CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 341

Berruti, l’uomo che fondo’ il Maria Vittoria

Il primo ospedale in Italia dedicato alle donne e ai bambini

di Giuseppe Busso, Libero Ciuffreda, Alessandro Comandone, Paolo Mussano

Una vita dedicata alla cura dei bambini e delle partorienti. Una vita che si intreccia con la storia della sanità in Piemonte ed in Italia. Una vita, quella del medico chivassese Giuseppe Berruti (1841-1911), inscindibilmente legata all’Ospedale Maria Vittoria di Torino, il primo ospedale in Italia dedicato alle “malattie speciali” delle donne e dei bambini, di cui Berruti fu ideatore, fondatore e padre spirituale.

Giuseppe Berruti nasce a Chivasso il 30 novembre del 1841, in una famiglia agiata (il padre era un medico chirurgo molto apprezzato). Dopo gli studi universitari a Torino, inizia ad esercitare all’Ospedale Civico di Chivasso, dove tocca con mano la condizione disagiata e spesso drammatica di tante famiglie e di tante donne povere delle campagne chivassesi. Donne costrette a lavorare, anche durante gli ultimi mesi di gravidanza, nei campi e nelle prime industrie manifatturiere insediate nel territorio chivassese e del basso canavese, con un’altissima incidenza di mortalità infantile. Nel 1872 a fronte di 827mila morti, 410mila erano bambini entro il quinto anno di età, e la mortalità nel 65% dei casi era dovuta a malattie infettive dell’apparato gastroenterico e polmonare. L’attenzione di Berruti si concentra soprattutto verso l’assistenza alle donne partorienti e ai bambini, tra i quali erano molto diffusi il rachitismo e la scrofolosi.

Dopo cinque anni, Berruti torna a Torino con l’incarico di assistente del Professor Domenico Tibone, quindi diventa docente in ostetricia e ginecologia (in molte facoltà di medicina le due branche erano separate, mentre a Torino erano riunite in un unico insegnamento).

Berruti legò il suo nome anche a uno dei primi parti cesarei eseguiti in Italia su donne rachitiche (1876), e fu tra i primi ad applicare l’elettricità nella cura delle malattie utero-ovariche. Fu anche promotore di riviste specializzate: nel 1900 fondò il “Giornale di Ginecologia e Pediatria” poi trasformato in “Giornale dell’Ospedale Maria Vittoria (Ginecologia – Ostetricia – Pediatria)”.

Nel 1872 Berruti si fa promotore dell’Ospizio Marino Piemontese, inaugurato a Loano (Savona) e destinato alla cura dei bambini affetti da scrofolosi, malattia per la quale si raccomandava la terapia clinica al mare.

Le conoscenze acquisite con l’esperienza quotidiana, gli esempi studiati nei suoi molti viaggi all’estero e l’innata capacità organizzativa, lo convinsero della necessità di realizzare un Ospedale specializzato nelle malattie connesse al parto delle donne e nelle malattie dei bambini, scarsamente considerate dalla medicina tradizionale e dai nosocomi cittadini. Corre l’anno 1879, il progetto trova il sostegno di Casa Savoia, in particolare di Amedeo di Savoia Duca d’Aosta e di sua moglie Maria Vittoria Principessa della Cisterna, nonché di numerosi cittadini torinesi e di molti esponenti della comunità ebraica torinese. Come sede viene scelto il borgo di San Donato, una zona in cui erano sorte diverse industrie, in particolare dolciarie: qui, al fondo dell’attuale via Cibrario, all’incrocio con corso Tassoni, è sito un terreno di proprietà della famiglia Berruti. Il progetto è curato dall’ingegnere Giuseppe Bollati, il progettista di piazza Statuto, i lavori iniziano nel luglio del 1883 e il 1 agosto 1885 viene inaugurato ufficialmente il primo nucleo ospedaliero, che disponeva di tre padiglioni e di dodici letti.

Giuseppe Berruti muore il 15 aprile del 1911.

 

La riscoperta di questa importante personalità è dovuta al lavoro di catalogazione delle opere del fondo librario di Renato Bèttica Giovannini, al quale è intitolata la biblioteca della Pro Loco Chivasso “L’Agricola”. Anch’egli chivassese, antifascista e partigiano, grande appassionato di libri, fu libero docente presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Torino (uno dei rari casi di non laureati ammessi alla docenza) e nel 1958 venne assunto come segretario di redazione della rivista “Annali dell’Ospedale Maria Vittoria”, incarico che mantenne fino al 1987, trasformando la pubblicazione in un organo di studio della Storia della medicina. Il fondo “Renato ed Emilia Bèttica”, infatti, comprende un numero consistente di pubblicazioni inerenti la medicina e la storia della medicina .

