CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 470

L’incredibile sound del Corno d’Africa (1969-1991) per CreativAfrica, festival di cultura africana

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“Somali Disco Fever” Giovedì 1 luglio Bunker, via Niccolò Paganini 0/200, Torino

“Somali Disco Fever” è l’inedito spettacolo del musicteller Federico Sacchi. Un vero e proprio documentario dal vivo che fonde storytelling, musica, teatro e video che farà il suo debutto nazionale giovedì 1 luglio, nel giorno dell’Indipendenza della Somalia, al Bunker di Torino, per il festival CreativAfrica.

Quella della musica somala è una storia incredibile. La musica prodotto in Somalia tra gli anni ’70 e i primi anni ’90 rappresenta infatti una magnifica anomalia. Una commistione di sintetizzatori celestiali, chitarre e bassi funkeggianti, ritmiche in levare vecchie di secoli e voci bollywoodiane senza paragoni. Una musica che prende forma e si sviluppa sotto una dittatura che inizialmente aveva deciso di creare un’identità nazionale puntando tutto sull’alfabetizzazione, la promozione delle arti e l’emancipazione delle donne (le vere protagoniste di questa storia).

Musica come strumento di decolonizzazione dello spirito e della cultura di un paese.
Un patrimonio dell’umanità giunto a noi grazie all’azione eroica della popolazione che sotterrò migliaia di nastri e cassette per salvarli dal fuoco amico di una guerra civile che ha dilaniato il paese per più di vent’anni. Un patrimonio raccolto e conservato negli archivi di radio Hargeisa e divulgato negli ultimi anni grazie all’azione di due visionari discografici/musicologi.

Ore 19

Opening: aperitivo afro-fusion a cura di Jigeenyi con djset DJ’MBO from GAMBIA

Ore 21,30

Spettacolo di Federico Sacchi

Somali Disco Fever – L’incredibile sound del Corno d’Africa (1969-1991)

Il biglietto include Live Set + Spettacolo + tessera ARCI 2021

15 euro (+ diritti di prevendita)

Biglietti in vendita qui: https://tinyurl.com/federico-sacchi

FEDERICO SACCHI, MUSICTELLER

Autore, regista e interprete dalle performance originali. “Le esperienze d’ascolto” sono veri e propri documentari dal vivo che fondono storytelling, musica, teatro e video, in cui Federico Sacchi racconta artisti che il grande pubblico ha dimenticato o mistificato. Tra i suoi lavori: Talk Talk Before the Silence; Gli anni perduti di Nino Ferrer; Inspired by the King – La colonna sonora del sogno di Martin Luther King; Watch Without prejudice vol. 1 – Un videotributo a George Michael.

Ha collaborato con Teatro Stabile Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Torino Film Festival, Circolo dei Lettori e L’Indice dei Libri del Mese. MonfortinJazz Festival, Jazz:Re:Found Festival, Lovers Film Festival, SeeYouSound Music Film Festival.

 The Flashback Special Project Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto

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Flashback, l’arte è tutta contemporanea 

 

 

Mariapaola Infuso ***topia (2021)

 

Inaugurazione mercoledì 30 giugno, alle ore 18.30
piazza Bottesini, Torino
e in diretta Facebook (@flashbackfair)

 

 

 

Mercoledì 30 giugno alle ore 18.30 si inaugura in piazza Bottesini a Torino e in diretta Facebook – @flashbackfair – il terzo manifesto di Opera Viva Barriera di Milano, progetto ideato da Alessandro Bulgini, curato da Christian Caliandro e sostenuto dalla fiera d’arte Flashback, con l’opera ***topia di Mariapaola Infuso (2021).

Dopo la tavola imbandita del progetto senzazioni di Emanuela Barilozzi Caruso e la fila davanti al Multicinema Modernissimo di Napoli fotografata da Erika Nevia Cervo in Utile, questo nuovo racconto in presa diretta – tutto al femminile – del progetto Opera Viva Barriera di Milano prosegue con la sua terza puntata, il manifesto ideato da Mariapaola Infuso.

In questa opera l’artista immagina il cartellone pubblicitario di Piazza Bottesini come una sorta di schermo, su cui è installata un’immagine che a sua volta funziona come un punto di incontro e di fusione. ***topia, infatti, si inserisce sul doppio livello analogico e digitale: al centro del grande rettangolo che sembra un’opera astratta, e che è ottenuto attraverso un collage di immagini digitali del quartiere, è sovrapposta una pellicola che riflette la realtà della rotonda. Oggetto dell’opera è insomma un doppio registro di percezione di Barriera di Milano, secondo un percorso e una riflessione che l’autrice stessa spiega così“***topia è uno spazio connesso a tutti gli altri spazi, un luogo aperto su altri luoghi, la cui funzione è di mettere in relazione gli ambienti e le persone. Un luogo reale dove è permesso riflettersi e concedersi una sosta, una pausa. Una finestra sul quartiere che richiama la partecipazione dell’osservatore alla relazione con l’opera. ***topia è circoscritto da uno specchio che riflette la città, il quartiere, l’osservatore. Uno specchio dove guardarsi, dove guardare, osservare con occhi diversi la realtà. Un luogo per la consapevolezza, per la riflessione e la messa in discussione del mondo d’oggi, della società contemporanea afflitta da un momento storico difficile. Uno spazio esterno ai soliti perimetri del nostro contemporaneo, fuori dalle case e fuori dai musei; per la strada dove tutto accade alla luce del sole”.

