Dall Italia e dal Mondo- Pagina 83

Cinghiale sfonda il portone ed entra nella scuola, custode ferito

DALLA SICILIA

Un cinghiale è entrato nei locali della scuola  Caponnetto, nella borgata palermitana di Tommaso Natale. L’animale, probabilmente in cerca di cibo,  è entrato nel giardino e dopo che i custodi e gli insegnanti si erano barricati all’interno, ha sfondato il portone ed ha fatto irruzione nei locali dell’istituto provocando il panico tra il personale scolastico.Un custode è rimasto ferito alla gamba. L’ungulato è poi uscito da una porta secondaria ed è stato  abbattuto da un tiratore dei carabinieri forestali.

Muore fattorino aggredito da tre cani

DALLA SICILIA

L’autopsia chiarirà le cause del decesso di un fattorino di una ditta di spedizioni, Agatino Zuccaro, di 56 anni di Catania. L’uomo è stato aggredito da tre cani in un agriturismo in contrada Pagliarello, a Portopalo di Capo passero (Sr). La vittima,  il cui corpo è stato ritrovato a terra privo di vita, potrebbe essere morto per le ferite riportate in tutto il corpo, in particolare alle braccia e alle gambe, causate dai morsi dei cani di razza Corso che si trovavano nella proprietà. In base alle ricostruzioni il malcapitato, a bordo del camioncino della ditta, sarebbe entrato nella proprietà, dove avrebbe cercato i proprietari per consegnare un pacco, ma una volta sceso  sarebbe stato aggredito dai cani.

 

(foto archivio)

Camion perde piloni di cemento, automobile schiacciata

DALLA SARDEGNA

Sulla Statale 293 a Vallermosa, un’auto con due persone a bordo è stata schiacciata da alcuni pilastri di cemento caduti da un camion. Il conducente della vettura, estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco, è stato trasportato con codice rosso all’ospedale di Cagliari, la donna che viaggiava con lui è invece in codice giallo.Il mezzo pesante carico di piloni di cemento di dieci metri, ne ha persi alcuni che hanno  investito e schiacciato l’auto nella parte anteriore. Sul posto sono intervenute tre squadre dei pompieri, carabinieri e  118.

 

(foto: archivio)

Notte di terrore: malviventi legano anziana, la rapinano e le uccidono il cane

DALLA SARDEGNA

A Pimentel, in Sardegna, un’anziana di 76 anni è stata rapinata nella notte  da una banda di malviventi. Era nella sua abitazione quando l’hanno immobilizzata e le hanno ammazzato  il cane Pincher per evitare che abbaiasse. Erano in tre con i volti coperti da passamontagna e sono entrati da una finestra. Hanno immobilizzato la donna su una sedia. Poi hanno rovistato per un’ora all’interno della casa , portando via poche banconote e alcuni monili in oro. L’anziana è riuscita a liberarsi  da sola dopo circa 30 minuti e ha dato l’allarme.

Auto investe coppia di anziani, morta la donna

DAL FRIULI VENEZIA GIULIA

Un altro incidente mortale sulle strade italiane in questo inizio 2018. Un’anziana  di 81 anni, è morta e suo marito, di 83 anni , è rimasto gravemente ferito dopo essere stati investiti a Sistiana, sulla strada provinciale per Duino Aurisina (Trieste). I due erano sulle strisce pedonali, ad investirli è stata una Lancia Y alla cui guida era uomo di 60 anni circa.  L’incidente ha causato disagi al traffico in prossimità dell’imbocco dell’autostrada

In Francia un telefono per i carcerati

La Francia ha in programma l’installazione di un telefono fisso nella cella di ogni detenuto. E’ partita una gara d’appalto per equipaggiare progressivamente circa 50.000 utenze nei penitenziari d’oltralpe.  I detenuti potranno telefonare soltanto ai numeri autorizzati dall’amministrazione penitenziaria. Il Governo francese vuole  favorire il mantenimento dei legami famigliari, intesi come un elemento chiave del reinserimento in società e debellare il traffico di telefoni nelle carceri.

Frontale tra auto e furgone, muore giovane donna

DALL’ABRUZZO

Un altro incidente stradale mortale sulle strade italiane,  vittima donna di 38 anni, Cinzia Tucci, di Ancona ma residente a Francavilla al Mare, è morta nel sinistro stradale avvenuto stamane sulla variante  che collega Montesilvano (Pescara) a Francavilla (Chieti). La donna guidava una Matiz che, per cause da accertare, si è scontrata frontalmente con un autocarro che procedeva in direzione di Ortona. E’  morta sul colpo e il suo corpo è rimasto intrappolato nella vettura prima dell’intervento dei Vigili del Fuoco. 

