ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 755

Galleria d’arte al Lingotto

Sono presenti opere tra l’Ottocento e il Novecento proposte da più di 60 Gallerie Antiquarie italiane, accuratamente selezionate tra le più prestigiose. Esposti i dipinti ‘Ritorno dal lavoro’ di Giovanni Fattori e ‘Il Ritratto di Alice Regnault’ di Giovanni Boldini

 

 

Lingotto rampaSi svolge fino al 13 aprile, nelle sale di Lingotto Fiere, la seconda edizione di Torino Antiquaria, mostra di pittura che propone opere dei principali  esponenti dell’arte dell’800. La rassegna, organizzata da Media consulter di Sergio Radici, è  dedicata all’ alto antiquariato e all’eccellenza delle arti decorative e figurative.

 

Sono presenti opere tra l’Ottocento e il Novecento proposte da più di 60 Gallerie Antiquarie italiane, accuratamente selezionate tra le più prestigiose. Esposti i dipinti ‘Ritorno dal lavoro’ di Giovanni Fattori e ‘Il Ritratto di Alice Regnault’ di Giovanni Boldini.

 

 Presenti anche opere delle varie scuole regionali, dalla  lombarda alla veneta, dalla napoletana alla toscana. Particolare riguardo è stato prestato articolare alla scuola piemontese. Sarà inoltre possibile ammirare sculture, tappeti, disegni,  porcellane, libri antichi, argenti e gioielli d’epoca.

 

(Foto: il Torinese)

Donne e uomini di Amiat al servizio della città

I soggetti ritratti fanno parte del personale Amiat impegnato nel proprio lavoro:  donne e gli uomini che ogni giorno operano per la città, ripresi durante la loro attività nelle vie di Torino oppure negli  uffici, in officina, o nel  deposito dei mezzi

 

amiat rifiutiAmiat propone fino al 27 aprile, all’Ecomuseo Urbano della Circoscrizione 1 di via Dego 6 la mostra:”Ogni giorno il nostro lavoro per l’ambiente“. L’esposizione fotografica propone 25 pannelli 70X100 che riproducono scatti del fotografo Michele D’Ottavio.

 

I soggetti ritratti fanno parte del personale Amiat impegnato nel proprio lavoro:  donne e gli uomini che ogni giorno operano per la città, ripresi durante la loro attività nelle vie di Torino oppure negli  uffici, in officina, o nel  deposito dei mezzi.

 

La mostra, esposta in origine alla Biblioteca Civica Centrale, è ospitata ora in circoscrizione per poi essere spostata nella nuova Biblioteca Civica Don Milani (dal 26 maggio al 21 giugno). Ciascuna fotografia è abbinata a una didascalia che consente di interpretare l’immagine attraverso una citazione di scrittori, scienziati e artisti celebri.

 

(Foto: il Torinese)

Boom di visitatori per “Doppio sogno”

L’esposizione, allestita nei nuovi locali  al piano terra di Palazzo Chiablese, ha registrato dal giorno dell’inaugurazione, il 31 gennaio, più di 13 mila La mostra il 30 marzo chiude in anticipo per essere sostituita  dall’evento sui Preraffaelliti della Tate Gallery di Londra

 

piazza castelloNuovo successo per la cultura a Torino:  al Polo Reale di Torino per la mostra “Doppio Sogno, Pittura e Scultura”, è già boom di visitatori. L’esposizione, allestita nei nuovi locali  al piano terra di Palazzo Chiablese, ha registrato dal giorno dell’inaugurazione, il 31 gennaio, più di 13 mila La mostra il 30 marzo chiude in anticipo per essere sostituita degnamente dall’evento espositivo sui Preraffaelliti della Tate Gallery di Londra, promosso dal Sole 24 Ore Cultura. 

 

A cura di Luca Beatrice e Arnaldo Colasanti, “Doppio Sogno” è una rassegna che indaga immagini contrapposte e complementari attraverso linguaggi e simboli in relazione e opposizione: pittura e scultura, interno ed esterno, modernità e reminiscenza del classico, realismo e onirico, figurazione e contemporaneità, immagine e parola scritta.

 

(Foto: il Torinese)

Fronde sfoltite al Monte dei Cappuccini

Il Monte dal mese di marzo sarà un ambiente protetto e tutelato, grazie all’attività delle Guardie ecologiche volontarie e del Cai, offrendosi come terrazza naturale per ammirare e apprezzare la collina il centro con le sue straordinarie qualità architettoniche e storiche

 

cappucciniL’intervento di abbattimento di alberi di alto fusto al Monte dei Cappuccini nasce dall’esigenza di gestire il contrasto creatosi tra due valori paesaggistico-ambientali, entrambi tutelati dalla Città: da un lato il verde pubblico, in questo frangente rappresentato dagli alberi del Monte dei Cappuccini (499 in totale), dall’altro il valore paesaggistico: la vista panoramica di Torino che si può osservare dal piazzale posto alla sommità dello stesso. Un problema già emerso in passato e affrontato con diversi interventi di potatura, l’ultimo dei quali è del 2010.

 

In questo modo non si è però mai riusciti a trovare una soluzione soddisfacente: le chiome delle piante su cui si interviene in questi giorni si trovano ad essere costrette in forme e dimensioni inappropriate rispetto alle caratteristiche proprie di ciascuna specie, con il risultato che, come già accaduto in passato, a distanza di pochi anni il problema si è riproposto.

 

“Gli interventi di manutenzione sul Monte dei cappuccini rivestono straordinaria importanza e sono da accogliere con grande soddisfazione – sottolinea l’assessore all’Innovazione e all’Ambiente, Enzo Lavolta – uno dei luoghi più suggestivi e più amati della nostra città viene restituito alla fruizione dei cittadini e dei turisti che sempre più scelgono Torino come loro meta. Il Monte dei Cappuccini dal mese di marzo sarà un ambiente protetto e tutelato, grazie all’attività delle Guardie ecologiche volontarie e dai volontari del Cai, offrendosi come terrazza naturale per ammirare e apprezzare da un lato la collina e dall’altro il centro e le sue straordinarie qualità architettoniche e storiche. Sono in corso incontri con il comando di Polizia Municipale della Circoscrizione 8 – conclude l’assessore – per favorire la partecipazione del volontariato al controllo delle aree verdi collinari, e quindi anche del Monte dei Cappuccini”.

 

Il servizio Verde Gestione della Città di Torino ha richiesto e ottenuto l’autorizzazione della Commissione Paesaggistica Comunale, come previsto dalla normativa per gli interventi nelle zone a vincolo paesaggistico come la Collina Torinese, il 17 gennaio 2014 e ha iniziato l’abbattimento di 22 alberi, 18 nell’area boscata chiusa al pubblico, due nell’area a parco aperta su Via Gioannetti e due posizionati nel parterre del ristorante situato al di sotto del Museo della Montagna.Gli alberi da abbattere sono sette bagolari, otto frassini, tre aceri di monte, due aceri ricci e due ippocastani; l’età media è di 40-50 anni: non si tratta quindi di alberi secolari, come erroneamente riportato da alcuni articoli di stampa.

 

I controlli di stabilità, previsti a diverse scadenze per tutti gli alberi di proprietà pubblica della Città, hanno reso necessario l’intervento per altri 28 alberi, che saranno abbattuti al termine di un’opera di pulizia dalla vegetazione arbustiva del sottobosco. Si faciliteranno così le operazioni di taglio ed esbosco del legname e si permetterà una migliore fruibilità dell’area. Terminata la pulizia del sottobosco, non si esclude di intervenire con altri tagli: ad esempio, per le piante che con le loro radici minacciassero la stabilità del muraglione che delimita l’area verso via Giardino.

Insieme all’opera di taglio degli alberi, si è proceduto allo sgombero dei rifiuti e degli insediamenti abusivi di fortuna presenti nell’area. A quest’operazione hanno collaborato i colleghi della divisione Ambiente e della Polizia Municipale, il personale di Amiat e le Gev (Guardie ecologiche volontarie della Provincia). Queste ultime saranno impegnate nella sorveglianza futura volta a impedire il nuovo insediamento di baracche e l’ulteriore abbandono di rifiuti.

