Insieme ai disegni, che abbracciano un arco temporale che va dai primi anni Quaranta al 1997, anche alcuni strepitosi grandi dipinti e una documentazione fotografica, testimonianza dell’artista al lavoro
GAM Torino presenta una grande esposizione dedicata ai lavori su carta di Roy Lichtenstein, maestro indiscusso della Pop Art, nato a New York (1923-1997). Per la prima volta arrivano in Italia circa 200 opere, grazie alla stretta collaborazione con l’Estate e la Roy Lichtenstein Foundation, oltre a importanti prestiti provenienti dalla National Gallery di Washington, dall’Art Institute di Chicago, e da molte collezioni pubbliche e private europee e italiane.
Insieme ai disegni, che abbracciano un arco temporale che va dai primi anni Quaranta al 1997, GAM presenta anche alcuni strepitosi grandi dipinti e una documentazione fotografica, testimonianza dell’artista al lavoro.
Un’occasione straordinaria che GAM offre al pubblico perché è rara la possibilità di ammirare un tanto rilevante quanto ricco corpus di opere su carta del maestro americano.
In mostra dunque la parte più intima e privata di Roy Lichtenstein e tra le opere, le Prime Idee, ovvero le idee primigenie, fonte di ispirazione di lavori che in un secondo tempo sono divenuti i grandi capolavori conosciuti nel mondo.
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Roy Lichtenstein, una delle principali figure dell’arte americana nel XX secolo, nasce a New York nel 1923. Nell’estate del 1940 studia presso la Art Students Legue di New York prima di iscriversi all’Università Statale dell’Ohio dove consegue la laurea di primo livello nel 1946 e di secondo livello nel 1949.Qui Lichtenstein si interessa allo studio sulla percezione visiva che porterà avanti per tutta la sua carriera. Chiamato alle armi nel 1943, Lichtenstein serve l’esercito militare degli Stati Uniti e presta servizio attivo in Europa all’inizio del 1945. Nel 1951 si tiene la sua prima mostra personale a New York. Viene riconosciuto internazionalmente come caposcuola della Pop-Art Americana nel 1962 quando espone le tele raffiguranti immagini di serie di fumetti e di prodotti comuni con tecniche prese in prestito dai mass media come l’utilizzo di colori primari e ombreggiati con il puntinato Ben-Day. Nella decade successiva, si trasferisce a Southampton, New York, ed espande l’uso delle riproduzioni oltre alla pubblicità e alle riviste di fumetti per includere stili e movimenti della storia dell’arte, dell’architettura e delle arti decorative. Questa decade testimonia anche il compimento di un certo numero di lavori pubblici e privati di grande scala. Le indagini di Lichtenstein intorno all’illusionismo, all’astrazione, alla serializzazione, alla stilizzazione e all’appropriazione continuano ininterrotte attraverso tutte le tecniche negli anni ’90. Nel 1994 completa un murales lungo più di 16 metri in seguito allestito nella stazione della metropolitana di Times Square a New York. Nel 1995, gli viene conferita la Medaglia Nazionale delle Arti, una delle onorificenze più prestigiose degli Stati Uniti. In aggiunta alla lista delle sue speculazioni visive, Lichtenstein inizia ad analizzare un’altra nuova realtà conquistata dagli anni ’90: i dipinti virtuali. Tuttavia le sue sperimentazioni sono presto stroncate dalla sua morte nel 1997.
“In quasi mezzo secolo di carriera ho dipinto fumetti e puntini per soli due anni.
Possibile che nessuno si sia mai accorto che ho fatto altro?”
R.L.
(www.gamtorino.it)


La piattaforma online che permette al pubblico di tutto il mondo di collegarsi in rete e vivere l’esperienza di un tour virtuale nelle sale in cui sono esposti grandi capolavori
All’insegna di “Make a bridge moving in the cities” il 30 settembre parte la prima edizione torinese di “Oriental Design Week”e fino al 5 ottobre la Promotrice delle Belle Arti ospita i designer più innovativi di Cina, India, Iran e Corea. Arrivano da lontano per confrontarsi e dialogare con l’occidente e costruire un ponte tra est ed ovest, da percorrere sulle orme di nuove opportunità economiche. “Opportunità” è proprio la parola chiave del progetto, che raccoglie il testimone dal Fuori Salone Sarpi Bridge della settimana milanese dedicata al design, e fissa nel capoluogo subalpino una tappa importante.
Il paese capofila è la Cina, con numerose mostre ed installazioni; come il mega video “Made in Chinitaly” che lascia il visitatore oscillante tra fascinazione e sconcerto, alle prese con un messaggio forte, chiaro, e allarmante. La velocità con cui sta cambiando la produzione tessile è simboleggiata da schermi che riproducono i frenetici aghi delle macchine da cucire, audio a tutto volume e colonne di stoffe colorate che scorrono in loop, no stop.a
Grande partecipazione alla Giornata per la Famiglia promossa dal Forum delle Associazioni Familiari, svoltasi per tutta la giornata di domenica in Piazza Carlo Alberto, col titolo “La Famiglia Alleanza fra generazioni Ricchezza per la nostra città”. 
Spiega Giampiero Leo, uno dei promotori: “Noi crediamo che la famiglia sia veramente una delle cellule fondamentali della società e, se si deteriora questa cellula, non può che risentirne l’organismo sociale intero. Questa valenza della famiglia esiste da sempre ma, oggi, in una società parcellizzata, disarticolata e individualista come questa (non a caso i sociologi la definiscono società liquida, e parlano di coriandolizzazione della società), la sua funzione è fondamentale come non mai”.


Particolarmente riuscita la presentazione ai cittadini delle attività associative torinesi, con la presenza di decine di stand
Il prete caldeo cattolico di 36 anni, parla al telefono con amici iracheni del Kurdistan. Nato a Dohuk,città della regione curda (diocesi di Zakho), trasformata, a causa dell’Isis, in un immenso campo profughi, è ospite di una parrocchia di Moncalieri. L’esodo dei cristiani dall’Iraq e dal Medio Oriente è al centro delle preoccupazioni della chiesa irachena. Il rischio di abbandonare del tutto il Paese è concreto e serio

La Giornata per la Famiglia promossa dal Forum delle Associazioni Familiari, si terrà domenica in Piazza Carlo Alberto

Nei cinque giorni di Torino Spiritualità gli operatori e i volontari di Fondazione Paideia saranno presenti sui luoghi dei principali appuntamenti con stand informativi e di raccolta fondi a sostegno dei progetti in corso