CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 731

Cast d'eccezione in "Come vi piace"

Leo Muscato, noto regista di prosa, dirige una commedia tra le più leggiadre di Shakespeare, che  ha anche una valenza politica

 torino teatro

” Come vi piace” approda dal 17 maggio al 5 giugno al teatro Carignano con un cast d’eccezione, formato da Eugenio Allegri e Michele di Mauro, diretti da Leo Muscato, regista molto noto nella prosa e nella lirica. Commedia scritta da Shakespeare nel 1599, ” As you like it” è sicuramente tra le più amate e rappresentate in tutto il mondo, ma, inspiegabilmente, una delle meno rappresentate in Italia, in base a un pregiudizio letterario che l’ha relegata al genere pastorale. Quest’opera è, invece, una delle macchine teatrali più poetiche e divertenti che Shakespeare abbia scritto, ma anche la più “politica”. Vi emerge la contrapposizione tra il mondo avvelenato della corte e dei suoi intrighi e quello puro e semplice della foresta, capace di stemperare gli animi malvagi e l’ambizione degli uomini. Grazie a Rosalind, l’eroina benefica intorno a cui ruotano tutte le altre figure, alla fine il duca spodestato riprenderà il suo trono e tutti i tasselli amorosi condurranno a una serie infinita di matrimoni, tra cui quello di Rosalind con Orlando. Il ducato appare come un mondo in cui domina un’atmosfera di intrighi e diffidenza reciproca, un totalitarismo capace di soffocare la libertà. Di fronte a tale realtà l’unica soluzione pare la fuga. Quelle che parrebbero le premesse per una tragedia in realtà non lo sono, perché chi fugge a un certo punto approda a Arden, un luogo in cui le situazioni si ribaltano. In questa commedia Shakespeare è riuscito a condensare i personaggi più belli del suo repertorio, dalla coraggiosa Rosalind, l’unico vero personaggio femminile che si può definire protagonista, a Touchstone, cortigiano dai giochi di parole fulminanti, fino al misantropo e malinconico Jaques, un Amleto ante litteram.

Mara Martellotta

Al Salone la Puglia conquista Torino

Il Presidente Emiliano incontra Roberto Saviano: “Vengo ad ascoltarla”

 zalone2Archiviati i due tornado Al Bano e Luca Medici alias Checco Zalone, la Puglia prosegue il suo percorso e rimane protagonista della XXIX edizione del Salone del Libro di Torino.

Terminati gli impegni sul palco,  il Presidente Emiliano ha colto l’occasione per una visita dalla manifestazione incontrando editori e scrittori. Tra questi non poteva mancare Nicola Lagioia, che proprio nel capoluogo ha ambientato il suo romanzo La ferocia (Einaudi) che gli è valso il Premio Strega nel 2015. L’autore pur vivendo a Roma, non manca di sottolineare con fierezza la sua origine e il suo legame con le radici mediterranee.

Altro incontro intenso è stato quello con Roberto Saviano, al Salone per i dieci anni di Gomorra. Scortato dall’immancabile cordone di polizia che lo segue ovunque, lo scrittore si è fermato davanti allo spazio della Puglia incontrando il Presidente per un breve scambio di battute concluso con la promessa di Emiliano: “Vengo ad ascoltarla”.

Sempre molto fotografato è lo stand, che ospita un fitto il calendario di incontri a cui ha preso parte anche lo stesso Governatore. Tra gli altri eventi della giornata di ieri: la presentazione della prima edizione del premio letterario promosso dai Presidi del Libro, quella dell’evento Libri nel borgo antico che si svolgerà a fine agosto a Bisceglie e la jam session letteraria intitolata Il lato oscuro e promossa da Besa editrice con ospite a sorpresa Cristiano De Andrè che ha commentato il tema dell’appuntamento “Fare la pace col proprio passato, anche con chi involontariamente ci ha fatto soffrire, aiuta a fare pace con se stessi”.

All’esterno del Salone continuano anche le attività del Villaggio Puglia che fino a oggi ha realizzato oltre 800 mini panini gourmet al gusto di Puglia: dalla michetta con tonno crudo, friarelli e maionese di peperone fino al panino al nero di seppia con gambero rosa, bietola e salsa tartara, le realizzazioni mignon dello chef di Cerignola Rosario Di Donna sono uno stuzzicante assaggio della grande varietà enogastronomica della Regione.

In progress anche la libreria ideata dal giovane artista Agostino Iacurci, celebre per le sue opere di street art e per la sua trasversalità. Le due grandi teste che si guardano hanno raccolto finora un centinaio di volumi, che saranno donati alla Città di Torino insieme all’opera. Le due teste, intanto, continuano a riempirsi di libri…zalone3

Infine un dato: a oggi il download della guida Edt dedicata alla Puglia ha raggiunto e superato quota 10.000, un risultato notevole che riflette il gradimento del pubblico nei confronti della Regione e della sua presenza al Salone del Libro di Torino 2016. La pubblicazione sarà scaricabile gratuitamente fino al termine della manifestazione.

Tra gli appuntamenti in programma, domani alle 11 presso lo Spazio autori si parlerà della Divertimappa, realizzata da Pugliapromozione per il Museo Archeologico di Taranto, una delle venti realtà rese recentemente autonome dalla riforma Franceschini e che oggi rappresenta una delle eccellenze di una città che sta vivendo un momento di rinascita legato alla cultura e al paesaggio. Interverranno Serena Riglietti, Dario Mezzolani; coordina Eva degli Innocenti.

