ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 492

Afro&Motion 2019

Si svolgerà sabato 28 e domenica 29 settembre, presso il Pluriuso “Guido Mino” che sarà aperto il giorno 27 ad Ivrea.
Il Festival ha il patrocinio dei Comuni di Chiaverano ed Ivrea e il contributo di oltre 40 associazioni del territorio.
In un momento storico nel quale si cerca il nemico nel diverso e nel quale la propaganda becera la fa da padrona riteniamo che sia fondamentale confrontarsi, condividere esperienze e scoprire le altre culture.
Le tre giornate di Afro&Motion saranno caratterizzate da vari momenti di confronto, cucina e musica. Un bel modo per far conoscere persone, tradizioni e saperi che possono aiutarci a crescere.
Ci auguriamo che questa evento sia apprezzato da tutti, indipendentemente dalle idee politiche, e venga vissuto come un’occasione per imparare e per capire.
PROGRAMMA del weekend 27-29 settembre 2019

Dal 23 al 29 settembre presso lo ZAC sarà esposta la mostra fotografica “One day in Africa”.
Venerdì 27 settembre: alle ore 17 a Ivrea – piazza Ottinetti , corteo delle bandiere africane e sfilata di moda africana.
Ore 19,30 allo Zac: aperitivo a buffet Senegalese  (12 euro)
Ore 21 documentario sul Senegal “Contro Coltura” di Luca Puzzangara.
SABATO 28 SETTEMBRE presso il Salone Pluriuso di Chiaverano (piazza Ombre)
Saranno presenti stand delle associazioni organizzatrici, con prodotti africani.
Mattina: Convegno. Africa: Origine e futuro
    • Su Origini antropologiche dell’umanità in Africa con gli antropologi Annamaria Fantauzzi e Alberto Salza.
    • Su Le Afriche di oggi, interverranno Marie-Jeanne Balagizi, membro del comitato del Forum donne africane italiane e Nouhoum Traore, Vice Presidente dell’Associazione Mosaico–Azione per i rifugiati, collaboratori del Centro Piemontese di Studi Africani.
    • Modera: giornalista della rivista “ Africa
ore 13 – Pranzo: Africa a tavola
Pomeriggio:
“ L’ora delle relazioni” per conoscersi.
Laboratori di danza, acconciature tipiche, percussioni. Jam-session tra percussionisti. Presentazione delle associazioni con progetti in Africa.
Ore 19,30 – Cena: Africa a tavola
Ore 21 – Concerto di musicisti africani
DOMENICA 29 SETTEMBRE  (GIORNATA MONDIALE DEI MIGRANTI) – presso il Salone Pluriuso di Chiaverano (piazza Ombre)
Saranno presenti stand delle associazioni organizzatrici, con prodotti africani.
Mattina: Convegno : L’Africa fra noi
    • Gli africani in Italia : Testimonianze di africani in Canavese ( a cura di Osservatorio migranti, Consorzio Inrete, Coooperative). Le rimesse dei migranti.
    • Gli aspetti legali delle migrazioni
ore 13 – Pranzo: Africa a tavola
Pomeriggio:
ore 15: partita di calcio  Africa vs Canavese, nel campo di calcio adiacente il salone.
ore 16,30: Musiche e danze africane: intervento della scuola Baobab di Ivrea.
Presentazione delle associazioni con progetti in Africa.
ore 19,30 –  Cena: Africa a tavola
Ore 21 – Concerto di musicisti africani
Le organizzazioni promotrici:  ACMOS, Albo delle associazioni di Ivrea, ANPI, Ass. Lucy, Ass. Moabi, Associazione Ponte per l’Africa, Azione Cattolica Ivrea, Baobab, Casa della Pace, Centro Documentazione Pace, Centro Gandhi, Centro migranti, Chiesa Valdese di Ivrea, CISV di Albiano, Comunità Artaban di Burolo, Coop. Marypoppins, Croce Rossa Ivrea, Emergency, Fraternità Carmelitana di Lessolo, Good Samaritan, Il Sogno di Tsige, InReTe Consorzio Servizi Sociali, L’Albero della Speranza ODV, La rivista Africa, Legambiente circolo Dora Baltea, Libera Coordinamento Ivrea e Canavese, MIR, Osservatorio Migranti, Parrocchia di Chiaverano, Pax Christi di Ivrea, Seniores International Experts Volunteers, Senza Confini, ZAC coop.
Con il contributo di: Associazione Culturale Panafricando, AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), Le ricette del dialogo, LVIA, Associazione Stelo ONLUS, Centro Piemontese Studi Africani, Centro servizi VOL.TO.
Con il Patrocinio dei comuni di: Chiaverano e Ivrea.

