CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 439

Quando l’arte diventa empatica e abbraccia la natura

Intervista con l’avvocato e artista Erasmo Geusa

L’amore per l’arte, la pittura in particolare, e per la natura, intrisa di spiritualità, rappresentano il sottile fil rouge che caratterizza, sin dagli anni dell’adolescenza, la vita dell’avvocato Erasmo Geusa, con studio legale torinese.

“Il mio innamoramento per l’arte – spiega l’avvocato Erasmo Geusa – risale agli anni liceali, complice una insegnante di disegno artistico e storia dell’arte, che mi ha trasmesso la passione per queste discipline. In quegli anni iniziai a cimentarmi nel realizzare copie da quadri e da sculture. Non amavo, invece, il disegno tecnico e con un compagno liceale di banco, che sarebbe diventato poi ingegnere, eravamo soliti aiutarci vicendevolmente, realizzando io le tavole di disegno artistico per lui e lui le tavole di disegno tecnico per me”.

“Nell’esperienza artistica – afferma Erasmo Geusa – secondo me l’empatia è fondamentale e rappresenta un ponte per la nostra comprensione della sfera immaginale e delle stesse opere artistiche. Questa medesima empatia, secondo me, è alla base della mia professione di avvocato penalista, della capacità di “calarsi” nella realtà del cliente, prospettandogli una o più soluzioni possibili, dopo aver inquadrato la sua situazione, utilizzando le conoscenze giuridiche accanto alle doti umane”.

“Credo che l’arte – prosegue l’avvocato Geusa – come la danza e il ballo ( è un eccellente ballerino di tango), siano tutte espressioni dell’animo umano, che, infatti, genera arte e lo rende, a sua, volta, più sensibile, anche di fronte alle bellezze della natura.

Dopo gli schizzi realizzati negli anni liceali, in quelli universitari ho dipinto i miei primi quadri, tra i quali rimango particolarmente legato a quello intitolato “La ballerina “, che mi è stato ispirato da una frequentazione con una ballerina di danza classica, risalente a quel particolare periodo della mia vita.

Nel quadro, un olio su tela, ho voluto raffigurare, appunto, una ballerina colta sulle punte, nella sua leggerezza, sulla superficie di una foglia schiusa. Ho preso spunto da un manifesto dell’epoca, un cartellone che raffigurava la rassegna di Vignale Danza di quegli anni, anche se per la figura femminile mi sono ispirato ad una ballerina reale.

Amo molto disegnare e rivolgo una particolare attenzione alle figure, probabilmente perché la mia formazione è avvenuta a partire dalla copia di sculture, e lavoro molto con i colori. Le tecniche che utilizzo maggiormente sono la matita e pastello, il carboncino e l’acrilico su tela, che ritengo restituisca un’immediatezza di colore maggiore rispetto all’olio su tela”.

“Opere successive alla “Ballerina” – prosegue l’avvocato Geusa – sono i quadri che ho dipinto ispirati a Madre natura, nei quali emergono figure dalla femminilità prorompente. In realtà, quando penso alla femminilità, questa, secondo me, è incarnata dalla ballerina o da una figura dalle linee sinuose e formose, che diventano un tutt’uno con il Creato.

In uno di questi quadri la figura femminile emerge tra le foglie, si distingue dallo sfondo per i suoi contorni morbidi, in una cromia di neri, grigi e bianchi, che diventano un inno a madre natura, colta nella ricerca di un dialogo tra terra e cielo”.

Nelle opere raffiguranti Madre Natura, in cui la terra è rappresentata dalle foglie e il cielo dalla parte superiore del quadro, emerge anche la spiritualità dell’artista, attratto dalla Grande Dea o Dea Madre, da sempre considerata una divinità femminile primordiale e rinvenibile in forme variegate, ripresa da molte culture, civiltà e popolazioni presenti in aree del mondo e periodi diversi.

Se per Jung la Dea Madre rappresenta all’interno di sé sia la forza della creazione, sia quella della distruzione, proprio come la natura è in grado di fare, per Erasmo Geusa la rappresentazione in questi quadri della Dea Madre, di Madre Natura, si richiama piuttosto alla concezione dello studioso Neumann, secondo cui la Dea rappresenta la vera e propria Creazione del femminile inteso come “donna-corpo-vaso-mondo”.

Nella femminilità è racchiusa, così, nella rappresentazione che ne fa questo artista, anche la concezione di una dea madre, che racchiude in sé la potenza di dare la vita.

E l’arte di Erasmo Geusa è, in effetti, un inno molto potente rivoltoalla vita e alla natura, come dimostrano altre sue opere, come quella intitolata “L’onda”. La pittura diventa per lui non soltanto uno strumento per trasmettere la sua empatia e il suo amore per il creato, ma anche la passione per la natura, vissuta sia nella pratica sportiva che lo contraddistingue, sia nella sua dimensione di comunione spirituale con il “grande architetto dell’Universo”.

Mara Martellotta 

Francesco Negri, piemontese eclettico che inventò un curioso teleobiettivo

Francesco Negri (Tromello 1841 – Casale 1924) amava definirsi casalese. Sebbene nato a Tromello Lomellina, appena laureato in giurisprudenza a Torino nel 1861 si stabilì nella città monferrina dove visse fino alla morte. Molteplici i suoi interessi culturali, artistici, letterari, amministrativi ed scientifici.

