CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 200

Note di Classica. Grigory Sokolov e Daniel Lozakovich le “stelle” di novembre

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI

Giovedì 2 alle 20.30 e venerdì 3 alle 20.00 all’Auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Robert Trevino eseguirà musiche di Ives e Mahler. Lunedì 6 alle 20 al teatro Vittoria, “Concerto dè Cavalieri con musiche di Couperin, Corelli, Marais, Bach e Telemann. Per Polincontri Musica alle 18,nell’aula magna del politecnico il Duo InContra eseguirà musiche di Barriere, Schnittke, Corelli, Colombo Taccani, Ballario Rossini. Mercoledì 8 alle 20.30 all’Auditorium Agnelli per lingottomusica, in collaborazione con l’Unione Musicale il pianista Grigory Sokolov eseguirà nella prima parte musiche di Mozart. Seconda parte da definire. Sempre mercoledì 8 alle 18 per la stagione lirica del teatro Regio, debutto de “La Rondine” di Giacomo Puccini. Commedia lirica in 3 atti. L’Orchestra del Regio sarà diretta da Francesco Lanzillotta. Repliche fino a domenica 26.

Giovedì 9 alle 20.30 e venerdì 10 alle 20 all’Auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Robert Trevino eseguirà musiche di Mahler. Sabato 11 alle 18 al teatro Vittoria “Frau Musika” (il contrappunto) ottavo episodio con David Irimescu pianoforte e Antonio Valentino. Domenica 12 alle 16.30 al teatro Vittoria per l’Unione Musicale, Laurie Smukler violino, Darrett Adkins violoncello e Roberto Plano pianoforte, eseguiranno musiche di Rachmaninov. Lunedì 13 alle 18 per Polincontri Musica, Daniele Petralia pianoforte eseguirà musiche di Scarlatti, Liszt, Rachmaninov, Prokofiev. Mercoledì 15 alle 20.30 al conservatorio per l’Unione Musicale, il Trio Boccherini eseguirà musiche Mozart-Bach, Schnittke e Mozart. Sabato 18 alle 20 al teatro Vittoria Jaemin Han violoncello e Claudio Berra pianoforte eseguiranno musiche di Duparc, Poulenc e Chopin. Lunedì 20 alle 18 per Polincontri Musica, il pianista Enrico Stellini eseguirà musiche di Clementi, Schubert e Schumann. Martedì 21 alle 20 per l’Unine Musicale, (preceduto alle 19.30 da aperitivo) al teatro Vittoria, Rebel Bit “Come” con musiche di Rebel Bit, Fabi, Meta, Cristicchi, Coldplay, Dalla , Sting. Giovedì 23 alle 20.30 e venerdì 24 alle 20.00 all’Auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Kazuki Yamada e con Daniel Lozakovich al violino, eseguirà musiche di Berlioz, Saint-Saens e Elgar. Lunedì 27 alle 18 per Polincontri Musica, il Trio Joahnnes eseguirà musiche di Beethoven e Dvorak. Mercoledì 29 alle 20.30 al Conservatorio per l’Unione Musicale, Anastasia Kobekina violoncello e Jean-Sèlim Abdelmoula pianoforte, eseguiranno musiche di Falla , Faurè, Lysenko, Rachmaninov. Giovedì 30 alle 20.30 e venerdì primo dicembre alle 20.00 all’Auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da James Conlon, eseguirà musiche di Schubert e Wagner.

Pier Luigi Fuggetta

Grafica ed ex libris al Castello dei Paleologi

DAL PIEMONTE / Mostra Internazionale Biennale XV  edizione  “GRAFICA ED EX LIBRIS”  CASALE   MONFERRATO  

21 Ottobre 19 Novembre 2023

                                   

Il “Gruppo Arte Casale” comunica che la XV edizione della Mostra Collettiva Biennale Internazionale “GRAFICA ED EX LIBRIS” si tiene presso il Castello dei Paleologi a Casale Monferrato (AL) dal 21 Ottobre al 19 Novembre 2023, con il Patrocinio del Comune, della Regione Piemonte e dell’A.I.E.

