CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 362

“Orme in viaggio” con Pinocchio riporta il teatro a Volpiano


Domenica 6 marzo il saggio del laboratorio, giunto alla 21esima messa in scena

Domenica 6 marzo alle 21, nella sala polivalente di Volpiano (via Trieste 1), il laboratorio di teatro «Orme in viaggio» presenta «Pinocchio»; informazioni e prenotazioni alla biblioteca comunale di Volpiano (telefono 011.9882344, e-mail biblioteca@comune.volpiano.to.it).

Si tratta del ventunesimo saggio proposto dal laboratorio gestito dall’associazione culturale Crab e diretto da Pierpaolo Congiu e Antonio Villella. «Abbiamo lavorato – sottolineano gli organizzatori – con i giovani allievi di “Orme in viaggio “ ad una messa in scena allegra, colorata, divertente, che  rispecchiasse il loro stato d’animo e la enorme voglia di tornare a far teatro, di stare insieme, dopo questi due  difficilissimi anni».

«Orme in viaggio» è rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado e propone lezioni su recitazione, dizione ed espressione corporea, tenute da attori professionisti.

Film d’autore alla Soms di Racconigi dedicati alle donne, alle minoranze, a Pasolini

SOMS di Progetto Cantoregi

Via Carlo Costa 23 – Racconigi (Cn)

Domenica 6 marzo, nell’ambito di CuneiForme, ore 17: Bogre. La grande eresia europea

Martedì 8 marzo, per la Giornata internazionale della donna, ore 21: Le donne del sesto piano

Domenica 13 marzo, film per bimbi e famiglie, ore 17: Oceania

Domenica 27 marzo, film per bimbi e famiglie, ore 17: Mulan

Lunedì 28 marzo, per il Centenario pasoliniano, ore 21: Il Vangelo secondo Matteo

Ingresso: 5 euro adulti / 3 euro bimbi

www.progettocantoregi.it

Continua per tutto il mese di marzo il grande cinema alla Soms di Racconigi, grazie al lavoro condiviso di Progetto Cantoregi, Tocca a noi e Goccia dopo Goccia, con il sostegno del Comune di Racconigi, a cui si aggiunge la collaborazione con la Cineteca nazionale di Bologna e l’Associazione Museo Nazionale del Cinema ETS.

In calendario film d’autore del passato e del presente, oltre che pellicole per bambine e bambini, che saranno proposti in occasione della Giornata internazionale della donna, del Centenario pasoliniano e sul tema dei Diritti, a cui è dedicata la terza edizione CuneiForme di Progetto Cantoregi.

Si parte domenica 6 marzo alle ore 17 con Bogre. La grande eresia europea di e con Fredo Valla che sarà presente alla proiezione per dialogare con il pubblico in sala sui temi del film.

Martedì 8 marzo alle ore 21 in occasione della Giornata internazionale della donna viene proposto Le donne del 6° piano, film di Philippe Le Guay.

Alle bambine e ai bambini saranno dedicate le proiezioni successive.

Domenica 13 marzo alle ore 17 lo schermo si accende con le avventure di Oceania, pellicola prodotto dai Walt Disney Animation Studios.

Domenica 27 marzo alle ore 17 viene proiettato Mulan,sempre di Walt Disney.

Lunedì 28 marzo alle ore 21 per celebrare il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini , viene proposto Il Vangelo secondo Matteo, grazie alla collaborazione con laCineteca nazionale di Bologna e con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema ETS.

Prenotazione consigliata ma non obbligatoria: info@progettocantoregi.it 349.2459042.

Ingresso: 5 euro adulti / 3 euro bimbi.

Gli spettatori che hanno contribuito alla donazione aderendo al crowdfunding “Riporta il cinema a Racconigi!”, se si presentano in sala per la prima volta, avranno diritto all’ingresso gratuito e riceveranno una borsa di tela Progetto Cantoregi in omaggio.

Obbligo di Green Pass rafforzato e di mascherina Ffp2.

Gli appuntamenti si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti-Covid.

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È possibile acquistare la tessera 2022 a offerta libera (costo minimo di 10 euro), per sostenere le attività di Progetto Cantoregi. Da quest’anno i cittadini potranno devolvere il 2×1000 dell’Irpef a favore dell’Associazione Progetto Cantoregi (C.F. 02398300042).

Ai Musei Reali una settimana ricca di appuntamenti

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Tra percorsi speciali, mostre e visite tematiche sulle figure femminili di Palazzo Reale

 

 Tanti appuntamenti e attività animano la settimana dei Musei Reali, tra percorsi speciali, momenti dedicati ai più piccoli e visite tematiche, per trascorrere insieme piacevoli giornate tra cultura e svago.

 

In occasione della Giornata internazionale della donna, martedì 8 marzo l’ingresso sarà gratuito ai Musei Reali e ridotto alla mostra Vivian Maier. Inedita per tutte le donne.

 

Tra le principali novità, è visitabile la Galleria Archeologica: un’inedita sezione permanente del Museo di Antichità, dedicata alle civiltà del Mediterraneo antico, dove sono esposti reperti di rara bellezza e di inestimabile valore storico. I visitatori potranno ammirare più di mille oggettiraccolti in oltre quattrocento anni di collezionismo sabaudo. Un viaggio a ritroso nella Storia grazie a un affascinante percorso espositivo, suddiviso in cinque sezioni, articolato lungo dieci sale e allestito attraverso forme espressive contemporanee.

L’ingresso al percorso è compreso nel biglietto ordinario dei Musei Reali.

 

Il calendario delle attività per i tesserati dei Giardini Reali

È disponibile sul sito il calendario delle attività speciali dedicate al tema dei Giardini Reali, riservate ai possessori di una delle tessere solidali. È possibile prendere parte a percorsi e visite in esclusiva con le curatrici, i curatori e le restauratrici dei Musei Reali e sono previsti incontri a tema green anche per tutto il pubblico, con tariffe agevolate per i sottoscrittori della tessera. Le tessere sono acquistabili nel bookshop dei Musei Reali o scrivendo all’indirizzo: mr-to.sostienici@beniculturali.it

Lunedì 7 marzo, alle ore 11 e alle ore 15, è in programma la visita Il Giardino di Levante e la Cavallerizza, nell’ambito di Lunedì Green, l’iniziativa dedicata ogni lunedì ai tesserati e al pubblico alla scoperta dei Giardini Reali a porte chiuse. Un ciclo di visite esclusive sulla storia dei Giardini, le loro stratificazioni nei secoli e le specie vegetali.

Costi: intero € 8, tesserati € 3, gratuito under 18.

Visite con prenotazione obbligatoriamr-to.sostienici@beniculturali.it

 

I Martedì dell’Abbonato

Martedì 8 marzo alle ore 17 proseguono i Martedì dell’Abbonato. In occasione della Giornata internazionale della donna, una visita tematica dedicata alle Donne che vissero e resero vivo Palazzo Reale. Attraversando le magnifiche sale, si racconterà la vita, la moda e il cerimoniale di Corte al femminile.

Costo dell’attività € 10. Riservata ai titolari dell’Abbonamento Musei.

Per informazioni e prenotazioni https://piemonte.abbonamentomusei.it/

 

Le attività con CoopCulture

Sabato 5 marzo alle ore 15.30 e domenica 6 marzo alle ore 11, le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture conducono la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia.

Il costo della visita è di € 7, oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18). Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

È inoltre possibile prenotare una visita ai percorsi speciali dei Musei Reali:

Venerdì 4 marzo alle ore 16 il pubblico può visitare i magnifici appartamenti della regina Maria Teresa al primo piano di Palazzo Reale, il Gabinetto del Segreto Maneggio e le suggestive Cucine Reali per rivivere gli antichi usi di Corte.

Sabato 5 marzo alle ore 16 i visitatori possono ammirare in un itinerario unico gli appartamenti nuziali dei Principi di Piemonte e deiDuchi d’Aosta, situati al secondo piano di Palazzo Reale, allestiti tra il 1720 e il 1843. Grandi architetti come Juvarra, Alfieri e Palagi si alternarono a decorare le magnifiche sale in cui risaltano capolavori rococò, con mobili e boiseries di Piffetti, Gianotti e Stroppiana, soffitti e sovrapporte di De Mura e Beaumont, soffitti di Ayres e Bellosio e arredi di Gabriele Capello in stile Impero. Sarà possibile raggiungere anche le sale che ospitano tesori del Neoclassico in cui gli architetti Piacenza e Randoni, con gli ebanisti Bonzanigo e Bolgiè, approntarono ambienti in stile Luigi XVI di meravigliosa bellezza tra il 1788 e il 1789.

Domenica 6 marzoalle ore 16 un affascinante tour attraversa le sale del primo piano di Palazzo Reale che affacciano sul Giardino Ducale e che conservano intatte le originali decorazioni settecentesche, tra le quali spiccano le pitture di Francesco De Mura e Laurent Pécheux: un susseguirsi di ambienti tra i più sorprendenti della residenza, utilizzati negli anni del re Carlo Alberto come appartamenti per i Principi Forestieri in visita alla corte torinese.

Costo delle attività: € 20 (€ 13 per Abbonamento Musei).

Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Attività per famiglie e bambini

Domenica 6 marzo alle ore 15.30 Animali favolosi

Falchi, granchi, cani, volpi e tanti altri animali sono i protagonisti di simpatici racconti e allegre filastrocche che animeranno questa specialissima visita guidata alla mostra Animali dalla A alla Z. Alla fine del percorso a ciascun partecipante verrà consegnata una copia del libro “Zoostorie”, contenente le storie raccontate durante l’attività e molte altre da leggere a casa con mamma e papà!

Attività consigliata per bambine e bambini dai 6 ai 10 anni con prenotazione obbligatoria.

Costo: € 10 a bambino, gratuito per gli accompagnatori. Info e prenotazioni: 011 19560449 – Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Ciprotour. Oltre il confine – ultimi giorni

Fino al 3 marzo 2022 è visitabile la mostra diffusa che unisce i Musei Reali e le Biblioteche civiche di Torino: Il progetto Ciprotour. Oltre il confine, ispirato dalla mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, prevede una serie di piccole esposizioni in alcune biblioteche torinesi: narrazioni da Cipro e su Cipro nelle sale della Biblioteca civica Centrale, alla Biblioteca civica Musicale Della Corte la musica cipriota, al Mausoleo della Bela Rosin e alla Biblioteca civica Villa Amoretti si racconta dell’isola sacra ad Afrodite con i profumi della dea, alla Biblioteca civica Cesare Pavese di commerci e genti, di lingue e culture alla Biblioteca civica Primo Levi.

 

Le mostre in corso ai Musei Reali

Fino al 26 giugno, le Sale Chiablese ospitano l’esposizione Vivian Maier Inedita con oltre 250 scatti, tra cui molti inediti, video Super 8 e oggetti personali della fotografa americana. Curata da Anne Morin, la mostra presenta anche una sezione dedicata alle fotografie che Vivian Maier realizzò nel 1959 durante il suo viaggio in Italia, in particolare a Torino e Genova. Dopo una prima tappa al Musée du Luxembourg di Parigi, l’esposizione arriva in Italia e ha come obiettivo quello di raccontare aspetti sconosciuti o poco noti della misteriosa vicenda umana e artistica della fotografaVivian Maier Inedita è organizzata da diChroma Photography e dalla Réunion des Musées Nationaux – Grand Palais ed è prodotta dalla Società Ares srl con i Musei Reali, con il patrocinio del Comune di Torino. L’esposizione è sostenuta da Women In Motion, un progetto ideato da Kering per valorizzare il talento delle donne in campo artistico e culturale. Martedì 8 marzo, ingresso ridotto per le donne in occasione della Giornata internazionale della donna.

 

Animali dalla A alla Z. Una mostra dedicata ai bambini è l’esposizione allestita nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda fino al 3 aprile 2022. Il progetto, curato da Rosario Maria Anzalone ed Enrica Pagella, è concepito per bambini e famiglie, dall’altezza delle vetrine alle soluzioni grafiche: tra dipinti, disegni, incisioni, reperti archeologici e oggetti d’arte decorativa, quaranta opere dei Musei Reali sono accomunate dalla raffigurazione di animali, da indovinare in una modalità di fruizione partecipataLa visita alla mostra è compresa nel biglietto dei Musei Reali.

 

La Biblioteca Reale

La Sala Lettura della Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.15 ed è chiusa il sabato. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta.

Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina Orari e modalità di apertura della Biblioteca Reale – Musei Reali Torino (beniculturali.it)

 

Caffè Reale

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

 

Museum Shop

Per rimanere aggiornati sulle pubblicazioni dei Musei Reali e per dedicarvi un pensiero, il Museum Shop è aperto.

È disponibile anche online Musei Reali (shopculture.it).

 

L’accesso ai Musei Reali e alle mostre è consentito unicamente esibendo il Super Green Pass (Green Pass rafforzato ad esito di vaccinazione o guarigione da Covid-19) e indossando la mascherina chirurgica, secondo le norme di sicurezza previste dal Decreto-legge del 24 dicembre 2021, n. 221.

 

 

No alla Russia al Salone del Libro ma non saranno boicottati gli autori

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Il Salone del Libro non ospiterà delegazioni ufficiali, enti o istituzioni legate al governo russo ma “non saranno boicottati libri o autori russi, discussioni o lezioni sulla cultura e la letteratura russa, all’interno di un programma ispirato ai temi della pace, del dialogo, dell’amicizia tra i popoli, le arti, le culture”. Questa la decisione del Salone Internazionale di Torino, che “condanna l’invasione dell’Ucraina e manifesta estrema preoccupazione per lo svolgimento della guerra in atto”.

Online la nuova piattaforma vivolibro.it per la scuola e la lettura

 

www.fondazionebottarilattes.itvivolibro.it

È online dal 1 marzo vivolibro.it, la nuova piattaforma digitale della Fondazione Bottati Lattes dedicata ai progetti con le scuole e per i più piccoli, capace di mettere in rete studentesse, studenti e insegnanti con buone pratiche e progetti dedicati alla lettura. Prende il nome da Vivolibro, iniziativa didattica della Fondazione rivolta alle scuole e al territorio che, grazie ad attività laboratoriali attorno a un libro cardine della letteratura per l’infanzia, riuniva ogni due anni bambine e bambine a Monforte d’Alba per giornate all’insegna della condivisione tra arte, musica, spettacoli e workshop a tema.

La piattaforma vivolibro.it vede la luce grazie alla campagna realizzata nell’ambito del progetto “Crowdfunding 2020. Nuove risorse per dare fiducia al Terzo Settore” promosso dalla Fondazione CRC in collaborazione con Rete del Dono.

«Siamo lieti di varare questo nuovo progetto digitale – spiega Caterina Bottari Lattes, presidente della Fondazione Bottari Lattes – che si è potuto realizzare grazie alla generosità di tanti cittadini, famiglie, scuole, amici e lettori. Aver avuto il sostegno ad una iniziativa in ambito digitale volta a diffondere lettura e buone pratiche ad essa legate ci conforta nel nostro lavoro e conferma la grande necessità di continuare a agire sul terreno del coinvolgimento dei più piccoli e delle scuole, che sono il nostro futuro».

La piattaforma Vivolibro.it è un nuovo spazio digitale che racconta attraverso testi, video, immagini e contributi le iniziative rivolte al mondo della scuola realizzati dalla Fondazione Bottari Lattes. Al tempo stesso si impegna a raccogliere competenze e processi, tessere relazioni fra scuole, territori e enti culturali, promuovere la lettura come strumento di inclusione culturale e sociale attraverso iniziative varie, dai laboratori agli incontri con l’autore. Intende svilupparsi come uno strumento di dialogo a servizio della scuola, degli enti culturali, degli operatori didattici, delle istituzioni del territorio, delle famiglie e di tutti coloro che credono nella lettura quale atto di crescita.

Diverse le aree che si incontrano sulla piattaforma.

Le aree dedicate alle Narrazioni e ai Progetti mettono innanzitutto a sistema i contenuti di dieci anni di Vivolibro, un progetto corale della Fondazione Bottari Lattes che ha saputo nelle sue cinque edizioni biennali portare a Monforte d’Alba oltre diecimila studenti, insegnanti e operatori didattici, mettendoli in relazione con i grandi classici della letteratura per ragazzi. Dal 2011 fino al 2019, ogni due anni, la Fondazione Bottari Lattes ha infatti proposto un calendario di appuntamenti – spettacoli, reading e laboratori didattici – ispirati a noti romanzi della narrativa per l’infanzia e i giovani. Video, immagini e contributi testuali raccontano la vivacità del progetto e l’entusiasmo verso la grande narrativa internazionale che Vivolibro ha saputo trasmettere ai più piccoli.

Occhio di riguardo anche per i più grandi: su vivolibro.it hanno spazio i progetti di lettura rivolti a studentesse e studenti delle scuole superiori di tutta Italia, coinvolti attraverso le Giurie scolastiche nel Premio Lattes Grinzane.

L’area dedicata a Laboratori e Strumenti dà voce alle progettualità di approccio alla lettura e alla letteratura, con particolare attenzione all’evoluzione delle pratiche di analisi del testo scritto, per fornire a studenti, insegnanti e a coloro che operano nella didattica uno strumento accessibile e aggiornato.

Queste aree ospiteranno gli appuntamenti rivolti alle scuole del territorio, realizzati con la collaborazione dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, come i laboratori che partiranno in primavere nelle scuole primarie: Istituto comprensivo La Morra, Barolo Monforte e Novello, Istituto comprensivo Alba Quartiere Piave San Cassiano, Istituto comprensivo Canale. E accenderanno i fari su iniziative nazionali come quelle realizzate dal Cepell e dalla rete Nati per Leggere.

Sempre nell’ambito della promozione alla lettura, la Fondazione Bottari Lattes ha donato più di 200 libri per bambini e ragazzi del proprio fondo della Biblioteca Mario Lattes alle scuole dell’infanzia, primaria e secondarie di primo grado di Monforte d’Alba.

Approfondimentii

Vivolibro

Vivolibro è il principale progetto didattico della Fondazione Bottari Lattes dedicato alle scuole e al territorio che unisce in uno scenario immersivo e partecipato il mondo della formazione e gli operatori culturali nella comprensione di un grande classico della letteratura per ragazzi. Rivolto principalmente ai bambini e alle insegnanti delle scuole elementari, mediante la lettura interpretata, il teatro e l’espressione artistico-corporea, Vivolibro intende stimolare l’apprendimento e la consapevolezza e offrire un’esperienza creativa, emozionante, ludica e performativa, partendo dalla lettura di un testo. L’obiettivo è favorire la riflessione, il confronto e l’interpretazione dei temi presenti nel libro scelto. Il metodo si basa su processi di identificazione e immaginazione, esercitando capacità di analisi e espressione per elaborare la propria interpretazione del romanzo.

Il progetto prende avvio ogni due anni a ottobre, con l’inserimento del testo nei programmi scolastici degli istituti di Piemonte e Liguria che aderiscono all’iniziativa e con la preparazione di laboratori artistici, teatrali e letterari. Al termine di sette mesi di lavoro, i risultati di questo processo animano il borgo storico di Monforte d’Alba che, per l’occasione, si trasforma in un libro a cielo aperto fra spettacoli di teatro, musica, letture, performance realizzati dagli stessi bambini e da attori professionisti.

Nella prima edizione del 2011 è stato realizzato per le vie del paese Il villaggio di Marco Polo, un grande palcoscenico teatrale per rappresentare le avventure del celebre viaggiatore e mercante veneziano Marco Polo. La seconda edizione nel 2013 ha ricreato Il giro del mondo in 80 giorni in otto giornate di teatro, musica, giochi e clownerie, per fare ripercorrere ai partecipanti le tappe, le vicende e le atmosfere narrate nel romanzo di Jules Verne. Con il Donchisciotte, che si è svolto nel 2015, Vivolibro ha proposto in Langa le avventure del cavaliere e del suo scudiero Sancio Panza, con allestimento scenografico liberamente ispirato al romanzo. Le avventure di Pinocchio sono state il tema della quarta edizione della manifestazione, nel 2017, che ha ricreato e fatto rivivere a Monforte d’Alba episodi, ambienti, personaggi e suggestioni del romanzo di Carlo Collodi, pubblicato nel 1883, avvicinando i bambini alla franchezza e all’attualità del capolavoro dello scrittore fiorentino. Nel 2019 per la quinta edizione, Vivolibro ha portato nelle terre del patrimonio dell’UNESCO la storia, i temi e le riflessioni de Il Piccolo Principe dal racconto di Antoine de Saint-Exupéry.

Vivolibro è stato realizzato in collaborazione con prestigiosi enti specializzati nella formazione e nella diffusione della cultura teatrale fra i giovani, come la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus, e con il sostegno di Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC, Comune di Monforte d’Alba, Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo. Vivolibro 2019 è stato realizzato sotto gli auspici di Cepell-Centro per il libro e la lettura. Alla realizzazione di Vivolibro concorrono in diversa misura tutte le realtà monfortesi, pubbliche e private, quali Croce Rossa, Protezione Civile, Proloco, artigiani, esercenti e cittadini.

www.fondazionebottarilattes.it

Info: 0173.789282 – organizzazione@fondazionebottarilattes.it

“PhotoAnsa 2021” Un anno di eventi in mostra al Forte di Bard

Fino al 1° maggio

Bard (Aosta)

Tutto il 2021. Narrato in oltre cento scatti fotografici selezionati nella 17^ edizione del volume  “PHOTOANSA” che raccoglie le immagini più significative dell’anno da poco trascorso, realizzate dai fotografi della prima Agenzia di informazione multimediale in Italia e quinta per importanza al mondo.

Le immagini – in cui si cristallizzano momenti di gioia estrema alternati ad altri, ahinoi più numerosi, che raccontano di dolorose tragedie umane – sono visibili, fino al prossimo 1° maggio, al “Forte di Bard” (principale polo culturale della Valle d’Aosta) all’interno delle sale dell’“Opera Mortai” della fortezza. Dodici le sezioni, per altrettanti temi trattati. Non più solo pandemia, ma tanti fatti nazionali ed internazionali, dalla cronaca alla politica, dallo sport al costume. Anche se sulla pandemia non si poteva certo (e purtroppo) tacere. Ma pandemia raccontata, per il procedere dei fatti ad essa  legati, sotto una prospettiva diversa rispetto al 2020; a due anni di distanza dagli esordi del Covid 19, alle foto dei malati nei reparti di terapia intensiva si sono via via sostituite quelle delle file dei cittadini in attesa d’essere vaccinati, delle tante riaperture dei luoghi della cultura, del lavoro e del turismo, accanto a quelle di chi esibisce il “Green Pass” e, per contrasto, alle manifestazioni di piazza dei negazionisti.

Ma Il 2021 è stato anche l’anno del ritorno dei grandi avvenimenti internazionali, con la pioggia di missili su Gaza e Israele e la vittoria dei talebani coronata dall’assalto all’aeroporto di Kabul. Nello scatto di John Gresbee, si fissa con lucida accorata immediatezza il momento in cui i militari della “Coalizione Internazionale” aiutano un bambino ad entrare nell’area dell’aeroporto. Ancora una volta, guerra e bambini. La dolorosa, ignobile mortificazione dell’innocenza. Ci sono poi le immagini della politica nazionale: del governo a guida Mario Draghi e dei sindaci delle maggiori città italiane, la cui elezione è stata dimezzata da un astensionismo senza precedenti. A seguire: fra una sezione dedicata al grande caldo che ha caratterizzato l’inizio estate, con temperature vicine ai 50 gradi, e una allo sbarco su Marte del “Rover Perseverance”, ad essere protagoniste sono le vittorie nello sport (iconica la foto scattata dall’argentino Diego Azubel che documenta l’esultanza di Marcel Jacobs dopo la vittoria nei 100 metri a Tokyo) e nella musica.

Immagini che raccontano un’Italia diversa che vince grazie ai propri talenti: i trionfi degli atleti tricolore alle “Olimpiadi” e “Paralimpiadi” di Tokyo, la conquista del titolo di campioni d’Europa nel calcio, le vittorie europee del volley e del gruppo musicale dei “Maneskin” all’“Eurovision Song Contest”. Le immagini di giovani vincenti, di folle in delirio nelle piazze d’Italia, sono però offuscate da un altro triste primato che il “PHOTOANSA 2021” non poteva non registrare, quello dell’escalation della violenza contro le donne (giovani, anziane, madri di famiglia, studentesse o lavoratrici) che, giorno dopo giorno, va ad aggiornare le drammatiche statistiche sul femminicidio. Nella foto di Tino Romano, la manifestazione a Torino della rete nazionale “Non una  di meno” contro le violenze di genere. Mentre già è certo il tema chiave su cui andranno a incentrarsi i primi mesi del 2022: la straziante vicenda dell’Ucraina, chiusa nella morsa (crudele e ancora ad oggi incerta) di una guerra  “fratricida” voluta dalla “madre-matrigna” Russia.

 

Gianni Milani

 

“PhotoAnsa 2021”

Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II 85, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Fino al 1° maggio

Orari: dal mart. al ven. 10/18; sab. dom. e festivi 10/19

Nelle foto:

–         John Rigsbee: “Kabul, Afghanistan, 20 agosto”

–         Mahmud Hams: “Jabalia, Striscia di Gaza, 17 maggio”

–         Diego Azubel: “Tokyo, Giappone, 1 agosto”

–         Tino Romano: “Torino, Italia, 1 luglio”

Amedeo d’Aosta, un grande italiano del 900 nato a Torino

Di Pier Franco Quaglieni 

Amedeo di Savoia – Aosta, il terzo duca d’ Aosta, era nato a Torino nel 1898 a Palazzo Cisterna, la residenza torinese dei Duchi d’ Aosta, come Palazzo Chiablese fu la residenza dei Duchi di Genova.

Gli 80 anni dalla morte del Duca Amedeo d’Aosta in prigionia cadono in un momento particolare, quello in cui sta divampando una guerra che potrebbe degenerare in una terza guerra mondiale. E la figura del Duca è stata spesso strumentalizzata per le ragioni dinastiche meschine sollevate dopo la morte del re Umberto II da piccoli personaggi che volevano decidere loro la discendenza della più antica casa regnante d’ Europa.


Ma questo ultimo elemento appare del tutto secondario e persino risibile.  Lo storico, scrivendo di un personaggio vissuto nella prima metà del secolo scorso dovrebbe freddamente prescindere dal momento in cui vive e dalle vicende contingenti. Ma, come sosteneva Croce,  la storia è sempre storia contemporanea, un’affermazione che ha costantemente suscitato in me qualche perplessità perché ritengo che lo storico non debba mai lasciarsi condizionare dal presente che sta vivendo, ma debba cercare di capire il passato ancor prima di giudicarlo come diceva il grande Bloch.

Ma oggi sto vivendo per la prima volta nella mia vita, dopo due anni di pandemia, il pericolo reale di una possibile guerra nucleare che ci travolgerebbe tutti e non sarebbe neppure confrontabile con le prime due guerre mondiali che provocarono milioni di morti. E allora, se penso al Duca d’Aosta che poco più che quindicenne chiese di partecipare come volontario alla Grande Guerra, non posso non vedere la distanza abissale dal nostro modo di pensare, a meno di accomunarlo ai giovani ucraini partiti dall’Italia per arruolarsi in difesa della loro Patirà, un esempio anni -luce distante dal comune sentire dei giovani d’oggi.

Davvero i giovani d’oggi non capirebbero il Duca, ammesso che sappiano chi sia stato. Il Duca d’Aosta ha dedicato tutta la sua vita alla Patria, servendola in armi con una dignità e un rigore che fanno pensare ai cavalieri antichi.  Carlo Delcroix, che lo conobbe di persona, mi racconto’ di questo principe sabaudo coraggioso che amava sfidare il pericolo anche come intrepido aviatore (consegui’ il brevetto di volo a Torino, come mi ha ricordato il mio amico Marco Papa appassionato storico dell’Arma azzurra): e che sull’Amba Alagi resistette al nemico inglese con sovrumano eroismo ed ebbe l’onore delle armi, quando rimasto senza munizioni, fu costretto alla resa.

Mori’ a Nairobi il 3 marzo 1942 in prigionia insieme ai suoi soldati, devastato dalla malaria. Era figlio del comandante della III Armata nella prima guerra mondiale , quell’Emanuele Filiberto che venne considerato il Duca invitto. Mentre scrivo questi ricordi, penso all’accusa che potrebbe essermi rivolta di voler rievocare fatti bellici che dovrebbero suscitare solo orrore e non consentirci di definirli eroici. Ma se penso al Duca d’Aosta che aveva studiato non solo sui libri i problemi africani (si laureo’ alla Facoltà di Giurisprudenza di Palermo in diritto coloniale)e diede un volto umano al colonialismo italiano in Africa Orientale, non posso considerare la sua vita come una manifestazione di angusto nazionalismo legato al fascismo, ma di autentico e sincero amor di Patria, la pace e’ il valore supremo a cui ispirarci, ma a volte guerra e pace non sono così distanti,  a prescindere dal libro di Tolstoj, perché la storia dei popoli sono un misto di contrasti inestricabili e la guerra resta a volte l’ultima ratio quando le diplomazie sono fallite.

 

La vita del Duca d’Aosta fu esemplare perché ispirata a valori e doveri che senti ‘ connaturati al suo essere principe senza privilegi .Da giovane si fece assumere per un anno come manovale sotto falso nome nel Congo belga, per conoscere da vicino come sarebbe potuta essere la sua vita se non fosse stato un Savoia. Un esempio su cui occorre riflettere se vogliamo cercare di comprendere un personaggio che merita il rispetto e la gratitudine di tutti gli Italiani. Il Duca nel 1940 fu decisamente ostile all’ingresso in guerra dell’Italia voluto da Mussolini.Il suo parere venne ignorato e come soldato,dichiarata la guerra, fece il suo dovere fino in fondo,pagando di persona la guerra sciagurata voluta dal dittatore. Il poeta piemontese Nino Costa ,all’annuncio della sua morte , scrisse una poesia che è degna di essere letta . Costa, che era un uomo che sentiva profondamente il valore della pace e della fratellanza umana e cristiana e che ebbe un figlio caduto nella Resistenza,si sentì toccato profondamente dalla morte ad appena 44 anni di questo principe che visse il dovere di servire l’Italia con una passione civile e patriottica che è solo dei grandi spiriti.  Il suo medico personale che lo segui’ in prigionia e che gli fu vicino fino alla fine, Edoardo Borra, albese, ci ha lasciato una biografia del Duca da cui emerge la sua esemplare figura morale, senza mai scadere nell’agiografia,  Gianni Oliva, scrivendo un libro sui Duchi d’Aosta, ha dedicato la sua particolare attenzione ad Amedeo, andando oltre certe vulgate antifasciste faziose e storicamente inconsistenti.


È importante che sia proprio Oliva a ricordare a Torino a Palazzo Cisterna domani il Duca nella sede della Citta’ Metropolitana che conserva cimeli che lo riguardano e che verranno esposti in questo anniversario.

“Belfast”. Pagine convincenti e debolezze tra i ricordi del regista

Sugli schermi il film di Kenneth Branagh, con sette candidature agli Oscar

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

All’inizio le immagini di oggi a colori, poi è sufficiente che la macchina da presa scavalchi un muretto perché la strada del quartiere, dove vivono in amicizia cattolici (in minoranza) e protestanti e dove tutti si salutano e si sorridono, le facce che s’incrociano e gli abbracci, le madri che corrono a recuperare i figli che non hanno ancora voglia di rientrare, le urla e i giochi del piccolo Buddy, gli innocenti diverbi e le pacche sulle spalle, tutto affonda nel bianco e nero bellissimo, che ci riporta con più facilità a quella fine degli anni Sessanta, di Haris Zambarloukos. Sono le prime immagini di “Belfast” che Kenneth Branagh, sceneggiatore e regista, dedica alla propria infanzia (come il nostro Sorrentino con “È stata la mano di Dio”), al suo amore per la propria città (ma i confini per lui sono tra quelle case di operai che arrancano per arrivare a fine mese), ai genitori (una madre che combatte con le rate da pagare e che ogni mese gioisce se è riuscita a farsene fuori una, ed un padre che lavora lontano e che torna a casa ogni quindici giorni esatti), ai nonni (lei più ruvida, il vecchio nonno pieno d’affetto e malato, gran filosofo della vita, che guida il ragazzino nei suoi compiti di aritmetica, così che il nipotino possa eccellere in classe e guadagnare i primi banchi, vicino alla cattedra, soprattutto vicino alla compagna Catherine per cui già stravede: e qui, diciamolo subito, Judi Dench e Ciaràn Hinds sono le chicche del film, capaci di portarsi a casa ad occhi chiusi quegli Oscar quali migliori attrice e attore non protagonisti – vivaddio a Hollywood fanno ancora una distinzione! – cui sono candidati). Al suo amore per il cinema, via di fuga domenicale dalla tragedia che sta per sopraggiungere, gli occhi sgranati e le bocche spalancate verso lo schermo grande (o su quello ridotto della tivù), che scorrano le immagini di “Mezzogiorno di fuoco” o di “Citty cittty bang bang” o di Raquel Welch in bikini preistorico in “Un milione di anni fa” è la stessa cosa: e visto che Buddy è Branagh, un alter ego biondo e già maturo, quel bambino sa, dentro quella sala, cosa farà da grande.

Poi, il 15 agosto 1969, i “troubles” tra Cattolici e Protestanti riducono in cenere la convivenza tra le persone, improvvisamente. La famiglia di Buddy ne è coinvolta, loro sono protestanti ma non sicuramente accesi, le invasioni e i saccheggi (certo la tentazione c’è, il fustino di polvere per lavare fa gola anche a lui ma ci pensa sua madre a farglielo restituire) li lasciano al teppistello che, tra macchine bruciate e barricate a difendere l’entrata della strada, cerca di imporre a tutti la propria legge. Il mondo in un attimo è cambiato, magari si buttano in un angolo i giochi con l’obbligo di scendere in strada. Ahimè, è anche il mondo in cui il film presenta delle crepe, accusa il “non tutto è perfetto”, diventa a tratti retorico o troppo sentimentale o anche furbetto e “facile”. E ancora: si rivela un susseguirsi di episodi, di momenti, alcuni eccellenti nel grande valore delle immagini, nella ricercatezza che è propria del regista (lo notavamo anche nel recente “Assassinio sul Nilo”), altri di tono minore. Vuol dire troppo e fa vedere troppo, in una realtà che a volte non sai se intendere come tale o rivoltarla in gioco o immaginazione del piccolo protagonista: la scena in cui il padre, da sempre considerato un eroe, colpisce il cattivo di turno con un sasso e gli toglie la pistola di mano, è un momento francamente non del tutto apprezzabile o credibile. Come, per alcuni tratti, ne soffre lo sguardo del Buddy del più che volenteroso ma ancora inesperto Jude Hill, con i suoi stupori, le sue ansie, i suoi pianti, la sua allegria, il suo dire sì alla decisione dei genitori di lasciare Belfast, un ragazzino di oggi che s’impegna a “costruire” il Branagh ragazzino di nove anni di ieri mentre lo stesso Branagh avrebbe dovuto avere il coraggio di lasciarlo andare a briglia sciolta, recuperando con maggior sincerità, con più efficace naturalezza i tanti diversi sentimenti secondo la sua “inesperienza”.

Il film è dedicato a coloro che sono partiti e a quanti sono rimasti, anche a quelli che si sono persi lungo il percorso: Branagh è ormai un beniamino di Hollywood (e una macchina per far soldi) e il suo “Belfast” non rimarrà a mani vuote nella notte degli Oscar (sono sette le candidature, oltre a quelle a cui già abbiamo accennato, quelle per migliori film e regia, miglior sceneggiatura originale, miglior sonoro e migliore canzone, “Down to Joy” di Van Morrison, ma tutta la colonna sonora è godibilissima). Chissà con quanta nostalgia guarda oggi a quella strada, a quella nonna lasciata sulla porta di casa ancora a sentenziare, a quel nonno sepolto e festeggiato subito dopo, a quella biondina che aveva giurato di voler sposare? Chissà.

Rassegna mensile dei libri: febbraio

I tre libri più letti e discussi in questo mese di febbraio nel gruppo FB Un libro tira l’altro, ovvero il passaparola dei libri sono Violeta, il nuovo romanzo di Isabel Allende (Feltrinelli); Le Ossa Parlano, (Sellerio), nuova avventura investigativa di Rocco Schiavone creata dalla penna di Antonio Manzini  e al terzo posto troviamo La Canzone di Achille, di Madeline Miller (Feltrinelli), romanzo che, pur essendo molto presente nelle discussioni, non sembra convincere del tutto i nostri lettori.

Andar per libri

E’ in corso il tour promozionale del libro Streghe D’Italia (NPS, 2021) che vedrà l’editore e i vari autori in giro per la penisola. Tra le tappe previste, la presentazione al festival “Lucca Città di Carta”, il 24 aprile 2022. Inoltre mercoledì 2 marzo alle 18.30 gli autori dei racconti saranno ospiti della rassegna letteraria virtuale “Culturalmentre”, in diretta sulla pagina Facebook “Nati per scrivere”.

Sulla stessa pagina la presentazione in diretta del nuovo romanzo di Mirko Tondi Era L’11 Settembre, prevista per mercoledì 16 marzo, alle 18,30.

 

Focus on: NPS edizioni

E’ il marchio editoriale dell’associazione Nati Per Scrivere, impegnata nel promuovere la cultura del libro in Toscana e ovunque trovi attenzione al tema,  mira a valorizzare gli scrittori italiani tramite prodotti letterari curati e di qualità e questo mese è la protagonista del nostro speciale letterario, dedicato alle case editrici indipendenti.

NPS ha in scuderia autori come Elisa Cordovani e Alessandro Ricci, ha numerose collane editoriali, nelle quali si distinguono particolarmente quella dedicata alla narrativa fantastica e quella dedicata ai piccoli lettori, NPS cura la collana Gli Straordinari, (In collaborazione con l’associazione e magazine L’Ordinario) e la rassegna  Culturalmentre reperibile tutti i mercoledì alle 18.30, sulla pagina FB dell’associazione, oltre che occuparsi di laboratori di scrittura creativa, workshop e incontri su scrittura e editoria.

Venite a conoscere gli autori di NPS e le ultime novità pubblicate seguendo i nostri articoli, sulla pagine del sito novitainlibreria.it

 

Incontri con gli autori

Se volete conoscere nuovi autori, magari indipendenti, non perdetevi le interviste della redazione del sito Novità in libreria. It: questo mese conosciamo meglio  Patrizia Bove, napoletana, autrice di Dodici Note- Storie Di Donne E Musica” (Iod Edizioni, 2021);  Valentina Milazzo che nella sua auto-pubblicazione  I Promessi Sposi Ai Minimi Termini racconta il popolare romanzo di Alessandro Manzoni con linguaggio semplice, organizzato in periodi brevi ad alta leggibilità; Matteo Cortesi, l’esordiente autore di Quando Tutto Si Fa Ombra (auto-pubblicazione) un’antologia di racconti che mettono in evidenza quanto sia labile il confine tra le luci e le ombre delle nostre esistenze; Daniela Santini è l’esordiente scrittrice del romanzo Bignè E Tacchi A Spillo (Bookabook 2021),  che lei stessa ha definito “una lettura fresca e spensierata”;Alessandro Niccoli, avvocato e scrittore di San Miniato (Pi) che nel 2021 Nafis E I Corridoi Colorati,  un romanzo a carattere ambientalista interamente auto-prodotto e illustrato da Sara Panicci.

 

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

“Il Tempo Sospeso” di Martellotta in onda su Grp televisione

Intervista all’autrice, domani, mercoledì 2/3/22 h. 18.45  su GRP TELEVISIONE e in replica giovedì 3/3/22 h. 13.45 su 114TV

“Il Tempo Sospeso”, edito da Gian Giacomo Della Porta Editore, accosta le riflessioni elaborate in questi due ultimi anni dalla giornalista Mara Martellotta (a destra nella foto) alle opere pittoriche dell’artista fiorentino Andrea Granchi, nato a Firenze nel ’47, già docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, vincitore del premio Stibbert per la pittura nel ‘71 e proveniente da una famiglia di antica tradizione artistica e nel campo del restauro.

La contemporaneità dei temi trattati, quali il cambiamento della società e dei rapporti interpersonali, la comparsa di nuove angosce e dubbi, hanno trovato un perfetto parallelismo sia nella scrittura dell’autrice, sia nella pittura di Andrea Granchi, indicando e tracciando una possibile via di ancoraggio e salvezza, in questo “tempo sospeso”, nell’arte.

“Gli scritti di Mara Martellotta – spiega il professor Pier Franco Quaglieni, che ha scritto la prefazione del libro  – ci rivelano che nel grande naufragio c’è gente che ha salvato la sua anima attraverso la cultura, l’arte e la fiducia in una vita animata da valori che sembrano appannati. Questi scritti sono destinati a testimoniare il coraggio e l’intelligenza di chi ha saputo passare attraverso il fuoco senza bruciarsi, come diceva il mio amico Mario Soldati”