Studioso di batteriologia si interessò ai bacilli della tubercolosi e del colera raccogliendo campioni durante l’epidemia che investì Pontestura dando luogo alla prima documentazione foto micrografica del colera asiatico ottenendo la medaglia d’ argento dal Ministero della Sanità.

Famoso per aver inventato un teleobiettivo artigianale e originalissimo con l’applicazione sulla macchina fotografica delle lenti utilizzando le scatole delle pillole Pink, tonico allora di moda. Col senno di poi si potrebbe azzardare che l’oggetto potrebbe essere rappresentato in un museo come anticipatore dell’arte povera che sorse negli anni 50 del 900.

Negri si inserì nel clima del socialismo umanitario e del diffondersi delle teorie scientifiche della seconda metà dell’ 800.

Divenne amico di neoimpressionisti scientifici quali Giuseppe Pellizza di Volpedo e in particolare di Angelo Morbelli che usava, al posto degli schizzi, le fotografie per poi tradurle rigorosamente in pittura nello studio. A questo proposito esiste una singolare fotografia scattata dal Negri nell’atelier di Villa Maria alla Colma di Rosignano che ritrae il famoso divisionista mentre dipinge al cavalletto attorniato da amici artisti.

Appassionato di montagna, spesso fotografava la catena delle Alpi affascinato dallo splendore del manto nevoso e dalla purezza che emanava. Le vedute di piazze, vie, monumenti di Casale con il castello, la torre civica, il teatro, il Po con i suoi isolotti pietrosi, sono vere e proprie opere d’arte e costituiscono uno spaccato d’epoca riportato alla luce prima che fosse cancellato dalle trasformazioni del tempo e dalla successiva urbanistica.

Il popolo minuto che si aggira tra i banchi del mercato, venditori ambulanti, giostrai, contadini, massaie con la sporta, bimbi che si divertono con pochi giochi vengono ritratti dal geniale fotografo con empatia e commozione:  sono inestimabile documento di usi e costumi, della vita di un’epoca in cui forse si era più felici.

Il Valsusa Filmfest organizza workshop e incontri con il mondo del cinema

Il Valsusa Filmfest organizza workshop e incontri gratuiti con importanti professionisti del cinema italiano

 

“Valsusa Filmfest LAB – Professione cinema”

 

Dal 24 al 27 giugno 2021

Centro Sociale di Milanere, Via della Chiesa 1, ALMESE (TO)

 

I workshop sono rivolti soprattutto a giovani, studenti, filmakers, registi e attori (o aspiranti tali…) del territorio e prevedono la partecipazione di Marco Ponti, Sara D’Amario, Fredo Valla, Gaetano Renda, Dagmawy Yimer e Gioacchino Criaco

 

www.valsusafilmfest.it

 

Nel 2021 il Valsusa Filmfest celebra i suoi 25 anni, come per il 2020 non si è potuto svolgere tradizionalmente nel periodo intorno al 25 aprile ma si svolge fino a settembre con numerosi eventi e con un programma che si sta via via definendo.

 

In collaborazione con l’Istituto Des Ambrois di Oulx e con il Comune di Almese, dal 24 al 27 giugno al Centro sociale di Milanere è in programma “Valsusa Filmfest LAB – Professione cinema”, iniziativa che propone workshop e incontri gratuiti con Marco Ponti, Sara D’Amario, Fredo Valla, Gaetano Renda, Dagmawy Yimer e Gioacchino Criaco, importanti protagonisti del cinema italiano.

 

Gli eventi sono gratuiti e l’associazione Valsusa Filmfest li organizza con l’intenzione di creare un importante valore aggiunto per gli appassionati di cinema del territorio (ma non solo), rivolgendo e riservando i workshop in primo luogo a giovani, studenti, filmakers, registi e attori (o aspiranti tali…).

 

La partecipazione ai workshop è limitata a 15 posti disponibili ed è necessario iscriversi inviando una mail all’indirizzo segreteria@valsusafilmfest.it, precisando a quale/i dei workshop si intende partecipare.

Gli incontri prevedono l’accesso del pubblico fino ad esaurimento dei posti disponibili, è consigliata la prenotazione all’indirizzo segreteria@valsusafilmfest.it e verranno rispettate le misure anti Covid in vigore.

Per ulteriori informazioni: segreteria@valsusafilmfest.com – tel. 335.7519437

 

IL PROGRAMMA

 

GIOVEDÌ 24 GIUGNO

 

Ore 09.30/13.00 e 14.00/17.15

FREDO VALLA conduce il workshop “Parliamo di documentari: dal soggetto al film”

Il cinema documentario riveste nella nostra società un ruolo di importanza sempre maggiore. Benché periferico ai normali canali della distribuzione, la sua presenza come documento e come strumento di ricerca risulta in costante aumento. Fredo Valla riporterà varie esperienze legate a “L’Aura”, la scuola di cinema di Ostana.

 

Ore 17,30/19,30

Incontro con GIOACCHINO CRIACO

Presentazione del suo ultimo libro “L’Ultimo Drago d’Aspromonte” (ed Rizzoli 2020) e racconto della sua esperienza di scrittore e sceneggiatore.

 

VENERDÌ 25 GIUGNO

 

Ore 09.30/13.00 e 14.00/17.15

Sara D’Amario conduce il workshop “Il mestiere dell’attore: la bellezza, la difficoltà, i trucchi  

Cosa significa concretamente fare l’attore, considerando ciò che sta prima, intorno e dopo: gli aspetti pratici, dalla preparazione alla performance e oltre, senza dimenticare l’indole, la forza e la fragilità di ogni artista. I partecipanti saranno invitati a porre domande, a esternare curiosità e ad eseguire alcuni semplici esercizi utili non solo agli attori, ma a chiunque debba affrontare una platea.