L’evento sarà seguito in diretta radio streaming da Radio Spazio Ivrea

La Festa nazionale del condominio

Sabato 28 settembre in corso Palestro 14

 

Sabato 28 settembre in corso Palestro 14 ci sarà la Festa Nazionale del Condominio organizzata da Ape Confedilizia Torino, ideata ed indetta nel 2003 da Confedilizia.

Il tema che farà da filo conduttore alla Festa è “l’abbattimento delle barriere architettoniche”.

Si tratta di un’occasione che vuole modificare la percezione del condominio con incontri di approfondimento su temi di attualità, attività di intrattenimento e svago, per creare una giornata di serena aggregazione, esaltando gli aspetti positivi e attenuando le problematiche e che ha come protagonista il proprietario di casa.

Il programma:

La giornata si aprirà alle 9,30 con i saluti di Pier Luigi Amerio, Presidente di APE Torino, Giorgio Spaziani Testa, Presidente di Confedilizia, Tommaso Mongiovì, Presidente A.G.I.A.I., autorità comunali e regionali e Cristian Tarasco, Referente P.E.B.A. Comune di Torino.

 

Alle 10,30 Vincenzo Nasini, Vicepresidente Confedilizia e Responsabile del Coordinamento Condominiale di Confedilizia illustrerà le “Barriere Architettoniche nel Condominio”.

 

“P.E.B.A.: I Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche” è l’argomento che sarà trattato alle 11 da Silvia Fasolo, Consulente Studio Mellano Associati.

 

Roberto Rosso, Assessore Regione Piemonte per i Diritti Civili, tratterà alle 11,20  “Impegni e Prospettive di Governo”

 

Gabriele Piovano, Presidente Consulta per le Persone in Difficoltà alle 11,45 parlerà dell’esperienza del CPD

 

Alle 12,15 Roberto Grassi Reverdini, Notaio, si occuperà del “Dopo di Noi”, Trust, Affidamento, ecc.

 

Alle 12,45 si aprirà il dibattito.

 

Durante la giornata dalle 10 alle 18 è prevista animazione per i bambini e nel pomeriggio si potrà assistere alle 15,30 a dimostrazioni  di boccia paralimpica e alle 16,30 ad un’esibizione di danza dell’Associazione Ballo Anch’io.

Commercialisti in sciopero

Tutte le nove associazioni di rappresentanza dei Commercialisti aderiscono alle giornate di sciopero del 30 settembre e primo ottobre prossimi

 

Nei giorni 30 settembre e 1 ottobre è stata proclamata l’astensione degli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili dalle associazioni nazionali dei Commercialisti ADC-AIDC-ANC-ANDOC-FIDDOC-SIC-UNAGRACO-UNGDCEC-UNICO, nel rispetto delle modalità contemplate dal codice di autoregolamentazione dell’Ordine. L’astensione riguarderà la trasmissione telematica, quali intermediari, dei modelli di pagamento F 24 nei giorni 30 settembre e primo ottobre, e la partecipazione ad udienze presso le Commissioni Tributarie provinciali e regionali dal 30 settembre al 7 ottobre prossimi.

“Si tratta di uno sciopero di carattere storico – spiega il dottor Marco Ziccardi, commercialista torinese e presidente dell’Accademia Dottori Commercialisti, nata a Torino nel dicembre 2017 affiliata all’Andoc (Associazione Nazionale Dottori Commercialisti) – in quanto vi hanno aderito tutte le sigle sindacali ed ha ricevuto l’appoggio del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti. Chiediamo al Ministero dell’Economia e delle Finanze una minore burocratizzazione, che oggi grava sugli studi professionali e sui loro clienti, ed una maggiore certezza nel diritto tributario che, a differenza di altre branche del diritto, è soggetto in Italia a cambiamenti continui ed incessanti”.

