ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 510

Generazione 2030

In Nuvola Lavazza dialogo tra le generazioni e nuova tappa del progetto TOward 2030

La Mole Antonelliana illuminata con i colori dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

 

Torino, 4 giugno 2019 – I giovani sono i protagonisti dell’incontro nazionale “Generazione 2030”, promosso dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) in collaborazione con Lavazza e con il patrocinio della Città di Torino, ospitato oggi presso Nuvola Lavazza. Con questo evento nazionale, Lavazza rinnova l’impegno con il Festival dello sviluppo sostenibile e il supporto ad ASviS, per promuovere un cambiamento culturale e richiamare l’attenzione sulla necessità per il nostro Paese di compiere significativi progressi verso i traguardi previsti dall’Agenda 2030. L’incontro di quest’anno è dedicato al Goal 4 nell’ampia accezione di educazione allo sviluppo sostenibile e si rivolge in particolare al mondo delle scuole superiori, università, young professional: i ragazzi vengono coinvolti non solo in qualità di destinatari delle iniziative, ma soprattutto come attivi protagonisti dei cambiamenti in atto. “Vogliamo sostenere la voce della “generazione Greta”, diventata simbolo della lotta contro i cambiamenti climatici, e creare per i ragazzi momenti di dialogo con le istituzioni e con i decisori del mondo scolastico e universitario per di individuare insieme percorsi educativi e rafforzare la cultura della sostenibilità e diffondere la conoscenza dell’Agenda 2030” – afferma Enrico Giovannini, portavoce di ASviS, durante l’incontro a Torino. Aprono la giornata i saluti istituzionali, con la sindaca di Torino Chiara Appendino Lorenzo Fioramonti, Vice Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con Francesca Lavazza, Membro del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda, e Ernest “ZACH” Zacharevic, street artist di fama internazionale, tutti protagonisti del progetto TOward 2030. What Are You Doing?, fortemente voluto dalla Città di Torino e da Lavazza. È una nuova tappa dell’iniziativa di sostenibilità che parla attraverso la Street Art, inaugurata durante la scorsa edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile e che entro la fine del 2019 renderà la città, dal centro alla periferia, un amplificatore dei 17 Goal delle Nazioni Unite.

A Torino, inoltre, in occasione del Festival brilla un faro d’eccezione che richiama tutti all’impegno per lo sviluppo sostenibile: la Mole Antonelliana ogni sera è illuminata con il simbolo colorato dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Da quando Lavazza ha aderito all’Agenda 2030, abbiamo moltiplicato le iniziative che rispondono a quello che chiamiamo il Goal Zero, che si prefigge di comunicare in senso più ampio lo sviluppo sostenibile, a tutti e in tuttele sue sfaccettature. In questi due anni abbiamo condotto un’approfondita analisi degli impatti delle attività di Lavazza sui 17 SDGs e in tutti in nostri programmi stiamo seguendo la matrice proposta dale Nazione Unite” – evidenzia Mario Cerutti, Chief Institutional Relations & Sustainability Officer di Lavazza – “Questo impegnocapillare è espresso pienamente nel nostro Bilancio di Sostenibilità 2018 che, infatti, abbiamo intitolato “A goal inevery cup” e che da oggi è disponibile per tutti i nostri interlocutori, dai collaboratori a fornitori, dai partner locali e internazionali ai consumatori e a tutta la società civile”. La giornata dedicata all’Educazione Sostenibile continua con due panel di discussione. Il primo dà voce ai ragazzi ambasciatori della Generazione 2030, che propongono letture e punti di vista diversi su alcuni temidell’Agenda 2030: Andrea Borello e Luca Sardo del Movimento studentesco internazionale “Fridays for Future”, Mohamed Aly e Federico Fais rappresentanti di SottoSopra – Movimento giovani per Save the Children e Michela Contarin, Presidente eletta AIESEC Italia.

