ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 188

Lago d’Orta: nuovi campionamenti per le microplastiche

 

Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Circolo Legambiente “Gli Amici del Lago”, ENEA, ARPA Piemonte promuovono una nuova sessione di monitoraggio delle acque del Lago d’Orta. Oggetto dell’indagine le microplastiche

 

Proseguono i campionamenti per monitorare la presenza di microplastiche nel lago d’Orta, individuato a livello nazionale come uno dei laghi “campione” per effettuare studi e ricerche su questa criticità ambientale. Dopo il riscaldamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici, la presenza di microplastiche nelle acque costituisce una della maggiori preoccupazioni della comunità scientifica, impegnata a comprendere al meglio i possibili scenari futuri e l’impatto che possono avere sugli ecosistemi e sulla qualità della vita degli organismi viventi del pianeta. Questo progetto di ricerca sul Cusio vede capofila Legambiente Piemonte, attraverso i suoi circoli territoriali,  con la collaborazione scientifica di ENEA, ARPA Piemonte e del CNR Irsa.
Le attività sono finalizzate alla condivisione del protocollo “Blue Lakes”.Nella giornata di martedì 18 ottobre il gruppo di tecnici di ARPA Piemonte e ricercatori di ENEA, con il supporto logistico di Legambiente e del circolo SUB Novara Laghi e di Ecomuseo del Cusio ha effettuato un nuovo monitoraggio su tre transetti dislocati in varie aree del lago per raccogliere i campioni che verranno poi analizzati nei laboratori di ARPA Piemonte ed ENEA Casaccia. Questi prelievi seguono i prelievi già effettuati lo scorso mese di maggio per poter disporre di una continuità a fini statistici anche con il variare delle stagioni e delle relative condizioni meteo.

Più nello specifico le attività di campionamento avranno l’obiettivo di testare, in superficie, le prestazioni della nuova rete “Manta” (con maglia 100 µm acquistata da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta grazie al finanziamento della Fondazione Compagnia di San Paolo) e, in profondità, il retino “Bongo”, già utilizzato nel corso delle campagne Blue Lakes sui laghi pilota del progetto.

I risultati delle analisi saranno resi pubblici nella primavera 2023.

“L’attività di networking in corso sul Lago d’Orta in collaborazione con Arpa Piemonte – ha dichiarato Maria Sighicelli del Laboratorio di Biodiversità e servizi ecosistemici dell’ENEA e responsabile scientifica del Progetto LIFE Blue Lake – ci consente di implementare il protocollo BlueLakes, messo a punto durante i due anni di campagne sugli altri laghi pilota. Il Lago d’Orta diventa dunque il riferimento su queste attività per tutti i laghi subalpini”.

“Con le attività odierne – ha affermato Massimiliano Caligara, presidente del Circolo Legambiente Gli Amici del Lago e membro del consiglio di presidenza di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – continuiamo in un’azione di rafforzamento delle conoscenze tecnico-scientifiche sulle microplastiche nel lago d’Orta. Anche oggi, con il secondo campionamento stagionale, miriamo a rendere quest’attività continuativa, parte di un monitoraggio costante di quella che è un’importante risorsa idrica non solo per il Piemonte, ma per tutto il nord-ovest”

Il prossimo 11 novembre, nell’ambito di un evento di portata nazionale dedicato organizzato ad Orta, Legambiente farà il punto delle ricerche condotte insieme ad Arpa Piemonte ed ENEA sulle microplastiche e più in generale sulla tutela degli ecosistemi lacustri anche a fronte dei cambiamenti climatici.