“Il Governo infatti – prosegue il dottor Ziccardi – con il suo silenzio-assenso si assume la responsabilità politica della violazione dei diritti del contribuente, che è insita nella introduzione stessa dello strumento egli ISA e nella più generale gestione dei rapporti tra Erario e Contribuente. I commercialisti non possono né devono essere considerati un semplice strumento di riscossione, proprio nel momento in cui si palesa l’esigenza di incrementare il gettito tributario. Rivendichiamo, invece, un ruolo attivo nel costruire un nuovo contesto normativo tributario nazionale”.

“Due sono gli obiettivi – prosegue Marco Ziccardi – che noi commercialisti ci prefiggiamo con questo sciopero, la piena e vera attuazione dello Statuto del Contribuente, con veri poteri da attribuire ai Garanti del contribuente di inibire l’applicazione delle norme che risultano vessatorie, e la realizzazione di un rapporto tra Stato e professionisti, che siano esperti e qualificati in materia tributaria. Ogni nuova norma dovrà essere concertata con le rappresentanze di categoria, come avviene in ogni altra relazione sociale e industriale. I commercialisti devono, altresi’, essere tutelati nell’esercizio della loro professione dalla concorrenza sleale di soggetti che operano al di fuori dell’Ordine dei Dottori commercialisti, soggetti che non seguono l’aggiornamento professionale obbligatorio per tutti gli iscritti, pari a 30 crediti l’anno, e che svolgono abusivamente la professione”.

L’ Accademia dei Dottori commercialisti, nata a Torino nel 2017, nasce come associazione di secondo livello per aggregare   e rappresentare, a livello istituzionale nazionale, le diverse Accademie territoriali dei Dottori commercialisti, allo scopo di porre al centro del loro operato il rispetto per la meritocrazia, la cultura e l’etica.

 

Mara Martellotta

 

Iren aumenta gli investimenti

Iren è pronta a cogliere opportunità di sviluppo anche di dimensioni rilevanti e per il 2024 prevede investimenti (+10%) e marginalità (Ebitda oltre 1 mld €) in crescita.

 

 

3,3 miliardi di euro di investimenti, Ebitda atteso a oltre 1 miliardo di euro, centralità del cliente/cittadino nelle scelte strategiche, focus sull’economia circolare e volontà di cogliere opportunità di sviluppo anche di dimensioni rilevanti.

 

Sono questi i principali obiettivi del piano industriale di Iren al 2024 presentato ieri a Milano alla comunità finanziaria. Un piano fortemente orientato allo sviluppo che prevede una crescita organica pari a 200 milioni di euro, sostenuta da investimenti nelle reti, volti a massimizzare qualità ed efficienza dei servizi, nell’ambiente, per progetti riguardanti l’economia circolare e lo sviluppo di impianti di trattamento rifiuti, nel settore Energy grazie all’estensione del teleriscaldamento e a una maggiore flessibilizzazione degli impianti di produzione elettrica. A questi si aggiungono la riconferma delle concessioni in scadenza in ambito gas, servizio idrico integrato e raccolta rifiuti, la partecipazione a gare gas in atem di interesse e la crescita della customer base con il raggiungimento di 2,25 milioni di clienti al 2024 con un forte focus sullo sviluppo di servizi aggiuntivi come il new downstream, l’e-mobility, i pagamenti digitali e il miglioramento della customer experience.

 

Un percorso di crescita sostenuto da efficienza, con il raggiungimento di sinergie per 62 milioni di euro; sostenibilità, con 2 miliardi di euro di investimenti previsti in progetti di economia circolare, uso delle risorse idriche, decarbonizzazione e creazione di città resilienti; persone, favorendo il ricambio generazionale e lo sviluppo di nuove competenze, e digitalizzazione dei processi del Gruppo, per i quali sono previsti 350 milioni di euro di investimenti per rendere più efficiente l’organizzazione e fornire servizi a elevato valore aggiunto a clienti e cittadini.