Questa edizione è realizzata grazie alla volontà del Sindaco Federico Riboldi e dell’Assessore alla Cultura Gigliola Fracchia.

Hanno aderito 91 artisti incisori provenienti da varie nazioni con 500 opere.

A documentazione della mostra è stato stampato un catalogo di 120 pagine bilingue con testi e immagini delle opere e relativa biografia degli artisti ( visitabile sul sito www.graficaedexlibris.it).

 

L’esposizione illustrerà le varie tecniche grafiche tradizionali quali xilografia, acquaforte, acquatinta, puntasecca, maniera nera, litografia, linoleografia, oltre a nuove sperimentazioni quali l’incisione su plexiglass, la fotografia, l’elaborazione al computer.La mostra verrà visitata da parecchie persone appassionate di grafica, artisti, critici, collezionisti e alunni delle scuole cittadine primarie e secondarie. Saranno esposti anche libri di grafica incisa, cataloghi, documenti, foto. 

Verrà allestita anche una vetrina con l’esposizione degli strumenti da lavoro dell’incisore e stampatore: matrici lignee e calcografiche, pietre litografiche, bulini e sgorbie, inchiostri, rulli, caratteri da stampa.

La mostra vuole far conoscere la stampa e soprattutto l’ex libris, ovvero quel piccolo foglietto che identifica la personalità e il mondo poetico del proprietario del libro. I collezionisti possono mettersi in contatto con gli artisti e scambiare o ordinare l’esecuzione di ex libris dando indicazione su cosa raffigurare per essere al meglio rappresentati.

 

Le edizioni passate sono state dedicate ai grandi maestri dell’incisione: 1993 Tranquillo Marangoni, 1995 Bruno da Osimo, 1997 Benvenuto Disertori, 1999 Bruno Colorio, 2001 Remo Wolf, 2003 Italo Zetti, 2005 Publio Morbiducci, 2007 Pietro Parigi, 2009 Ercole Dogliani, 

2011 Antonello Moroni, 2013 Luigi Servolini, 2015 Adolfo De Carolis, 2017 Emilio Mantelli

2021 Rivista Xilografia

 

Per maggiori notizie sulla mostra  contattare il Gruppo Arte Casale, Organizzatori responsabili: Antonio Barbato, Pio Carlo Barola e Gianpaolo Cavalli.

cell. 348.7629167, barolapio@libero.it  www.graficaedexlibris.it  

 

Il tributo agli ABBA  più famoso e più titolato al mondo: MANIA – The Abba Tribute

MANIA – The Abba Tribute

lunedì 30 ottobre – ore 21

Teatro Alfieri – Torino

Il tributo agli ABBA più famoso e più titolato al mondo, direttamente dai palchi di London’s West End,

torna finalmente in Italia, dopo i sold out in Australia, Cina, Stati Uniti e Nord Europa,

con l’organizzazione di Dimensione Eventi.

Un concerto coinvolgente che celebra la musica degli ABBA

in modo fedele, rispettoso e  appassionato,

ripercorrendo i ricordi speciali di quando gli Abba dominavano le classifiche radio internazionali.

Costumi, luci, coreografie, musica suonata rigorosamente dal vivo.

“Mamma Mia”, “Voulez Vous”, “Dancing Queen”, “Winner Takes It All”, “Super Trouper”

e tutte le hits più amate in una serata di emozioni,

per vecchi e nuovi amanti degli ABBA.

Sarà impossibile rimanere seduti a teatro: e allora alzatevi e ballate!

Rock Jazz e dintorni a Torino. Il duo Mannoia-Rea e i Modena City Ramblers

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al Cafè Des Arts suonano gli ZiroBop di Enzo Zirilli. Al Teatro Alfieri lo show “Mania-The Abba Tribute”.

Martedì. Allo Ziggy si esibiscono i Boogamen. Al Teatro Colosseo Canta Fiorella Mannoia accompagnata al pianoforte da Danilo Rea. Al Magazzino sul Po è di scena Dj Gruff. A El Paso suonano gli Anti System. Per “Movement” alle OGR si esibisce The Blessed  Madonna e i WhoMadeWho.

Mercoledì. Per “Moncalieri Jazz” all’Osteria Rabezzana, suona il quartetto Dido’s Brazilian.

