 Dal 6 ottobre 2016 al 9 gennaio 2017, il Museo ospita l’esposizione della vita artistica di Gus Van Sant
Dal 6 ottobre 2016 al 9 gennaio 2017, il Museo ospita l’esposizione della vita artistica di Gus Van Sant
All’interno di un simbolo della città di Torino risiede la storia della rappresentazione, dalle sue prime forme nei giochi d’ombra alla finzione tramite cui qualcosa di diverso si può apportare al reale. Così, il Museo del Cinema ha sede nella Mole Antonelliana, di cui ogni spazio è partecipe della mostra, strutturata in verticale e il cui allestimento suggestivo fu progettato da François Confino, scenografo svizzero, nel 2000.
L’accedervi segna l’inizio di un viaggio attraverso l’evoluzione di un’idea, del bisogno di manipolare il tempo e di quell’avvicendarsi che determinerà il finale. E noi siamo amanti del gran finale. Marionette celate dietro il bianco telo, a dar voce il popolo, di storie di vita o forse mute: che si muovessero era un voler dire e assistere fu già magia. Quante volte l’uomo si sorprese a esser osservatore passivo di uno spettacolo vitale e non esserne il divino artefice? A disegnare quei moti astrali, senza poterne modificare la velocità e la direzione. E perché non divenirne creatore, nel piccolo di un pezzetto di carta e un po’ di inchiostro, a diluire il desiderio di mescolare quel che è di dentro e quel che è di fuori, un incontro-scontro tra reale e immaginario? d egli tuttavia ancora sta guardare, ma questa volta ebbe il controllo di ciò che vede.
Nelle cose c’è della profondità, spaziale ed emozionale, plasmata e plasmante ad opera della signora prospettiva, che a cambiar lo sguardo è la tacita impositrice. Da quelle pupille tutto è assorbito, da un minuscolo foro il mondo entra alla rovescia, nel processo della visione. Smontare la qualsiasi e ridurla alle sue semplici forme geometriche, per riassemblarla e darvi un nuovo scopo.
Tutto scorre per fotogrammi, diapositive disposte in successione, una dopo l’altra, come se fosse possibile giocare con lo spazio-tempo, ripercorrere la dinamicità a ritroso e nel suo avanzare, poterlo racchiudere in una scatola, per intrappolare un momento dell’eternità.Tutto quanto è sperimentabile al piano dedicato all’archeologia del cinema, organizzato in otto sale tematiche dotate di apparecchi funzionali alla conoscenza dei princìpi tecnici, grazie anche a modelli visivo-tattili. Ogni passaggio è illustrato da didascalie digitali, in modo da rendere la mostra accessibile a tutti.
 E proprio come in un film, in una di quelle scene in cui qualcosa di straordinario e mozza fiato viene inquadrato da un timido scorcio prospettico e da cui viene poi ampliata la visuale, il colpo di scena è nel cuore del museo, al centro della Mole, dove è situata l’Aula del Tempio, padroneggiata dall’imponente Cabiria di D’Annunzio. Poltrone su cui si è invitati a stendersi, per ammirare sul soffitto alcune proiezioni, ma l’attenzione per cui è distolta da un ascensore in cristallo che attraversa in verticale lo spazio e sale fino al tempio panoramico a 85m di altezza.
E proprio come in un film, in una di quelle scene in cui qualcosa di straordinario e mozza fiato viene inquadrato da un timido scorcio prospettico e da cui viene poi ampliata la visuale, il colpo di scena è nel cuore del museo, al centro della Mole, dove è situata l’Aula del Tempio, padroneggiata dall’imponente Cabiria di D’Annunzio. Poltrone su cui si è invitati a stendersi, per ammirare sul soffitto alcune proiezioni, ma l’attenzione per cui è distolta da un ascensore in cristallo che attraversa in verticale lo spazio e sale fino al tempio panoramico a 85m di altezza.
Salendo, si accede alla Macchina del Cinema, dedicata alle fasi di realizzazione di un’opera cinematografica, con studi di produzione, costumi di scena – per gli appassionati, sono esposte le maschere originali dei personaggi di Star Wars -, bozzetti e montaggi di celebri sequenze…
Dal 6 ottobre 2016 al 9 gennaio 2017, il Museo ospita l’esposizione della vita artistica di Gus Van Sant, regista, sceneggiatore, fotografo, musicista e scrittore statunitense. Fu nominato due volte nel titolo di miglior regista all’Oscar, con Will Hunting – Genio ribelle, nel 1998, e Milk, nel 2009. Fin dagli anni ’80, realizza collage e fotografie i cui soggetti sono spesso attori con cui ha lavorato. E poi i suoi dipinti, gli acquerelli e i quadri che dal 2000 hanno preso espressione.