Uncem: “la rigenerazione urbana esclude il Piemonte”

“Nessun progetto per la ‘rigenerazione urbana’ verrà finanziato in Piemonte e nel nord Italia. Per effetto di criteri di scelta dei progetti che si basano sull’Indice di vulnerabilità sociale e materiale, assurdo e iniquo, siamo alle solite. Tutti tagliati fuori. Quell’indice Uncem dice da un po’ che è malfatto e divide al posto di unire. Non sana differenze e sperequazioni. Le aumenta. Ma quello che preoccupa è che i progetti di questo bando, la cui graduatoria è stata pubblicata ieri sera dal Ministero dell’Interno, vengano scelti senza valutazioni nel merito. Tutto il Piemonte e tutto il nord è escluso. Tagliato fuori. È la seconda volta che succede. Questa per il bando per i Comuni con meno di 15mila abitanti, e prima per le Città più grandi. In quel caso, erano stati trovati altri 900milioni per finanziare gli esclusi delle regioni del centro-nord. Ora non basta trovare qualche soldino in più. Il Ministero dell’Interno deve annullare le graduatorie. Intervenga il Parlamento per mettere un argine a questa deriva per la quale i progetti vengono scelti con criteri assurdi e dannosi”.

Lo afferma Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte.

Il Cinquantennale di Confartigianato Piemonte

Lunedì 24 ottobre, ore 9.00

Palazzo Reale-Salone delle Guardie Svizzere

 

… e s’affretta, e s’adopra…”.

Dalle botteghe al PNRR:

uno sguardo su 50 anni di creatività,

coraggio e cambiamenti

Programma

Introduzione dei lavori e Relazione di Giorgio Felici

Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte

Proiezione del video

Saluti delle autorità

 

Tavola Rotonda con il sociologo Prof. Aldo Bonomi, istituzioni, politici e i vertici di Confartigianato Imprese

Modera i lavori Eugenio Giannetta

(Giornalista di Avvenire)

Lunedì 24 ottobre, a partire dalle alle ore 9.00 pressoPalazzo Reale (Salone delle Guardie Svizzere), si svolgerà la celebrazione del Cinquantennale diConfartigianato Imprese Piemonte dal titolo:” … e s’affretta, e s’adoper …” Dalle botteghe al PNRR:uno sguardo su 50 anni di creatività, coraggio e cambiamenti.

Una giornata di eventi dedicati all’artigianato, alla storia di Confartigianato Imprese Piemonte ed alle prospettive della sua futura azione in rappresentanza delle piccole e medie imprese, che costituiscono una componente essenziale del tessuto imprenditoriale italiano.

     

 

 

 

 

L’evento sarà un momento importante di analisi e riflessione per le pmi artigiane, attraverso lo svolgimento di una tavola rotonda con il prof. Aldo Bonomi, istituzioni, politici e i vertici di Confartigianato, al fine di offrire uno spaccato del tessuto imprenditoriale regionale e confrontarsi con le istituzioni e i vari portatori di interesse del territorio sul ruolo dell’artigianato e delle pmi, quale valore indispensabile e imprescindibile per far ripartire l’economia locale.

Infine, per omaggiare la maestria del lavoro artigiano, Confartigianato Imprese Piemonte ha organizzato, sempre a Palazzo Reale, una mostra fotografica che racconta il legame esistente tra territorio e artigianato: 27 fotografi del Piemonte, che attraverso i loro scatti hanno saputo raccontare storie comuni di lavoro e passione.

La ricorrenza del cinquantesimo anniversario della nostra Federazione, fondata come Federazione Regionale dell’Artigianato del Piemonte il 23 ottobre del 1972 –commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato imprese Piemonteè un’occasione speciale per poter ricordare il senso di appartenenza ed il valore artigiano che sono alla base della nostra Associazione. Un’eredità messa a dura prova dal rallentamento dell’economia reale, dai profondi cambiamenti strutturali della stessa, da una crisi che si protrae oramai da oltre un decennio.

Verranno illustrati i risultati dell’indagine congiunturale relativa al 4° trimestre 2022, con un focus sulle politiche regionali e sulle priorità che il neo Governo dovrà affrontare nell’immediato a tutela delle micro e piccole imprese.

 

 

CoNNGI al lavoro per scuola, cultura, sport, partecipazione

Si è svolto a Casale Monferrato, in data 11 ottobre 2022, all’ Istituto Superiore Cesare Balbo l’incontro con Si Mohamed Kaabour, presidente del CoNNGI, il Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane a cui ho presenziato.

