La Compagnia piemontese “Mediascena”, è stata invitata a partecipare al Festival Internazionale del Teatro di Elbasan, in Albania, prestigiosa rassegna giunta alla 23° edizione ed a cui partecipano gruppi provenienti da ogni parte d’Europa.
L’opera che verrà presentata allo Skampafestival ( questa la denominazione della kermèsse teatrale) è “ Variazioni Enigmatiche” di Eric-Emmanuel Schmitt, uno dei più grandi drammaturghi viventi. La regia è curata dal saluzzese Emjliano Palali, formatosi presso l’Accademia Teatrale di Firenze, mentre i due protagonisti dell’opera, sono interpretati da Salvatore Curaba, attore agrigentino ma da alcuni anni residente ad Alba, dove svolge l’attività di docente presso l’Istituto Umberto I, e da Andrej Mitorai, giovane artista, anch’egli formatosi presso l’Accademia fiorentina.
“Variazioni Enigmatiche” è un’opera complessa, intrigante, imperniata sui canoni del “teatro di parola” che si snoda sul solco indefinito tra commedia e dramma psicologico. “ E’ una pièce molto impegnativa, sia per la regia che per gli attori – afferma Palali- perché propone diverse sfumature caratteriali dei personaggi: si passa dalla rabbia e dall’ira, al sarcasmo, alla commozione ed alla pietà. Siamo felici di avere avuto l’opporttunità di partecipare ad un Festival così importante, che mette a confrponto le realtà teatrali di diverse nazioni europee”. “ Con Palali ho avuto già modo di mettere in scena, circa tre anni fa, un’opera di Pirandello che ha ottenuto un buon successo- dice l’attore Salvatore Curaba- Adesso, questa significativa esperienza con un testo non semplice ma stimolante nello stesso tempo. Speriamo di rappresentare bene l’Italia ed il Piemonte, in particolare, su un palcoscenico che ha ospitato anche artisti noti al pubblico internazionale, come Maia Morgenstern, la Maria di The Passion di Mel Ghibson.”
Lo Skampafestival si svolgerà dal 1 al 6 di ottobre e la compagnia Mediascena, proporrà la sua pièce teatrale domenica 3 ottobre.
La kermesse segna l’inizio di un nuovo corso per l’Associazione dedicata al gallerista torinese Alessandro Marena prematuramente scomparso nell’estate del 2013. Se infatti nel periodo dell’art week torinese, rimane invariato lo svolgimento della biennale collettiva “The Upcoming Art – da un’idea di Alessandro Marena”, con l’assegnazione del Premio Alessandro Marena a uno degli studenti dell’Accademia Albertina, da quest’anno l’Associazione promuove anche una personale dedicata ad un maestro del territorio.
simbolo della nuova stagione artistica ed umana annunciata dalla “valle dei pollini”. Proseguendo, altri steli nascono da parallelepipedi di terracotta posti sopra cumuli di macerie e mattoni, reliquie di un tempo passato da cui si cerca di risorgere. L’incipit del racconto comprende un grande nido nero avvolto da fili aggrovigliati. Forma apparentemente fuligginosa e plumbea, questo riparo essenziale rimanda al focolare caldo e protettivo, di pascoliana memoria, in cui si generano legami e relazioni.Una “morbida” giara di mattoni, segnata in superficie dal pluriball, fa da contenitore a tre soffioni. Il recipiente incompiuto è una suggestiva scultura che si plasma attraverso il contatto emotivo con l’osservatore.
