Dall Italia e dal Mondo- Pagina 57

Ucciso a colpi di spranga: l’assassino è un vicino di casa

DAL PIEMONTE L’assassino è un vicino di casa. E’ stato lui a uccidere Dino Baglioni, il 90enne di Pralungo (Biella) trovato nella sua casa una settimana fa con il cranio fratturato. Lorenzo Osella,  di 34 anni, che abita poche porte a fianco, è stato arrestato ieri e avrebbe  già confessato dicendo  di avere usato come arma una spranga trovata vicino a torrente. E’ probabile che  la vittima l’abbia  sorpreso mentre stava frugando in casa per rubare. La vittima è stata trovata nel letto dove sarebbe stato portato per simulare una morte naturale.

LE FORTIFICAZIONI DEL MEDITERRANEO “DALLA GUERRA ALLA PACE”

Dal 18 ottobre 2018 Ore 9.00 – Salone d’Onore Castello del Valentino, Viale Mattioli 39, Torino

 

Si terrà quest’anno al Politecnico di Torino il convegno “Fortificazioni dalla guerra alla pace: modelli di ricerca, documentazione e rilievo del patrimonio mediterraneo, europeo, internazionale”, focalizzato sul ruolo che le opere di difesa hanno rivestito in passato e rivestono oggi, concentrandosi in modo particolare sul progressivo abbandono dell’attività difensiva (volta all’inaccessibilità) in favore di nuove funzioni culturali (volte invece proprio all’accessibilità e alla condivisione, sia materiale che immateriale). La conferenza ha raccolto più di 200 testimonianze da 40 nazioni diverse: si delinea quindi un panorama multidisciplinare che indaga l’argomento attraverso la blind review, il riesame di  documenti storici come cartografie, trattati, biografie, con il supporto di nozioni di Ingegneria Militare – dai  sistemi difensivi tradizionali all’artiglieria –  e di petrografica-minerale, fisica, geochimica ma senza dimenticare l’indagine digitale che prevede strumenti come la fotogrammetria e il 3D laser scanner. Attraverso queste metodologie e i diversi approcci si “reinterpreta” questo ampio patrimonio culturale correlato all’assetto territoriale: le fortificazioni vanno considerate come un bene materiale e immateriale che, avendo perso oramai la funzione di difesa legata alla guerra, assumono la nuova funzione di percorsi culturali di pace. Dal passato alla contemporaneità, dalla conoscenza al progetto, per trovare nuove forme di fruizione e valorizzazione dell’architettura fortificata.

I lavori saranno introdotti da Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, Paolo Mellano, Direttore del Dipartimento di Architettura e Design, Guido Montanari, vicesindaco della città di Torino, Vito Cardone, presidente dell’Unione Italiana del Disegno. A presiedere i lavori sarà il professor Pablo Rodriguez Navarro, dell’Università Politecnica di Valencia; chairs del convegnoAnna Marotta e Roberta Spallone, docenti del Politecnico di Torino. L’evento si inserisce nel ciclo di convegni internazionali dell’associazione FortMed, che vede come soggetti fondatori e aderenti docenti, ricercatori e studiosi delle università di Valencia e Alicante, con quelle di Firenze, Pavia, Politecnico di Torino, insieme a numerosi istituti culturali italiani ed europei.

Maggiori informazioni: https://fortmed2018.blog/

Minori violentati: tra gli arrestati anche lo zio di uno di loro

DALLA SICILIA Tre  gli uomini arrestati da carabinieri nell’inchiesta della Procura di Catania contro la pedofilia, con l’accusa di aver abusato a Paternò di due ragazzini minori, di età inferiore ai 14 anni. Tra gli arrestati anche lo zio di una delle piccole vittime. I reati ipotizzati sono violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minorenne, corruzione di minorenne e violenza sessuale di gruppo. Le indagini erano partite dalla denuncia della madre di un ragazzino che aveva scoperto l’adescamento nei confronti del figlio su Facebook da parte di un adulto, che  era stato condannato in precedenza  per violenza sessuale su minorenni.