I materiali sono oltre 180, comprendenti stampe fotografiche originali, disegni preparatori, cortometraggi inediti, video musicali… Celebrati in una suggestiva spirale colma di dettagli e racconti, all’interno di quel simbolo della città di Torino.
Alessia Savoini
 
                    

 Diciannove poeti, scelti fra i più noti e i più studiati, con qualche eccezione. Oltre settanta poesie, o “frammenti a piede libero”, come recita la frase con cui inizia ogni lettura, selezionate tra quelle maggiormente conosciute per sollecitare il senso di ricordo e di familiarità.
Diciannove poeti, scelti fra i più noti e i più studiati, con qualche eccezione. Oltre settanta poesie, o “frammenti a piede libero”, come recita la frase con cui inizia ogni lettura, selezionate tra quelle maggiormente conosciute per sollecitare il senso di ricordo e di familiarità.
 volte una mostra sui poeti italiani in un centro commerciale. Durante il Salone Off 2014 e 2015 la piazza principale di Pinerolo è diventata Piazza della Poesia con cartelli poetici sui tronchi degli alberi. Abbiamo portato la poesia nelle fabbriche con una mostra alla SKF di Airasca. Ora, grazie all’ascolto, la proposta poetica, anche nel breve tragitto di andata e ritorno tra casa e lavoro, diventa personale, dedicata, capace di toccare corde nascoste.
volte una mostra sui poeti italiani in un centro commerciale. Durante il Salone Off 2014 e 2015 la piazza principale di Pinerolo è diventata Piazza della Poesia con cartelli poetici sui tronchi degli alberi. Abbiamo portato la poesia nelle fabbriche con una mostra alla SKF di Airasca. Ora, grazie all’ascolto, la proposta poetica, anche nel breve tragitto di andata e ritorno tra casa e lavoro, diventa personale, dedicata, capace di toccare corde nascoste. Federico Garcia Lorca Emily Dickinson Giacomo Leopardi Edgar Allan Poe Emanuel Carnevali Edgar Lee Masters Constantinos Kavafis Ugo Foscolo Pablo Neruda Jacques Prévert Friedrich Hölderlin Charles Baudelaire Giovanni Pascoli Arthur Rimbaud William Shakespeare Rabindranath Tagore Giosuè Carducci Walt Whitman Rudyard Kipling
Federico Garcia Lorca Emily Dickinson Giacomo Leopardi Edgar Allan Poe Emanuel Carnevali Edgar Lee Masters Constantinos Kavafis Ugo Foscolo Pablo Neruda Jacques Prévert Friedrich Hölderlin Charles Baudelaire Giovanni Pascoli Arthur Rimbaud William Shakespeare Rabindranath Tagore Giosuè Carducci Walt Whitman Rudyard Kipling ancora una volta.
 ancora una volta.  Spero almeno con il rigore e il distacco storico necessario. E verrà ricordata anche la Rivoluzione di Ottobre , come ha già cominciato a fare in modo nostalgico l’ARCI. Fassino ebbe il coraggio come Sindaco il 24 maggio 2015 di ricordare l’ingresso in guerra davanti al monumento al Duca d’Aosta, comandante della III Armata nella Grande Guerra. E ricordò quell’evento storico con parole che restano, a suo onore, come segno della sua capacità di andare oltre la sua stessa militanza politica. Nel 2016 ricorreva anche il 130° anniversario dell’uscita del libro “Cuore” di Edmondo de Amicis. Su quel libro
Spero almeno con il rigore e il distacco storico necessario. E verrà ricordata anche la Rivoluzione di Ottobre , come ha già cominciato a fare in modo nostalgico l’ARCI. Fassino ebbe il coraggio come Sindaco il 24 maggio 2015 di ricordare l’ingresso in guerra davanti al monumento al Duca d’Aosta, comandante della III Armata nella Grande Guerra. E ricordò quell’evento storico con parole che restano, a suo onore, come segno della sua capacità di andare oltre la sua stessa militanza politica. Nel 2016 ricorreva anche il 130° anniversario dell’uscita del libro “Cuore” di Edmondo de Amicis. Su quel libro  che intendeva creare una coscienza nazionale ai giovani nati nel dopo Risorgimento, si sono accaniti con improperi  e giudizi sommari sia Umberto Eco, sia Natalia Ginzburg. Gli studi di Luciano Tamburini, studioso torinese di rango e direttore delle Biblioteche civiche,  hanno dimostrato invece la complessità di un’opera apparentemente semplice e retorica solo agli occhi di chi negava ogni valore alla parola Patria,parola che il presidente Ciampi ci ha insegnato a rispettare insieme al Tricolore, forse senza riuscirci a pieno.
