DALL’ABRUZZO La polizia ha trovato un corpo mummificato, con ogni probabilità di Marisa Cristante, nata nel 1932, residente a Pozzaglia Sabina (Rieti). Era vicino al letto in un appartamento di Martinsicuro (Teramo), ed è stato scoperto dal personale della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, coadiuvato dai Vigili del Fuoco. La scomparsa della donna è di molti anni fa e risultava agli uffici di polizia di Rieti ma, poiché era senza parenti, le ricerche non avevano dato risultati fino a quando non si è scoperto che era proprietaria di un alloggio in un condominio nella cittadina teramana. Il sindaco di Pozzaglia Sabina ha segnalato al Questore la proprietà dell’immobile e così è stato inviato sul posto il personale della Questura.
DALLA LOMBARDIA Un professore delle scuole superiori di Bergamo, Cosimo Errico, di 58 anni, è stato ucciso nella notte a Entratico. Il cadavere è stato trovato carbonizzato dal figlio. sul corpo sono emerse anche ferite da arma da taglio. L’uomo era assente da casa dalla sera, quando era andato in una cascina didattica che gestiva, dov’è stato poi trovato il corpo senza vita. I carabinieri stanno svolgendo le prime indagini.
Inaugurazione sabato 13 ottobre 2018 dalle ore 11.00 alle ore 17.00
Prenotazione obbligatoria all’indirizzo:
info@collezionegiuseppeiannaccone.it
Sabato 13 ottobre 2018, in occasione della Quattordicesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, Giuseppe Iannaccone apre al pubblico le porte del suo studio legale, allestito con opere della propria collezione contemporanea, presentando un progetto speciale all’interno della rassegna IN PRATICA, dedicato all’artista Giovanni Iudice. La mostra, nata da un’idea di Giuseppe Iannaccone con la collaborazione di Rischa Paterlini, ha l’intento di far riscoprire come la pittura, sebbene sia il metodo più antico che si conosca e in Italia quasi considerato obsoleto, sia sempre in grado di trasferire emozioni e rinnovarsi continuamente. “Conosco Giovanni Iudice da sempre” scrive Giuseppe Iannaccone nell’introduzione al catalogo “Voglio dire che l’ho conosciuto da ragazzino quando mi impressionava con le sue formidabili matite pronte a cogliere angoli umili e scordati della sua meravigliosa Sicilia. Giovanni è stato il primo artista a dipingere i clandestini fin dal lontano 2006. Li ha studiati, Li ha amati, ne ha dipinto le ansie, le sofferenze e le speranze”. Nonostante da qualche tempo Giovanni Iudice abbia manifestato l’intenzione di voler abbandonare il tema dei migranti, perché sempre più utilizzato a fini propagandistici, d’altro canto l’artista non riesce a sottrarsi dal fare i conti con la realtà che lo circonda e che lo ha portato alla realizzazione di Asino, 2018 d.C. “Un trittico” prosegue Iannaccone “che racconta una storia fantastica, di miopia e d’amore, di sofferenza e di speranza, una storia contemporanea: i clandestini che non possono sbarcare, che guardano senza grandi speranze dall’oblò per scrutare ciò che li aspetta. Tra di loro c’è Masha e il suo bambino Mobruk, nato nel corso della navigazione; sulla nave è salito Giovanni, l’artista; vuole stare con loro qualunque cosa accada, vuole confortarli, guidarli proteggerli”. “L’interesse di Giovanni per il reale” scrive Rischa Paterlini “lo avvicina molto ai film di Federico Fellini o a quelli di Pier Paolo Pasolini, in particolare nel loro intento di ritrarre una vita vera, fatta di gente che dice quel che pensa anche se sono pensieri tremendi. I suoi disegni a matita paiono volutamente ingannevoli al punto di avere il dubbio di trovarsi davanti a una fotografia. Nulla di male in questo perché lui, attraverso la ricostruzione minuziosa dei dettagli, dà una connotazione emotiva alla fotografia”. La Collezione Giuseppe Iannaccone comprende un gran numero di opere dell’artista: disegni a matita e dipinti ad olio raffiguranti modelle in interni domestici o spiagge animate, oltre a tele incentrate sul tema dell’immigrazione, a cui in particolare Giovanni Iudice si è dedicato a partire dal 2006. Una realtà che viene scandagliata e visceralmente affrontata dall’artista sino ai giorni nostri. “Ho scelto di dipingere” dichiara Giovanni Iudice “profughi, immigrati, clandestini per intima necessità, perché mi sono sentito in dovere di farlo. Credo che la figura del clandestino sia una delle icone più rappresentative del contemporaneo: il clandestino spera, immagina la terra promessa con la morte nel cuore per la patria che ha lasciato”. Il piccolo volume che accompagna l’opera, distribuito gratuitamente, da questa edizione si rinnova nella grafica ed è disegnato dallo Studio Temp fondato nel 2007 a Bergamo da Guido Gregorio Daminelli, Fausto Giliberti e Marco Fasolini.
Opening sabato 13 ottobre 2018 solo su invito e prenotazione obbligatoria, fino ad esaurimento posti all’indirizzo: info@collezionegiuseppeiannaccone.it
Forse è un’overdose di eroina la causa della morte di una ragazza di 16 anni, originaria di Palmanova, che è stata trovata senza vita in un bagno della stazione ferroviaria di Udine dagli agenti della Polfer. I soccorsi hanno tentato invano di rianimare il corpo. La polizia ha ascoltato un amico della ragazza per capire quanto è accaduto.
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Vittorio Grieco, dipendente dell’ Amiu di Genova, di 59 anni era scomparso da 9 giorni ed era stata aperta un’inchiesta anche per una indagine parallela per circonvenzione di incapace riguardante cinque persone – amici e conoscenti dell’uomo – ai quali lui aveva prestato 250 mila euro senza ottenerne la restituzione. Grieco aveva venduto ad alcune persone che lo minacciavano un appartamento a Sturla per una cifra minima. Poi, ieri, l’uomo è stato ritrovato vivo in un bosco sulle alture di San Desiderio dai i vigili del fuoco allertati da urla e richieste di aiuto. Grieco ha una gamba rotta ed è molto debilitato. Ora si cerca di capire cosa sia accaduto in questi 9 giorni.
Diritto dell’immigrazione, del lavoro e diritto societario, dal 4 al 6 ottobre i migliori specialisti in questo settore si incontrano a Torino per il convegno annuale organizzato dall’AIJA
Supportato da RSM Studio Palea Lauri Gerla, il convegno andrà ad affrontare, insieme a professionisti legali e specialisti di business, le tendenze attuali e le sfide future legate al rapporto fra il mondo del lavoro e delle migrazioni
Con oltre 160 avvocati provenienti da 29 Paesi si apre domani, giovedì 4 ottobre, a Torino presso l’NH Hotel Santo Stefano, l’annuale convegno “Labour and Immigration Law Annual Conference – M&A seminar” organizzato dall’AIJA – International Association of Young Lawyers -, l’Associazione, che unisce dal 1962 oltre quattro mila giovani avvocati e giuristi di impresa da tutto il mondo.
Supportato da RSM Studio Palea Lauri Gerla – studio di professionisti che riunisce in un unico progetto primarie associazioni professionali di Dottori Commercialisti e Avvocati storicamente presenti e radicate a Torino, Milano e Roma – il convegno, che si sviluppa in tre giornate, andrà ad affrontare, discutere e analizzare temi di grande attualità come il diritto al lavoro e l’immigrazione, nonché di diritto societario con un focus particolare sulle joint venture.
“È per noi motivo di grande soddisfazione essere riusciti a portare questo evento a Torino – Dichiara il dott. Gian Piero Balducci, socio di RSM Studio Palea Lauri Gerla – Giovani avvocati, appartenenti a Studi operanti in tutto il mondo, avranno l’opportunità di confrontarsi su temi di grande attualità ma anche di conoscere la nostra città. Parteciperanno al Convegno in qualità di relatori il dott. Maurizio Ferrero ed il dott. Federico Vai, di RSM Studio Palea Lauri Gerla, particolarmente coinvolto in attività di consulenza su problematiche di carattere internazionale”.
Questi incontri, a cui partecipano avvocati giuslavoristi, di corporate e M&A, oltre che professionisti del settore, sono tesi a migliorare le competenze, creare nuove reti e nuovi scenari al fine di dare soluzioni concrete alle esigenze dei propri clienti.
Nuova vittima sulle strade italiane. Una ragazza di 20 anni è morta in un incidente a Castenaso, sulla Provinciale Lungosavena, in Emilia Romagna. Si è trattato di uno scontro frontale fra due vetture. La ragazza, rimasta incastrata nell’auto era di Budrio. Sono rimaste ferite altre due persone, portate all’ospedale Maggiore di Bologna in condizioni di media gravità: un giovane di 24 anni che era alla guida della Punto sulla quale la vittima viaggiava come passeggera e il conducente 49enne dell’altra auto coinvolta nello scontro.