Neos edizioni -104 pagine – € 15,00

 

I Maneskin nel cuore di Torino

Delusi i tantissimi fans accorsi sabato davanti all’Hotel NH Torino Santo Stefano, nel cuore del quadrilatero romano, per salutare i Maneskin, ospiti d’onore della serata finale dell’ Eurovision, che ha regalato loro  fama internazionale  e a noi l’opportunità di questa avventura. Sotto un insolito sole estivo persone di tutte le età si sono presentate davanti all’hotel già a partire dalle 9 del mattino e hanno resistito stoicamente fino alle 16.30, quando la polizia che sorvegliava l’entrata ha comunicato alla folla in delirio che i Maneskin si erano ormai già dileguati verso il Pala Alpitour per le prove, passando dal retro. Nella mattinata si sono concessi un po’ di relax e dopo aver rilasciato alcune interviste hanno pranzato intorno alle 14.30 in totale tranquillità.

Giuliana Prestipino 

(foto GP – Il Torinese)

Al Teatro Regio una divertente commedia degli equivoci

STAGIONE D’OPERA E DI BALLETTO 

LA SCUOLA DE’ GELOSI
di Antonio Salieri
Una divertentissima commedia degli equivoci

Teatro Regio, dal 15 al 21 maggio 2022

La scuola de’ gelosi, dramma giocoso in due atti di Antonio Salieri su libretto di Caterino Mazzolà, sarà eseguito per la prima volta al Regio dal 15 al 21 maggio per cinque recite, nell’elegante, raffinato e coloratissimo allestimento del Teatro Regio (la produzione originale è del Theater an der Wien in der Kammeroper) con la regia di Jean Renshaw. Sul podio dell’Orchestra del Regio c’è Nikolas Nägele. I protagonisti sono: Omar Mancini (Il conte di Bandiera), Elisa Verzier (La contessa), Askàr Lashkin (che debutta nel ruolo di Blasio), Carolina Lippo (Ernestina), Adolfo Corrado (Lumaca), Anna Marshania (Carlotta) e Joan Folqué (Il tenente); al clavicembalo Jeong Un Kim. Le scene e i costumi sono di Christof Cremer, le luci di Lorenzo Maletto. L’opera va in scena nell’edizione musicale a cura di Ingrid Schraffl, dell’Università di Vienna, nell’ambito del progetto di ricerca Opera buffa in Wien (1763-1782), con le arie sostitutive di Lorenzo Da Ponte per l’edizione di Vienna del 1783.
Immagine di Marzia Caruso per “La scuola de’ gelosi” | Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
Siamo molto orgogliosi di annunciare che il ricavato della recita di venerdì 20 maggio alle ore 20 sarà devoluto a Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e per garantire loro un futuro. I fondi saranno utilizzati per l’emergenza Ucraina.

La scuola de’ gelosi andò in scena per la prima volta a Venezia il 28 dicembre 1778, per essere poi allestita per oltre cinquanta produzioni in tutta Europa fino all’inizio dell’Ottocento: un grande successo sancito dalle innumerevoli traduzioni e dai continui adattamenti; tra questi il più importante fu l’edizione viennese del 1783, con nuove arie di Lorenzo Da Ponte e un cast di grandi interpreti per il Burgtheater.

Il Direttore artistico del Teatro Regio, Sebastian F. Schwarz, che ha contribuito attivamente alla riscoperta dell’opera, racconta: «L’avevo commissionata nel 2017, mentre ero direttore del Theater an der Wien; all’epoca c’era un progetto di ricerca dell’Università di Vienna. Nella storia della musica Salieri sembra essere conosciuto soprattutto per un presunto conflitto con Mozart (che tutti ricordiamo anche attraverso il film Amadeus). Pensiamo di conoscere Salieri e invece non è così. Salieri si trova nel pantheon dei compositori operistici e la sua produzione è oggetto di riscoperta a livello internazionale. Vorrei invitare non solo il pubblico del Regio, ma in generale i torinesi e i piemontesi, a venire per farsi un’idea, divertirsi, trascorrere una serata stupenda e rendersi conto dell’importanza del loro patrimonio culturale».