che intendeva creare una coscienza nazionale ai giovani nati nel dopo Risorgimento, si sono accaniti con improperi  e giudizi sommari sia Umberto Eco, sia Natalia Ginzburg. Gli studi di Luciano Tamburini, studioso torinese di rango e direttore delle Biblioteche civiche,  hanno dimostrato invece la complessità di un’opera apparentemente semplice e retorica solo agli occhi di chi negava ogni valore alla parola Patria,parola che il presidente Ciampi ci ha insegnato a rispettare insieme al Tricolore, forse senza riuscirci a pieno. Ad Albenga, in provincia di Savona , il 7 gennaio verrà celebrata la festa del Tricolore, giornata celebrativa nazionale istituita nel 1997,  a Torino del tutto trascurata. Merito di un assessore alla cultura che appare quasi unico. Ricordo che negli anni in cui fu preside del liceo “Segrè”, Primo Merlisenna ,uomo di sinistra, sentì la necessità di far riscoprire ai giovani il patriottismo civile, ponendo la bandiera sul pennone della scuola che nessuno aveva mai utilizzato prima. Anche qui
Ad Albenga, in provincia di Savona , il 7 gennaio verrà celebrata la festa del Tricolore, giornata celebrativa nazionale istituita nel 1997,  a Torino del tutto trascurata. Merito di un assessore alla cultura che appare quasi unico. Ricordo che negli anni in cui fu preside del liceo “Segrè”, Primo Merlisenna ,uomo di sinistra, sentì la necessità di far riscoprire ai giovani il patriottismo civile, ponendo la bandiera sul pennone della scuola che nessuno aveva mai utilizzato prima. Anche qui un’eccezione. A Bolzano ho notato recentemente, in un liceo di lingua italiana ricostruito sul vecchio edificio-dove sono stato invitato  a parlare- l’assenza della lapide in ricordo dei caduti che è stata riposta in cantina.
 un’eccezione. A Bolzano ho notato recentemente, in un liceo di lingua italiana ricostruito sul vecchio edificio-dove sono stato invitato  a parlare- l’assenza della lapide in ricordo dei caduti che è stata riposta in cantina. ottocentesca che profumava di spirito  risorgimentale, si è fatta tabula rasa. Gli eroi dei videogiochi spadroneggiano indisturbati anche quando evocano scene di violenza. Ecco uno dei motivi per cui i patrioti  Cesare Battisti e Damiano Chiesa sono stati dimenticati. Un unico concerto alpino al Circolo Ufficiali di Torino , a cui ha partecipato come unica autorità il Vicepresidente del Consiglio Regionale Boeti, non basta a colmare il deficit di memoria storica che  questa città continua a vivere.
ottocentesca che profumava di spirito  risorgimentale, si è fatta tabula rasa. Gli eroi dei videogiochi spadroneggiano indisturbati anche quando evocano scene di violenza. Ecco uno dei motivi per cui i patrioti  Cesare Battisti e Damiano Chiesa sono stati dimenticati. Un unico concerto alpino al Circolo Ufficiali di Torino , a cui ha partecipato come unica autorità il Vicepresidente del Consiglio Regionale Boeti, non basta a colmare il deficit di memoria storica che  questa città continua a vivere. 
 Nonostante la pubblicità data all’evento nei giorni precedenti, si presentarono soltanto trentatré persone, mentre la stampa snobbò completamente l’invito. Ai presenti vennero proposti dieci episodi, della durata ognuno di un minuto scarso. Dal comico L’innaffiatore innaffiato alla tenera La colazione del bimbo (protagonisti Augustine e consorte che imboccano il loro figlioletto), il filo conduttore era la quotidianità riportata senza filtri sullo schermo
Nonostante la pubblicità data all’evento nei giorni precedenti, si presentarono soltanto trentatré persone, mentre la stampa snobbò completamente l’invito. Ai presenti vennero proposti dieci episodi, della durata ognuno di un minuto scarso. Dal comico L’innaffiatore innaffiato alla tenera La colazione del bimbo (protagonisti Augustine e consorte che imboccano il loro figlioletto), il filo conduttore era la quotidianità riportata senza filtri sullo schermo L’innaffiatore innaffiato alla tenera La colazione del bimbo (protagonisti Augustine e consorte che imboccano il loro figlioletto), il filo conduttore era la quotidianità riportata senza filtri sullo schermo. Scene di vita reale che fornirono insieme un primitivo esempio di documentario. Gli spettatori ne rimasero strabiliati e in pochi minuti all’ingresso del locale (l’edificio oggi è parte dell’Hotel Scribe, che include il ristorante Café Lumière) si formò una calca di duemila persone, desiderose di scoprire la “meraviglia del secolo“.
