CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 612

Maze 2018: il Festival dedicato alla streetculture torna a Torino

Da venerdì 29 giugno a domenica 1 luglio sfilate, brand e talk si susseguiranno tra piazzale Valdo Fusi e l’edificio Ex Borsa Valori


Dopo il successo dello scorso anno, torna a Torino dal 29 giugno al 1 luglio, il Maze Festival: il primo evento italiano di stampo internazionale, con focus specifico sulla streetculture e sul streetfashion, che ai più potrebbe apparire come uno dei trend più cool del momento, ma che di fatto è una vera e propria porta d’ingresso per accedere alla cultura urbana. Nel corso del Maze Festival, la moda sarà infatti protagonista trasversale, con i fashion shows e con la presenza di alcuni tra i brand più interessanti dello streetwear italiano e mondiale che presenteranno, in anteprima, le nuove tendenze. Marchi iconici del calibro di Fila, Fred Perry, Kappa, Infinite Society (da New York), Daomey (dall’Inghilterra), Italia 90, Mins, Trash and Luxury, Mizuno saranno i protagonisti delle sfilate. Perché proprio la moda? Perché parla un linguaggio universale e diretto, che dice immediatamente chi siamo e da dove veniamo: il MAZE infatti, intende partire dal fashion come guida per condurci nel “labirinto” della cultura urbana. Il format è composto da diverse sezioni affidate a realtà affermate in quel contesto specifico: il fine è quello di unire competenze eterogenee in un’unica rete coesa. “L’idea è quella di creare una occasione di spazio per l’ampia e comunità street che spesso rimane nell’ombra – ci spiega Jennifer Caodaglio, ideatrice del Festival – ma anche un modo per connettere le varie community iterne alla stessa urban culture che dialogano poco tra di loro”. Jennifer è una streetdancer e lavora nel mondo della moda: da qui l’idea di unire queste due passioni per “sfruttare la scia pop della street culture, per poi arrivare a parlare del contesto culturale e dei fenomeni sociali a essa collegati”. Insomma, nel quartier generale del palazzo Ex Borsa Valori e piazzale Valdo Fusi, oltre agli stand espositivi, vi saranno dunque esibizioni e battle di streetdancer, breakdance e beatmaking, contest di skateboard, tornei di streetbasket, mostre, concerti live, party, dj set, live painting, performance di aerosol art, workshop, laboratori e conferenze dedicati alle espressioni contemporanee della cultura urbana. Un evento a ingresso gratuito, per conoscere le diverse sfaccettature e significati di quei simboli nati sulla strada e che stanno riscuotendo sempre più seguito.

 

Romana Allegra Monti

Il Paese delle viole

Al caffè Roberto lunedì 25 giugno all’ora dell’aperitivo si è svolta la presentazione del libro “Il Paese delle viole” di Anna Varello edito da Atene del Canavese.   La copertina del libro riproduce il dipinto le “Washerwomen” di Pierre Auguste Renoir: una scena tranquilla, raffigurante le lavandaie in una quieta campagna. E dalla vita rurale che nasce il romanzo. Una storia di una famiglia contadina piemontese dai primi anni sessanta ai giorni nostri: il passaggio dal mondo contadino a quello operaio. Roberto Tricarico, padrone di casa, dopo aver presentato l’autrice, ha introdotto il libro ed ha sottolineato i valori della tradizione della vita contadina. La realtà urbana della capitale automobilistica italiana non era amica in quegli anni per chi arrivava dalle regioni meridionali o  dalle montagne e campagne piemontesi.  Durante la conversazione  sono stati messi a fuoco i ritmi e la saggezza dell’ esistenza agreste, la natura, con le sue magie che infonde energia alle persone, aiutandole a superare le difficoltà quotidiane. In particolare l’autrice si è soffermata sulla cascina come luogo protettivo e rassicurante come una famiglia accogliente.

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E’ emersa naturalmente la fatica di chi lavora la terra e cerca il riscatto nella fabbrica; e così sono state rievocate le tensioni per migliorare la propria condizione economica e sociale; le proteste operaie e le rivendicazioni sindacali fino ad arrivare allo statuto dei lavoratori del 1970.   Ma nel romanzo ci sono naturalmente i protagonisti con i loro sogni, il carattere, le loro preoccupazioni e le fragilità vissute con grande dignità. Arianna è la narratrice del racconto, la figlia del protagonista principale Lorenzo, anche lei è dotata della sensibilità del bisnonno BON. Nel suo racconto lei presenta i fatti senza seguirne rigorosamente la scansione cronologica. Come spiega nella sua recensione la professoressa Ornella Gadoni:

“Il valore antropologico emerge lungo tutto l’arco della narrazione, la quale si compone di capitoli in cui sono descritti, con maestria, eventi culturali e tradizionali: culinari, religiosi e della pratica contadina, della vita nei paesi del nord ovest dell’Italia della seconda metà del ‘900.  Gli episodi narrati sono caratterizzati dalla semplicità con cui sono esposti e per questo risultano maggiormente comprensibili e impregnati di sentimenti  condivisibili, perché sono descritti con gli occhi e con il cuore di una fanciulla, Arianna”.

Franco Maria Botta

Musica e cabaret al #Parco Dora Live

 TORINO, FUBELLI & IMPASTATO, DADO E JO SQUILLO


Grande musica e cabaret sul palco della rassegna estiva gratuita più grande del Piemonte.Proseguono gli appuntamenti di rilievo a Torino (nell’area eventi tra Via Livorno e Via Treviso) del cartellone di eventi del ‘#Parco Dora Live’, la kermesse estiva di spettacoli gratuiti di musica, teatro e cabaret più grande del Piemonte.Per la quinta settimana (8 weekend in tutto, per un totale di ben 24 shows), venerdì 29 giugno, è atteso l’amatissimo duo Fubelli & Impastato. Sabato 30 Giugno è la volta di Dado.Il 1° Luglio, invece, introdotta e presentata dal conduttore radiotelevisivo Wlady, grande protagonista per la musica di questa settimana è Jo Squillo, icona della migliore pop-dance degli anni ’80-’90, poi affermatasi anche come conduttrice televisiva ed esperta di moda e fashion.La prossima settimana, invece, attesi Pino e Gli Anticorpi, Marta e Gianluca e Antonella Ruggiero. Tutti gli spettacoli sono gratuiti, e iniziano alle 20.30. Informazioni sul sito www.parcocommercialedora.it, e sulla relativa pagina Facebook. La prestigiosa rassegna culturale sostiene il Comitato Locale di Moncalieri della ‘Croce Rossa Italiana’.

“Resistenza Elettrica”. Una notte di musica al Colle del Lys

Sabato 30 giugno, alle 20, il piazzale del Colle del Lys, nel territorio di Viù in provincia di Torino ospiterà la quindicesima edizione di “Resistenza Elettrica,una notte al Colle del Lys”. L’evento è promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale in collaborazione con il Comitato Resistenza Colle del Lys, ARCI Piemonte, l’ANPI e con il sostegno del Comune di Bruino. Sul palco nel Gran Bal Dub si esibiranno Sergio Berardo (Lou Dalfn)  e Madaski (Arica Unite). “Resistenza elettrica” è un progetto nato nel 2004 in collaborazione tra il Comitato per la Resistenza Colle del Lys r l’Arci Valle Susa per diffondere tra le giovani generazioni la conoscenza dei valori e dell’esperienza maturati durante la lotta di Liberazione attraverso un concorso musicale rivolto ai giovani musicisti ai quali si chiede di rielaborare un canto partigiano o scrivere una canzone sulla Resistenza o sulla pace. Nella serata di sabato, sul piazzale del Colle del Lys la musica occitana incontrerà l’elettronica. Una nuova mescolanza nata da un’idea di Sergio Berardo, storico esponente della musica occitana con i Lou Dalfn e innumerevoli altre formazioni, e Madaski, co-fondatore degli Africa Unite e tra i più importanti esponenti della musica elettronica nella sua versione dub. Al Colle del Lys la giornata vedrà i giovani impegnati al campeggio internazionale, con le testimonianze sui sentieri partigiani e la tradizionale faccolata in ricordo dei caduti delle cinque valli. E per finire la musica: i giovani vincitori del concorso musicale “Resistenza Elettrica” e il Gran Bal Dub.

“Cromie” saluta l’estate al Giardino delle rose

Si è svolta giovedì 21 giugno nel Giardino delle rose del Castello di Moncalieri la grande festa del Solstizio d’estate organizzata dall’Associazione culturale Cromie con il Patrocinio del Comune di Moncalieri. Un lungo pomeriggio per celebrare l’arrivo dell’estate all’insegna della cultura,relax e tanta buona musica con ingresso gratuito. La giornata ha avuto inizio alle 16,30 con un concerto – spettacolo di grande appeal dal titolo “ L’amore è una cosa meravigliosa … Musiche nei film “, protagonista il soprano Susy Picchio , accompagnata al pianoforte da Massimiliano Brizio e reduce dal successo dell’ultima stagione del Teatro Alfieri. A seguire l’esibizione del Duo Inverso, formato da Massimo Riva alla chitarra e dall’apprezzato figlio d’arte Walter Matacena al violino. Il repertorio spaziava da Mauro Giuliani ad Antonio Vivaldi, da Gabriel Faurè sino a Piazzolla , passando per brani Traditional Irish e Kletzmer. A sorpresa nel giardino, trasformatosi in un’accogliente area performances, le incursioni urbane delle danzatrici del Balletto di Moncalieri diretto da Barbara Casto. E’ stata poi la volta del celebre maestro Ugo Viola, fondatore del Moncalieri Jazz Festival e grande fisarmonicista, che ha interpretato vari brani, fra cui quelli del grande maestro argentino Astor Piazzolla. Parallelamente nel pomeriggio è stato aperto anche uno spazio dedicato alle degustazioni di varie tipologie del nettare di Bacco, realizzate in collaborazione con l’Onav – Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino e condotte da Piera Genta, nota sommelier e giornalista. Alle 19,30 si sono chiusi i cancelli per dare spazio all’ Aperibuffet ( massimo 50 posti ) con una lunga tavolata allestita a tema sotto le arcate del giardino. “Convivialità e buona musica sono le benvenute nel Giardino delle rose, e si saldano alla perfezione con la già ricca proposta culturale che negli spazi del Castello Reale trova la sua collocazione ideale “ sottolinea Laura Pompeo, Assessore alla Cultura.  Tra gli sponsor SMAT Torino e l’Osteria Enoteca di Franco Rabezzana, che attualmente si avvale della maestria dello chef Eynard ( ex Flipot ) .

Helen Alterio

Cinema nel parco al castello di Miradolo


VENERDI’ 29 GIUGNO San Secondo di Pinerolo (Torino)

Con la proiezione di “Punto di non ritorno – Before the Flood”, di Fisher Stevens e Leonardo Di Caprio, prenderanno avvio al Castello di Miradolo, dal prossimo venerdì 29 giugno (ore 21,30), le serate di “Cinema nel Parco” proposte dalla “Fondazione Cosso” nell’ambito di una rassegna a tema green che si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulla tutela dell’ambiente e sugli aspetti degli equilibri naturali. La rassegna durerà un mese e prevede un appuntamento a settimana, con un occhio di riguardo per i bambini, ai quali saranno dedicate due serate, con la proiezione dei film d’animazione “Zootropolis” e “Lorax – Il guardiano della foresta”. Costo: euro 6,50 a persona, gratuito fino agli 8 anni. Obbligatoria la prenotazione: tel. 0121/502761 o prenotazioni@fondazionecosso.it

Questo il calendario degli spettacoli:

venerdì 29 giugno (ore 21,30), “Punto di non ritorno – Before the Flood”, Fisher Stevens e Leonardo Di Caprio

venerdì 6 luglio (ore 21,30), “Zootropolis”, Walt Disney Animation Studios

giovedì 12 luglio (ore 21,30), “The Revenant-Redivivo”, Alejandro Gonzàles Inàrritu

giovedì 19 luglio (ore 21,30), “Lorax- Il guardiano della foresta”, Universal

Le proiezioni avranno luogo nella radura degli alti tassoidi del Parco del Castello (via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo), dove saranno dislocati grandi schermi, mentre il suono sarà udibile solo attraverso cuffie da “Silent System”. Non ci saranno sedie, il pubblico potrà portarsi da casa coperte da stendere sul prato. Ogni serata sarà inoltre preceduta da Pic Nic serali sull’erba, possibili prenotando con anticipo il proprio cesto. In alternativa, la Caffetteria servirà piatti leggeri per uno spuntino a base di prodotti stagionali. Non è consentito il Pic Nic libero.

Per info e prenotazioni: tel. 0121/502761prenotazioni@fondazionecosso.it

g.m.

Music tales. La rubrica musicale

La profondità appartiene a chi conosce le profondità. A chi conserva le cicatrici come cartoline di posti lontani dove non tornare mai più. Quanto profondo possa essere un amore non ci è dato a sapere ma nel lontano 1977, qualcuno cercò di musicare un sentimento tanto forte all’interno dei baccanali disco di Saturday Night Fever….posto, quello, in cui un lentone d’atmosfera era assolutamente d’obbligo. D’altronde, prima ancora che per i ritmi sexy e per i loro inconfondibili falsetti, i Bee Gees erano famosi in tutto il mondo per le splendide ballate romantiche e per l’inconfondibile impasto vocale dei tre fratelli Gibb; doti messe in luce magistralmente in questa composizione How Deep Is Your Love, senz’altro una delle loro migliori del loro repertorio per quanto mi riguarda. Questo fu il primo singolo tratto dalla soundtrack del film ed andò a posizionarsi dritto e sicuro al numero 1, per ben 17 settimane, nella top ten aprendo la strada per il botto di Stayin’ Alive. E’ bene sapere che i Gibb l’avevano scritta per Yvonne Elliman ma, su insistenza di Robert Stigwood, manager nonché produttore del film, finirono per cantarla loro stessi. Vennero portati in tribunale qualche anno dopo, nel 1983, da un songwriter di Chicago che sosteneva gli avessero “rubato” la melodia del suo brano Let It End; nonostante un primo giudizio sfavorevole ai Bee Gees per un vizio di procedura, la sentenza venne rovesciata poco dopo. Una delle tante cover realizzate di questo brano, quella dei Take That del 1996 che fu anche l’ultimo singolo pubblicato dopo l’abbandono di Robbie Williams.
Conosco I tuoi occhi al sole del mattino
sento che mi tocchi sotto la pioggia torrenziale
e quando ti allontani da me
voglio sentirti ancora tra le mie braccia”
Dovreste rispolverarla…è un incanto
Chiara De Carlo

Chiara vi segnala i tre eventi da lei scelti per la settimana…mancare sarebbe un sacrilegio! Scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Gatto Panceri, intenso live a Parco Dora

Gatto Panceri ha dato il meglio di sé in un’applauditissima performance dal vivo sul palco del ‘#Parco Dora Live’ a Torino. L’artista, reduce dalla pubblicazione di ‘Pelle d’oca e lividi’, il nuovo album uscito esattamente un mese fa per l’etichetta di Roby Facchinetti dei Pooh ‘Hit Rainbow’ (distribuzione ‘Artist First’), ha eseguito nuovi brani e grandi successi, rileggendo intensamente in versione unplugged voce e chitarra ‘Vivo per lei’, successo da 45 milioni di copie vendute scritto per Andrea Bocelli e Giorgia. Durante il live, Gatto Panceri ha scherzato con il pubblico, e raccontato alcuni episodi legati alla storia della musica che l’hanno visto fortunato protagonista. La prossima settimana, sul palco del ‘#Parco Dora Live’, sono attesti Fubelli & Impastato (29 giugno), Dado (30 Giugno) e Jo Squillo (1° Luglio). Tutte le informazioni sul sito www.parcocommercialedora.it e sulla relativa Pagina Facebook.

Festival di Stresa, traiettorie incrociate

“Circolazione di idee, di condivisione, di conoscenza tra persone diverse per cultura, provenienza geografica, età anagrafica, ma tutte accomunate dallo spirito dell’incontro” è questo lo spirito del Festival di Stresa,   secondo Giannandrea Noseda, il direttore artistico della manifestazione, che avrà luogo dal 17 al 27 luglio e dal 23 agosto al 9 settembre. Si mettono insieme dunque generi diversi, dal jazz alla musica classica, dall’omaggio a Bernstein, uno dei più grandi direttori d’orchestra di tutti i tempi, all’esecuzione italiana dell’ultimo disco di Frank Zappa, Vinicio Capossela con la Filamornica Arturo Toscanini, Invenzione a due voci con Gianrico Carofiglio e Gianluca Petrella e ancora Ute Lemper, il Quartuor Hermeès con Haydn Sacro e moltissimi altri appuntamenti, 27 in tutto, che avranno uno sfondo magico, una cornice incantata, in luoghi ricchi di fascino come Stresa, Verbania, Isola Bella. Il Festival di Stresa ha una storia di lunga data, Le settimane della musica sono nate nel 1962 grazie a Italo Trentinaglia, un avvocato veneziano amante e cultore della musica perché con la musica era nato e cresciuto. Nella villa di famiglia venivano ospitati musicisti e compositori celebri come Arturo Toscanini, da qui l’idea di fare di quegli incontri musicali un festival vero e proprio che con il tempo è diventato un appuntamento internazionale molto importante. Molti sono i meriti di questo importante evento: l’avvicinamento dei giovani alla musica classica attraverso il coinvolgimento delle scuole, per esempio, e la sua vocazione alla solidarietà, molte sono infatti le donazioni, grazie agli incassi di alcune manifestazioni in particolare, devolute in beneficenza.

Informazioni sul sito www.stresafestival.eu/programma-2018/

Maria La Barbera

 

 

 

 

 

 

I quadri-scultura di Mazzucchelli in mostra a Milano

“BI – FACE” – FINO AL 3 AGOSTO

 

Quadri Bifacciali. Otto complessivamente, realizzati (in pvc – plastica e aria, inseparabili materiali a partire dagli anni Sessanta) fra il 2017 e il 2018, che in mostra interrogano il visitatore – con pungente ironia – sul senso stesso dell’arte, ponendogli virtuali domande, le stesse che più concretamente si pone l’artista nell’atto del meditare del concepire e del fare e che suonano pressappoco così: “Qual è il futuro dell’arte?”“Che senso ha ‘fare’ quadri oggi?”“Quanto conta oggi l’aspetto decorativo nell’arte?”. E’ questa la chiave di lettura di “Be – Face”, ciclo inedito di opere mai esposto al pubblico, presentate da Franco Mazzucchelli (Milano, 1939) in una personale curata da Sabino Maria Frassà e seconda mostra del ciclo “On Reflection” promosso dal noto brand “Gaggenau” e da “Cramum” (progetto non profit per sostenere l’arte in Italia), all’interno del Gaggenau DesignElementi HUB in corso Magenta 2, a Milano.

La mostra, che sarà inaugurata mercoledì 20 giugno e si protrarrà fino al 3 agosto, segue l’altra grande personale dell’artista milanese (allievo di Marino Marini e docente di “Tecniche della Scultura” nonché coordinatore di “Comunicazione Visiva Multimediale” all’Accademia di Brera) dal titolo “Non ti abbandonerò mai”, tenutasi al Museo del Novecento fino al 10 giugno scorso, e rappresenta una rara se non unica possibilità di conoscere questo ciclo di opere che completa – anche a livello teorico – il fortunato ciclo della cosiddetta Bieca Decorazione: una sorta di manifesto intellettuale e programmatico che Mazzucchelli persegue con tenace ostinazione a partire dagli anni ’90 e che fa della sua produzione artistica una “riflessione – ironica e cinica – sul significato e sul ruolo dell’arte oggi”. Post-avanguardia? Rito concettuale o puro (e per altro piacevolissimo) “divertissement? O ancora arte che diventa arte nel momento stesso in cui si pone al fruitore in termini di domanda sul suo essere per davvero arte? Di tutto un po’. E questo “tutto” vogliono proprio essere i “Bifacciali” presentati in mostra dall’artista milanese e resi possibili dalla collaborazione con la “Tornitura Morella”: quadri-scultura che, scrive bene Sabino Maria Frassà “sono labirinti di forma e contenuto, capovolgendo o azzerando tutte le certezze e i punti di riferimento. “Le opere di Mazzucchelli – prosegue Frassà – sono indiscutibilmente dei quadri, ma non si appendono. Il fronte e il retro finiscono con il fondersi in un’unica dimensione, in un’unica ‘facciata’ che ha infinite soluzioni di osservazione. Non solo non esistono più il fronte e il retro del quadro, ma non resiste integro nemmeno il confine tra opera d’arte e ambiente esterno: ciò che è sullo sfondo, al di là dell’opera, è portato in primo piano o all’interno dell’opera grazie all’uso del Pvc trasparente. Allo stesso modo le superfici specchianti portano lo spettatore e l’ambiente circostante dentro l’opera. Infine i ‘piani’ sfasati e l’alternanza tra pareti trasparenti e superfici specchianti portano lo sguardo a perdersi ‘dentro’ l’opera, in quel ‘vuoto’ di aria imprigionato nel pvc”.

 

Gianni Milani

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“Bi – Face”

Gaggenau DesignElementi Hub, corso Magenta 2, Milano; tel. 02/29015250

Dal 20 giugno al 3 agosto – Orari: dal lun. al ven. su appuntamento ore 10/18,30

 

Nelle foto:
– “Bifacciale n. 7”
– “Bifacciale n. 1”
– Franco Mazzucchelli