Ne La scuola de’ gelosi sono protagoniste tre coppie, tre modi differenti di vivere l’amore e di fronteggiare la gelosia. La struttura dell’opera di Salieri anticipa situazioni che saranno utilizzate nel Don Giovanni di Bertati-Gazzaniga, nelle Nozze di Figaro, in Don Giovanni e Così fan tutte di Da Ponte-Mozart, e nel Barbiere di Siviglia di Sterbini-Rossini. Intrighi amorosi, tentativi di seduzione e provocazioni di gelosia che mettono a confronto la coppia aristocratica dei conti, la coppia borghese e quella dei servitori. Nella coppia dei nobili è la donna a essere gelosa e il marito alimenta questa debolezza. Viceversa, nella coppia borghese è geloso il marito. Invece la coppia dei servitori vive il suo amore nel modo più rilassato e libero possibile.

La scuola de’ gelosi – Allestimento Theater an der Wien (2017) – Foto ©Herwig Prammer
Nikolas Nägele, giovane talento che ha debuttato sul podio del Regio nella Stagione 2019-20 nel Matrimonio segreto di Cimarosa, è stato finalista nel secondo concorso internazionale Sir Georg Solti con la Chicago Symphony Orchestra, ha vinto nel 2012 il James Conlon Conducting Prize e nel 2013 l’Aspen Conducting Prize. Dal 2017 Kapellmeister della Deutsche Oper di Berlino, in Italia si è esibito al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, al Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Comunale di Bologna e al Rossini Opera Festival di Pesaro.

L’allestimento, colorato come la musica, è firmato da Jean Renshaw, regista e coreografa britannica che si è definitivamente imposta all’attenzione della critica per la “prima” in epoca moderna del Boris Goudenow di Johann Mattheson al Festival di musica antica di Innsbruck nell’estate del 2021. La regia focalizza l’attenzione del pubblico sui personaggi, che non smettono di girare. La scena è concentrata su una struttura fatta di porte che vengono sbattute, aperte, semichiuse, sbarrate, che vengono usate per spiare. Lo spettacolo è molto concentrato, caratteristica propria del genere dell’opera buffa di fine Settecento.

Per il ciclo delle Conferenze, mercoledì 11 maggio alle ore 17.30 nel Foyer del Toro, la musicologa Elena Biggi Parodi terrà una conversazione di presentazione dell’opera, corredata da video e ascolti, dal titolo “La scuola de’ gelosi. Un modello per Da Ponte e Mozart”. L’ingresso è gratuito; per accedere, è necessario registrarsi acquisendo i biglietti alla Biglietteria e sul sito del Regio.

Grazie all’Impegno del Regio, la prova generale dell’opera di Salieri – in programma sabato 14 maggio alle ore 20 – sarà dedicata all’Associazione Senza Confini di Pinerolo. I fondi raccolti saranno destinati a La casa di Eva, un luogo dedicato all’incontro, alla formazione, allo scambio e al sostegno delle donne italiane e straniere. Per supportare questa iniziativa è possibile visitare la pagina facebook: “La casa di Eva Vinovo” e, per informazioni, telefonare al numero 339.3360007.

La scuola de’ gelosi – Allestimento Theater an der Wien (2017) – Foto ©Herwig Prammer
Biglietteria e Informazioni

La scuola de’ gelosi sarà in scena dal 15 al 21 maggio. Biglietti a € 30 – 40 – 50 – 60 (sconto del -20% per gli under 30 e del 10% per gli abbonati alla Stagione d’Opera e di Balletto); per la recita del 17 maggio ore 20 (abbinata al Turno A): biglietti a € 30 – 40 – 60 – 80 – 100.

Vendita alla Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215, da lunedì a sabato ore 13-18.30; domenica ore 10-14; un’ora prima degli spettacoli – Tel. 011.8815.241 e 011.8815.242 oppure online su www.teatroregio.torino.it  o www.vivaticket.it.

Alla Biglietteria non sono consentiti pagamenti in contanti ed è attivo il pagamento con Satispay.

Informazioni – Tel. 011.8815.557 da lunedì a venerdì ore 9-17.30, piazza Castello 215 – Torino (presso l’Ingresso Uffici del Teatro Regio); info@teatroregio.torino.it.