Segue un ampio confronto tra i rappresentanti di istituzioni, scuole, università, fondazioni e imprese con l’obiettivo di stabilire azioni e strategie efficaci che raccolgano concretamente la domanda di cambiamento deigiovani. Intervengono Andrea Gavosto, Direttore Fondazione Agnelli, Massimiliano Gianotti, Head of International Coordination, Financial Education & Voluntary Work di UniCredit, Marco Giusta, Assessore allePolitiche Giovanili e Diritti del Comune di Torino, Patrizia Lombardi, Presidente del Comitato di Coordinamento della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS), Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per ilsistema educativo di istruzione e di formazione e Christian Zulberti, Head of Relations with Universities and Research Centres, Enel Foundation.

Chiude un key note speech di Stefano Mancuso, una delle massime autorità mondiali nel campo della neurobiologia vegetale, che ha curato “La Nazione delle Piante”, esposizione divulgativa scientifica di cui Lavazza è Main Partner, in corso fino al 1° settembre 2019 in Triennale Milano, all’interno della XXII Esposizione Internazionale. Nuvola Lavazza, infine, nel pomeriggio ospita lo Youth Speak Forum 2019 organizzato da AIESEC, associazione internazionale che propone progetti di volontariato internazionale, viaggi di volontariato e stage e lavoro all’estero.

Torino area di crisi complessa? Ecco il percorso

Sono stati definiti i prossimi passi per l’applicazione del decreto del Ministero dello Sviluppo economico che riconosce i 112 Comuni del sistema del lavoro di Torino come area di crisi complessa: la Regione Piemonte, con la collaborazione di Ires,predisporrà un documento di proposte operative da sottoporre ai partner locali per l’applicazione delle misure previste, con l’obiettivo di individuare precise risorse e strategie da far inserire nella legge nazionale di bilancio del 2020. Il documento si concentrerà sulle priorità già individuate, quali l’accompagnamento dell’automotive verso l’elettrico, l’aerospazio, l’industria 4.0, la salute e le biotecnologie, filiere che possono far riferimento a progetti già avviati come il Competence e Manufacturing Center e il nuovo Parco della Salute. E’ questo il risultato di un incontro svoltosi il 6 maggio in Regione al quale hanno partecipato gli assessori regionali alle Attività produttive e al Lavoro e rappresentanti di Città metropolitana, Comune di Torino, organizzazioni imprenditoriali e sindacali. Dall’analisi della situazione è anche emersa l’esigenza di verificare nel confronto con il Ministero dello Sviluppo economico l’effettiva entità delle risorse e degli strumenti che potranno essere attivati. E’ stato poi annunciato che il presidente della Regione chiederà al Ministero dello Sviluppo economico di integrare il gruppo di coordinamento con i Ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente e con la Città metropolitana di Torino.
 

www.regione.piemonte.it

Ingegneri e scienze umane

Tutte le principali università tecniche centro e nord-europee, così come quelle nordamericane, hanno da almeno vent’anni introdotto in maniera mirata una componente di humanities, cioè corsi dedicati a materie umanistiche, nella formazione dei loro studenti, con almeno uno o due corsi obbligatori all’inizio del percorso universitario uniti a un’offerta di corsi di humanities a scelta a completamento della formazione individuale

 

Con l’obiettivo di allinearsi alle migliori esperienze internazionali e arricchire la propria offerta didattica, l’attività di ricerca e quella di terza missione e di responsabilità sociale grazie al contributo di studiosi umani e sociali specificamente interessanti ai temi della scienza e della tecnologia, il Politecnico di Torino ha costituito il Gruppo di Lavoro SUSST – Scienze Umane e Sociali per le Scienze e la Tecnologia, di cui fanno parte, oltre a Juan Carlos De Martin (coordinatore), Giovanni Durbiano, Giovanni Vincenzo Fracastoro, Vittorio Marchis (Politecnico di Torino), Maurizio Ferraris e Peppino Ortoleva (Università degli Studi di Torino), Cristina Becchio (IIT e Università degli studi di Torino), Paolo Volonté (Politecnico di Milano) e Luca De Biase (scrittore e giornalista).