 L’innaffiatore innaffiato alla tenera La colazione del bimbo (protagonisti Augustine e consorte che imboccano il loro figlioletto), il filo conduttore era la quotidianità riportata senza filtri sullo schermo. Scene di vita reale che fornirono insieme un primitivo esempio di documentario. Gli spettatori ne rimasero strabiliati e in pochi minuti all’ingresso del locale (l’edificio oggi è parte dell’Hotel Scribe, che include il ristorante Café Lumière) si formò una calca di duemila persone, desiderose di scoprire la “meraviglia del secolo“. ristrettezze economiche, non fu più in grado di pagare il canone di locazione per i suoi brevetti, lasciando di nuovo disponibile il nome che i due fratelli poterono riutilizzare per la loro macchina (la storiografia moderna è tuttavia concorde nell’attribuire a Bouly la paternità del termine cinematografo).
ristrettezze economiche, non fu più in grado di pagare il canone di locazione per i suoi brevetti, lasciando di nuovo disponibile il nome che i due fratelli poterono riutilizzare per la loro macchina (la storiografia moderna è tuttavia concorde nell’attribuire a Bouly la paternità del termine cinematografo). Alps – Drammatico. Regia di Yorgos Lanthimos, con Ariane Labed, Aggeliki Papoulia, Johnny Vekris e Aris Servetalis. Un’infermiera, un paramedico, una ginnasta e il suo allenatore hanno creato un servizio a pagamento, che consiste nel sostituirsi a persone morte su commissione dei parenti, degli amici o dei colleghi del deceduto, in uno strano rapporto che cancella il sentimento di calore umano e quasi raggiunge la più esplicita freddezza. La società si chiama Alps, il paramedico che ne è il capo si fa chiamare Mont Blanc. Anche se i membri di Alps operano sotto un regime di ferrea disciplina imposto dal capo, qualcuno all’interno pensa di ribellarsi. Dal regista greco di “The Lobster”, applaudito a Cannes e oggi in corsa ai Golden Globe per il miglior film straniero. Durata 93 minuti. (Classico)
Alps – Drammatico. Regia di Yorgos Lanthimos, con Ariane Labed, Aggeliki Papoulia, Johnny Vekris e Aris Servetalis. Un’infermiera, un paramedico, una ginnasta e il suo allenatore hanno creato un servizio a pagamento, che consiste nel sostituirsi a persone morte su commissione dei parenti, degli amici o dei colleghi del deceduto, in uno strano rapporto che cancella il sentimento di calore umano e quasi raggiunge la più esplicita freddezza. La società si chiama Alps, il paramedico che ne è il capo si fa chiamare Mont Blanc. Anche se i membri di Alps operano sotto un regime di ferrea disciplina imposto dal capo, qualcuno all’interno pensa di ribellarsi. Dal regista greco di “The Lobster”, applaudito a Cannes e oggi in corsa ai Golden Globe per il miglior film straniero. Durata 93 minuti. (Classico) Aquarius – Drammatico. Regia di Kleber Mendonça Filho, con Sonia Braga. Una lunga storia (suddivisa in tre capitoli), dove nella Recife degli anni Ottanta, Clara vive in una casa sul mare, accudisce ai suoi capelli cortissimi frutto di una chemio che l’ha salvata da un tumore al seno, festeggia il compleanno della vecchia zia Lucia, donna del tutto libera e vittima con il carcere della dittatura. In un tempo più vicino a noi, con i suoi lunghi capelli, vive nella casa sul mare che un’impresa immobiliare vorrebbe acquistare e demolire per costruire al suo posto l’ennesimo grattacielo. Tutti gli inquilini hanno già accettato, solo Clara resiste. In quelle stanze vivono ancora i suoi ricordi, i suoi libri, la sua musica, il profumo di antichi amori. Tutti insistono perché acconsenta, anche i figli, ma lei resiste con ogni forza. Durata 140 minuti. (Nazionale sala 2)