Per ogni dettaglio vi rimandiamo al nostro sito: www.teatroregio.torino.it.

Torino, 10 maggio 2022

 

 

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Massimo Martino · Piazza Castello 215 · Torino, TO 10124 · Italy

A Saluzzo è tempo di Antiquariato…e non solo

Ritorna alla “Castiglia” la nuova edizione della “Mostra”, fra le più importanti a livello internazionale. Ricca agenda di appuntamenti per il fine settimana

Da venerdì 13 a domenica 22 maggio

Saluzzo (Cuneo)

“Saluzzo sarebbe il luogo ideale per l’università dell’Antiquariato”. Bella idea. E forse neppure così difficile da realizzare. Basterebbe volerlo! Come s’usa dire. In tutti i casi, ci spera proprio Franco Brancaccio, infaticabile e saggio antiquario saluzzese, cui si deve la curatela, per il quarto anno consecutivo, della “Mostra Nazionale dell’Antiquariato”, promossa dalla “Fondazione Amleto Bertoni”, giunta alla sua 45^ edizione e che si terrà da venerdì 13 a domenica 22 maggio prossimi, a “La Castiglia” (residenza privilegiata e fortificata dei marchesi di Saluzzo dal 1175 al 1548) in Salita del Castello (piazza Castello, 1). L’intento postosi, ancora una volta, dal curatore quello di “raccontare storie di antiquari e oggetti pregiati e antichi proseguendo, e anzi rilanciando, la scia del successo che la storica manifestazione saluzzese, anno dopo anno, ha saputo ottenere”. Fra le poche manifestazioni nazionali che è riuscita a realizzarsi sempre nonostante il periodo pandemico, la rassegna dedica e non a caso, quest’anno, un particolare pensiero alle gallerie bergamasche (presente in mostra la prestigiosa “Caravaggi”), le cui opere più preziose hanno potuto trovare un solido approdo proprio nell’antica capitale del Marchesato. Fra le meraviglie che il pubblico potrà ammirare (sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 20, gli altri giorni dalle ore 15 alle ore 20) una “Madonna con Bambino” opera pre-riascimentale del Maestro senese, allievo di Jacopo della Quercia, Francesco di Valdambrino Domenico (1363 – 1435), una coppia di “Angioletti barocchi” di ambito berniniano, sorretti da basi a forma di nuvole, intagliati e dorati (XVI-XVII secolo), un “Comò piemontese” a “demilune” Luigi XVI, in legno finemente intagliato laccato e dorato. Ma la grande novità e vera chicca di questa 45^ edizione è l’“Antiquariato da giardino”, visitabile in uno spazio ricreato nel bellissimo cortile della “Castiglia”, realizzato e curato (con oggetti in pietra, marmo e ferro battuto) dall’architetto paesaggista Paolo Pejrone. Un nome una garanzia! In mostra, fra le varie opere, un “pozzo in marmo statuario” del 1480 circa ed una “fontana genovese in marmo bianco” del 1500.

Non meno interessante, sempre a Saluzzo, il programma del fine settimana. Sabato 14 maggio, dopo tre giorni di ricerche e lavoro, si concluderà la sfida fra il “Liceo Soleri Bertoni” e l’ “Istituto Denina” a colpi di design e costruzione, progettazione e realizzazione, pensando al territorio e al commercio diffuso: una proposta “Distretto del Commercio Terre del Monviso” teso a costruire un ponte tra progetti di territorio e studenti, chiedendo ai giovanissimi di realizzare uno studio e un prototipo di “elementi identitari” per vetrine ed esterni.

Sempre sabato 14 maggio, per tutto il giorno, nei giardini della Scuola “APM-Alto Perfezionamento Musicale” sita nell’antico “Monastero dell’Annunziata” si terrà “RI-USARE PER FAR SUONARE”: un intero weekend per giocare e divertirsi con installazioni sonore realizzate con oggetti riciclati e materiali naturali. Due stravaganti artisti/musicisti riempiranno i cortili della Scuola con le loro creazioni più

originali per far suonare e divertire adulti e bambini.

