ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 344

Lavoro, la Regione punta sulla formazione su misura per le imprese

Sono 26 le agenzie formative accreditate della Regione Piemonte che, nell’ambito del bando cosiddetto “ambito 3”, riceveranno complessivamente 5 milioni di euro per realizzare progetti di inserimento lavorativo veloce e plasmati in collaborazione con le imprese.

Con questa nuova formula, che coinvolge anche i Centri per l’impiego, i servizi al lavoro, le associazioni di categoria e i diversi stakeholder a livello locale si intende rafforzare la rete a sostegno dell’occupazione migliorando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro con l’organizzazione quasi “in tempo reale” di corsi di formazione utili per formare le competenze richieste dalle imprese in cerca di personale.

“E’ tempo di pensare alle politiche per il futuro, che non possono esaurirsi a mere ricette assitenzialiste – afferma l’assessore regionale al Lavoro e Formazione professionale Elena Chiorino – La nostra ambizione deve essere quella di favorire un’occupazione stabile, che non può prescindere dal sostegno alle nostre imprese, la spina dorsale del tessuto economico piemontese. Il nostro obiettivo deve essere quello di “sostenere”, stando a fianco delle famiglie, ma anche di chi produce, di chi investe, di chi fa impresa e necessita di essere messo nelle condizioni di dare il massimo. La ripartenza del sistema economico-finanziario piemontese deve passare attraverso una nuova attrattività puntando sulla formazione di alto livello: questo è il primo tassello che andrà a comporre il sistema/modello di Academy capace di offrire a chi vuole investire in Piemonte personale sempre formato e aggiornato, rispondendo all’esigenza di flessibilità e di velocità che i nuovi mercati, in rapidissima evoluzione, esigono. Soltanto raggiungendo questi obiettivi avremo assolto al nostro compito.”

Le caratteristiche dei corsi sono la flessibilità e la modulazione: il piano formativo potrà essere compreso tra un minimo di 40 fino ad un massimo di 300 ore, anche realizzati in piccoli gruppi. I corsi, gratuiti per tutti i partecipanti, saranno rivolti a giovani maggiorenni e ad adulti disoccupati, anche percettori di reddito di cittadinanza, e dipendenti di aziende con sede operativa in Piemonte collocati in cassa integrazione straordinaria e a rischio di perdita del posto per situazioni di crisi con esuberi.

Ad attivare questi corsi saranno Casa di carità, Ciofs, Cnos-Fap, Enaip, Engim, Ii.rr. Salotto e fiorito, Scuole tecniche San Carlo, Assocam, Fsc Torino, Immaginazione e Lavoro, Città Studi, Sistedil, S.e.for.s. VCO, Inforcoop-Ecipa, Forte chance, Filos formazione, Forma-re-te, Ciac, Cfiq, Apro, Afp Dronero, For.Al, Cfp-Cebano Monregalese, Agenform, Infor-Elea, VCP Formazione.

“La mia scuola al tempo del Covid”, prorogato il concorso

I ragazzi potranno inviare i propri lavori (grafici, video, racconti, powerpoint, musiche, canzoni) non più entro il 31 marzo, ma fino al 16 Aprile 2021. Una proroga di alcune settimane per consentire, cosi come richiesto da numerosi dirigenti scolastici, ai tanti ragazzi interessati di condividere e confrontare le esperienze vissute in questo lungo periodo di pandemia e  raccontare la propria storia.Le classi vincitrici, valutate da una Commissione composta da un rappresentante di Save the Children Italia onlus, un rappresentante della Consulta femminile, un rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale, la Garante per l’Infanzia e un rappresentante del Consiglio Regionale, riceveranno in premio un kit di strumenti didattico/informatici (tablet e sim dati, della durata di 12 mesi, per l’accesso a internet)  che, pur rimanendo di proprietà della scuola,  verrà assegnato ai ragazzi che non dispongono di supporti digitali. Per supportare le famiglie e gli insegnanti nella fruizione del tablet e del web, Save the Children metterà a disposizione una Guida per genitori, incentrata su 3 tematiche: cyberbullismo, uso dei videogiochi e adescamento online.

Accordo dei “due diamanti” tra Valenza e Moncalvo

E’ stato siglato nella sala del Consiglio Comunale di Moncalvo, il documento ‘Accordo dei due diamanti’ (la gioielleria e i tartufi) tra il Comune di Valenza e la Città Aleramica.