 

Dopo un confronto con le diverse aree culturali dell’Ateneo e con le più significative esperienze europee, il Gruppo ha organizzato un primo incontro pubblico dal titolo “Quale ingegnere per il XXI secolo?” per condividere le riflessioni sul ruolo delle scienze umane e sociali nella formazione degli ingegneri frutto del lavoro di questi mesi del Gruppo SUSST, portare testimonianze qualificate di esperti internazionali e confrontarci con la comunità accademica e con esponenti della società civile.

 

L’incontro è il risultato finale della prima fase di istruttoria; nei prossimi mesi, il Gruppo SUSST elaborerà un rapporto che verrà consegnato agli Organi di Governo dell’Ateneo nell’autunno, in modo che le indicazioni emerse possano divenire azioni concrete per innovare la formazione degli studenti e, in generale, migliorare l’impatto del Politecnico.

 

“Lo sviluppo della cultura politecnica necessita, per proporre adeguate risposte alle attuali sfide etiche, politiche e sociali che ci pone la complessità del mondo contemporaneo, di una maggiore interazione con le scienze umane e sociali, soprattutto per quello che riguarda le ingegnerie”, commenta il RettoreGuido Saracco, che prosegue: “Il nostro obiettivo è di creare impatto autentico sulla società e, per farlo, dobbiamo formare ingegneri sempre più creativi, che devono saper andare oltre alla pura formazione tecnica”.

 

Dopo i saluti del Rettore Guido Saracco e di Juan Carlos De Martin, Delegato del Rettore per la Cultura e la Comunicazione e coordinatore di SUSST, il programma dell’incontro di oggi ha proposto gli interventi di illustri personalità che a livello europeo si sono occupate di queste tematiche: Hervé Biausser (ex Rettore dell’École Centrale di Parigi), Béla Kapossy (Dean del College of Humanities dell’EPFL), Filippo Santoni de Sio (Docente di Etica della Tecnologia, TU Delft), Olivier Bouin (Direttore della Rete di Istituti di Studi Avanzati, Francia) che hanno illustrato alcune delle più interessanti realtà europee.

 

Nel pomeriggio, un panel moderato da Luca De Biase ha ragionato sulla proposta di un modello italiano: sono intervenuti Guido SaraccoGianmaria Ajani, Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Christian Greco, Direttore del Museo Egizio, Maurizio Ferraris, di Iniziativa “Scienza Nuova” dell’Università di Torino eDonatella Pinto, Head of Human Resources di COMAU S.p.A.

Ha concluso la giornata l’intervento di Sebastiano Foti, Vice Rettore per la Didattica del Politecnico.

 

“Proprio nel nostro Ateneo sono nate alcune delle prime riflessioni sul rapporto tra scienze umane e sociali e tecnologia, con la pionieristica esperienza dell’Istituto Superiore di Scienze Umane di circa 20 anni fa; oggi, facendo tesoro delle esperienze esistenti, a partire dal Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio e dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione, il Politecnico intende non solo riproporre nel dibattito accademico questi temi, ma proporre azioni concrete per formare ingegneri migliori perché consapevoli delle conseguenze del loro lavoro e quindi capaci di prendere decisioni più ragionate e, in senso generale, di lavorare meglio in un mondo che sta cambiando”, ha commentato Juan Carlos De Martin, Delegato del Rettore per la Cultura e la Comunicazione e coordinatore del Gruppo di lavoro SUSST.

Chiuso il Master “Cultural Property Protection in Crisis Response”

Si è concluso  presso la sala degli stemmi di Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito il Master internazionale di I livello in “Cultural Property Protection in Crisis Response”

Alla cerimonia di chiusura e consegna degli attestati, hanno presenziato numerose autorità civili e militari tra cui, l’Ambasciatore Maurizio Enrico Serra, ed il Prof. Fausto Pocar, Presidente dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo, ospiti d’onore dell’evento, il Prof. Edoardo Greppi, Direttore Scientifico del Master, il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante dell’Istituto di Studi Militari, ed il Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Questa prima edizione del master, completamente in lingua inglese, organizzato dalla SUISS (Scuola Universitaria Interdipartimentale in Scienze Strategiche) dell’Università degli Studi di Torino, ha avuto una durata complessiva di un anno con una fase a “distanza” ed una “residenziale” che si è svolta presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Durante il corso si sono studiate materie quali: il diritto internazionale, e tutti gli aspetti economici, sociologici e politici sulla cultural property protection in periodi di crisi, intesi sia durante i conflitti armati che