Il Coordinamento è presente in 13 città italiane, 41 paesi nel mondo, parla 33 lingue e si occupa di scuola, lavoro,cultura, sport, partecipazione, cittadinanza attiva, cooperazione internazionale. Collabora con Enti pubblici, Organizzazioni internazionali, Società civile, Sindacati, ONG. L ‘organizzazione nasce a Roma quale risposta alla cecità politica, che fatica a riconoscere e valorizzare la pluralità italiana, che oggigiorno si staglia sui volti di giovani dalle differenti origini, ma che condividono un attaccamento all’Italia, in quanto paese natale o di crescita. Mette insieme associazioni radicate sul territorio, dal Piemonte alla Sicilia, collocando in primo piano il protagonismo di giovani italiani, con background migratorio, decisi ad affermare e far riconoscere la loro appartenenza all’Italia. Il CoNNGI vuole essere soggetto rappresentativo della pluralità italiana, nei diversi tavoli istituzionali ed Inter istituzionali, nazionali ed internazionali. L’organizzazione prende le mosse nel 2014 grazie ad una Call del Ministero delle politiche sociali e del Lavoro. E’ stato un percorso in cui si è avuta conferma che grazie alla loro sensibilità e dedizione, spesso sono le persone a far davvero la differenza. Il 13 ottobre 2017 è stata presentata a Roma, nella sede di OIM Italia, la nuova Associazione di Promozione Sociale Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane. Si Mohammed Kaabour, nella sua lunga conferenza al Balbo, ci ha raccontato della sua difficile vita da immigrato dal Marocco, della sua travagliata strada per l’integrazione, fino alla cittadinanza conseguita e all’entrata in ruolo come docente e consigliere comunale a Genova nelle file del PD.Un percorso fatto di anni di sacrifici e dura gavetta. Un modello di vita per ogni immigrato, che oggi anche attraverso l’ausilio della sua organizzazione umanitaria, voglia vivere e lavorare nel nostro paese.
Il CoNNGI si impegna e lavora per promuovere un nuovo approccio alle politiche di inclusione e partecipazione, più efficace e che risponda ai reali bisogni delle nuove generazioni, per costruire e consolidare percorsi di dialogo, confronto e collaborazione, con istituzioni e organizzazioni.

Aldo Colonna

Qui di seguito il link con le associazioni aderenti al CoNNGI:

https://integrazionemigranti.gov.it/it-it/Altre-info///id/57/Le-associazioni-del-CONNGI

Orientamento scolastico: porte aperte al Plana

È arrivato il momento per gli studenti delle terze medie di scegliere la scuola superiore e il primo passo è, sicuramente, quello di informarsi.

Al Plana di Torino sono attivi 4 indirizzi:
LICEO SCIENTIFICO OPZ. SCIENZE APPLICATE
ODONTOTECNICO
OTTICO
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA

Per conoscere meglio l’ offerta formativa è possibile partecipare agli OPEN DAY e ai numerosi SALONI DELL’ORIENTAMENTO nei quali saremo presenti. Tutte le date e le iniziative sull’orientamento vengono continuamente aggiornate sul  sito e sui  canali social https://linktr.ee/IIS_Plana.

Per qualsiasi altro dubbio scrivere a orientamento@plana.edu.it

Confindustria Piemonte in trasferta a Barcellona

FODERE SOTTOLINEA L’IMPORTANZA DELLE INTERCONNESSIONI PER CONTRIBUIRE A CREARE UN MERCATO ENERGETICO EUROPEO
GAY (CONFINDUSTRIA PIEMONTE): SERVE POLITICA STRUTTURALE EUROPEA

 

Foment del Treball Nacional, la federazione che dal 1771 rappresenta gli imprenditori e l’industria catalana, ha organizzato presso la propria sede il meeting annuale di Fodere (Forum pour le développement des entreprises des régions europeennes), l’organizzazione che riunisce dal 1987 le associazioni dei datori di lavoro delle cinque regioni europee più industrializzate: Baden-Württemberg, Piemonte, Rhône-Alpes, FER-Genève e Catalogna.

Fodere, e particolarmente questa riunione tenutasi a Barcellona, rivestono un ruolo strategico in questo delicato momento. Cinque regioni europee a forte vocazione industriale e manifatturiera, hanno infatti ribadito la necessità di fare sistema a livello europeo su tutti i temi legati all’energia. Auspichiamo una nuova politica strutturale che sappia governare difficoltà che mai prima d’ora l’Unione europea aveva fronteggiato. Facendo sistema, il Piemonte e le altre quattro regioni che compongono Fodere, si conferma la volontà di innovare e crescere con l’Europa, anche sviluppando i progetti sulle grandi interconnessioni energetiche necessarie a superare la dipendenza dalla Russia, che hanno l’Italia e il Piemonte al centro” ha commentato Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte.

Il presidente dell’organizzazione imprenditoriale catalana Foment, Josep Sánchez Llibre, ha auspicato una promozione della reindustrializzazione dell’economia per “evitare una crescita sociale squilibrata” e di “adeguare la transizione energetica alla competitività delle imprese“. Fodere sottolinea le difficoltà legate alla formazione nell’economia europea, e come la mancanza di personale qualificato, ne mini la competitività tenendo conto della sfida tecnologica e della necessità di promuovere la ricerca e l’innovazione di tutti i settori industriali.

I membri di Fodere hanno condannato la grave violazione del diritto internazionale che l’aggressione russa rappresenta, auspicando la fine del conflitto e ribadendo la loro solidarietà all’Ucraina. Nelle conclusioni dell’incontro si sottolinea “l’importanza di avere interconnessioni fisiche a livello energetico, come il gasdotto Bar-Mar (Barcellona-Marsiglia), che contribuiscono a creare in Europa un mercato dell’energia” e di combattere la dipendenza dal gas russo, in linea con la recente comunicazione della commissione REpower UE. Secondo gli appartenenti a Fodere, le interconnessioni energetiche “aiutano ad aumentare la competitività a livello europeo” ed è “necessario approfondire il collegamento Nord-Sud, insieme al collegamento Est-Ovest” anche per migliorare il collegamento per il trasporto di merci in tutto il continente.

All’incontro annuale di Fodere hanno partecipato: il presidente di Foment del Treball, Josep Sánchez Llibre, e il segretario generale, David Tornos; il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay e il segretario generale, Paolo Balistreri; Etienne Bechet da Balan, vicepresidente Auvergne – Rhône Alpes – Mouvement des Enterprises de France – Medef; Blaise Matthey, Segretario generale, Véronique Kämpfen, direttore della comunicazione e Yannic Forney, capo dei progetti di politica generale della Federation des Entreprises Romandes Ginevra – Fer Ginevra; e Manuel Geiger, direttore di Ubm – Baden-Württemberg Unternehmer-Württemberg EV.

Fodere è stato creato nel 1987 con l’intenzione di riunire le organizzazioni delle imprese delle cinque regioni più dinamiche, industrializzate e geograficamente interconnesse d’Europa. L’obiettivo principale è agire davanti alle istituzioni europee e al pubblico amministrazioni per promuovere azioni che favoriscano lo sviluppo delle imprese e delle economie produttive.

La presidenza di Fodere cade ogni anno a rotazione su una delle sue attività organizzazioni, nel 2023 a raccoglier eil testimone sarà la Fer di Ginevra. All’evento hanno partecipato anche il Ministro degli Affari e del Lavoro del governo catalano, Roger Torrent, l’eurodeputato Javi López, membro della commissione per l’ambiente, Salute pubblica e sicurezza alimentare, e l’eurodeputato Jordi Solé, membro supplente della commissione per Industria, Ricerca ed Energia. Da segnalare anche la presenza di Maria Teresa Fábregas, Direttore della Task Force per la ripresa e la resilienza della Commissione europea, che è incaricata di guidare l’attuazione d

In marcia verso la prevenzione: Rivoli si fa strada

Iniziative in programma per sabato 22 ottobre

 

Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore mammario.

L’ Assessorato alle Pari Opportunità in collaborazione con l’ ASL TO3, la Consulta delle Donne della Città di Rivoli e Associazioni attive nel campo, hanno organizzato, in questo mese di Ottobre, contraddistinto a livello internazionale come il mese della prevenzione, la giornata dal titolo “In marcia verso la prevenzione: Rivoli si fa strada” che prevede tre appuntamenti per la giornata di sabato 22 ottobre.
⦁ Una camminata “in rosa”, con partenza alle ore 9,30 da piazza Martiri della Libertà, animerà il centro cittadino nel corso della mattinata. Si tratta di una camminata competitiva di 5 chilometri aperta a tutti.
⦁ A partire dalle ore 15,30 fino alle 18,30, presso il Centro Congressi di via Dora Riparia 2 si terrà un Convegno di stampo divulgativo-scientifico che permetterà un confronto aperto con i professionisti della salute. Interverranno specialisti medici, che sviscereranno i diversi aspetti della patologia oncologica, dalla prevenzione al follow up, approfondendo anche aspetti meno conosciuti come la questione genetica dei tumori ereditari. I medesimi saranno a disposizione dei cittadini per rispondere a domande, dubbi, approfondimenti.
⦁ E’ in programma un’apertura straordinaria del Consultorio adiacente la sede comunale. Dalle ore 9,00 alle 13,00 verranno erogati gratuitamente 24 screening cervico-vaginali (comprendenti visita ginecologica, controllo senologico e PAP test).
Occorre iscriversi per partecipare alla marcia e prenotare per avere diritto allo screening, entro martedì 18 ottobre alle ore 13,00 scrivendo all’ indirizzo e-mail: pariopportunita@comune.rivoli.to.it

Il disturbo da accumulo

Alcune trasmissioni TV devono la loro fortuna al sempre più frequente disturbo da accumulo, chiamato con il termine inglese hoarding che, tra gli altri significati, ha anche quello di accumulo, incetta, ammassamento.

Da qui il termine accumulatori seriali usato per designare quanti ne siano affetti.

E’ una patologia psichica che porta un individuo a non disfarsi di nulla di ciò di cui entra in possesso, arrivando al punto di non riuscire più a vedere il pavimento e, spesso, a non potersi più muovere nell’appartamento.

Tale patologia, che in forma lieve si manifesta in moltissime persone, specie anziane, assume livelli di pericolosità se concomitante ad altri disturbi neurologici o psicologici, spesso accelerata da eventi quali lutto, abbandono, infortunio, ecc.

Le vittime sono in maggioranza donne, solitamente con bassa scolarità e ceto sociale disagiato.

Ma vediamo in dettaglio: spesso l’accumulatore arriva a non gettare nemmeno i rifiuti, raccoglie oggetti per strada (come farebbe un ferrivecchi) e li porta a casa accumulandoli sempre più per il puro gusto di accumulare, senza catalogarli, senza ordinarli e, soprattutto, senza valutare le conseguenze che ciò possa avere dal punto di vista igienico e sociale (l’olfatto dei vicini, invece, se ne accorge eccome).

Tralasciando l’aspetto legale dell’appropriazione di ogni res derelicta trovata in giro, come una patologia che si aggravasempre più anche l’hoarding tende a peggiorare col passare del tempo; in molti casi, avvisato dai vicini dell’accumulatore seriale, chi è intervenuto si è trovato davanti scene degne di un film horror: accumuli di feci (degli animali domestici e, spesso, umane), cibi scaduti ed avariati, rifiuti ormai decomposti con le finestre spesso coperte da masserizie, rifiuti, mobili.

E’ evidente che sia quasi impossibile parlare di prevenzione in questi casi; il soggetto che diventa accumulatore seriale non si rende conto della pericolosità del suo stile di vita anche perché spesso il disagio mentale da cui è affetto lo rende avulso dalla realtà.

Come ho già avuto modo di scrivere in passato, la soluzione più efficace è il buon vicinato, l’azione sociale di amicizia, vigilanza, conforto che i vicini di casa, sempre, dovrebbero esercitare: non vedi da alcuni giorni il tuo vicino, oppure non lo vedi uscire a gettare l’immondizia ma solo rientrare dalla spesa, il suo aspetto denota trascuratezza? Perché non parlargli, o contattare i suoi figli o, nei casi accertati, un assistente sociale?

Si può evitare l’insorgere di patologie più gravi per chi sia vittima di quello stile di vita e gli / le si permette di vivere in un ambiente idoneo.

La società attuale da un lato si chiude a guscio nei confronti delle richieste di aiuto, anche tacite, che ci provengono quotidianamente da chi ci circonda ma dall’altro è pronta a giudicare, criticare, reprimere a parole ogni comportamento anche se, in ultima analisi, è identico al nostro.

Mentre nei decenni scorsi la famiglia, pur con i distacchi dovuti a matrimoni e impegni di lavoro, rimaneva comunque in contatto quotidiano ora, complice un lavoro che spesso ci porta addirittura a migliaia di chilometri e l’aumento delle famiglie mononucleari, è facile diradare i contatti e non riconoscere richieste di aiuto che si manifestano anche solo con la tristezza della voce, con il cambiamento di orari dei pasti o delle telefonate o con palesi manifestazioni di alterazione.

La famiglia patriarcale, pur con i difetti che ogni società reca con sé, aveva il pregio di unire sotto un unico tetto gli educatori, le baby sitter, le badanti, la cuoca; ora, ritenendo di aver realizzato una evoluzione con l’indipendenza, il lavoro all’esterno e l’aumento dell’età media ci accorgiamo che, in realtà, siamo più soli, più fragili, più poveri.

Sergio Motta

Riunione di famiglia per Papa Francesco

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Papa Francesco, scelto dai Cardinali riuniti in Conclave “quasi alla fine del mondo”, ma di origini piemontesi, nel pomeriggio di sabato 19 novembre prossimo si recherà ad Asti per incontrare i familiari in visita riservata in occasione del novantesimo compleanno della cugina Carla Rabezzana. Si fermerà fino a domenica 20 novembre quando presiederà la S. Messa alle ore 11:00 nella Cattedrale di Asti. In quell’occasione incontrerà la Comunità diocesana dalla quale erano partiti i Suoi genitori per emigrare in Argentina.

La notizia è stata data in contemporanea dal Direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni, che ha rilanciato il comunicato della Prefettura della Casa Pontificia. Anche monsignor Marco Prastaro, vescovo di Asti, ha annunciato la visita.

C’è grande fermento nella città piemontese che attende Papa Francesco fin dalla sua elezione nel marzo 2013. La famiglia del Papa argentino è piemontese, nello specifico di Portacomaro. Da Asti la famiglia Bergoglio emigrò il 1° febbraio del 1929 in Argentina.

Mentre Asti ha atteso dieci anni il Pontefice e finalmente lo avrà tutto per sé, altrettanto non può dire la città di Buenos Aires che ancora aspetta la Sua visita.
Bergoglio infatti – che viaggia ancora con il passaporto argentino – non è tornato a Buenos Aires dalla Sua elezione a Vescovo di Roma e non ha ancora fatto visita ai luoghi della Sua infanzia e alla vecchia diocesi.
Alle numerose domande sul perché ancora non abbia fatto ritorno, Papa Francesco ha risposto in un videomessaggio rivolto al popolo argentino il 30 settembre 2016. In quell’occasione ha detto: “[…] beh il mondo è più grande dell’Argentina, ma bisogna dividersi, lascio nelle mani del Signore indicarmi la data […]”.

Giangiacomo Nichols
autore del libro “Il Papa alla sbarra”.