 

(mm – Ufficio Stampa Città di Torino/ Foto: il Torinese)

Gli Este signori della Reggia di Venaria

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Opere da Tiziano a Guido Reni, da Cosmé Tura a Velazquez commissionate e raccolte dai duchi. La mostra presenta il ruolo e l’importanza della corte degli Este nei periodi di regno di Ferrara, sede originaria e capitale del primo dominio estense, e di Modena, nuova capitale dal 1598

 

 

phoca_thumb_l_este VENARIAIl successo della Reggia di Venaria, segnalata di recente nella lista dei 100 musei top mondiali stilata da Wikipedia, passa attraverso grandi eventi culturali quali la nuova mostra dedicata agli Este. L’esposizione ripercorre i secoli d’oro della famiglia ducale tra ‘500 e ‘600. Si intitola:  ‘Gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena’.

 

Si tratta della prima di una lunga serie di iniziative  dedicate alle grandi corti italiane. Inaugurata l’8 marzo si protrarrà fino al 6 luglio alla Venaria Reale: 90 in tutto le opere, da Tiziano a Guido Reni, da Cosmé Tura a Velazquez commissionate e raccolte dai duchi. La mostra presenta il ruolo e l’importanza della corte degli Este nei periodi di regno a Ferrara, sede originaria e capitale del primo dominio estense, e a Modena, la nuova capitale dal 1598, dopo la restituzione forzata dei territori ferraresi al dominio diretto del Papa.

 

Un’occasione unica per ammirare i capolavori dalla Galleria estense di Modena attualmente chiusa dopo il sisma. Parallelamente all’evento, per  solidarietà con il territorio dell’Emilia Romagna, vengono restaurate con il contributo della Reggia e del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, due preziose pale d’altare provenienti dalla chiesa di San Francesco di Mirandola, gravemente danneggiata dal recente terremoto, visibili in una sezione dedicata.

 

(Foto: Reggia di Venaria)

Sindone, l’amore più grande

Il motto dell’evento caratterizza lo stile e le tematiche con cui si manifesta il pellegrinaggio alla Sindone, dal 19 aprile al 24 giugno: la scoperta del “prossimo”, l’occasione di donare e ricevere amicizia, l’incontro autentico fra persone vive

 

 sindoneIl motto dell’Ostensione della Sindone 2015 sarà “L’Amore più grande”. E’ stato twittato questa mattina mattina da @sindone 2015. Il richiamo è  ad una frase pronunciata da Gesù: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”, tratta dal Vangelo di Giovanni.

 

Ricordiamo che l’occasione per l’esposizione del sacro lino è il duecentesimo anniversario della nascita di don Giovanni Bosco. Sono previsti più visitatori che nel periodo olimpico. Ma l’arcivescovo Cesare Nosiglia non vuole che l’evento si trasformi in opportunità “commerciale”. Dal loro punto di vista, invece, gli operatori economici torinesi si augurano che l’ostensione serva anche da rilancio dell’economia cittadina in crisi. 

 

Il motto dell’evento caratterizza lo stile e le tematiche con cui si manifesta il pellegrinaggio alla Sindone, dal 19 aprile al 24 giugno: la scoperta del “prossimo”, l’occasione di donare e ricevere amicizia, l’incontro autentico fra persone vive.

Il matrimonio (in chiesa) non va di moda

Nel 2012 sono stati celebrati 2.756 matrimoni, rispetto ai 2.882 del 2011. La notizia è stata fornita all’inaugurazione del 75mo Anno Giudiziario da don Ettore Signorile,  vicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico regionale del Piemonte

 

chiesa torinoNon calano soltanto le vocazioni, tanto da immaginare un futuro con pochissimi sacerdoti (e quei pochi quasi tutti stranieri). A scendere precipitosamente nel territorio dell’arcidiocesi subalpina sono anche i matrimoni in chiesa. Nel 2012, infatti, sono stati celebrati 2.756 matrimoni, rispetto ai 2.882 del 2011.

 

La notizia è stata fornita all’inaugurazione del 75mo Anno Giudiziario da don Ettore Signorile,  vicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico regionale del Piemonte . In tutto sono 116 le cause di nullità di matrimonio decise nel 2013 dal  Tribunale Ecclesiastico: 92 hanno con esito affermativo (annullamento del matrimonio) e 24 negativo.

 

Sarà anche per la concorrenza dei matrimoni civili che il Comune, da un po’ di tempo a questa parte organizza nelle sedi auliche della Città? Per poter celebrare il matrimonio in una di queste location prestigiose, lo ricordiamo, bisogna effettuare il pagamento di 2.000 euro nel caso si scelga una di queste sedi: Mole Antonelliana, Palazzo Madama, Teatro Carignano, Borgo Medievale, Museo del Risorgimento. Nel caso si opti per il più tradizionale Palazzo Civico,  la tariffa è di 800 euro.