A siglarlo sono stati il Sindaco di Moncalvo Christian Orecchia ed il primo cittadino di Valenza Maurizio Oddone. Si tratta di un protocollo d’intesa, che ha seguito ad una serie di costruttivi incontri preliminari, finalizzato allo sviluppo ed alla promozione reciproca e sinergica delle due Città e dei due territori, i quali hanno un denominatore comune storico, appartenendo ad un’area territoriale che anticamente era parte del Marchesato del Monferrato del quale furono entrambe capitali itineranti.

Inoltre le due realtà hanno proprie peculiarità produttive i cui prodotti sono conosciuti ed esportati in tutto il mondo, la Città di Valenza inerenti iul settore dell’oreficeria e della gioielleria, la Città di Moncalvo l’appartenenza ad un territorio ad alta vocazione vitivinicola ed enogastronomica di pregio, in particolare quella tartufigena.

Pertanto i due contraenti si sono impegnati a intensificare i rapporti di collaborazione fra i rispettivi territori, a realizzare iniziative congiunte di promozione , attivare uno scambio reciproco di informazioni turistiche, realizzare scambi di eventi ed iniziative, favorire la collaborazione tra imprese turistiche ed operatori del settore delle città di Valenza e Moncalvo, favorire e sviluppare accordi e partnership tra le imprese delle due realtà moncalvese e valenzana, in particolare del settore orafo ed enogastronomico, per una crescita ed uno sviluppo economico reciproco.

Dichiara il Sindaco di Valenza, Maurizi Oddone: “Valenza guarda al Monferrato da un lato per la contiguità territoriale, dall’altro per le ragioni che l’hanno legata storicamente a questo territorio ai tempi del Marchesato, tanto che fu, come del resto Moncalvo, una delle capitali itineranti della corte degli Aleramici. Al tempo stesso entrambe le città sono legate, per la loro economia, a dei prodotti del suolo e della terra, come i metalli per Valenza e il tarfufo, il ‘diamante grigio’ per Moncalvo”.

Spiega il Sindaco di Moncalvo Christian Orecchia: “Sono felice di incontrare il collega di Valenza. Moncalvo crede nel territorio e nel fare rete. Valenza è un polo strategico per la regione e da questa collaborazione possono nascere importanti opportunità”.

Il Vice Sindaco ed Assessore alla Cultura di Moncalvo, Andrea Giroldo sottolinea che “Ciò di cui ha più bisogno il Monferrato è il mettere in rete i grandi punti di forza del suo territorio per creare un’attrattività di respiro internazionale che sappia richiamare il turismo che spende davvero e crea economia. E’ esattamente questo il ragionamento del protocollo dei due diamanti: mettiamo insieme 2 storiche città monferrine, Moncalvo e Valenza per creare un lavoro di squadra strategico tra il comparto del tartufo e quello dell’oreficeria di lusso. In estrema sintesi possiamo dire che le due economie si alimentino e crescano a vicenda”.

La Regione: “Presto tavolo su Embraco al Mise”

Nelle risposte conclusive, Chiorino ha dato per probabile un incontro a Roma per il 15 aprile.

Sono due le strategie che bisogna porre in essere: “In primo luogo un forte appello al sistema bancario, che però al momento sembra essere fermo: la situazione di Embraco è collegata a quella di Acc di Mel in Veneto che ha una difficoltà ma solo in termini economico-finanziari, perché le commesse ci sono. Ad Acc manca la liquidità, per cui il commissario è costretto a chiedere una riduzione dei salari dei dipendenti e addirittura il rifiuto di alcune commesse”. Il progetto è quello che le due società si uniscano in Italcomp, che vedrebbe Riva di Chieri (To) sede della grande manifattura dei compressori. Secondo l’asasessore “Il piano in essere è importante e di grande rilancio del territorio. Si può creare un polo non solo italiano, ma anche europeo per la produzione dei compressori”.

I posti di lavoro in gioco sono circa 400 per la torinese Embraco e 300 per la bellunese Acc.