Aquarius – Drammatico. Regia di Kleber Mendonça Filho, con Sonia Braga. Una lunga storia (suddivisa in tre capitoli), dove nella Recife degli anni Ottanta, Clara vive in una casa sul mare, accudisce ai suoi capelli cortissimi frutto di una chemio che l’ha salvata da un tumore al seno, festeggia il compleanno della vecchia zia Lucia, donna del tutto libera e vittima con il carcere della dittatura. In un tempo più vicino a noi, con i suoi lunghi capelli, vive nella casa sul mare che un’impresa immobiliare vorrebbe acquistare e demolire per costruire al suo posto l’ennesimo grattacielo. Tutti gli inquilini hanno già accettato, solo Clara resiste. In quelle stanze vivono ancora i suoi ricordi, i suoi libri, la sua musica, il profumo di antichi amori. Tutti insistono perché acconsenta, anche i figli, ma lei resiste con ogni forza. Durata 140 minuti. (Nazionale sala 2) Captain Fantastic – Commedia drammatica. Regia di Matt Ross, con Viggo Mortensen. La famiglia Cash è composta da padre, madre e sei figli che hanno avuto un’educazione “libera”, tra le foreste del nord America, lontano da consumismi e conformismi imperanti in ogni altrove civilizzato. Radiata ogni tecnologia “non utile”, i rampolli si affidano allo sviluppo della mente e del corpo, ad una cultura che spazia liberamente dal classico al più futuribile, dalla costituzione americana ad un linguaggio estremamente ricco: se non si celebrerà il Natale insopportabilmente consumistico, si potrà sempre celebrare il compleanno di Noam Chomsky. Una sorta di ideale paradiso che una tragedia potrebbe definitivamente cambiare. Durata 118 minuti. (Eliseo blu, Massimo 2)
Captain Fantastic – Commedia drammatica. Regia di Matt Ross, con Viggo Mortensen. La famiglia Cash è composta da padre, madre e sei figli che hanno avuto un’educazione “libera”, tra le foreste del nord America, lontano da consumismi e conformismi imperanti in ogni altrove civilizzato. Radiata ogni tecnologia “non utile”, i rampolli si affidano allo sviluppo della mente e del corpo, ad una cultura che spazia liberamente dal classico al più futuribile, dalla costituzione americana ad un linguaggio estremamente ricco: se non si celebrerà il Natale insopportabilmente consumistico, si potrà sempre celebrare il compleanno di Noam Chomsky. Una sorta di ideale paradiso che una tragedia potrebbe definitivamente cambiare. Durata 118 minuti. (Eliseo blu, Massimo 2) anni Quaranta, la storia vera di Florence Foster Jenkins, del suo appartenere all’altoborghesia americana, delle sue ricchezze, della sua passione per il bel canto. Ma la signora era alquanto stonata: tuttavia gli amici fidati presenziavano ai suoi concerti in stato di estasi, i critici venivano zittiti dal marito-manager. L’apoteosi avvenne al Carnagie Hall, con un pubblico in visibilio. Sguardo del cinema hollywoodiano su un personaggio toccato con grazia e humour da quello francese, con “Marguerite”, nella scorsa stagione. Dal regista di “Philomena” e “The Queen”. Altra nomination per la Streep? Possibili riconoscimenti per un Grant in stato di grazia, capacissimo di tener testa con grande bravura alla diva di tanto calibro? Durata 111 minuti. (Ambrosio sala 1, Centrale V.O., Due Giardini sala Nirvana e Ombrerosse, F.lli Marx sala Groucho, Greenwich sala 1, The Space, Uci)
anni Quaranta, la storia vera di Florence Foster Jenkins, del suo appartenere all’altoborghesia americana, delle sue ricchezze, della sua passione per il bel canto. Ma la signora era alquanto stonata: tuttavia gli amici fidati presenziavano ai suoi concerti in stato di estasi, i critici venivano zittiti dal marito-manager. L’apoteosi avvenne al Carnagie Hall, con un pubblico in visibilio. Sguardo del cinema hollywoodiano su un personaggio toccato con grazia e humour da quello francese, con “Marguerite”, nella scorsa stagione. Dal regista di “Philomena” e “The Queen”. Altra nomination per la Streep? Possibili riconoscimenti per un Grant in stato di grazia, capacissimo di tener testa con grande bravura alla diva di tanto calibro? Durata 111 minuti. (Ambrosio sala 1, Centrale V.O., Due Giardini sala Nirvana e Ombrerosse, F.lli Marx sala Groucho, Greenwich sala 1, The Space, Uci) Fuga da Reuma Park – Commedia. Regia di Morgan Bertacca, con Aldo, Giovanni e Giacomo e Silvana Fallisi. La fuga dei tre comici novantenni, la notte di Natale, dalla casa di riposo dove sono stati abbandonati e dalle grinfie dell’infermiera bionda e giunonica che li sorveglia. Abbandonati dai figli, magari in sedia a rotelle e con flebo, magari con una memoria che comincia a fare un po’ di ruggine, non hanno nulla da perdere: perché non salire su una barca, imboccare i Navigli milanesi e andarsene giù già fino a Rio de Janeiro? Durata 90 minuti. (Reposi, The Space, Uci)