Muore in coda all’aeroporto sotto gli occhi della moglie

DALLA LOMBARDIA Un uomo di 67 anni, di Milano, è morto improvvisamente oggi pomeriggio, mentre era in attesa per imbarcarsi con la moglie su un volo per Bari. Il fatto è accaduto all’aeroporto di Orio al Serio. Al Terminal 1 dello scalo bergamasco sono scattati subito i soccorsi ma probabilmente il milanese è stato colto da un arresto cardiaco e non è stato possibile salvarlo. La salma è subito stata restituita alla famiglia

Operaio muore travolto dal braccio meccanico della gru

DALLA LOMBARDIA Un nuovo incidente sul lavoro, vittima un operaio di 44 anni, di Torre Boldone, nel Bergamasco. E’ morto  travolto da una gru mentre stava lavorando . Il pesante mezzo lo ha colpito al torace, mentre stava operando sul retro di un autocarro. Il  braccio dell gru  si è staccato e ha colpito l’uomo che è caduto a terra privo di sensi. I soccorritori lo hanno rianimato e portato in ospedale, dove però è deceduto a causa della grave ferita.

Usa e Iran sempre più distanti?

FOCUS INTERNAZIONALE  di Filippo Re

La tribuna dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha sottolineato la distanza crescente tra l’America e l’Iran. Il regime iraniano resta per Washington il simbolo del Male e l’America, per gli ayatollah, è sempre il Grande Satana. Una reciproca ostilità che continua da almeno sessant’anni, con brevi tregue. Mentre Trump accusa l’Iran di dominare la Mesopotamia con ambizioni da Impero persiano, di sostenere il terrorismo nel mondo, di opprimere il popolo iraniano e incendiare il Medio Oriente con guerre e attentati, Rouhani imputa al presidente americano di fare terrorismo economico e di sostenere le forze che tentano di rovesciare il regime. Chi sperava di vedere un faccia a faccia distensivo tra i due presidenti nel Palazzo di Vetro di New York è rimasto deluso. I due leader restano su posizioni distanti anche se Trump ha detto più volte di essere pronto a vedere Rouhani secondo cui però mancano le condizioni per trattare. L’astio tra le due nazioni è profondo e risale a molti decenni fa. Gli iraniani non hanno mai dimenticato che nel 1953 americani e inglesi rovesciarono con un colpo di Stato il primo ministro Mossadegh che nazionalizzò l’industria petrolifera e che Bush nel 2002 inserì l’Iran nell’ “Asse del male”, oggi ripescato da Trump, considerandolo uno sponsor del terrorismo e una minaccia per gli interessi geopolitici degli Stati Uniti e dei suoi alleati nello scacchiere mediorientale. Viceversa gli americani non scordano l’umiliazione per la crisi degli ostaggi dell’ambasciata statunitense a Teheran nel 1979 pochi mesi dopo l’arrivo di Khomeini a Teheran e continuano ad accusare il regime iraniano di aver organizzato l’attentato del 23 ottobre 1983 a Beirut in cui morirono 240 marines.

 

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La Repubblica islamica è in grande difficoltà e rischia di collassare quarant’anni dopo la trionfale ascesa degli ayatollah sul trono del Pavone nel febbraio 1979. L’Iran è oggi una nazione sotto attacco. Mentre da una parte le sanzioni economiche fanno sempre più male, inaspriscono lo scontro interno e aumentano il malcontento popolare, dall’altra cresce l’ostilità con l’America, Israele e l’Arabia Saudita. All’interno del Paese agiscono gruppi jihadisti e separatisti arabi, curdi e baluchi che, cavalcando il malcontento popolare per il caro vita, provano a dare la spallata definitiva al regime. Dopo aver stracciato l’accordo sul nucleare Trump vuole impedire all’Iran di ampliare la propria influenza militare e ideologica fino al Mediterraneo, attraverso la Mesopotamia e il Levante, realizzando quella “mezzaluna sciita”, da Teheran a Beirut, che è l’incubo di grandi e piccole potenze dell’area. L’obiettivo della Casa Bianca è quello di soffocare l’economia iraniana con nuove sanzioni e rovesciare il regime se gli iraniani non faranno sostanziali passi indietro. La questione nucleare sembra quasi un pretesto per attaccare l’Iran su un altro fronte. Agli iraniani si chiede di tornare nei propri confini, di ritirare truppe, milizie e armamenti da Siria, Iraq e Yemen e di smettere di infiammare gli sciiti nel Bahrein e nelle province orientali e petrolifere saudite. Per l’Iran è iniziato il conto alla rovescia e la situazione è destinata a peggiorare dopo il 4 novembre quando scatterà la fase più dura delle sanzioni che bloccheranno totalmente le esportazioni dell’oro nero iraniano, la più importante fonte di entrate per la Repubblica islamica. La scure americana colpirà d’ora in poi anche le transazioni in dollari per cui gli ayatollah non potranno più ricevere pagamenti in valuta americana Dal giorno dell’accordo sul nucleare, nel luglio 2015, l’export è passato da 1,5 milioni di barili di greggio al giorno ai 3 milioni di oggi. Proventi enormi che hanno arricchito la classe dirigente e le Guardie rivoluzionarie mentre gran parte della popolazione lotta contro la fame e la povertà. Ma non sarà più così anche se Cina, Turchia e India continueranno a sfidare le sanzioni americane.