durante le calamità naturali, inoltre master durante si sono svolti dei seminari ambientati tra vari siti culturali della città di Torino. Il master che hanno svolto i rappresentanti dell’Esercito Italiano, dell’Arma dei Carabinieri ed i frequentatori civili, provenienti da 8 differenti nazioni, pone questa futura generazione di professionisti militari e civili come un unicum professionale nel panorama nazionale ed internazionale avendo acquisito delle approfondite competenze secondo gli standard UNESCO, nella protezione e tutela del patrimonio artistico-culturale in tempi di crisi. Il Master “Cultural Property Protection in Crisis Response” colloca sempre più a livello internazionale, il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito in collaborazione con la SUISS, tra gli Istituti di Studi Militari con le più ampie offerte formative.

Al via il “Progetto Ecoisola Filadelfia”

A partire dal prossimo mese di giugno Amiat Gruppo Iren, in collaborazione con la Città di Torino e la Circoscrizione 8 di Torino, darà il via ad un nuovo progetto sperimentale di raccolta rifiuti, il “Progetto Ecoisola Filadelfia”, che interesserà l’area del quartiere Lingotto Filadelfia compresa tra corso Traiano, corso Croce, corso Unione Sovietica e via Vigliani.
 
Il progetto, che coinvolgerà circa 8.000 abitanti, costituisce la prima ampia sperimentazione di raccolta differenziata di prossimità con accesso controllato a Torino e prevede nello specifico la sostituzione delle attuali attrezzature stradali per la raccolta dei rifiuti con nuovi cassonetti utilizzabili solo dai residenti tramite una personale tessera elettronica. Un ulteriore passo per estendere la differenziata, renderla più efficiente e sostenere così l’obiettivo dell’amministrazione comunale del 65% di raccolta differenziata entro il 2021.
 
I nuovi contenitori collocati su suolo pubblico costituiranno le cosiddette ecoisole. Ogni ecoisola sarà costituita da 4 nuovi cassonetti con accesso controllato per la raccolta del vetro e degli imballaggi in metallo, degli imballaggi in plastica, del rifiuto organico e del residuo non recuperabile. Per la sola frazione della carta verrà invece mantenuta la modalità di raccolta “porta a porta” presso i cortili condominiali senza accesso controllato. In tutta l’area interessata verranno create complessivamente 29 ecoisole.
 
Come da consuetudine l’attivazione del servizio viaggerà parallelamente e in stretta correlazione con le attività di comunicazione collegate. Nei prossimi giorni, quindi, tutte le utenze interessate – domestiche, commerciali o produttive – riceveranno nella cassetta postale, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, materiale informativo dedicato.A seguire, gli addetti consegneranno porta a porta gratuitamente a ogni famiglia lo starter kit per la raccolta domiciliare composto da una biopattumiera, sacchi per la raccolta del rifiuto organico, sacchi per la raccolta degli imballaggi in plastica, un dépliant informativo e 2 tessere elettroniche.
 
Per consentire ai residenti di familiarizzare gradualmente con il nuovo sistema, inoltre, per tutto il mese di giugno, nel periodo di avvio del servizio, i cassonetti elettronici saranno mantenuti ad accesso libero, per poter conferire senza l’uso della tessera. Dalla prima settimana di luglio, poi, si procederà gradualmente con la chiusura dei contenitori.
 
Per limitare i possibili disagi e rendere più semplice possibile il passaggio da accesso libero ad accesso tramite tessera, nel periodo di transizione operatori incaricati Amiat Gruppo Iren saranno a disposizione presso le diverse isole ecologiche per aiutare i cittadini a utilizzare le nuove attrezzature.
 