Fuga da Reuma Park – Commedia. Regia di Morgan Bertacca, con Aldo, Giovanni e Giacomo e Silvana Fallisi. La fuga dei tre comici novantenni, la notte di Natale, dalla casa di riposo dove sono stati abbandonati e dalle grinfie dell’infermiera bionda e giunonica che li sorveglia. Abbandonati dai figli, magari in sedia a rotelle e con flebo, magari con una memoria che comincia a fare un po’ di ruggine, non hanno nulla da perdere: perché non salire su una barca, imboccare i Navigli milanesi e andarsene giù già fino a Rio de Janeiro? Durata 90 minuti. (Reposi, The Space, Uci) Il GGG – Il Grande Gigante Gentile – Fantasy. Regia di Steven Spielberg, con Mark Rylance e Ruby Barnhill. Ultimo script della creatrice di “E.T.”, Melissa Mathison, scomparsa lo scorso anno all’età di 65 anni, tratto dal romanzo di Roald Dahl (autore ancora tra l’altro della “Fabbrica di cioccolato”), è la storia della piccola Sofia rapita in una notturna Londra dall’orfanotrofio in cui è cresciuta e della sua amicizia con il gigante (ma non troppo) buono – interpretato da Rylance, premio Oscar per “Il ponte delle spie” – che presto lei aiuterà nel proprio lavoro, ovvero catturare i sogni positivi e belli per trasmetterli ai bambini mentre dormono. Durata 117 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci)
Il GGG – Il Grande Gigante Gentile – Fantasy. Regia di Steven Spielberg, con Mark Rylance e Ruby Barnhill. Ultimo script della creatrice di “E.T.”, Melissa Mathison, scomparsa lo scorso anno all’età di 65 anni, tratto dal romanzo di Roald Dahl (autore ancora tra l’altro della “Fabbrica di cioccolato”), è la storia della piccola Sofia rapita in una notturna Londra dall’orfanotrofio in cui è cresciuta e della sua amicizia con il gigante (ma non troppo) buono – interpretato da Rylance, premio Oscar per “Il ponte delle spie” – che presto lei aiuterà nel proprio lavoro, ovvero catturare i sogni positivi e belli per trasmetterli ai bambini mentre dormono. Durata 117 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci) Asa Butterfield, Samuel Jackson, Rupert Everett, Judy Dench, Terence Stamp. Il giovane Jacob, alla morte del nonno, scopre che quelle storie che aveva sempre sentito raccontare, sono vere: esiste veramente in una piccola isola lontana, nel Galles, un gruppo di bambini orfani, dal talento speciale di cui forze malvagie vorrebbero impadronirsi, che vivono nella casa della misteriosa Miss Peregrine. Jacob farà di tutto per proteggere quei bambini e sottrarli ai loro nemici. Tratto dal romanzo omonimo di Ransom Riggs, ancora l’universo fantastici del regista di “Edward mani di forbici”, “Big Fish” e Alice in Wonderland”. Durata 127 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Massaua, Ideal, Lux sala 3, Reposi, The Space, Uci)
Asa Butterfield, Samuel Jackson, Rupert Everett, Judy Dench, Terence Stamp. Il giovane Jacob, alla morte del nonno, scopre che quelle storie che aveva sempre sentito raccontare, sono vere: esiste veramente in una piccola isola lontana, nel Galles, un gruppo di bambini orfani, dal talento speciale di cui forze malvagie vorrebbero impadronirsi, che vivono nella casa della misteriosa Miss Peregrine. Jacob farà di tutto per proteggere quei bambini e sottrarli ai loro nemici. Tratto dal romanzo omonimo di Ransom Riggs, ancora l’universo fantastici del regista di “Edward mani di forbici”, “Big Fish” e Alice in Wonderland”. Durata 127 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Massaua, Ideal, Lux sala 3, Reposi, The Space, Uci) Oceania – Animazione. Regia di John Musker e Ron Clements. Coraggiosa, femminista che la metà basta, non certo alla ricerca del principe azzurro, la principessa Vaiana sogna di poter andare ben oltre la barriera corallina per avventurarsi nell’oceano. La sua prima sfida è salvare il suo popolo dalle malefatte del vanitosissime semidio Maui che per avere un giorno rubato il cuore di una dea rischia ora di portare quel paradiso terrestre all’aridità. Ma l’eroina è pronta combattere e a vincere. Durata 127 minuti. (Massaua, F.lli Marx sala Groucho, Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci anche 3D)
