Il 13 ottobre 1994 nel corso di una solenne cerimonia alla presenza del Magnifico Rettore dell’Universita’ e di molte autorità veniva consegnata la medaglia d’oro di benemerito della scuola, della cultura e dell’arte conferitagli dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro al professore cavaliere di Gran Croce Pier Franco Quaglieni che è stato tra i più giovani insigniti della più alta onorificenza conferita ad un docente italiano. A trent’anni di distanza l’associazione che riunisce gli insigniti ha festeggiato ieri il prof.Quaglieni nel corso di un incontro sul tema “Quaglieni maestro di cultura libera” consegnandogli un attestato in cui è scritto tra l’altro: “Più che mai oggi Pier Franco Quaglieni attraverso l’ideale cattedra dei giornali, dei suoi libri e del Centro Pannunzio continua ad impartire una grande lezione di alta cultura ed è un nobile e raro esempio di indipendenza libera nei confronti delle giovani generazioni. Già molti anni fa uno dei suoi maestri Alessandro Passerin d’ Entreves giunse a paragonare Quaglieni a Gobetti”. Al termine il prof. Quaglieni è stato festeggiato in un incontro conviviale a Varazze.
GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA
Martedì. Alle OGR si esibisce Robert Plant, il mitico cantante dei Led Zeppelin. Al Teatro Colosseo arriva Roberto Vecchioni. Al Blah Blah si esibiscono i Tea Eater.
Mercoledì. Allo Ziggy suonano i Mizmor + i Nitritono. Al Teatro Colosseo è di scena la Glenn Miller Orchestra. Al Blah Blah si esibiscono i Nictomorfo. All’Off Topic suonano Jack The Smoker & Big Joe.
Giovedì. Al Circolo della Musica di Rivoli sono di scena Paolo Saporiti &Xabier Iriondo. Al Blah Blah si esibisce Valerian Swing. Al Magazzino sul Po suonano i Ndox Electique.
Venerdì. Al Blah Blah si esibiscono i Crummy Stuff. Allo Ziggy suonano Crystal Viper & Savage Master. All’Off Topic è di scena Dile. A Piazza dei Mestieri suona il trio di Sonia Schiavone. Al Magazzino sul Po si esibiscono The Body & Dis Fig.
Sabato. Allo Ziggy suonano i Sacri Cuori &Threestepstotheocean. Al Magazzino sul Po si esibiscono Winter Dust + Plastic Palms + New Adventures.
Pier Luigi Fuggetta
Inaugurata al Carignano la stagione dello Stabile torinese
Prima o poi, si finisce sempre a quell’inizio folgorante, non soltanto per ricordi scolastici o per la scoperta di una lettura, sempre lì, a quel “Tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo” di Tolstoj, ad aprire la storia della sua Anna. La famiglia eterna sempre a proteggere e a scardinare, a ordinare e a confondere. Tra la commedia e il dramma. L’australiano Andrew Bovell, classe 1962, sceneggiatore di successo – “Ballroom” diretto da Baz Luhrmann nel ’92, “Lantana” diretto da Ray Lawrence nel 2001 -, premiatissimo autore con “When the Rain Stops Falling”, visto anche qui da noi un paio di anni fa, “una saga familiare lunga ottant’anni, che si snoda tra colpe taciute, tentativi di redenzione e condanne”, coglie una nuova occasione per addentrarsi dentro la foresta intricata di uno di quei nuclei, disperati e di tanto in tanto con la risata acida a fior di pelle, con “Cose che so essere vere”, messo in scena (e cointerpretato) da Valerio Binasco per la stagione dello Stabile torinese (repliche sino al 27 ottobre, al Carignano). Uno Stabile che, guardando a un suo passato recentissimo, sembra aver fatto suo il tema della famiglia, dovendo ancora a Binasco le scelte del Nobel Jon Fosse e della sua “Ragazza sul divano” e del Pirandello dei “Sei personaggi”, a Filippo Dini quella di ”Casa di bambola” e il successo di “Agosto a Osage County” dell’americano Tracy Letts, senza scordare che Leonardo Lidi proporrà per intero a novembre prossimo la trilogia cecoviana che in quell’ampio sguardo ci naviga.
“Cose” (quali? quelle le più normali che ti succedono intorno, giorno dopo giorno, la vita nella sua normalità) è il ritorno a casa della giovanissima Rosie da un viaggio in Europa, nella liberissima Berlino, che le ha dato più gioie che dolori, solitudine e girovagare senza meta zaino in spalla, non ultimo un bellone spagnolo che l’ha piantata in asso, all’improvviso, dopo tre giorni di sesso e di promesse. È il ritorno nel cuore di una casa e di una famiglia, la madre Fran e il padre Bob, la sorella Pip e i due fratelli Ben e Mark, quest’ultimo il suo punto di riferimento, la voce maschile a cui tutto confidare. Gioie, sorrisi, abbracci: poi ogni cosa sembra sgretolarsi, rabbuiarsi, congelarsi, con il trascorrere lento delle stagioni. Come in una complessa partitura, come in ogni via crucis dove si snodano le tante stazioni, ognuno di essi – ogni strumento – ha il proprio spazio, il proprio monologo chiarificatore che lo confronta con il publico, il proprio momento di dolore, la propria occasione di chiedere aiuto in quell’interno che, al riparo di una pretesa, sbandierata felicità (felice, “eccola la parolina magica” urla mamma Fran nello stravolgersi a valanga degli avvenimenti), si sta riempiendo di buio. Rosie è quella che più ha creduto in quella felicità ma vede che tutto è in pieno crollo, Pip ha già deciso di fuggirsene a Vancouver perché dice che gli è stato offerto un lavoro ma in effetti abbandona il marito e due bambine per un legame più forte e sicuro, Ben ha sottratto sul posto di lavoro un bel mucchio di soldi e adesso teme il carcere, Mark ha scelto di diventare Mia, sta iniziando la cura di ormoni in previsione di un’operazione che lo farà diventare quella donna in cui spera e crede da anni.
È il caos che viene a sovrapporsi a un ordine salvaguardato da sempre, l’impianto scenografico, su quel palcoscenico girevole, inventato da Nicolas Bovey, in cui il giardino della casa – l’Eden che ci si accorge ben presto non essere più eterno – sembra invadere quella normalissima cucina, fatta (normalmente) di tavolo e poltrona e vasi verdi e lavello, è messo sottosopra, il fuori invade il dentro, immagine bellissima e appropriata della tragedia che ad un certo punto s’è innestata. Sconvolta la madre altresì, da un macigno troppo grande, lei che è stata esempio di dedizione senza limiti, di forza ma di dolcezza, che ha sempre saputo prevedere le necessità dei figli, che li in ogni momento protetti, indirizzati, tenuti in salvo, lei che peccato di troppo amore (“soverchio”, lo avrebbe definito l’autore di “Così è (se vi pare)”, con un termine ormai cancellato), lei che per la famiglia e per la casa ha scordato immediatamente un improvviso spiraglio di fuga, lei che vorrà trovare ancora una via d’uscita; sconvolto, e inebetito, il padre che non può ammettere una separazione o un’auto nuova per mettersi allo stesso livello di “quella gente nuova che ho conosciuta” o il mutamento con cui non vorrà avere mai nulla a che fare. Una lunga, stretta, ben condotta narrazione che Bovell racchiude in un flashback, un montaggio targato cinema, una telefonata muta e angosciata all’inizio e al termine, una vicenda che sul dolore si chiude in maniera definitiva. La distruzione di quell’eden e di quel giardino, come sarà domani?, “più si crede nella felicità, più si soffre”, sembra dire l’autore.
Forse “Cose” soffre di un che di troppo di prevedibilità, di uno schematismo che delinea in maniera forzata i momenti dell’uno e dell’altro personaggio: per cui in più di un tratto il testo è costretto ad appoggiarsi alla bravura degli interpreti, di Stefania Medri che s’irrobustisce man mano che avanzano i 110’, di Giovanni Drago e di Fabrizio Costella, di Giordana Faggiano già apprezzabilissima in quei primi momenti in proscenio a raccontare della sua sconfitta Rosie, di Valerio Binasco a delineare la debolezza di un padre e in primo luogo di una Giuliana De Sio, che merita un applauso a parte per la forza e la rabbia, le rinunce e la protezione con cui ha costruito la sua Fran, insostituibile perno intorno a cui gira la famiglia di Bovell.
Elio Rabbione
Nelle immagini di Virginia Mingolla, alcuni momenti dello spettacolo “Cose che so essere vere” di Andrew Bovell, messo in scena da Valerio Binasco per la stagione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.
Un racconto inedito scritto per l’occasione da Alessandro Perissinotto, una lettura itinerante lungo il centro storico di Chieri con gli interventi musicali della fanfara urbana BandaKadabra: sabato 19 ottobre la Città di Chieri, in collaborazione con Dinoitre Eventi, festeggia il XX anniversario della Biblioteca & Archivio nell’ex cotonificio Tabasso.
Al mattino, alle ore 10, la Sezione Storia Locale della Biblioteca Civica & Archivio “Nicolò e Paola Francone” sarà intitolata, alla presenza delle Autorità cittadine, a Maria Francesca Garnero, recentemente scomparsa, operosa animatrice culturale e che per oltre trent’anni ha svolto l’incarico di direttrice della Biblioteca. La cerimonia “Ricordando Maria Francesca Garnero”, organizzata dall’amministrazione comunale, è aperta a tutti i cittadini che hanno piacere di ricordarla. Maria Francesca Garnero giunse alla guida della Biblioteca nel 1978, raccordandosi con il passato allora incarnato in Paola Francone, alla quale, anni dopo avrebbe dedicato una pubblicazione. Nel corso degli anni ha affrontato questioni logistiche e amministrative, promosso la lettura, dedicato attenzione all’archivio storico cittadino ed avviato il Museo del Tessile con Armando Brunetti.
