Dall Italia e dal Mondo- Pagina 66

VIAGGIO ITALIA ALLA CONQUISTA DELL’HIMALAYA

Sport, avventura e solidarietà… a bordo di una carrozzina!

In contemporanea, dal 30 luglio al 5 agosto, campagna di raccolta fondi su 1Caffe.org, la onlus torinese diLuca Argentero, per contribuire alla scolarizzazione locale.

Viaggio Italia, che da oggi si presenta con una nuova veste grafica attraverso il nuovo logo “Viaggio Italia around the world”, arriva in LadakhIndia. Territorio desertico di alta montagna, altitudine media 4000 metri, clima che per tutto l’anno oscilla tra il gelido e il fresco, il Ladakh è una terra difficile, remota, di confine, non adatta a tutti… ma ancora una voltaDanilo Ragona e Luca Paiardi sono pronti a raccogliere la sfida! Continua, sempre più ambiziosa, l’avventura in carrozzina dei due amici, conosciutisi 20 anni fa nei corridoi dell’Unità Spinale di Torino, dopo un incidente, un evento drammatico che entrambi hanno scelto di vivere come “un inizio”. L’inizio di una nuova vita, di un nuovo modo di vedere le cose, di una nuova avventura… l’inizio di Viaggio Italia, un viaggio speciale fatto di sport (anche estremi), incontri, prove e sfide perdimostrare che vivere (e non sopravvivere) con una disabilità è possibile.

 

Dopo la prima tappa extra continentale a Rio De Janeiro, adesso è la volta dell’Asia! Dal 23 luglio al 5 agosto Viaggio Italia fa tappa in India, in Ladakh, regione a confine tra la Cina e il Pakistan, incastonata tra le incredibili catene montuose del Karakorum e Himalaya. Partendo dalla città di Leh, la capitale, Danilo e Luca visiteranno Delhi, i monasteri di Thiksey, Chimere, Hemis, Alchi e Lamayru, la Nubra Valley e il lago Pangong. La prima sfida sarà quella di imparare a vivere ad altitudini mai sperimentate prima, dai 3500 ai 5600 metri, e lì affrontare le tantissime le attività in programma: river rafting, camel safari, trekking, quad escursioni, solo per citarne alcune.

Un’esperienza unica di spiritualità e bellezza, a contatto con la popolazione locale, resa possibile grazie aLufthansa, partner ufficiale per i voli a lungo raggio,  al Main Sponsor Fiat Autonomy, il programma di assistenza completo di FCA per le persone disabili pensato per rendere la guida e il trasporto più comodi e sicuri e agli Sponsor Able to Enjoy, SKF, OFF CARR, Meliá Hotels International, Vans, Blu Rent, Fedon, Tre Emme ManufattiPer approfondimenti www.viaggioitalia.org/partner

 

Viaggio Italia è un viaggio intenso, emozionante, faticoso, fatto di avventura, sport ma anche tantasolidarietà. In collaborazione con 1 Caffè, la “onlus delle onlus” che vede l’attore Luca Argentero tra i suoi fondatori, dal 30 luglio al 5 agosto sarà attiva una raccolta fondi il cui ricavato sarà interamente devoluto all’associazione Orient@menti di Mario Stefani, impegnata in un bellissimo progetto di sostegno ad una scuola del posto. Chiunque potrà contribuire donando l’equivalente di 1 caffè (1 euro) o una colazione (5 euro) su www.1caffe.org e aiutare così a migliorare e rendere più inclusiva la scolarizzazione in Ladakh.

 

www.viaggioitalia.org

www.facebook.com/viaggioitalia

La crociata di Erdogan contro il fumo

FOCUS INTERNAZIONALE 

di Filippo Re

Erdogan come Murad IV, il sultano ottomano che nel Seicento vietò tabacco, alcolici e caffè in quanto gravi segnali di depravazione e immoralità? Sembrerebbe di sì dopo la nuova stretta al fumo e alla circolazione di sigarette decisa dal super presidente della Turchia che già da anni combatte una dura battaglia contro il vizio del fumo. La legge che proibisce di fumare nei locali pubblici, nei caffè e nei ristoranti, è già in vigore dal 2009 ma ora, nelle mire del ciclone Erdogan, ci sono anche i tradizionali caffè turchi dove si fuma il narghilè, le lunghe pipe ad acqua fumate da giovani e adulti che affollano vecchi locali stravaccati su divani in uno stato di totale godimento. Questi locali dovranno essere distanti almeno 500 metri da scuole e asili, altrimenti saranno chiusi. Il piano del governo prevede inoltre che le sigarette non saranno vendute ai minori di 21 anni e sarà attuata una massiccia propaganda anti-fumo che ha già portato simbolicamente alla distruzione in queste settimane di almeno 6 milioni di sigarette di contrabbando. All’interno delle rivendite apposite telecamere controlleranno clienti e tabaccai. Che davvero Erdogan voglia imitare il suo antenato Murad IV che fece chiudere le botteghe dove si consumava tabacco e si beveva caffè, imponendo il coprifuoco nella capitale sul Bosforo, pattugliando strade e controllando le taverne? A quel tempo chi violava queste leggi rischiava perfino la condanna a morte. Con Erdogan non si scherza ma certamente non si arriverà a tanto. Comunque sia, i nuovi divieti anti fumo, che in questi anni hanno già colpito numerosi lavoratori, rischiano ora di far sparire anche i caratteristici locali con i narghilè. E soprattutto non si potrà più dire…fumi come un turco..

