Il 2 giugno Torino riaprirà i musei fino ad ora chiusi per l’emergenza covid
La scelta è stata fatta dall’assessora comunale alla Cultura, Francesca Leon, nel corso di una teleconferenza con i rappresentanti del sistema museale della città.
Secondo il Comune, infatti, i musei stanno lavorando alla ripartenza in piena sicurezza con l’obiettivo del 2 giugno prossimo. Naturalmente saranno seguite le disposizioni per il distanziamento e ci saranno entrate contingentate e sanificazioni. E’ probabile che alcune sedi museali possano già aprire i battenti il 18 maggio, se consentito dal nuovo decreto del presidente del Consiglio.


Si sarà premiati nello scoprire il piccolo prezioso Museo Civico di Moncalvo nell’ex Convento delle Orsoline fatto costruire nel 1625 da Guglielmo Caccia per inserirvi le figlie Orsola e Francesca, anch’esse pittrici, al fine di preservarle da un periodo storico turbolento e dare continuità alla propria bottega pittorica.
archeologico, la singolare “Rivelazione” di Mario Sironi, le nature morte di Osvaldo Licini, “La donna seduta” di Afro, gli ironici acquerelli di Nino Maccari, le inconfondibili figure di Ernesto Treccani.
Si sono svolte anche mostre di artisti scomparsi: Lalla Romano famosa pittrice e scrittrice, Giorgio Valenzin magico cantore di atmosfere veneziane oltre al pittore di Canelli Stefano Icardi, l’artista-industriale Giorgio Piacenza Dassu, Giovanni Buschini dall’intrigante musicale surrealismo. Un raro spaccato della vita torinese settecentesca è stato presentato con la mostra delle opere del bambocciante Pietro Olivero, pittore di corte e narratore di vita popolare.

Fu costretta, salvo un breve periodo a Trento, a convivere a Torino con l’egemonia personale imposta dal professor Italo Lana che divenne il dominus incontrastato dell’ istituto di cultura classica, malgrado la modestia delle sue ricerche . A fare le spese del controllo assoluto esercitato da Lana fu soprattutto Vincenzo Ciaffi che fu costretto a rimediare la cattedra a Magistero.
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo lancia la 10ª edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” che si svolgerà dal 6 maggio al 15 dicembre 2020 e invita tutti i cittadini, nei piccoli borghi e nelle grandi città, nei paesi meno conosciuti e in quelli più noti, in Italia ma anche all’estero, a votare i luoghi italiani che amano di più e vorrebbero vedere tutelati e valorizzati. Dopo due mesi di isolamento, nella settimana in cui l’Italia timidamente riparte, anche il FAI entra in una nuova fase grazie all’avvio di questa grande campagna nazionale: un’opportunità per ciascuno di noi di esprimere finalmente, quasi fosse un urlo liberatorio, il sentimento appassionato che ci lega al Paese più bello del mondo, lo stesso di cui abbiamo tanto sentito la mancanza. Proprio ora, mentre i musei, i monumenti e i Beni del FAI sono ancora necessariamente chiusi, possiamo continuare a prenderci cura, tutti insieme, del nostro territorio e dei suoi tesori.