L’altra strategia è quella di intervenire sulla Commissione europea, che per il momento non ha concesso il via libera a un aiuto finanziario pubblico per la fusione, mentre le lettere di licenziamento sono arrivate. “Un comportamento – sottolinea l’assessore – che non è coerente rispetto a decisioni prese in situazioni simile successe in altri Paesi”. Ma intervenire in sede europea “richiede comunque tempi più lunghi, adesso la priorità è un aiuto rapido da parte del sistema bancario”.

“La procedura di licenziamento è in corso, i tempi sono stretti: bisogna riuscire ad avere un finanziamento. Speriamo che con un passaggio istituzionale anche al Mise, si ottenga il risultato. Finpiemonte potrà intervenire nel passaggio successivo, ma non su Acc direttamente che non è piemontese. Siamo anche in continuo contatto con la regione Veneto”, ha concluso Chiorino.

Il capogruppo della Lega Alberto Preioni ha assicurato che il partito piemontese sta dialogando direttamente con Maurizio Molinari (capogruppo alla camera e segretario subalpino del Carroccio) e con il ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.

Marco Grimaldi (Luv) ha chiesto di attivare un’audizione dei lavoratori e insistito nel domandare con Giorgetti un canale preferenziale su questo tema.

Daniele Valle (Pd) ha rimarcato la necessità di intervenire in fretta, “perché le lettere di licenziamento ci mettono pressione. Importante uscire oggi con una data fissata per l’incontro”.

Per Silvio Magliano (Moderati) “il tema dello sblocco dei licenziamenti rischia di diventare presto un problema che andrà oltre Embraco, per diverse aziende piemontesi”.

Tutto sul Superbonus 110%. Un ciclo di incontri online per rispondere alle domande

A cura dell’Associazione Proprietà Edilizia – Confedilizia Torino

Ape Confedilizia Torino organizza 8 incontri online per rispondere a tutte le domande sul Superbonus 110%.

L’Ecobonus 110% contenuto nel Decreto Rilancio prevede una detrazione del 110% sui lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica di case private e condomini. In alternativa alle detrazioni, il Superbonus permette di scegliere la cessione del credito o sconto in fattura.

Si tratta di una misura molto complessa, che necessita diversi approfondimenti per essere spiegata bene.

A partire dal 7 aprile 2021, ogni mercoledì dalle 14,30 alle 16 sulla piattaforma Zoom, i consulenti di Ape Confedilizia Torino spiegheranno, in modo pratico, come funziona l’Ecobonus 110% e quali sono le sue caratteristiche principali.

Le domande dovranno pervenire ai consulenti il venerdì antecedente il webinair alla mail apetorino2020@gmail.com.

I webinair sono gratuiti per gli associati Ape Confedilizia e con una quota di 10 euro per i non associati.

L’iscrizione è obbligatoria via mail apetorino2020@gmail.com.

Il link e le istruzioni per partecipare al webinair saranno trasmesse alla conferma delle iscrizioni.

Info: 011/5214218

Ufficio Comunicazione

Ape Confedilizia Torino

Tel. 377/3189023

Associazione Proprietà Edilizia – Confedilizia Torino

SUPERBONUS 110%

CICLO DI WEBINAIR PER RISPONDERE ALLE DOMANDE

CALENDARIO

Mercoledì 7 aprile ore 14,30-16

Aspetti fiscali e novità in merito a cura del Dott. Lorenzo Berta e del Dottor Marco Cazzara

Mercoledì 14 aprile ore 14,30-16

Contrattualistica, aspetti legali e condominio a cura degli Avvocati Saveria Del Vecchio, AnnaRosa Penna e Fabrizio Cardaci

Mercoledì 21 aprile ore 14,30-16

Rapporti con General Contractor/banche e loro Advisor a cura del Dottor Lorenzo Berta e dell’Ing. Lorenzo Balsamelli

Mercoledì 28 aprile ore 14,30-16

Aspetti energetici e temi di isolamento termico a cura dell’Ing. Lorenzo Balsamelli

Mercoledì 5 maggio ore 14,30-16

Sismabonus: quando si può applicare a cura dell’Ing. Andrea Baracco

Mercoledì 12 maggio ore 14,30-16

Gli aspetti urbanistici a cura dell’Arch. Marco Aimetti

Mercoledì 19 maggio ore 14,30-16

Rapporto tra i vari bonus sull’immobile a cura del Dott. Lorenzo Berta e dell’Ing. Lorenzo Balsamelli

Mercoledì 26 maggio ore 14,30-16

Le procedure e i percorsi: dalla fattibilità alla fine lavori a cura dell’Ing. Lorenzo Balsamelli

 

L’allarme degli agricoltori: “Il lockdown mette in ginocchio agriturismo, enoturismo e fattorie didattiche”

Confagricoltura Piemonte: Dal primo lockdown a oggi l’agriturismo piemontese ha perso oltre 15 milioni di euro. Allarmante la situazione delle fattorie didattiche, che da un anno non vedono scolaresche. Le vendite in enoturismo perdono 600.000 euro per ogni mese di chiusura.