 

Iran, ora anche le donne potranno andare allo stadio

Anche in Iran le donne potranno da oggi andare allo stadio a vedere le partite maschili. Il vicepresidente iraniano, Masumeh Ebtekar, che ha le deleghe per le donne e la famiglia, ha annunciato la svolta. Il presidente Hassan Rohani aveva già chiesto di recente la revoca del divieto discriminatorio di genere. In passato diverse donne sono entrate negli stadi di calcio, indossando finte barbe, pubblicando immagini sui social media. Per due volte durante i Mondiali di Russia  le donne sono state autorizzate a guardare le partite dell’Iran contro Spagna e Portogallo nello stadio di Teheran, attraverso un maxischermo.

ANIMALI D’AFFEZIONE, ITALO E LEGA DIFESA ANIMALI E AMBIENTE: INIZIATIVE CONTRO L’ABBANDONO

 Non solo tantissimi biglietti gratis per i cani di media-grossa taglia, (esauriti in pochissimo tempo tutti i posti dedicati ai nostri amici “XL” a quattro zampe offerti da Italo sui propri treni) ma anche staffette “speciali” per i randagi adottati e i video-consigli della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente su come viaggiare meglio con i propri amici a quattro zampe


Italo e l’Onlus presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla lanciano insieme la campagna contro l’abbandono degli animali con iniziative concrete, a partire dall’offerta di biglietti gratuiti per gli amici “un po’ più grandi” (da sempre quelli più piccoli non pagano, se alloggiati nel trasportino). Inoltre LE.I.D.A.A. fornirà ad Italo quattro video (brevi “pillole” di circa 30 secondi l’una) con consigli pratici per un viaggio confortevole e senza contrattempi in compagnia dell’amico a quattro zampe, che saranno trasmessi attraverso i canali ufficiali di Italo, mentre Italo offrirà passaggi “speciali” alle staffette LE.I.D.A.A. incaricate di accompagnare i randagi adottati lontano dai territori di provenienza.

“Ho già avuto modo – sottolinea l’on. Brambilla – di ringraziare Italo per la sensibilità dimostrata regalando il viaggio per Milano ai cuccioli di “Luce”, la cagnolina seviziata nel Cosentino e salvata dalle nostra associazione, che, prima di morire, è riuscita a partorire i suoi piccoli. E ringraziamo la società per aver accolto il nostro invito ad offrire biglietti gratis a chi non intende separarsi dall’amico a quattro zampe nel periodo delle vacanze. Quella per l’accessibilità è una battaglia nella quale sono impegnata da sempre ed ogni volta che si ottiene un risultato è sempre una grandissima vittoria”.

La collaborazione tra LE.I.D.A.A. e Italo prosegue con quattro video informativi prodotti dall’associazione, due dedicati al viaggio in treno, uno ai documenti che è bene portare quando si parte con il proprio animale e uno su alcuni accorgimenti per fargli affrontare senza problemi la nuova esperienza.

“Siamo orgogliosi di sostenere l’associazione LE.I.D.A.A., da sempre in prima linea per il riconoscimento dei diritti degli animali e la tutela dell’ambiente e sensibile alla tematica dell’abbandono” dichiara Fabrizio Bona, Chief Commercial Officer di Italo “ma soprattutto siamo soddisfatti di avere agevolato ulteriormente i nostri viaggiatori permettendo loro di partire per le vacanze con il proprio amico a quattro zampe facendolo viaggiare gratuitamente. Per questo motivo ci stiamo impegnando per individuare altri posti in aggiunta a quelli generalmente disponibili a bordo treno dedicati ai cani con peso superiore ai 10 kg, mettendone a disposizione, ove possibile, altri 200 per questa estate”. 