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Promosso dalla Associazione Cusius, dalla Associazione La Storia nel Futuro e dalla Fondazione Enrico Monti, con il patrocinio del Comune di Pogno e la collaborazione delle associazioni locali, si svolgerà sabato 13 ottobre 2018 (ore 9,30 – 16), presso la Biblioteca Comunale di Pogno nel novarese, il convegno “Sulle orme millenarie di San Bernardo d’Aosta nel Cusio”.Il convegno sarà un’ulteriore tappa nel cammino del recupero “millenario” del santo patrono delle Alpi, approfondendo in particolare gli aspetti di storia e d’arte legati alla regione del Cusio, centrate nel culto e nell’iconografi a di Bernardo, che visse i suoi ultimi anni tra le montagne della diocesi novarese. Nel 2020
ricorreranno mille anni dalla nascita di San Bernardo d’Aosta, figura emblematica di eremita in fuga dal mondo, che ha trascorso la vita sulle montagne cibandosi di erbe ed abbeverandosi alle sorgenti alpine. La proclamazione di San Bernardo, morto a Novara nel 1081, “patrono degli alpinisti e dei montanari“, “delle Alpi e della sua gente” (Pio XI, 1923), la sua testimonianza di vita, la fondazione dell’ospizio dove da quasi mille anni i canonici accolgono i pellegrini sul Gran San Bernardo hanno un valore enorme, modello e paradigma di tante altre vie e cammini dello spirito attraverso le montagne.Le celebrazioni del millenario, che entreranno nel vivo i prossimi anni e culmineranno nel 2020, sono iniziate nel giugno 2017 con una cerimonia religiosa nel Duomo di Novara, dove sono conservate le spoglie del Santo, e proseguite nel settembre alla Cascata del Toce, in valle Formazza, con il convegno “Millenario
della nascita di San Bernardo delle Alpi”, convegno di cui sono stati editi in questi giorni gli “Atti”. L’appuntamento cusiano sarà presieduto dall’arch. Paolo Mira, direttore dell’Uffi ci Beni Ecclesiastici di Novara. Di tutto rispetto l’elenco dei relatori che, con la loro presenza e competenza, qualificano l’evento culturale:Maurizio Leigheb, etnologo, esploratore, scrittore (L’uomo, la religione e l’Essere Supremo); Don Paolo Dilani, direttore dell’Archivio Storico Diocesano di Novara (La vita di San Bernardo nel codice dell’archivio capitolare di Santa Maria di Novara);Fiorella Mattioli Carcano, storico della Chiesa e presidente dell’Associazione “Cusius” (Il culto di San Bernardo nel Cusio); Dorino Tuniz, storico della Chiesa (Il
culto di San Bernardo nella bassa Valsesia); Lino Cerutti, direttore di “Quaderni Cusiani”, e Enrico Rizzi, storico delle Alpi (Il diavolo alla catena: nella iconografia e nell’agiografia di San Bernardo); Simone Riccardi, storico dell’arte (Iconografia di SanBernardo: qualche esempio..); Giovanni Fonio, ricercatore di storia locale (Storie d’archivio: una lite parrocchiale); Giulio Lera (Tradizione e folclore di Prerro). L’occasione di un approfondimento di alto livello sulla figura del santo patrono delle Alpi è quanto mai attuale oltre che necessaria, essendo proprio Bernardo un antesignano dell’idea di condivisione del comune destino delle popolazioni dell’area alpina, intesa come una cerniera, un punto d’incontro e di scambio più che una barriera naturale.
M.Tr.
Abusi sulla figlia 15enne: arrestato
Il padre di 45 anni è accusato di violenza sessuale aggravata ai danni della figlia 15enne. A Matera la ragazzina si era confidata con alcune insegnanti. L’uomo è stato arrestato dalla Polizia. L’uomo è stato arrestato e si trova ora ai domiciliari nella sua abitazione, la ragazza è rimasta invece a vivere con la madre. Le indagini hanno fatto emergere diversi episodi di abusi.
Un morto e un ferito grave nell’incidente stradale avvenuto oggi sulla Firenze-Pisa-Livorno in direzione mare. Il conducente di una Fiat Punto, un giovane di nazionalità albanese residente a Livorno, che viaggiava molto probabilmente a forte velocità ha perso il controllo del veicolo nel sorpasso, per il manto stradale reso viscido dalla pioggia. Il passeggero che si trovava con lui è morto sul colpo. La vettura avrebbe prima sbattuto violentemente con il fianco sinistro sul guard rail conficcandosi poi sotto un tir parcheggiato in una piazzola di sosta sul lato opposto della carreggiata.