 

Ore 17,30/19,30

Incontro con GAETANO RENDA

“Centoventicinque anni di passioni dello spettatore cinematografico”

L’avventurosa storia dei cinema, dal 1895 ai giorni del Covid

 

SABATO 26 GIUGNO

 

Ore 09.30/13.00 e 14.00/17.15

DAGMAWY YIMER conduce il workshop “Laboratorio di narrazione audiovisiva sul tema dell’immigrazione e coesione sociale”

 

Tecniche di narrazione. Riunire e custodire un patrimonio culturale che rischia di essere perduto; contrastare gli stereotipi sulla migrazione attraverso la testimonianza di chi l’ha vissuta in prima persona.

DOMENICA 27 GIUGNO

 

Ore 09.00/13.00 e 14.00/17.15

MARCO PONTI conduce il workshop “Racconti ribelli: piccolo manuale di storytelling militante”

 

Come diceva Flannery O’Connor: “La narrativa riguarda tutto ciò che è umano e noi siamo polvere, dunque se disdegnate d’impolverarvi, non dovreste tentar di scrivere narrativa”. Marco Ponti, regista e narratore, ci introduce, con la sua arte e la sua esperienza, al mestiere del costruire storie per costruire pace. Per non smettere mai di ascoltare la propria terra, la propria polvere.

 

Il CinemAbility Film Fest è su Streeen

La piattaforma streaming STREEEN! – dedicata al cinema indipendente e d’autore – ospiterà la seconda edizione di CinemAbility Film Fest

 

CinemAbility è un concorso cinematografico che promuove il dialogo sulle tematiche legate alla disabilità, l’accessibilità della cultura e l’inclusione sociale, è infatti il primo festival interamente accessibile.

L’edizione 2020/2021 di CinemAbility prenderà il via proprio online per poi concludersi dal vivo a Bardonecchia (To), mantenendo fede alla volontà di promuovere uno sguardo capace di cogliere la variegata dimensione umana esistente nelle persone.

 

Da mercoledì 2 a domenica 6 giugno sulla piattaforma Streeen.org saranno disponibili per la visione gratuita i 4 lungometraggi e i 10 cortometraggi finalisti, mentre ogni giorno le interviste ai protagonisti dell’evento saranno in diretta sui canali social del festival.

 

Bardonecchia, lunedì 7 luglio si terrà la chiusura di quest’anno con la premiazione dei film vincitori.

La giuria di qualità assegnerà il Premio CinemAbility Film Fest 2020/21 al lungometraggio vincitore (€ 5.000,00) e al cortometraggio vincitore (€ 1.000,00). Inoltre verranno premiati anche la migliore attrice e il miglior attore.

 

La visione dei film e tutti gli eventi sono gratuiti.

 

CinemAbility è presentato da Fondazione Time2, Revejo e Associazione 2gether Onlus; ed è un progetto di Borgate dal Vivo.

 

PROGRAMMA

 

02 giugno

ore 20.45 Alberto Milesi intervista il regista di Solo cose belle
Sui canali social di CAFF, Revejo, Borgate dal Vivo e Time2

ore 21.00 Release film Solo cose belle
lungometraggio su streeen.org

03 giugno

ore 20.45 Alberto Milesi intervista il regista di I married my mother
Sui canali social di CAFF, Revejo, Borgate dal Vivo e Time2

ore 21.00 Release film I married my mother
lungometraggio su streeen.org

04 giugno

Release cortometraggi su streeen.org dalle 18.30

Manuel, Under the water, The Secret Life of Tom Lightfoot, Colpevoli, Spera Teresa, Malatedda, Patchwork, Che fine ha fatto l’inciviltà, Voler essere felice ad ogni costo, Indimenticabile

05 giugno

ore 20.45 Alberto Milesi intervista il regista di Oltre la bufera
Sui canali social di CAFF, Revejo, Borgate dal Vivo e Time2

ore 21.00 Release film Oltre la bufera
lungometraggio su streeen.org

06 giugno

ore 20.45 Alberto Milesi intervista il regista di Because of my body
Sui canali social di CAFF, Revejo, Borgate dal Vivo e Time2

ore 21.00 Release film Because of my body
lungometraggio su streeen.org

07 LUGLIO

ore 17.00 Presentazione del libro di Saverio Tommasi.

ore 21.00 Serata Evento di Premiazione
Presenti in sala: Sindaco di Bardonecchia, Antonella Lavazza (Presidente del Festival), Alberto Milesi (Direttore del Festival), Saverio Tommasi e Radio Ohm.

 

INFO streeen.org, info@streeen.org, www.facebook.com/streeen, www.instagram.com/streeen_cinema, twitter.com/streeen_org

“La passione della libertà” di Quaglieni

Lunedì 7 giugno alle ore 18 sulla pagina facebook del Centro “Pannunzio”

Il prof.  Pier Franco Quaglieni presenterà, in dialogo con l’editore Francesca Mogavero e il saggista Salvatore Vullo, il suo nuovo libro

“La passione della libertà”, Buendia Books.

I manifesti pittorici di Sabrina Rocca: un’esplosione di colore e positività

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Cosa hanno in comune la pittrice torinese Sabrina Rocca e le Nazioni Unite?