Infine, per chiarire qualsiasi dubbio e permettere agli utenti non trovati durante il passaggio il ritiro dello starter kit, dall’11 luglio al 21 ottobre sarà allestito un punto informativo e distributivo dedicato presso il centro di raccolta Amiat di via Zini 139, tutti i giovedì e venerdì pomeriggio dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e tutti i sabati dalle ore 10.00 alle ore 13.00.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti si invita a visitare il sito www.amiat.it e a seguire la relativa pagina Facebook dedicata “Porta a Porta Torino: nuove attivazioni”.
 
 

Si vendono più case ma valgono meno

Gli immobili nella città metropolitana di Torino si vendono di più: Le vendite, infatti, sono state 25.000 nel 2018, ovvero il 4,5% in più rispetto al 2018. Purtroppo i valori a metro quadro stagnano al centro città e scendono  del 3% in periferia. E i negozi? I prezzi registrano  dei cali dal 2 al 5%, tranne il centro. I dati sono del Borsino Immobiliare Fimaa Torino, studio presentato all’Ascom di Torino. Dice il presidente Fimaa Torino, Franco Dall’Aglio. “L’Italia è il fanalino di coda in Europa, ha uno stock immobiliare obsoleto: soltanto il 9% degli edifici risale a dopo il 1990”.

Tav, Toninelli chiede di “non strumentalizzare”

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Per il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli gli attuali approfondimenti  sulla Tav “non possono essere oggetto di strumentalizzazione per negare l’intenso lavoro sulla realizzazione delle opere utili, grandi e piccole” svolto dal governo. Ha poi aggiunto rispondendo al question  time alla Camera: “E’ noto  come la realizzazione dell’opera fosse già ampiamente in ritardo prima di questo Governo e che la sua realizzazione abbia posto valutazioni di opportunità che richiedono di essere discusse approfonditamente in sede intergovernativa. Tutta l’attività svolta finora dal Governo, in trasparenza e spirito di confronto costruttivo, ha lo scopo di tutelare gli interessi dei cittadini italiani. Confermo l’impegno del Governo sugli investimenti per il rilancio dell’economia attraverso il miglioramento e potenziamento della mobilità di persone e merci e per l’indifferibile messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti”.

Nuove zone con limite 30 km in città

A Torino nuove  ‘Zone 30’, le  aree di mobilità dolce con limite di velocità a 30 chilometri orari per migliorare la coabitazione tra auto, bici e pedoni attraverso una riprogettazione degli spazi, con  interventi per “ridurre la congestione del traffico, la velocità dei veicoli e a favorire la pedonalità”, affermano in Giunta comunale. E il Comune approva così il progetto di fattibilità tecnico-economica di nuove ‘Zone 30’ in Vanchiglia, Basso San Donato, Borgo Campidoglio, via Di Nanni e piazza Carducci. “Con questi interventi si migliorerà la qualità urbana di tali aree”, commenta l’assessora alla Mobilità, Maria Lapietra. I lavori costano 593 mila euro e sono finanziati con fondi Pon Metro.

Casa, ecco il nuovo agente immobiliare post-riforma

Fiaip Piemonte, insieme al presidente nazionale Baccarini, spiega le novità previste dalla nuova legge, venerdì 31 maggio dalle ore 9.00 alla Nuvola Lavazza in via Bologna 32

La riforma della legge 39/89, che entrerà in vigore il 26 maggio, ha cambiato la professione del mediatore immobiliare, ampliandone le competenze da un lato e stringendo, dall’altro, sulle incompatibilità e sul conflitto di interesse. Chi può fare oggi l’agente immobiliare? E che cosa fa il nuovo agente immobiliare? A rispondere è Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) che organizza un convegno, aperto a tutti i professionisti del settore, per far luce sui nuovi obblighi e le nuove opportunità della riforma, a cui partecipa il presidente nazionale Fiaip, Gian Battista Baccarini.

L’appuntamento è venerdì 31 maggio dalle ore 9.00 al Centro Congressi della Nuvola Lavazza in via Bologna 32, a Torino
(Registrazione sul form: http://bit.ly/Convegno_FIAIP_31_maggio)

Sarà anche un’occasione d’incontro con i giornalisti per ottenere tante informazioni sul mondo dell’immobiliare torinese e piemontese. La modifica del comma 3 dell’art. 5 della legge professionale adempie alle disposizioni europee sugli obblighi del mediatore immobiliare e trasforma la figura dell’intermediatore, introducendo liberalizzazioni e incompatibilità nell’esercizio dell’attività di agente.