Nella teoria della pratica della pop art di Andy Warhol, per esempio, la natura intima della reflection sta non solo nel rispecchiare noi stessi, la nostra identità (in modo da conoscerla e riconoscerla) ma nel rispecchiare la realtà in noi stessi, in modo da riconoscere la realtà stessa e la sua verità: “I’ll be your mirror / Reflect what you are, in case you don’t know /  I’ll be the wind, the rain and the sunset / The light on your door to show that you’re home / When you think the night has seen your mind / That inside you’re twisted and unkind / Let me stand to show that you are blind / Please put down your hands / ‘Cause I see you” (Velvet Underground, I’ll Be Your Mirror, 1967).

 

‘Per strada dove tutto accade alla luce del sole’: questa frase di Mariapaola Infuso potrebbe quasi essere uno slogan di tutto il progetto Opera Viva Barriera di Milano – commentano Alessandro Bulgini e Christian Caliandro –, che da sei edizioni si basa proprio sull’idea di un’arte che fuoriesce dagli spazi espositivi tradizionali e istituzionali, e che si inoltra nello spazio urbano e nel tessuto del mondo.

 

Nata nel settembre del 1995 a Torino, Mariapaola Infuso frequenta il corso di studi in Nuove Tecnologie dell’Arte presso l’Accademia Ligustica di Genova. Il suo metodo espressivo è multidisciplinare e stratificato: fotografia, installazione, video e animazione, ma anche cura per la materia e lo spazio sono la base della sua ricerca artistica. Analizza la flessibilità del medium fotografico per avvicinarsi al mezzo da una grande varietà di angolazioni possibili; scomponendo e riassemblando l’immagine come fosse materia viva. Il lavoro che persegue è quello di investigazione sui lati più fragili e umani della società attuale.

Luglio, è tempo di Monfilmfest

A luglio ritorna il MonFilmFest e questa volta riparte dal territorio in collaborazione con i Comuni della Valcerrina. Gli organizzatori attiveranno la loro sede e base operativa a Mombello Monferrato mentre per la proiezione dei filmati vincitori ci si sposterà a Villadeati.

È evento legato al territorio e ancor di più oggi che si svolge in una formula non residenziale, on-line, per necessità, causa Covid-19. Quest’anno intendiamo cogliere quegli aspetti che già erano presenti, ma che la storia ha posto al centro del dibattito internazionale: l’Ambiente, il Cambiamento Climatico  condizionano pesantemente il nostro racconto della Terra dove ci sono le nostre origini o dove siamo emigrati, in tutti i suoi aspetti dalla micro alla macro storia, da un punto di vista antropologico e culturale.

  1. Il MonFilmFest

Genesi del nome:

MON, mio, appartiene a chi lo ha creato, a chi lo realizza, a chi vi partecipa come attore e fruitore attivo del progetto; MONdo/ MONferrato, Terra senza frontiere dove le culture si incontrano in una dinamica dialettica e non passiva; terra di storie e di bellezze da Riscoprire e/o Scoprire. FILM, il cuore, ciò che si realizza, il nucleo comune dell’universo mondo CINEMA. FEST, è in prima lettura FESTA, KERMESSE, GIOCO e anche FESTIVAL che dei primi ne è figlio.

Da sempre legato al Monferrato, da varie edizioni ha sede nella sua capitale, Casale Monferrato, fino all’edizione del 2020 organizzata interamente online, a causa dell’insorgere del Covid-19.culturale senza

scopi di lucro

SETTE GIORNI PER UN FILM

È un gioco che mette alla prova la capacità di produrre un film in sette giorni progettando la storia, il piano di produzione, sino alla sua prima proiezione al pubblico.

Chi può partecipare?

Chiunque sottoponga per la visione alla direzione del festival uno o più film significativi della propria produzione degli ultimi tre anni.

VETRINA

È una ricerca compiuta dallo staff del festival di film ignorati o dimenticati, prodotti negli ultimi due anni, film oltre i generi, formati, caratteristiche, low-budget, no-budget che preservano quel carattere sorprendente e innovativo che da sempre il MonFilmFest ricerca. Il pubblico è il protagonista perché gli è assegnato l’onere e il piacere di votare il miglior film.

I Giochi creati per chi segue il MonFilmFest

I Giochi

Creati per il 2021:

– “CAMERA CON VISTA”

– Racconti

Durante gli anni in presenza:

– “TICKETS FOR MY LIFE”

– IL CHIOSCO

– ATTI RITRATTI

– VIDEOBOX

 

Il MonFilmFest nell’era COVID-19

È un comune sentire di questi tempi che niente sarà più come prima. Nel secondo anno di MonFilmFest nell’era Covid-19 ci siamo preoccupati di ripristinare le ragioni dell’esistenza

del nostro progetto che nasce in alternativa ai festival del cinema come li conosciamo e si presenta essenzialmente come un residenziale per artisti applicato al cinema. Ora, l’anno scorso, abbiamo garantito l’esistenza del festival, con una formula legata alla capacità di “scoprire”, da sempre caratteristica del MonFilmFest. Ci siamo ritrovati a puntare tutte le nostre forze su “Vetrina”, così concepita per esporre/proporre film di ogni genere, formato e preservare quel carattere sorprendente e innovativo che da sempre il MonFilmFest ricerca. “Sono il 18° e sono sul web” così richiamava l’attenzione il nostro manifesto e così è stato:

Quest’anno aggiungiamo uno step in più, che non è il festival in presenza come lo conosciamo, ma ripristina la formula della produzione in sette giorni di un film. Sottolineiamo un aspetto che c’è sempre stato, ma che quest’anno, a distanza, sarà determinante per la riuscita del progetto che è la lealtà, l’autoregolamentazione e la condivisione del lavoro degli autori che parteciperanno.

 

  • SETTE GIORNI PER UN FILM: MonFilmFest è un gioco che mette alla prova la capacità di produrre un film in video digitale in sette giorni progettando la storia, il piano di produzione, sino alla sua prima proiezione al pubblico.

Per il 2021 si articolerà in due proposte, che comunque concentrano la loro attenzione sul territorio:

<<Il Bel Paese, questa terra è la mia terra> → il gioco è riservato a tutti gli autori che nel periodo del festival sono sul territorio italiano.

<<Everywhere, questa terra è la mia terra>> → il gioco è riservato a tutti gli autori che hanno già partecipato a 7 giorni per un film dal 2003 al 2019 che potranno realizzare il loro film ovunque si trovino.

  • VETRINA: presenta un programma di film da proiettare in streaming nella settimana del festival, dopo UNA RICERCA, UN RITROVAMENTO di film che cerchino nuove storie e modi di raccontarle, magari film ignorati o dimenticati, prodotti dopo il 1 gennaio 2018 senza vincoli di contenuto, genere e durata.

I protagonisti dei festival

  1. Prima di tutto e di tutti c’è il territorio, il Monferrato tutto, protagonista assoluto sino al 2019.

Oggi, 2021, il nostro territorio si allarga notevolmente e comprende tutto il territorio nazionale oltre a comprendere i territori oltre confine degli autori MonFilmFest che risiedono all’estero.

Unitamente al territorio, la sua popolazione, che partecipa attivamente. L’essere accoglienti e solidali al progetto è la base di tutto.

  1. Gli spettatori, intesi come coloro che agiscono e vedono: gli spett/attori. Il Festival li chiama all’osservazione critica ed all’azione.
  2. Lo staff e gli autori invitati: una delle peculiarità del MonFilmFest è quella di essere un evento dove gli autori non vengono selezionati, bensì invitati, non esiste per noi un giudizio definitivo su un film o un autore.

Nature, Music & Circus: torna Apolide festival

Dal 23 al 25 Luglio 2021
Il festival immerso nei boschi dell’Area Naturalistica Pianezze di Vialfrè (TO) nel cuore delle Valli del Canavese

Un’area verde, all’aperto, l’Area Naturalistica Pianezze di Vialfrè, incastonata tra Torino e Ivrea, nel cuore del Canavese, è il luogo speciale che accoglie Apolide Festival dal 23 al 25 luglio 2021. Ideato e promosso da sempre da Associazione Culturale To Locals, dal 2019 in collaborazione con Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour, questa speciale XVIII edizione, è realizzata grazie al sostegno della Regione Piemonte, in collaborazione con Fondazione Piemonte Dal Vivo, e grazie al contributo del Gal Valli del Canavese nell’ambito del progetto Explor Lab Interreg Alcotra Italia-Francia 2014-2020.

Un’edizione speciale perché, in un anno segnato dalla pandemia, Apolide conferma se stesso, ridimensionato nel format ma non nella sostanza, vera attrattiva per le migliaia di spettatori che negli anni vi hanno preso parte: un esempio di convivenza pacifica tra uomo e natura, un senso di comunità e una line-up che fa dell’eterogeneità e della qualità il proprio spirito guida.

Tre giorni di spettacoli dal vivo, tra concerti, performing arts e incontri, dalle 10 del mattino alle 10 della sera, in un bosco fresco e ombreggiato anche d’estate, in un’area spettacolo all’aperto e accessibile a tutti. Luogo perfetto per passare del tempo insieme nel rispetto dei protocolli anti-covid che garantiscono la sicurezza di pubblico, artisti e lavoratori.

Più di 50 artisti si alternano su 3 palchi.  Il MAIN STAGE, cuore di Apolide, accoglie alcuni fra i nomi più interessanti della scena musicale nazionale che hanno fatto della contaminazione il proprio segno distintivo. Il primo giorno, Venerdì 23 Luglio, accanto alle sonorità jazz-funk fusion del duo partenopeo NU GUINEA troviamo quelle degli STUDIO MURENA che si uniscono al flow di CARMA MC; e poi le stelle nascenti MARCO CASTELLO, il polistrumentista già compagno di squadra di Erlend Øye ne La Comitiva, nell’attesodisco d’esordio Contenta Tu (42 Records/Bubbles Records); il tour di debutto della giovane artista italo-palestinese LAILA AL HABASH (Undamento) e con un frullato post-tutto TUTTI FENOMENI, moniker di Giorgio Quarzo Guarascio, che porta il suo mix di canzone d’autore, rap, citazioni alte e voli pindarici nel trash.

Rock Jazz e dintorni. Il tuareg Bombino e Antonello Venditti

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Gli appuntamenti musicali della settimana

 

Martedì. Alle Ogr per “ Summer Vibes” suona il duo Chalanga. Allo Spazio 211 si  esibisce Edda. All’Alfieri di Asti sono di scena gli Extraliscio.

Mercoledì. Le voci  di Alessandro Morra e Peppe Servillo accompagnate dal contrabbassista Furio Di Castri, presentano lo spettacolo  “Over the Rainbow” al Sociale di Alba. Marco Masini inaugura “Stupinigi Sonic Park”. Sulla terrazza  della biblioteca Archimede di Settimo, si esibiscono Fabio Barovero e Saba Anglana.

Giovedì. Bombino in coppia con Alessandro Viterbini  dei Bud Spencer Blues Explosion, suona nel cortile dell’Hiroshima Mon Amour. A Stupinigi è di scena Venerus mentre allo Spazio 211 si esibisce Myss Keta.

Venerdì. La sassofonista Laura Agnusdei è di scena all’Imbarchino. In piazza a Settimo suonano i Bandakadabra. Per “Stupinigi Sonic Park” si esibisce Antonello Venditti in versione unplugged. Per “Monferrato On Stage” a Cocconato suona il folksinger Tom Chacon affiancato dal bassista di Bob Dylan Tony Garnier . All’Hiroshima  sono di scena i Selton mentre all’Off Topic si esibisce Giorgieness. I Movie Star Junkies suonano al Bunker.

Sabato. A Bra si esibisce Frankie Hi-Nrg Mc e AlJazzeera. Per “Musicastelle” alle cascate del Lillaz sopra Cogne, canta Samuele Bersani. Francesco Bianconi dei Baustelle è di scena a “Monfortinjazz”. Paolo Benvegnù si esibisce all’Hiroshima.

Domenica. Per la rassegna “Chamoisic”, Gian Luigi Carlone della Banda Osiris accompagnato dal violoncellista Manuel Zigante è di scena a Etroubles. A Chivasso nel cortile del palazzo Santa Chiara suona il quartetto della vocalist Joyce Yulle.

 

Pier Luigi Fuggetta

(Foto Bombino A. Durigatto)

 

Torino Jazz Festival, un successo E la rassegna torna a fine settembre

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Il Torino Jazz Festival 2021 ha sancito la ripartenza della musica dal vivo, con 21 concerti, 1 prova generale, 4 conferenze e oltre 150 musicisti coinvolti con produzioni originali e artisti in esclusiva nazionale gran parte dei quali provenienti dall’estero. Uno sforzo organizzativo notevole considerando tutte le problematiche legate all’emergenza Covid 19.

Un pubblico eterogeneo, attento e disciplinato, ha riempito le sale negli spazi consentiti seguendo i concerti, dimostrando grande apprezzamento e un forte desiderio di tornare finalmente a rifrequentare i luoghi di cultura.

Diretta dai musicisti Diego Borotti e Giorgio Li Calzi, la IX edizione del TJF è stata ‘premiata’ per la scelta di aver selezionato artisti trasversali capaci di interpretare il jazz in tutte le sue forme, un omaggio a questo genere musicale in tutte le sue declinazioni espressive.

Il Festival chiuderà stasera alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, cornice che ha interpretato alla perfezione l’anima della rassegna musicale, con il doppio concerto sold out (ore 17.30 e ore 21.00) in esclusiva nazionale di Salif Keita ‘Un Autre Blanc’, opening Korabeat, unica data italiana.

 

“Condividere un’emozione collettiva a un concerto è il senso terminale della complessa produzione che sta alle spalle di un festival: chiacchierare nei foyer con il pubblico misto di appassionati che ricordano date e dischi storici o con i neofiti un po’ disorientati ma affascinati da un suono inconsueto, sono gli elementi di restituzione che mi gratificano al termine di un lavoro lungo e mai tanto incertodichiara Diego Borotti -. Sono felice di aver potuto portare sulla scena tutti gli artisti internazionali invitati, di aver visto la nascita di progetti ambiziosi con grandi organici che impiegano un’intelligenza collettiva imponente, di aver dato vita a produzioni originali visibili solo ed esclusivamente sui palchi di TJF. Abbiamo altresì salvato un aspetto del format che valorizza i musicisti piemontesi, siano essi concertisti di fama internazionale, sperimentatori promettenti o adolescenti già capaci, seppur carichi di emozione, di stare su di un grande palco. Con la stessa soddisfazione sono felice di aver tenuto insieme le parti meditative di TJF sia sul piano dell’orientamento storico, filologico e persino antropologico affrontato dalle conferenze di alto profilo culturale, sia per i consessi progettuali e ‘politici’ intorno al jazz dei Meeting. Il rammarico di non aver potuto alimentare ‘l’effetto Festival’ con la festosa teoria delle marchin’ band, dei Jazz Blitz e del palinsesto Jazz Cl(H)ub mi auguro che sia ripagato dalla programmazione dell’autunno prossimo”.

 

“Il Torino Jazz Festival 2021, finalmente e interamente in presenza, perché lo streaming non certo può rappresentare lo spettacolo dal vivo se non in momenti eccezionali, è stato ben sintetizzato dalle tematiche di due conferenze inserite nel suo programma, ‘L’umanità, una sinfonia di minoranze’, del filosofo evoluzionista Telmo Pievani, che ha raccontato quanto tutti noi sapiens discendiamo da un piccolo ceppo di migranti partiti dall’Africa che si sono stabiliti durante i secoli nei vari continenti e ‘Creare nuovi linguaggi usando vecchi strumenti’, tema della conferenza del musicista e sviluppatore di software e hardware Robert Henke afferma  Giorgio Li Calzi  – Tutte le declinazioni del jazz e dei nuovi linguaggi compositivi e performativi sono entrati nel programma del TJF che ha riunito quello che sta dentro e quello che sta anche al di fuori del jazz. I due poli hanno dimostrato di non creare una divisione ma un’importante unità e opportunità per il pubblico e la comunità del festival che ha seguito con grande interesse anche i concerti apparentemente più distanti. Una comunità che conosce perfettamente l’importanza della sfera culturale nel proprio mondo quotidiano”.

 

Il Torino Jazz Festival 2021 riprenderà dal 27 settembre al 3 ottobre 2021 nei club della città con JAZZ CL(H)UB: 7 giorni di grande musica.

La rassegna che ha portato grandi artisti a esibirsi, a prezzi popolari, sui palchi delle OGR, del Conservatorio Giuseppe Verdi e del Teatro Vittoria – è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, main partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il contributo di Fondazione Crt e OGR Torino e A.N.Co.S.. Charity partner Fondazione Ricerca Molinette, media partner Rai Cultura, Rai 5, Rai Radio 3 e La Stampa.

Per conoscere in modo più approfondito il pubblico del TJF, Fondazione per la Cultura Torino ha promosso uno studio con l’Universita’ di Torino utile alla progettazione delle prossime edizioni.

La Divina Commedia attraverso la filatelia

Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino – Sala mostre Juvarra Piazza Carlo Alberto, 3

Presentazione: 28 giugno 2021 – Ore 11.00

Interverranno:

Giovanni Saccani (Presidente Comitato Dante SettecenTO e Società Dante Alighieri – Comitato di Torino)
Paolo Guglielminetti (Presidente Centro Italiano Filatelia Tematica)
Federica Giallombardo (Esperta in iconografia dantesca)

Nel 2021 si celebra in Italia e nel mondo il settecentesimo anno della morte di Dante, l’altissimo poeta che tutto il mondo ci invidia. Per onorarlo si è costituito a Torino un Comitato Scientifico in collaborazione con la Società Dante Alighieri-Comitato di Torino, che – anche in stretta relazione con il Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario – organizza eventi nella città di Torino e nella Regione Piemonte. Le celebrazioni si svolgono per circa un anno con eventi, anche con connotazione internazionale, a Torino e in Piemonte, coinvolgendo enti territoriali, università, scuole e le forze produttive, finanziarie e turistiche del territorio in uno spirito di fattiva collaborazione.

La Biblioteca nazionale Universitaria, membro attivo del Comitato, è lieta di ospitare una mostra unica nel suo genere, grazie all’esperienza del CIFT, Centro Italiano di Filatelia Tematica che ha proposto un progetto per “mettere in filatelia” la Divina Commedia e grazie al sostegno di Poste Italiane.

I dati dell’opera.

Circa 40 collezionisti hanno sviluppato tematicamente un canto per ognuna delle 3 cantiche, per cui sono state realizzate 100 minicollezioni da 12 fogli ciascuna (l’Inferno ha 34 canti, mentre Purgatorio e Paradiso ne hanno 33), per un totale di ben 1200 fogli di esposizione.
I diversi collezionisti, tutti soci del CIFT, hanno utilizzando francobolli, annulli postali e cartoline postali di tutto il mondo a supporto ‘visivo’ del testo dantesco di ciascun canto e/o della sua interpretazione.
L’intera opera dantesca è stata riportata integralmente con i versi originali a piè di ogni pagina.
La realizzazione delle singole minicollezioni è stata lasciata completamente alla libera fantasia del collezionista, sia pure nel rispetto di una impostazione comune al fine di avere una sia pur minima omogeneità di elaborati.
Tutte le minicollezioni sono state riunite e stampate in tre volumi pubblicati, da Poste Italiane Spa, sponsor editoriale dell’intera impresa.

Obiettivo di questa iniziativa, oltre che propagandare la Filatelia Tematica, è quello di far scoprire al pubblico, di già filatelisti e non, un sistema nuovo e più accattivante per affrontare vari argomenti, anche quelli apparentemente più difficili, come alcuni classici (in questo caso si tratta della Divina Commedia).

Questo progetto ha ottenuto il plauso della Presidenza della Repubblica, che ha donato una  medaglia all’associazione, nonché l’apprezzamento dell’ultimo discendente di Dante, il Conte Pieralvise di Serégo Alighieri.

IL CIFT ha anche curato la pubblicazione di un Catalogo mondiale del materiale filatelico su Dante.

La fortuna della Commedia di Dante nella tradizione libraria della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino ha radici antiche: già nei fondi ducali, infatti, la Commedia era presente sia in versione manoscritta sia a stampa. La Biblioteca del Regio Ateneo torinese, istituita da Vittorio Amedeo II nel 1720 ed aperta al pubblico nel 1723, che ereditò la maggior parte del patrimonio librario della biblioteca ducale, incrementò, nel corso del tempo, tale fortuna con acquisizioni di vario genere. La mostra offrirà l’opportunità di vedere esposti alcuni testi della Commedia, manoscritti e a stampa, a partire da un’edizione del 1487 realizzata a Brescia dal tipografo croato Dobrić Dobričević, noto come Bonino de Bonini. Il testo del poema dantesco è corredato dal commento di Cristoforo Landino: un commento fondamentale non soltanto per gli studi legati al sommo poeta, ma anche perché esso rappresenta un unicum documentario per le indagini linguistiche dell’epoca umanistico-rinascimentale. L’edizione, in folio, è impreziosita da eleganti xilografie quasi tutte a piena pagina.

Accanto a tale esemplare, saranno esposte altre edizioni, di epoche successive, che testimoniano il costante successo, nella storia dell’editoria, del capolavoro dantesco.

L’inaugurazione della mostra il 28 giugno  sarà anche occasione per l’emissione di un Annullo Postale Speciale dedicato a Dante e al suo 700°. Sarà a disposizione il giorno dell’inaugurazione presso l’ufficio postale in mostra dalle 10.30 alle 16.00 e nei giorni seguenti presso l’Ufficio Filatelia di Torino.

Poste Italiane presenterà in autunno nelle città dantesche e a Torino, il francobollo realizzato in occasione del 700° anniversario.

Il 15 settembre sarà presentato il cortometraggio di e con Massimiliano Finazzer Flory “DANTE PER NOSTRA FORTUNA”. Racconta in 27 minuti e con 21 canti tra Inferno, Purgatorio e Paradiso la Divina Commedia con la danza contemporanea e gli occhi di un bambino, attraverso la metafora del teatro. Declinato con lo sguardo di un Dante bambino innamorato della lettura con le coreografie di Michela Lucenti con dieci danzatori, del Balletto Civile, in costume d’epoca e la danza della solista del Teatro alla Scala, Maria Celeste Losa, ci fanno rivivere emozioni, sentimenti, passioni interpretando i versi di Dante mentre udiamo la voce che recita i Canti. Le scenografie digitali sono tratte dalle bellissime illustrazioni di Gustave Doré. La colonna sonora è composta al pianoforte sulla base filologica ispirata dalla Divina Commedia.

Info e prenotazioni: www.abnut.iteventi@abnut.it

In presenza (su prenotazione) e in diretta streaming sui canali Facebook e Youtube della Biblioteca Nazionale.

www.facebook.com/B.N.U.Torino

https://www.youtube.com/channel/UCAcwiLsNcxqsIfxUAQ6qjQA

Sentimento puro nelle opere di Maria Petrova

In mostra alla galleria Malinpensa by Telaccia l’opera di Maria Petrova in cui il ritmo narrativo si traduce in sentimento puro

Il ritmo narrativo, unito al sentimento, nelle opere dell’artista Maria Petrova è il protagonista della personale a lei dedicata dalla galleria d’arte Malinpensa by Telaccia, in corso Inghilterra 51, aperta dal 18 giugno scorso al 3 luglio prossimo.

Artista dotata di una grande acutezza, Maria Petrova nelle sue visioni naturalistiche, paesaggistiche e ritrattistica, mostra una notevole maestria nell’uso dell’acquerello, come nella manualità precisa del disegno. La sua arte nasce dalla traduzione sulla tela di un mondo di ricordi, di memorie e di stati d’animo.

Maria Petrova, una volta compiuti gli studi classici pressol’Accademia di Belle Arti di Sofia e sotto la guida artistica del noto acquerellista bulgaro Jordan Gheshev, ha avuto modo di dare espressione al suo innato talento perfezionandosi in questa tecnica molto difficile. Nel 1962 diede inizio alla sua attività pubblicaattraverso mostre collettive e personali, in un triennio denso di successi artistici e di creatività, fino al 1965, anno del suo trasferimento in Italia. Qui avrebbe dato avvio alla partecipazione ad una serie di mostre personali e collettive lungo gli anni Settanta e Ottanta, poi diradatisi, anche a causa della sua salute precaria. La sua attività pittorica non si sarebbe, però, interrotta e Maria Petrova avrebbe, invece, gettato le basi per una prolifica maturazione artistica, dando anche vita a esperimenti quali l’acquerello su tela, di cui rimangono quattro opere in collezione.

La ritrattistica è  stata una peculiarità nell’espressione di questaartista, capace, attraverso questa tecnica, di cogliere l’anima dei soggetti immortalati. Le altre sue opere raffigurano paesaggi, nature morte, composizioni d’interni, e rivelano anch’esse una notevole maestria d’esecuzione e carattere. La sua scomparsa prematura, nel 2016, ha interrotto una creatività che aveva fatto definire la Petrova dal giornalista e estimatore Franco Cartesioquale “ uno dei maggiori acquerellisti del Novecento.“

MARA MARTELLOTTA

 

Galleria Malinpensa by Telaccia

Orario 10.30-12.30  16-19.

Chiusura lunedì e festivi

Teatro, danza e circo al Summerland di Corte Palestro

Corte Palestro – Summerland 2021 Centro Storico di Moncalieri – via Palestro 5 Dal 26 giugno all’11 settembre 2021

 

Settimana ricca di appuntamenti con lo spettacolo dal vivo per Summerland di Corte Palestro, in via Palestro 5 a Moncalieri, il nuovo punto estivo organizzato da Santibriganti Teatro in collaborazione con Eclectica e Teatrulla e il sostegno della Città di Moncalieri.

Venerdì 2 luglio alle 21.30 l’associazione Eclectica porterà sul palco “Coppelia”, deliziosa fiaba del repertorio ballettistico classico, sicuramente una delle più eseguite ed amate, che continua ad essere rappresentata in tutto il mondo e declinata secondo cifre stilistiche differenti. A seguire, sabato 3 luglio alle 11.00 verrà proposta la “Fabbrica di Passi” un laboratorio di danza per ragazze e ragazzi a ingresso libero, diretto da Federica e Michela Pozzo di Eclectica.

Domenica 4 luglio alle 21.30 sarà la volta del “Bubble Street Cirkus” di Juriy Longhi, spettacolo di Circo Teatro, frutto di una specializzazione in giocoleria ed equilibrismo e di un continuo sperimentare dal vivo, uno show ad alta energia, in cui la freschezza ed il brio della spontaneità si fondono insieme alla sicurezza e alla maestria maturate in anni di esperienza.

Si tornerà poi a parlare di danza martedì 6 luglio, sempre alle 21.30, con l’incontro a ingresso libero sul tema “Come nasce un festival di Danza?”, condotto da Federica Pozzo di Eclectica, con la giornalista di la Repubblica Claudia Allasia e Natalia Casorati del Festival Interplay.

A chiudere la settimana sarà la prima serata di “L’arte di sembrar tale”, spettacolo finale della Shakespeare School Torino, la scuola di perfezionamento per attori diretta da Jurij Ferrini, che andrà in scena tutte le sere alle 21.30 dall’8 luglio all’11 luglio

È consigliata la prenotazione, che è possibile effettuare chiamando la segreteria di Santibriganti Teatro allo 011-645740, dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 16.30, o scrivendo a organizzazione@santibriganti.it

 

“Corte Palestro – Summerland 2021” è organizzata da Santibriganti Teatro in collaborazione con TeatrullaEclectica e la Proloco di Moncalieri, e con il sostegno e il patrocinio della Città di Moncalieri.

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Calendario appuntamenti dal 2 all’8 luglio

 

venerdì 2 luglio ore 21.30

Alla Corte del Teatro

Coppelia

coreografie di Federica e Michela Pozzo

Eclectica

Danza

Deliziosa fiaba del repertorio ballettistico classico, sicuramente una delle più eseguite ed amate, Coppelia continua ad essere rappresentata in tutto il mondo e declinata secondo cifre stilistiche differenti.

 

sabato 3 luglio ore 11.00

Allalucedelsole

Fabbrica di Passi

Laboratorio con Federica e Michela Pozzo

Danza ragazzi

Ingresso libero

L’intento del laboratorio è di attivare nuove competenze multidisciplinari applicandole ad un progetto di formazione e di performance dal vivo, il tutto in una cornice naturale che permetterà di cimentarsi in nuove esperienze da condividere insieme.

 

domenica 4 luglio ore 21.30

Alla Corte del Teatro

Bubble Street Cirkus

di e con Juriy Longhi

Circo Teatro

Frutto di una specializzazione in giocoleria ed equilibrismo e di un continuo sperimentare dal vivo, il “Bubble Street Cirkus” è uno show ad alta energia, in cui la freschezza ed il brio della spontaneità si fondono insieme alla sicurezza e alla maestria maturate in anni di esperienza.

 

martedì 6 luglio ore 21.30

Agire per la danza

Come nasce un festival di Danza?

Incontro con Claudia Allasia (giornalista La Repubblica) e Natalia Casorati (Festival Interplay)

a cura di Eclectica Danza

Ingresso libero

 

da giovedì 8 a domenica 11 luglio ore 21.30

Alla Corte del Teatro

L’arte di sembrar tale

spettacolo di fine anno con gli attori neodiplomati della Shakespeare School Torino

regia di Jurij Ferrini

aiuto regia Rebecca Rossetti

Teatro d’attore

 

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Corte Palestro

Centro Storico – Via Palestro 5, Moncalieri

 

Tutte le iniziative di Summerland 2021:

 

·      Allalucedelsole

Spettacoli e letture animate per le Estate Ragazzi cittadine, in collaborazione con Teatrulla

Biglietti: 2 €

Inizio Spettacoli: ore 10.00

 

· Alla Corte del Teatro

Spettacoli serali per tutti, in collaborazione con Eclectica

Biglietti: 8 € / ridotti 5 € (fino ai 18 anni)

Inizio Spettacoli: ore 21.30

 

· Agire per la Città

Incontri informali con le associazioni e i singoli cittadini, in collaborazione con Assessorato alla Cultura e Proloco Moncalieri

Ingresso Libero

Inizio: ore 21.30

 

· Palco libero!

Tutti i lunedì a partire dal 28 giugno, dalle 10 alle 18, mettiamo gratuitamente a disposizione degli artisti che lo richiederanno gli spazi di Corte Palestro per prove, studi, allenamenti, prove aperte.

 

Apertura cassa teatro un’ora prima degli spettacoli

 

Informazioni e prenotazioni

· Segreteria Santibriganti Teatro: 011-645740 (dal lun. a ven. 12.30/16.30)

· organizzazione@santibriganti.it

· Gli ingressi agli spettacoli e alle serate saranno consentiti fino all’esaurimento della capienza posti.

· Saranno rispettate le misure di sicurezza previste in merito alla prevenzione del covid19

 

Alla (ri)scoperta del Museo Pietro Micca

Continuano con meritato successo le iniziative e gli eventi del 60° del museo Pietro Micca e dell’assedio di Torino in preparazione del 315° anniversario della battaglia decisiva del 7 settembre

Oltre alle fresche gallerie del museo Pietro Micca di via Guicciardini 7/A, si attagliano alle calde giornate estive anche le visite domenicali all’Area Archeologica del Rivellino degli Invalidi (tutte le domeniche in corso Galileo Ferraris 14) e alla fortezza del Pastiss in via Papacino 1,solo l’ultima domenica del mese. Per gli interessanti e rinfrescanti tour gratuiti e guidati di mezz’ora nella Cittadella sotterranea, è necessaria la prenotazione per le partenzealle 15 – 15,30 – 16 – 16,30 – 17.

Informazioni e prenotazioni ai contatti del museo: Tel. 011 01167580 e info@museopietromicca.it

Inoltre, stanno entrando nel vivo dell’assedio le Conferenze del 60°, appuntamento dei mercoledì alle ore 17,30 al museo e online che stanno appassionando curiosi e interessati del tema.

Mercoledì 30 giugno sul tema “La vita quotidiana durante l’assedio” che, dopo oltre 45 giorni dall’inizio dell’assedio, è diventata difficilissima e sacrificata per i 42.000 abitanti a causa del blocco nemico. I diari, i documenti e un prezioso censimento d’epoca permettono una descrizione puntuale della società torinese e delle difficoltà affrontate dai cittadini evidenziando gli accorgimenti dei governanti, l’assistenza ai bisognosi, la fede religiosa e la caparbia resistenza di tutti in una dura gara con i soldati della difesa. Ce ne parlerà lo scrittore e ricercatore Piergiuseppe Menietti, dal 1977 a fianco del generale Guido Amoretti nelle attività e opere di riscoperta e valorizzazione dei siti sotterranei, attivo organizzatore delle commemorazioni del tricentenario dell’assedio di Torino del 2006, membro dell’”Istituto per la Storia del Risorgimento Italianoe autore di numerosi scritti sui temi storici del passato cittadino che concorre a divulgare con passione e competenza.

Mercoledì 7 luglio la conferenza sul temaVittorio Amedeo II e la Cavalleria”, per raccontare la nascita dei primi reggimenti di Cavalleria postfeudale che diedero grande prova nelle battaglie del periodo e in particolare durante l’assedio e la battaglia conclusiva di liberazione di Torino nel 1706. Da essi traggono le tradizioni tutti i reggimenti italiani e quattro di essi sono ancora in vita.

Ce ne parlerà con competenza e passione il Generale di Corpo d’Armata Francesco Apicella, che dopo una vita passata in servizio e al comando di reparti di Cavalleria, è stato il primo Capo di Stato Maggiore del Comando Forze Operative Terrestri dell’Esercito italiano e dal 2010 è direttore della Rivista di Cavalleria, collaboratore diInformazioni Difesa, Rivista Militare, Military Technology e la rivista on line Pagine di Difesa oltre che autore di libri e scritti della storia italiana.

Due interessanti appuntamenti con la storia di Torino, aurora d’Italia. E’ possibile partecipare prenotando al museo oppure seguire online sul sito www.museopietromicca.it