Oceania – Animazione. Regia di John Musker e Ron Clements. Coraggiosa, femminista che la metà basta, non certo alla ricerca del principe azzurro, la principessa Vaiana sogna di poter andare ben oltre la barriera corallina per avventurarsi nell’oceano. La sua prima sfida è salvare il suo popolo dalle malefatte del vanitosissime semidio Maui che per avere un giorno rubato il cuore di una dea rischia ora di portare quel paradiso terrestre all’aridità. Ma l’eroina è pronta combattere e a vincere. Durata 127 minuti. (Massaua, F.lli Marx sala Groucho, Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci anche 3D) Passengers – Fantascienza. Regia di Morten Tyldum, con Jennifer Lawrence e Chris Pratt. La nave spaziale “Avalon” sta viaggiando, un lunghissimo viaggio, verso una colonia lontana, a bordo cinquemila ospiti. Addormentati, programmati a risvegliarsi 120 anni dopo. 90 anni prima dell’arrivo, due di loro, Aurora e Jim, lei una giornalista newyorkese alla ricerca di un nuovo spunto per il suo prossimo romanzo, lui ingegnere meccanico di Denver, per un guasto si risvegliano, unici e soli, si innamorano. Non soltanto avventure solitarie e no nello spazio senza confini, anche inquietudini filosofiche e quesiti morali, imposizioni e libertà, il desiderio di stare con qualcuno o il suo rifiuto, l’amore e il tempo, l’azzeramento dei tanti progetti e la noia, la realtà quotidiana e la sua cancellazione, in un viaggio pericoloso e senza prospettive. Durata 116 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space, Uci anche in 3D)
Passengers – Fantascienza. Regia di Morten Tyldum, con Jennifer Lawrence e Chris Pratt. La nave spaziale “Avalon” sta viaggiando, un lunghissimo viaggio, verso una colonia lontana, a bordo cinquemila ospiti. Addormentati, programmati a risvegliarsi 120 anni dopo. 90 anni prima dell’arrivo, due di loro, Aurora e Jim, lei una giornalista newyorkese alla ricerca di un nuovo spunto per il suo prossimo romanzo, lui ingegnere meccanico di Denver, per un guasto si risvegliano, unici e soli, si innamorano. Non soltanto avventure solitarie e no nello spazio senza confini, anche inquietudini filosofiche e quesiti morali, imposizioni e libertà, il desiderio di stare con qualcuno o il suo rifiuto, l’amore e il tempo, l’azzeramento dei tanti progetti e la noia, la realtà quotidiana e la sua cancellazione, in un viaggio pericoloso e senza prospettive. Durata 116 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space, Uci anche in 3D) Poveri ma ricchi – Commedia. Regia di   Fausto Brizzi, con Christian De Sica, Enrico Brignano, Anna Mazzamauro e Lucia Ocone. La famiglia Tucci, ovvero mozzarellari doc e volgari quel tanto che basta, capofamiglia con consorte e un paio di figli, un cognato nullafacente nel dna, la nonna che è innamorata persa di Al Bano. Una vincita da 100 milioni di euro li spingerà a trasformarsi nei nuovi ricchi con annesso desiderio di seguirne le orme: ma presto si accorgeranno che i nuovi ricchi non significano rubinetteria d’oro o chili di gioielli o ristoranti e alberghi senza risparmio di stelle. Durata 97 minuti. (Massaua, Greenwich sala 3, Ideal, Reposi, The Space, Uci)
Poveri ma ricchi – Commedia. Regia di   Fausto Brizzi, con Christian De Sica, Enrico Brignano, Anna Mazzamauro e Lucia Ocone. La famiglia Tucci, ovvero mozzarellari doc e volgari quel tanto che basta, capofamiglia con consorte e un paio di figli, un cognato nullafacente nel dna, la nonna che è innamorata persa di Al Bano. Una vincita da 100 milioni di euro li spingerà a trasformarsi nei nuovi ricchi con annesso desiderio di seguirne le orme: ma presto si accorgeranno che i nuovi ricchi non significano rubinetteria d’oro o chili di gioielli o ristoranti e alberghi senza risparmio di stelle. Durata 97 minuti. (Massaua, Greenwich