 

Secondo Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato del Gruppo Iren, “il Piano Industriale 2019-2024 conferma l’impostazione strategica attuata negli ultimi anni, convalidandone i pilastri industriali di centralità e valore del cliente, transizione energetica, sostenibilità delle risorse e rivoluzione tecnologica. L’obiettivo del piano è quello di rafforzare il profilo industriale del Gruppo investendo nella crescita, nell’efficienza dei processi e nell’eccellenza operativa al fine di mantenere un ruolo centrale nel percorso di consolidamento del settore. A tal fine sono stati inseriti a piano progetti considerati opzionali lo scorso anno, incrementando del 10% il valore complessivo degli investimenti che raggiunge i 3,3 miliardi di euro.”

 

In questo scenario di investimenti e marginalità crescenti, forte della priorità strategica riservata alla crescita sia organica sia per linee esterne – grazie al miglioramento della qualità della posizione finanziaria netta favorita dall’operazione di OLT appena conclusa e agli investimenti corporate effettuati – il Gruppo Iren si appresta a cogliere opportunità di sviluppo anche di dimensioni rilevanti grazie al modello di business impostato negli anni e al miglioramento dei ratio finanziari.

 

Dal punto di vista finanziario, il piano industriale prevede un rapporto posizione finanziaria netta/EBITDA a 2,4x al 2024, un utile netto a fine piano a 300 milioni di euro e conferma la dividend policy che prevede un incremento costante del dividendo del 10% annuo con un pay-out ratio medio che passerà dal 50% circa del 2019 al 60% a partire dal 2022.

 

“Il piano industriale appena approvato manifesta l’intenzione del Gruppo di perseguire nel track record di crescita dimostrato negli ultimi anni, incrementando ulteriormente gli investimenti (+86% rispetto al piano del 2015), con importanti ricadute sui territori in cui operiamo in termini di creazione di valore. L’attenzione ai territori e alle comunità è evidente anche nella qualità degli investimenti pianificati dei quali 2 miliardi di euro sono destinati a progetti con impatti positivi in termini di sostenibilità ambientale e sociale. Ci vogliamo porre come soggetto abilitatore allo sviluppo dei territori serviti, aiutandoli ad affrontare le sfide di sostenibilità economica, energetica e ambientale e i nuovi scenari di innovazione nei servizi”, ha concluso Renato Boero, Presidente del Gruppo.

 

Per quanto riguarda il Piemonte, il Piano Industriale al 2024 di Iren prevede:

 

  • – il raggiungimento di una percentuale di raccolta differenziata al 61%, in crescita del 12% rispetto a oggi,
  • – la realizzazione di 3 impianti di trattamento dei materiali raccolti in maniera differenziata:
    • o 1 impianto a Borgaro di selezione e separazione della carta/plastica
    • o 1 impianto a Vercelli di produzione di pallet derivante da legno raccolto in maniera differenzia
    • o 1 biodigestore a Santhià che tratterà la frazione organica producendo biometano.
  • Aumento delle volumetrie teleriscaldate (+10 milioni di metri cubi) grazie alla realizzazione di sistemi di accumulo di calore (costruzione di 2 impianti di storage)
  • 1 impianto di storage elettrico a Torino Nord
  • 1 impianto di raffreddamento ad aria della centrale di Moncalieri che sostituirà l’acqua del Po attualmente utilizzata per raffreddare l’impianto con conseguente miglioramento dell’impatto ambientale e della disponibilità dell’impianto.

 

 

Complessivamente, il Piano Industriale di Iren al 2024 prevede che il 96% dei 3,3 miliardi di investimenti previsti sia realizzato nei territori di riferimento del Gruppo. In arco piano, Iren investirà quindi 720 euro per ciascun abitante servito, con un incremento del 39% rispetto al periodo 2014-2019 e conseguenti benefici in termini di servizi erogati.

 

Un impatto sul territorio che particolarmente sarà significativo anche alla luce della prevista crescita del personale (tasso di turnover positivo) e dell’indotto generato in termini di occupazione indiretta (+14%).