“La nuova legge accoglie il principio di terzietà di chi si occupa di una mediazione a garanzia delle parti coinvolte in una trattativa. Con questa riforma la professione di mediatore immobiliare fa un passo avanti nel riconoscimento legislativo e giuridico. Perché alzare la qualità professionale tutela il consumatore”, commenta Paolo Papi, presidente di Fiaip Piemonte.

Il conflitto di interesse sottolinea le incompatibilità per chi esercita l’attività di mediazione. Vale a dire che un dipendente pubblico, impiegato nel ufficio tecnico comunale, è inibito dalla professione di agente perché non può considerarsi parte terza.  Così come non possono svolgere trattative immobiliari dipendenti pubblici e privati, dipendenti di banca e di istituti assicurativi e finanziari e chi esercita professioni intellettuali se le loro attività sono, come recita la legge, “afferenti al medesimo settore merceologico per cui si esercita la mediazione”.

“Quindi geometri, ingegneri e architetti di uno stabile in vendita non possono anche intermediare i beni immobili che sono stati oggetto della loro opera professionale”, sintetizza Papi.

L’agente immobiliare era fino ad oggi l’unico professionista a non poter svolgere nessun tipo di attività imprenditoriale al di fuori di quella prevista.

La nuova normativa, contenuta nella Legge Europea nr. 37 del 3 maggio 2019, che entra in vigore il 26 maggio 2019, segna una vera e propria rivoluzione per chi svolge l’attività di mediazione immobiliare in Italia e pone sempre più l’agente immobiliare al centro della filiera del Real Estate, con tutti i vantaggi che ne derivano per il sistema Paese e per i consumatori.

Infatti se la riforma tiene fermi i divieti di accesso alla professione, allo stesso tempo consente oggi agli agenti immobiliari di offrire ai propri clienti una serie di servizi aggiunti, validi soprattutto per chi si occupa di turismo.

“Un passo in avanti importante per l’intera categoria, che grazie alla nuova legge potrà modernizzarsi  e competere sul mercato con i grandi del web”, conclude.

Intervengono:

Il Presidente Nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini

Il Segretario Nazionale Fiaip Fabrizio Segalerba

Il Presidente Confassociazioni Immobiliare Paolo Righi

Il Presidente Fiaip Piemonte Paolo Papi

l Presidente Provinciale Torino Aurelio Amerio

Riqualificazione dell'edilizia universitaria, i vincitori

Collegio Universitario Einaudi, EDISU Piemonte, Providence House e Università del Piemonte Orientale potranno ricevere i fondi stanziati dal MIUR e dalla Regione Piemonte

 
In relazione al Decreto Ministeriale n. 937/2016, che nei prossimi anni finanzierà la riqualificazione, l’ampliamento o la costruzione di residenze universitarie su tutto il territorio nazionale, sono state pubblicate le graduatorie degli enti vincitori del IV bando ex L. 338/00 dedicato all’edilizia universitaria.
 
In Piemonte Collegio Universitario EinaudiEDISU PiemonteProvidence House Università del Piemonte Orientale sono risultati tra gli enti potenzialmente beneficiari dei fondi stanziati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR) e dalla Regione Piemonte, per la realizzazione di alcuni progetti in cofinanziamento e di altri a seguire su eventuale ridestinazione dei fondi.
 
Il Collegio Universitario Einaudi – che potrà ricevere un contributo di oltre 5,3 milioni di euro – ha presentato al Ministero due progetti di riqualificazione: la Sezione Mole di Via delle Rosine 3 aumenterà il numero di posti alloggio con bagno privato a 148 (+32 rispetto agli attuali, 144 in camera singola e 4 in doppia) e avrà una foresteria e camere per visiting professor; la nuova Sezione Crocetta, all’interno dei locali dell’ex mensa universitaria di Corso Lione 24 che verranno convertiti in una residenza universitaria con 41 nuovi posti letto con bagno privato, sale studio, due foresterie, cucina di piano, connettività Wi-Fi e aria condizionata.
 