Parroco annega in mare

DALLA PUGLIA

E’ morto annegato Don Luigi Angelini, 60enne, parroco della Madonna della Sanità di Martina Franca (Taranto). Si era tuffato e stava facendo il bagno nella marina di Ostuni, ed era in spiaggia con un altro sacerdote che non è entrato in acqua. Gli addetti al servizio di pulizia della spiaggia hanno visto il corpo galleggiare e hanno dato l’allarme. Inutili i tentativi di rianimazione del personale dell’ambulanza del 118 e della Capitaneria di porto.

Ossessione e inferno migranti

Sulla questione migranti si scriveranno e diranno fiumi di inchiostro e di parole. Per cui lo faremo, per una volta anche noi. Ma senza una strategia e un senso comune di affrontare il problema non ne verremo fuori. Scappano dalla guerra e da situazioni disumane, ma quelli che arrivano, sono quelli che si possono permettere di pagare la tangente ai trafficanti. Un business enorme e senza rispetto di regole, di pietà e carità. Pietà e carità che si voleva solo dall’Italia e, ora, in parte, anche dagli altri Paesi. Così dei nuovi immigrati, sbarcati, a Pozzallo, dalla nave della Guardia di Finanza Monte Sperone e dal pattugliatore Protector di Frontex, l’Italia ne accoglierà 200 e gli altri 250 saranno suddivisi fra Spagna e Portogallo (50 migranti a testa), Francia e Malta 100. Comunque sia, il riparto non equo, ma è meglio di niente! L’altra mezza Europa (che aderisce a Visegread). Sui migranti si intensificano anche le accuse reciproche. Per il premier maltese Jospeh Muscat è scorretto usare Facebook o Twitter per gestire il problema dei migranti. D’accordo con il premier maltese, ma ormai il mondo va da quella parte, anche se non è un bene. Secondo il premier ceco Andrej Babis “un tale approccio per gestire i migranti è la strada per l’inferno”.A parte la carità e pietà, non è che 600 milioni di africani possano venire in Italia e in Europa. Il problema è da risolvere là, con meno guerre e accordo di tutte le nazioni (compresa la Cina) che fa affari d’oro in Africa. Intanto sulla pelle dei migranti si fanno giochi politici e campagna elettorale che in Italia non ha mai fine.Nel frattempo si riapre un altro caso Ong perché due imbarcazioni della spagnola Proactiva Open Arms sono nella zona Sar (Search and rescue) tra il nostro Paese e Libia che, attraverso i portavoce, dichiarano “navighiamo verso quel posto dove non ci sono clandestini o delinquenti, solo vite umane in pericolo”. Netta, da Mosca la risposta di Salvini “risparmino fatica perché in Italia non ci arrivano”. Praticamente una storia infinita.

Tommaso Lo Russo

 

L’Egitto punta sui turisti italiani

L’Egitto ha l’obiettivo di  ospitare 400 mila turisti italiani, raddoppiando i numeri dello scorso anno. Nel 2017 i connazionali  che hanno scelto la terra delle piramidi per le vacanze – scrive l’agenzia Ansa – sono stati 255 mila. L’ambasciatore egiziano in Italia, Hisham Badr, intervenuto alla premiazione del concorso “Vinci l’Egitto”, organizzato all’Accademia d’Egitto a Roma ha detto che “I turisti italiani stanno cominciando a tornare: nel 2010 avevamo un milione e 200 mila turisti dall’Italia, ma stiamo facendo passi avanti”. E nella stagione estiva si registra un aumento del 100-200% delle prenotazioni.

Per pulire il condizionatore donna cade da sei metri e finisce in coma

DAL  MOLISE 

E’ caduta da circa sei metri d’altezza, mentre si trovava su una scala al primo piano di una palazzina a Termoli. La donna, di circa 40 anni, era sul balcone per pulire il condizionatore. Per cause in corso di accertamento, è caduta riportando ferite gravissime alla testa ed in varie parti del corpo. Ad accorgersi dell’incidente un giovane straniero di origine africana che ha dato l’allarme. Ora  la donna è ricoverata all’ospedale in stato di coma. (foto archivio)

Scooter contro auto: ragazzo muore a 17 anni

DALLA CAMPANIA  A 17 anni è morto nella notte all’ospedale di Aversa, nel casertano, a seguito di un incidente stradale avvenuto a Casal di Principe. Il ragazzino era a bordo di uno scooter con un amico e, secondo quanto accertato dai carabinieri, i due si sono scontrati frontalmente su Corso Umberto I, la via principale della città, con una Smart. Il motorino, sostengono gli accertamenti,  avrebbe tentato un sorpasso azzardato quando è sopraggiunta la vettura sulla corsia opposta. L’amico della vittima è stato portato in clinica con diverse  contusioni ma è stato poi dimesso.

