CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 384

“Soli tra le stelle”

LE LETTURE DI BELLEVILLE

“Secondo Lacan l’amore è offrire qualcosa che non si ha a qualcuno che non lo vuole. Sembra tragico, ma credo abbia a che fare con la gratuità dell’amore. Pensa di aver regalato il suo amore senza aver ricevuto in cambio quel che meritava?”

Le giornate di Angelina Sperperi, psicologa trentenne, curiosa e paziente, sembrano trascorrere con ritmo pigro e tranquillo tra consulti astrologici appena abbozzati nel suo “Studio di Psicoastrologia e Sviluppo Individuale”, pomeriggi al parco con il nipote Davide e notti a provare con la sua band.
Tra i suoi clienti ci sono Saverio Pompeo, gentile ex bodyguard in cerca di una nuova identità esistenziale, Claudia, mima insicura dai tormentati amori, e Barbara, moglie molto arrabbiata del noto professore e critico letterario Gianluca Zinaldi.

“Composta e seria, mi guardava dritta negli occhi: “Credo che non ci sia un altro modo per definire mio marito: antipatico. Gianluca è sempre stato antipatico più che cattivo. E questo in un certo modo fa parte del suo carisma, non fa nessuno sforzo per piacere alla gente, è naturalmente incapace di empatia e quindi quello che un’altra persona sente non lo può condizionare nel bene e nel male. Non sto parlando di una persona insensibile, l’ho visto piangere per il verso di una poesia. Ma solo le parole lo toccano, la fisicità non lo raggiunge…”

Sarà proprio Zinaldi a presentarsi una sera nello studio di Angelina preoccupato perché sua moglie è improvvisamente sparita nel nulla. Dopo la morte del professore in circostanze misteriose toccherà ad Angelina di indagare sulla scomparsa di Barbara Vallora e, collateralmente, sulla misteriosa morte del marito.
Seguendo una scia di incontri, intuizioni e imprevisti, Angelina coinvolgerà l’ex bodyguard Saverio Pompeo e suo nipote Davide in un rocambolesco viaggio in camper sulle tracce di una donna complessa e controversa. Un viaggio che li porterà a svelare ogni mistero.
Soli tra le stelle è un romanzo che sa coniugare con maestria profondità e leggerezza, senza mai essere banale e scontato. La grande capacità dell’autrice è quella di saper delineare dei personaggi in cui non sarà difficile riconoscersi: Angelina, psicologa sensibile che crea con i suoi pazienti un legame forte, di grande fiducia e complicità, e poi Barbara, una donna insicura e brillante allo stesso tempo, che per molti anni si è fatta mettere in ombra da un marito troppo ingombrante ed egocentrato. Saverio, ex carabiniere, ex autista tuttofare che da neopensionato entra nella classica crisi di mezza età e non riesce a ricostruirsi un ruolo, e Davide, il nipote di Angelina che con il suo sguardo bambino riesce a spiazzare gli adulti quando diventano “troppo adulti”.
Se dovessi consigliare questo romanzo a qualcuno in particolare direi che è un ottimo balsamo per l’anima, e quindi l’ideale da leggere in un momento di crisi o di scoramento, per ritrovare l’energia e il sorriso senza però smettere di riflettere e di sentire le parti più profonde di sé, perché in fondo, non siamo tutti un po’ soli tra le stelle?
“A casa, davanti allo specchio, mi interrogo. Ma di preciso quand’è che son passata dalle creme antiacne a quelle antirughe? Possibile che la vita di una donna di fronte al proprio riflesso sia una continua battaglia, dal mattino alla sera?”

“SOLI TRA LE STELLE”
DI ELENA BIONDO
GOLEM EDIZIONI 2022

Libreria Belleville
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Nice Festival di Settimo Torinese, il circo contemporaneo

Ultimi giorni di programmazione del primo Festival di circo contemporaneo del centro di produzione blucinQue/Nice, il Nice Festival di Settimo Torinese, che ha preso il via al parco Alcide De Gasperi martedì 17 maggio e che andrà avanti fino a domenica 22 maggio con una programmazione intensa e i migliori artisti provenienti da tutto il mondo. Il Nice Festival di Settimo Torinese ha aperto con un grande successo di pubblico una stagione di spettacolo ricchissima – seguiranno il Nice Festival Chieri, il festival Sul Filo del Circo di Grugliasco e il Nice Festival Torino – grazie alla rete di partenariato avviata dal neonato centro di produzione e che vede protagonisti, oltre a quello di Settimo Torinese, i comuni di Grugliasco, Chieri, Torino e Moncalieri.

Da martedì gli spettacoli più applauditi e richiesti sono stati Gelsomina Dreams, di compagnia blucinQue, diretta da Caterina Mochi Sismondi, e Krama di Collettivo 6tu, giovane compagnia nata nel 2021 e composta integralmente da artisti formatisi presso l’Accademia di Fondazione Cirko Vertigo.

