ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 756

“L’incanto delle donne del mare”

maraini1Mostra di Fosco Maraini al MAO.  L’allestimento è il primo risultato della collaborazione tra il Museo  torinese  e il Museo delle Culture di Lugano, e in vista c’è un calendario di altissimo livello

 

Armonia e bellezza. Ecco i primi flash emotivi di fronte a “L’incanto delle donne del mare”, in apnea fino a 20 metri di profondità, con perizoma e una lama per staccare i molluschi nel mar del Giappone; protagoniste delle foto e del primo reportage subacqueo di Fosco Maraini, antropologo, viaggiatore, fotografo e scrittore.

 

Ora il  MAO di Torino, con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone e della Japan Foundation di Roma, rende omaggio al grande intellettuale appassionato di cultura giapponese, con la mostra che, a 10 anni dalla sua morte, ne celebra lo splendido lavoro.

 

L’allestimento, dal 20 giugno al 21 settembre, è il primo risultato della collaborazione tra il Museo d’Arte Orientale torinese  e il Museo delle Culture di Lugano, e in vista c’è un calendario di iniziative di altissimo livello e grande interesse.

 

Intanto in mostra si possono  ammirare 30 foto superstiti (su 45 negativi trovati, 15 erano irrimediabilmente danneggiati) dell’imponente lavoro documentaristico fatto da Maraini, nel 1954 in Giappone.  Raccontò il mondo delle donne Ama, appartenenti al  gruppo etnico di pescatori che viveva nelle isole Hèkura e Mikuria, al largo delle coste occidentali del paese del Sol Levante. La pesca del mollusco Awabi era la loro principale fonte di sostentamento e reddito, praticata nei mesi estivi. Tradizionalmente era affidata alle donne giovani e atletiche che, coperte dal solo kuroneko, in cui infilavano la lama ricurva, si tuffavano in mare, con infinita grazia e notevole resistenza raggiungevano i fondali, staccavano i molluschi  dalle rocce, poi  risalivano in superficie per depositarli in grande ceste.

 

Maraini si immerse con loro e oltre alle foto, realizzò anche il primo documentario subacqueo, superando un ostacolo non da poco. All’epoca infatti in Giappone non esistevano attrezzature  per le riprese sott’acqua e lui, geniale e cocciuto, sulla scorta della sua esperienza alle isole Eolie, si fece costruire in loco un apposito scafandro per la cinepresa ed uno per  la fotocamera. Dobbiamo alla sua tenacia il cortometraggio oggi in mostra, a lungo dato per disperso, poi ritrovato e restaurato grazie al Museo delle Culture di Lugano. E’ da non perdere perché testimonia  un mondo  scomparso; oggi resistono alcune anziane Ama, ma usano attrezzature  moderne e l’incanto non è più lo stesso.

 

Fosco Maraini con la sua personalità poliedrica ottenne successo e fama internazionale in più campi: antropologia, studi orientali, fotografia, letteratura ed alpinismo,  tradotto in 18 lingue e mosso sempre da intelligente curiosità.

 «Tutto voleva vedere, capire, smontare, svitare, penetrare» così si racconta nel personaggio suo alter ego, Clé, protagonista del libro autobiografico “Case, amori, universi” (Oscar Mondadori). Abile nell’entrare in sintonia con culture diverse, aveva anche  il dono di immortalare e raccontare  mondi nell’attimo del loro tramonto; sempre nel posto giusto, al momento giusto. Come quando in Tibet fu uno dei 4 occidentali a poter visitare i templi che oggi non ci sono più. E come  in Giappone quando seppe interpretare gli ultimi tuffi delle donne Ama e strepitoso fu il successo del suo “L’isola delle pescatrici” pubblicato nel 1960, oggi purtroppo introvabile.

 

E se, dopo aver visitato la mostra, con le foto, il filmato, i documenti lasciati per legato testamentario al Gabinetto Scientifico e Letterario G.P. Vieusseux e le attrezzature, volete immergervi ulteriormente nel mondo e nel lavoro di Fosco Maraini, il Mao ospiterà incontri e  approfondimenti, per tutta la durata dell’allestimento, con cadenza settimanale. Il primo, il 26 giugno, ore 18, sulla fotografia di Maraini esploratore dell’universo visivo.

 

Non mancheranno poi appuntamenti con amici e familiari del celebre etnologo per tratteggiare meglio la sua opera e personalità, proiezioni di  documentari e letture  tratte dalla  preziosa produzione letteraria di questo grande viaggiatore.

