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Dall Italia e dal Mondo- Pagina 24

Garibaldi, l’animalista in camicia rossa

Giuseppe Garibaldi, l’eroe dei due mondi, uno dei padri della patria, oltre ad essere sempre pronto – come dice Massimo Bubola nel testo della sua bella canzone, “Camicie rosse” – “a menare le mani per la libertà”, nutriva uno sconfinato amore per gli animali. Ed è questo,  probabilmente, uno degli aspetti meno conosciuti della sua complessa e poliedrica personalità. Un amore, il suo, che lo spinse nel  1871 a fondare, assieme alla contessa di Southerland, la “Società Reale per la protezione degli animali“, divenuta poi l’attuale Enpa.

Sfogliando le note storiche dell’ Ente Nazionale per la Protezione degli Animali  – che custodisce documenti e lettere firmate di suo pugno da Garibaldi – si scopre infatti che le origini stesse dell’associazione vanno fatte risalire al 1° aprile 1871, anno in cui Giuseppe Garibaldi, su invito di una nobildonna inglese – lady Anna Winter, contessa di Southerland –  incaricò con una lettera inviata da Caprera il suo medico personale, dottor Timoteo Riboli, di costituire una società per la protezione degli animali, annoverando la signora Winter , il medico e se stesso come soci fondatori e presidenti onorari. Un atto fondamentale che costituisce il più antico documento conosciuto contro il maltrattamento degli animali.

Fu così che nacque la “Società Reale per la Protezione degli Animali“, con un ufficio provvisorio a Torino, al primo piano del n. 29 di via Accademia Albertina, di cui la storica tipografia di Vincenzo Bona stampò, nel 1872, uno Statuto Sociale, stilato in lingua italiana, inglese, francese e tedesca.

Marco Travaglini

Le vacanze più sicure di sempre!



Continua la collaborazione tra Polizia Postale e delle Comunicazioni, Unione Nazionale Consumatori e Subito, con un’azione di “sicurezza partecipata” per informare i cittadini e offrire strumenti concreti in grado di sviluppare comportamenti virtuosi sul web


Le vacanze sono alle porte, le scuole chiudono e con la bella stagione è iniziata la corsa alla ricerca dellemigliori opportunità per programmare il viaggio con la famiglia o gli amici, sfruttando le occasioni offerte dal digitale. Ispirazione, ricerca di informazioni e offerte, prenotazioni di immobili e di pacchetti vacanze sono le abitudini degli italiani quando sono online per organizzare le vacanze. Secondo i dati del Politecnico di Milano* infatti, nel 2018 il turista ‘non digitale’ è in via di estinzione: solo il 2% degli Italiani tra i 18 e i 75 anni non ha usato Internet per le attività relative alla sua ultima vacanza.

Questa tendenza, in crescita continua, riaccende l’attenzione sull’importanza di agire in sicurezza sul web, tematica cara a Subito, piattaforma n.1 in Italia per vendere e comprare con oltre 11 milioni di utenti unici mensili**, che insieme a Polizia Postale e delle Comunicazioni e UNC Unione Nazionale Consumatori, rinnova la collaborazione e l’impegno verso i consumatori,offrendo un supporto concreto per scegliere la propria casa vacanza in sicurezza e fornendo poche e semplici regole da applicare in fase di ricerca e prenotazione dell’alloggio prescelto. Si tratta di consigli particolarmente utili in questo inizio di stagione turistica, quando il fenomeno delle truffe sembra acutizzarsi, complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo.

“La Polizia Postale e delle Comunicazioni dichiara il Dirigente del Compartimento Polizia Postale di Torino, Fabiola SILVESTRI ogni giorno è in prima linea per assistere i cittadini di tutte le età sulla sicurezza in rete, aiutandoli ad individuare e limitare possibili rischi, attraverso alcune azioni semplici e immediate, per evitare le situazioni spiacevoli nonché perdite di denaro e di tempo. L’utilizzo del web per qualsiasi acquisto online è oramai una realtà e una grande opportunità, continua Fabiola Silvestri e proprio per questo la Polizia Postale, anche attraverso le 6 sezioni provinciali presenti sul territorio regionale, vuole essere al fianco degli utenti con un’azione congiunta di “sicurezza partecipata” con chi tutela gli interessi dei consumatori e con il marketplace leader in Italia, con un messaggio unico e forte proprio nel momento di picco delle prenotazioni per la stagione estiva. Il numero delle segnalazioni e denunce ricevute nell’anno corrente, 269 solo a Torino di cui 19 relative alle case vacanza,conclude il Dirigente che aggiunto a quello delle persone arrestate e denunciate ha richiamato l’attenzione della Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha potenziato ogni utile strumento per indirizzare l’utenza ad un uso consapevole della rete e dei pagamenti online e contrastare nel contempo le truffe messe in atto sul web, anche attraverso la chiusura degli spazi virtuali non sicuri.

“Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un aumento dei consumatori che scelgono di prenotare online le case vacanze per il periodo estivo”, afferma Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Il problema è che non sempre le sistemazioni si rivelano all’altezza delle aspettative: in alcuni casi si tratta di disservizi fastidiosi ma che non compromettono la vacanza, in altri riscontriamo, purtroppo, vere e proprie truffe. Per questo motivo è fondamentale fornire ai consumatori gli strumenti di autodifesa per orientarsi tra le offerte, fiutando quando c’è qualcosa che non va, ma anche supportarli nella fase successiva se l’inganno si palesa.

Ogni giorno su Subito abbiamo mediamente online 85.000 annunci di case vacanza in tutta la Penisola, in grado di rispondere ad ogni tipologia di vacanza e di budget. Nei periodi di piccostagionale, come ad esempio i mesi di maggio e giugno, riceviamo oltre 100.000 visite settimanali solo nella categoria case vacanze.La sicurezza e la tutela dei nostri utenti sono da sempre al centro delle nostre priorità, per questo lavoriamo su più fronti, verificando contenuti e inserzionisti e fornendo ai nostri utenti strumenti utili agarantire tranquillità e fiducia verso la compravendita online.spiega Massimiliano Dotti, Director of Content Safety & Support di Subito

Ed ecco la guida di 8 regole per programmare e vivere una vacanza in sicurezza realizzata da Subito, Polizia Postale e delle Comunicazioni e UNC – Unione Nazionale Consumatori:

1. IMMAGINI REALISTICHE, COMPLETE E NON TROPPO PATINATE
Per verificare la coerenza e veridicità tra immagini e case, utilizzare un motore di ricerca web di immagini su cui caricare le foto presenti nell’annuncio e controllare che non si tratti di foto da repertorio ma di scatti di una casa reale
2. DESCRIZIONE COMPLETA E DETTAGLIATA DELL’IMMOBILE

Per capire se l’immobile e la zona (distanza dal mare, posizione centrale…) corrispondono alla descrizione fatta nell’annuncio, cercare la strada indicata sulle mappe disponibili nel web e, una volta trovato il luogo esatto, visualizzarlo tramite satellite

3. CONTATTARE L’INSERZIONISTA VIA CHAT
Per conferme ulteriori, prendere contatto con l’inserzionista tramite la chat della piattaforma, chiedere informazioni e foto aggiuntive sull’immobile e approfondire con una chiacchierata chiedendo il numero di telefono, possibilmente fisso
4. PREZZO DELL’IMMOBILE ADEGUATO
Per capire se un prezzo è alto, basso o adeguato è opportuno fare una ricerca sulla zona tramite la piattaforma in cui è presentel’annuncio, utilizzando anche un motore di ricerca e controllando se il prezzo non è troppo basso e quindi effettivamente in linea con la località e la struttura della casa
5. INCONTRO CON L’INSERZIONISTA
Per verificare che tutto sia regolare, incontrare ove possibile l’inserzionista per una visita della casa e per consegnare l’importo dovuto di persona
6. RICHIESTA E VALORE CAPARRA
La richiesta di una caparra è legittima, purché non superiore al 20% del totale
7. DOCUMENTI DI IDENTITÀ
Non inviare documenti personali: carta d’identità, patente o passaporto non devono mai essere condivisi in quanto potrebbero essere utilizzati per fini poco leciti
8. PAGAMENTI
Effettuare pagamenti solo su IBAN o tramite metodi di pagamento tracciato, l‘IBAN bancario deve essere riconducibile a un conto corrente italiano che è possibile verificare tramite strumenti come IBAN calculator

Con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero di utenti possibili, le 8 regole d’oro sono disponibili sulle piattaforme di Subito,  Polizia Postale e delle Comunicazioni e UNC e verranno promosse anche attraverso i social network. Inoltre, è stato realizzato un video che le racconta e sintetizza, disponibile sul canale Youtube di Polizia di Stato.