“Siamo fieri che i progetti di riqualificazione del Collegio Einaudi siano stati ritenuti degni e ammissibili di cofinanziamento da parte del MIUR e della Regione Piemonte.  – afferma Elisabetta BarberisPresidente del Collegio Universitario Einaudi – Utilizzeremo questi fondi per ampliare e migliorare i nostri spazi e garantire a un numero di studenti sempre più alto un luogo ricco di opportunità, dal punto di vista dei servizi e della formazione, in cui vivere al meglio gli anni universitari”.
 
L’EDISU Piemonte ha presentato al Ministero due progetti: la manutenzione straordinaria della Residenza Cercenasco per una nuova distribuzione degli spazi e degli impianti, con incremento dei posti letto e la nuova Residenza Lombroso, che verrà realizzata in stabile in diritto di superficie dalla Città di Torino, che offrirà 60 posti letto organizzati a nuclei abitativi costituiti da un numero di camere variabile, in grado di ospitare da 5 a 8 studenti, con il locale soggiorno e preparazione pasti in condivisione.
 
Afferma Marta Levi, Presidente dell’EDISU Piemonte: “Nell’ottica di uno sviluppo compatibile con le non molte risorse disponibili abbiamo centrato l’obiettivo di realizzare una nuova residenza universitaria in una zona della città su cui nel prossimo futuro si giocherà una partita importante di riorganizzazione degli atenei torinesi”.
 
La Providence House nell’ambito della cittadella del Cottolengo sta portando avanti una serie di attività nel campo delle risposte abitative a categorie sociali che possono avere delle sinergie o delle collaborazioni con la finalità di creare una solidarietà intergenerazionale e interculturale. In questa direzione si colloca il progetto della residenza universitaria per 171 posti alloggio con relative pertinenze esterne, sita nel quadrilatero posto tra Via Ludovico Ariosto e Via Cottolengo. Il finanziamento di 3,5 milioni sarà essenziale nel percorso di realizzazione di questa residenza posta in un luogo simbolo della multiculturalità della città.
 
L’Università del Piemonte Orientale potrà ricevere un contributo complessivo di 824.401 euro che sarà investito nel completamento della residenza universitaria “Castalia” a Novara. Il riutilizzo del sottotetto consentirà di realizzare 34 camere, di cui 22 singole e 12 doppie, per un totale di 46 posti letto, che porteranno la residenza a una capienza complessiva di 129 unità. Il costo totale dell’intervento è di 1.943.259,38 euro; detraendo la quota di co-finanziamento del MIUR e della Regione, l’Ateneo sopporterà, con propri fondi, un impegno economico pari a 1.118.858,38 euro.
 
“È davvero un’ottima notizia – afferma il professor Gian Carlo AvanziRettore dell’Università del Piemonte Orientale –. Lo stanziamento del Ministero, unito al prezioso contributo della Regione, ci permette di aggiungere un ulteriore importante tassello verso il completamento del Campus a Novara. La domanda di posti letto da parte dei nostri studenti, sia italiani fuori sede sia stranieri in Erasmus, è in costante crescita, segno di un’offerta didattica e di servizi di alta qualità riconosciuta. Al contempo è doveroso da parte nostra mettere in campo tutte le risorse di cui disponiamo. L’intervento del ministero e della Regione riconoscono il nostro impegno e ci permetteranno di adeguare l’offerta residenziale al bouquet dei nostri servizi per gli studenti”.
 
“In questi anni la nostra giunta ha sempre messo al centro del proprio programma il diritto allo studio universitario. – afferma l’assessora regionale ai Diritti, Monica Cerutti – Ciò ha significato coprire al 100 per cento le richieste di borse di studio degli studenti meritevoli, ma anche pensare ad altre forme di welfare universitario per i fuori sede. Con progettualità come quelle in graduatoria e da noi co-finanziate potremo adesso ampliare l’offerta di posti letto e migliorare la qualità delle residenze”.