 

Calendario  completo  appuntamenti su sito  http://www.maotorino.it/

 

Laura Goria

 

Ecomusei, arrivano i fondi regionali

ecologiaPer valorizzare il patrimonio naturalistico, ambientale e storico del nostro territorio, ricco di tradizioni che deve essere visto quale ricchezza non solo culturale, ma anche di natura economica

 

La Regione ha previsto di stanziare per quest’anno 250mila euro a favore degli enti gestori degli ecomusei che hanno presentato entro il 20 marzo scorso i programmi delle proprie iniziative e attività. I contributi potranno essere incrementati in ragione dell’eventuale assegnazione di nuove risorse (leggi l’elenco).

“Il provvedimento – annota l’assessore all’Ambiente, Alberto Valmaggia – nasce dalla volontà della Regione di continuare a valorizzare il patrimonio naturalistico, ambientale e storico del nostro territorio, ricco di tradizioni e che, sempre più nella società post-industriale, deve essere visto quale ricchezza non solo culturale, ma anche di natura economica all’interno di società ben definite. Sostenere il lavoro degli ecomusei va proprio in questa direzione: mantenere vive le relazioni tra l’ambiente naturale e quello antropizzato, e contemporaneamente ricostruire e conservare la memoria storica che ha caratterizzato la formazione e l’evoluzione del paesaggio”.
La realtà ecomuseale del Piemonte annovera attualmente 25 ecomusei rappresentativi di realtà paesaggistiche, storiche e culturali diverse. La loro diretta gestione è garantita dall’impegno degli abitanti delle zone interessate, mossi dal senso di appartenenza e di conservazione delle tradizioni, vero collante delle comunità.
La Regione svolge una funzione di indirizzo, di coordinamento e di supporto alle attività progettuali promuovendo e valorizzando l’intero sistema tramite il Laboratorio Ecomusei.

(manastasia – www.regione.piemonte.it)

I capolavori della Sabauda fino a settembre in Sala Marmi

PAL CIVICEsposte due terne costituite da van Eyck, Beato Angelico e Schiavone e da Rembrandt, Reni e Poussin

 

Fino al 7 settembre la Sala Marmi di Palazzo Civico ospita sei capolavori provenienti dalla Galleria Sabauda: due terne costituite rispettivamente da van Eyck, Beato Angelico e Schiavone e da Rembrandt, Reni e Poussin.

 

L’ingresso alla mostra e’ gratuito con il seguente orario: lunedi’ dalle 11 alle 13, dal martedi’ al venerdi’ dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 18, il sabato dalle 10 alle 12; e’ possibile prenotare una visita guidata al numero 011/442.2244 (dal lunedi’ al venerdi’ ore 9-17.30; sabato ore 9-13).

 

Tutte le informazioni sull’opuscolo dedicato su SfogliaTO. Torino Web News 299 vi porta alla scoperta della mostra con un’intervista alla Soprintendente ai beni storici, artistici ed etnoantropologici del Piemonte.

 

(Fonte. www.comune.torino.it)

Settembre, andiamo. E’ tempo di Spiritualità

Da 10 anni la rassegna fa dialogare gli intellettuali sui temi del nostro tempo

 

salone cupoloneFede e ragione a confronto  partendo dal tema “Cuore Intelligente” che caratterizzerà la prossima edizione di Torino Spiritualità.

 

Da 10 anni la rassegna fa dialogare intellettuali laici e cattolici sui temi del nostro tempo.

 

Dal 24 al 28 settembre parleranno di “cuore intelligente” l’attore Toni Servillo, il pianista Roberto Prosseda, lo scrittore Marek Halter, il priore di Bose Enzo Bianchi, l’economista Serge Latouche, padre Bartolomeo Sorge, lo psicanalista Massimo Recalcati.

 

(foto: il Torinese)

Tutte le info del Comune per chi resta a Torino

turistipiazaSul sito internet della Città gli aggiornamenti utili del mese di agosto

 

Il Comune di Torino offre un utile servizio attraverso il proprio sito web ufficiale (www.comune.torino.it) ai torinesi che restano in città nel mese di agosto.

 

Palazzo Civico, infatti,  pubblica in rete  le variazioni ai percorsi e orari dei mezzi pubblici e alla viabilità, le iniziative nelle diverse circoscrizioni cittadine, le notizie sulla sospensione di ZTL Centrale e sosta a pagamento, i turni di apertura di esercizi commerciali e distributori di carburante.

 

 Sulla  pagina di riepilogo troverete tutte le informazioni pratiche per la vostra estate in città. In continuo aggiornamento.

 

(www.comune.torino.it – Foto: il Torinese)

Il Guercino da 6 milioni rubato su commissione da professionisti

guercinoUn’opera dal valore inestimabile, attorno ai 6 milioni di euro. E, dice il parroco della chiesa, non era assicurata. Già c’è da immaginarsi un milionario – magari straniero – che sorseggia champagne, estasiato  davanti al “suo” capolavoro

 

Il Guercino rubato a Modena dopo aver fatto ritorno dalla mostra alla Reggia di Venaria è stato certamente asportato da parte di ladri professionisti: almeno tre, viste le grandi dimensioni e il peso (materiale oltre che artistico) dell’opera.