 

(dal settimanale LA VOCE E IL TEMPO)

Scontro con furgone, muore ciclista

Cronache italiane

DALL’EMILIA ROMAGNA Un ciclista sessantenne, rimasto gravemente ferito, è successivamente deceduto dopo  un incidente stradale avvenuto nei pressi di Ravenna.  L’uomo, che era un appassionato cicloturista, questa mattina era in  bicicletta quando in un incrocio si è scontrato, per cause da accertare, con un furgone guidato da un 50enne. Il ciclista è stato scagliato a terra a diversi metri dal punto dell’impatto. Nonostante l’intervento dell’elisoccorso non è stato possibile salvarlo.

Garibaldi, l’animalista in camicia rossa

Giuseppe Garibaldi, l’eroe dei due mondi, uno dei padri della patria, oltre ad essere sempre pronto – come dice Massimo Bubola nel testo della sua bella canzone, “Camicie rosse” – “a menare le mani per la libertà”, nutriva uno sconfinato amore per gli animali. Ed è questo,  probabilmente, uno degli aspetti meno conosciuti della sua complessa e poliedrica personalità. Un amore, il suo, che lo spinse nel  1871 a fondare, assieme alla contessa di Southerland, la “Società Reale per la protezione degli animali“, divenuta poi l’attuale Enpa.

Sfogliando le note storiche dell’ Ente Nazionale per la Protezione degli Animali  – che custodisce documenti e lettere firmate di suo pugno da Garibaldi – si scopre infatti che le origini stesse dell’associazione vanno fatte risalire al 1° aprile 1871, anno in cui Giuseppe Garibaldi, su invito di una nobildonna inglese – lady Anna Winter, contessa di Southerland –  incaricò con una lettera inviata da Caprera il suo medico personale, dottor Timoteo Riboli, di costituire una società per la protezione degli animali, annoverando la signora Winter , il medico e se stesso come soci fondatori e presidenti onorari. Un atto fondamentale che costituisce il più antico documento conosciuto contro il maltrattamento degli animali.

Fu così che nacque la “Società Reale per la Protezione degli Animali“, con un ufficio provvisorio a Torino, al primo piano del n. 29 di via Accademia Albertina, di cui la storica tipografia di Vincenzo Bona stampò, nel 1872, uno Statuto Sociale, stilato in lingua italiana, inglese, francese e tedesca.

Marco Travaglini

IL TOUR MUSEALE ITALIANO DI “LOOKING FOR OUM KULTHUM”

26 OTTOBRE – TORINO

17:00 inaugurazione mostra alla Noire Gallery

21:25 proiezione del film al Cinema Classico

27 OTTOBRE – ROMA

18:30 proiezione del film all’Auditorium del MAXXI – parte del festival Videocittà

28 OTTOBRE – NAPOLI

18:00 proiezione del film al Museo Madre

29 OTTOBRE – PRATO

21:00 proiezione del film al Centro Pecci

30 OTTOBRE – BOLOGNA

18:30 incontro con l’artista al MAMBO

20:15 proiezione del film al Cinema Lumiere

31 OTTOBRE – MILANO

19:00 proiezione del film alla Triennale di Milano

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Shirin Neshat, nel suo raffinato lavoro artistico e fotografico, da sempre esplora e sottolinea i conflitti di genere e le difficili condizioni sociali delle donne all’interno del mondo islamico. Il mondo femminile, con i suoi drammi, le sue battaglie e la sua innegabile e drammatica bellezza ritorna al centro della sua ricerca attraverso la figura della leggendaria cantante egiziana Oum Kulthum. Mitra, un’artista ambiziosa, madre e moglie quarantenne, s’imbarca nel sogno di una vita: fare un film sulla sua eroina, la leggendaria cantante del mondo Arabo Oum Kulthum. Il suo obiettivo è esplorare le lotte, i sacrifici e il prezzo del successo di Oum Kulthum, un’artista donna che vive in una società conservatrice e dominata da uomini. Durante le riprese del film, tuttavia, l’improvvisa scomparsa di suo figlio adolescente e la crescente difficoltà di catturare l’essenza di Oum Kulthum come donna, come artista, come mito porteranno Mitra ad una profondissima crisi emotiva ed artistica. Looking For Oum Kulthum è un film di Shirin Neshat, in collaborazione con Shoja Azari. Con Neda Rahmanian (Mitra), Yasmin Raeis (Ghada), Mehdi Moinzadeh (Amir), Kais Nashif (Ahmed/latif), Najia Niazi (Oum Kulthum ); sceneggiatura di Shoja Azari e Shirin Neshat in collaborazione con Ahmad Diba;produttori Gerhard Meixner, Roman Paul, Bruno Wagner, Martin Gschlacht, Antonin Svoboda, Shirin Neshat, Shoja Azari; co-produttori Beatrice Bulgari, Marta Donzelli, Gregorio Paonessa, Georges Schoucair; executive producer Jérôme de Noirmont; fotografia Martin Gschlacht; montaggio Nadia Ben Rachid; scenografia Erwin Prib; costumi Mariano Tufano; parrucco Desideria Corridoni; truccoAntonello Resch;/ musiche originali Amine Bouhafa; mixage Claus-Benischke-Lang; organizzatore generale Ole Nicholaisen; casting Marwa Gabriel. Una produzione Razor Film in coproduzione con Coop99, In Between Art Film, Vivo film, Schortcut Films in associazione con Doha Film Institute, in collaborazione con ORF, in associazione conNoirmontartproduction, con il supporto di Austrian Film Institute, FISA – Film Industry Support Austria, Medienboard Berlin-Brandenburg, Vienna Film Fund, Regione Lazio; vendite estere The Match Factory;durata 90 minuti; Paesi Germania, Austria, Italia, Qatar, Libano.

Presentata a Roma la Giornata del Contemporaneo

I 24 musei AMACI e più di 900 realtà in tutta Italia per il quattordicesimo anno consecutivo aprono gratuitamente al pubblico i loro spazi

 

ROMA – Presentata  alla Farnesina la quattordicesima edizione della Giornata del Contemporaneo, il grande evento annuale promosso da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, dedicato all’arte del nostro tempo e al suo pubblico. Sono intervenuti Vincenzo De Luca, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane – Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Gianfranco Maraniello, Presidente AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani; Marcello Maloberti, Artista e autore dell’immagine guida della Giornata.

