CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 439

Lavori in Corto. Restiamo umani Tre serate di proiezioni e premiazione finale

12, 13 e 14 luglio – Torino

(Comala, Cascina Roccafranca, Arena Monterosa)

Accesso libero

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema è lieta di proporre una maratona di tre serate consecutive di proiezioni, dal 12 al 14 luglio in tre diverse location a Torino, per presentare i film e i giovani autori under 35 che hanno partecipato al concorso cinematografico nazionale Lavori in corto. Restiamo umani, dedicato a opere cinematografiche che ragionano sulle tematiche dei diritti umani, e che sono state selezionate da una giuria di esperti per concorrere alla vincita dei tre premi in palio.

“Sono stati oltre un centinaio – commenta il presidente dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema, Vittorio Sclaverani– i lavori che abbiamo ricevuto allo scadere del bando a metà giugno. Davvero tantissime opere, e molto interessanti, di autrici e autori under 35 da tutt’Italia che hanno declinato con la loro sensibilità la molteplicità delle tematiche legate ai diritti umani attraverso il linguaggio audiovisivo. Siamo felici e soddisfatti di quest’ampia risposta su un tema sempre attuale quanto urgente e confesso che l’alta qualità dei lavori ha reso non facile, con il nostro staff di selezione composto da Daria Basso, Valentina Noya, Giorgio Bono, Stefano Darchino e Marco Sandrone, la scelta di selezionare 5 lavori fuori concorso e 7 in concorso.”

“Aprire uno sguardo – dichiara il coordinatore e responsabile della selezione del concorso, Marco Sandrone – su quelle realtà umane e sociali che vengono sistematicamente omesse da qualsiasi racconto è stata la sfida lanciata ai giovani autori con il tema di quest’anno, una necessità già inderogabile resa ancora più urgente dalla straordinarietà dell’attuale periodo storico. Dai campi profughi palestinesi in Libano (Zaytun – Fuori campo, Assomoud House of the resilient children) ai centri per la difesa dei diritti delle donne in Messico (En camino – Messico, machismo e nuvole), passando per la rotta balcanica dei migranti (Umar) e per la devastazione della Valle Roja (Source), l’invito a restare umani assume sempre un significato attivo, un incitamento alla solidarietà concreta come autentica espressione di umanità e di libertà. Libertà di amare (Libertà), di conquistare la propria indipendenza (Diciotto), di vivere la propria vita con dignità. Attraverso gli occhi dei nostri giovani autori, il programma di questa ottava edizione si propone di restituire uno sguardo ampio sul presente, sul tema dei diritti e del sostegno reciproco. Una finestra sulla realtà che forse, aperta dai ragazzi di oggi, potrà mostrarci anche un pezzetto del domani.”

La maratona di proiezioni inizia lunedì 12 luglio alle 21.30 presso Comala (C.so Ferrucci 65/A), uno di centri del protagonismo giovanile più vitali della città, che ospita la proiezione dei cinque film fuori concorso e l’introduzione di Mauro Carazzato del Gruppo Emergency Torino.

Si prosegue martedì 13 luglio alle 21.15 nell’ampio cortile della casa di quartiere Cascina Roccafranca (Via Rubino 45) con la prima serata di proiezioni dei film in concorso. Infine, mercoledì 14 luglio alle 21.30 si conclude il ciclo all’Arena Monterosa (Via Brandizzo 65) con il secondo slot di film in concorso e la premiazione finale.

Ogni appuntamento è arricchito da brevi pillole video dedicate ai diritti curate da Amnesty International Piemonte e Valle d’Aosta.

Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti nel rispetto delle norme anti Covid-19.

 

La giuria di Lavori in Corto è composta dal Presidente Stefano Francia di Celle, storico del cinema e Direttore del Torino Film Festival, Maria Elena Delia, amica e collaboratrice di Vittorio Arrigoni, a cui è dedicato il concorso quest’anno, in rappresentanza della Fondazione Vik Utopia Onlus, Marcella Filippa, Direttrice della Fondazione Vera Nocentini, Carmen Riccato, Direttrice del Disability Film Festival, Paola Ramello di Amnesty International Italia, Halah Mohammed Mohsen, giornalista e attivista per i diritti umani yemenita, Barbara Sassano, formatrice della Fondazione Montessori Italia e da Vittorio Canavese, socio dell’AMNC e consigliere nazionale dell’Associazione Italiana Formatori.