Nel pomeriggio, è in programma la lettura itinerante di un racconto inedito intitolato “La piccola lavanderia dei cuori infedeli”, scritto per l’occasione da Alessandro Perissinotto. «Una piccola grande opera letteraria che la Biblioteca dona a tutti i suoi lettori, per aiutarci a non perdere il filo che lega e tesse le nostre storie e le nostre vite» spiega la direttrice Silvia Basso.
La lettura sarà accompagnata dagli interventi musicali della BandaKadabra: l’appuntamento è per le 15 in piazza Umberto I per poi giungere in piazza Duomo, quindi al parco PA.T.CH. nell’area Caselli e, infine, arrivo alla Biblioteca in via Vittorio Emanuele II 1 (in caso di pioggia, l’evento si svolgerà presso gli spazi della Biblioteca).
«Sono passati 20 anni da quando il 18 ottobre 2004 inauguravamo negli spazi totalmente ristrutturati degli ex uffici del cotonificio Felice Tabasso la nuova sede della Biblioteca e dell’Archivio Storico della Città di Chieri-commentano il Sindaco Alessandro Sicchiero e l’assessora alla Cultura, all’Istruzione e alla Biblioteca Antonella Giordano-Festeggiamo con molta soddisfazione questo traguardo, potendo raccogliere i risultati del grande lavoro che si è fatto in questi anni per costruire un complesso culturale di alto livello, capace di offrire numerosissimi servizi innovativi a beneficio della comunità. La Biblioteca di Chieri, polo del Sistema Bibliotecario SBAM, è un presidio che si configura sul territorio come strumento di democrazia, spazio di partecipazione volto al miglioramento della società attraverso la facilitazione dell’accesso alle informazioni, la condivisione e la creazione di conoscenza. Suo obiettivo fondamentale è favorire l’autonomia delle persone, offrendo la possibilità di migliorare la conoscenza e la capacità creativa. Riveste perciò una funzione sociale rilevante, in quanto offre spazi di condivisione e opportunità di incontro culturale che incentivano la partecipazione e contribuiscono all’inclusione e alla coesione sociale. Ad essa si affianca l’Archivio Storico, che conserva e illustra la memoria del Comune di Chieri e che nella nuova sede ha trovato spazi adeguati sia per la conservazione sia per la fruizione»
In occasione dei festeggiamenti del XX anniversario, sarà on line il nuovo portale della Biblioteca Civica interamente rinnovato.
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Un viaggio attraverso i secoli e le culture, per riscoprire il fascino millenario dell’Egitto e la sua influenza sulla musica classica e contemporanea. Incanto Egizio è la rassegna concertistica con cui le più importanti istituzioni musicali di Torino omaggeranno il bicentenario della fondazione del Museo Egizio, portando su numerosi palcoscenici della città alcune tra le migliori orchestre, ensemble cameristici, cori e solisti e un mosaico di musiche che spazia dai grandi compositori della musica antica e classica alla tradizione popolare del Novecento, dall’opera al jazz, fino alle composizioni commissionate per l’occasione. Incanto Egizio è un progetto di Sistema Musica, associazione fondata dalla Città di Torino che riunisce i principali enti territoriali della musica classica a Torino, in collaborazione con il Museo Egizio e con il sostegno di Iren.
“Le direzioni artistiche degli enti di Sistema Musica si sono superate nel proporre suggestioni in grado di mettere al centro il Museo e la grande musica, insieme alla danza, alla recitazione e all’arte tutta – ha dichiarato Rosanna Purchia, assessora alla Cultura della Città di Torino e presidente dell’associazione Sistema Musica -. I 13 appuntamenti che proponiamo al pubblico celebrano l’Egizio con grande originalità e con una sorprendente varietà di stili e discipline. Un ringraziamento va a Iren, che con il suo sostegno ha reso possibile questa bella iniziativa”.
“In occasione delle celebrazioni per il Bicentenario – ha dichiarato la Presidente del Museo Egizio Evelina Christillin – ci apprestiamo a vivere una nuova stagione, in cui festeggiare i 200 anni non significa soltanto offrire un esercizio di memoria, ma anche programmare il futuro con un occhio attento al contesto da cui provengono gli oggetti che custodiamo, studiamo e raccontiamo al pubblico, con l’intenzione di incrociare la ricerca archeologica e la storia dell’antico Egitto con le arti e le diverse realtà culturali della città. Il Festival Incanto Egizio si muove proprio in questa direzione”.