 

Un sondaggio condotto da Confagricoltura Piemonte sulle aziende agrituristiche associate – circa 300 imprese su un totale a livello regionale di 1.300 aziende – rileva che le perdite economiche che si aggirano intorno a una media del 65% per chi offre ristorazione; cresce al 70% per chi offre servizi di ospitalità e raggiunge addirittura il 95% per le strutture impegnate anche nell’organizzazione di eventi, cerimonie e attività legate alle fattorie didattiche.
“In Piemonte – ricorda il presidente regionale di Agriturist Confagricoltura Lorenzo Morandi – sono attive 1.316 aziende agrituristiche (5,6% della quota nazionale), delle quali 914 con alloggio. Le aziende con ristorazione sono 793 ( 60 % del totale); quelle che offrono un servizio di degustazione (tipo enoturismo, per esempio) sono 687 (52 % del totale)”.
Sono 1.013 (il 77% del totale) quelle che svolgono altre attività legate all’agriturismo: fattoria didattica, ippoturismo, attività ludiche – educative, agri-asilo.
“Durante i mesi estivi, dopo il primo lockdown – fa rilevare Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – si era registrato qualche incoraggiante segnale di ripresa, soprattutto negli agriturismi che hanno ospitato molti turisti locali che hanno preferito soggiornare nelle vicinanze anziché recarsi nelle mete turistiche tradizionali fuori regione. Tuttavia, con la chiusura delle attività di ristorazione e pernottamento a seguito della seconda ondata di contagi del mese di ottobre e il successivo blocco totale della stagione sciistica, le perdite economiche rilevate dalle strutture ricettive sono state ingenti su tutto il territorio piemontese”.
La situazione è critica: la percentuale di agriturismi che sono prossimi a chiudere definitivamente la propria attività è del 20%, specie tra le aziende con bassa redditività. A trascinare in basso il bilancio degli agriturismi è stata anche la mancanza di eventi, grandi e piccoli, sul territorio locale, oltre all’annullamento di tutti quei festeggiamenti legati alle cerimonie; inoltre non è stato possibile organizzare alcuna attività di collaborazione con le scuole che prevedesse la presenza nelle aziende di ragazzi e scolaresche per portare avanti i progetti già avviati delle fattorie didattiche.
È andata un po’ meglio per chi fornisce solo servizi di ristorazione e vendita diretta dei propri prodotti, grazie alla possibilità di praticare l’asporto o la consegna a domicilio, anche se si tratta di casi isolati e di attività residuali che hanno consentito a malapena la sopravvivenza dell’azienda.
Confagricoltura Piemonte ritiene che sia fondamentale individuare una serie di interventi strutturali di lungo respiro che possano aiutare il settore agrituristico a ripartire, nella speranza che il Piemonte torni presto nella zona gialla del Paese: servono uno snellimento delle procedure per l’erogazione dei ristori, l’azzeramento dei contributi previdenziali, l’eliminazione delle tasse locali, della raccolta rifiuti e televisive.
Anche quest’anno il fine settimana di Pasqua che gli italiani dovranno trascorrere a casa sarà particolarmente pesante per i bilanci delle attività agrituristiche. Zero clienti a tavola e zero pernottamenti: la perdita di fatturato dell’agriturismo piemontese in questo secondo lockdown prolungato, che tra scarse apertura scarse e prolungate sospensioni dura da ottobre a oggi, secondo le stime di Confagricoltura, supera i 15 milioni di euro. “Allarmante la situazione delle 400 fattorie didattiche, che da oltre un anno non ricevono visite delle scolaresche: le aziende – spiega il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaro – devono essere tenute in ordine e gli animali, prevalentemente da esposizione, devono continuare ad essere alimentati.
Complicata la situazione per quanto riguarda le aziende enoturistiche: venendo meno i visitatori in cantina si è registrato un cambio di destinazione dei mercati, con perdite importanti di fatturato: in Piemonte, in questo comparto, per ogni mese di chiusura Confagricoltura stima un mancato introito di oltre 600.000 euro.