Da non dimenticare infine che, fino a domenica 22 maggio, sarà possibile visitare la “27^ Mostra di Arte Contemporanea di Saluzzo” per la prima volta “Powered by PARATISSIMA”. L’esteso progetto espositivo, a cura di Francesca Canfora, si articola nelle ampie sale del “Quartiere – Ex Caserma Musso” (piazza Montebello, 1) e coinvolge circa una trentina di artisti, impegnati nell’interpretare il tema del “Ri-abitare” attraverso le più varie tecniche e linguaggi espressivi. A fianco dei talenti emergenti più giovani, espongono artisti più noti e dal curriculum espositivo di lungo corso, tra cui Domenico BorrelliCarlo DoriaEnrico Iuliano e Walter Visentin“Il Cerchio e le Gocce” e  Davide “Boosta” Di Leo, che per l’occasione “ri-abiteranno” gli spazi del Quartiere con grandi sculture e installazioni di dimensione ambientale. Sempre nell’ambito della collaborazione con “Paratissima” il “Chiostro della Chiesa di San Giovanni” ospita Animal Soul” di Simone Benedetto, mostra in cui si racconta come la scultura possa animare e ri-abitare uno

spazio, reinterpretando poeticamente lo spirito di un luogo.

Per ulteriori infowww.startsaluzzo.it

g.m.

 

Nelle foto:

–       La Castiglia, Saluzzo

–       Francesco di Valdambrino Domenico: “Madonna con Bambino”, 1400 ca.

–        “Ri-usare per far suonare”

Donne nell’arte protagoniste alla galleria Malinpensa by Telaccia

Fino al 21 maggio

 

È dedicata alle donne nell’arte la mostra ospitata alla galleria d’arte Malinpensa by Telaccia, inaugurata lo scorso 10 maggio nella sede di corso Inghilterra 51 e aperta fino al 21 maggio prossimo.

Tre le protagoniste di questa rassegna artistica, Nadia Monai, Elvira Sirio e Ines Tropeani.

Nell’opera di Nadia Monai l’ampiezza delle superfici si accompagna ai contrasti dei volumi e all’equilibrio spaziale, tutte caratteristiche capaci di descrivere una dinamicità gestuale animata da creatività e da spiccata capacità tecnica. Gli accordi tonali delle luci si aggiungono a cromie velate che regalano all’opera dell’artista un’esecuzione incisiva raffinata dal punto di vista compositivo e preziosa sotto il profilo materico.

Nelle sue rappresentazioni il bianco puro, sapientemente modulato, si alterna a sequenze molto suggestive di luci, dando vita a una costruzione luminosa calibrata sia nel segno sia nei colori, che si propone al fruitore con una profonda emozione cromatica e strutturale.

La sua pittura informale è di spiccata personalità espressiva, condotta sempre con impegno costante e profonda ricerca intimistica. I materiali che l’artista sapientemente usa sono l’acrilico o olio su tela o tempera su carta, armonizzati in uno stile unico e in una correttezza esecutiva che lo contraddistinguono pienamente.


L’artista Ines Tropeani realizza rappresentazioni fotografiche in cui i particolari della natura sono sempre accompagnati da una ricerca tecnica valida e da un profondo senso visivo e psicologico, che concorrono a un risultato finale assolutamente apprezzabile. L’artista riesce a trasformare ciò che vede tramite la macchina fotografica con originalità e personalità, tanto da caratterizzare il suo linguaggio interpretativo.

Le sue opere evidenziano una profonda dimensione naturalistica e sociale, accompagnata da un grande spessore contenutistico, in cui la visione della natura, nel suo degrado ma anche nel suo splendore, è capace di dare vita a un dialogo narrativo senza confine.

L’ultima artista in mostra è una scultrice, Elvira Sirio, la cui arte è sostenuta da un’energia vigorosa e da un percorso intimistico ricco di valori umani, espressione di una scultura in continua evoluzione, che si libera in un sapiente senso estetico e in riflessioni interiori piuttosto profonde.

L’artista fa uso soprattutto del materiale della terracotta, che si impone essenziale nel suo percorso, generando una composizione coinvolgente vibrante di spiritualità, in cui dominano ritmo e movimento e in cui la forza del segno si libera in un’espressione molto efficace di modellato. Gli effetti cromatici ottenuti sono di vitale impulso creativo e l’artista riesce a esprimere una forte indagine esistenziale, che risponde ad un linguaggio ricco di padronanza tecnica e di personalità originale.

La tattilita’ della materia si accompagna all’equilibrio nell’impianto compositivo e a una forte valenza formale, che permettono all’iter scultoreo una ricerca capace di vivere di una identità artistica indipendente. I dettagli espressivi sono soprattutto concentrati nei ritratti, svelati con abilità e sicurezza, fatti di vibrazioni e sentimenti espressi nella loro mutevole varietà.

Mara Martellotta

La mostra intitolata “Le donne nell’arte” è visitabile fino al 21 maggio prossimo nella sede della galleria d’arte di Monia Malinpensa, in corso Inghilterra 51.
Orario 10.30/12.30; 16/19, con chiusura lunedì e festivi.
Tel 0115628220

Eurovision, svelati i segreti del backstage

In attesa della seconda semifinale di stasera che assegnerà gli ultimi dieci posti per sabato, ieri pomeriggio una delegazione di venticinque giornalisti ha potuto scoprire i segreti del retro palco e tutti i luoghi maggiormente frequentati dagli artisti in questi giorni dell’Eurovision Song Contest. I concorrenti hanno a disposizione una grande sala per il trucco e parrucco allestita da uno degli sponsor principali della manifestazione, un’area relax dove per passare il tempo si può anche giocare a dei videogiochi stile anni ’80 e a calciobalilla.

Proseguendo si arriva finalmente ai camerini. Il primo è stato riservato a Mika, il secondo a Laura Pausini, il terzo ad Alessandro Cattelan e il quarto al super ospite della serata che questa sera saranno i ragazzi del Volo. Il giro è terminato con il palco ideato dall’art designer Francesca Montinaro che in passato è stata chiamata a creare le scenografie dei festival di Sanremo 2013 e 2019. Si tratta di una struttura che rappresenta un sole cinetico con sette archi sovrapposti sotto i quali gli artisti hanno fatto il loro ingresso in scena.

Questa sera con inizio alle ore 21 i rimanenti diciotto Paesi si sfideranno per ottenere l’accesso alla finale. Tra di loro anche Achille Lauro, vincitore del festival di San Marino, con il brano “Stripper”.

Salone Off 2022: online il programma della grande festa del libro che torna per la XVIII edizione

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Martedì 17 maggio la presentazione ufficiale

ore 10:30, Porto Urbano – Murazzi del Po

A partire dalla giornata di oggi, 12 maggio, è disponibile su salonelibro.it il programma completo del Salone Off 2022, la grande festa del libro diffusa nei quartieri delle otto Circoscrizioni della Città di Torino, in diversi Comuni della Città Metropolitana e in alcune città della Regione Piemonte.

Il palinsesto del Salone Off – che quest’anno raggiunge i 18 anni di età – sarà ufficialmente presentato nella sua totalità martedì 17 maggio alle ore 10.30 presso il Porto Urbano – Murazzi del Po a Torino.

 

Come ogni anno, gli appuntamenti in programma (dal 12 al 24 maggio) si distinguono tra loro sia a livello geografico che contenutistico, grazie soprattutto alla preziosa collaborazione di biblioteche, librerie, case del quartiere, Università, musei, teatri, cinema, centri di protagonismo giovanile, circoli, aziende, esercizi, centri commerciali e anche cimiteri. Per questa edizione inoltre Italgas, con il suo nuovo Heritage Lab, e Torino Outlet Village saranno partner del Salone Off 2022 e promotori di alcuni incontri.

Tra gli autori internazionali presenti: Jokha Alharthi al Mausoleo della Bela Rosin, Jennifer Egan ad Ivrea, Cal Flyn alla Libreria del Golem, Alain Friedman a Chieri, Amitav Ghosh a Settimo Torinese e a Novara, il regista Werner Herzog al Castello di Rivoli e al Museo Nazionale del Cinema, Anilda Ibrahimi al Polo del ‘900, Tom Kuka al Centro Interculturale, Jean-Claude Mourlevat all’Alliance Française, Andrés Neuman alla libreria Bodoni, il cardinale Dieudonné Nzapalainga sarà al Sermig Arsenale della Pace, Frank Rose alla Scuola Holden; mentre tra i tanti autori italiani: Carmine Abate, Viola Ardone, Francesca Barra e Silvia Galeazzi, Hervé Barmasse, Luca Bianchini, Ginevra Bompiani, Annalisa Camilli e Fabio Geda, Massimo Carlotto, Marco Cazzato, Cristina Chiabotto, Andrea Cortellessa, Erri De Luca, Luigi de Magistris, Viola di Grado, Simone Filippetti, Tiziano Fratus, Elio Germano e Folco Terzani, Oskar Giammarinaro (Statuto), Viola Graziosi, Gad Lerner, Antonio Manzini, Andrea Marcolongo, Lorenzo Marone, Fabio Marzano, Roberto Mercadini, Roberto Mussapi, Francesco Pacifico, Francesco Pannofino, Antonio Pascale, Marco Peano e Carlotta Vagnoli, Telmo Pievani, Veronica Pivetti, Domenico Quirico, Veronica Raimo, Sara Rattaro, Simone Regazzoni, Matteo Saudino, Daniele Scaglione, Antonio Scurati, Enrica Tesio, Davide Toffolo, Luca Trapanese, Paolo Verri.

Dopo il successo delle precedenti edizioni, torna Voltapagina, progetto di impegno civile e sociale che vedrà la presenza di Fabio Bacà, Jonathan Bazzi, Andrea Donaera, Giorgio Fontana, Vincenzo Latronico, Sasha Naspini e Manuela Valenti nelle carceri piemontesi; Il Ballatoio che riunirà attorno alla lettura di Una questione privata di Beppe Fenoglio gli abitanti di un condominio di periferia, con la serata finale in compagnia di Margherita Fenoglio; Pagine in corsia, iniziativa che prevede l’organizzazione di letture ad alta voce, quest’anno in due ospedali, a cura volontari del Servizio Civile Universale.

Tra i numerosi appuntamenti di quest’anno, tre grandi eventi avranno luogo venerdì 20 maggio: debutterà alle 20.45 alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani ALESSANDRO – un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande, uno spettacolo speciale nato dalla collaborazione tra il Teatro Koreja di Lecce, il Salone Internazionale del Libro di Torino e la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus, in ricordo dello scrittore e giornalista tarantino impegnato nella difesa dei diritti dei migranti e nelle battaglie a favore degli ultimi della Terra; nel giardino dello Spazio 211 si terrà a partire dalle 20.00 l’evento speciale Collezione di attimi… con Marco nel cuore, un incontro, una festa e un tributo a Marco Mathieu accompagnato dalle musiche e le immagini dei Negazione che presenteranno il loro ultimo libro; mentre la docu-fiction Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo, che esplora la vicenda umana e professionale di uno dei più importanti pionieri dell’industria editoriale italiana, verrà presentata in anteprima ore 20.30 nella Sala Uno del Cinema Massimo, grazie ad Anele e Rai Fiction, con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte e del Museo Nazionale del Cinema.

Non mancherà inoltre un’apertura verso il mondo dei versi con Poeti raccontano poeti, una breve rassegna di incontri a tema, ospitata dalla Scuola Holden, e costituita da tre appuntamenti che avranno luogo nelle giornate di giovedì 19, venerdì 20 e domenica 22 (tra gli ospiti Valerio Magrelli e Maurizio Cucchi).

La programmazione del Salone Off spazia tra passeggiate – come quelle artistiche con tre illustratori di Bao Publishing Il cielo su Torino è pieno di nuvolette o quella matematica con Silvia Benvenuti – ed esposizioni allestite nella cornice dell’evento, tra le quali Più moderno di ogni moderno. Le geografie di Pier Paolo Pasolini di Bruno Zanzottera, che verrà inaugurata mercoledì 18 presso il Polo del ‘900, e momenti omaggio a scrittori o artisti, come Vasilij Grossman, Luis Sepúlveda, Sergio Atzeni e Macario.

Il programma completo del Salone Off 2022 è consultabile sul sito, selezionando “eventi Salone Off” – link diretto

“L’estinzione della razza umana” in prima nazionale al Gobetti

Debutta un testo scritto e diretto da Emanuele Aldrovaldi,  in programma dal 17 al 29 maggio prossimo

Debutta in prima nazionale al teatro Gobetti un testo scritto e diretto da Emanuele Aldrovaldi, dal titolo “L’estinzione della razza umana”. Saranno in scena Giusto Cucchiarini, Eleonora Giovanardi, Luca Mammoli, Silvia Valsesia e Riccardo Vicardi, con la partecipazione di Elio De Capitani.
Le scene sono di Francesco Fassone, i costumi di Costanza Maramotti, le luci di Luca Serafini. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile di Torino, teatro Nazionale e da Associazione Teatrale Autori Vivi, in collaborazione con la Corte Ospitale, centro di Residenza Emilia Romagna e sarà in scena, in abbonamento al teatro Stabile, fino a domenica 29 maggio 2022.
Emanuele Aldrovaldi è un abile e riconosciuto drammaturgo, che ha raccolto negli ultimi dieci anni numerosi consensi sia al teatro sia al cinema, con il noto corto Bataclan, con cui ha vinto il Nastro d’Argento nel 2021. È stato selezionato da Eurodram 2022, il comitato che segnala le migliori novità drammaturgiche adatte alla circuitazione internazionale, e verrà presentato in anteprima radiofonica il 1 maggio 2022, nell’ambito della rassegna di RAI Radio 3 “Futuro presente. Nuove scritture per la scena italiana”.
Questo testo rappresenta una sorta di esorcismo, catartico e liberatorio, che ci aiuta a metabolizzare il nostro presente con ironia, lucidità e un pizzico di surrealismo, utilizzando un linguaggio tragicomico, con dialoghi affilati e serrati, in un mondo incastrato dentro ritmi frenetici e disumani, capaci di sottrarre tempo al pensiero e all’introspezione e riducendo il dialogo tra gli individui a litigi “da bar” o da social network, l’arrivo di un virus che trasforma le persone in tacchini blocca e distorce ogni cosa.
Le due coppie protagoniste della storia sono persone comuni, portatrici ognuna di una differente posizione filosofica della vita e si muovono nell’androne di un palazzo, assillate da domande, frustrazioni e paure.
Emanuele Aldrovaldi è un abile e riconosciuto drammaturgo, che ha raccolto negli ultimi dieci anni numerosi consensi sia a teatro sia al cinema. Dopo la laurea in Filosofia a Parma e in Lettere a Bologna, ha studiato alla civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, dove, dal 2018, è docente di drammaturgia.
È fondatore e direttore artistico dell’Associazione Autori Vivi e ha lavorato con Teatro Elfo Puccini, ERT, Teatro Nazionale, Teatro Stabile del Veneto, Teatro dei Filodrammatici, ATIR. Sta lavorando al suo primo lungometraggio.
“L’estinzione della razza umana” concentra la vicenda nella savana, alla presenza di due leoni, uno vicino e uno lontano. La domanda che ci si pone è quale dei due faccia più paura. La risposta che pare immediata sarebbe quello più vicino, ma non ha senso, perché anche quello lontano, se vuole, ti mangia. Dovrebbe fare paura eguale o, al massimo, bisognerebbe chiedersi quale dei due sia più affamato. Il nostro cervello non funziona così perché l’amigdala, che regola le emozioni, per rilevare i pericoli, semplifica tutto “vicino/pericolo”, lontano /poi vediamo”.

Mara Martellotta

Biglietteria del teatro Stabile di Torino
Telefono 0115169555. Numero verde 800235333
Teatro Carignano. Piazza Carignano 6.
Orari dal martedì al sabato dalle 13 alle 19, domenica dalle 14 alle 19.
Lunedì riposo.

 

Conferenza di Quaglieni su Forze Armate e Liberazione

Il prof. Quaglieni

Giovedì 12 maggio alle ore 18 sulla pagina Facebook del Centro “Pannunzio”, lo storico professor Pier Franco Quaglieni terrà una lezione su “ Il contributo delle Forze Armate e dei militari italiani alla Guerra di Liberazione. 1943 – 1945“. Introdurrà Valeria Fantino

Eurovision Song Contest, i primi dieci qualificati per la finale

Martedì sera l’Eurovision Song Contest è entrato nel vivo con la prima semifinale. Sul palco del Palasport Olimpico si sono esibiti diciassette cantanti e solo dieci hanno conquistato la finale di sabato. All’atto finale sono già qualificate Francia, Spagna, Regno Unito, Germania e l’Italia che sarà rappresentata da Mahmood e Blanco con il brano “Brividi”.

 

I cantanti e i gruppi che hanno ottenuto la qualificazione sono: Marius Bear (Svizzera), Rosa Linn (Armenia), Systur (Islanda), Monica Liu (Lituania), Maro (Portogallo), Subwoofer (Norvegia), Amanda Georgiadi Tenfjord (Grecia), Kalush Orchestra (Ucraina), Zdod si Zdub e Fratii Advahov (Moldova) e S10 (Paesi Bassi).

Dalla seconda semifinale di domani sera usciranno gli ultimi dieci qualificati per sabato sera. In finale canteranno venticinque Paesi.