Giovedì. All’Off Topic è di scena il duo Legno. Per “Moncalieri Jazz” al Centro Commerciale suona l’Orchestra I Vitelloni mentre al Gelato Artigiano si esibisce il Duo Sole. Alle OGR per C2C” sono di scena i Model/Actriz e Rackika Nayar. Al Cap 10100 si esibisce il rapper Mattak.

Venerdì. All’Hiroshima Mon Amour suonano i Modena City Ramblers. Per “ Moncalieri Jazz” è di scena il quintetto Jazz Ladies alla Famija Moncalereisa.  Al Blah Blah si esibisce Kid Congo Powers. Al Folk Club è di scena la cantante Lucia De Carvalho. Per “C2C” al Lingotto vede esibirsi Caroline Polachek con Marina Herlop , Evian Christ, Lucrecia Dalt, Overmono mentre allo Stone Island Stage sono di scena Space Afrika, Avalon Emerson, e Tiga.

Sabato. Per “Moncalieri Jazz” suona la “Marching band” JST di Diego Borotti  e in serata l’A26 Quintet. Al Blah Blah suonano i Five Ways To Nowhere. Allo Ziggy gli Spiritual Front rivisitano “The Queen is Dead” degli Smiths. Per “C2C” alle OGR si esibiscono i King Krule, Flyng Lotus , Moodymann e Yves Tumor mentre sul palco secondario sono di scena Bill Kouligas, Bambi e il trio Sangre Nueva.

Domenica. Per “Moncalieri Jazz” al centro commerciale Le Porte suonano i Dixie Six. Conclusione di “C2C” con Gang Of Ducks, Azu Tiwaline, Cinna Peyghami , Upsammy. Al Blah Blah suona il duo Gotho. Allo Ziggy è di scena Ellende. Al Magazzino sul Po suonano gli Escuela Grind.

Pier Luigi Fuggetta

“Ricordando Alessandro Galante Garrone”

Il “Polo del ‘900” fa memoria, in Palazzo San Daniele, del “mite giacobino” nel ventesimo della scomparsa

Lunedì 30 ottobre, ore 15

Un incontro, fra dibattito e spettacolo/performance, quello in programma il prossimo lunedì 30 ottobrea partire dalle 15, presso l’“Auditorium” del “Polo del ‘900” nello juvarriano “Palazzo San  Daniele”, per ricordare la figura di Alessandro Galante Garrone (Vercelli, 1° ottobre 1909 – Torino, 30 ottobre 2003), nell’ambito delle iniziative per l’80° della Resistenza e a vent’anni dalla scomparsa dello storico, scrittore, magistrato, antifascista di primo piano e partigiano (militante durante il Ventennio nelle formazioni GL in Piemonte), fra i padri fondatori della Repubblica Italiana. L’incontro servirà anche per presentare il libro di Galante Garrone “Per l’eguaglianza e la libertà”, edito di recente da “Einaudi”, a cura di Paolo Borgna (presidente di “Istoreto – Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della Società Contemporanea”, di cui Galante Garrone fu fra i fondatori nel lontano 1947), Francesco Campobello e Massimo Vogliotti.

Dopo i saluti e l’introduzione di Alberto Sinigaglia (presidente del “Polo” di piazza Antonicelli) e di Paolo Borgna, il programma prevede una “lezione recitata” dall’attore albese Diego Coscia, su testo dello scrittore (e dal 2005 docente di “Civilisation italienne” all’Università “Grenoble Alpes”) Leonardo Casalino avente a tema “Alessandro Galante Garrone: pensare libertà liberatrici”.