Tre sono i premi in palio:

>il Primo Premio Armando Ceste con un valore di 1.000 Euro, offerto da Nova Coop, la cooperativa della grande distribuzione
>il
Gran Premio della Giuria, dedicato quest’anno a Vittorio Arrigoni, con un valore di 600 Euro

>il Premio assegnato dalla Fondazione Montessori Italia al miglior film che tratterà i diritti dell’infanzia, con un valore di 600 Euro

 

 

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema e Lavori in Corto da sempre operano portando avanti un’idea di rete, più che mai necessaria rispetto al presente che stiamo vivendo; per l’ottava edizione il mosaico delle realtà socio-culturali che hanno aderito al progetto è davvero molto ampio. Particolarmente significativo è il sostegno da parte della Fondazione Vittorio Arrigoni Vik Utopia Onlus presieduta da Egidia Beretta. Anche Film Commission Torino Piemonte riconferma per l’edizione 2021 la sua collaborazione, rendendosi disponibile a supportare l’iniziativa a tre diversi livelli: offrendo la promozione del concorso sui propri canali di comunicazione, presentando ai professionisti piemontesi (in primis alle società di produzione iscritte alla Production Guide del sito www.fctp.it) i progetti finalisti e, infine, organizzando un workshop di presentazione dei propri servizi e dei propri bandi rivolto ai partecipanti di Lavori in Corto. Una giuria composta dai redattori del quotidiano indipendente online eHabitat assegnerà una menzione speciale al miglior film che tratta le tematiche ambientali.

 

Restiamo Umani, sottotitolo di questa ottava edizione di Lavori in corto, è dedicato all’attivista per i diritti umani e reporter Vittorio Arrigoni, a dieci anni dalla sua scomparsa, per ricordare l’adagio con il quale Arrigoni concludeva i suoi articoli dalla Palestina.

 

 

Per maggiori informazioni

amnc.itlavorincorto@gmail.com

www.facebook.com/lavorincorto

instagram.com/lavorincorto

“La via selvatica” con Franco Cardini

Un progetto curato da Matteo Caccia e organizzato dalla Famiglia Ceretto

 

Lunedì 12 luglio 2021 sul sito www.ceretto.com

Franco Cardini, Storico 

Il territorio e la sua storia

Alba, 9 luglio 2021 – Proseguono le conversazioni de “La via selvatica”: lunedì 12 luglio, sul sito www.ceretto.com, sarà possibile vedere ed ascoltare lo storico Franco Cardini in dialogo con Matteo Caccia.

Il progetto, curato da Matteo Caccia e proposto dalla Famiglia Ceretto, si compone di 12 dialoghi che fanno emergere le esperienze profonde dei protagonisti. È un percorso lungo un anno che indaga la natura selvatica e autentica, le sue regole immutabili, la sua ostinata capacità di ripetersi, la sua ricerca di un’armonia smarrita, di un equilibrio virtuoso in cui l’uomo sia capace di interagire con rispetto nella consapevolezza che la vera protagonista è la natura.

Il prof Franco Cardini incrocia la sua strada con ‘La Via selvatica’ regalandoci una micro lezione di storia utile ad addomesticare la nostra memoria del passato, così da guardare al futuro con maggiore nitidezza” Matteo Caccia introduce così lo storico Franco Cardini, il protagonista della conversazione dal titolo “Il territorio e la sua storia”.

Lo storico è un mestiere: si fa lo storico come si fa l’industriale, il farmacista, l’operaio. E in tutti i mestieri, le professioni, ci sono gli specialisti e i non specialisti. Gli specialisti sono rari a molti livelli, però una comune conoscenza almeno dei metodi fondamentali e dei princìpi fondamentali di un’arte o di una scienza, fa sì che qualcuno venga considerato specialista e qualcun altro no. Naturalmente tra gli specialisti ci sono quelli eccelsi, quelli buoni, quelli mediocri, quelli che avrebbero fatto bene a fare un altro mestiere, questo va da sé. I non specialisti invece si pongono davanti alla storia in una maniera che a me sembra molto buffa, molto divertente. Anche se qualche volta non ci sono in Italia dei non specialisti della storia che siano convinti che il non essere specialisti crea una differenza qualitativa. In altri termini, se io faccio l’ebanista o il pittore di paesaggi o l’allevatore di mucche australiane, se sono tale sono tale, se non sono tale non mi fingo e non mi improvviso tale. Per gli italiani il discorso è diverso e questo direi vale per la storia e ora vale anche abbastanza per la poesia o per la filosofia per tutte le arti o le scienze che un tempo si chiamavano di tipo umanistico e che oggi si preferiscono chiamare «umane», più che altro. In altri termini, è difficilissimo convincere un non specialista che ha letto tre libri sulla seconda guerra mondiale che le cose non sono andate esattamente come pensa lui.” Racconta Franco Cardini

Franco Cardini, fiorentino classe 1940, è storico medievista esperto soprattutto di storia delle Crociate e dei rapporti tra Europa cristiana e Islam. Dopo la laurea in Lettere conseguita a Firenze, ha insegnato in diversi atenei tra cui quelli di Middlebury, Barcellona e Bari. È ordinario presso l’Università di Firenze, Professore Emerito dell’Istituto di Scienze storiche e Umane (Scuola Normale Superiore, sede di Firenze), fellow dell’Università di Harvard (Boston Berenson Foundation) e Direttore di ricerca all’École des Hautes Études en Sciences Sociales a Parigi. È autore di manuali e di numerosissimi saggi storici, tanto accademici quanto divulgativi. Per i suoi studi ha ricevuto diversi riconoscimenti (Premio Nazionale Rhegium Julii, Premio Internazionale Tevere, Premio Internazionale Vanvitelli, Premio Europeo Lorenzo il Magnifico – Accademia Medicea Internazionale, Premio letterario internazionale Feudo di Maida, Premio Accademia della Torre di Castruccio, Premio Hemingway, Premio Medioevo Presente del Comune di Monteriggioni, Premio Scanno, Premio Microfono di cristallo, Premio speciale della Giuria Il Molinello, Premio Letterario Basilicata). È stato fondatore della rivista Percorsi, collabora con l’Avvenire ed è membro del comitato scientifico della rivista Eurasia. È stato membro del Consiglio d’amministrazione della RAI ed è Croce d’oro dell’Ordine della Guardia d’Onore dei santi martiri Agapito ed Alessandro, Commendatore dell’Ordine al Merito Melitense e Cavaliere dell’Ordine di S. Giuseppe.

Il Gruppo Ceretto è un’azienda familiare che ha le sue radici in un territorio di rara bellezza come quello delle Langhe, e da tre quarti di secolo unisce alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano la promozione dell’arte.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti consultare il sito www.ceretto.com

 

Ai nastri di partenza l’Independent Grand Tour

Iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino e Hangar del Libro-Regione Piemonte

Dal 10 luglio al 14 ottobre 2021
ad Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbania, Vercelli, Torino
viaggio alla scoperta dell’editoria indipendente piemontese

e delle prime novità del Salone del Libro 2021

www.salonelibro.itwww.hangardellibro.it

Un viaggio nei capoluoghi di provincia del Piemonte per raccontare l’editoria indipendente della Regione e cominciare a far scoprire la nuova edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. È lo spirito del nuovo progetto culturale diffuso Independent Grand Tour, ideato dal team di Hangar del Libro (progetto di Regione Piemonte) e dal Salone Internazionale del Libro di Torino.

Le otto tappe nei capoluoghi piemontesi prendono il via il 10 luglio a Cuneo e il 17 luglio ad Alessandria e proseguiranno nei mesi di settembre e ottobre, coinvolgendo le città di Asti, Biella, Novara, Verbania, Vercelli, Torino. Un viaggio per far conoscere la grande ricchezza delle realtà editoriali e librarie piemontesi, eccellenza a livello nazionale. Un modo per contribuire a dare impulso alla diffusione e promozione della filiera del libro, sostenendo il lavoro di molti piccoli imprenditori e commercianti, soprattutto dopo un anno che ha visto il comparto culturale in grave difficoltà a causa della pandemia. Circa trenta gli editori piemontesi che si metteranno in vetrina, proponendo le ultime uscite o i titoli in catalogo a cui sono più affezionati.

Independent Grand Tour animerà le vie e le piazze delle città ospiti e si snoderà in due momenti. A ogni tappa attori e “strilloni” chiameranno a raccolta il pubblico con azioni teatrali in giro per la città. Momento clou della giornata sarà l’incontro pubblico, in cui si alterneranno le presentazioni di otto libri di case editrici indipendenti piemontesi, saranno poco per volta svelate le novità della prossima edizione delSalone Internazionale del Libro di Torino, in compagnia dei suoi organizzatori e promotori, e sarà dato spazio alle librerie cittadine per raccontarsi ai propri lettori.

Independent Grand Tour sarà accompagnato da una vetrina virtuale online su www.hangardellibro.it che illustrerà tutti i titoli delle case editrici indipendenti che saranno via via presentate nel viaggio letterario, per aiutare i lettori nella scelta dei libri che più incontrano i loro interessi, le loro passioni, i loro gusti. Una vetrina che, in occasione di ogni tappa, si farà anche reale, per sfogliare “in presenza” romanzi, saggi, raccolte di poesie, graphic novel, albi illustrati e libri per bambini che fanno parte del variegato catalogo dell’editoria indipendente piemontese.

«Dopo la pandemia, che ha visto il comparto culturale in grave difficoltà – spiega Vittoria Poggio, assessore Cultura, Turismo, Commercio Regione Piemonte –, creare momenti e iniziative come Independent Grand Tour, che hanno come obiettivo la diffusione e la promozione della filiera del libro, diventa davvero un’azione importante e necessaria per salvaguardare e supportare il lavoro di molti piccoli imprenditori e commercianti.»

La città di Cuneo ospiterà la prima tappa del tour sabato 10 luglio alle ore 16 a Open Baladin (Piazza Foro Boario), per un appuntamento con gli editori piemontesi e con Marco Pautasso del Salone Internazionale del Libro di Torino e Valeria Dinamo di Hangar del Libro-Regione Piemonte. L’incontro, in collaborazione con la Biblioteca civica di Cuneo, Scrittorincittà e Open Baladin, sarà un momento in cui il cuore della provincia “Granda” darà spazio all’editoria indipendente piemontese e rivelerà alcune novità del prossimo Salone del Libro in programma dal 10 al 14 ottobre. Araba Fenicepresenterà False Apparenze di Claudio Streri; Associazione Primalpe racconterà Non mi parlar d’amore. La giovinezza di Alice Schanzer Galimbert di Daniela Bernagozzi; Fusta Editore sarà presente con Pedalando fra le aquile di Giovanni Panzera e Ermanno Giraudo; Diabolo Edizioni illustreràPistillo di Marco Paschetta; Edizioni del Capricorno porterà Borghi fortificati del Piemonte di Gian Vittorio Avondo e Claudio Rolando; Espress Edizioni presenterà Il bosco che vive di Matteo Garbarino e Jacopo Sacquegno; MiraggiEdizioni racconterà Il bambino intermittente di Luca Ragagnin; Neos Edizioni proporrà Sotto il pelo dell’acqua, AA.VV., a cura di Ernesto Chiabotto.
Seguirà alle ore 18 un’anteprima di Scrittorincittà con il cantante e musicista Jack Jaselli che presenta il suo libro Torno a casa a piedi (De Agostini).
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti (senza prenotazione).

Le tappe di Independent Grand Tour:
10 luglio, ore 16: Cuneo, Open Baladin
17 luglio, ore 17: Alessandria
11 settembre, ore 17: Verbania
18 settembre, ore 17: Asti
25 settembre, ore 17: Biella
2 ottobre, ore 17: Vercelli
9 ottobre, ore 17: Novara
14-18 ottobre: Torino (Salone Internazionale del Libro)

Gli editori di Independent Grand Tour

Cuneo: ARABA FENICE, ASSOCIAZIONE PRIMALPE, FUSTA EDITORE
Novara: EDIZIONI ASTRAGALO, IL BABI EDITORE
Torino: ATENE DEL CANAVESE, BUCKFAST EDIZIONI, BUENDIA BOOKS, DIABOLO EDIZIONI, EDITRICE LA PICCOLINA, EDIZIONI DEL CAPRICORNO, EDIZIONI SUIGENERIS, EFFATA’ EDITRICE, ESPRESS EDIZIONI, GOLEM EDIZIONI, IL LEONE VERDE EDIZIONI, IMPREMIX, INK LINE EDIZIONI, LAReditore, MIRAGGI EDIZIONI, NEOS EDIZIONI, ROBIN EDIZIONI, ROSENBERG&SELLIER, VOGLINO EDITRICE
Vercelli: EDIZIONI EFFEDI’

Independent Grand Tour è un progetto di Hangar del Libro e Salone Internazionale del Libro di Torino. Media Partner: Radio G.R.P. Giornale Radio Piemonte.

Hangar del Libro è un progetto di Regione Piemonte, realizzato da Fondazione Circolo dei lettori con il contributo di Camera di Commercio di Torino attraverso il suo Punto Impresa Digitale.

www.hangardellibro.it www.salonelibro.it

(Foto Claudio Benedetto)

Una conferenza dedicata a Orsola Caccia

DAL PIEMONTE / Martedì 13 luglio al Museo Civico di Casale Monferrato
A parlarne, nel Chiostro di Santa Croce saranno Paola Artoni e Paolo Bertelli

Dopo l’apprezzata visita guidata a Lu Monferrato, tornerà martedì 13 luglio il ciclo di eventi dedicati a Guglielmo e Orsola Caccia inseriti nella rassegna Esco – Estate a Corte.
Questa volta protagonista della conferenza che si terrà alle ore 18 nel chiostro di Santa Croce, sede del Museo Civico di Casale Monferrato, sarà la Mistica pittura: le allegorie di Orsola Caccia tra Mantova e il Monferrato.
A parlarne due autorevoli studiosi in ambito di storia dell’arte: Paola Artoni e Paolo Bertelli, che affronteranno i legami artistici tra il territorio monferrino e quello mantovano visto sotto la prospettiva di una delle rarissime donne artiste seicentesche del nostro territorio, la pittrice Orsola Maddalena Caccia.
Vi è infatti una stretta relazione tra la pittrice monferrina e il territorio mantovano, basti pensare allo splendido dipinto Matrimonio mistico della beata Osanna Andreasi, verosimilmente commissionato da Scipione Agnelli e oggi conservato nel Museo Diocesano di Mantova, o le opere che si sono aggiunte in anni recenti: una Annunciazione in collezione privata e due splendide tele raffiguranti una Allegoria mistica (Amore Langueo) e una Santa Margherita d’Antiochia, riscoperte nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie in Curtatone e attribuite dagli studiosi Artoni e Bertelli alla stessa Caccia. Le ultime due tele sono attualmente esposte nella mostra Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600 allestita a Milano in Palazzo Reale.
L’ingresso alla conferenza è libero.
Paola Artoni è dottore di ricerca in Storia dell’arte. Ha lavorato per un decennio per il Ministero dei Beni Culturali ed è attualmente funzionaria responsabile del Centro Laniac dell’Università di Verona, dove insegna Tecniche diagnostiche non invasive per le opere d’arte. È inoltre docente di Storia delle tecniche artistiche nel corso di Laurea in Restauro di Mantova. Ha insegnato nei master internazionali delle Università di Lleida e Valencia (UV-UPV).
Paolo Bertelli è dottore di ricerca in Storia dell’arte. È docente di Storia dell’Arte Moderna nel corso di Laurea in Restauro di Mantova e insegna Storia delle tecniche artistiche e Storia del Restauro in diversi Istituti di Restauro regionali del Veneto. Ha tenuto vari seminari alla Scuola di Alta formazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, nonché nelle Università di Lleida e Valencia (UV-UPV). Membro del Comitato Scientifico del Complesso museale Palazzo Ducale di Mantova, è stato curatore di varie mostre internazionali, come Le città ideali dei Gonzaga e la monografica dedicata a Giulio Romano, realizzata con il Museo del Louvre. Attualmente è consulente storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona Lodi e Mantova.

TorinoFilmLab MNC: premiati 4 film con i fondi per la coproduzione e distribuzione

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Tra le attività del TorinoFilmLab – laboratorio del Museo Nazionale del Cinema che offre formazione per professionisti del cinema e supporto allo sviluppo di film e serie tv – non mancano le opportunità di finanziamento a sostegno di coproduzioni e distribuzione internazionali attraverso i TFL FUNDS: 

nel 2021 sono stati scelti quattro film che riceveranno in tutto 185.000 euro, elargiti grazie al contributo di Creative Europe – MEDIA sub-programme support to International Co-production Funds.

TRE i premi a sostegno della distribuzione (ognuno da 45.000 euro) assegnati a WHETHER THE WEATHER IS FINE, opera prima del regista filippino Carlo Francisco Manatad che sarà presentato in anteprima a Locarno il prossimo agosto in Concorso Cineasti del presente e che ha partecipato al programma TFL FeatureLab 2017 aggiudicandosi già il TFL Co-Production Award 2017 (50.000 €); il documentario BASTARD. THE LEGACY OF A CRIMINAL di Pepe Rovano prodotto tra Italia (la casa di produzione torinese Stefilm)Cile e Svezia; e DAUGHTER OF RAGE di Laura Baumeister, regista e sociologa che si è già distinta in numerosi festival con i suoi precedenti corti, e prima donna nicaraguense a girare un lungometraggio nel suo paese.

Mentre il fondo per la coproduzione (50.000 euro) è stato assegnato a PUÁN, lungometraggio co-diretto dagli argentini María Alché and Benjamin Naishtat, reso possibile grazie a una rete di produttori partner da Argentina, Italia (la romana Kino Produzioni), Germania e Bolivia.

Il pensiero ha fatto esplodere la Bastiglia

Sapete chi ha abbattuto la Bastiglia, Gilbert?”. “Il popolo”. “Voi non mi capite, scambiate l’effetto per la causa.

Per cinquecento anni, amico mio, sono stati incarcerati nella Bastiglia conti, signori,principi, e la Bastiglia è rimasta in piedi. Un giorno, un re insensato ebbe l’idea di incarcerare il pensiero, il pensiero a cui è necessario lo spazio, l’estensione, l’infinito! Il pensiero ha fatto esplodere la Bastiglia e il popolo è entrato attraverso la breccia”.Alexandre Dumas, grande interprete del romanzo storico e del teatro romantico, è sepolto al Pantheon di Parigi, nel Quartiere Latino, dove sorge il primo grande monumento della capitale francese. Un sonno eterno, accanto alle salme di altri  personaggi illustri come Voltaire, Rousseau, Victor Hugo. In queste poche frasi tratte da “La Contessa di Charny”, uno dei suoi romanzi più avvincenti, si coglie l’essenza della prosa, la potenza e il fascino della sua scrittura. Le vicende narrate dallo scrittore francese più popolare dell’Ottocento ( chi non ha letto “I tre moschettieri” e “Il conte di Montecristo”?) si svolgono in un momento cruciale per la storia della Francia e dell’Europa (dalle giornate del 5 e 6 ottobre 1789 fino al processo e all’esecuzione di Luigi XVI il 21 gennaio 1793). Nel racconto dettagliatissimo e appassionato dell’avventura collettiva della Rivoluzione francese ritroviamo personaggi famosi come Cagliostro, Mirabeau, Marat, Danton, Robespierre, Saint-Just, ma anche tantissimi altri personaggi le cui storie individuali si intrecciano con la Storia, quella dalla “esse” maiuscola. Ma quello che conta, più di ogni altra cosa, è la capacità di far intendere l’esprit du temps, l’intelligenza creativa, l’abilità di affascinare il lettore. Il romanzo è il quarto volume del ciclo di Maria Antonietta e della Rivoluzione e venne scritto nel 1855. Più di un secolo e mezzo ci separa da allora ma è quell’idea del pensiero che fa esplodere la Bastiglia, in tempi di grigio conformismo e di ragionamenti troppo “corti”, a riempire il cuore e tener viva una speranza.

Marco Travaglini

Beni culturali, nasce Piemonte da salvare

SI INSEDIA A TORINO IL COMITATO “PIEMONTE DA SALVARE” DEL MOVIMENTO “CROCE REALE – RINNOVAMENTO NELLA TRADIZIONE”

OBIETTIVO IL CENSIMENTO E IL RECUPERO DI BENI CULTURALI, STORICI, AMBIENTALI IN CONDIZIONI DI ABBANDONO E INCURIA

Il movimento culturale “Croce Reale – Rinnovamento nella tradizione”, fondato nel 2005 con lo scopo primario della difesa e valorizzazione delle tradizioni millenarie sia italiane che europee, ha istituito in data 29 Marzo 2021 la “Commissione per la valorizzazione del patrimonio storico culturale e paesaggistico” su deliberazione del Presidente Federale, avv. Fabrizio Giampaolo Nucera.

Nel quadro delle finalità di tale commissione, si è insediato il Comitato “Piemonte da salvare“, gruppo operativo della Delegazione “Piemonte e Stati di Savoia”, con il proposito di provvedere ad un iniziale censimento di tutti i siti piemontesi che abbiano una rilevanza dal punto di vista storico, artistico, architettonico, ambientale, paesaggistico, e che versino in stato di abbandono e/o incuria, necessitando quindi di interventi di manutenzione, restauro e rifunzionalizzazione.

Gli strumenti con cui il gruppo di lavoro intende operare sono i seguenti:

–       divulgazione informativa con una ricostruzione, per quanto possibile, delle vicende storiche del sito/bene;

–       sensibilizzazione dei cittadini tramite eventi di presentazione, mostre culturali, video, reportage fotografici, articoli di approfondimento;

–       collaborazione con altre realtà culturali affini nei principi di riferimento e negli obiettivi con lo scopo di unire le forze al fine della messa in sicurezza, della salvaguardia e del recupero del bene/sito considerato;

–       contatti diretti con le Istituzioni pubbliche o con gli enti di riferimento (privati e pubblici) al fine di collaborare per il recupero del bene/sito;

La Commissione ha il suo punto di riferimento nella Tradizione millenaria, nella tutela delle identità storiche e nella difesa della cultura e della civiltà occidentale, che sono poi i fondamenti su cui poggia il Movimento Croce Reale.

La promozione della cultura e della storia persegue il fine della conoscenza e della salvaguardia identitaria dei popoli, rappresentando dunque un pilastro e uno strumento necessario contro gli eccessi della globalizzazione e per fronteggiare il dilagare di mali contemporanei come l’individualismo, il liberalismo sfrenato, il relativismo e indifferentismo valoriale.

Ecco un primo elenco di beni e di siti su cui si baserà nei prossimi mesi l’attività del gruppo di lavoro piemontese:

CANDIOLO (To) – castello di Parpaglia

CARIGNANO (To) – casaforte di La Gorra

CASALGRASSO (Cn) – castello di Carpenetta

CASTELLAZZO NOVARESE (No) – Rocca dei Caccia

CHIVASSO (To) – Tenuta storica “Regia Mandria”

GRUGLIASCO (To) – villa del Maggiordomo

LENTA (Vc) – castello-monastero

LA LOGGIA (To) – villa Carpeneto

MARENE (Cn) – castello neogotico

MURELLO (Cn) – castello di Bonavalle

NICHELINO (To) – Castelvecchio di Stupinigi

OZEGNA (To) – castello

POIRINO (To) – castello di palazzo Valgorrera

SANTHIA’ (Vc) – castello di Vettignè

TORINO – villa Imperiali Becker già San Germano

TORINO – castello del Drosso

Il comitato invita i cittadini, le pro loco, le realtà associative e culturali dei vari luoghi a segnalare situazioni di particolare criticità e ad inviare informazioni in merito a beni al momento non compresi nella lista.

Paola Meliga

Responsabile Gruppo Lavoro

 RNT- CROCE REALE

COMITATO PIEMONTE DA SALVARE

www.crocereale.it – email: rnt.crocereale@gmail.com

(foto Chinaglia)

Rivoli, prosegue la stagione di “Scene”

Sabato 10 luglio la Stagione SCENE ospita i Fratelli Mancuso e Orlando Manfredi in una nuova produzione Rivolimusica nell’ambito della Stagione SCENE.

Liberamente ispirato a “La polvere del mondo” di Nicolas Bouvier, “Mondo Fratello

fonde il racconto teatrale alla musica ancestrale di Enzo e Lorenzo Mancuso, che tra saz baglama, sazyura harmonium e percussioni, conducono il pubblico, con Manfredi a narrazione, chitarra e voce,

in spazi aperti le cui radici affondano nel “meticciato mediterraneo” ante litteram della Magna Grecia, in un continuo sconfinamento a Oriente

Torna Earthink, forme d’arte ed ecosostenibilità

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A settembre torna Earthink Festival per essere  #VISIONARI. La prima rassegna nazionale dedicata alle espressioni artistiche legate ai temi dell’ambiente 

La decima edizione vuole celebrare non solo il coraggio e a lungimiranza da parte dell’organizzazione e della direzione di investire, in tempi non sospetti, nella potenzialità del linguaggio performativo ad occuparsi di sostenibilità, ma vuole essere un augurio per gli anni a venire  e un incentivo per tutti.

Per rappresentare ETHF21 la creazione della locandina è stata affidata all’artista OTTI  che ha curato la realizzazione di una tela originale. Il visual e l’elaborazione grafica sono a cura di Agnese Vigorelli di Tékhné.

La decima edizione si svolgerà a Torino dall’11 al 19 Settembre 2021

A Lanzo si inaugura la nuova sede del “Museo Etnografico-Laboratorio”

 E ‘stato voluto da Ester Fornara Borla ed è  a lei intitolato. Ritorna in mostra l’antica “Arte Tessile Lanzese”

Sabato 10 luglio, ore 10,30 Lanzo Tor.se

Sarà una nuova sede, più ampia e funzionale, in via Usseglio 8, proprio nel centro storico di Lanzo (a lato della Torre di Aimone) ad ospitare il prestigioso “Museo Etnografico-Laboratorio dell’Arte Tessile Lanzese”.

L’appuntamento e l’inaugurazione sono in programma per sabato prossimo 10 luglio, alle ore 10,30. Nato nel 2009, per volontà di Ester Fornara Borla (1927-2014) e realizzato dall’Amministrazione Comunale nel seicentesco ex istituto delle Suore Immacolatine – già Palazzo d’Este – l’obiettivo era allora “non solo di salvaguardare il ricordo ma, soprattutto, di favorire la riscoperta e la riproposta di attività manuali tipiche del territorio”. Obiettivo fortemente mantenuto negli anni e, ancora oggi, perseguito con grande impegno e volontà da vendere. Da parte, in primo luogo, del “Comitato Ponte del Diavolo” e del Gruppo “Ricamare Lanzo”, cui si deve la cura del recente progetto espositivo. “Nei secoli scorsi e fino alla prima metà del Novecento – dicono i responsabili – era tipico nelle Valli di Lanzo, come altrove, che nelle case rurali si trovasse, spesso sistemato nella stalla, il telaio a cui, soprattutto la sera e durante l’inverno, le donne lavoravano per tessere tele grezze di canapa o di cotone misto canapa con cui si realizzava la biancheria per la casa e quella personale”. Umili ma preziose attività quotidiane, non prive di fantasiosa inventiva e gusto artistico assolutamente apprezzabile. Questo vuole raccontare e cristallizzare nel tempo il Museo lanzese, articolato in tre sezioni: la prima legata alla “filatura” e alla “tessitura”, la seconda alla presentazione dell’“Arte Popolana Lanzese” e la terza incentrata su “abiti” e “biancheria” in uso fra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Nella prima sezione, dove sono esposti utensili relativi alle varie fasi di lavorazione del filato, l’elemento più importante è senza dubbio il “Telaio”, risalente alla fine del XIX secolo, completamente restaurato nel 2009 e ancora oggi perfettamente funzionante e in grado di produrre tele uguali a quelle realizzate in passato. La seconda sezione del percorso espositivo è dedicata all’ “Arte Popolana Lanzese”, anche definita “Lavoro di Lanzo”: una particolare tecnica di ricamo nata intorno al 1910 a opera di Elena Albert Mars (nobildonna di origini nizzarde, cognata del Santo Federico Albert) che insegnò alle giovani lanzesi costrette a passare molta parte della giornata isolate, nei campi o nei pascoli (molto spesso analfabete o comunque prive di un’istruzione adeguata) a realizzare semplici elementi all’uncinetto. Così fiori, foglie e fettucce erano lavorati uno ad uno, per poi essere disposti in artistiche composizioni e cuciti su tela grezza, spesso rigata, il cosiddetto “trogiu”, in modo da comporre singolari arazzi, tappeti e molti altri elementi di arredo, venduti anche (almeno i più belli, marchiati con la sigla “A.P.L. – Arte Popolana Lanzese”) nei negozi del centro di Torino e negli anni ’20-’30 esportati perfino in Inghilterra e in Norvegia. In buon numero questi lavori realizzati oltre un secolo fa dalle ragazze del “Circolo Elsa Usseglio” e gentilmente concessi dagli eredi della signora Albert, sono oggi esposti nel Museo e vogliono documentare “non solo le arti d’ago, ma anche il difficile cammino di quelle donne verso una progressiva emancipazione”. Nella terza sezione troviamo così esposti elementi di corredo per bambini, biancheria personale e abbigliamento per adulti, risalenti ai primi decenni del secolo scorso. A completare, infine, l’esposizione, oltre ad una ricchissima documentazione fotografica e di materiale d’archivio, saranno le opere di tessitura prodotte da Ester Fornara Borla che, negli anni ’70, aveva riscoperto questa tecnica in disuso dalla Seconda Guerra Mondiale, con il desiderio di trasmetterla alle generazioni future. Forte anche del fatto che il “Ricamo di Lanzo” è stato da anni inserito in un disciplinare di produzione “Tessitura, Arazzi, Ricamo, Abbigliamento” per il riconoscimento dell’“Eccellenza Artigiana” della Regione Piemonte. Titolo che premia l’impegno di un territorio caratterizzato da un’intensa vitalità culturale e dalla volontà di molti, uomini e donne, di non dispendere le energie e la preziosa memoria di antiche tradizioni. “L’auspicio – dicono i responsabili – è che il Museo possa funzionare presto anche da laboratorio in grado di proporre ai visitatori attività legate all’arte della tessitura e del ricamo tipico delle Valli di Lanzo”.
Sabato 10 luglio prossimo, dopo i saluti istituzionali e il taglio del nastro della nuova sede, sarà anche visitabile la mostra a cura del “Gruppo Folk-Corale Rododendro”. Per info: tel. 0123/300436 o cultura@comune.lanzotorinese.to.it
Il Museo, a ingresso gratuito, osserverà il seguente orario: tutte le domeniche, 15,30/18,30

g. m.