 

Hanno agito su commissione, considerato il pregio del dipinto e, soprattutto, il fatto che è troppo conosciuto per essere immesso sul normale mercato dell’arte trafugata. Già c’è da immaginarsi un milionario – magari straniero – che sorseggia champagne, estasiato  davanti al “suo” capolavoro.

 

E’ quanto pensano gli  investigatori che indagano  sul furto del ‘Madonna con i santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo’ dipinto nel 1639 e rubato dalla chiesa di San Vincenzo, nel centro storico di Modena. Ironia della sorte, proprio a un tiro di schioppo dallla procura della Repubblica.

 

Un’opera dal valore inestimabile, si ipotizza attorno ai 6 milioni di euro. E, dice il parroco della chiesa, non era assicurata, perchè le bellezze artistiche presenti nell’edificio religioso sono così numerose che sarebbe impensabile assicurarle tutte.

 

Tutte no ma qualcuna, forse, sarebbe stato meglio di sì.

Torino-Santiago, il lungo cammino di fede e di forza

CAMMINO2Per il corpo e la mente è una prova senza paragoni che mette a nudo le  fragilità umane ma ci può anche far scoprire una forza inimmaginabile, la forza di chi non si abbatte e continua ad andare avanti

 

Un percorso fisico e spirituale, di forza e di fede. E’ quello intrapreso dalla nostra collaboratrice Anita che racconterà al Torinese le proprie tappe lungo il Cammino verso Santiago de Compostela.

 

Il Cammino di Santiago inizia ufficialmente qui, presso la porta di San Giacomo Maggiore a Saint Jean pied du port.

 

Anonima e semplice, raccoglie le speranze dei pellegrini che da ogni parte del mondo da questo punto si incamminano per percorrere oltre 800 km e giungere alla tomba dell’apostolo. C’ è chi interromperà il proprio pellegrinaggio per ricominciare da dove ha lasciato.

 

Non tutti infatti riescono a compiere tutte le tappe del Cammino in modo continuativo. Per molti e’ una scelta, per altri una questione di tempo, per tanti incide un problema fisico o psicologico.

 

Dalla porta di San Giacomo, con il Cammino, inizia per il corpo e la mente una prova senza paragoni che mette a nudo le  fragilità  umane ma ci può anche far scoprire una forza inimmaginabile, la forza di chi non si abbatte e continua ad andare avanti, un passo dopo l’altro.

 

Anita

Estate ecologica in gita sul lago di Candia

Si tratta di una imbarcazione che non inquina e rispetta pienamente la natura

 

CANDIAEra stato distrutto da un incendio doloso più di un anno fa e finalmente è tornato sulle acque del  lago di Candia, nel Canavese, il battello elettrico ecologico.

 

Si tratta di una imbarcazione che non inquina e rispetta pienamente la natura. La barca permette di scoprire i segreti di un’area protetta tra le più ricche di flora d’acqua.

 

L’iniziativa si può nuovamente realizzare  grazie ai fondi di una  sottoscrizione pubblica, ad un mutuo e ai contributi della Provincia di Torino e della  Banca di Credito Cooperativo di Alba, Langhe Roero e del Canavese.

Don Bosco ritorna dopo 200 anni

donboscoSabato 16 agosto è il giorno di inizio ufficiale delle iniziative per il Bicentenario della nascita del santo sociale più amato

 

Di seguito il calendario dettagliato relativo all’apertura ufficiale delle celebrazioni, che ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 
Venerdì 15 agosto
Ore 17.30: Castelnuovo Don Bosco – Piazza Cafasso
• Arrivo del Rettor Maggiore ed incontro con i concittadini di Giovanni Bosco
• Saluto del sindaco e del parroco di Castelnuovo
Ore 18.00: Madonna del Castello
• Concelebrazione Eucaristica – presieduta dal Rettor Maggiore “Don Bosco nella fede mariana della sua terra”
A seguire: Processione della Madonna del Castello per le vie del paese.
Ore 20.00: Conclusione con la cena organizzata dalla Pro Loco di Castelnuovo
 