Il pomeriggio proseguirà alle 17 sotto il segno de “Le battaglie civili del ‘mite giacobino’”, termine che lui stesso si cucì addosso, nel ’94, in un libretto scritto a quattro mani con Paolo Borgna. Come dire: “un rivoluzionario democratico – così Paolo Bagnoli – a caratura radicale essendo egli un azionista fedele al filone della democrazia radicale che, oltre ad essere una posizione politica, fu per Galante Garrone anche la bussola che mosse il suo continuo impegno pubblicistico, caratterizzato da una moralità concreta nel leggere un paese sempre più tristemente e squallidamente risucchiato dal disprezzo della Costituzione e dalla perdita di senso di quell’Italia civile in cui egli e, con lui tanti altri, avevano creduto ed avevano continuato a credere”. Il valore delle Istituzioni e quello supremo della “libertà” ritornano costantemente nella vita, nei gesti e nelle parole di quel nostro “mite giacobino” che non abbisogna di feroci “ghigliottine”, ma che non cede caparbiamente il passo al progredire di tempi privi di ideali e passione politica e civile, testardo all’estremo nel rifiuto di “ogni neutralità imbelle” lontana e pavida nella negazione di ogni “scelta di campo”.

Posizioni, concetti, idee ben presenti nel recente libro-antologia “Per l’eguaglianza e la libertà” (Einaudi) che raccoglie gli editoriali, ancora oggi di eccezionale attualità , da lui scritti per “La Stampa”: dalla necessità di uno Stato moderno autorevole ma non autoritario all’importanza della scuola pubblica e alla condizione della donna via via fino al rapporto fra politica e giustizia, con l’ideale di una magistratura che viva la propria indipendenza senza trasformarla in separatezza. Temi di cui si discuterà nel tardo pomeriggio al “Polo del ‘900” insieme a Gad Lerner e allo storico Gianpaolo Romagnani, con il coordinamento di Chiara Colombini, ricercatrice presso “Istoreto”. Saranno presenti anche i curatori del volume e la figlia di Gante Garrone, Giovanna.

Per info: “Polo del ‘900 – Palazzo San Daniele”, piazza Antonicelli, Torino; tel. 011/0883200 o www.polodel900.it

g.m.

Nelle foto:

–       Alessandro Galante Garrone (Ph. Paolo Agosti)

–       Alessandro Galante Garrone con il fratello Carlo e Ferruccio Parri, primo presidente del Consiglio dei Ministri a capo di un governo di unità nazionale, al termine del secondo conflitto mondiale

–       Alessandro Galante Garrone con le vedove dei ferrovieri, 1946

Onda Larsen mette in scena “Una cena d’addio”

Domenica 29 ottobre

Esclusiva italiana per la commedia firmata dagli autori francesi del fortunato “Cena tra amici”

Domenica 29 ottobre alle 21 al Teatro Concordia di Venaria, in via Puccini, la compagnia Onda Larsen mette in scena “Cena d’addio”. Si tratta di un testo scritto da Alexandre de la Patellière e Matthieu Delaporte, gli autori del fortunato “Le prenom”, conosciuto in Italia come “Cena tra amici”, che ha riscosso successo sia in teatro sia al cinema.

La produzione ha avuto il testo in esclusiva per l’Italia: «Questo spettacolo ha la fortuna di raccontare una storia che, negli anni 2000, era una semplice commedia. Dopo la pandemia (da quando ci siamo accorti che il tempo da condividere con altri è diventato sempre più prezioso), questo testo che recitiamo assume una spinta ancora più efficace. Quanto tempo passiamo con persone di cui non ce ne frega nulla? Tanto, troppo. E allora, con l’ironia e cinismo che contraddistinguono le commedie francesi, lo spettacolo risulta quanto mai attuale e divertente» spiega Riccardo De Leo di Onda Larsen.

 

La traduzione è stata curata da Sandrine du Jardin e, prima di questa messa in scena, la commedia, divertente e raffinata, non era mai stata rappresentata nel nostro Paese. La regia è firmata da Andrea Borini e sul palco salgono Riccardo De Leo, Gianluca Guastella, Lia Tomatis.

Intero: 15 euro, 13 il ridotto. Biglietti in vendita online su VivaTicket (https://www.vivaticket.com/it/Ticket/una-cena-d-addio/213062) e su Ticketone (https://www.ticketone.it/eventseries/onda-larsen-cena-daddio-3449769/?affiliate=IGA)

 Lo spettacolo
Una giovane coppia, Pierre e Clotilde, si rendono conto di passare troppo del loro tempo a fare cose che non sceglierebbero di fare, ma soprattutto a vedere e frequentare persone che, oggi come oggi, non sceglierebbero più di frequentare. E così decidono di darci un taglio: per ognuna delle persone che vogliono lasciare fuori dalle loro vite organizzeranno una “Cena d’addio” per salutare degnamente gli ex amici e lasciare in loro un buon ricordo.