La programmazione avrà inizio sabato 12 ottobre con la proposta concertistica di Lingotto Musica (All’ombra delle piramidi, ore 20.30) e proseguirà martedì 22 ottobre con uno speciale concerto proposto da De Sono, arricchito da performance di danza e light design (Iside e le Sfingi, ore 20.30), lunedì 28 ottobre con una conferenza-concerto del CFM Centro di Formazione Musicale della Città (Il flauto, strumento di dèi, pastori e musici, ore 17), martedì 29 ottobre con un concerto dell’Orchestra Filarmonica di Torino, che si esibirà anche in una nuova composizione in prima assoluta del maestro Ahmed El Saedi (Il sole incendia Brahms, ore 21). Lunedì 4 novembre, Polincontri presenterà un reading-concerto che prevede anche la prima esecuzione assoluta di una nuova opera del compositore Alessandro Cuozzo (Another Aida’s History, ore 18), giovedì 14 novembre tornerà l’alta divulgazione musicale con la seconda proposta del CFM (Il liuto dal Medio Oriente all’Europa, ore 18.30) e lunedì 16 novembre la Academia Montis Regalis proporrà un ricco programma a tema (Antiche Regine, ore 21). Chiuderà il mese l’Accademia Maghini, giovedì 29 novembre, con la prima esecuzione moderna di un oratorio di Antonio Caldara (Gioseffo interpreta i sogni, ore 21). Unione Musicale e EstOvest Festival uniranno le forze sabato 3 dicembre per un concerto che prevede anche l’esecuzione di un brano commissionato per l’occasione al compositore Francesco Antonioni (Beethoven e l’Egitto, ore 20). Le collaborazioni proseguono con il Teatro Regio e il Conservatorio di Torino, che martedì 4 dicembre proporranno un originale concerto (Sinfonie d’Oriente, ore 20). Venerdì 13 dicembre L’Accademia Corale Stefano Tempia accompagnerà i visitatori in un’esplorazione originale degli spazi del Museo Egizio con una performance imperniata sul jazz (Passi nel Museo Egizio, ore 16). L’ultimo concerto in programma sarà domenica 15 dicembre, con una seconda proposta della Tempia (Thamos, Re d’Egitto, ore 21). A chiudere la rassegna, giovedì 19 dicembre, sarà invece l’incontro-conferenza proposto dal Teatro Regio (Aida inedita, ore 18).
Le sedi degli eventi saranno l’Auditorium del Sermig Arsenale della pace, l’aula magna del Politecnico, il Conservatorio “Giuseppe Verdi”, The Heat Garden di Iren, il Museo Egizio, il Piccolo Regio Giacomo Puccini, il Teatro Vittoria e il Tempio Valdese.
Gli enti che aderiscono a Sistema Musica sono Academia Montis Regalis, Accademia Maghini, Accademia corale Stefano Tempia, Città di Torino, Conservatorio Giuseppe Verdi, De Sono – Associazione per la musica, EstOvest Festival, Fondazione per la Cultura Torino, Fondazione Teatro Regio Torino, Lingotto Musica, Orchestra Filarmonica di Torino, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Polincontri e Unione Musicale.
Il programma dettagliato degli appuntamenti è consultabile sul sito www.sistemamusica.it. Tutte le informazioni di biglietteria su www.sistemamusica.it/biglietteria e sui siti dei singoli enti.
Chiude “Bellezza tra le righe”
Al traguardo finale della sua quinta edizione, la rassegna letteraria vede ancora aperte le tre dimore storiche coinvolte, in una giornata tutta dedicata ai bambini
Domenica 13 ottobre
Sarà una giornata che guarda ai lettori di domani, tutta dedicata alla presentazione di libri per bambini e letture loro dedicate, nel segno di una “domenica per famiglie”.
Per la prima volta, novità 2024, la chiusura della rassegna “Bellezza tra le righe” (avviatadomenica 30 giugno) sarà congiunta e in programma domenica 13 ottobre nei giardini delle tre dimore storiche del Pinerolese che ospitano l’iniziativa: Casa Lajolo, a Piossasco, il Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo, e Palazzo Conti di Bricherasio, a Bricherasio.
Il via, al Castello di Miradolo (via Cardonata, 2), a San Secondo di Pinerolo.
Alle 10,30 letture, a cura della “Fondazione Cosso”, per i bambini dai 3 ai 5 anni. Per tutta la mattina, nel Parco storico, la “Biblioteca di Pinerolo” allestirà un presidio per promuovere il progetto “Nati per Leggere”, oltre a tenere aperto il tesseramento e a fare divulgazione rispetto alla “CAA”, nuovo sistema di “Comunicazione Aumentativa Alternativa”che utilizza simboli, immagini e parole per sostenere la produzione e comprensione linguistica del bambino.