 

Un’attenzione importante sarà data alla sostenibilità, ambito in cui sono previsti 2 miliardi di investimenti che porteranno a un incremento del 35% dei veicoli elettrici, a una riduzione del 5% delle perdite idriche, a un aumento dell’8% della percentuale della raccolta differenziata, a 1 milione di contatori elettronici installati su gas, acqua, energia elettrica e a 200 milioni di euro di investimenti nell’efficienza energetica.

 

Come conoscere e prevenire la morte improvvisa del lattante

E’ responsabile del 25% dei decessi dei neonati tra 1 e 12 mesi

 

Venerdì 27 e sabato 28 settembre 2019, presso il Museo nazionale dell’Automobile di Torino, si terrà il 1° Congresso SIDS SUID Stillbirth – “Conoscere per prevenire”, organizzato dall’associazione SUID & SIDS Italia Onlus e dalla dottoressa Silvia Noce dell’ospedale Regina Margherita di Torino.

Si tratta di un congresso desiderato dalle famiglie vittime delle morti improvvise e inaspettate, tra cui la Sudden infant Death Syndrome (Morte improvvisa del lattante), che mette a confronto le esperienze internazionali con lo scopo di fornire importanti strumenti per sensibilizzare e rendere consapevoli sull’importanza della ricerca scientifica e della prevenzione in questi ambiti.

L’acronimo SUID (o SUDI), dall’inglese “Sudden and Unexpected Infant Death” (Morte improvvisa ed inaspettata del lattante), viene utilizzato per indicare tutte le morti improvvise ed inaspettate da 1 a 12 mesi di età indipendentemente dalla causa. I casi di S.U.I.D. che restano privi di spiegazione possono essere classificati come S.I.D.S.. Quindi la S.I.D.S. è una delle cause di S.U.I.D., essendo responsabile di circa l’80% delle morti improvvise ed inaspettate. Il restante 20% dei casi viene riferito ad una causa certa. La S.I.D.S., dall’acronimo inglese Sudden Infant Death Syndrom (Sindrome della morte improvvisa del lattante) è definita come “la morte improvvisa ed inaspettata di un bambino di età inferiore a 12 mesi che si verifica durante il sonno e che resta priva di spiegazione dopo un’attenta analisi del caso che comprende l’effettuazione di un’autopsia completa, la revisione delle circostanze del decesso e la valutazione della storia clinica della vittima”.

Più che di una malattia, si tratta di un tragico evento, epilogo inaspettato di un fenomeno ancora in parte sconosciuto che insorge improvvisamente in un bambino sano. Un’altra caratteristica distintiva della S.I.D.S. è la sua predominanza nel sesso maschile, che presenta un rischio superiore del 30 – 50% rispetto a quello femminile. La morte sopraggiunge verosimilmente nel sonno in circa l’86% dei casi ed è per questo motivo che la S.I.D.S. rientra nella classificazione internazionale dei disturbi del sonno che sono di pertinenza della medicina del sonno e della tecnologia strumentale di cui essa dispone, gli accertamenti diagnostici ed i presidi preventivi mirati ad individuare e proteggere i soggetti a rischio.

L’associazione SUID & SIDS Italia Onlus, un’associazione di carattere nazionale, fondata a Torino nel 2016 da famiglie che hanno perso il loro figlio a causa di questi eventi, vede al suo fianco, nella natura multidisciplinare di questi decessi, famosi esperti internazionali ed i tre Centri SIDS italiani, quello piemontese rappresentato dalla dottoressa Silvia Noce dell’ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino e Direttore Scientifico del congresso e successore dell’esperto nel campo dottor Alessandro Vigo; quello lombardo rappresentato dalla dottoressa Luana Nosetti e quello siciliano rappresentato dal dottor Raffaele Pomo.

La mission dell’Associazione mira a ridurre la mortalità su questi eventi improvvisi ed inattesi, di cui parte potrebbe essere resa anche evitabile.

Nonostante i notevoli progressi, realizzati nella mortalità infantile nel primo anno di vita, soprattutto nell’ambito della S.I.D.S. ancora molto c’è da fare: la S.I.D.S. rimane responsabile del 25% dei decessi tra 1 e 12 mesi, rappresentando tutt’oggi la principale causa di morte nel primo anno di vita, escluso il periodo neonatale.