Giovedì 27 maggio un pubblico di oltre trecento appassionati di arte (e non solo) hanno potuto scoprirlo partecipando (seguendo rigorosamente i protocolli sanitari imposti dalle norme sulla prevenzione dei contagi COVID 2019) alla vernice della mostra GO GOALS TOGETHER della pittrice Sabrina Rocca, curata dalla storica dell’arte e scrittrice Monica Trigona.

 

L’evento si è svolto eccezionalmente nella sede dell’International Training Centre dell’International LabourOrganization di Torino.

Un luogo speciale che per la prima volta apre le sue sale ad un evento privato e seguendo il percorso dell’esposizione se ne comprende appieno il motivo.

Il legame forte che unisce le Nazioni Unite, delle quali l’ILO è uno degli Enti, e Sabrina Rocca è la sensibilità con la quale l’artista attraverso le sue opereveri e propri manifesti  pittorici, come lei stessa ama definirli riesce a cogliere e trasmettere principi che fondano la sua opera. I suoi quadri sono un’esplosione di colore e positività,veicolati attraverso le sue ormai emblematiche figure di bambini e ragazzi che si fanno ambasciatori di messaggi sociali quali la pace, l’uguaglianza, la non violenza, la lotta alla diffusione delle armi, la tutela dell’infanzia, la sostenibilità, la lotta al cd “gender gap”.

Il percorso artistico di Sabrina Rocca l’ha condotta, ormai da tempo, ad esprimere e trasmettere il suo impegno sociale che attraverso i quadri, sintesi mirabile e colorata della sua visione del mondo, messaggi forti che assurgono a titolodelle sue opere. Attraversando le sale dell’ITC ILOtroviamo i quadri “Go goals together, We want you for a better world; Handle with care (riferito ai bambini), Feelslike green spirit (ispirato alla tutela del Pianeta e alla sostenibilità), The future is female, Protect kids no Guns(lotta alle armi)

Le opere di Sabrina sembrano essere le didascalie deicosiddettigoals”, ovvero gli obiettivi della Agenda per il 2030 per lo Sviluppo Sostenibile divenuti programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, unaccordo programmatico sottoscritto nel Settembre 2015 dai 193 Paesi membri dell’ONU. Gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – “Sustainable Development Goals”- sono 17 e rappresentano un piano d’azione per raggiungere i “goals”. Tra gli obiettivi comuni troviamo proprio il contrasto al cambiamento climatico, la lotta alla povertà, l’azione per raggiungere la parità di genere, la pace e la giustizia, la salute, l’istruzione, la riduzione delle disuguaglianze(https://sdgs.un.org/goals )

L’esposizione dei quadri dell’artista torinese non poteva trovare collocazione e accoglienza migliore del Campus Onu, la bellissima palazzina dell’ITC ILO. Percorrendo il corridoio e le sale l’impressione che si ricava è quella di essere invitati a visitare la sede dell’Organizzazione,piuttosto che una mostra d’arte, tanto la poetica pittorica dell’artista è in sintonia perfetta con lo spirito e la missiondell’Ente e del luogo.

Una tale armonia ci fa pensare che questi quadri possano entrare a pieno titolo nella collezione permanente dell’ILO, sia a Torino che nella sede internazionale di Ginevra.

La curatrice della mostra Monica Trigona ci aiuta a comprendere più a fondo lo stile pittorico dell’artista “Le composizioni di Sabrina Rocca” – dice- rivelano immediatamente l’attitudine a traslare con bella pittura – di matrice iperrealista – un repertorio iconografico che proviene dal contesto urbano quanto dalla sua visione personale della contemporaneità globalizzata e multietnica. Le “frivolezze grafiche”, mutuate dal modo del fumetto, memore delle affiches d’antan, rafforzano quei messaggi scritti, così lapidari e giusti, che s’affacciano nei suoi quadri”.

Sabrina Rocca, con quella luce speciale negli occhi, che ci introduce già nel suo universo spirituale e che si traduce, poi, in segni e colori che testimoniano che solo insieme possiamo costruire un mondo migliore chiosa: “Credo nei sogni e nei colori, attraverso il mio lavoro cerco di far riflettere, con il sorriso, su temi importanti. Credo negli esempi positivi credo nel bene, nei sorrisi dei bambini che sono il nostro futuro”.

D’altra parte non è la prima volta che l’artista riesce aconiugare arte e diritti umani. Nel 2017  con il progetto “The art of rights unendo fotografia, video e pittura ha realizzato un “quadro multimediale” una riflessione suiDiritti Umani attraverso il riferimento concettuale della Bandiera della Pace  con l’obiettivo favorire la conoscenza e la consapevolezza sul tema dei Diritti Umani.

Molti i volti noti che abbiamo incontrato al vernissage, da Lamberto Vallarino Gancia, Presidente del Teatro Stabile, Paolo Manera, Direttore Generale di Film CommissionPiemonte, alla direttrice della SORIS Maria Teresa Buttigliengo, la curatrice e storica dell’arte Carla Testore,Valeria Ferrero Presidente della Fondazione Bellisario Piemonte e  tanti giovani, ma anche importanti artisti torinesi come Carlo Gloria e Salvatore Zito e la fotografa Daniela Foresto.

Tanti gli sponsor dell’evento, segno che l’arte è sempre più seduttiva nei confronti dell’economia e che diventa sempre più uno straordinario “brand ambassador”: GALUP, con l’AD Stefano Borromeo, Riso Gallo, con l’AD Emanuele Preve, INALPI, Mega 1941, con Gabriella ed Elena Allemani, ISTAM con Marcella Arrabito, AD ed ideatrice della linea di design Q-Nico, Mollificio Italiano con l’AD Luca Venzon, OLYRE, con l’AD Monica Carnino e COVISIAN, con il Presidente Gabriele Moretti, Matteo Torchio responsabile marketing e comunicazione di Inalpi e Luca Sburlati ceo di Pattern

La Città di Torino ha offerto il suo patrocinio a questa mostra che segna la ripresa degli eventi culturali in presenza dopo la lunga pausa forzata dovuta alla pandemia. Il colore, il calore umano, la gioia e l’ottimismo che i bambini di Sabrina Rocca trasmettono, unitamente all’impegno sociale sono certamente un viatico per la rinascita culturale e non solo della nostra Città. Go GoalsTogether!

Irma Ciaramella

(nella foto di Tommaso Chiarella: Sabrina Rocca, Monica Trigona e Irma Ciaramella con mascherina e due foto delle opere – 2021, tecnica acrilico su tela)

 

Dove: International Training Centre ILO Viale Maestri del Lavoro 10 – Torino

Quando: dal 27/05/2021 – al 17/07/2021

Artista: Sabrina Rocca

Genere: arte contemporanea, personale

Orari: martedì – domenica dalle 10 alle 19 previo appuntamento, richiesto via mail a gogoalstogether@gmail.com

Email: gogoalstogether@gmail.com

Ufficio stampa: EMANUELA BERNASCONE

 

“Fai leggere”, il piacere della lettura tra natura e storia

Centro per il libro e la lettura e FAI – Fondo Ambiente Italianonell’ambito de Il Maggio dei Libri 2021

FAI LEGGERE

al Castello e Parco di Masino, Caravino (TO)

sabato 29 e domenica 30 maggio

Grazie a un accordo formulato con il Centro per il libro e la lettura a dicembre dello scorso anno, il FAI – Fondo Ambiente Italianoorganizza per sabato 29 e domenica 30 maggio 2021 una due giorni dedicata alla lettura nell’ambito de Il Maggio dei Libri 2021, campagna nazionale che ogni anno promuove il valore sociale della lettura come elemento chiave della crescita personale, culturale e civile, portando i libri in contesti inusuali. Come i Beni del FAI, luoghi speciali del patrimonio storico, artistico e naturalistico italiano, ciascuno portatore di una ricca e originale identità, che ben si prestano a una valorizzazione in chiave letteraria finalizzata alla promozione, attraverso molteplici attività, di storie, libri e autori legati ai territori cui appartengono, grazie alla collaborazione con librerie, piccoli editori locali, biblioteche, scuole e gruppi di lettura disseminati nei circondari dei Beni.

Cinque i Beni del FAI coinvolti, sparsi lungo tutto lo Stivale: i Giganti della Sila a Spezzano della Sila (CS), l’Orto sul Colle dell’Infinito a Recanati (MC), il Castello e Parco di Masino a Caravino (TO), l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate a Lecce, ilGiardino della Kolymbethra nel Parco della Valle dei Tempi di Agrigento.

In particolare il Castello e Parco di Masino, in linea con il tema de Il Maggio dei libri 2021, dedicherà alcuni appuntamenti al Sommo Poeta, tra cui una maratona di letture dantesche e la presentazione di un progetto sull’edizione veneta cinquecentesca della Divina Commedia custodita presso il Castello. Si susseguiranno inoltre presentazioni di riviste e di libri con gli autori – fra i tanti, sabato 29 alle ore 14.30 l’incontro con Giuseppe Culicchia – aperitivi letterari, piccole lezioni e letture ad alta voce, laboratori per bambini e molto altro. Il fine settimana sarà dedicato a raccontare il Canavese attraverso i suoi libri, i suoi autori, le sue numerose storie. Sempre il 29, alle 17.30, il Castello ospita un evento della Grande Invasione, con la presentazione sulla terrazza panoramica del libro di Chiara Alessi.

Il Castello, che conserva al suo interno una delle biblioteche storiche più importanti d’Italia, quella della Famiglia Valperga, è per sua stessa natura un luogo iconico della cultura illuminista. Il nucleo originario della raccolta presenta uno straordinario compendio del sapere e dell’intelletto umano: scienze umanistiche, cartografia, letteratura, poesia, saggistica su ogni ambito della società e della vita umana, matematica, astronomia, botanica, a partire dai più antichi incunaboli e manoscritti miniati, passando per l’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert  e per la rara raccolta dei libri all’Indice che la famiglia aveva facoltà di conservare, per giungere fino ai primi del Novecento con le più recenti raccolte di quotidiani e letteratura. Nel corso di entrambe le giornate, sarà possibile partecipare a visite guidate speciali alla biblioteca storica dello Scalone, alcune di queste accompagnate da guida LIS. La collezione libraria, esistente almeno dalla metà del Seicento, si è arricchita nel secondo Settecento grazie agli acquisti internazionali del viceré Carlo Francesco II e di suo fratello Tommaso Valperga, abate di Caluso. La varietà e la ricchezza del patrimonio della biblioteca permettono diversi itinerari tematici: dall’orientalismo alla botanica, dal viaggio alle decorazioni del Castello, che, spesso, sono tratte da libri, stampe e incisioni. Uno speciale focus sarà dedicato alla storia della stampa dal 1521 ai giorni nostri. Il sabato, inoltre, la presenza di un interprete LIS garantirà l’accesso ad alcuni contenuti anche a tutti i visitatori non udenti.

Per tutta la durata della manifestazione si potrà inoltre assistere a una Maratona di lettura dantesca realizzata dagli allievi del Liceo Botta di Ivrea, che hanno seguito nel 2020/21 un percorso di formazione didattica al Castello di Masino, lavorando sull’analisi del testo e delle decorazioni dei volumi della Divina Commediaedita nel 1564 conservati nella biblioteca. In occasione di FAI Leggere, saranno protagonisti di una straordinaria maratona di lettura dantesca: una staffetta tra allievi che porterà i visitatori ad ascoltare sullo sfondo del parco monumentale i brani del Sommo Poeta dedicati all’amore, in linea con il tema del Maggio dei libri di quest’anno. Gli stessi studenti presenteranno inoltre il progetto Dante e l’edizione veneta, approfondimento svolto in seguito allo studio dell’edizione veneta della Divina Commedia del 1564 custodita presso il Castello di Masino, sia per quanto riguarda il testo che per l’iconografia.

Sia sabato che domenica, dalle 10 alle 19, grazie all’aiuto dei volontari FAI del Castello e Parco di Masino sarà allestito uno spazio acquisto di libri di seconda mano, dove a fronte di un’offerta libera il visitatore potrà scegliere tra i diversi titoli tratti da una selezione di volumi di narrativa, arte e geografia, raccolti nel tempo grazie alle generose donazioni di visitatori, volontari e amici del FAI, mentre Radio Spazio Ivrea trasmetterà in direttadal Castello per raccontare il ricco programma del weekend.

Programma completo degli appuntamenti:

Sabato 29 maggio

* Ore 11, Biblioteca Civica di Ivrea presenta il “Patto della lettura”, con RADIO SPAZIO IVREA – appuntamento

La biblioteca civica di Ivrea, capofila per il Patto della lettura, presenta il progetto e le relative iniziative in dialogo con Radio Spazio Ivrea, insieme a Laura Tos, bibliotecaria del Castello di Masino. Il Patto è il documento formale sottoscritto dal FAI grazie al quale la città di Ivrea, facendo propria una visione della cultura come risorsa primaria, strumento di crescita personale e di emancipazione sociale, mezzo indispensabile per l’elaborazione del pensiero critico, riconosce nella lettura un diritto fondamentale per tutti i cittadini e ne sostiene la promozione in modo continuativo, strutturato e trasversale.

*Ore 14.30, Radio Spazio Ivrea dialoga con Giuseppe Culicchia

Appuntamento accompagnato da guida LIS, a cura della Libreria Colibrì di Cuorgnè e Radio Spazio Ivrea. Incontro accompagnato da guida LIS

Radio Spazio Ivrea intervista l’autore Giuseppe Culicchia in occasione della presentazione del suo libro Il tempo di vivere con te (Mondadori, 2021). Nel memoir asciutto e allo stesso tempo accorato, Culicchia ricostruisce ciò che da bambino sapeva di Walter Alasia, scavando nei propri ricordi alla ricerca dei germi di ciò che sarebbe stato, e lo confronta con quello che crescendo ha appreso di lui dalla sua famiglia, ma anche dai giornali e dai libri di storia. E così facendo racconta gli anni della lotta armata e del terrorismo da una prospettiva assolutamente unica, sullo sfondo del territorio canavesano e della terra che tante volte li aveva visti giocare negli anni della loro comune infanzia.

* Ore 16.00, Marco Peroni presenta la rivista La Rapidissima – incontro accompagnato da guida LIS

La Rapidissima è una rivista che accompagna la riqualificazione delle Officine ICO di Ivrea, oggi patrimonio Unesco, avviato da Icona nel 2019. La Rapidissima, diretta e presentata da Marco Peroni, è un progetto di Pubblico-08 e prova a raccontare una delle sfide più importanti per il futuro di Ivrea, ovvero la riqualificazione delle Officine ICO di via Jervis. Presentato da Marco Peroni, in dialogo con Carlotta Margarone.

*Ore 17.30, aperitivo letterario con “La Grande Invasione” – incontro accompagnato da guida LIS

In collaborazione con la manifestazione “La Grande Invasione” di Ivrea, un incontro con l’autrice Chiara Alessi che presenta il suo ultimo libro Tante care cose. Gli oggetti che ci hanno cambiato la vita (Longanesi, 2021). L’autrice presenta, in dialogo con Federica Griziotti, l’elenco di oggetti che sono stati protagonisti delle nostre vite in questo ultimo anno così particolare. La presentazione si svolge sulla terrazza del Belvedere, dove sarà possibile consumare un aperitivo a Km0, con prodotti del territorio.

Visite guidate alla Biblioteca:

Ore 10.15; 11.30; ore 13. 15 con Guida LIS; ore 14.3o con Guida LIS ; 16.00; 17.15

Domenica 30 maggio

* dalle ore 10 alle ore 19, Un libro per me, un libro per te: scambio di libri

Protagonisti della creazione della biblioteca del castello sono stati i due fratelli Valperga Carlo Francesco e Tommaso: grandi collezionisti, amavano i libri per i loro contenuto ma anche per la loro forma: la bellezza della copertina, la cura della carta, la bellezza dei caratteri a stampa. L’iniziativa ha quindi come obiettivo non solo la promozione della lettura e del senso di comunità, ma anche spiegare ai più giovani il valore del libro come oggetto. Ogni partecipante che porterà un libro potrà scegliere un altro volume tra quelli portati da altri. I volumi che a fine giornata rimarranno presso il castello, entreranno a far parte della collezione moderna di volumi messi a disposizione del pubblico nella sala Famiglie, e dunque a disposizione anche di tutti i futuri giovani visitatori del castello.

Ogni libro sarà accuratamente trattato nel rispetto della normativa di contrasto alla diffusione del COVID-19 e verranno fornite istruzioni alle famiglie su come disinfettare la carta in periodo di quarantena.

* Ore 10.30, 11.30, 14.30, 16.30, Ti racconto una storia: letture ad alta voce, per piccini e non solo –

Grazie al prezioso aiuto dei volontari del FAI, quattro appuntamenti dedicati alla lettura ad alta voce: intorno a un albero nel parco o in una delle sale del Castello, per ascoltare le fiabe lette ad alta voce, e continuare così a sostenere, promuovere e valorizzare il piacere della lettura e dei libri, così caro alla famiglia Valperga, e fondamentale oggi per lo sviluppo cognitivo ed emotivo ad ogni età.  

*Ore 10.30, 14, 16, Laboratorio didattico

Laboratori per bambini (6-12 anni) riguardanti il libro e le emozioni: i partecipanti potranno creare un loro piccolo libro sensoriale da arricchire con i ricordi della giornata trascorsa in castello e nel parco. A cura di Artec.

*Ore 11, Francesco Carandini, Vecchia Ivrea

Con Fabrizio Dassano, saluti introduttivi di Carlo Arborio Mella (FAI Delegazione Canavese)

Il volume Vecchia Ivrea di Francesco Carandini è stato ripubblicato nel 1996 dalla storica Tipografia Bardessono, per la Libreria Antiquaria Sitzia. Il tipografo Bardessono in colloquio con Fabrizio Dassano presenta questa pubblicazione legata al territorio e illustra le vecchie matrici xilografiche servite per la prima storica edizione.

* Ore 15, Un Omero sulle colline: Pavese e il mito di Ulisse. Una lezione di Demetrio Paolin

Il Piemonte letterario e l’Odissea di Omero, insieme in un racconto a cura di Demetrio Paolin, in collaborazione con l’associazione di scrittori e scrittrici “Piccoli Maestri”: un’associazione di scrittori e scrittrici che racconta ai ragazzi e ragazze di tutte le età i libri. Quelli più belli, imprescindibili, quelli che non vogliamo siano dimenticati.

*Ore 17.30, Una rivista contemporanea per un antico territorio: I-Can magazine

I-Can è un magazine semestrale che racconta il Canavese e che, con un prodotto graficamente elegante e contemporaneo, vuole trattare diversi temi legati al territorio: percorsi di trekking, dalla street art allo street food, protagonisti storici del territorio, luoghi e ambiti della cultura strettamente legati al Canavese contemporaneo. I fondatori della rivista dialogano con Maria Burro.

Visite guidate alla Biblioteca:

Ore 10.15; 11.30; 13. 15; 14.30; 16.00; 17.15

Con il Patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Caravino.

Il calendario degli Eventi nei Beni FAI 2021 è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al significativo contributo di Nespresso, azienda che dal 2020 sostiene la Fondazione, di Delicius, che rinnova il sostegno al FAI affiancandosi per la prima volta al progetto, e di Pirelli che conferma per il nono anno consecutivo la sua storica vicinanza al FAI.
Con la media partnership di Radio Spazio Ivrea.

Il Sessantotto al contrario secondo Fusaro

Si definiva ‘pensiero dominante’ prima della caduta del Muro di Berlino nel 1989 con Herbert Marcuse, ma dopo quella cesura storica, prende il nome di ‘pensiero unico’, acritico, postideologico, post partitico. Post-tutto.

È questo il campo del lavoro intellettuale di Diego Fusaro allievo di Gianni Vattimo nell’ambito della filosofia teoretica. Ironico, flemmatico e disincantato come il suo maestro. Innovatore del linguaggio teorico politico con lessemi come turbo capitalismo, glebalizzazione, servo padrone e padrone asservito. Resosi famoso con le sue frequenti comparsate catodiche. È venuto negli anni a configurare una società aclassista, conformista, apatica, eticamente fragile, priva di grandi orizzonti ideali che si chiamino socialisti, marxisti o liberali, smaltiti come residuati bellici del secolo scorso. Trionfante é il consumismo mondializzato, appendice del capitalismo totalitario, dove coesistono tirannie maoiste convertite alla grande finanza apolide e i petrodollari statunitensi, agenti in nome del comune interesse degli Interessi, sull’altare del quale vengono cinicamente sacrificati diritti umani, libertà di pensiero e di religione, salubrità ecologica e soprattutto l’intelligenza delle cose. Sullo scacchiere del terzo dopoguerra. Nella visione fusariana, non esiste accettazione della decrescita economica da parte di un Occidente in guerra con se stesso e con l’ Oriente commercialmente vincente e pandemico. Neanche fosse il primo e piccolo passo della mutazione sul da farsi. Micro individuale o macro collettiva. Crisi ecologica reale? Risposta: ambientalismo di facciata. Soluzioni evasive a  fronte di dichiarazioni di principio, che si risolvono sempre nell’ ipocrisia funzionale al mantenimento sistemico. Pensare altrimenti diviene non più necessario reprimerlo, basta disattivarlo. Staccando la spina. Lavorando per sottrazione. Massimo risultato col minimo sforzo. La coscienza di classe in senso tradizionale è ribaltata e la direzione del consenso pure, dove una borghesia radicalchic vota partiti di estrema sinistra e il vecchio proletariato e sotto proletariato votano forze populiste e sovraniste. Non esiste soluzione per Diego Fusaro se non questa: difesa delle istanze patriottiche e nazionaliste, contro i dictat di Bruxelles e contro la sinistra rosa fucsia, che agita l’antifascismo come alibi contingente alla rinuncia a rispondere alle sue attuali irresponsabilità storiche. Un sessantotto al contrario, per una rivoluzione di là da venire. Servi e signori accomunati da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto.

Aldo Colonna

Se il Giro d’Italia diventa commedia circense

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La FLIC torna a teatro con una commedia circense dedicata al Giro d’Italia 

Sabato 29 maggio 2021 – ore 20:30

Teatro Concordia, Corso Giacomo Puccini, Venaria Reale (TO)
Compagnia Madame Rebiné in “Giro della piazza” nell’ambito della rassegna “Citè 2021”

 

Domenica 30 maggio 2021 – ore 18:30

In streaming su www.youtube.com/user/ScuolaFlic

Spettacolo “Mani in Tasca” con allievi del corso Mise à Niveau diretti da Erika Bettin

 

Dopo la pausa forzata del 2020, la FLIC Scuola di Circo torna dal vivo con la rassegna “Cité” al Teatro Concordia di Venaria Reale e lo fa con una commedia ciclo-comica dedicata al Giro d’Italia, il “Giro della Piazza” dei Madame Rebinè, compagnia che durante questa creazione ha seguito dal vivo il 101° Giro d’Italia e sperimentato il forte rapporto che questo sport ha con le città e con i suoi abitanti.

Proseguono anche le proposte in streaming con lo spettacolo “Mani in Tasca”, in cui vanno in scena gli allievi del corso Mise à Niveau diretti dalla regista e coreografa Erika Bettin

 

www.flicscuolacirco.itwww.teatrodellaconcordia.it

 

 

Dopo la pausa forzata del 2020, riprende finalmente vita la cittadella del circo a Venaria Reale grazie a “Cité 2021”, VIII edizione della rassegna internazionale di circo a teatro ideata e diretta dalla FLIC Scuola di Circo di Torino, in collaborazione con Fondazione Via Maestra e Teatro Concordia, che da sempre propone un circo nuovo che si esprime con un linguaggio multidisciplinare nato da ricerche che relazionano il circo con teatro, danza, musica e altre forme di spettacolo.

 

“Cité” propone due appuntamenti che fondono lo sport con il circo e sabato 29 maggio alle ore 20:30 si inizia con uno spettacolo dedicato al Giro d’Italia (che terminerà il giorno successivo), la commedia ciclo-comica “Giro della Piazza” della compagnia Madame Rebiné.

Data l’attuale situazione legata all’emergenza sanitaria, i posti verranno assegnati dal teatro per rispettare le misure di sicurezza di distanziamento e capienza. Lo spettacolo prevede un biglietto di ingresso unico di € 10;00 ed è possibile prenotare telefonando al numero 0114241124 o inviando una mail a biglietteria@teatrodellaconcordia.it o a booking@flicscuolacirco.it

 

Entrambi gli appuntamenti di “Cité” sono con compagnie composte interamente da ex allievi della scuola di circo, in un percorso di sostegno che da sempre la FLIC offre a molti dei sui “vecchi” studenti e che quest’anno assume un significato e una motivazione ancora più forti, in relazione alla crisi del settore dovuta alla pandemia.

La Compagnia Madame Rebinè compie proprio in questi giorni i suoi primi 10 anni di vita – nata nel 2011 a Toulouse maturando un progetto iniziato nel 2007 dall’incontro di Andrea Brunetto, Max Pederzoli e Alessio Pollutri alla FLIC – e lo spettacolo di Venaria sarà quindi l’occasione per festeggiare e celebrare insieme questo importante traguardo, insieme alla scuola e a docenti che li hanno accompagnati nei primi passi e in altre occasioni della loro carriera segnata da rilevanti collaborazioni con registi e produzioni internazionali.

“Giro della Piazza” è nato dal desiderio di celebrare il ciclismo nei suoi aspetti più rilevanti, quello della resistenza fisica e del coinvolgimento del pubblico. Per studiare l’argomento, durante la creazione dello spettacolo, i tre componenti della compagnia hanno partecipato al 101° Giro d’Italia e sperimentato il rapporto molto ravvicinato che questo sport ha con le città e con i suoi abitanti. Per questa ragione hanno deciso di esaltare le peculiarità del teatro di strada e lavorare su un compromesso neo-classico in cui elementi della tradizione popolare sono al servizio di una drammaturgia più contemporanea. Il risultato è uno spettacolo molto coinvolgente, dal ritmo serrato in cui gli artisti sono chiamati a una prova di resistenza al limite della performance e dove per la prima volta hanno sperimentato dei momenti di interazione con il pubblico.

La sinossi presenta così lo spettacolo al pubblico: Gentili signore e signori buonasera e benvenuti al Giro della piazza. Un percorso ciclistico insidioso che negli anni ha visto lo sbocciare di atleti quali Bartali, Coppi e Pantani e che oggi vedrà in pista le promesse del ciclismo italiano. Chi sarà il vincitore? Andrea Brunello, il ciclista veloce e snello ma soprattutto bello o Tommaso, il ciclista dal grande naso? Per scoprirlo non resta che scendere in piazza e fare il tifo per il vostro preferito.