 posti di lavoro creati. Réseau Entreprendre Piemonte (REP) opera in tutta la Regione proponendo alle neoimprese un accompagnamento gratuito.

REP sostiene le startup e le giovani imprese attraverso diversi programmi e percorsi di accompagnamento e accelerazione, anche verticali, come “Impact”, iniziativa gratuita che prevede l’accompagnamento di imprese e startup innovative a vocazione sociale, imprese e cooperative sociali e altri enti del terzo settore; e Agribusiness, per tutte le realtà imprenditoriali del settore. Tra gli ultimi progetti, “Collective Projects 2023-2024“, promosso in collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo e ESCP Business School Torino in tema di open innovation e integrazione tra differenti sistemi al fine di far dialogare università, imprese, startup e terzo settore.

Il “bello e il buono” del Piemonte rilanciano l’economia

La Reggia di Venaria ha riaperto le porte alle creazioni di lusso, al gusto e al benessere made in Piemonte con la seconda edizione di Experience Piemonte Luxury Design Wellness Taste: arredo, design, moda e accessori, tessile, agroalimentare, cosmesi e benessere e, novità di questa edizione, gioielleria sono i comparti di eccellenza proposti dalle 88 imprese piemontesi presenti ad un centinaio di operatori di Europa, USA, Canada, Paesi del Golfo, Sud Est Asiatico. Oltre 750 i b2b.

Complessivamente, questa edizione registra +20% di aziende piemontesi, +85% di operatori stranieri e + 60% di 2b2 organizzati rispetto allo scorso anno: numeri in crescita che confermano il Piemonte e le sue produzioni di alta qualità e di nicchia come destinazione di business per gli operatori esteri del lusso.

L’iniziativa, voluta e sostenuta dalla Regione Piemonte, è stata organizzata da Ceipiemonte nell’ambito dei Progetti Integrati di Filiera “Abbigliamento/Alta Gamma/Design”, “Agroalimentare”, “Tessile” e “Salute e Benessere”, promossi da Regione Piemonte e co-finanziati nell’ambito del Piano di Sviluppo e Coesione 2000-2020.

Ad inaugurare i lavori una conferenza che ha approfondito l’andamento e i trend del mercato dei beni di consumo nello scenario internazionale a cui hanno preso parte istituzioni ed esperti di settore che hanno condiviso le proprie esperienze, strategie e visioni. L’importanza di questi segmenti in Piemonte è confermata anche dagli ultimi dati relativi al primo semestre 2023 legati alle produzioni dei comparti alta gamma, tessile, agroalimentare, cosmesi e benessere che hanno registrato un export di 7.8 miliardi di euro, ovvero circa il 24% del totale regionale, con una crescita rispetto al primo semestre 2022 del 9% (dati Istat).

Si è iniziato con i saluti istituzionali dell’assessore all’Internazionalizzazione della Regione Piemonte Fabrizio Ricca, del segretario generale di Unioncamere Piemonte Paolo Bertolino, dei presidenti di Confindustria Piemonte Marco Gay, di Ceipiemonte Dario Peirone e della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Il presidente Cirio ha evidenziato che “il Piemonte investe sulle proprie eccellenze in modo concreto e con diverse iniziative. Qui c’è un esempio delle grandi potenzialità delle nostre aziende e della capacità e dell’ingegno dei nostri imprenditori, proposti a quasi 100 buyes di tutto il mondo, la cui presenza è motivo di orgoglio, ma soprattutto di economia, di ricchezza e di posti di lavoro in un settore così importante come quello del lusso. La differenza – ha aggiunto – la fanno sempre le persone, che in questi settori mettono la loro capacità artistica e di invenzione. Non è pertanto un caso che i più grandi brand del lusso abbiano scelto di essere in Piemonte, ma lo hanno fatto perché ci sono tante eccellenze”.

L’assessore Ricca ha sostenuto che “l’aumento della presenza di aziende piemontesi e della committenza internazionale è la conferma di come il Piemonte e le sue produzioni di alta qualità e di nicchia siano una destinazione di business apprezzata dagli operatori esteri del lusso. A fronte di questo scenario la Regione intende confermare le politiche e gli strumenti a sostegno dell’internazionalizzazione del proprio sistema economico”.

“Experience Piemonte – ha affermato il presidente Peirone – vuole offrire opportunità concrete alle imprese del nostro territorio e i numeri in forte crescita di buyer e di aziende partecipanti sono un segnale importante. Abbiamo organizzato questa seconda edizione mettendo in campo la capacità dei team di Ceipiemonte nell’abbinare l’offerta del Piemonte con la domanda internazionale e gli oltre 80 importanti operatori esteri presenti sono il frutto di un lavoro di matchmaking su oltre 20 Paesi”.

Due i panel moderati da Andrea Cabrini, direttore editoriale di Class CNBC. Il primo, dal titolo “Piemonte: un’eccellenza che si fa ricordare”, ha visto la partecipazione di Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Brainscapital, Licia Mattioli, ad di Mattioli spa e Alfredo Russo, chef stellato del ristorante Dolce Stil Novo. Insieme hanno accompagnato la platea in un viaggio tra le eccellenze piemontesi, testimoniando il ruolo sempre maggiore del territorio a livello mondiale in un segmento esigente, in cui i consumatori abbinano il lusso all’esperienza che in Piemonte è un insieme vincente di gusto, artigianalità, creatività, manifattura di alto livello, qualità nella scelta dei materiali e della materia prima.  A seguire il secondo panel “Lusso è ciò che dura: tra tradizione e innovazione”, focalizzato su questo binomio vincente che caratterizza i beni di alta gamma come elemento duraturo nel tempo e alla base delle scelte dei consumatori, che ha visto un interessante confronto tra Diana Heredia, fabric director di Carolina Herrera, Paolo Garella, fondatore e ad di Manifattura Automobili Torino, Ginevra Rossello Paglieri, board director di Paglieri, Dario Casalini, ad Oscalito e fondatore di Slow Fiber. Ricerca di prodotto, personalizzazione, sostenibilità: sono state queste le parole chiave che hanno fatto emergere come i clienti siano sempre di più orientati a un lusso senza tempo, ma ricercato e attento all’ambiente, tutte tendenze in cui il Piemonte è portavoce sui mercati internazionali.

A cornice di tutto un percorso-mostra allestito nell’elegante cornice della Citroniera con una selezione di prodotti delle imprese piemontesi che partecipano all’iniziativa e che rappresentano l’alta gamma regionale di: tessuti, abiti ricercati, gioielli unici, complementi di arredo, golosità agroalimentari e prodotti per la cosmesi e il benessere.