sala 3, Ideal, Reposi, The Space, Uci) Snowden – Biografico. Regia di Oliver Stone, con Joseph Gordon-Levitt, Melissa Leo, Zachary Quinto e Tom Wilkinson. In una stanza d’albergo di Hong Kong, Snowden sta con un paio di giornalisti e una documentarista in attesa di poter rendere pubbliche le rivelazioni riguardanti i dati trafugati alla Agenzia Nazionale per la Sicurezza al fine di smascherare il sistema di intercettazioni che coinvolge il mondo intero. Come sottoracconto, Stone torna agli anni giovanili del protagonista, in un ampio flashback, dalla richiesta di arruolamento nelle forze speciali al percorso che attraversa Cia e Nsa, alle missioni in Giappone e alle Hawaii, alla condanna come spia e traditore del proprio paese: ma anche con un suo largo seguito di simpatizzanti, che vedono in lui un paladino delle libertà. Durata 134 minuti. (Lux sala 1)
Snowden – Biografico. Regia di Oliver Stone, con Joseph Gordon-Levitt, Melissa Leo, Zachary Quinto e Tom Wilkinson. In una stanza d’albergo di Hong Kong, Snowden sta con un paio di giornalisti e una documentarista in attesa di poter rendere pubbliche le rivelazioni riguardanti i dati trafugati alla Agenzia Nazionale per la Sicurezza al fine di smascherare il sistema di intercettazioni che coinvolge il mondo intero. Come sottoracconto, Stone torna agli anni giovanili del protagonista, in un ampio flashback, dalla richiesta di arruolamento nelle forze speciali al percorso che attraversa Cia e Nsa, alle missioni in Giappone e alle Hawaii, alla condanna come spia e traditore del proprio paese: ma anche con un suo largo seguito di simpatizzanti, che vedono in lui un paladino delle libertà. Durata 134 minuti. (Lux sala 1) Il direttore d’orchestra Timothy Brock, venerdì 30 dicembre alle 20.30 e sabato 31 dicembre alle 17.30 (concerto fuori abbonamento), dirige l’Orchestra del Teatro Regio in un programma che propone un capolavoro della storia del cinema con una splendida colonna sonora d’autore: Tempi Moderni di Charlie Chaplin. Durante la proiezione del film, l’Orchestra del Teatro eseguirà dal vivo la partitura di Tempi Moderni composta dallo stesso Chaplin. Brock, direttore e compositore di musiche da film di riconosciuta fama, vanta una lunga esperienza con le partiture lasciate da Chaplin delle quali ha curato la riedizione e l’orchestrazione di famosi titoli come: Luci della città, La febbre dell’oro e Il circo.
Il direttore d’orchestra Timothy Brock, venerdì 30 dicembre alle 20.30 e sabato 31 dicembre alle 17.30 (concerto fuori abbonamento), dirige l’Orchestra del Teatro Regio in un programma che propone un capolavoro della storia del cinema con una splendida colonna sonora d’autore: Tempi Moderni di Charlie Chaplin. Durante la proiezione del film, l’Orchestra del Teatro eseguirà dal vivo la partitura di Tempi Moderni composta dallo stesso Chaplin. Brock, direttore e compositore di musiche da film di riconosciuta fama, vanta una lunga esperienza con le partiture lasciate da Chaplin delle quali ha curato la riedizione e l’orchestrazione di famosi titoli come: Luci della città, La febbre dell’oro e Il circo.  crogiuolo di “idee sinfoniche” che Chaplin compose con grande maestria, sebbene aiutato da uno staff che comprendeva, tra l’altro, David Raksin, entrato negli studios di Hollywood su raccomandazione di George Gershwin. Il concerto celebra, oltretutto, l’80° anniversario della prima proiezione del film e rende omaggio a Chaplin nel 40° anniversario della scomparsa.
crogiuolo di “idee sinfoniche” che Chaplin compose con grande maestria, sebbene aiutato da uno staff che comprendeva, tra l’altro, David Raksin, entrato negli studios di Hollywood su raccomandazione di George Gershwin. Il concerto celebra, oltretutto, l’80° anniversario della prima proiezione del film e rende omaggio a Chaplin nel 40° anniversario della scomparsa.  



 La Regione destina 17,5 milioni di euro di fondi europei per valorizzare le Residenze reali e i siti Unesco.
La Regione destina 17,5 milioni di euro di fondi europei per valorizzare le Residenze reali e i siti Unesco.