 

(foto: archivio)

Tragico San Silvestro: investito e ucciso da furgone mentre controlla il motore dell’auto

DALLA CALABRIA

Un 51enne di Pizzo Calabro, titolare di un ristorante,  è morto in un incidente stradale a Maierato. L’uomo stava aiutando  un amico la cui auto ha avuto problemi al motore. Mentre ne stava verificando il funzionamento, è stato investito da un furgoncino guidato da una ragazza. Il ristoratore è morto pochi minuti dopo i tentativi di rianimarlo. Il proprietario del veicolo guasto è rimasto gravemente ferito, come la conducente del furgoncino.

(FOTO: ARCHIVIO)

Yemen tra colera e bombe italiane

FOCUS INTERNAZIONALE  di Filippo Re

Ricorderemo la tragedia dello Yemen non solo per la guerra in corso da quasi tre anni con oltre 10.000 morti e milioni di sfollati ma anche per l’epidemia di colera e le bombe italiane che distruggono e uccidono. Si chiude ancora più tragicamente il 2017 per gli yemeniti che sopravvivono in un Paese che sta lentamente morendo nell’indifferenza del mondo. E non c’è solo la morte che arriva dai raid aerei sauditi contro i ribelli sciiti Houthi filo-iraniani. C’è anche un’altra morte che colpisce in forma violenta e contagiosa, nel silenzio totale, come denunciato dal Papa nel suo messaggio natalizio. Si muore di colera. L’ennesimo grido di allarme è stato lanciato dalla Croce Rossa Internazionale: il numero di casi di colera ha raggiunto un milione di persone. Secondo i dati delle Nazioni Unite, più di 2.200 persone sono già morte a causa di questa malattia e il colera si sarebbe diffuso nel 90% dei distretti del Paese. A quasi tre anni dall’inizio del conflitto in Yemen, più dell’80% della popolazione non ha accesso ad acqua potabile, cibo e cure mediche e il conflitto sta colpendo in particolare i bambini nel disinteresse generale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo in guardia la comunità internazionale facendo sapere che oltre 11 milioni di bambini hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria. Il Pam (Programma alimentare mondiale dell’Onu) ha rivelato che su una popolazione di 26 milioni di persone, almeno 17 milioni di yemeniti non sanno se oggi potranno mangiare e almeno 7 milioni di persone dipendono totalmente dall’assistenza alimentare fornita dalle Nazioni Unite e da altre organizzazioni umanitarie. Secondo l’Unicef, oltre 3 milioni di persone, la metà delle quali bambini, sono a rischio crisi idrica per la mancanza di carburante. Il prezzo del carburante diesel è raddoppiato nel giro di un mese, compromettendo la distribuzione di acqua, in particolare modo per le famiglie più povere. Le stazioni per il pompaggio dell’acqua, che riforniscono oltre 3 milioni di persone attraverso i sistemi pubblici in 14 città, stanno rimanendo senza carburante. Il Pam segnala anche che il numero dei Paesi impegnati ad aiutare lo Yemen si sta riducendo. Quasi l’80 percento dei finanziamenti destinati allo Yemen è stato fornito quest’anno dagli Stati Uniti, dalla Germania, dall’Unione Europea e dal Regno Unito. La situazione generale continua però ad essere disperata e il protrarsi del conflitto non fa altro che aggiungere disastri, lutti e sofferenze. Nella guerra yemenita piovono dal cielo anche bombe di fabbricazione italiana vendute ai sauditi che le sganciano regolarmente sugli insorti armati da Teheran. Si tratta di bombe fabbricate in Sardegna, nel Sulcis, che hanno provocato vittime anche tra i civili. La denuncia arriva dal New York Times che in prima pagina pubblica un video intitolato “il percorso del commercio delle armi” che stanno insanguinando lo Yemen. Il quotidiano newyorkese riconosce che l’Italia è solo uno dei tanti Paesi che inviano armi all’Arabia Saudita.

 

 

Gelosia fatale. Uccide il rivale in amore e confessa

DALLA SICILIA

La Polizia di Catania ha fermato Danilo Guzzetta per l’omicidio di Enzo Carmelo Valenti, l’uomo assassinato il 20 dicembre. Guzzetta e la vittima avevano avuto una  lite: l’aggressore aveva iniziato una relazione con la ex del Valenti. Guzzetta ha confessato ed è stato fermato dagli agenti. Al reo confesso vengono contestate le aggravanti per avere commesso il fatto per futili motivi e la detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Valenti è morto all’ospedale Vittorio Emanuele per le ferite  al braccio e al torace.