 

 

Le borse di studio assegnate agli studenti-atleti del Poli

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Silvia Crosio e Giacomo Paolini si sono aggiudicati un premio del valore di 5000 euro per “particolari meriti sportivi ed accademici” grazie al programma Dual Career, inserito all’interno del più ampio percorso di valorizzazione delle potenzialità dello sport universitario che è PolitoSport

DUAL CAREER: ASSEGNATE LE PRIME DUE BORSE DI STUDIO AGLI STUDENTI-ATLETI DEL POLITECNICO DI TORINO

 

Canottaggio e scherma: sono le due discipline sportive in cui sono impegnati a livello agonistico i due studenti del Politecnico di Torino risultati vincitori delle prime due borse di studio previste dal programma “Dual Career”. Selezionati da una giuria apposita, ad aggiudicarsi il premio di 5000 euro per “particolari meriti sportivi ed accademici” sono Silvia Crosio, iscritta al Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica, che sulla canoa ha conquistato diverse medaglie d’oro sia a livello europeo che mondiale, e Giacomo Paolini, pluricampione nazionale e internazionale nella scherma e studente di Ingegneria Gestionale.

Inserito nel più ampio percorso di valorizzazione dello sport universitario – che è PolitoSport – il programma “Dual Career” è stato lanciato dall’Ateneo nel 2018 ed è stato pensato per aiutare gli studenti-atleti a conciliare sport e studio, grazie ad agevolazioni e riconoscimento di crediti formativi. Programma che si è ampliato grazie all’istituzione delle prime due borse di studio, novità dell’ultimo anno, che potrebbero crescere di numero grazie a sponsorizzazioni da parte di aziende interessate.

Carriera accademica e carriera sportiva richiedono ai nostri studenti uno sforzo notevole: come riassume bene il nome del programma si tratta appunto di una doppia carriera – dichiara Marco BarlaReferente del Rettore per le attività sportive – a partire da questo anno, ad integrazione di quanto già fatto in precedenza, abbiamo deciso di attivare due borse di studio per riconoscere anche economicamente l’impegno e dare un aiuto utile a mantenere gli alti livelli sia sui libri che sul campo da gioco, senza dover per forza rinunciare ad uno dei due. Sono i primi due riconoscimenti di quella che, ci auguriamo, sarà una lunga serie”.

La nuova prepagata delle Poste è Green

Realizzata in materiale biodegradabile, offre nuove  funzioni per i ragazzi e i loro genitori, dal “parental control” alla “paghetta”

POSTEPAY GREEN: SOSTENIBILE PER I PIU’ GIOVANI

 

E’ disponibile presso tutti i 12.800 uffici postali la nuova carta di pagamento ricaricabile Postepay Green, realizzata in collaborazione con Visa, dedicata ai ragazzi da 10 a 17 anni e prodotta in materiale biodegradabile (composta per l’82% da acido polilattico di origine biologica) all’insegna della sostenibilità.

 

Con Postepay Green, Poste Italiane amplia ulteriormente il campo delle proprie applicazioni in chiave ESG (Environmental, Social e Governance) per la tutela ambientale, favorendo lo sviluppo e l’uso di prodotti ecosostenibili, con l’obiettivo di tagliare il traguardo di 20 milioni di carte biodegradabili entro il 2025.

 

La gestione della nuova carta è ottimizzata dall’App Postepay, che consente di soddisfare sia le esigenze dei figli che quelle dei genitori: i giovani possono fare acquisti e pagamenti quotidiani in autonomia, in modalità fisica e digitale, o scambiare piccole somme di denaro con i propri amici; i genitori, invece, possono utilizzare l’App per personalizzare l’uso della carta Green in base alle necessità di spesa del momento.