Tutte le informazione sull’attività congressuale sono reperibili nel sito della conferenza   www.congressosuidsidsitalia.it

Territori tav, accordo tra Piemonte e Auvergne-Rhône-Alpes

Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, e della Regione francese di Auvergne-Rhône-Alpes, Laurent Wauquiez,  hanno siglato al cantiere Tav di Chiomonte un accordo di collaborazione tra i due territori, convinti che”Il trasporto di camion su ferrovia tra Torino e Lione è una priorità nella lotta contro l’inquinamento e il riscaldamento globale nelle Alpi” Il presidente Wauquiez “si è stupito del presidio di sicurezza necessario al cantiere di Chiomonte – ha detto Cirio -, situazione molto diversa da quella che c’è in Francia. Il pensiero va quindi  alle 400 persone che ogni giorno sono impegnate a garantire la sicurezza di questo cantiere”. L’accordo punta sulla  difesa della biodiversità e delle 30.000 specie animali e 13.000 vegetali ospitate sulle Alpi e prevede che le due regioni collaborino per lo sviluppo dell’idrogeno.

Banche, ecco gli indennizzi per i risparmiatori truffati

Dalla parte dei consumatori
Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte
dell’Unione Nazionale Consumatori.
.
Buongiorno, Avvocato: come ottenere gli indennizzi per le vittime di default bancari? Grazie,
Tina
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’ultimo decreto attuativo per l’
attivazione del Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR) , parte ufficialmente la procedura per il
rimborso dei risparmiatori truffati dalle banche .
La domanda di indennizzo potrà essere presentata esclusivamente in via telematica, accompagnata da idonea documentazione, a decorrere dal 22 agosto 2019 e per i 180 giorni
previsti dalla normativa. I risparmiatori avranno dunque
sei mesi di tempo .
Il Fondo Indennizzo Risparmiatori erogherà indennizzi agli azionisti e gli obbligazionisti truffati delle banche poste in liquidazione coatta amministrativa
dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018 : Banca Etruria, Banca delle Marche, Cassa di risparmio della Provincia di
Chieti, Cassa di risparmio di Ferrara, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca e le loro controllate. Il Fondo Indennizzo Risparmiatori è finanziato con
un miliardo e mezzo di euro che proviene dai “ conti dormienti “ .
Per gli azionisti l’indennizzo è determinato nella misura del 30% del costo di acquisto delle
azioni , inclusi gli oneri fiscali, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro
per ciascun avente diritto. Per gli obbligazionisti che avevano acquistato obbligazioni subordinate , l’indennizzo è determinato nella misura del
95% del costo di acquisto delle stesse , inclusi gli oneri fiscali, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro
per ciascun avente diritto. Gli indennizzi saranno automatici per circa il 90% del totale degli aventi diritto , ovvero per
chi ha un reddito imponibile inferiore ai 35.000 euro o un patrimonio mobiliare inferiore aim 100.000 euro. Per gli altri, invece, è previsto un processo di verifica semplificata da parte di una Commissione tecnica istituita presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

“I Villa della Provincia di Alessandria”

A pochi chilometri da Torino

Domenica, alle 17, nella sala consigliare di Villamiroglio i cinque comuni della Provincia di Alessandria il cui nome incomincia con il prefisso ‘Villa’ ad indicare la loro origine rurale sottoscriveranno un protocollo d’intesa con il quale si andrà a costituire una rete per scambiarsi informazioni e promuovere, reciprocamente i loro territori.

Parte così il progetto ‘I Villa della Provincia di Alessandria’, che è nato per iniziativa dell’amministrazione comunale e del consiglio comunale di Villamiroglio e coinvolge Villadeati, Villanova Monferrato, Villalvernia e Villaromagnano. E due di questi, Villamiroglio e Villadeati si trovano a pochi chilometri di distanza dalla Città Metropolitana di Torino.

A partire dalla fine di luglio vi ha lavorato il consigliere Massimo Iaretti (capogruppo di Progetto Villamiroglio) che ha contattato le varie amministrazioni, ricevendo da subito un’adesione interessata, poi il 6 settembre a Villanova Monferrato c’è stato l’incontro preparatorio che ha dato il disco verde al documento che sarà sottoscritto domenica.

Nel protocollo le amministrazioni coinvolte si impegnano ad intensificare i rapporti di collaborazione tra i rispettivi territori, realizzare eventualmente iniziative congiunte di promozione di questo o quell’evento, attivare uno scambio di informazioni turistiche attraverso i siti web, realizzare eventi ed iniziative culturali per sviluppare la collaborazione nell’ambito della cultura, dello spettacolo, dell’enogastronomia, il tutto praticamente a costo zero. Nella sua snellezza è prevista una ‘cabina di regia’ con un rappresentante per comune per tenere i contatti nel corso dell’anno.

Occasione della stipula sarà la Festa patronale di San Michele i cui festeggiamenti prevedono alle 15 la celebrazione della Messa nella chiesa parrocchiale, seguita dalla processione, alle 16.30 l’inaugurazione di piazza San Vito ed alle 17 la sottoscrizione del protocollo d’intesa seguito da un rinfresco. La manifestazione verrà accompagnata dalla Banda musicale di Fontanetto Po e dalla corale ‘La Fiaccola’ di Gabiano.

 

 

“Crescere in Città” tra scuola, formazione, conoscenza

Da Palazzo Civico

E’ stato presentato il catalogo di Crescere in Città, il programma di iniziative formative che la Città di Torino realizza per tutte le figure che ruotano intorno al mondo della scuola: insegnanti, genitori, istituzioni scolastiche, alunni, studenti.
Un’offerta di attività che proviene non soltanto dall’interno dell’Amministrazione – e in particolare da ITER, l’Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile, cui è demandato il compito progettuale e organizzativo – ma anche e soprattutto dal territorio, formato da altri enti pubblici, musei, associazioni e privati. Un numero di proponenti che negli anni è cresciuto in quantità e qualità. Le proposte vengono poi vagliate dalle scuole quali opportunità di ampliamento della propria offerta formativa.
Tra le novità di quest’anno un percorso didattico tematico sulle competenze e sulla cittadinanza digitale. Un altro capitolo importante lo stimolo a sviluppare pensieri e comportamenti responsabili ispirati ad esplorare e valorizzare la sostenibilità ambientale, sia nell’agire quotidiano sia nelle grandi scelte operate da istituzioni e privati. Numerose proposte sono dedicate alla Costituzione, per approfondire i valori fondanti di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale, in un’ottica di educazione alla cittadinanza.
Il ricco catalogo di offerte formative assume inoltre particolare importanza per i minori e le famiglie che partono da condizioni sociali e culturali di svantaggio, strumenti per contrastare la povertà educativa.
Rispetto all’anno scorso, si mantiene alta l’offerta educativa: 794 le proposte in catalogo, realizzate da 10 enti pubblici e privati, 45 musei e fondazioni culturali, 35 associazioni cittadine, cinque poli universitari, per un totale di 106mila bambini e bambine.
La strategia di Iter è di investire sul capitale umano, risorsa principale di una società che, sempre più basata sulla conoscenza, non trascura la coesione sociale, lo spirito cooperativo, riconoscendo ai bambini e ai ragazzi la titolarità di diritti e competenze di cittadini a tutti gli effetti.
Le scuole possono prenotarsi attraverso il portale http://www.comune.torino.it/crescere-in-citta entro le ore 12 del 15.10.2019; le prenotazioni si possono fare esclusivamente on line.
Tutte le attività si articolano in cinque filoni tematici: Educare alla sostenibilità ambientale, Educare al pensiero creativo, Cittadinanza e Costituzione, Competenze e Cittadinanza digitale e Conoscere la città.

