Dall Italia e dal Mondo- Pagina 79

Uomo incendia l’auto e si suicida tra le fiamme

DAL VENETO

A 80 anni si è suicidato  a Vicenza dopo aver appiccato il fuoco all’auto sulla quale si trovava. Il corpo è stato trovato dalla polizia ormai carbonizzato, ma le testimonianze della moglie, alla quale poco prima l’80enne aveva annunciato che si sarebbe tolto la vita, lasciano pochi dubbi sull’identità della vittima. La donna ha detto alla polizia che il marito si trovava in uno stato di profondo disagio psichico dopo un incidente di due anni fa, e ha cercato di convincerla ad uccidersi assieme. Lei si è rifiutata e l’uomo è salito sulla sua auto, recandosi in  una zona isolata alla periferia della città. Con una tanica di benzina, avrebbe incendiato l’auto mentre si trovava all’ interno.

Nuova vittima della strada, muore ragazza di 19 anni

DAL FRIULI VENEZIA GIULIA

Una nuova tragedia sulle strade italiane. Questa volta la vittima è una  ragazza di 19 anni, di Treviso,  morta per le ferite di un incidente stradale avvenuto questa mattina lungo la bretella autostradale di Sacile ovest. La giovane era alla guida di un’utilitaria, quando si è scontrata con un furgone, il cui conducente è stato estratto dall’abitacolo dai vigili del fuoco e trasferito d’urgenza in elicottero all’ospedale di Udine, dove  è in gravi condizioni.

Ragazza 19enne muore accoltellata: “l’ho colpita allo stomaco”

DALLA LOMBARDIA

L’agenzia Ansa riporta le agghiaccianti parole del tranviere di 39 anni che ha confessato di avere aggredito Jessica, la ragazza ammazzata a coltellate a Milano. La giovane prima di essere uccisa ha cercato di difendersi “ma io –  ha detto Alessandro Garlaschi – ho rigirato il coltello e l’ho colpita allo stomaco”. E’ quanto l’uomo ha confessato al  pm Cristiana Roveda e agli agenti della Squadra Mobile. Il tranviere, presso il quale la ragazza uccisa faceva le pulizie, è ora accusato di aver assassinato la 19enne Jessica Valentina Faoro e di aver cercato di bruciare il corpo della giovane, che si era opposta ai suoi approcci. “Sei un mostro maledetto”, “spero che  marcirai in galera” sono alcuni degli insulti rivolti a Garlaschi da vicini e passanti mentre veniva condotto via dagli agenti della polizia che lo hanno interrogato  in via Brioschi, nell’appartamento dove è avvenuta l’aggressione alla ragazza.

Un sultano in Vaticano

FOCUS INTERNAZIONALE di Filippo Re

In Vaticano arriva un sultano, più che un presidente. Varca le Mura Leonine il padrone di una Turchia sempre più autoritaria e dispotica, che calpesta i diritti umani e mette in galera chiunque osi criticarlo. Erdogan non è amato da nessuno in Europa e, crediamo, tanto meno da Papa Francesco che di recente rievocò il genocidio turco dei cristiani armeni nella Grande Guerra scatenando l’ira del governo di Ankara. Francesco ha già incontrato Erdogan in qualità di primo ministro ma non di capo di Stato. Sono infatti almeno due gli aspetti singolari e storici di questa visita. Da quasi 60 anni non metteva piede in Vaticano un presidente turco e soprattutto un protagonista di primo piano sulla scena internazionale come Recep Tayyip Erdogan, nei panni di un sultano-condottiero alla conquista del mondo islamico e cristiano. Una visita che, al di là dell’attualità politica, ha anche un’importanza storica. Tempo fa, in Vaticano, c’era un Papa che amava profondamente i turchi ed era pieno di rispetto e stima per le autorità della Turchia e da loro era ricambiato. Quel Papa era Giovanni XXIII, conosciuto da tutti come il “Papa buono”. Fu l’ultimo pontefice a ricevere in Vaticano un presidente turco. Era il 1959 ed era appena stato eletto Papa. Il 28 ottobre 1958 Angelo Roncalli, patriarca di Venezia, fu infatti designato nuovo pontefice con il nome di Giovanni XXIII. Roncalli trascorse dieci anni a Istanbul, dal 1935 al 1945, come nunzio apostolico, e aprì la strada all’istituzione ufficiale di rapporti diplomatici tra la Turchia e la Santa Sede. E non perse mai di vista l’amicizia e le relazioni con i governanti turchi anche in seguito, come nunzio a Parigi e poi come Papa, tanto che oggi in Turchia, Giovanni XXIII è ancora chiamato il “Papa turco”. Da 59 anni mancava, in udienza dal Pontefice, un presidente della Mezzaluna, dai tempi di Celal Bayar, capo di Stato turco dal 1950 al 1960, poi deposto da un golpe dei militari. Ora il capo della chiesa cattolica riceve Erdogan tra le mura Vaticane non solo come presidente della Turchia (eletto nel 2014) ma soprattutto come uomo forte della Mezzaluna che accentra nelle sue mani poteri assoluti e non nasconde ambizioni imperiali neo-ottomane. Papa Francesco, mite e pacifico come il suo illustre predecessore, incontra a casa sua un neo sultano, sovrano di una Turchia che sogna di diventare una grande potenza alla guida del Medio Oriente e di una parte del mondo musulmano, come un tempo l’Impero ottomano.