Quindi, alle 15, Elvina Finzi e Amalia Ercoli Finzi presentano “Oltre le stelle più lontane”, pubblicato da “Mondadori Oscar Junior”, moderati da Enrica Melossi.
“Oltre le stelle più lontane” vede intrecciarsi le voci di una madre e di una figlia che, alternandosi, raccontano la storia di una famiglia a partire dagli anni del dopoguerra quando erano ancora molte le cose “poco adatte alle ragazze”. È proprio in quello scenario che una bambina minuta, curiosa e caparbia decide di dedicare la sua vita allo studio dell’Universo. L’esempio di Amaliadiventa un obiettivo da seguire a tutti i costi per la figlia Elvina (doppia laurea al “Politecnico” di Milano e all’“ENSTA” di Parigi, nonché “dottorato di ricerca” in “Ingegneria nucleare” e oggi consigliere di amministrazione di due grandi aziende italiane) che, con metodo e passione, ne percorrerà le orme nel campo delle scienze.
Amalia Ercoli Finzi, classe 1937, è infatti professoressa emerita al “Politecnico” di Milano e la prima donna a essersi laureata in “Ingegneria aeronautica” in Italia. È, inoltre, consulente della “NASA”, dell’“ESA” e dell’“ASI” ed è tra i “Principal Investigator”della “Missione Rosetta”, che porta con successo una trivella da lei progettata sul dorso di una cometa lontana 500milioni di chilometri dalla Terra. Portano, infine, il suo nome un asteroide e il modello terrestre del “rover” che toccherà il suolo di Marte intorno al 2030.
Seconda tappa, sempre alle 15, a “Palazzo Conti di Bricherasio” (Via Vittorio Emanuele II, 7) a Bricherasio, incontro con Bruna Macaluso con le sue “Fiabe di un mondo nuovo. La Regina Linda e gli amici del bosco”, illustrato da oltre 200 disegni degli alunni dell’“Istituto Comprensivo” di Bricherasio, ambientato nella primavera dell’anno 2020 quando la natura e gli animali che popolano i boschi, le foreste e il cielo si interrogano sulla strana scomparsa dell’uomo che pare essersi rintanato nelle proprie dimore a causa di uno strano male che attanaglia il mondo intero. Macaluso è anche autrice de “La Regina Linda e gli animali del Mondo Nuovo”: al centro ci sono sempre la natura e gli animali. Entrambi sono pubblicati da “LAReditore”.
Chiusura di giornata a “Casa Lajolo” (via San Vito, 23) a Piossasco, dove, alle 16, è attesa Valentina Cavallaro (scrittrice ed antropologa) con “Voglio votare anche io!”, edito da “Battello a vapore”. Il libro narra la storia di Sally che è orfana e vive con la dispotica zia Frances: lavora in fabbrica e deve consegnarle la paga ogni settimana. Un giorno lo strillone Oliver le ruba il borsellino. Quella che appare come una terribile sventura metterà in atto una catena di eventi che porterà invece Sally all’emancipazione: la ragazza imparerà a leggere, lotterà per i propri diritti, fino a unirsi al movimento delle “suffragette”.
Per info: www.bellezzatralerighe.it
g.m.
Nelle foto:
– Amalia Ercoli Finzi ed Elvina Finzi
– Valentina Cavallaro
Si tratta di incontri in diretta, online, con registrazione e successiva messa a disposizione su You-tube per una visione diversa. Questo permetterà di raggiungere un alto numero di destinatari che
avranno la possibilità di intervenire, i fruitori che attraverso gli incontri online potranno interagire con momenti di conoscenza del territorio piemontese, dell’arte e della storia. In particolare: volontari, cittadini, bambini e ragazzi, famiglie, anziani, disabili, malati.
i contenuti si presenteranno realtà più conosciute come il Museo Egizio di Torino e i Beni Artistici della Fondazione Ordine Mauriziano, ma anche piccoli musei come il Museo Laboratorio della Preistoria
IN EVIDENZA di Vaie o il Parco Archeologico del Lago Pistono, passando attraverso la Chiesa di Santa Maria Maggiore di Avigliana.
Aprirà questa prima serie di 6 incontri una presentazione di Jennifer Celani strettamente legata al progetto “L’Arte avrà cura di te”: “Il bello per i bisognosi – nella Firenze rinascimentale ed oltre”.
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI ONLINE
* Martedì 15 ottobre 2024, ore 18,00 sulla piattaforma Agorà del Sapere /Zoom, incontro in diretta
con registrazione con Jennifer Celani dell’Associazione Amici dell’Arte e dell’Antiquariato, che parlerà
de “IL BELLO PER I BISOGNOSI – Nella Firenze rinascimentale ed oltre”.