Il loro progetto inizia invitando a cena una coppia di vecchi amici a cui però si presenta solo Antoine e le cose non vanno esattamente come i due avevano immaginato, prendendo una piega a tragicomica, a tratti assurda, paradossale e sicuramente esilarante.

Un testo divertente che sa fotografare le coppie e la realtà

Nella società contemporanea la vita spesso si riduce a una serie di impegni da organizzare. Per una coppia borghese il lavoro, l’educazione dei figli, il tempo libero e l’amicizia diventano una concatenazione di appuntamenti da programmare, tutti sullo stesso piano, nell’illusione di avere così un controllo sulle proprie vite apparentemente serene. Proprio per questo frequentare delle amicizie ormai stantie e inutili diventa una perdita di tempo che potrebbe essere dedicato ad altre attività, ma come fare per sbarazzarsi di un amico senza fare cattiva figura? Il miglior modo è organizzare una cena d’addio, una sorta di festa funebre in onore di una ignara coppia di amici che verrà invitata e onorata con tutti i crismi prima di non essere mai più contattata. Questo è il piano di Pierre e Clotilde, una coppia apparentemente solida e comune, senza grossi problemi a parte piccole incomprensioni sotterranee, per sbarazzarsi di Antoine e Beatrice, vecchi amici di estrazione new age e radical chic, in una serata che sarà rivelatrice di sorprese e verità sotterranee. Il salotto piccolo borghese diventa perciò un ring in cui si scontrano tre personaggi, con la moglie di Antoine che aleggia soltanto evocata, in cui più volte i ruoli si ribaltano, i rapporti di forza cambiano, le apparenti differenze si appianano più del previsto, nessuno  conosce se stesso e gli altri quanto credeva, l’apparente moralità si trasfigura in amoralità diffusa, e si fatica a capire per chi parteggiare e dove stia la verità.

PERCHE’ “UNA CENA D’ADDIO”, a cura di Onda Larsen

«Abbiamo scelto “Una cena d’addio” perché, come spesso avviene con le commedie francesi, questo spettacolo ha la capacità di saper divertire e apparire leggero, per poi infiltrarsi nelle nostre contraddizioni anche con crudeltà.

Questa commedia è uno specchio: quello che vediamo sulla scena siamo noi, è il nostro mondo che si sgretola, è il nostro individualismo così politicamente corretto che si scontra violentemente con la realtà, con l’umanità, è la nostra natura tragicomica per eccellenza.

In un mondo che sempre di più vive i rapporti umani a seconda della loro utilità e che considera un valore la saturazione selvaggia del proprio tempo, riempiendolo di tutto ciò che “sviluppa” il nostro lavoro, il nostro benessere, la nostra conoscenza, non resta spazio per contemplare, pensare, annoiarsi e conoscersi davvero.

“Una cena d’addio è come un incrocio fra un vaudeville contemporaneo e un dramma d’interno, in cui intervengono gli artifici teatrali come il travestimento, il gioco di parole, la brillantezza dei dialoghi, al servizio di un incontro-scontro di caratteri. La sfida è riuscire a dipanare tutti i fili che partono da uno spunto di partenza semplice ed efficace per riannodarli insieme in una commedia drammatica, a tratti feroce, a tratti giocosa, spesso francamente comica, unendoli in un ordito di divertimento, emozione e riflessione al tempo stesso».

LO SPETTACOLO

di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte
con Lia Tomatis, Riccardo De Leo, Gianluca Guastella
regia Andrea Borini
costumi Augusta Tibaldeschi
scene Yasmin Pochat
luci Adriano Antonucci
produzione Fondazione Via Maestra / Onda Larsen / Compagni di viaggio

L’“Indipendent Book Tour” a cura del Salone del Libro

Ad Asti, la prossima tappa del progetto ideato dal “Salone Internazionale del Libro di Torino” e dalla Regione a favore dell’Editoria indipendente piemontese

Sabato 28 ottobre, ore 17,30

Asti

Quinta tappa. Dopo Verbania, Torino, Novara ed Alessandria, sosterà ad Asti l’“Indipendent Book Tour”, il viaggio nei capoluoghi del Piemonte, ideato dal “Salone Internazionale del Libro di Torino” e “Hangar del Libro”(Regione Piemonte), in collaborazione con la “Fondazione Circolo dei Lettori”, per raccontare la ricchezza, eccellenza a livello nazionale, dell’Editoria indipendente piemontese. L’appuntamento è per sabato 28 ottobre, ore 17,30, negli spazi di “FuoriLuogo”, in via Enrico Toti 18/20, ad Asti. Protagoniste nella tappa astigiana, saranno quattro case editrici, tra le 28 partecipanti al tour, che racconteranno al pubblico la propria storia, i propri progetti e un proprio libro scelto per l’occasione, tra i tanti pubblicati (ingresso libero): “Buendia Books” presenterà il romanzo “Saluteremo il signor padrone” di Stefano Valerio, “Yume Edizioni” racconterà il libro “Teen generation” di Beatrice Varetto, “Be strong Edizioni” illustrerà il romanzo per ragazzi “Un destino su misura” di Fulvio Drigani e “Edizioni del Capricorno” parlerà del “noir” “Anatomia di una rapina” diMaurizio Blini. Sono nel complesso otto le tappe, una in ciascun capoluogo piemontese, messe in agenda per l’edizione 2023 dell’iniziativa.

A ogni appuntamento le case editrici, selezionate a giugno attraverso la “call Hangar del Libro”, presenteranno il loro libro del momento, accompagnate da brani musicali e azioni teatrali curate da “B-Teatro”. Per il secondo anno, grazie al progetto “#Booklovers” della rivista digitale “exlibris20”, saranno nuovamente coinvolti 28 lettrici e lettori, anch’essi selezionati a giugno grazie ad una “call” dedicata, che ha visto partecipare ben 267 appassionati di libri e lettura di ogni età.

A ogni tappa i “booklovers”affiancheranno una casa editrice ciascuno per raccontare il loro punto di vista sul libro, trasmettendo così al pubblico anche le emozioni e le riflessioni del lettore che pubblicheranno poi sui propri profili social, con recensioni e interviste.

E il viaggio continua.

Sabato 11 novembre la tappa sarà Vercellicon l’appuntamento alle 17.30 alla “Biblioteca Civica”, in via A. G. Cagna, 8. Ultimi incontri: sabato 18 novembre alle 17.30, alla “Cassa di Risparmio (Villa Poma) di Biella, in via Fratelli Rosselli 116 e sabato 25 novembre a Cuneo, alla “Biblioteca Civica” (Palazzo Audifreddi), in via Cacciatori delle Alpi 9, alle 17.30.

Da segnalare che, per ogni edizione, “Independent Book Tour” prevede la “vetrina virtuale online” su www.hangardellibro.it , uno strumento informativo che illustra tutti i titoli delle case editrici presentati nel viaggio letterario, per aiutare lettrici e lettori nella scelta dei libri che più incontrano i loro interessi, le loro passioni, i loro gusti. Dice Carola Messina, project manager dell’evento: “L’‘Independent Book Tour’ ha il preciso obiettivo di raccontare e dare visibilità alla capacità delle case editrici indipendenti piemontesi di sperimentare, innovare e ampliare gli orizzonti di lettori e lettrici grazie alla presentazione delle loro proposte di punta. Rafforzare il prezioso ruolo dell’editoria indipendente è uno degli scopi principali del progetto ‘Hangar’, al fine di preservare l’importante valore della bibliodiversità portata nel panorama culturale regionale e nazionale”.

Per info su programma nel dettaglio: www.hangardellibro.it o www.salonelibro.it

g.m.

Nelle foto: Immagine guida “Indipendent Book Tour” e cover di “Anatomia di una rapina” (Edizioni de Capricorno), “Saluteremo il signor padrone” (Buendia Books) e “Teen generation” (Yume Edizioni).