 

Dopo aver scaricato l’App Postepay, i ragazzi possono accedere a servizi innovativi e “smart”, come i pagamenti nei negozi convenzionati con “Codice Postepay” (basta inquadrare con la fotocamera dello smartphone il codice QR esposto), i pagamenti con lo smartphone tramite Google Pay, i trasferimenti di denaro “p2p” da una carta Postepay all’altra, o l’acquisto del biglietto dei mezzi di trasporto; con Postepay Green, inoltre, si può partecipare al programma ScontiPoste e fare acquisti e-commerce o nei negozi. E con la funzione contactless il pagamento diventa anche COVID free.

 

I genitori possono essere accanto ai propri figli in modo rapido e sicuro, anche grazie agli innovativi servizi a loro dedicati. Con Postepay Green è possibile inviare la “paghetta” tramite l’App Postepay o il sito postepay.it in modo semplice e veloce: i genitori possono scegliere di impostare una “paghetta automatica” per ricaricare la carta del proprio figlio, ad esempio ogni settimana (a tempo) oppure ogni volta che il saldo disponibile scende al di sotto della soglia prescelta (a soglia), per essere sicuri che la Postepay Green sia sempre carica.

 

Tramite il servizio di “parental control”, i genitori possono anche tenere sotto controllo le spese del proprio figlio, impostare i limiti di prelievo/spesa, abilitare/disabilitare la carta agli acquisti online per singole categorie merceologiche e l’utilizzo all’estero.

 

La Postepay Green si può ricaricare attraverso tutti i canali disponibili per altre carte Postepay: presso un ufficio postale, presso gli sportelli automatici ATM Postamat, tramite le tabaccherie e i punti vendita convenzionati della rete PuntoLIS, oppure online sul sito postepay.it o, ancora, dallo smartphone o dal tablet grazie alle App gratuite Postepay e BancoPosta.

 

La carta Postepay Green ha un costo di emissione di soli 5 euro e può essere richiesta dal genitore o tutore in qualsiasi ufficio postale senza la necessità della presenza dei ragazzi (basta avere con sé i propri documenti di identità e quelli del figlio).

 

Ulteriori informazioni sulla nuova Postepay Green e su tutti gli atri prodotti della gamma Postepay sono disponibili sul sito postepay.it.

 

Polliotto nel cda di Reply

Il noto legale torinese entra nella Governance del player torinese di rilevanza internazionale, leader nella consulenza aziendale e system integration, tra le prime 25 società italiane per tasso di crescita.

 

Un nuovo, prestigioso incarico per il noto legale torinese Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, e un curriculum di tutto rispetto che annovera posizioni e ruoli di primo piano in affermate e prestigiose realtà pubbliche e private italiane.

E’ l’avvocato in equilibrio tra grande azienda e consumerismo la principale novità della lista numero 1 dei candidati a comporre il prossimo Consiglio di amministrazione di ‘Reply’, la brillante quotata torinese guidata dalla famiglia Rizzante, società fondata nel 1996 sotto la Mole e oggi tra le prime in assoluto per tasso di crescita nel Paese con oltre 7mila dipendenti nel mondo distribuiti su più controllate.

Sono grata della fiducia ricevuta dalla famiglia Rizzante, creatrice di una delle maggiori aziende nazionali, testimonianza concreta di quel Piemonte operoso e capace, in grado di esportare la parte migliore di sé, delle proprie esperienze e competenze. Una realtà che certamente è in grado di fare la differenza anche nell’ambito dei progetti del ‘Next Generation EU’ per la ripresa dallo stallo dovuto alla pandemia da Covid-19” afferma con soddisfazione il noto legale.

Patrizia Polliotto è stata indicata da Alika, la holding titolare del 39,754% del capitale di Reply e del 56,891 dei diritti di voto. Tra i nuovi candidati da Alika spiccano anche il torinese Marco Cusinato, top manager di Reply e l’astigiano Franco Gianolio, ingegnere elettronico con una precedente, lunga e brillante carriera in Fiat. 

L’avvocato Polliotto è cassazionista, legale d’impresa e d’affari specializzata nella prevenzione del contenzioso societario, classe 1962, è titolare dell’omonimo studio con 12 avvocati specializzati con sede anche a Milano e Roma. 

Vincitrice dell’ambìto ‘Premio Quarto Potere 2019’ conferitole dall’omonima Fondazione piemontese per l’impegno profuso nell’informazione ai consumatori, è autrice del fortunato volume ‘La Sola dei Famosi’, un vademecum di diritto consumeristico tratto dal racconto delle truffe più singolari occorse ai vip di tutto il mondo.