Breve introduzione al ciclo di incontri a cura Presidente UNI.VO.CA
Breve presentazione relatrice a cura Presidente AMAA
Collegamento online a Piattaforma Agorà del Sapere / Zoom:
ID: 99687070199 – PW: 328175 oppure Invito:
https://zoom.us/j /99687070199? pwd= Rkiq0CXDgWYdMnXqWtxnVk8h8gIZCI .1
con registrazione con Patrizia Figura dell’Associazione Amici della Fondazione Ordine Mauriziano,
che presenterà “I BENI ARTISTICI DELLA FONDAZIONE ORDINE MAURIZIANO”.
Presentazione di Patrizia Figura accompagnata da un ppt di immagini ed intervallato dai video emozionali
dei siti principali (Stupinigi, Staffarda, Ranverso).
Collegamento online a Piattaforma Agorà del Sapere / Zoom:
ID: 93725271650 – PW: 649523 oppure Invito:
https://zoom.us/j/93725271650? pwd= I7Gyy7vDYfVJQ0PukjjN2ha3m6EtSA .1
* Martedì 29 ottobre 2024, ore 18,00 sulla piattaforma Agorà del Sapere /Zoom, incontro in diretta
con registrazione con il Centro Culturale VITA & PACE che presenta la “CHIESA DI SANTA
MARIA MAGGIORE IN BORGO VECCHIO DI AVIGLIANA e il Centro Culturale Vita & Ritmo”.
Presentazione del Centro Culturale che opera all’interno della Chiesa di Santa Maria Maggiore in
Borgo Vecchio di Avigliana e breve storia della Chiesa (in diretta o registrata); a seguire il progetto
degli interventi di recupero e restauro in corso, a cura della restauratrice (in diretta o registrato); in
conclusione una breve presentazione dell’attività musicale (in diretta o registrata) e video di un brano
musicale registrato. Il tutto accompagnato da un ppt di immagini coerenti con quanto si dice.
Collegamento online a Piattaforma Agorà del Sapere / Zoom:
ID: 97945261937 – PW: 314860 oppure Invito:
https://zoom.us/j/97945261937? pwd= wuIAANu4WNz7jGCBG46To7PIPbVDtu .1
con registrazione con gli Amici Collaboratori del Museo Egizio di Torino per una “Visita virtuale
al Museo Egizio”
Collegamento online a Piattaforma Agorà del Sapere / Zoom:
ID: 99472478140 – PW: 654676 oppure Invito:
https://zoom.us/j/99472478140? pwd= kbEm7MiIq4HqYyb7TpcHshUJbJ54gZ .1* Martedì 12 novembre 2024, ore 18,00 sulla piattaforma Agorà del Sapere /Zoom, incontro in diretta
con registrazione con il Parco Archeologico del Lago Pistono, per una “Visita virtuale al Museo
ed al Parco Archeologico”, a cura della dr.ssa Miriana Ribero, conservatrice del Parco.
Collegamento online a Piattaforma Agorà del Sapere / Zoom: ID: 95348548078 –
PW: 878462 oppure Invito:
https://zoom.us/j/95348548078? gKWr3A8BFtOL4IbEZX253UlNxpN7w1 .1
incontro in diretta con registrazione con il Museo di Vaie, per una “Visita Virtuale al Museo ed
all’area archeologica di Vaie”, a cura della dr. ssa Stefania Padovan, conservatrice del Museo.
Collegamento online a Piattaforma Agorà del Sapere / Zoom:
ID: 92582901083 – PW: 381615 oppure Invito:
https://zoom.us/j/92582901083? pwd= 36RHdAHLwahgEsWpIfcMAqBwzJLbxU .1
Proseguono gli scambi artistico-culturali tra il Museo MIIT e altre istituzioni curatoriali estere. Il mese di ottobre sarà denso di mostre nell’ambito del museo. Dal 12 al 19 ottobre si terranno le mostre “Il viaggio nell’arte-alla scoperta di nuovi mondi” e l’esposizione dedicata ad Anna Rota Milani “Lavori su rame”, mentre dal 19 al 31 ottobre si potrà visitare la mostra “Il filo di Turandot”. Le tre mostre sono state organizzate anche per celebrare la Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani).
“Il viaggio nell’arte – alla scoperta di nuovi mondi” è a cura di Antonella Bovino e Guido Folco, con il patrocinio di numerosi enti e associazioni. Presenterà una selezione di artisti contemporanei internazionali che si confronteranno sui temi della ricerca e della sperimentazione del “nuovo”, nel ricordo della realtà storica della scoperta dell’America.