Ultima occasione dell’anno per visitare il castello di Marchierù

Domenica 29 ottobre sarà l’ultima occasione dell’anno per visitare il castello di Marchierù, a Villafranca Piemonte, giacchè poi ne saranno chiusi i cancelli in attesa della primavera prossima per la nuova stagione 2024.

CASTELLO DI MARCHIERU ( Villafranca Piemonte * via S.Giovanni 77)

Visite guidate dai proprietari delle sale del castello, del parco, della cappella gentilizia e delle scuderie settecentesche ( ore 10/11/12*15/16/17 )

Alle ore 15/16/17 in collaborazione con la GALUP, divenuta riferimento nel mondo delle galuperie e del celebre panettone, gli Allievi dell’ Istituto alberghiero Prever di Pinerolo serviranno agli ospiti prenotati la MERENDA REALE, una “ cioccolata calda all’uso antico”

Prenotazione obbligatoria al 3394105153 /3480468636 (visita e cioccolata)

Contributo visita € 8 / bimbi fino a 10 anni gratis * visita + cioccolata € 15 / bimbi € 5

 

Torino ed il Piemonte tuttora costituiscono punto di riferimento per gli amanti del cioccolato in tutto il mondo. Qui all’inizio dell’ ottocento si dette vita ai cioccolatini di ogni tipo, e nel 1865, unendo al cacao la nocciola delle Langhe, nacque il “gianduiotto”, così chiamato dal nome della maschera torinese Gianduja, perché messo sul mercato in occasione del Carnevale.

Numerose sono le grandi aziende produttrici nate in questo territorio, ed accanto ad esse esistono in città ottimi artigiani, facendo sì che la provincia di Torino si configuri come il maggior centro italiano di lavorazione del cioccolato.

Fra questi grandi marchi industriali e artigianali spicca la pluripremiata GALUP con sede a Pinerolo, conosciuta ormai in ambito internazionale, che ora ha aggiunto alla lavorazione dei celebri panettoni anche quella dei “gianduiotti” assieme alle tradizionali “galuperie”

Ad essa ed agli esperti Allievi dell’ Istituto Alberghiero Prever dobbiamo la possibilità di offrire ai visitatori del castello una tazza di cioccolata calda, un tempo riservata esclusivamente ai più fortunati, che a tal fine utilizzavano preziose tazze e stoviglie come quelle che si potranno ammirare in esposizione.

 

Che fatica nascondere il morto: ma che risate!

“C’è un cadavere in giardino” sino a domenica al Gioiello

Prolifico scrittore, Norm Foster è considerato a ragione l’erede del (forse) più celebre Neil Simon, spunti indovinati e ricca di sorpresa, scrittura vivacissima, personaggi che spremono sino in fondo tutta l’allegria – come anche le confessioni amare – con cui lo scrittore li ha costruiti. Nella versione di Pino Tierno e Consuelo Versace, arriva oggi da noi “C’è un cadavere in giardino”, per la regia tutta sprazzi e divertimento di Silvio Giordani, fino a domani al Gioiello (stasera alle ore 21, domenica alle ore 16).

Con un titolo che avrebbe fatto la felicità della maestra Agatha Christie, è la storia di una coppia di attori cresciuti nella mediocrità che un giorno ha fatto il gran salto del successo e del benessere. Come? Improvvisandosi, ma accalappiando un numero più che consistente di pubblico, guru dell’”auto-aiuto” (“Self Help” suona il titolo originale), ovvero come scrivere manuali di poco conto, spandere consigli da quattro soldi, mantenere quel tenore di vita, grandi alberghi limousine conferenze e vendite, che fa gridare subito al miracolo. Ma la dabbenaggine di troppi, cronache neppur troppo antiche ce lo hanno raccontato, non aspetta altro. Tutto procede a gonfie vele e in una traballante serenità, se si escludono gli improvvisi furori erotici della signora: che un bel giorno coinvolgono l’appetitoso giardiniere di casa. Sino al decesso di costui. C’è da sbarazzarsi del cadavere, mentre in casa circolano una cameriera che ha fatto dei loro insegnamenti la propria ragione di vita, eccentrica, tutta precisina, leggermente fuori di testa; una press agent a cui non pare vero di scorgere, all’occasione, un certo realistico riavvicinamento tra i padroni di casa, lui ha subodorato tradimenti e per un bel periodo ha perso ogni interesse verso la consorte; un giornalista d’assalto dedito alle inchieste e desideroso più di ogni altro di svelare i tanti lati oscuri della coppia; un tenente della polizia distrattamente alla ricerca del morto.