Ha altresì pubblicato con il Dottor Francesco Neri il breve saggio sul case study Intesa San Paolo e UBI Banca: ‘Banche e rischi finanziari estremi’, in cui ha messo in evidenza come, nonostante la sopraggiunta pandemia, grazie alla solidità di Intesa San Paolo e alla bravura del suo management, sia stata portata a termine l’operazione di fusione bancaria più importante in Europa con grande creazione di valore per la Banca e per i territori di riferimento.

Nel corso della sua carriera ha avviato anche un’intensa attività pubblicistica, firmando rubriche di diritto per autorevoli organi di informazione, quali i settimanali nazionali a grande tiratura ‘In Famiglia’ e ‘Adesso’, e il quotidiano ‘CronacaQui.

Presidente dell’Istituto Galeazzi di Milano, struttura di eccellenza del ‘Gruppo San Donato’- primo Gruppo di sanità privata in Italia – l’Avvocato Polliotto ricopre anche la carica di Consigliere di Amministrazione delle quotate ‘Nb Aurora’ e ‘Vincenzo Zucchi’, nonché della ‘Banca del Fucino’, Presidente del Consiglio di Garanzia e componente Odv della ‘Juventus’, Presidente dell’Odv di ‘Iigm’, Componente dell’Odv della ‘Compagnia di San Paolo’ e dell’’Ufficio Pio’ della stessa fondazione torinese, della quale è stata per molti anni Componente del Consiglio Generale e del Comitato di Gestione.

Venti anni di vita per Pro.Civi.Co.S.

Caro direttore, l’associazione è nata proprio in questi giorni di 20 anni fa. Era l’ormai lontano 2001, quando un gruppo di Ministri Volontari, movimento internazionale di aiuti umanitari, avviato negli  anni ’70 da L. Ron Hubbard fondò la prima associazione di protezione civile della Comunità di Scientology con l’acronimo PRO.CIVI.CO.S.

“In due decenni si sono avvicendate molte persone. Oggi siamo un gruppo consolidato di oltre 20 volontari, ma devo ringraziare tutte e tutti coloro i quali hanno offerto gratuitamente il loro tempo al servizio della comunità – ricorda il presidente, Giuseppe Tesio – Abbiamo collaborato con centinaia di altri volontari, decine e decine di associazioni, istituzioni, forze dell’ordine. Abbiamo partecipato ai soccorsi in Sri Lanka, Abruzzo, Haiti, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte. In collaborazione con il Coordinamento Territoriale e con la Sezione Comunale della Protezione Civile abbiamo svolto e stiamo svolgendo costantemente attività richieste per supportare le esigenze di tutela della vita, nella nostra città. Abbiamo dato vita al progetto “Quartiere Pulito, alla Maratonina della Felicità, collaboriamo con le istituzioni scolastiche per contribuire a formare i giovanissimi ad una maggiore attenzione nel rispetto e protezione dell’ambiente. ”

In questi giorni, assieme ai volontari delle altre associazioni coinvolte nel servizio, PRO.CIVI.CO.S. sta fornendo squadre assegnate alla gestione del flusso delle persone presso i punti vaccinazione di via Schio e via Gorizia, ma è sin dall’inizio dell’emergenza covid-19 che vengono svolte attività praticamente ogni settimana, a volte per giorni e giorni consecutivi.

Recentemente anche un viaggio in Croazia. A Torino è stato caricato un apposito mezzo con lavatrici, cucina, 
frigorifero normale  ed frigo doppio  americano nuovi, grazie ad offerte contribuzioni raccolti 
tra persone di gran cuore. In seguito tappa Milano  e Verona per riempire il furgone con altro materiale che è stato poi consegnato a famiglie che ne necessitano, in particolare  nell’area rurale di Glina.

Assieme ai volontari, nella foto di gruppo scattata Glina, la signora Maja della Suncokret la signora Branka (al centro)  Vicesindaco della cittadina croata. Il container è una sede mobile dell’ associazione “Gente per la Gente” fondata dal  Vicesindaco.

“L’associazione è più che maggiorenne ormai – conclude Tesio – e sta crescendo molto bene anche se l’augurio è sempre quello di non dover mai intervenire, sperando in un futuro migliore per tutti.”

Associazione PRO.CIVI.CO.S.