Sabato 16 agosto
Ore 8.00: Pellegrinaggio / camminata da Castelnuovo al Colle Don Bosco
Ore 9.30: Piazzale del Colle Don Bosco – Accademia in onore di Don Bosco
• Arrivo del pellegrinaggio
• Accoglienza del Rettor Maggiore e delle autorità
• Accoglienza spettacolare e festosa con banda – sbandieratori – gruppo storico di Castelnuovo (proporrà una ricostruzione storica della nascita di Don Bosco e del contesto storico in cui è avvenuta) – giocolieri
• Saluto al Rettor Maggiore da parte di Mons. Guido Fiandino, vescovo ausiliare di Torino, e del prefetto di Asti, Faloni Pierluigi, e di sindaci e parroci della zona
• Saluto del Rettor Maggiore
Ore 11.00: Basilica Colle Don Bosco
• Solenne Concelebrazione eucaristica di apertura del Bicentenario della nascita di Don Bosco presieduta dal Rettor Maggiore, Don Angel Fernandez Artime (la celebrazione sarà trasmessa in differita streaming alle ore 18.00 su Telepace – Rete7 – Missioni Don Bosco www.missionidonbosco.tv)
• Lancio da parte del Rettor Maggiore del messaggio di apertura del Bicentenario
Ore 12.00: Teatro Colle Don Bosco
• Conferimento della cittadinanza onoraria al Rettor Maggiore da parte del Sindaco di Castelnuovo
Ore 12.30: Pranzo presso il Ristoro Mamma Margherita
 
Domenica 17 agosto
Ore 11.00: Castelnuovo Don Bosco, chiesa parrocchiale Sant’Andrea Apostolo
• Celebrazione Eucaristica a memoria del battesimo di Giovanni Bosco presieduta da Don Enrico Stasi, Ispettore dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta
• Rinnovo delle promesse battesimali sul ricordo del battesimo di Don Bosco
 
Alla ricorrenza è stato recentemente assegnato il “riconoscimento onorifico di evento di interesse nazionale” da parte del Comitato Storico-Scientifico istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo italiano. Questo il commento del Rettor Maggiore, Don Angel Fernandez Artime, in merito al riconoscimento onorifico: “Cari salesiani, cara Famiglia Salesiana, cari amici e amiche del carisma di Don Bosco e dei giovani (…) la notizia ci rallegra e ci riempie di soddisfazione. Nel documento si vuole riconoscere in questa terra che Don Bosco è uno dei figli prediletti, e una figura di speciale rilievo. In questo momento desidero fare arrivare a tutti i luoghi del mondo dove il carisma salesiano è presente che, realmente, il nostro amato Don Bosco è un dono dello Spirito per tutta la Chiesa e Don Bosco, nella sua dimensione di Educatore e Padre della gioventù, è patrimonio di tutto il mondo e certamente “patrimonio umano” per tutta l’Umanità. (…) Abbiamo manifestato che non intendiamo la celebrazione del Bicentenario come un insieme di festeggiamenti, ma come un’opportunità per fare più vivo il carisma e tanto attuale a Don Bosco come sempre è stato per giovani. Ringraziamo la sensibilità che il governo italiano ha avuto con Don Bosco attraverso questo riconoscimento e rinnoviamo il nostro impegno in favore dei giovani di tutto il mondo, e anche in questa bella terra italiana che fu la sua”.
 
Il senso dell’evento è spiegato così dal Vicario del Rettor Maggiore Don Francesco Cereda
“L’anno bicentenario ci offre l’opportunità di rafforzare la famiglia salesiana dal punto di vista spirituale e apostolico ma anche di dare visibilità a questo grande movimento suscitato da don Bosco. La sua figura è per noi fonte di ispirazione. Sarà interessante rilevare le sfide, le problematiche, le necessità, le aspettative dei giovani di allora e confrontarle con quelle attuali per dare, non le risposte di Don Bosco, ma le nostre orientate su quel modello. Mi pare importante, partendo da uno spirito robusto, motivante e rinnovato, spingersi in uscita, ‘sulle frontiere’, come direbbe Papa Francesco, dove oggi i ragazzi ci attendono. La nostra intenzione è accogliere e comunicare la grandezza del carisma di Don Bosco, che non appartiene solo al mondo salesiano ma a tutta la chiesa e alla società”.
 
Ulteriori informazioni su: http://www.bicentenario.donboscoitalia.it.
 

Putin dichiara guerra alle pesche piemontesi

12 mila  quintali di pesche destinate al mercato russo respinti alle frontiere a causa dell’embargo

 

PESCHE

La guerra fredda diplomatica  di  Stati Uniti e Unione Europea nei confronti della Russia mette a rischio l’agricoltura piemontese.

 

Sono infatti ben 12 mila i  quintali di pesche destinate al mercato russo respinti alle frontiere a causa delle ritorsioni decise da Putin.

 

 “La frutta bloccata per l’embargo – spiega Coldiretti al sito Ansa – era caricata su una sessantina di camion frigo. E’ un’altra mazzata ai produttori”.

 

Un danno enorme che riguarda il 60% dei due milioni di quintali di frutta prodotti nella nostra regione e destinati all’estero, in particolare ai Paesi dell’est, principale meta del nostro export.