La personale di Anna Rota Milani, visitabile dal 12 al 19 ottobre prossimo, intende far riscoprire una tecnica antica, la pittura su rame. Anna Rota Milani ama sperimentare con la pittura e con i materiali, e quasi inconsapevolmente ripercorre, con l’entusiasmo della scoperta, strade antiche e raffinate. È il caso dei suoi ultimi lavori, che riprendono una tecnica in passato già adottata dall’artista della pittura su rame, sorprendente per gli effetti e resa tonale cromatica grazie alla lucentezza e alla levigatura del supporto. Una differenza fondamentale rende unici i lavori di Anna Rota Milani rispetto ai suoi illustri predecessori che si sono confrontati con questa tecnica, dai maestri fiamminghi al Bronzino, da Caravaggio a Sebastiano Del Piombo, da Guercino a Guido Reni. L’immediatezza della sua esecuzione senza ripensamenti si richiama a veloci spatole di colore, segni e gesti istintivi che segnano lo spazio e la luce. Contrariamente alla pittura manierista del ‘400 e ‘500, così ricca di dettagli, improntata verso un classicismo ridondante e ormai volto verso un lento, seppur provvisorio declino, la pittura e l’arte su rame dell’autrice vivono di immediatezza espressiva, quasi uno specchio riflettente le sue emozioni e della sua sensibilità. Nelle opere di Rota Milani emergono la natura, gli alberi e i paesaggi, ma anche le vedute urbane, con le sequenze dei grattacieli percorse da strade e automobili, sempre colpiscono una espressione vivace di modernità. I soggetti preferiti dall’artista, nella sua sempre attuale pittura a olio, si riflettono nei dipinti su rame, assumendo una valenza concettuale ed estetica nuova e sorprendente. Il supporto dei toni caldi rende bene il contrasto con i colori squillanti dell’olio, e anche con il monocromo, a volte utilizzato dall’artista, li amplifica e armonizza. La scelta di una stesura corposa di pigmento a spatola, mantiene intatta la forza dirompente dell’idea. Anna Rota Milani evoca, con questi lavori, una storia antica, rendendola contemporanea allo sguardo dell’osservatore, testimoniando quanto nell’arte abbia sempre il sopravvento il talento, al di là di tecniche, stili e materiali. Anna Rota Milani restituisce nobiltà e raffinatezza a una tecnica desueta, eppure così affascinante e ricca di valori estetici e artistici. Nell’essenzialità del gesto l’artista ritrova la sintesi ideale, sempre attuale, di una bellezza mentale e metafisica, in cui lo spazio si dissolve nella luce e nel riverbero del supporto del colore, nella potenza e nella corposità della materia, ma anche per il gusto del reale e della sorpresa espressiva che rendono palpitanti di vita i suoi scorci metropolitani. Anna Rota Milani si conferma quindi sperimentatrice elegante di una visione contemporanea del mondo, originale e orientata alla ricerca, attenta alla tradizione, alla storia, al proprio sentire più intimo.
Sabato 12 ottobre, Giornata del Contemporaneo AMACI, MA – EC, inaugura presso il MIIT di Torino “Il filo di Turandot”. In dialogo 26 artisti provenienti da Germania, Colombia, Romania, Italia e Cina che esporranno oltre trenta opere tra olii su tela, fotografie, opere su carta e lavori realizzati su tecniche miste. Il progetto è alla sua seconda edizione, dopo quella realizzata in modalità virtuale nel 2020. “Il filo di Turandot” simboleggia un percorso di lettura, un collegamento, il permesso mentale di esplorare un mondo diverso, il desiderio di avvicinarsi e di comprendersi reciprocamente. Tutto ciò si trasforma in un atto creativo che spinge a realizzare la propria interpretazione in forma artistica. Si tratta di artisti diversi per provenienza e formazione, ma capaci di instaurare tra loro un dialogo all’insegna dell’arte, in un’ottica di confronto e arricchimento spirituale che nasce dal desiderio di conoscere mondi distanti e trarre linfa vitale dalle loro differenze. Come in Turandot, il visitatore dovrà aggirarsi tra contrasti e misteri per comprendere il significato nascosto di ogni opera. La mostra è stata realizzata in collaborazione con Contemporary Oil Painting di Pechino.
Inaugurazione delle mostre, tutte alle ore 18: “Viaggio nell’arte-alla scoperta di nuovi mondi” 12 ottobre 2024 fino al 19 ottobre 2024,
Anna Rota Milani, “Lavori su rame”, 12-19 ottobre
“Il filo di Turandot”, 12-31 ottobre
Italia Arte Museo MIIT, Corso Cairoli 4, Torino
Tel: 0118129776
Mara Martellotta
Il Museo d’Arte Contemporanea aderisce alla iniziativa promossa da AMACI
Sabato 12 ottobre 2024
ore 11.00–18.00 ingresso gratuito al Castello di Rivoli con programma speciale
fino alle ore 19.00 ingresso gratuito a Museo dal Vivo. Corpi Erratici II
Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea aderisce alla Ventesima Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
Sabato 12 ottobre, dalle ore 11.00 alle ore 18.00, il pubblico potrà visitare gratuitamente il Castello di Rivoli, la Collezione e le mostre in corso, oltre che partecipare alle numerose iniziative organizzate per celebrare la Giornata. In linea con il tema della Ventesima Giornata del Contemporaneo, ovvero l’accessibilità nella sua accezione più ampia, il Museo propone attività specifiche all’insegna della massima inclusione.