Gli spettacoli, che sono aperti al pubblico a prezzi popolari con lo scopo di far crescere la cultura del circo contemporaneo e creare così nuove generazioni di spettatori, in grado di valutare con spirito critico gli spettacoli e riconoscerne la qualità, vanno in scena in due differenti location all’interno del parco: su un palco open air e all’interno dello chapiteau della compagnia Teatro Nelle Foglie. I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria che si trova davanti allo chapiteau Teatro Nelle Foglie e che è aperta due ore prima del primo spettacolo di giornata – la domenica un’ora prima del primo spettacolo della mattina – oppure su Vivaticket e tramite la nuova APP del centro di produzione denominata blucinQue Nice e che è disponibile su Apple e Play Store. Rimane sempre attiva la biglietteria all’interno del Parco Culturale Le Serre presso i locali di Fondazione Cirko Vertigo in via Tiziano Lanza 31 – Grugliasco.

Questa prima edizione del Nice Festival di Settimo Torinese intende collegarsi alla tradizione della città pur rinnovandola profondamente: nel 2022 infatti il tradizionale Festival dell’Innovazione e della Scienza di Settimo giunge alla sua decima edizione e, in occasione del Nice Festival, viene analizzato il rapporto fra circo e scienza grazie agli interventi della scienziata Veronica Rossetti che, prima degli spettacoli sotto chapiteau, spiega con parole chiare e accessibili a tutti le leggi della fisica che permettono a uno spettacolo di circo di prendere forma.

La giornata di venerdì 20 maggio si apre alle ore 17:00 con la compagnia Circo Pacco. I protagonisti di 100% Paccottiglia, rifiutati dal Nouveau Cirque e radiati dal circo classico, tentano di allestire il loro spettacolo cercando con ogni mezzo di guadagnarsi il centro della scena a colpi di numeri al limite del ridicolo, tra piogge di pop-corn ed eccentriche acrobazie. Una visual comedy irriverente e dissacrante, una vera parodia sul mondo del circo contemporaneo.

A seguire, alle ore 21:00, ultima replica di Llabyellov, primo lavoro da solista di Carlo Cerato. Ironico, tecnico, originale, lo spettacolo è un collage astratto di esplorazioni di giocoleria, forme, colori, costumi, videoproiezioni, musica. In scena assieme all’artista bastoni, anelli, palline, piume, gelati, girandole, racchette da badminton.

Alle ore 21:30 per Krama, prima creazione di Collettivo 6tu, giovane compagnia formatasi nel 2021 e composta integralmente da artisti formatisi presso l’Accademia di Fondazione Cirko Vertigo: in scena tutto funziona grazie all’equilibrio tra gli elementi, non c’è prevalenza di un elemento a discapito dell’altro ma tutto sta in piedi perché ogni componente dà e riceve le proprie emozioni e quelle dei compagni. La reciproca fiducia permette di creare atmosfere armoniche nelle quali è possibile cogliere energia, affiatamento e sostegno.

Gli ultimi due giorni di festival si chiudono con due spettacoli in doppia replica: In Fabula di Fondazione Cirko Vertigo, che andrà in scena sabato 21 maggio alle 16:00 e alle 20:00 e domenica 22 maggio alle 10:30 e alle 16:00. In un mondo fiabesco, il racconto di Cappuccetto Rosso viene rivisitato in chiave circense dagli artisti dell’Accademia per Artista di circo contemporaneo di Cirko Vertigo: fra danza, poesia e giocoleria una bimba indaga i misteri della notte e le sue paure più recondite. Il lupo diventa specchio delle parti più intime e oscure dell’animo umano, delle quali la bambina ha paura, al punto tale che lupo e bambina divengono due volti della stessa personalità.

Chiude il festival lo spettacolo Kairòs di Compagnia Teatro Nelle Foglie, che sarà visibile sabato 21 maggio alle 17:00 e alle 21:00 e domenica 22 maggio alle 11:30 e alle 17:00. Muovendosi tra clessidre, orologi, pendoli e lancette, pianoforti e rottami, i personaggi di Kairòs entrano in un tempo-spazio in cui la fantasia può esprimersi liberamente e viaggiare come un veliero su un mare lontano. Nato durante il periodo pandemico, lo spettacolo verte su una tematica attuale e sulla quale il lockdown ha costretto tutti a riflettere: quella del tempo e la sua percezione.

Al Nice Festival di Settimo Torinese seguiranno il Nice Festival di Chieri, in programma il 25-26 giugno e 3 luglio, il Festival Sul Filo del Circo di Grugliasco, dall’1 al 9 luglio e il Nice Festival di Torino, previsto dal 26 al 30 ottobre presso il teatro Café Müller e il teatro Colosseo.

Il centro di produzione blucinQue/Nice intende farsi promotore di una vera e propria rete in grado di orientare i territori nel rispetto delle loro caratteristiche, a tutti i livelli: sociale, economico e valoriale. Si favorirà una circuitazione transfrontaliera delle compagnie ospitate e il partenariato con i Comuni, di respiro triennale, intende creare sul territorio una comunità di spettatori stabile. Alla rete dei cinque Comuni, in pieno accordo con le politiche della Città Metropolitana, si aggiungono le terre canavesane di Agliè, San Giorgio Canavese e Castellamonte, presso le quali si terrà il Festival della Reciprocità. Sul territorio di Moncalieri è invece in via di definizione, nella seconda parte dell’anno, una programmazione sul solco delle iniziative degli ultimi anni. Il centro di produzione, oltre all’organizzazione dei festival sopracitati e della produzione e diffusione di spettacoli prodotti e coprodotti, cura inoltre le stagioni teatrali della Città di Grugliasco e del teatro Cafè Müller di Torino.

La direzione artistica del settore creativo del centro blucinQue/Nice è affidata alla coreografa e regista Caterina Mochi Sismondi, fondatrice di compagnia blucinQue, che sceglie le compagnie da coprodurre e che rappresenta con il suo lavoro un punto di riferimento nel settore del teatrodanza e del circo contemporaneo in Italia mentre la direzione di produzione è di Paolo Stratta (che si occupa della programmazione). L’obiettivo di creare una rete per la promozione dello spettacolo dal vivo e del circo contemporaneo rappresenta un unicum in Italia, una bussola per orientare artisti e spettatori.

 

 

IL NICE FESTIVAL DI SETTIMO TORINESE è realizzato

Con il contributo di: Comune di Settimo Torinese, Fondazione ECM, MIC, MAECI

Con il patrocinio di: Città Metropolitana e Regione Piemonte

Progetto del centro di produzione blucinQue/Nice

In collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo

LA RETE DI FESTIVAL 2022 è realizzata

con il contributo di: Comune di Chieri, Comune di Grugliasco, Comune di Moncalieri, Comune di Settimo Torinese, Città di Torino, Fondazione ECM, MIC

Con il patrocinio di: Città Metropolitana e Regione Piemonte

Progetto del centro di produzione blucinQue/Nice

In collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo

Info su www.blucinque.it

A Quaglieni il “Leone d’Argento”

Il prof . Pier Franco Quaglieni ha ricevuto  il Premio ”Leone d’Argento” all’Hotel Danieli di Venezia dopo essere tornato  a Ca’ Foscari nel ricordo di Alberto Ronchey docente e ministro per i Beni Culturali.

Si tratta di un importante riconoscimento allo storico e scrittore, direttore e cofondatore del Centro Pannunzio.

“La scuola dei gelosi” in scena al teatro Regio

Un’opera tra le più importanti di Salieri

 

Sarà una divertentissima commedia ricca di intrighi amorosi, tra giochi di seduzione, scommesse e scenate irrefrenabili, la protagonista del dramma giocoso in due atti su musica di Antonio Salieri, in scena al teatro Regio di Torino dal 15 al 21 maggio prossimo per cinque recite, nell’allestimento del teatro Regio. La produzione originale è del Theater an der Wien in der Kammeroper, per la regia di Jean Renshaw.
Sul podio dell’Orchestra del teatro Regio vi sarà Nicholas Nagele. Il conte di Bandiera è interpretato da Omar Mancini, Elisa Verzier, nei panni della contessa, Askar Lashkin, che debutta nel ruolo di Blasio, Carolina Lippo in quello di Ernestina, Adolfo Corrado in quello di Lumaca, Anna Mashania sarà Carlotta e Joan Folque’ il tenente.
L’edizione musicale dell’opera è curata da Ingrid Schraffl dell’Università di Vienna, nell’ambito di un progetto di ricerca sull’opera Buffa in Wien risalente agli anni 1763/82, con le arie sostitutive di Lorenzo da Ponte per l’edizione di Vienna del 1783.
Il ricavato della recita del 20 maggio alle ore 20 sarà devoluto all’Organizzazione Save the Children, un’organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare bambini e bambine a rischio per garantire loro un futuro.

“La Scuola dei gelosi” andò in scena per la prima volta il 28 dicembre 1778 a Venezia, per essere poi allestita per oltre cinquanta produzioni in tutta Europa fino all’inizio dell’Ottocento. Si trattò di un grande successo sancito da innumerevoli tradizioni e adattamenti, il più importante dei quali fu rappresentato dall’edizione viennese del 1783, con nuove arie scritte da Lorenzo da Ponte e un cast di assoluti interpreti per il Burgtheater.
“L’avevo commissionata – spiega il Direttore Artistico del Teatro Regio Sebastian F. Schwarz – che ha contribuito molto attivamente alla riscoperta dell’opera, nel 2017 quando ero direttore del Theater de Wien. All’epoca era presente un progetto di ricerca dell’Università di Vienna. Salieri, nella storia della musica, sembra essere conosciuto soprattutto per il suo presunto conflitto con Mozart, reso ben noto dal film Amadeus.
Salieri, in realtà, si trova nel Pantheon dei compositori operistici e la sua produzione è oggetto di riscoperta a livello internazionale, non soltanto a Torino o in Italia.
In questo dramma giocoso in due atti sono protagoniste tre coppie che riflettono tre modi diversi di vivere l’amore e fronteggiare la gelosia.
La struttura dell’opera di Salieri anticipa situazioni che saranno presenti nel Don Giovanni di Bertati-Gazzaniga, nelle Nozze di Figaro, nel Don Giovanni e in ‘Così fan tutte’ di Da Ponte- Mozart, e nel Barbiere di Siviglia di Serbini-Rossini.
L’allestimento è firmato da Jean Renshaw, regista e coreografa britannica che si è imposta definitivamente all’attenzione della critica per la prima, in epoca moderna, del Boris Goudenow di Johann Mattheson al Festival di musica antica di Innsbruck nell’estate del 2021.
La regia concentra l’attenzione del pubblico sui personaggi, che non smettono di girare. La scena è concentrata su una struttura fatta di porte che vengono sbattute, aperte, semichiuse e sbarrate, spesso usate per spiare.
La prova generale dell’Opera di Salieri è stata dedicata all’Associazione Senza Confini di Pinerolo e i fondi raccolti saranno destinati alla Casa di Eva, un luogo destinato all’incontro, alla formazione, al sostegno delle donne italiane e straniere.

Mara Martellotta

Ulteriori informazioni
www.teatroregio.it

“Ciak, si girerà!”…a Chieri

Presentato nei giorni scorsi il Protocollo d’Intesa siglato con “Film Commission Torino Piemonte”

Chieri (Torino)

Torino ha superato da tempo la prova, diventando uno dei “set cinematografici” più prestigiosi a livello nazionale. E non solo. Ora ci prova anche Chieri. E indubbiamente (per la sua antica storia  – le cui origini medievali restano a tutt’oggi ben presenti nel tessuto urbano – per le sue impronte culturali e le singolari suggestioni ambientali) la “Città delle Cento Torri” ha tutte le carte in regola per partecipare attivamente al “gioco” del cinema. A pensarlo evidentemente è anche Beatrice Borgia, presidente di “Film Commission Torino Piemonte” che, alcuni giorni fa, accompagnata dal sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero e dall’“assessore alla Cultura” Antonella Giordano, ha effettuato un sopralluogo all’ “Istituto Scolastico Augusto Monti”, in via Maria Montessori 2. Il sopralluogo (ad accoglierli, la dirigente scolastica, Mariella Principiano) rientra nelle attività di collaborazione, in corso già da alcuni anni tra “Film Commission Torino Piemonte-FCTP” ed il Comune di Chieri per il reperimento di location per riprese cinematografiche e televisive sul territorio comunale. Nel gennaio scorso  questa collaborazione era già stata ufficializzata con la firma di un “Protocollo d’Intesa” per la realizzazione di “attività di sviluppo del territorio e delle sue risorse culturali, turistiche, folcloristiche, ambientali e della tradizione attraverso riprese cinematografiche, televisive ed audiovisive in genere”. Grande la soddisfazione per entrambe le parti.

Con la sigla del Protocollo, Chieri – spiega l’assessore alla Cultura, Antonella Giordano – rafforza il proprio legame con il cinema. La realizzazione di film, fiction o spot televisivi certamente consentirà di dare maggiore visibilità al nostro territorio e di promuovere le nostre eccellenze paesaggistiche, artistiche e storiche. Inoltre, queste attività saranno in grado di generare una ricaduta economica positiva, per le attività di ristorazione ed il commercio, ma pensiamo anche all’impiego di maestranze locali (artigiani, elettricisti, macchinisti, falegnami e quant’altro) e all’utilizzo di cittadini chieresi per il ruolo di comparse e figurazione. Attualmente sono 11 le location scelte da ‘Film Commission’ ed il nostro auspicio è che possano aggiungersene di ulteriori, a cominciare dalla scuola Monti”.

E alla Giordano, fa eco la presidente di “Film Commission”, Beatrice Borgia: “Il Comune di Chieri ha mostrato entusiasmo e propositività e, in queste settimane, sta confermando di voler attivamente collaborare con ‘FCTP’ mettendo a disposizione luoghi, scorci e bellezze del territorio chierese. Un concreto strumento a favore delle produzioni audiovisive che scelgono il Piemonte per realizzare i loro progetti e che qualifica sempre più il nostro territorio, proprio grazie al contributo di tutte le realtà locali, come eccellenza dell’industria cinematografica. Inoltre, rappresentare la Fondazione proprio in un Istituto, che è stato parte significativa del mio percorso di studi, mi ha resa particolarmente felice ed entusiasta”.

g.m.

Nella foto:

–       La delegazione in visita all’“Istituto Monti”

Salone Off: gli incontri della libreria Belleville

Ecco alcuni incontri promossi dalla libreria Belleville nell’ambito del Salone del Libro Off

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Torino Fringe Festival entra nel vivo

Dal 17 al 22 maggio 16 spettacoli in scena, esperienze interattive, incontri, eventi speciali, musica e divertimento attraversano tutta la città

Il Torino Fringe si prepara a vivere due settimane intense al ritmo di spettacoli teatrali, eventi speciali, performance, talk e party tutti dedicati alle arti performative.

Fino al 29 maggio parola d’ordine Extravaganza, il tema scelto per questa decima edizione che si presenta con un programma ricchissimo, poliforme e variegato di appuntamenti diffusi per la città. Ci sono le rappresentazioni teatrali con protagonisti artisti e compagnie internazionali, prime nazionali e debutti, spettacoli di prosa, musicali e di narrazione, quelli di circo contemporaneo e teatro danza, stand up comedy e performance adatte a tutta la famiglia: in dieci diverse location vanno in scena 28 spettacoli, per più di 200 repliche. Ma non solo: si potrà assistere a concerti, partecipare a convegni, incontrare gli artisti durante aperitivi speciali e vivere esperienze interattive. Il Torino Fringe si conferma una vera festa delle arti performative che attraverserà tutta Torino.

Gli appuntamenti da segnare in agenda sono moltissimi, ce n’è davvero per tutti i gusti.

Da Berlino, i Raum 305 portano in prima nazionale Wir Wollen Nie Nie Nie in scena il 17 e 18 maggio alle 21 alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, consigliato per chi ama il circo contemporaneo e il teatro di figura.

Gli spettacoli per riflettere non mancano: a San Pietro in Vincoli Zona Teatro vanno in scena Dal Sottosuolo – Underground de Il Mulino di Amleto, performance interattiva ispirata da Delitto e Castigo di Dostoevskij e Il grande Inquisitore dei fratelli Karamazov che trattano i temi della solitudine e delle scelte morali (dal 17 al 22 maggio ore 19,30) e Hikikomori, spettacolo toccante di teatro danza della Compagnia d’arte dinamica AlphaZTL (dal 17 al 22 maggio ore 21).

In scena al Magazzino sul Po il pluripremiato Apocalisse Tascabile: i due giovanissimi attori romani Fettarappa Sandri e Guerrieri con grande autoironia si fanno portavoce di una generazione esclusa (dal 17 al 22 maggio ore 21,30).

Un’affascinante riflessione su un tema non usuale in teatro, il racconto di fantasmi, è Horror Vacui di Maurizio Patella che parte da un fatto di cronaca per indagare il sottile diaframma che separa l’aldiquà dall’aldilà (Spazio Kairòs, 17-22 maggio ore 20).

Si riflette su una fetta di storia d’Italia con L’uomo senza paura della compagnia torinese Enchiridion dedicata alla vita straordinaria del pugile Sandro Mazzinghi, nato a Pontedera sotto le bombe della Seconda Guerra Mondiale e diventato due volte campione del mondo dei pesi medi jr (Unione Culturale Franco Antonicelli dal 17 al 22 maggio ore 21,30). Sport e campioni sono anche i protagonisti di Cazzimma&Arraggia, il surreale racconto di due sciarmati alle prese con la più grande impresa manageriale e sportiva del XX secolo: l’acquisto di Diego Armando Maradona (Spazio Kairòs dal 17 al 22 maggio ore 21,30).

Si riflette, ma al contempo si sorride con Abattoir Blues di e con Luigi Ciotta, che unisce teatro di figura, circo, teatro fisico e magia: con un punto di vista ironico e molto poetico tratta il tema degli allevamenti intensivi e dell’abuso del consumo della carne (17-22 maggio ore 19,30 Teatro Giulia di Barolo).

A far ridere di gusto ci pensa la stand up di Giuseppe Scoditti, il comico milanese più alto d’Italia, dato importante che gli vale anche il titolo dello spettacolo che porta al Torino Fringe, 1 e 95 in scena a L’Arteficio dal 17 al 22 maggio alle 21,30, ma anche Davide Grillo con Il tempo stingeBrevi monologhi contro l’affanno: in scena al Magazzino sul Po alle 20 una serie di monologhi tragicomici che, direttamente o indirettamente, hanno a che fare con il tempo, il suo trascorrere, il rapporto seccante che se ne crea, gli affanni connessi.

Una serata all’insegna del politically un-correct quella che promette Massimiliano Loizzi, già ospite del Torino Fringe, che dal 17 al 22 alle 21 all’OFF TOPIC porta sul palco La Bestia, satira pungente sul contemporaneo.

Chi volesse venire al Fringe con tutta la famiglia non ha che l’imbarazzo della scelta: c’è La Supercasalinga, spettacolo comico che utilizza il teatro fisico e il clown e ha per protagonista una casalinga nei panni di una eroina (L’Arteficio, 17-22 maggio ore 20), Niko e l’Onda Energetica, favola moderna sotto forma di spettacolo interattivo e multimediale che parla di energie rinnovabili e cambiamenti climatici (Teatro Giulia di Barolo dal 20 al 22 maggio alle 18, poi ancora in scena dal 27 al 29 sempre alle 18) e il poetico e surreale Lunatic Park in cui musica,  clownerie ed equilibrismi si fondono in un perfetto connubio (dal 17 al 22 maggio ore 19,30 all’OFF TOPIC).

Debutto nazionale per Matteo Sintucci con r/PlaceUno screenshot dell’umanità, un viaggio-esperimento sociale tra nuovi media e nuovi social (dal 17 al 22 maggio alle 20 all’Unione Culturale Franco Antonicelli).

E ancora in cartellone Io Odio. Apologia di un bulloskin (teatro Giulia di Barolo, 17-22 maggio ore 21,30): Santibriganti Teatro indaga la nascita e lo sviluppo del male e riflette su quelle devianze protocriminali che spesso nascono in età adolescenziale.

Grande curiosità anche per la greca Eliza Soroga, vincitrice dell’International Arte Laguna Prize (Venezia, 2017) che porta per la prima volta in Italia My Job interviews performance interattiva dedicata al mondo multiforme del mercato del lavoro (dal 20 al 22 maggio, sedi varie).

Sempre sotto il segno dell’experience si collocano alcuni appuntamenti imperdibili del festival come Swimming Home, performance creata per una persona alla volta e fruibile nella propria vasca da bagno o sotto la doccia per tutta la durata del festival, scaricando la traccia audio dall’App Mercurious NET – National Ear Theatre.

Quello in cui Silvia Mercuriali ci accompagna ad immergerci è un mondo acquatico e sonoro che avvolge completamente chi ascolta le istruzioni e le voci narranti (tra cui quella di Neri Marcorè).

C’è poi Il Talismano della Felicità del collettivo LunAzione di Napoli in collaborazione con Play with Food Festival, che porta in scena due folgoranti monologhi al femminile in cui il cibo è protagonista di vicende anche grottesche (20-22 maggio sedi varie) e La Stanza della compagnia torinese Asterlizze: questa esperienza virtuale pensata per uno spettatore alla volta permetterà di trovarsi nei panni di una bambina degli anni ’90 che scopre il passato e la storia di sua madre (21 e 22 maggio dalle 19 alle 23 all’Unione Culturale F.A.).

E se il finale di Romeo e Giulietta lo decidessimo noi? Con Shakespeare Showdown. With a Kiss I Die si può fare, attraverso una partita con un videogame in puro stile Arcade (dal 17 al 22 maggio all’Unione Culturale Franco Antonicelli e a Casa Fools dal 23 al 29 maggio).

Grande attesa poi per i tedeschi di Amburgo F.ART Kollektiv che il 19 e 20 maggio si esibiscono allo spazio Kairòs con Enter the Muuve, altra performance in prima nazionale: un tentativo di usare il linguaggio e il corpo per muovere se stessi e smuovere empaticamente il pubblico.

Sempre in scena per la prima volta in Italia AssembLamenti. Pratiche teatrali di vicinanza di Generazione Disagio, un esperimento teatrale di cittadinanza attiva (20 e 21 maggio ore 19 rispettivamente in Via Baltea e alla Casa del Quartiere di San Salvario).

Torna anche un appuntamento molto atteso, che dal 2013 caratterizza il Torino Fringe: Torino sarà invasa da musica e divertimento grazie alla Fringe Parade che sabato 21 maggio dalle 17,30 attraverserà la città con i suoni e ritmi coinvolgenti della Orchestra di Terra Madre di Slow Food. Sarà poi sempre l’orchestra di Terra Madre la protagonista del concerto del 23 maggio alle 21 al Museo Storico di Reale Mutua.

Infine tra glie eventi speciali anche lo Psicoaperitivo del 19 maggio al Precollinear Park: alle 19 partendo dal concetto di ‘stravaganza’ si discute di inclusività e psicologia sociale.

 

Il Torino Fringe si conferma così tra gli eventi più originali della città e di tutta Italia, in cui si mescolano espressioni artistiche differenti, anche grazie alla selezione tramite una call internazionale che ha portato quest’anno a candidarsi più di 500 artisti da tutto il mondo.

Per il pubblico è l’occasione di avere in un unico calendario lungo tre settimane un evento di spettacolo dal vivo eccezionale diffuso sul territorio, per gli artisti un appuntamento imperdibile, confermandosi una vetrina e un punto di riferimento a livello nazionale per il Teatro Off e per le Performing Arts.

Nato sulla scia e sul modello dei grandi Fringe europei, uno fra tutti l’Edimburgo Fringe Festival, il Torino Fringe si conferma sempre di più innovativo nei linguaggi e nelle modalità di fruizione degli spettacoli, con l’obiettivo di valorizzare la creatività emergente in dialogo con le esperienze di nomi affermati, l’innovazione e la commistione di esperienze artistiche.

 

A maggio è tutta Torinodal centro alla periferia, tra luoghi considerati più ‘canonici’ e quelli off, anticonvenzionali e quasi sconosciuti, a trasformarsi in un palcoscenico d’eccezione per una grande festa diffusa delle arti performative, un’invasione pacifica di spettacoli dal vivo, tra luoghi già cari al festival e luoghi che per la prima volta ne fanno parte, come il Cinema Teatro Maffei di San Salvario, il Precollinear Park, il Museo Storico Reale Mutua e il Cx Turin Regina.

 

I biglietti sono in vendita su www.tofringe.it, dove è consultabile il programma, e presso la biglietteria centrale in via Saluzzo 30. Il pubblico potrà scegliere tra diverse tipologie di ingressi e carnet, a seconda delle proprie esigenze e preferenze.

 

Il Torino Fringe è possibile grazie al contributo di  Mic – Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Città di Torino, TAP Torino Arti Performative, Camera di Commercio Artigianato e Agricoltura di Torino, Fondazione CRT. Ha il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Circoscrizione 1 – Centro Crocetta. Il Torino Fringe ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio. Sponsor: Iren, Reale Mutua, Peroni Nastro Azzurro, Crai. Accomodation Partner & Sponsor: CX Turin Student & Explorer Hotel. Media Partner: Rai Radio 3, Zero. Technical Sponsor: Freecards, VanVerBurger. Mobility Partner: LeasysGo! Visual Identity: Graphic Days; Ticketing Partner: Mailticket. In collaborazione con: Ufficio Turismo Torino e Provincia, Salone OFF, Abbonamento Musei Piemonte, Arci Torino, FNAS Federazione Nazionale delle Arti di Strada, Torino Creativa.

Technical Partner: Richard Rizzo, Reve, Servizi Teatrali, Acid Rain. Partner: OFF TOPIC, TYC, Magazzino sul Po, Spazio Kairòs, L’Arteficio, Fondazione TRG Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Teatro Giulia di Barolo, Casa Fools, Spazio Ferramenta, Siberiaki, San Pietro in Vincoli Zona Teatro, Unione Culturale Franco Antonicelli, Cinema Teatro MAFFEI, Precollinear Park, Museo Storico Reale Mutua, Via Baltea, Casa del Quartiere SanSalvario, Somewhere Tours&Events, World Fringe, AGIS Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, OPS Officine Per la Scena, Crab Teatro, Onda Larsen Teatro, Trame, Play with Food, C.AR.PECoordinamento Arti Performative Torino, Incanti Rassegna Internazionale di Teatro di Figura, Strabismi Festival, Orchestra Terra Madre di Slow Food.

 

Cos’è il Torino Fringe Festival
Il Torino Fringe è un festival di teatro off e di arti performative nato nel 2013 sulla scia delle esperienze dei più importanti festival off europei, incentrati sulla massima accessibilità e il coinvolgimento del tessuto sociale e urbano della città di riferimento. È un festival che è allargato a tutto il territorio piemontese, una vetrina e un punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale per il Teatro Off e le arti performative che intorno a questo gravitano. È al contempo un nuovo modo di fare cultura sul territorio, caratterizzato dalla trasversalità rispetto ai generi culturali e aperto alla possibilità di interagire e co-progettare con gli stakeholder.
In questi 10 anni Torino Fringe Festival ha sviluppato ogni genere di performance in teatri, ma anche e soprattutto in spazi diversi e diversamente “off” rispetto agli spazi consueti dell’offerta culturale e delle arti performative, arrivando in birrerie, sale da ballo, stazioni, dimore storiche, mercati, club, locali, musei, piazze, gallerie d’arte.
Ufficialmente riconosciuto da “World Fringe”, network mondiale che seleziona i Fringe Festival che rispettano le linee guida del format, negli anni è diventato punto di riferimento in Italia coinvolgendo oltre 274 compagnie nazionali e internazionali per un totale di 1770 repliche in più di 60 spazi di Torino al chiuso e 32 all’aperto per un totale di oltre 100.000 spettatori.

  

Contatti:

www.tofringe.it

Facebook: @TorinoFringeFestival  

Instagram: @torinofringefestival

#TOFRINGE22

“Il procuratore e la Casa del Pavone”, il nuovo romanzo di Giorgio Vitari

Il punto di vista / Le interviste di Maria La Barbera

L’autore ci parla del suo ultimo romanzo con una nota di nostalgia.

Dopo i primi due romanzi, “Il vestito nuovo del procuratore” e “Il procuratore e la bella dormiente” ambientati rispettivamente a Torino e ad Ivrea, accolti dal pubblico con grande entusiasmo, è uscito il terzo libro della serie, “Il procuratore e la Casa del pavone” , edito da Morrone, che vede il procuratore Francesco Rotari impegnato in intricati casi giudiziari dal sapore dolce amaro nello splendido scenario piemontese tra Asti, Monforte e Bra.
Giorgio Vitari, già Procuratore della Repubblica, dedica questo nuovo libro a sua moglie, alias Luisa nella narrazione, e fa un’ operazione nostalgia ricordando le persone che hanno lavorato a lungo con lui, un gesto di gentile riconoscenza per la loro dedizione professionale.

Diversamente dai primi due, che raccontano storie effettivamente accadute seppur con uno stile romanzato, quest’ultimo libro è una commistione di realtà e fantasia. Sono esistenti i luoghi dove è ambientata la storia, come il Palazzo di Giustizia di Asti, ed alcuni tra i protagonisti, come l’assistente, la segretaria e la tirocinante, ma di fantasia i casi che il procuratore segue.
Francesco Rotari, ora in età matura, è comunque lo stesso uomo che abbiamo conosciuto nei romanzi precedenti, acuto, a tratti severo e caustico al punto giusto, ma soprattutto cortese e garbato, un uomo d’altri tempi dedicato al lavoro e alla famiglia con qualche veniale e licenzioso pensiero.

Cosa c’è di nuovo in questo terzo romanzo, Il procuratore e la Casa del pavone?

In questo terzo libro oltre ai protagonisti, veri ed inventati, che hanno dato corpo alle diverse storie e vicende, ho voluto raccontare la vita ed il lavoro in un ufficio giudiziario, i problemi quotidiani, forse banali ma pur sempre da risolvere, il meccanismo delle indagini e poi i rapporti interpersonali non sempre semplici. Confesso comunque di essermi sentito fortunato per aver trovato molta armonia nel gruppo di lavoro e credo che questo sia intuibile nelle pagine del libro.

La trama è molto coinvolgente e i ritmi molto dinamici.

E’ un romanzo vivace e in continuo movimento che gode dello scenario dei paesaggi bellissimi delle Langhe e racconta la storia di un pregiatissimo vino d’annata . Si apre con un semplice caso di interdizione che poi si scoprirà legato ad un omicidio, c’è la malavita che si inserisce “aiutando” con risorse finanziarie facili, ma anche storie di ordinari tradimenti coniugali ed intercettazioni che mettono in allarme un’intera categoria di professionisti. E poi c’è lei, Gretel, il personaggio a cui mi sono affezionato di più e a cui ho dato un volto prima che un ruolo nella storia.
Infine ci sono i viaggi che Rotari giornalmente fa in treno tra Torino ed Asti dove si animano incontri, conversazioni, ipotesi ed aspettative; quando arriva a casa lo aspetta sua moglie Luisa con le sue intelligenti osservazioni, le conversazioni per decidere cosa mangiare, il film da vedere in tv e a fine serata le brevi , ma attese, telefonate da con la figlia Virginia.

E’ vero che ha pensato ad un posto speciale per il lettore?

Sì è vero, ho voluto scrivere un romanzo con un “dietro le quinte”. Chi legge, in questo caso, me lo immagino anche come un osservatore, un testimone silenzioso seduto in poltrona nello studio del procuratore che assiste agli eventi e ne comprende il senso giuridico. Inoltre ho voluto spiegare, attraverso le mie conversazioni con la tirocinante Cristel, una cosa molto importante sul processo penale in sé e cioè che il suo obiettivo non è esclusivamente quello di raggiungere la verità e che dal punto di vista dello Stato non è determinante solo avere la condanna o l’assoluzione. Il processo raggiunge il suo fine anche se l’imputato viene assolto perché lo Stato, tramite esso e la sua teatralità, vuole affermare che quella specifica condotta il cittadino non la deve tenere. Il processo ha, dunque, una implicita funzione pedagogica.

 

 

Un libro piovuto dal cielo Il sorprendente saggio romanzato su Papa Francesco

“Il Papa alla sbarra – Processo a Papa Francesco”

Poco si conosce sul suo autore, un avvocato torinese deceduto dalla spiccata personalità. Sorprende, però, che abbia scritto questo libro dopo essere morto, direttamente dalla città celeste di Lisianthus. Nome, Lisianthus, condiviso con la casa editrice Lisianthus Editore. Come dice un noto personaggio televisivo, “coincidenze? Io non credo”. Un libro effettivamente piovuto dal cielo, un mistero che affascina il mondo editoriale.

Nella città celeste di Lisianthus l’avvocato deceduto e autore del romanzo Giangiacomo Nichols riceve una richiesta inaspettata. È il Vescovo di Roma, Papa Francesco, che lo ha scelto come difensore nell’imminente processo che lo vedrà protagonista. Bergoglio è accusato, anche nell’Aldilà, di eresia e deve rendere conto delle affermazioni, azioni e omissioni compiute in Terra. Con l’aiuto del suo mentore e suocero Eli Rosenberg, Giangiacomo imbastirà la difesa chiamando a testimoniare Santi, Beati e ex Pontefici in quello che verrà ricordato come il processo celeste più importante dell’eternità. Non è un romanzo canonico, ma all’interno della trama e dei personaggi (pieni di umorismo e vivacità) vengono riportati discorsi e parole reali, fatti realmente accaduti. Bevendo mate al Bar dei Miracoli e mangiando carne allo spiedo al Ristorante delle Anime Dannate, Nichols imparerà a comprendere l’essenza del Papa argentino e verrà a patti con sestesso.

Si tratta di un libro divertente, profondo, ironico e sociale, capace di affrontare alcune critiche realmente mosse al Papa e contemporaneamente di aprire grandi spunti di riflessione per comprendere il lato nascosto dell’uomo divenuto Vescovo di Roma.

La casa editrice non ha voluto svelare le origini di questo sorprendente saggio. “È letteralmente piovuto dal cielo” ha ribadito, “è pervaso di emozioni e non è rivolto solo a coloro che si pensano religiosi, è un libro che affascinerà tutti i lettori, a prescindere da ciò in cui credono”.

Il protagonista, Nichols, è ateo. Suo suocero e mentore è ebreo. L’accusato è il Pontefice della Chiesa Cattolica. Possiamo sapere chi interpreta il ruolo del Pubblico Ministero? “Una donna forte, che crede fermamente in Bergoglio e che dovrà affrontare un compito temuto, scavare nel passato del Papa. Anche i personaggi di contorno sono pieni di verve, ne citiamo solo alcuni, Joseph Ratzinger, Karol Wojtyla, Bernardette Soubirous, Domenico Savio, Maria Valtorta e Piergiorgio Frassati”.

Un romanzo corale, dunque?

“Sì, ma anche no. Così come è un romanzo, ma anche un saggio, divertente ma anche profondo. Un libro che unirà il mondo, aspetto tanto più  fondamentale in un’epoca di frammentazione e individualismo come quella che stiamo vivendo”.

Mara Martellotta 

Al Salone del Libro si celebra Marcel Proust

A partire dal 19 maggio tornerà il consueto, attesissimo appuntamento con il Salone del Libro, giunto quest’anno alla sua XXXIV edizione. Questo 2022 vuole essere l’anno della vera rinascita, dopo l’annullamento del 2020 e l’edizione autunnale del 2021. Tante le ricorrenze importanti, su tutte il centenario della morte di Marcel Proust. E proprio al grande autore francese è dedicata la nuova mongolfiera dell’artista torinese Antonella Staltari, che sarà esposta presso lo stand della Libreria Internazionale Luxemburg ( padiglione 1, stand B43).
Appuntamento allora per tutti gli appassionati al Salone del Libro, dal 19 al 23 maggio 2022, con l’auspicio che un bel volo in mongolfiera ci aiuti a riscoprire pienamente la magia dei libri e della cultura, per un evento che da oltre trent’anni porta la nostra Torino sotto i riflettori del mondo intero.