 
Pugliapromozione 
www.agenziapugliapromozione.it

Chiusa la 15a edizione dell'International Book Forum

salone 12Moresco, Agnello Hornby, Simoni fra gli autori più richiesti

Si è conclusa  sabato 14 maggio la quindicesima edizione dell’Ibf  International Book Forum, l’area b2b del Salone Internazionale del Libro di Torino dedicate alla vendita e allo scambio di diritti di traduzione. Un’edizione da record. Presenti quest’anno oltre 700 operatori – tra editori e agenti letterari – da tutto il mondo, di cui 620 preaccreditati online e un centinaio direttamente al Salone. Sono stati oltre 250 gli operatori stranieri giunti al Centro Congressi del Lingotto, per un totale di 41 Paesi rappresentati, dato che stabilisce un record per l’Ibf. Fra le new entries, Taiwan eArmenia. Spagna, Francia e Germania sono stati i Paesi con il maggior numero di delegati, con 27 rappresentanti dalla Francia, tra cui Flammarion, Gallimard e Xo; 33 dalla Germania, tra cui Piper,Suhrkamp, Kunstmann, Hanser e Alexander e 32 dalla Spagna, tra cui Anagrama, Narcea, Sexto Piso. Non è mancata una nutrita delegazione di editori turchi, con 8 rappresentanti tra cui Kalem Agency, Everest Publishing e Tudem Publishing Group.Grande soddisfazione è stata espressa dalla Presidente del Salone, Giovanna Milella: «Più Paesi e più operatori presenti, sia italiani sia stranieri, per una letteratura senza frontiere che realmente aiuta ad avvicinare i popoli e le culture».

Gli affari

Nato per favorire gli incontri tra i grandi player dell’editoria, l’Ibf nel corso degli anni si è rivelato una significativa occasione di contatti internazionali anche per la piccola editoria indipendente, contribuendo alla crescita dei volumi di vendita di diritti editoriali di titoli italiani all’estero. Numerosissime le trattative concluse nei 3 giorni di evento, che ha visto oltre 6.000 incontri in formula speed date, preorganizzati grazie a un’agenda online che ottimizza automaticamente le disponibilità e gli interessi di ciascun partecipante. Un software sviluppato appositamente per la kermesse dalla società torinese Risolviamo e ancora oggi unico in Europa, invidiato da tutte le maggiori fiere internazionali, London Book Fair e Buchmesse comprese. Carmen Prestia, dell’agenzia letteraria Alferj e Prestia, ha annunciato che i diritti di traduzione del nuovo libro di Simonetta Agnello Hornby, Caffè Amaro (Feltrinelli, uscito il 28 aprile) sono già stati venduti in 20 Paesi tra cui Spagna, Francia, Germania e Albania. Mentre La tempesta di Sasà diSalvatore Striano (Chiarelettere) è stato venduto in Francia, Germania, Spagna e Lituania. Il romanzoterzo paradiso pistoletto contemporaneo La collezionista di libri proibiti di Cinzia Giorgi (Newton Compton, in uscita nelle prossime settimane) è già stato trattato con editori francesi, spagnoli e olandesi. LeeAnn Bortolussi, rights manager di Giunti, è entusiasta dell’iniziativa: “Qui si incontrano agenti che a Londra e Francoforte non si trovano. L’Ibf per noi è l’appuntamento più importante d’Europa” Giunti all’Ibf 2016 ha venduto alla danese Forlaget Palomar Come fossi solo di Marco Magini, titolo che ha vinto il premio Italo Calvino ed è arrivato 3° al Premio Strega giovani”.  Dall’agenzia letteraria francese Mon agent et compagnie si dicono molto soddisfatti perché hanno ricevuto offerte da parte di una casa editrice olandese per la traduzione del libro La petit boutique japonaise di Isabelle Artus, titolo già acquistato in Italia da La Nave di Teseo e in uscita nel 2017. Bene anche la sezione audiolibri: Roberta Oliva dell’agenzia Natoli & Oliva ha chiuso un accordo con la tedesca Emons per la vendita dei diritti di un audiolibro di Marcello Simoni. Sabine Schneider, agente tedesca della ScoutingLiteraturAgentur ha avviato trattative molto avanzate con 10 Paesi per la vendita di due libri di Carlo Grande (Terre Alte – Ponte alle Grazie e La via dei Lupi – Tea Libri) e delle opere di Antonio Moresco. Malpaso, editore spagnolo, è in trattativa avanzata per oltre 10 titoli di editori italiani; gli egiziani diOsiris sono molto interessati ai titoli delle case editrici Minimum Fax, Sosia e Pistoia, Giunti e Il Castoro. I turchi di Tudem hanno in corso trattative avanzate con gli italiani di Ampi Margini e con i francesi di Ed. Denoel.

L’International Book Forum 2016 è una iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino, realizzata dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura e sostenuta dalla Regione Piemonte, che può contare, anche per questa edizione, sul supporto e la collaborazione di ICE-Agenzia.

Il Terzo Paradiso di Pistoletto al Salone, 10 mila libri lo compongono

Come ci spiega lo stesso artista, durante l’incontro nella sala azzurra del Salone, il Terzo Paradiso rappresenta la creazione. I due cerchi agli estremi sono le diversità, la tesi e l’antitesi ad esempio, mentre il cerchio centrale è l’elemento che unisce, la sintesi

terzo paradiso pistoletto

Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto è approdato al Salone Internazionale del Libro di Torino e la sua anima è fatta di oltre 10 mila libri. I volumi sono stati salvati dal macero e regalati dalla Cooperativa Arcobaleno, dal fondo editoriale della Regione Piemonte e dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, quest’ultimo ha collaborato alla realizzazione del Terzo Paradiso. Ad ospitare l’installazione è l’area dedicata ai più giovani, il Bookstock Village, la locazione potrebbe non essere un caso se ripercorriamo il significato del simbolo pistolettiano.  Il Terzo Paradiso nasce nel 2003 dalla manipolazione, nel senso buono del termine, del simbolo dell’infinito. Come ci spiega lo stesso artista, durante l’incontro nella sala azzurra del Salone, il Terzo Paradiso rappresenta la creazione. I due cerchi agli estremi sono le diversità, la tesi e l’antitesi ad esempio, mentre il cerchio centrale è l’elemento che unisce, la sintesi. Quindi il Terzo Paradiso del Salone cos’è se non un inno alla vita, alla cultura, ai giovani. A supportare questa tesi è una performance che avverrà lunedì e chiuderà il Salone smantellando l’opera e donando ogni pezzo, cioè un libro, a ciascun presente. Ed ecco che il cerchio della creazione si chiude, si compie per poi avere una nuova avventura nella vita di ciascuno di noi. Ma c’è di più ed è lo stesso Michelangelo Pistoletto a spiegarcelo, l’installazione al Salone presenta delle affinità con la “Venere degli Stracci”. Se nella Venere erano gli stracci a rinascere grazie alla bellezza della donna, in questo Terzo Paradiso i libri destinati al macero attraverso la partecipazione avranno nuovi occhi che li leggeranno e nuovi posti che li ospiteranno.

Federica Monello

 

Donne spettinate che sanno di Barolo (e di molto altro)

donne baroloDal 7 al 27 maggio Rita Barbero, in arte Purpleryta, espone per la prima volta a Torino, in centro, da EnneGi di Nadia Giacometti

Dopo l’esperienza espositiva nelle Langhe e nel Monferrato, l’artista presenta una nuova collezione di opere dipinte con la tecnica del vino sulla carta dal titolo “Donne spettinate che sanno di Barolo (e di molto altro)”.

“Le donne spettinate sono più interessanti delle donne pettinate e sempre a posto racconta Purpleryta perché hanno sempre qualcosa di più importante da fare o di più appassionante. Sono donne che vivono intensamente le emozioni, hanno il senso dell’umorismo e sanno prendersi in giro, sono naturali, dirette, curiose, a volte maleducate e politically scorrect. Sono donne libere, anche se hanno una vita impegnata; amano la leggerezza, anche se sono consapevoli delle proprie responsabilità; giocano, anche se fanno sul serio!”

La seconda parte del titolo della mostra gioca sul doppio significato della parola “sanno”: da una parte spiega che le donne spettinate sanno perché conoscono bene l’ambiente in cui vivono, il mondo del Barolo e tutto quello che vi ruota intorno. E poi sanno perché profumano di Barolo.

Ogni opera è unica e irripetibile: tutto parte dalla macchia che diventa la capigliatura spettinata. Da qui la creatività e l’interpretazione dell’artista completano l’opera che assume forme oniriche dai tratti a volte alieni.

Attraverso l’uso di tecniche e carte diverse Purpleryta scopre e rivela effetti visivi sorprendenti del pigmento che dall’uva passa al vino ponendo così al centro dell’attenzione il primo elemento osservato durante l’analisi sensoriale in fase di degustazione: il colore.

Le teste spettinnate di Purpleryta compariranno fra le borse e gli accessori dello shop EnneGi di Nadia Giacometti, dove nei week end sarà possibile incontrare l’artista. L’inaugurazione sarà l’occasione per brindare insieme a Purpleryta e Nadia sabato 7 Maggio dalle ore 17 alle 20.

PurpleRyta vive e lavora nelle Langhe. Da due anni ha deciso di seguire la sua innata passione per l’arte e di esprimersi attraverso la pittura e la creazione di gioielli con tappi, capsule, etichette, vere e proprie “creazioni artistiche che danno forma alla vostra felicità”, come recita lo slogan di Purpleryta, tutto rigorosamente a tema vino.

A stretto contatto con il mondo del vino ogni giorno da esso trae ispirazione in un rapporto di interscambio attivo e rigenerazione interiore, applicando due imperativi che da sempre animano la sua passione per l’arte: semplificare la realtà e colorare il mondo. “Possibilmente di viola!”

Sede: ENNEGI di Nadia Giacometti Via XX Settembre 65 10122 Torino
Orari: 10.00 20.00 TUTTI I GIORNI
 

Sul grande schermo

film cinemaTutte le trame dei film 

 

A cura di Elio Rabbione

 

Al di là delle montagne – Drammatico. Regia di Jia Zhang-Ke, con Zhao Tao, Yi Zhang e Jing Dong. Alla fine dello scorso millennio, una ragazza cinese di Fenyang viene corteggiata allo stesso tempo da Zhang, proprietario di una stazione di servizio, e da Lianzi, umile minatore. Sceglierà il primo, se ne separerà, verrà privata di quel figlio che il padre ha voluto chiamare Dollar e che ha fatto crescere in Australia. Anche un figlio che, in un futuribile 2025, vorrà ritrovare la madre e la Cina. Ancora una drammatica denuncia verso una società sempre più pronta a inseguire il denaro e la ricchezza da parte dell’autore di “Still life”, Leone d’Oro a Venezia dieci anni fa. Durata 131 minuti. (Nazionale sala 1)

 

Appena apro gli occhi – Drammatico. Regia di Leyla Bouzid, con Baya Bedhaffer e Ghalia Benali. A Tunisi, nell’estate del 2010 che precede la Rivoluzione dei Gelsomini, Farah, diciottenne, non pensa alla facoltà di medicina cui i suoi vorrebbero iscriverla ma soltanto alla sua passione per il canto. Canta nei vari locali, con una band, e le loro canzoni attraverso testi politici lasciano ben intendere quanto la gioventù tunisina mal tolleri il regime. Durata 102 minuti. (Centrale v.o.)

 

Benvenuti… ma non troppo – Commedia. Regia di Alexandra Leclère, con Josiane Balasko, Valerie Bonnéton e Didier Bourdon. E’ un inverno freddissimo a Parigi e il governo obbliga, come tutti i parigini, i proprietari di un signorile palazzo del sesto arrondissement di ospitare i senzatetto. Una portinaia che inneggia a Le Pen, la coppia di destra, quella di sinistra che finisce col rivelarsi peggio della prima… La convivenza non facile porterà tutti quanti ad essere migliori? Durata 106 minuti. (Ambrosio sala 2, F.lli Marx sala Groucho)

 AMERICA FILM

Captain America: Civil war – Azione. Regia di Anthony e Joe Russo, con Chris Evans, Robert Downey jr., Scarlett Johansson, Jeremy Renner. Gli Avengers sono costretti a considerare il peso dei danni collaterali che la lotta rivolta alla protezione del mondo intero può causare. Dopo il disastroso coinvolgimento dei civili in un’azione a Lagos, in Nigeria, un summit tenuto a Vienna deciderà che il team di eroi potrà agire soltanto dietro decisione dell’Onu. Ma qualcuno degli Avangers non è d’accordo. Durata 146 minuti. (Massaua, Greenwich sala1, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space, Uci)

 

Codice 999 – Azione. Regia di John Hillcoat, con Casey Affleck, Aaron Paul e Chiwetel Ejiofor e Kate Winslet. Michael Antwood è a capo di un gruppo di poliziotti corrotti e senza scrupoli, tenuti in pugno dalla mafia russa. Il prossimo obiettivo è una rapina in banca, in pieno giorno e per il suo raggiungimento Michael crede che la soluzione sia lanciare un codice 999, ovvero quello in atto quando un poliziotto è a terra, per distrarre dal colpo l’attenzione della polizia. Tuttavia le cose potrebbero andare in maniera totalmente diversa. Durata 125 minuti. ( Uci)

 

confessioni filmLe confessioni – Drammatico. Regia di Roberto Andò, con Toni Servillo, Connie Nielsen e Pierfrancesco Favino. Un gruppo di ministri dell’Economia delle grandi potenze, sotto la guida del direttore del Fondo Monetario internazionale, è riunito in un lussuoso albergo sulle rive del Baltico. Con loro alcuni ospiti, tra cui il monaco Roberto Salus, irreprensibile e pericolosamente non malleabile. All’indomani di quello che appare come un suicidio ma che potrebbe avere tutti i connotati di un omicidio, come si comporteranno i presenti con le manovre che si sarebbero dovute votare? Dal regista pluripremiato per “Viva la libertà”, anche questa volta affiancato dalla prova eccellente di Servillo. Durata 100 minuti. (Ambrosio sala 3, Eliseo rosso, Romano sala 1)

 

Florida – Commedia. Regia di Philippe Le Guay, con Jean Rochefort e Sandrine Kiberlain. L’ottantenne Claude rende piuttosto difficile se non impossibile la vita di chi gli sta accanto, dalla badante alla figlia Carole. I primi segnali di demenza senile sono più che presenti. Inoltre il vecchio ha un grande desiderio da soddisfare: andare a trovare la figlia minore che vive in Florida. Un’opera tra umorismo e dramma dall’autore di “Molière in bicicletta”. Durata 110 minuti. (Romano sala 2, Uci)

 

 

FILM MATTEWLa foresta dei sogni – Drammatico. Regia di Gus Van Sant, con Matthew McConaughey, Naomi Watts e Ken Watanabe. Ultimo film dell’autore di “ Will Hunting” duramente contrastato all’ultimo festival di Cannes. L’inoltrarsi di un americano lungo le pendici del monte Fuji, in Giappone, luogo ove la contemplazione e la prospettiva della morte convivono, tra realtà e magia, l’incontro dell’uomo con un imprenditore del Sol Levante, l’istinto di sopravvivenza. Durante il percorso, i vari flashback ci riportano alla vita familiare del protagonista, ai suoi rapporti con la moglie, un lutto che ci si deve lasciare poco a poco alle spalle. L’occasione per controllare di persona se il pubblico festivaliero abbia espresso un giudizio del tutto errato (qualche amico se ne era tornato a casa sostenendo che Van Sant aveva fatto un robusto racconto filosofico pieno di poesia). Durata 110 minuti. ( Reposi)

 

Il libro della giungla – Avventura. Regia di Jon Favreau. Una nuova versione del romanzo di Kipling, con le avventure del piccolo Mowgli allevato tra un branco di lupi, delle insidie della tigre Shere Khan e della pantera Bagheera, che dovrà riportare il suo protetto nel villaggio degli uomini dove è nato. Anche in versione 3D. Durata 105 minuti. (Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Lo chiamavano Jeeg Robot – Fantasy. Regia di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli. Enzo è un ladruncolo romano che vive di espedienti. Una sera, inseguito dalla polizia, nelle acque del Tevere viene a contatto con un materiale radioattivo che gli conferisce sconosciuti ultrapoteri. Ad Alessia, appassionata di fumetti, piacerà considerarlo come un eroe dei suoi prediletti Manga nella lotta al male sempre in agguato, che questa volta ha le sembianze allucinate dello Zingaro. Opera prima. Durata 112 minuti. Premiatissimo ai David di Donatello. (Eliseo rosso)

 

Microbo e Gasolina – Commedia. Regia di Michel Gondry, con Ange Dargent e Théophile Baquet. Due amici, Daniel detto Microbo perché dimostra meno dei suoi 14 anni, osteggiato dai compagni di scuola, innamorato in silenzio di una compagna, e Théo, detto Gasolina per la sua passione per i motori. Insieme costruiranno una ingeniosa casa su quattro ruote per darsi all’avventura lungo tutta l’estate. E cresceranno. Durata 103 minuti. (Classico)

 money monster

Money Monster – Thriller. Regia di Jodie Foster, con George Clooney, Julia Robert e Jack O’Connell. Lee Gates conduce una trasmissione televisiva dove si mescolano in maniera più o meno spettacolare l’andamento della borsa, i consigli per sempre migliori investimenti, canzoncine pubblicitarie e ballerine ricoperte di paillettes. Tra il disinteresse totale di Gates nei confronti dei “suoi” risparmiatori. Fino al giorno in cui fa irruzione e si barrica con lui nello studio Kyle, un ragazzo che ha perso tutto quel che aveva. Con una pistola puntata alla testa Gates vedrà la finanza sotto occhi completamente diversi, con lui la produttrice dello show. Durata 98 minuti. (Ambrosio sala 1, Massaua, Eliseo grande, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Nemiche per la pelle – Commedia. Regia di Luca Lucini, con Margherita Buy e Claudia Gerini. Lucia è una psicologa per animali, Fabiola è a capo di un’agenzia immobiliare. Si detestano ma si troveranno a gestire insieme un problema non indifferente e inaspettato: il figlio che Paolo, l’uomo che è stato ed è il loro punto di contatto, ormai scomparso, ha lasciato solo al mondo. Durata 92 minuti. (Lux sala 2)

 

Nonno scatenato – Commedia. Regia di Dan Mazer, con Robert De Niro e Zac Efron. La nonna, prima di morire, ha espresso un ultimo desiderio: nonno e nipote, le cui vite si sono da tempo separate, dovranno fare un viaggio insieme in Florida. Jason, rampante e solido avvocato in procinto di sposarsi, scoprirà un nonno Dick con una gran voglia di godersi la vita sino all’ultimo. Durata 102 minuti. (The space, Uci)

 FILM PERFETTI

Perfetti sconosciuti – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher. Una cena tra amici, l’appuntamento è per un’eclisse di luna, la padrona di casa decide di mettere tutti i cellulari sul tavolo e di rispondere a telefonate e sms senza che nessuno nasconda qualcosa a nessuno. Un gioco pericoloso, di inevitabili confessioni, che verrebbe a sconquassare le vite che ognuno di noi possiede, quella pubblica, quella privata e, soprattutto, quella segreta. Alla fine della serata, torneranno ancora i conti come quando ci siamo messi a tavola? Durata 97 minuti. (Eliseo blu, Greenwich sala 2)

 pericle

Pericle il nero – Drammatico. Regia di Stefano Mordini, con Riccardo Scamarcio, Gigio Morra e Maria Luisa Santella. Tratto dal romanzo di Giuseppe Ferrandino, spostata l’azione da Napoli e Pescara al Belgio e al nord della Francia, è la storia di Pericle Scalzone, che lavora per don Luigi, boss della camorra, “fa il culo” alla gente, letteralmente, umiliandoli, a quanti sgarrano. Ma un giorno compie un errore che si può rivelare irreparabile ed è costretto a fuggire. In un altro posto, tra altra gente, conoscendo una nuova donna, forse la sua vita potrà cambiare. A Cannes nella rassegna “Un certain regard”, producono Scamarcio, Golino e i fratelli Dardenne. Durata 105 minuti. (Massimo 1)

 

Il ragazzo della Giudecca – Drammatico. Regia di Alfonso Bergamo, con Carmelo Zappulla, Giancarlo Giannini e Franco Nero. All’inizio degli anni 90, Zappulla, giovane cantante napoletano, fu accusato da un pentito di essere il mandante di un omicidio. Seguirono processi e detenzione, speranza e disperazione, in un alternarsi continuo di rassegnazione di fronte ad un’ingiustizia e di lotta sino in fondo per affermare la propria innocenza. Durata 95 minuti. (Uci)

 

Il regno di Wuba – Fantastico. Regia di Raman Hui. La Regina dei Mostri vuole preservare dalla caccia degli Uomini il piccolo Wuba, sarà Song Tianyin, sciocco di buon cuore, a rendere vana ogni minaccia. Dal regista di “Shrek”. Durata 111 minuti. (Massaua, Lux sala 3, The Space, Uci)

 

Robinson Crusoe – Animazione. Regia di Vincent Kesteloot e Ben Stassen. Un gruppo di animali, amici per la pelle, vive in una splendida isoletta ai Tropici. Soltanto il pappagallo Mac sogna di andarsene un giorno. Un giorno troveranno sulla spiaggia, restituito dal mare dopo una tempesta, Robinson Crusoe con il suo cane Aynsley. Durata 90 minuti. (Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Sole alto – Drammatico. Regia di Dalibor Matanic, con Tihana Lazovic e Goran Markovic. Un villaggio serbo ed un villaggio croato, tre estati disseminate a distanza di dieci anni, dal 1991 ai giorni nostri, personaggi maschili e femminili che il destino ha inesorabilmente divisi. Durata 123 minuti. (Nazionale 2)

 sposa bambina

La sposa bambina – Drammatico. Regia di Khadija Al-Salami, con Reham Mohammed. Nello Yemen di oggi, un padre quando la figlia arriva al decimo anno di età la dà in moglie ad un uomo vecchio più di lei di vent’anni. Violenze, soprusi, botte se Nojoud si rifiuta di servire la vecchia suocera: ma la bambina troverà il coraggio di fuggire dal suo villaggio e di recarsi a Sana’a. Nell’aula del tribunale chiederà il divorzio. Durata 99 minuti. (F.lli Marx sala Harpo)

 FILM NUOVO

Lo Stato contro Fritz Bauer – Drammatico. Regia di Lars Kraume, con Burghart Klaussner. Nella Germania del 1957, il procuratore generale Bauer viene a conoscenza che il criminale nazista Adolf Eichman si nasconde a Buenos Aires. Sin dal suo ritorno in patria si spende per portare in tribunale i responsabili di morti e massacri: ma non ha fiducia in uno Stato che vuole a tutti i costi cancellare il proprio passato. Preferirà rivolgersi al Mossad israeliano. Durata 105 minuti. (Romano sala 3)

 

Stonewall – Drammatico. Regia di Roland Emmerich, con Jeremy Irvine e Jonathan Rhys-Meyers. Attraverso la storia di Danny, che deve fuggire a New York quando il padre scopre la sua omosessualità, sono raccontati gli scontri dei ragazzi gay colpiti da una polizia corrotta e la lotta per rivendicare i propri diritti, nata all’interno del Stonewall nel 1969. Durata 129 minuti. (Greenwich sala 3)

 

bambinoThe boy – Horror. Regia di William Brent Bell, con Lauren Cohan e Rupert Evans. Greta, nel desiderio di lasciarsi alle spalle un periodo di vita travagliato, si rifugia in un villaggio inglese dove è assunta da una coppia in una villa vittoriana, come baby sitter del loro figlio di otto anni. Non un figlio, comprenderà ben presto la ragazza, ma una bambola a grandezza naturale. Una serie di eventi inspiegabili e terrificanti succedono, la mettono in serio pericolo e ostacolano la relazione che lei ha avviato con un giovane del villaggio. Durata 97 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

FILM MODAThe Dressmaker – Il diavolo è tornato – Commedia. Regia di Jocelyn Moorhouse, con Kate Winslet, Judy Davis e Liam Hamsworth. All’inizio degli anni Cinquanta, divenuta una affermata stilista, Tilly torna da Parigi nel piccolo paese natio di Dungatar, nel cuore dell’Australia, da cui era stata cacciata anni prima. Con una ventata di modernità, costruendo abiti per le donne acide e immalinconite di Dungatar, Tilly avrà modo di far luce sul suo lontano passato. Grande successo all’ultimo TFF. Eccellente prova della Winslet al centro di un film che pur facendosi giudicare (pressoché) positivamente non riesce mai a definire le proprie scelte (commedia, divertimento surreale, percorso drammatico, un faticoso altalenarsi?) in maniera definitiva. Durata 118 minuti. (Lux sala 1, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Tini – La nuova vita di Violetta – Commedia. Regia di Juan Pablo Buscarini, con Martina Stoessel e Jorge Blanco. Tra vita personale e carriera non è un momento facile per Violetta, per ritrovare il proprio equilibrio ci vuole una vacanza in un’isola italiana. Nuovi amici e atmosfere stimolanti rimetteranno a posto ogni cosa. Durata 98 minuti. (Greenwich sala 3, Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Il traditore tipo – Thriller. Regia di Susanna White, con Ewan McGregor e Stellan Skarsgård. Tratto dal romanzo di John Le Carré, l’incontro e l’amicizia, durante una vacanza a Marrakech, di una coppia inglese con Dima, un uomo d’affari russo, un mafioso che ricicla denaro sporco. Perry decide di aiutare Dima, verrà coinvolto sempre più pericolosamente nella lotta che l’uomo ha ingaggiato con un nuovo e potente boss della mafia russa. Durata 107 minuti. (Lux sala 3, Massaua, The Space, Uci)

truman

Truman – Un vero amico è per sempre – Commedia. Regia di Cesc Gay, con Ricardo Garin e Javier Càmara. Tomas lascia il Canada dove vive da anni per andare a trovare a Madrid il suo vecchio amico Julian, attore argentino trapiantato nella capitale spagnola. A Julian non resta molto da vivere e uno dei suoi crucci maggiori è la sistemazione del suo cane Truman, per lui quasi un figlio. Il film, un successone in patria, si è aggiudicato ben cinque premi Goya, gli Oscar spagnoli. Durata 108 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, F.lli Marx Sala Chico)

 

Un’estate in Provenza – Regia di Rose Bosch, con Jean Reno e Anna Galiena. Lea, Adrien e il fratellino Théo lasciano Parigi per la Provenza, per due mesi vivranno con la nonna Iréne. E con il nonno Paul, che essi non hanno mai conosciuto a causa di vecchie incomprensioni familiari. Sarà un’estate diversissima da tutte le altre, in una casa lontana da tutto, senza la luce elettrica, con una cucina tutta speciale: le sorprese per i ragazzi saranno garantite. Durata 105 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse)

 

Un poliziotto ancora in prova – Azione. Regia di Tim Story, con Ice Cube e Ken Jeong. Ben sta per diventare il cognato di James ma prima del matrimonio bisogna affrontare una missione che li porterà a Miami, per seguire una pista legata ad un traffico di droga. Durata 102 minuti. (The Space, Uci)

 

Un ultimo tango – Biografico. Regia di German Kral. La lunga storia d’amore e di separazioni dei due più famosi ballerini di tango argentini, Marìa Nieves Rego e Juan Carlos Copes, raccontata dai protagonisti ad un gruppo di coreografi nella Buenos Aires di oggi. Durata 85 minuti. (F.lli Marx sala Groucho)

 cinema sala

Zeta – Drammatico. Regia di Cosimo Alemà, con Salvatore Esposito e Jacopo Olmo Antinori. Nella periferia romana, Alex coltiva la propria passione, la musica, con l’aiuto dell’amico Marco, amico, produttore e agente. Il successo arriverà, nel panorama musicale troverà spazio il giovane rapper Zeta. Durata 100 minuti. (Uci)

 

Zona d’ombra – Una scomoda verità – Regia di Peter Landesman, con Will Smith e Alec Baldwin. Nel settembre del 2002, Bennet Omalu, medico nigeriano trapiantato a Pittsburgh, si trova a indagare sulla scomparsa di un campione del football americano, divenendo sempre più convinto che i dolori lancinanti alla testa fossero legati alla sua professione. Del tutto osteggiato, dovrà vedersela con i colleghi e con gli alti ranghi della medicina, tutti cercheranno di mettere in ridicolo le sue convinzioni. Durata 123 minuti. (The Space, Uci)

 

 

 

Lettura breve elogio, storia di un'opera

elogio veronesiDa un libro di Mario De Maglie nasce un dipinto di introspezione e sospensione di Stefano Veronesi
 
 

Dalla collaborazione tra l’artista Stefano Veronesi e lo scrittore Mario De Maglie è nata un’opera densa di significati metaforico dal titolo ” Lettura breve elogio. Storia di un’opera”. Dal dipinto di Stefano Veronesi emerge, quasi fuoriesce, il libro di De Maglie, il cui cuore contiene un elogio della lettura. L’artista non ha dipinto con il pennello ma con la “penna piuma”, una penna d’oro che, al termine della realizzazione dell’opera, è entrata a far parte dell’opera stessa, secondo un ben noto principio araldico della mise en abyme.

Secondo Mario De Maglie, psicoterapeuta attivo presso il Centro CAM (Centro di aiuto agli uomini maltrattanti) di Firenze, e autore di numerosi articoli di cultura e relazioni umane per il Fatto Quotidiano, esiste uno spazio compreso tra le mani e gli occhi, il luogo in cui avviene la lettura. Si tratta di uno spazio reale ma dai confini astratti, che vengono dati e non dati al tempo stesso, un luogo la cui immobilità è scossa da movimenti impercettibili dell’animo che si accosta alla lettura. In questo luogo dal semplice inchiostro su carta carta vengono partoriti pensieri e emozioni, poi accolti in quella relazione unica e profonda che si instaura tra lettore e libro. Il coinvolgimento del primo implica energia, azione e passione, che sono caratteristiche capaci di rendere questo spazio magico e che trovano nell’opera di Stefano Veronesi la loro traduzione perfetta nel mondo della sospensione e dell’introspezione.

 

Mara Martellotta

“Il pesce elettrico” e l’amore per il Kurdistan

Il primo e forse unico romanzo scritto da un italiano sul popolo curdo (premio Stresa 1996 e premio Festival Romanzo Esordiente, Salone del Libro di Torino 1997

fovanna curdi

Vent’anni fa, nell’aprile del 1996, usciva per Baldini & Castoldi , “Il pesce elettrico” di Enrico Fovanna, il primo e forse unico romanzo scritto da un italiano sul popolo curdo (premio Stresa 1996 e premio Festival Romanzo Esordiente, Salone del Libro di Torino 1997). Un mese prima dell’uscita del libro, Fovanna –  che all’epoca aveva 36 anni ed era nato a Premosello, nel nord del Piemonte – era stato arrestato dalla polizia turca a Diyarbakir. Curiosamente il libro racconta proprio la vicenda di Pietro, un reporter incarcerato da Ankara perché sospettato di collaborare con il Pkk, il Partito dei Lavoratori delKurdistan, movimento che si batte per la liberazione del popolo di quella che è stata definita “la più grande nazione al mondo senza stato”. In uno dei rari casi in cui la fantasia letteraria precede la realtà, il protagonista de “Il pesce elettrico”  –  inviato di guerra italiano –  scompare nel momento in  cui viene liberato – cinque anni dopo l’arresto – e lo fa mentre  tre colleghi del suo giornale (due fovanna pesceuomini e una donna: Stefano, Alfredo e Barbara ) sono partiti  con lo scopo di rintracciarlo. In una Turchia meridionale, bruciata dal sole d’agosto, dopo cinque anni di assoluto silenzio, chi cercano ognuno dei tre? L’amico d’infanzia, il grande reporter o l’unico uomo mai amato? Inizia così una settimana di misteri nel Kurdistan. Lettere, enigmi, messaggi da decifrare e strane figure. Ogni incontro appare casuale, ma introduce al mistero di una realtà, quella curda, che sopravvive alla guerra più dimenticata del pianeta. La storia vira in giallo e si  dipana davanti al lettore come un road-movie tra le strade e le coste della Turchia, fino a un finale a sorpresa. Il libro affronta un tema caldo, ora come vent’anni fa. I circa 30 milioni di curdi  costituiscono uno dei più grandi gruppi etnici privi di un territorio nazionale. Per oltre un secolo molti di loro hanno lottato per un Kurdistan indipendente o perlomeno autonomo, con mezzi sia politici sia militari. Tuttavia i governi degli stati che li ospitano sifovanna libro sono sempre opposti all’idea di uno Stato curdo e perfino alla concessione di un autonomia politica e culturale. Un territorio immenso, che si sviluppa nella parte settentrionale e nord-orientale della Mesopotamia,  la terra fra i due fiumi Tigri e Eufrate. Il territorio abitato dai curdi si trova prevalentemente in Turchia ma comprende vaste zone in Siria, Iraq, Iran, e in misura minore Armenia. Il Kurdistan turco,  che i curdi chiamano Bakur, protagonista del libro di Fovanna, è un vasto territorio che comprende la parte sud orientale della Turchia dal confine siriano fino all’Iran, dove vivono circa 20 milioni di persone e ha il suo centro culturale e politico nella città di Diyarbakir, una vera e propria capitale simbolica del Kurdistan che conta quasi 2 milioni di abitanti. Ed è proprio lì che vene arrestato l’inviato de “Il Giorno”. La polvere del tempo, sui bei libri, non si posa mai e men che meno su “Il pesce elettrico” che Fernanda Pivano descrisse così: “Questi dialoghi sono maledettamente belli, sarebbero piaciuti a Hemingway”. E se lo diceva lei, traduttrice di tutti i grandi scrittori americani, amica personale di Hemingway e musa dei poeti e dei cantanti della beat generation, non c’è ragione alcuna per farsi rodere dal dubbio.

Marco Travaglini

L'opera "in-canta" al teatro Regio

regio 2Dieci titoli di punta di cui cinque allestimenti coprodotti con importanti enti teatrali

La stagione lirica 2016-17 del teatro Regio di Torino si comporra’ di dieci titoli, tra cui otto opere di cui cinque nuovi allestimenti coprodotti con importanti teatri.

A inaugurarla sarà, mercoledì 12 ottobre prossimo, la Boheme di Giacomo Puccini, opera in quattro atti su libretto di Illica e Giacosa, tratta dal romanzo ” Scene de vie de Boheme” di Henry Murger. Si tratta di un nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro dell’ Opera di Roma, con Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino, diretti dal maestro Gianandrea Noseda, accanto al Coro di Voci Bianche del Teatro Regio e del Conservatorio Giuseppe Verdi. La messa in scena avverrà in occasione del 120esimo anniversario della prima esecuzione assoluta dell’opera, avvenuta al Regio di Torino il 1 febbraio 1896. A firmare la regia sarà Alex Olle’ della Fura dels Baus, il collettivo teatrale che ha saputo rinnovare il linguaggio operistico con visioni e suggestioni tali da creare una svolta nella storia della regia d’epoca. Per rendere contemporaneo il capolavoro pucciniano l’allestimento concentra l’attenzione su un gruppo di Bohemien multietcnico, che abita nella banlieue parigina.

Il ruolo di Mimi sarà interpretato da Irina Lungu, soprano moldavo, e da Erika Grimaldi; quello di Rodolfo da Giorgio Berrugi e Ayon Rivas.toro regio teatro

A seguire, martedì 15 novembre, la messainscena di “Sansone e Dalida” di Camille Saint Saens, per la regia di Hugo de Ana. L’opera si articola in tre atti e quattro quadri, su libretto di Ferdinand Lemaire, e sarà eseguita in versione originale francese con sopratitoli in italiano. Il nuovo allestimento è in coproduzione con il National Centre forse the Performing Art di Pechino. Hugo de Ana, regista d’opera tra i più immaginifici nel panorama odierno, vanta con il Regio di Torino una lunga collaborazione. Per quest’opera ha creato regia, scene e costumi intrisi di magie ed esotismo. Pinchas Steinberg, direttore tra i più apprezzati nel repertorio tardo ottocentesco, torna sul podio dell’ Orchestra e Coro del Regio per dar vita a una partitura giocata su sottili finezze strumentali.

Martedi 6 dicembre sarà la volta del celebre musical in due atti intitolato “West Side Story” di Leonard Bernstein, basato sulla tragedia di Romeo and Juliet di William Shakespeare. L’Orchestra del teatro Regio, diretta da Donald Chan, si cimentera’ con i frenetici ritmi e le melodie tra blues e jazz firmate da Bernstein per il suo capolavoro teatrale. Regia e coreografia dello spettacolo saranno quelle create nel 1957 da Jerome Robbins, la cui versione cinematografica vinse ben dieci Premi Oscar. A dicembre il teatro Regio ospiterà lo Staatsballett di Berlino ne “La bella addormentata nel bosco” di Cajkovskij con coreografia e regia di Nacha Duato. A gennaio, dall’ 11 al 22, l’opera dei Pagliacci dj Leoncavallo, dalle tinte forti e dalla verace passione che si tramuta in gelosia, sarà letta e interpretata da Gabriele Lavia, nei panni anche registici. A febbraio, in prima esecuzione a Torino, verrà presentata l’opera ” Katia Kabanova” del 1921, che ha per protagonista Katia, personaggio dalla coscienza inquieta, che ha trovato in Robert Carsen un grande poeta.

regioDal 14 al 26 marzo andrà in scena la “Manon Lescaut” di Puccini, con Orchestra e Coro del teatro Regio diretti da Gianandrea Noseda. La regia, classica ma non convenzionale, è del celebre attore Jean Reno. L’allestimento rispetta l’ambientazione settecentesca prescritta nel libretto, che diventa, invece, rarefatta e simbolica nella parte finale, nelle scene del deserto. Sarà presente un cast di eccezione con Maria José Siri, Gregory Kunde, Dalibor Jenis e Carlo Lepore.

” L’inconorazione di Dario” di Antonio Vivaldi andrà in scena dal 13 al 23 aprile, nell’ambito del progetto dedicato all’opera barocca. Si tratta della prima sua rappresentazione in Italia, nell’ambito di una vasta opera di recupero delle opere del più grande compositore barocco italiano. Il nuovo allestimento, in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo, vanta la regia di Leo Muscato.

A maggio sarà la volta di Mozart, con la messinscena, dal 16 al 28, del ” Flauto magico”, per la regia di Roberto Andò’. A chiudere la stagione operistica nell’estate 2017 sarà il capolavoro giovanile di Verdi, il Macbeth, nel nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo, per la regia di Emma Dante. Artista creatrice di una drammaturgia forte e tellurica, la Dante ha riportato in vigore in Italia il cosiddetto “teatro di regia”.

 Mara Martellotta

 (Foto: il Torinese)

"Rotoli d'arte e bombe a mano" dialogano al Circolo dei Lettori

Contaminazioni tra arte e letteratura hanno per protagonisti la pittura di Stefano Veronesi e la scrittura di Marco Cubeddu

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Arte e letteratura rappresentano un binomio vincente in cui le commistioni si individuano in un dialogo costante tra parola e colore. Da questa idea basilare si è originato il format dal titolo “Libri su tela”, che ha come coprotagonisti la letteratura e la pittura in un dialogo fra parola e colore, da un’idea dell’artista Stefano Veronesi e dell’agente letterario Gabriella Bardaro.

Veronesi è da sempre attento alla commistione tra l’immaginazione, la forma fluida dell’arte e l’empatia, l’immediatezza e il senso dello scorrere del tempo insito nella scrittura.

Il format si struttura in un incontro letterario, il primo dei quali è in programma al Circolo dei Lettori martedì 10 maggio alle 21, dal titolo “Rotoli d’arte & bombe a mano”, durante il quale l’artista Stefano Veronesi dialoghera’ con l’opera letteraria dello scrittore genovese Marco Cubeddu, ex allievo della Scuola Holden di Torino.veronesi circol2

Gli eventi si struttureranno in due momenti, uno di lettura, nell’ambito del quale verranno invitati autori noti al grande pubblico, che dialogheranno con il pubblico in sala. Sulla base del tema trattato Stefano Veronesi porterà in scena una performance con livelli di compartecipazione diversi in base all’ospite. Verrà anche creata un’opera in diretta.

Marco Cubeddu ha pubblicato i romanzi ” Con una bomba a mano sul cuore” per Mondadori nel 2013, e ” Pornokiller”, sempre per Mondadori nel 2015. Vive a Roma, scrive sceneggiature e collabora con varie testate, tra cui Panorama, il Secolo XIX, il Giornale, il Venerdì di Repubblica. È caporedattore di Nuovi Argomenti.

Stefano Veronesi ha debuttato come performer nel 2008 per la sua prima mostra a Shangai, cui hanno fatto seguito personali di grande successo a Parigi, Roma, Torino, Praga, Colonia, Firenze e Las Vegas. La sua pittura e le sue sculture sono in dialogo continuo con il teatro, la danza contemporanea, la musica e la poesia, dando vita a performance artistiche di grande impatto scenico.veronesi circol3

Per Stefano Veronesi il linguaggio artistico rappresenta un dialogo continuo tra mente e cuore, a partire dagli acquerelli fino alla pittura con il fuoco e all’uso della piuma per dipingere. Gli eventi di “Libri su Tela” sono promossi dall’associazione fondata da Gabriella Bardaro e Stefano Veronesi dal titolo “Tracce”, che vuole intrecciare, già dal suo titolo, linguaggi diversi, attraverso contaminazioni culturali che percorrono i luoghi delle percezioni.

Prossimi appuntamenti di “Libri su Tela” al Circolo dei Lettori saranno quelli con la scrittrice Alessandra Appiano, in programma il 9 giugno; in autunno con la criminologa Roberta Bruzzone, il prossimo 6 ottobre alle 21, e in seguito con Fabio Geda, Enrico Pandiani e Margherita Oggero, scrittrice di punta molto amata dal pubblico torinese.

Mara Martellotta