La Ventesima Giornata del Contemporaneo di AMACI si avvale del sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, della collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e del patrocinio di Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Camera dei deputati, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, UPI – Unione Province d’Italia, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e ICOM Italia.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
Ore 11.00, 14.00 e 16.00 – Visite guidate
Le visite alla Collezione e alle mostre saranno l’occasione per sensibilizzare il pubblico sul tema sensoriale, valorizzando il carattere sinestetico di una selezione di opere, tra interno ed esterno.
Ore 15.00–19.00 – Museo dal Vivo. Corpi Erratici II
Il programma Museo dal Vivo promuove forme di sperimentazione a cavallo tra discipline diverse attraverso giornate in cui le arti visive si mescolano con i vari linguaggi della contemporaneità, come il cinema, la danza e la musica. Il progetto esplora la duplice natura della parola ‘live’ (in italiano ‘dal vivo’ e ‘vivere’), evidenziando il legame indissolubile tra arte e partecipazione del pubblico all’interno degli spazi del Museo. Le attività proposte sono realizzate in collaborazione con artisti internazionali, presentati per la prima volta al Castello.
Ore 15.00–16.00
Giardino Manica Lunga
What it will take to flock the wings of freedom again?, performance partecipativa di Mohammad Al Faraj
Ore 15.30 – I segni dell’arte
Primo, secondo e terzo piano Castello
Percorso di visita alla Collezione e alle mostre temporanee aperto a tutti, persone sorde, sordocieche e udenti, a cura del Dipartimento Educazione in collaborazione con Istituto dei Sordi di Torino. Un viaggio alla scoperta del Museo con visita e workshop per le famiglie con traduzione LIS Lingua dei Segni Italiana. I segni per parlare d’arte saranno condivisi con le persone udenti, per vivere tutti insieme un momento di sensibilizzazione e conoscenza, in linea con il tema della XX Giornata del Contemporaneo: l’accessibilità della cultura, intesa anche come una grande opportunità di arricchimento reciproco.
Per informazioni e prenotazioni: educa@castellodirivoli.org / b.manzardo@castellodirivoli.org
Ore 16.10–17.00
Teatro Castello
The Site of Memory, proiezione del film di Ufuoma Essi con sonorizzazione dal vivo della partitura di Shamica Ruddock
Ore 16.00–18.00
Caffetteria
Aperitivo speciale con menù ideato dall’artista Moza Almatrooshi
Ore 16.00 – Museo dal Vivo / Collezione dal Vivo
Biglietto SPECIALE – € 10: visita Villa Cerruti + evento Museo dal Vivo
Nell’ambito di Museo dal Vivo, visita speciale alla Villa Cerruti a cura di Fabio Cafagna. La visita si concentrerà sulle molteplici rappresentazioni del Mediterraneo nei secoli, partendo dalla collezione di atlanti seicenteschi e settecenteschi di Francesco Federico Cerruti. La visita sarà anche un’opportunità per reinterpretare alcune opere della Collezione da una prospettiva alternativa, mettendo in luce i legami tra le regioni che si affacciano sul Mediterraneo.
Ore 17.00–18.00 – Clarenza Catullo presenta il libro Il Registrar. Professionista dell’arte
Sala 22, secondo piano Castello
L’incontro è dedicato alla presentazione di Il Registrar. Professionista dell’arte, prima guida teorico-pratica pubblicata da Nardini Editore (Firenze), dedicata a questa mansione professionale, da poco riconosciuta dal Ministero della Cultura e presente nella gran parte dei musei. L’incontro è moderato da Clarenza Catullo, già Registrar di importanti istituzioni culturali italiane. I relatori includono Gabriele Vigilante, uno dei cinque autori, oltre a Giuseppe Dardanello, Professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso il Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Torino, Sofia Biondi, Registrar del Castello di Rivoli, e Luisa Mensi, Restauratrice, che da anni collabora con il Castello e con molti artisti presenti in Collezione. L’incontro è parte dei programmi del CRRI – Centro di Ricerca del Castello di Rivoli, che nel 2018 e nel 2023 ha dedicato due workshop alla figura professionale del Registrar, entrambi coordinati da Clarenza Catullo.
Ore 18.00–19.00
Teatro Castello
Performance sonora BlackMed di Invernomuto
Gli eventi sono organizzati in occasione della Ventesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI