
Il senso degli interventi è stato quello di dare una risposta inclusiva alla crescente diversità etnica e culturale del territorio e, quindi, della popolazione scolastica. La scuola è sempre più trasparente, anche per l’utilizzo delle nuove tecnologie la cui diffusione tra gli allievi può essere utilizzata per armonizzare e includere i ragazzi pur nel nuovo paradigma dominante della scuola della diversità
La Sala Viglione della sede del Consiglio regionale, il 13 novembre, ha ospitato due seminari tematici del “Festival dell’Educazione” organizzato dalla Città di Torino in collaborazione con atenei, fondazioni e associazioni ed enti del territorio.“Connessioni educative. La città come ecosistema formativo” sottotitolo alla manifestazione evidenzia il necessario legame che deve esserci tra l’agire quotidiano della scuola e il territorio.“La didattica interattiva per l’inclusione in una scuola interculturale” è stato il primo seminario, tenuto da, Nicola Crepax, direttore della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, Renato Roda, esperto della Fondazione, e Maurizio Lana, docente dell’Università del Piemonte Orientale, di fronte a numerosi insegnanti.
Il senso degli interventi è stato quello di dare una risposta inclusiva alla crescente diversità etnica e culturale del territorio e, quindi, della popolazione scolastica. La scuola è sempre più trasparente, anche per l’utilizzo delle nuove tecnologie la cui diffusione tra gli allievi può essere utilizzata per armonizzare e includere i ragazzi pur nel nuovo paradigma dominante della scuola della diversità. Il secondo incontro “150 giochi di ieri per domani. Esperienze condivise: movimento cultura e gioco si incontrano”, è stato tenuto da Anna Motta, dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte, Maria Carla Rizzolo, Centri di cultura per il gioco Iter, Amilcare Acerbi, direttore dell’Associazione Città in gioco, ed i docenti coordinatori Antonio Rubino, Chiara Sperotto e Patrizia Vanesia.Nell’illustrare i nuovi progetti, anche con i casi specifici portati dai docenti coordinatori, è stata illustrata pure la lunga storia legata al nostro territorio dell’utilizzo dei giochi a fini didattici, dall’opera di Adriano Olivetti, alla centralità dell’esplorazione del mondo attraverso il gioco, strategia che da decenni è perseguita dal Settore Formazione della Città di Torino.
Gioco, sport, tradizione ed educazione per mettere insieme persone diverse che costruiscono un contesto comune educativo, con ruoli non statici ma in movimento, per cui si possono cambiare il conduttore e le regole di volta in volta. Si va oltre la regola della sfida del gioco sport per cercare, certo, la vittoria, ma nella condivisione e accettazione delle regole e nel rispetto dell’avversario.La manifestazione, sfruttando altre sedi sul territorio prosegue sino al 15 novembre.
(Foto: il Torinese)


La storia narrata incrocia quella più grande della Polonia negli anni di Solidarność. Nell’ottobre del 1983 Lech Wałęsa, fondatore del sindacato libero e indipendente Solidarność, riceve il Premio Nobel per la Pace. Il 10 dicembre si tiene a Oslo la cerimonia di consegna, ma decide di non andare
“Danuta a Oslo” con l’ editore David and Matthaus per la collana I Gufi. Il libro verrà presentato Sabato 14 novembre, alle ore 19.30,al Polski kot di via Massena 19/A a Torino. Con l’autrice interverranno Krystyna Jaworska, docente di Lingua e letteratura polacca all’Università di Torino, e Guido Quarzo, scrittore di romanzi, racconti e poesia per l’infanzia. La storia narrata incrocia quella più grande della Polonia negli anni di Solidarność. Nell’ottobre del 1983 Lech Wałęsa, fondatore del sindacato libero e indipendente Solidarność, riceve il Premio Nobel per la Pace. Il 10 dicembre si tiene a Oslo la cerimonia di consegna, ma decide di non andare. Teme che non gli permetteranno di ritornare in Polonia, pertanto chiede alla moglie Danuta e al figlio maggiore Bogdan di recarsi a Oslo al suo posto. Paweł, il migliore amico di Jarek, uno dei figli di Lech e Danuta, segue con trepidazione i preparativi per la partenza. Per lui è anche l’occasione per ripercorrere la storia di Solidarność, dei giorni terribili in cui venne instaurato lo stato di guerra fino alla lenta e graduale affermazione della democrazia in Polonia. Le parole pronunciate da Danuta a Oslo saranno per lui la promessa e la speranza di un futuro migliore. 
Al Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”, fino al 15 novembre
Incontri con Pier Luigi Bassignana per conoscere la Torino tra il 1918 e il 1961 in occasione della ristampa di “Torino in guerra”. La vita quotidiana dei torinesi al tempo delle bombe, in collaborazione con le biblioteche civiche di Torino. Quattro incontri sulla storia di Torino che raccontano e soprattutto ci fanno vedere com’è cambiata la città in quarant’anni, con le preziose immagini degli archivi storici cittadini.
I wearable devices sono il futuro della tecnologia ed entreranno presto nella vita quotidiana di ognuno di noi. Leggere velocemente le notifiche, migliorare le prestazioni sportive, monitorare attività fisica e lo stato di salute sono solo alcuni dei possibili impieghi di questi dispositivi che ognuno può indossare facilmente. Torino ospiterà al Lingotto, il 20 e 21 novembre, la prima fiera dedicata alle “tecnologie indossabili”. La manifestazione è stata presentata, giovedì 5 novembre, in Consiglio regionale che è anche sostenitore dell’iniziativa per mezzo della Consulta regionale dei Giovani.