* Fonte. Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano (gennaio 2019)

**Fonte Audiweb Total Digital Audience Novembre 2018

Subito

Subito.it è la società proprietaria della piattaforma digitale Subito. Nata a Milano nel 2007, Subito vuole offrire il servizio online di compravendita più semplice, veloce e sicuro per realizzare ottimi affari grazie a efficacia del servizio, qualità e ampiezza dell’offerta. Con 6 milioni di annunci online ogni giorno, differenziati in 37 categorie merceologiche e per localizzazione geografica, e oltre 11 milioni di utenti unici al mese, Subito è il primo servizio di annunci e tra i primi 10 brand online più visitati in Italia (fonte: media Audiweb Total Digital Audience 2018).

Subito, insieme alla piattaforma InfoJobs, leader in Italia per la ricerca di lavoro online, è parte di Adevinta, multinazionale che opera con successo in 16 Paesi nel mercato dei classified online e raggiunge ogni mese 1,5 miliardi di persone.

Francesco e i cristiani iracheni

FOCUS INTERNAZIONALE  di Filippo Re

Cresce l’attesa tra i cristiani iracheni per l’arrivo del Papa nel 2020, la prima visita di un Pontefice nella terra dei due Fiumi

Il viaggio apostolico del capo della Chiesa cattolica è un segno di grande attenzione per i cristiani d’Iraq che rischiano di essere dimenticati sia nel proprio Paese sia dalla comunità internazionale ed è una gioia particolare per i cristiani della Piana di Ninive che vivono ancora oggi una situazione difficile in un territorio distrutto dall’odio e dalle devastazioni della furia islamica jihadista. Una terra che ha bisogno di essere ricostruita come a Mosul e ad Aleppo. Tra i fedeli si attende ora di sapere la data ufficiale per preparare nei minimi dettagli la visita di Papa Francesco definita “storica” dal nuovo presidente iracheno Barham Salih. Dimenticati, uccisi, deportati e costretti a fuggire durante il dominio del sedicente Califfato. Oggi quasi il 50% delle famiglie che risiedevano nei villaggi della Piana di Ninive, nel nord del Paese, è tornato alle proprie case, in cifre si tratta di circa 42.000 cristiani. Le abitazioni ricostruite sono oltre 6000 su un totale di 15.000 alloggi danneggiati o distrutti ma tra i cristiani restano timori e insidie. Ci sono infatti progetti governativi tesi a modificare la demografia della zona confiscando terre cristiane per darle agli arabi e ai curdi. Ancora oggi i cristiani sono discriminati ed emarginati e sono sottoposti alle leggi delle Corti islamiche nonostante abbiano svolto un ruolo di primo piano nel processo di crescita economica e culturale dell’Iraq fornendo importanti contributi nel settore dell’istruzione, nei servizi sociali e nella pubblica amministrazione. A causa dell’arrivo dei miliziani dell’Isis e dei massacri contro le minoranze la popolazione cristiana si è ridotta al 2%. Con i flussi migratori verso altri Paesi della regione e all’estero circa un milione di cristiani hanno abbandonato l’Iraq negli ultimi anni. Il cardinale Louis Raphael Sako, Patriarca di Babilonia dei caldei, assicura che la vera festa si farà quando verrà comunicata la data esatta della visita perchè tutti i cristiani iracheni vogliono vedere il Papa nella loro terra. “Abbiamo bisogno di aiuto e collaborazione per affrontare e vincere le tante sfide che ci attendono e che vanno dalla protezione dell’identità alla preservazione di un patrimonio antico e di un radicamento a questa terra”. Incontrando il primate caldeo Sako, il presidente iracheno Salih ha parlato di viaggio “storico” e ha ricordato i numerosi interventi in passato del Pontefice a favore della pace e della stabilità in Iraq sottolineando il valore dei cristiani e il loro ruolo nella costruzione del Paese. Oltre alla capitale Baghdad, il pontefice dovrebbe recarsi a Ur dei Caldei per ricordare la comune discendenza da Abramo di cristiani e musulmani per poi dirigersi a nord per incontrare i profughi di Mosul e di Ninive ancora oggi rifugiati a Erbil e nelle altre aree del Kurdistan irakeno. “Il nostro futuro resta ancora oscuro anche se c’è voglia di ricominciare. La visita di papa Francesco in Iraq, aggiunge il Patriarca di Baghdad, è fonte di gioia e di emozione per tutto il Paese, un evento che unisce cristiani e musulmani”. Già in passato si era parlato di una possibile visita del Pontefice nel Paese mediorientale ma non vi erano ancora le condizioni di sicurezza per un viaggio così impegnativo e delicato. Adesso invece c’è più fiducia e tutti vogliono incontrare un Papa che si è appena recato negli Emirati Arabi e in Marocco. Mancano ancora molti mesi all’arrivo del Santo padre ma la gente ha già iniziato a fare festa, da Erbil a Mosul. C’è molta attesa anche nel Kurdistan irakeno dove hanno trovato rifugio centinaia di migliaia di profughi in fuga dall’Isis nell’estate 2014, sia musulmani che cristiani. Anche i musulmani, sunniti e sciiti, sono felici di questa visita perché papa Francesco gode del profondo rispetto dei capi religiosi. Si prega intanto affinché l’Iraq non ricada in tensioni che vengono dai “mai sopiti conflitti delle potenze regionali”. Si teme, spiega il cardinale Sako, che la tensione crescente fra l’Iran e gli Stati Uniti porti ad una guerra con ricadute regionali, nuovi lutti e sofferenze.

 

 

Lago Maggiore, arriva il direttore della Guardia costiera

Martedì 18 giugno il direttore marittimo della Liguria della Guardia costiera, ammiraglio ispettore Nicola Carlone, farà visita istituzionale alle autorità del Lago Maggiore in occasione dell’avvio delle attività operative del 2° Nucleo Mezzi Navali della Guardia Costiera sul bacino lacuale. Il programma della giornata prevede la sottoscrizione degli accordi per la cooperazione e presenza della Guardia Costiera sul Lago Maggiore e successive incontri con gli organi di informazione, che si terranno, per la sponda lombarda, nella sala consiliare del Comune di Laveno Mombello (Villa De Angeli Frua – Via Roma 16/A) alle ore 16:15, mentre per la sponda piemontese nella Sala Consiliare del Comune di Lesa (Piazza IV Novembre) alle ore 18:15. Con l’occasione l’ammiraglio Carlone incontrerà i sindaci dei Comuni che si affacciano sul Lago e gli Organi Istituzionali delle Gestioni associate del Demanio e dell’Autorità di Bacino lacuale.

Massimo Iaretti

Lago Maggiore, arriva il direttore della Guardia costiera

Martedì 18 giugno il direttore marittimo della Liguria della Guardia costiera, ammiraglio ispettore Nicola Carlone, farà visita istituzionale alle autorità del Lago Maggiore in occasione dell’avvio delle attività operative del 2° Nucleo Mezzi Navali della Guardia Costiera sul bacino lacuale. Il programma della giornata prevede la sottoscrizione degli accordi per la cooperazione e presenza della Guardia Costiera sul Lago Maggiore e successive incontri con gli organi di informazione, che si terranno, per la sponda lombarda, nella sala consiliare del Comune di Laveno Mombello (Villa De Angeli Frua – Via Roma 16/A) alle ore 16:15, mentre per la sponda piemontese nella Sala Consiliare del Comune di Lesa (Piazza IV Novembre) alle ore 18:15. Con l’occasione l’ammiraglio Carlone incontrerà i sindaci dei Comuni che si affacciano sul Lago e gli Organi Istituzionali delle Gestioni associate del Demanio e dell’Autorità di Bacino lacuale.

Massimo Iaretti

MAMMA VUOLE COMPRARE LA SCUOLA PER NON FARLA CHIUDERE

DALLA LIGURIA

Una mamma vuole comprare la scuola per non farla chiudere. E’ madre di una ragazza di 14 anni e di un figlio di 8 ed è  maestra elementare in un’altra scuola. Al termine della festa di fine anno scolastico ha detto che intende acquistare la scuola Sant’Anna di Vallecrosia, in Liguria, di proprietà delle ‘Suore della Carità’ che l’ hanno messa in vendita a una cifra milionaria. “Ho promesso a mio figlio che avrei salvato la sua scuola e lo farò”, ha detto la donna all’Ansa . “L’anno scorso mio figlio ha avuto un problema molto serio e mi ha chiesto di salvargli la scuola”. Dice la donna: “da sola non è facile, ma ho tante persone che mi danno una mano. Per fine giugno spero di potervi dare una risposta concreta: è più sì che no ma è tutto in mano alla banca”

I Top 20 Pride del 2019 secondo HomeToGo


In occasione del 50mo anniversario dei moti di Stonewall, da cui ha avuto origine il movimento omosessuale mondiale, HomeToGo, il più grande meta-motore di ricerca per alloggi vacanza al mondo, ha deciso di sfilare di fianco alla comunità LGBT realizzando una classifica interattiva sui migliori 20 Pride d’Italia nel 2019!

 

I criteri di valutazione dei Top Pride italiani

Il Pride rappresenta non solo un momento di riflessione e di lotta, ma anche l’occasione per visitare una nuova città divertendosi, per conoscere nuove persone (o magari la persona giusta) e, perché no, raggiungendo facilmente la destinazione e risparmiando sul costo dell’alloggio. Ed è per questo che noi di HomeToGo abbiamo considerato proprio questi 4 fattori: dimensione della comunità LGBT online, vita notturna ed eventi LGBT, raggiungibilità con treni, autobus e voli, nonché accessibilità di prezzo degli alloggi nel weekend del Pride.

 

La graduatoria generale

Il nord guida le prime posizioni della classifica con ben 10 città in top 20. Si difendono bene, tuttavia, anche il sud e le isole con ben 7 città in classifica, chiude il centro a quota 3 Pride.

Milano in testa, davanti a Roma, Torino e Bologna. Il capoluogo lombardo ha il punteggio più alto in tre fattori su quattro, mentre Napoli, con il suo Mediterranean Pride è il primo del mezzogiorno.

 

Dimensione della comunità LGBT online

I primi 5 Pride nella classifica generale sono anche la Top 5 per quanto riguarda l’ampiezza della comunità online LGBT. Subito dopo, a sorpresa Palermo conquista un ottimo sesto posto, mentre le città con una più ristretta comunità LGBT sono Cagliari, Salerno e Pisa, quest’anno scelta come sede del Toscana Pride.

 

Vita notturna ed eventi LGBT

In fatto di movida, Milano è sempre in testa seguita da Roma. Al terzo posto Bologna scavalca Torino, soltanto quarta. A seguire, tra le posizioni 5 e 7, si fanno valere tre città del mezzogiorno, in ordine Palermo, Napoli e Catania. Chiude Novara, quindi consigliabile per chi vuole vivere l’esperienza del Pride all’insegna di un maggiore relax.

 

Raggiungibilità dei Pride

Considerando la disponibilità di treni, bus e voli da e per ciascuna delle città ospitanti, Milano è ancora in testa, seguita da Roma, Bologna e Torino. Molto ben collegata è anche Bergamo (sesta), che beneficia della vicinanza a Milano, e Salerno (settima), l’ultima città raggiungibile con i treni ad alta velocità andando verso sud. Penalizzate in questo criterio le città isolane come Cagliari (ultima) e Palermo, ma anche Gallipoli, addirittura più difficile da raggiungere rispetto a Catania.

 

Costo di soggiorno

A giocare un ruolo decisivo nel prezzo degli alloggi non è solo la popolarità della città, ma anche la data scelta per il corteo. Il Gallipoli Pride, ad esempio, avendo luogo nel weekend di Ferragosto, risulta essere il più caro, il Novara Pride, l’unico in bassa stagione, sembra essere, invece, la meta perfetta per chi vuole godersi l’atmosfera frizzante del Pride con un occhio particolare al budget.

 

La classifica interattiva, contenuti aggiuntivi e la metodologia utilizzata sono disponibili alla pagina dedicata https://www.hometogo.it/italia/vacanze-gay/#onda-pride

La fragile bellezza di Audrey Hepburn

Tolochenaz è un piccolo comune svizzero del Canton Vaud sul lago Lemàno con meno di duemila abitanti, a pochi chilometri da Morges e a un quarto d’ora d’auto da Losanna. Appena fuori dal centro abitato, in un angolo di quiete nella ordinatissima campagna elvetica, c’è il cimitero. Poche decine di tombe, ben curate.Tra queste, a ridosso del muro di cinta c’è l’ultima dimora di Audrey Hepburn, indimenticabile attrice, simbolo di stile e raffinatezza. Lo sguardo dolce e stupito, il fisico esile e flessuoso avvolto nel famoso tubino nero di “Colazione da Tiffany”, inventato da Coco Chanel e ripensato appositamente per lei da Givenchy ne hanno reso celebre e immortale la fragile bellezza. Non a caso fu proprio lei a dire che l’eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai. Una carriera ricca di successi sul grande schermo, la sua: da “Vacanze romane” che le valse a soli ventidue anni l’Oscar nel 1954 a pellicole come “Sabrina”, “Guerra e Pace”, “Arianna”, “Cenerentola a Parigi”, “Sciarada”, “My Fair Lady” , fino al suo ultimo lavoro dove, diretta da Steven Spielberg in “Always-Per sempre”, interpretò un angelo. Questa donna intelligente, elegante e bella (“ un mix unico di fascino, innocenza e talento”, disse di lei il regista William Wyler), descritta come un “ grissino dall’anima d’acciaio”, ritiratasi dalle scene si dedicò con grande passione al volontariato,diventando ambasciatrice dell’Unicef. Una scelta motivata dalla grande sensibilità che l’accompagnò in tutta la sua vita. Disse, in una intervista che se si desiderano degli occhi belli “occorre cercare la bontà negli altri; per delle labbra belle, pronuncia solo parole gentili; per una figura snella, dividi il tuo cibo con le persone affamate; per dei capelli belli lascia che un bambino vi passi le sue dita una volta al giorno; e per l’ atteggiamento, cammina con la consapevolezza che non sei mai sola”. Dedicò le sue ultime energie ai bambini che, come era toccato a lei da piccola, vivevano la tragedia della fame e della guerra, dimostrando di avere oltre all’impeccabile stile la generosità di chi non rinuncia a lottare per un mondo migliore. La Hepburn , nata 90 anni fa, il 4 maggio del 1929 a Ixelles in Belgio,morì a sessantaquattro anni il 20 gennaio del 1993.La sua tomba sobria e semplice nel camposanto di Tolochenaz rappresenta l’ultima, estrema dimostrazione della straordinaria classe di questa grande donna.

Marco Travaglini

Donna scende dall’auto dopo l’incidente e muore travolta da un furgone

DALLA PUGLIA

Una donna è morta dopo essere stata travolta da un autocarro sulla strada statale 274 che collega Gallipoli a Santa Maria di Leuca, in Salento. La vittima è una 40enne albanese: era alla guida di una Renault Megane quando ha tamponato in una curva una Mini Cooper Countryman condotta da un uomo di 35 anni. I due sarebbero scesi dai veicoli e si sarebbero fermati sul ciglio della strada quando è sopraggiunto l’autocarro che non riuscendo a spostarsi sulla corsia di sorpasso per l’arrivo di un altro mezzo, ha colpito la Megane che a sua volta ha travolto la donna e l’uomo. Quest’ultimo è in codice rosso.

Quando i turchi terrorizzavano il Friuli

FOCUS INTERNAZIONALE / STORIA  Di Filippo Re

Hanno sofferto talmente tanto le invasioni e le scorrerie dei turchi che i friulani le ricordano ancora oggi, a distanza di 500 anni, con libri, convegni e rievocazioni storiche. “I turcs tal Friul”, dramma scritto in friulano da Pier Paolo Pasolini nel 1944 e pubblicato solo nel 1976, un anno dopo la morte dello scrittore e poeta, trae spunto dall’invasione dei turchi in Friuli che nel 1499 devastarono gran parte del territorio sfiorando anche Casarsa della Delizia, il paese di sua madre, in provincia di Pordenone e a poca distanza dal Tagliamento. Nel 1944, nel Friuli invaso dalle truppe tedesche e bombardato dall’aviazione anglo-americana, il giovane Pier Paolo Pasolini scrisse un dramma che ricorda l’improvvisa e sanguinosa irruzione dei turchi in Friuli, testimoniata da una lapide che lo scrittore vide in una chiesa di Casarsa. In questi giorni la Chiesa di Santa Croce di Casarsa ha fatto da cornice alla presentazione della nuova edizione del dramma teatrale “I Turcs tal Friul” (I turchi in Friuli), nel quale un Pasolini appena ventiduenne descrive il Friuli devastato dalla guerra rievocando le terribili invasioni del 1499. L’editore Quodlibet lo ha pubblicato come opera di una nuova collana dedicata alla poesia in dialetto. Pasolini scrisse i “Turcs” nel 1944 a Casarsa, dove abitava la madre, sotto le bombe che cadevano anche sul Friuli, ispirandosi a un fatto storico che aveva sconvolto questa terra alcuni secoli prima, ovvero la tragica invasione della cavalleria musulmana proveniente dai Balcani. All’interno della chiesa di Santa Croce si trova una lapide votiva realizzata nel 1529 dagli abitanti di Casarsa in segno di gratitudine per aver evitato il saccheggio dei turchi trent’anni prima. A questa iscrizione votiva è ispirato il dramma teatrale “I Turcs tal Friul”, un atto unico in dialetto friulano scritto da Pasolini negli ultimi anni della guerra. Il testo spazia dagli eventi di fine Quattrocento storicamente documentati, con Casarsa risparmiata dalla furia degli invasori forse, come recita una leggenda, per l’improvviso alzarsi di un polverone che ha impedito ai turchi il passaggio in questo paese, fino ai fatti della seconda guerra mondiale che vide anche Casarsa invasa dai tedeschi, attaccati dai partigiani e bombardati dagli alleati anglo-americani che miravano ai ponti e alla ferrovia sul Tagliamento. È la storia di una piccola comunità agricola costretta a fare i conti con la violenza degli aggressori, la tragedia della guerra, i lutti e le sofferenze. L’incursione turca in Friuli nell’autunno del 1499 si è profondamente saldata nella memoria dei friulani, all’epoca sotto il dominio di Venezia. Camarcio, Cervignano, Strassoldo, San Giovanni, Cusano, Fiume Veneto, San Floriano, Pordenone, Cordenons, Roveredo, Aviano, Spinazzedo….è lungo l’elenco delle devastazioni e delle crudeltà compiute dai turchi che giunsero perfino a poche decine di chilometri da Treviso e Mestre dove gran parte della popolazione fuggì in preda al panico. È utile per conoscere queste vicende storiche il libro di Roberto Gargiulo “Mamma li turchi, la grande scorreria in Friuli” (edizioni Biblioteca dell’Immagine) in cui l’autore, friulano, ricostruisce quel drammatico periodo sul finire del XV secolo. L’impero dei sultani stava attraversando un periodo di grande espansione dopo la conquista di Costantinopoli bizantina nel 1453 e l’occupazione, seppure temporanea, di Otranto nel 1480 con le armate inviate da Maometto II con l’obiettivo di risalire la penisola e prendere la capitale della Cristianità. In realtà i turchi erano già penetrati in Friuli nel 1472 e nel 1477 con distruzioni sistematiche e incendi di villaggi per poi ritirarsi con molti prigionieri. Comandati dal pascià bosniaco Iskender Beg (nulla a che vedere con Giorgio Castriota Skanderbeg) oltre 15.000 akingy, spietati incursori a cavallo, giunsero sull’Isonzo e invasero la pianura arrivando a Udine. Nel 1479 la Repubblica di Venezia stipulò un trattato di pace ventennale con i turchi. Vent’anni di tregua, poi ci fu l’invasione più terribile, nel 1499. Un flagello, con oltre 130 paesi distrutti, rasi al suolo e dati alle fiamme, chiese profanate e incendiate e migliaia di friulani uccisi o fatti prigionieri. Tra le macerie di paesi e cittadine mucchi di cadaveri maleodoranti, bambini lasciati vivi o morti per le strade, pochi i superstiti. Felice per il risultato della campagna militare, Iskender inviò al sultano 300 friulani prigionieri come regalo personale mentre la regione si presentava come sfigurata da una furiosa grandinata.