Giù le mani dalla Repubblica di Genova

E’ forse il caso di tornare sulla notizia di questi giorni, rilanciata dal “Torinese”, riguardante le origini della bandiera di Genova e la bizzarra idea del sindaco della città che, per fare cassa, pensa di chiedere alla regina Elisabetta gli arretrati dell’affitto della bandiera di San Giorgio per due secoli e mezzo. Nel Medioevo infatti Londra ottenne la possibilità di issare sulle sue navi la bandiera della Repubblica marinara di Genova in cambio di un tributo annuale che dopo secoli diventò un regalo. A parte il tradizionale “vizio” dei genovesi per le palanche, per i quattrini, che fa sorridere tutti gli italiani, la bandiera di Genova ha una storia gloriosa, quasi millenaria, che deriva dalla Prima Crociata. Così come sono gloriosi i personaggi genovesi che contribuirono alla liberazione di Gerusalemme nel 1099 dai Fatimidi, dinastia sciita, ma nei libri di storia, nei quali già si parla poco di Crociate, si ricorda sempre e solo Goffredo di Buglione e ci si dimentica facilmente di Guglielmo Embriaco. Chi era costui? Nobile genovese, condottiero, stratega, avventuriero e costruttore, l’Embriaco è stato una delle figure più rilevanti della prima Crociata. Quasi come Goffredo di Buglione. Mentre Genova lo ricorda con statue, monumenti e torri, i libri narrano le sue gesta davanti alle mura della Città Santa. Crociati stanchi e distrutti dalla sete e dal caldo torrido assediano la città con la forza della disperazione trascinati dal predicatore Pietro l’Eremita. Il dipinto di Francesco Hayez nel Palazzo Reale di Torino immortala la scena. Tra quei cristiani c’era anche Guglielmo Embriaco. Fonti alla mano, gli storici di Genova fanno presente che i genovesi adottarono la bandiera di San Giorgio (croce rossa in campo bianco) proprio durante la conquista di Gerusalemme e del Santo Sepolcro ( come ben si vede nel quadro di Hayez) per poi cederla, un secolo dopo, agli Inglesi nel 1190 con la mediazione di Riccardo Cuor di Leone, le cui galee nel Mediterraneo si sentivano più sicure se battevano la bandiera con la croce rossa. Le galee genovesi erano infatti molto temute sui mari e nessuno si azzardava ad attaccarle. La croce rossa fu poi concessa anche ai Milanesi a metà del Duecento. Secondo la leggenda, San Giorgio sarebbe apparso ai crociati durante la spedizione in Terra Santa insieme a creature celesti sventolanti vessilli con croci rosse su sfondo bianco. Fu da allora che i genovesi assunsero quella croce nella loro bandiera senza abbandonarla mai più. Il fatto importante non è tanto la cessione della bandiera genovese alla regina d’Inghilterra e in seguito ai Milanesi ma piuttosto il contributo decisivo che i genovesi diedero per restituire Gerusalemme ai cristiani, anche se per poco tempo. Embriaco nacque a Genova nel 1070 in una famiglia imparentata con gli aristocratici Spinola. Gli fu dato l’appellativo di Embriaco per la sua passione per il vino. Fin da giovane studiò l’arte militare, in particolare la progettazione di macchine d’assedio necessarie a quel tempo per scavalcare le mura di fortezze e città. Sbarcato a Giaffa (l’antica Tel Aviv) distrusse le sue galee per non farle cadere in mano nemica e con la legna recuperata costruì alcune torri d’assedio per lanciare l’assalto a Gerusalemme. Condusse i suoi balestreri genovesi sotto le mura della città che fu conquistata il 15 luglio 1099 da un esercito sfinito per la sete. Gli esperti ci dicono che quando la perdita di volume idrico supera il 15% restano poche ore per reidratare il corpo prima di morire. Ebbene, nell’estate del 1099, migliaia di crociati subirono questo processo di disidratazione e molti morirono di sete. Crociata era anche sinonimo di bottino e l’Embriaco né approfittò come tanti altri ma quello che prese e portò con sé a Genova da Gerusalemme era qualcosa di eccezionale che ancora oggi divide gli storici. Era il Sacro Catino, un piatto di vetro verde nel quale, secondo la tradizione cristiana, Gesù avrebbe mangiato l’agnello pasquale nell’Ultima Cena o forse era più semplicemente un oggetto di arte islamica del X secolo. Oggi il sacro catino è conservato nella cattedrale di San Lorenzo a Genova e al tempo delle crociate era stato scambiato perfino per il mitico Santo Graal. Onore dunque ai simpatici e gloriosi genovesi. E per saperne di più, quando si va a Genova, è interessante fare un salto nel bellissimo Museo del Mare Galata, al Porto Vecchio, dove un tempo si costruivano le potenti galee genovesi.

Filippo Re