Tra le tante iniziative, da segnalare “Bambine e bambini un giorno all’Università”, che offre la possibilità ad allievi e allieve delle scuole primarie di visitare i luoghi dell’alta formazione torinese: Università di Torino in primis, con 33 delle 44 proposte formative, ma anche Politecnico, IED, IAAD, Conservatorio “Giuseppe Verdi” e Accademia Albertina delle Belle Arti. Un modo per instillare loro il seme della curiosità e il senso della ricerca continua attraverso la formazione e l’apertura al mondo.
“Questo appuntamento – spiega l’assessora all’Istruzione, Antonietta Di Martino – ben rappresenta l’impegno della Città di Torino a seguire e ad anticipare i processi evolutivi della scuola, con una costante e impegnativa messa a disposizione di persone, strumenti, metodologie, luoghi. Il “territorio” in questo modo assume una duplice funzione: quella di risorsa e di offerta di opportunità e quella di interlocutore per l’individuazione dei fabbisogni formativi e per la progettazione condivisa e integrata”.
“All’interno di questo agire, si colloca la scelta di fare in modo che la nostra Città sia realmente una città educativa. Un impegno – conclude l’assessora – che coinvolge centinaia di soggetti pubblici e privati in un caleidoscopio di percorsi didattici tematici a cui quest’anno si aggiungono quelli sulle competenze e sulla cittadinanza digitale”.

(mm – www.comune.torino.it)

foto: Mihai Bursuc

Tornano gli sportelli di “Chiedi al commercialista”

IN 12 COMUNI DI TORINO E PROVINCIA

 Il servizio, nato in collaborazione fra l’Ordine dei Commercialisti di Torino e le istituzioni locali, ha ripreso da metà settembre ed è rivolto soprattutto ai giovani che vogliono avviare un’attività economica. Oltre 130 professionisti offrono consulenza gratuita.

Dodici comuni coinvolti e 137 commercialisti volontari. Riaprono a metà settembre, dopo la pausa estiva, gli sportelli di “Chiedi al commercialista”, il prezioso servizio di consulenza gratuita ed educazione fiscale rivolto in particolare ai giovani, al mondo del volontariato e dell’associazionismo. L’iniziativa gratuita è nata dalla collaborazione fra l’Ordine dei Commercialisti e le amministrazioni locali di Torino e dell’area metropolitana.

Gli sportelli sono attivi a TorinoAlpignano, Chieri, Ciriè, La Loggia, Moncalieri, Nichelino, None, Pinerolo, Rivoli, Santena, Venaria. I commercialisti mettono a disposizione dei cittadini la loro competenza in materia fiscale e tributaria per una consulenza di primo livello. Ogni singolo colloquio dura mezz’ora.

Torino gli sportelli sono presso il Centro Informagiovani (via Garibaldi 25) e in 11 biblioteche civiche, ad Alpignano negli uffici del Comune, a Chieri presso la Biblioteca comunale, a Ciriè presso lo Sportello del Cittadino, a La Loggia presso la Biblioteca Civica, a  Moncalieri presso il Centro Informagiovani, a Nichelino presso sette sedi di quartiere e il Centro sociale N. Grosa, a None presso l’Informagiovani, a Pinerolo, presso la Biblioteca Civica, a Rivoli nei locali dell’Informagiovani, a Santena negli uffici del Comune, a Venaria, presso gli uffici comunali di Viale Buridani, 33.

“Ci siamo accorti che in un’epoca in cui ci si informa quasi esclusivamente su Internet – spiega Laura Carossia, referente dell’iniziativa per conto dell’Ordine dei Commercialisti di Torino – gli Sportelli sono sempre più utili per chiarire le idee, evitare fraintendimenti ed errori nell’ intraprendere un’attività economica. E’ importante che i giovani abbiano le idee chiare su quale regime fiscale scegliere quando avviano un lavoro di tipo autonomo. Ad esempio, i vantaggi, i limiti, le modalità d’accesso al regime forfettario. Quale tipo di società conviene costituire, se individuale, di persone o di capitali, oppure la differenza fra l’associazione senza fini di lucro, che gode di vantaggi fiscali, e la società commerciale. A Torino organizziamo incontri monotematici su questi argomenti. Durante i colloqui spieghiamo anche i rischi del fai da te e l’opportunità di farsi seguire da persone esperte”.

Indirizzi, orari e modalità di prenotazione degli sportelli sono pubblicati sul sito dell’Ordine dei Commercialisti di Torino, all’ indirizzo www.odcec.torino.it