Da ieri i 3.500 medici di Medicina generale e pediatri di libera scelta del Piemonte possono non solo consultare in tempo reale i dati dei propri assistiti contagiati dal covid19, ma anche segnalare ai Servizi di igiene e sanità pubblica (Sisp) i casi sospetti di contagio.
Si tratta della nuova applicazione della piattaforma informatica che l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha messo a disposizione di prefetti, sindaci, operatori sanitari, forze dell’ordine e medici di base coinvolti nella gestione dell’emergenza.
«Grazie alla tecnologia – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – anche i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta sono ora in grado di implementare notevolmente e con la massima tempestività il loro contributo nell’attività di individuazione di nuovi casi di contagio. Tutti insieme stiamo lavorando al massimo delle potenzialità, con la condivisione di ogni informazione funzionale».
La funzionalità introdotta consente di superare le attuali modalità (mail, cartaceo, eccetera) di interscambio informativo, riducendo al minimo le procedure di segnalazione di pazienti asintomatici e sintomatici, con il corredo di una sintetica descrizione del quadro clinico.
L’accesso on line dei medici di medicina generale alla piattaforma covid Piemonte era stato attivato ad inizio settimana, ma solo per la consultazione dei dati covid dei rispettivi assistiti.
«Il dato molto confortante – fa notare l’assessore Icardi – è che oltre il 60 per cento dei medici di medicina generale sta già regolarmente usando la piattaforma».
La piattaforma regionale covid19 è un sistema gestionale completo e flessibile, con soluzioni tecnologiche open source in cui le informazioni sono fruibili facilmente anche in mobilità e con dispositivi diversi.
Nel dettaglio, la Piattaforma permette il tracciamento dei contatti di cura (dalla richiesta del tampone all’eventuale ricovero e in quale intensità di cura, al post dimissioni in isolamento domiciliare, o in struttura individuata dall’asl territoriale del paziente; alle persone “a rischio” contagio poste in quarantena dai SISP; alla segnalazione da parte dei MMG/PLS verso i SISP dei casi sospetti; guarigioni e decessi), degli esiti dei tamponi, della gestione dei posti letto nelle strutture e dell’anagrafica unica pazienti.
Cresce la carità a Pasqua, nonostante le criticità cagionate dalla pandemia. Dopo aver riaperto i battenti lo scorso 17 Marzo, la ‘Mensa dei Pover’ di Via Belfiore 12 a Torino torna a riprendere il consueto e prezioso servizio settimanale – ogni sabato a partire dall’11 aprile dalle 13.30 alle 16.00 – di distribuzione pacchi-famiglia ai nuclei familiari già censiti e abitualmente serviti dai volontari del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus’, Associazione di Volontariato e Comunità di Preghiera fondata dal sacerdote cottolenghino Don Adriano Gennari e ufficialmente riconosciuta da Sua Eccellenza Monsignor Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino.
E per dare un ulteriore segnale di cautela e attenzione, oggi il messaggio a tutti i cittadini è anche visibile in piazza Castello, sede della Regione Piemonte. Un messaggio chiaro e inequivocabile che Giunta e Consiglio regionale hanno voluto rimarcare con uno striscione di sei metri, sulla facciata del Palazzo istituzionale.
Oggi il rifiuto di ogni regola etica ha travolto ogni riferimento e resta alla testimonianza dei cattolici il richiamo a certi valori oggi totalmente negletti. Le responsabilità dello scatenarsi del virus sono umane e andranno individuate, in parte sono le stesse di sempre cioè la mancanza delle più elementari regole igieniche sanitarie che in società come quella cinese non vengono applicate: un misto di società arcaica e di società altamente industriale che rivela forti, evidenti contraddizioni.
Il presidente Marco Fuso: