Fabrizio Bentivoglio, Ferruccio Spinetti, l’Accademia Corale Stefano Tempia e gli Architorti.
La località dell’Alta Val Susa è, infatti, una delle tappe protagoniste di Scenario Montagna, il festival di eventi ed appuntamenti immersi nella natura, giunto alla sua ventesima edizione, dal titolo “20 di Emozioni”.
Il 27 luglio, alle 21, l’attore Fabrizio Bentivoglio e Ferruccio Spinetti saranno protagonisti di “Lettura Clandestina” , un viaggio alla ricerca dell’Italia di oggi attraverso le parole di Ennio Flaiano.
Il 28 luglio, sempre alle 21, sul palcoscenico di Sala Viglione, risuoneranno le musiche di celebri brani di Leonard Cohen, Ennio Morricone, Sex Pistols, Depeche Mode, Coldplay e U2, arrangiati per coro e quintetto d’archi ed eseguite dall’Accademia Corale Stefano Tempia insieme agli Architorti.
“Siamo particolarmente orgogliosi di ospitare al Palazzo delle Feste artisti e musicisti di tale calibro. – dice il sindaco Chiara Rossetti – Il nostro obiettivo di accrescere l’impegno culturale della proposta che vogliamo offrire ai residenti e a chi sta trascorrendo un periodo di vacanza a Bardonecchia, grazie al Festival Scenario Montagna compie un ulteriore passo di qualità. Aspettiamo un pubblico numeroso il prossimo fine settimana in Sala Viglione”.
L’Impero Ottomano morì a Sanremo
I libri più letti e commentati del mese
Eccoci al consueto appuntamento con i libri più letti e commentati dalla community di lettori Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri nel mese di luglio, dominato dalle discussioni sull’ultimo romanzo di Fred Vargas , Sulla Pietra (Einaudi) che non ha deluso chi aspettava il ritorno del commissario Adamsberg. L’avete letto?
Molto apprezzato e commentato anche Lily di Rose Tremain (Einaudi), che racconta con un bel ritmo la storia di una vendetta molto particolare.
A conferma del grande momento per i romanzi italiani, ecco al terzo posto il nuovo romanzo di Alice Basso, Una Festa in Nero (Garzanti) che si conferma una scrittrice molto seguita nel nostro gruppo.
Incontri con gli autori
In luglio abbiamo intervistato Paolo di Paolo, finalista al Premio Strega 2024 con Romanzo senza umani (Feltrinelli)
Davide Grittani , autore del romanzo Il gregge, una satira civile del decadimento etico ed estetico dei nostri tempi
Federica Manzon, finalista al Premio Campiello con il romanzo Alma
Per questo mese è tutto. Vi invitiamo a seguire Il Passaparola dei libri sui nostri canali sociali e a venirci a trovare sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it
Valle Grana… AAA Foto d’Epoca Cercasi
Serviranno per organizzare una Mostra di “memoria collettiva” nell’ambito del Progetto “Valle Grana Cultural Village”
Monterosso Grana (Cuneo)
Una raccolta di materiali fotografici d’antan per organizzare la prima di tre mostre di “memoria collettiva” della “Valla Grana”, la più piccola delle valli cuneesi (fra le Alpi Cozie e Marittime), enclave linguistica provenzale e patria “nobile” del grande – di tradizione millenaria – “Castelmagno”, fra le “DOP casearie” piemontesi, prodotto nei tre Comuni più alti della Valle: Monterosso Grana, Pradleves e Castelmagno per l’appunto. Questa la lodevole iniziativa promossa dal “Progetto Valle Grana Cultural Village” (su iniziativa dei Comuni di Monterosso Grana e Pradleves ai fini di una “rivitalizzazione socio – economica” dei piccoli borghi, da finanziare nell’ambito del PNRR) e coordinata dall’Associazione di Promozione Sociale “FormicaLab”.
In buona sostanza, l’iniziativa si basa sulla richiesta di “condivisione” di “album di famiglia”, “vecchie fotografie” conservate nel cassetto, “immagini dimenticate” in soffitta o in vecchie scatole. Ogni fotografia “prenderà forma” durante un workshop gratuito e aperto a tutti dell’artista visivo Alessandro Toscano, sabato 7 e domenica 8 settembre.
Seguirà un allestimento in programma a fine settembre. È possibile inviare il materiale in formato digitale all’indirizzo e-mail formicalab.info@gmail.com, oppure consegnarlo direttamente presso il Municipio di Monterosso Grana (via Mistral, 22- aperto al pubblico martedì, giovedì e sabato dalle 9 alle 12). Tutti gli originali verranno restituiti insieme a una copia digitale del materiale fornito. Per maggiori informazioni visitare il sito www.formicalab.net oppure contattare il numero di telefono 338/7619170.
Alessandro Toscano è un artista visivo italiano (di origini sarde ma oggi residente a Roma) la cui ricerca e produzione abbraccia video, fotografia e installazione. Con un approccio multidisciplinare tra ricerca documentaria, artistica e etnoantropologica, ha sviluppato negli anni progetti video-fotografici “per” e “in” collaborazione con “MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo”, “MIC Ministero della Cultura”, “Rai”, “LaEffe Feltrinelli”, “Einaudi editore”, “Financial Times Magazine” e “Le Parisien”. L’artista sarà ospite tra Monterosso Grana e Pradleves, la prima settimana di settembre.
Quella della “raccolta foto”, ricordiamo, che è solo una delle tante iniziative inserite nel Progetto “Valle Grana Cultural Village”, iniziate con la Festa Patronale di “San Giacomo”, a Monterosso Grana, svoltasi dal 19 al 22 luglio, e culminata con il gemellaggio con il piccolo borgo francese di Le Bar-sur-Loup. Le attività proseguiranno sabato 10 agosto, a partire dalle 14,30, con “La Draio de l’Estelo”, escursione per famiglie alla scoperta del sentiero di “land art” fra San Lucio e Rocho de l’Estelo, organizzata da “Comboscuro Centre Prouvencal”. All’arrivo, festa conclusiva sui pascoli con “merenda sinoira” e spettacolo della Compagnia olandese “Snow Appel”.
Altro appuntamento agostano: sabato 24, dalle 17, a Santa Lucia di Comboscuro, si svolgerà il “Roumiage de Setembre”. Per tutti i bimbi, dai 5 ai 12 anni, è previsto un atelier ludico con “Persil/Prezzemolo” dedicato ai giochi tradizionali delle Alpi, con l’utilizzo di legno e materiali di riciclo. A seguire il tradizionale “concerto estivo”.
g.m.
Nelle foto: Alberto Toscano e “render” Borgata San Pietro al termine dei lavori attualmente in corso per il progetto “Valle Grana Villaggio Culturale”
“La macchina del tempo” al Forte di Bard
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Lunedì 5 agosto 2024, alle ore 21.30, ad Estate al Forte di Bard si canterà e ci si divertirà in compagnia di quattro artisti che hanno segnato la storia della musica dagli anni ’80 ad oggi. Ivana Spagna, Johnson Righeira, Tracy Spencer, Gazebo saranno i protagonisti del festival estivo La macchina del tempo che nella tappa valdostana assumerà la speciale declinazione, Bard Fest ’80, riprendendo la formula dello scorso anno che era stata dedicata ai gruppi musicali locali. Quest’anno l’omaggio sarà invece per le sonorità senza tempo degli anni ‘80. |
Un Califfo nel Piemonte Saraceno
Monte Verità, culla dell’utopia
Ascona è un comune svizzero del Canton ticino, sul lago Maggiore. E’ lì che s’incontra “il luogo che non c’è”, la culla dell’utopia: il monte Verità. A partire dall’inizio del ventesimo secolo , su questa collina appena sopra la perla dell’alto Verbano, tra Brissago e Locarno, si riunirono intellettuali e artisti alla ricerca di valori e modi di vita alternativi. Un’umanità varia composta da vegetariani, predicatori del ritorno alla vita rurale, sostenitori dell’utilità delle pratiche igeniste all’aria aperta (ginnastica, sole e bagni freddi) e anche da chi propagandava l’anarchia e il libero amore.
I fondatori del movimento Henry Hoendekoven, figlio di un industriale belga, e Ida Hoffmann, femminista e insegnante di pianoforte, arrivarono sulle rive del lago Maggiore dalla Germania. Vi giunsero a piedi, rifiutando le abitudini di una società sempre più materialistica, alla ricerca di uno stile di vita a contatto con la terra, la natura, la semplicità. A quel tempo il monte Verità si chiamava Monescia e i naturisti comprarono terreni e costruirono case seguendo stili precisi. All’epoca sul colle non c’era neppure l’acqua ma non per questo si persero d’animo e per tutto il primo ventennio del ’900 il Monte Verità diventò la “piccola patria” di pensatori, scrittori, artisti, anarchici e di chiunque fosse interessato a sperimentare in completa libertà le proposte rivoluzionarie del gruppo. Vi soggiornarono le menti più vivaci dell’epoca: Carl Gustav Jung, Erich Maria Remarque, Thomas Mann ,André Gide, Herman Hesse ( che viveva a Montagnola, nel ticinese distretto di Lugano ). E non mancarono gli anarchici e rivoluzionari come Bakunin e Lenin. I valori condivisi erano l’emancipazione femminile, il vegetarianismo, la danza di gruppo (o euritmia, spesso fatta alla luce della luna), l’abolizione del denaro con la sostitutiva pratica del baratto, l’originalissima abolizione delle maiuscole nei testi. La comunità sosteneva che la coltivazione della terra in costumi adamitici portava benefici al raccolto. Nel giro di pochi anni gli abitanti di Ascona iniziarono a guardare con sospetto a cosa stava accadendo sulla loro collina. Ma non protestarono, si limitarono a chiamare quei nudisti ballerini, agricoltori, musicisti e messaggeri dell’amore libero, con un innocuo nomignolo: i “balabiòtt”. Sarà pur bizzarra la storia del Monte Verità e dei suoi “danzatori nudi” ma, come mi disse un vecchio intellettuale ticinese e storico del lago Maggiore, “è la bellezza di questa landa libertaria dove le idee si rispettano anche quando non si condividono”.
Marco Travaglini
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