 

 

E’ morto frate Eusebio, segretario di Padre Pio

DALLA PUGLIA

È morto a 86 anni, nell’infermeria provinciale dei Frati Minori Cappuccini, presso il convento di San Giovanni Rotondo, frate Eusebio Notte da Castelpetroso (Isernia). Per cinque anni, dal 1961 al 1965, fu assistente personale di Padre Pio. L’ufficio Stampa dei Frati Minori scrive in un comunicato che con Padre Pio  frate Eusebio “stabilì un rapporto di profondo affetto filiale e grande confidenza”. I funerali si tengono oggi nel santuario di Santa Maria delle Grazie con la funzione religiosa celebrata da frate Maurizio Placentino, ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio.

Molestie vere, presunte, stalker e ricordo di “Magda”

Di molestie sessuali vere e presunte la cronaca degli Usa, ma anche di Casa nostra, ne hanno parlato e ne parleranno a lungo e tutti si esprimono con i giudizi più disparati fino ad arrivare ad un manifesto di 124 Donne Vip contro le molestie sessuali

Certo il mondo è pieno di relazioni nate nel luogo di lavoro, delle scuole, ospedali, nei giornali e uffici vari, casi di innamoramento e di corteggiamento che non sono sfociati in molestie, abusi e azioni di stalker. Tuttavia la distinzione e confine fra molestia e corteggiamento sono chiari e invalicabili .Il luogo sul quale avviene il comportamento è determinante e fa la differenza. Per esempio, una battuta pesante fatta durante una cena tra amici è cosa diversa dal caso in cui te la fa il tuo capo mentre stai lavorando.La normativa vigente definisce la molestia un comportamento indesiderato che ha l’effetto di produrre un clima intimidatorio, offensivo e umiliante. È fondamentale capire il punto di vista di chi lo subisce, non di chi lo compie che potrebbe non avere scopi molestatori. Quindi vale l’effetto e non l’intenzionalità.Il caso eclatante di corteggiamento tra Bigitte e Emmanuel Macron, diventato in seguito il presidente francese, è uno di questi; potevano essere molestie, ma è ricaduto tutto nell’ambito dell’amore reciproco. Un rapporto tra insegnante e studente con 24 anni di differenza che non è diventato prevaricazione e abuso sessuale perché c’era il consenso e l’età.

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Se non fosse abbastanza chiaro, non sarebbe male, ricorrere all’ausilio della Treccani che alla parola corteggiare, riporta: “cercare di conquistare l’attenzione e l’affetto di qualcuno con gentilezze, complimenti e simili”. Sempre in tema di Donne , fino ad arrivare alle vittime di stalker, è morta l’icona delle donne oppresse, rappresentata nel film di Carlo VerdoneBianco Rosso e Verdone”, dall’attrice russa Irina Sanpiter che interpretava il ruolo di Magda. Indimenticabile, nel suo ruolo di donna esasperata, è morta all’età di 60 anni, al Policlinico Umberto I, a causa della leucemia che l’aveva colpita da giovane. Solidarietà alle donne, tutte, ma in modo particolare a “Magda” e a quelle che rappresenta, più che alle molestate Uma Thurman e Julianna Luisa Marguelies. Non ce la faccio più… Non ce la facciooo proprio più…” è il grido di liberazione da parte di tutte le Magde del mondo dalle vessazioni continue di compagni e mariti. Un manifesto ci sarà mai anche per loro o basterà quello di Verdone?

Tommaso Lo Russo

 

A Mosca si mobilita l’esercito per la nevicata del secolo

Mosca e’ Stata colpita dalla nevicata più forte degli ultimi 100 anni. Letteralmente paralizzato il traffico,  una persona è morta e cinque sono ri feriti. Le truppe sono state mobilitate per le operazioni di smaltimento e il sindaco, Serghei Sobyanin, ha annunciato che non sarà obbligatorio portare  i bambini a scuola. La neve caduta e’ il doppio rispetto agli indicatori degli anni precedenti.

Mostra i genitali alla fiera del santo patrono e rischia il linciaggio

DALLA CALABRIA

Se l’è vista brutta l’uomo, completamente ubriaco, che ha molestato i visitatori della fiera di San Biagio a Lamezia Terme, compresi  alcuni minorenni,  mostrando i genitali. Il cittadino marocchino di 37 anni, O.B., è stato portato al comando e denunciato per atti osceni dalla Polizia municipale che l’ha pure salvato dal linciaggio, infatti in molti si stavano avventando minacciosi contro di lui.

Auto nel torrente dopo lo scontro: morti due ragazzi

DALLA TOSCANA

Due  ragazzi sono morti per lo scontro tra  la loro auto con un’altra vettura. La macchina dei giovani è finita nel canale Scolmatore a Calambrone, tra Pisa e Livorno. L’incidente si è verificato  sul ponte dell’Arno nella notte . I vigili del fuoco  sommozzatori  hanno estratto  le due vittime. L’altra auto è rimasta sulla carreggiata, a bordo altre due persone, 26 e 25 anni, una  estratta sempre dai vigili del fuoco.

 

(foto archivio)

Licenziata la maestra che scriveva “squola” e “sciaquone”

DAL VENETO

La maestra scriveva “squola” e  ”sciaquone”, e dove ci volevano  le doppie le toglieva, aggiungendole  invece nelle parole che non le hanno. L’insegnante “didatticamente incapace”, dopo l’allontanamento dalla scuola di Santa Maria di Sala, Venezia,  è stata definitivamente licenziata dal giudice del lavoro di Venezia. Lei insegnava fino a tre anni fa e  – scrive l’agenzia Ansa – aveva fatto ricorso al giudice del lavoro contro la decisione del Ministero dell’istruzione, che l’aveva lasciata a casa su  segnalazione della preside. anche i genitori dei bimbi delle due classi di prima elementare si erano lamentati per gli strafalcioni della maestra.