 

(Foto: il Torinese)

Le Fiat 500 di Ron Arad

Le opere in mostra fino  al 30 marzo al Lingotto. L’esposizione ha per tema la  ricerca del comportamento sotto compressione delle carrozzerie di alcuni esemplari di  vecchie auto. Questo originale percorso artistico era stato presentato  al Design Museum di Tel Aviv

 

arad pinacoteca“In Reverse”,  la mostra che propone le opere del celebre designer Ron Arad, resterà aperta fino  al 30 marzo alla Pinacoteca Agnelli del Lingotto. L’esposizione ha per tema  la ricerca del comportamento sotto compressione delle carrozzerie di alcuni esemplari di  Fiat 500 d’epoca . E’ possibile ammirare anche  altre opere di Arad:  le sedie in acciaio e diversi oggetti schiacciati, decisamente di grande impatto. 

 

 Questo originale percorso artistico era stato presentato  al Design Museum di Tel Aviv . E’ incentrato su esperimenti fisici e simulazioni digitali, come “Slow Outburst” (2013), la simulazione digitale del processo di schiacciamento dell’odierna Fiat 500, esposta in mostra.

 

Arad ha anche installato  “Dried Flowers” ,  opera realizzata con  sei Fiat 500 schiacciate così da eliminare  il senso della profondità, che circonderanno un telaio di formatura in legno ricurvo, ovvero uno stampo utilizzato per sagomare e adattare i pannelli metallici della 500, preso in prestito dall’Archivio Storico e Museo Fiat. 

 

Arad propone, infine, “Roddy Giacosa”,  una scultura formata da decine  di barre in acciaio inox  collocate su un’armatura metallica a forma di una Fiat 500.

 

 

Renoir si ammira di sera

Code interminabili di turisti (anche sotto una pioggia battente, come da foto) davanti alla Galleria di arte moderna. Per favorire il pubblico – ad oggi oltre 200.000 visitatori – nelle giornate del 15, 16 e 21 febbraio l’esposizione chiuderà alle 22.30

 

gam pioggiaCode interminabili di turisti (anche sotto una pioggia battente, come da foto) davanti alla Galleria di arte moderna di corso Galileo Ferraris. Mancano ancora pochi giorni, fino al 23 febbraio, per visitare la mostra dedicata al pittore francese Renoir, con i capolavori dalle Collezioni del Musée d’Orsay e dell’Orangerie di Parigi.

 

Dal 24 febbraio infatti i 60 dipinti esposti rientreranno a Parigi, al Musée d’Orsay che ha concesso il prestito  delle opere per oltre 4 mesi.

 

Per favorire il pubblico – ad oggi oltre 200.000 visitatori – nelle giornate del 15, 16 e 21 febbraio l’esposizione chiuderà alle 22.30.

 

(Foto: il Torinese)

Accordo tra Booking Piemonte e Terra nostra

Si amplia ulteriormente l’offerta ricettiva presente sul portale, dando la possibilità agli utenti di scegliere tra un ventaglio di circa 250 strutture agrituristiche dai comfort e servizi adeguati alle esigenze del turismo moderno ma allo stesso tempo coerenti con l’attività agricola e il contesto rurale

 

agriturismoBooking Piemonte, il portale ufficiale del turismo della Regione, ha siglato una collaborazione con Terranostra Piemonte, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio di Coldiretti nata per promuovere, sostenere e diffondere l’esercizio dell’agriturismo e la valorizzazione dell’ambiente rurale.

 

Grazie a quest’accordo, Booking Piemonte amplia ulteriormente l’offerta ricettiva presente sul portale, dando la possibilità agli utenti di scegliere tra un ventaglio di circa 250 strutture agrituristiche dai comfort e servizi adeguati alle esigenze del turismo moderno ma allo stesso tempo coerenti con l’attività agricola e il contesto rurale in cui si inseriscono.

 

Gli agriturismi di Terranostra potranno a loro volta beneficiare di un’ulteriore vetrina di promozione online, grazie a un banner presente sulla homepage del portale istituzionale di Regione Piemonte, che collegherà direttamente i due siti internet. Inoltre, le strutture affiliate a Booking Piemonte, saranno opportunamente segnalate con descrizioni ad hoc.