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Giunta alla sua quattordicesima edizione, sabato 13 ottobre la Giornata del Contemporaneo aprirà gratuitamente le porte dei musei AMACI e di più di 900 realtà in tutta Italia per presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze. Un programma multiforme che di anno in anno ha saputo regalare al grande pubblico un’occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea, portando la manifestazione organizzata da AMACI a essere considerata l’appuntamento annuale che ufficialmente inaugura la stagione dell’arte in Italia. Due le principali novità di questa Quattordicesima Giornata del Contemporaneo, annunciate oggi in conferenza stampa: una mostra diffusa nei musei AMACI dedicata all’artista Marcello Maloberti, autore dell’immagine guida della manifestazione, e il coinvolgimento – grazie alla collaborazione e al coordinamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane – della rete estera del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di cui fanno parte le Ambasciate, i Consolati e gli Istituti Italiani di Cultura per dare vita dall’8 al 13 ottobre a una settimana di promozione dell’arte contemporanea italiana fuori dai confini nazionali. Come in passato AMACI ha affidato a un artista la realizzazione dell’immagine guida della manifestazione. Dopo Michelangelo Pistoletto (2006), Maurizio Cattelan (2007), Paola Pivi (2008), Luigi Ontani (2009), Stefano Arienti (2010), Giulio Paolini (2011), Francesco Vezzoli (2012), Marzia Migliora (2013), Adrian Paci (2014), Alfredo Pirri (2015), Emilio Isgrò (2016) e Liliana Moro (2017), quest’anno la scelta dei Direttore dei musei associati è ricaduta su Marcello Maloberti, che ha realizzato per l’occasione Medusa: un ragazzo africano – a torso nudo ma con il volto celato da un casco da motociclista ricoperto di conchiglie – ci guarda fisso negli occhi attraverso l’apposita fessura. La rotondità del casco viene sostituita da una forma frastagliata e la sua funzione protettiva viene alterata, a prima vista, dalla fragilità dell’agglomerato di molluschi. La durezza dello sguardo e la fissità della posa contrastano con il senso di leggerezza generale dell’immagine che l’artista ha creato giocando con gli stilemi dell’iconografia classica: il giovane appare come una figura mitologica, una divinità riemersa dalle profondità marine, dove viveva o dove probabilmente è naufragato nel corso di un attraversamento in nave. Il suo sguardo diretto e fiero ci interroga, instaurando un dialogo silenzioso con lo spettatore, fatto di non detti e sottintesi: è uno sguardo che chiede risposte e che, ambiguamente, come nel caso di una Medusa contemporanea, potrebbe trasformarci in pietra, esercitando in noi fascino e repulsione, empatia e distacco. Oltre ad aver realizzato appositamente l’immagine, Marcello Maloberti sarà anche protagonista per la prima volta di una mostra personale diffusa su tutto il territorio nazionale. In questa occasione, infatti, i musei AMACI apriranno gratuitamente i loro spazi e ospiteranno simultaneamente e per un giorno una selezione di opere di Maloberti, offrendo al grande pubblico la possibilità di conoscere la produzione performativa dell’artista, regalando un’occasione di approfondimento che rende più compatta e coerente la partecipazione alla Giornata dei musei associati. Altra novità di rilievo dell’edizione 2018 è la Giornata del Contemporaneo – Italian Contemporary Art, che vede la partecipazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e in particolare della rete degli Istituti Italiani di Cultura, con l’obiettivo di promuovere la creatività italiana anche fuori dai confini nazionali. Una creatività che è frutto del lavoro non solo degli artisti ma anche di esperti, curatori, galleristi, collezionisti, critici, editori d’arte, direttori di musei, registrar. Dall’8 al 13 ottobre, circa 100 professionisti saranno coinvolti nell’iniziativa e diverranno, con i loro racconti ed esperienze, testimoni della qualità artistica del nostro Paese. Grazie al coordinamento messo in campo dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del MAECI e dalla Direzione Generale Arte Architettura contemporanee e Periferie urbane del MiBAC e da AMACI, Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura all’estero, nei propri territori di competenza, organizzeranno quindi, per la quattordicesima edizione della Giornata del Contemporaneo, oltre 80 eventi d’arte contemporanea italiana tra mostre, performance, installazioni, incontri, dibattiti e presentazioni, in 80 luoghi del mondo. Un programma, dunque, sempre più ricco e variegato, per un pubblico vasto e curioso che da quattordici anni segue con attenzione ed entusiasmo la manifestazione. Dal 2005 a oggi la Giornata del Contemporaneo svolge infatti un ruolo di primo piano per la promozione della cultura contemporanea. L’incremento in termini di aderenti (dai 207 del 2005 ai 937 con 1100 eventi del 2017) e di partecipazione (dai 97.000 visitatori delle prime edizioni ai circa 200.000 delle ultime) alle Giornate del Contemporaneo degli scorsi anni ha dimostrato con chiarezza la sempre maggiore attenzione che le realtà del contemporaneo prestano ad AMACI e alle sue iniziative. In quattordici anni la Giornata del Contemporaneo ha permesso infatti di concretizzare una mappa dell’arte di oggi che ha coinvolto non soltanto le grandi città ma anche i centri più piccoli, da sempre molto attivi, dove i musei hanno assunto il ruolo di poli culturali con la missione di presentare e valorizzare l’attività degli artisti contemporanei, evidenziando l’importante funzione che il contemporaneo svolge nello sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro Paese. L’elenco completo degli eventi è scaricabile dal sito www.amaci.org. A testimonianza del rilievo sempre crescente della manifestazione e dell’importanza del suo ruolo nel sistema nazionale, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha conferito anche quest’anno alla Giornata del Contemporaneo la Medaglia del Presidente della Repubblica. La Quattordicesima Giornata del Contemporaneo si avvale del sostegno della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del MiBAC e del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell’UPI – Unione Province d’Italia, dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, di ICOM Italia e della Regione Lombardia.

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AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani è un’associazione non profit che riunisce 24 tra i più importanti musei d’arte contemporanea del nostro Paese.
Nata nel 2003 con lo scopo di sostenere l’arte contemporanea e le politiche istituzionali legate alla contemporaneità AMACI si propone di consolidare ogni anno di più il suo ruolo di realtà istituzionale e di punto di riferimento per la diffusione dello studio e della ricerca artistica contemporanea in Italia e all’estero.