Il cadavere che “passeggia” per il palcoscenico nascosto in un tappeto e raggiunge le stanze come nascondiglio, il giardino come ultimo, sempiterno rifugio, porte che s’aprono e si chiudono (scena di Mario Amodio gustosamente alla Feydeau), ficcanasi impenitenti, tutto ha bisogno di ritmo e soprattutto di veder mantenuto quel marchingegno a orologeria, senza se e senza ma, che l’autore gli ha impresso, tra l’inquietante e il divertente, veloce e quasi ossessivo.

 

Le promesse sono mantenute, la girandola di situazioni e di battute (i temi sessuali sono imperanti) che strappano la risata, i doppi sensi a manciate che rallegrano, i campanelli e gli squilli dei citofoni di  casa, le incursioni satiriche, il clima di complicità che si stabilisce tra il pubblico e gli attori, ogni cosa fa bene alla serata. Se s’intravede qualcosa di scontato o di ripetitivo qua e là, tutto è prontamente rimesso in riga dal gran mestiere di tutti gli attori in scena, da Miriam Mesturino, fiammeggiante padrona di casa, tutta ardori e terrori, solo per un attimo pronta a rifugiarsi nella scalcagnata quanto tranquilla vita di un tempo, a Sergio Muniz, marito troppo comprensivo e sonnacchioso, affaccendato a ristabilire equilibri e abituale trantran, eccellente dispensatore d’ironia, da Valentina Maselli a Luca Negroni a Giuseppe Renzo, alla divertentissima, applauditissima Maria Cristina Gionta, cameriera dei signori. Un successone.

Elio Rabbione

Agostino Bonalumi alla galleria Mazzoleni

La galleria d’arte Mazzoleni dedica una personale, nella sua sede torinese, dal 1 novembre 2023 ad Agostino Bonalumi, il Teatro delle Forze ( ovvero The Theatre of the Forces), aperta fino al 4 febbraio 2024.

La mostra, curata da Marco Scotini e organizzata insieme all’archivio Bonalumi di Milano, si concentrerà su una delle più significative fasi dell’attività creativa di Bonalumi, dalla fine degli anni Sessanta attraverso gli anni Settanta, e inizierà presentando due dei meno conosciuti lavori di Bonalumi che richiedono un approccio multidisciplinare per la loro comprensione.

‘Agostino Bonalumi: il teatro delle forze’ mette in luce sculture e costumi creati per il musical di Goffredo Petrassi e per la Composizione Partita, per l’azione coreografica Rot di Domenico Gueccero, che si svolsero rispettivamente al teatro Romano a Verona e al teatro dell’Opera di Roma nel 1973.

Il titolo della mostra si riferisce alla macchina teatrale come oggetto, alludendo alle forme plastiche, una delle quali è incarnata in uno dei primi lavori di Bonalumi, nei quali è evidente una forza che nasce all’interno del lavoro, rovesciandone la superficie. Ogni lavoro nasce da un dialogo tra la pressione interna del corpo e la resistenza esterna che la superficie del canvas oppone.

Agostino Bonalumi nasce il 10 luglio 1930 a Vimercate, in provincia di Milano, compie studi di disegno tecnico e giovanissimo inizia a esporre da pittore autodidatta. Nel 1958 nasce il gruppo Bonalumi Castellani con una mostra alla galleria Pater di Milano, alla quale seguiranno altre mostre a Roma, Milano e Losanna. Nel 1961 alla galleria Kasper è tra i soci fondatori del gruppo Nuova Scuola Europea. Nel 1965 Bonalumi presenta le sue opere in una mostra personale nella sua galleria di Milano, con catalogo di Gillo Dorfles e dal ’66 prende avvio la collaborazione con la galleria del Naviglio di Milano, che lo rappresenterà in esclusiva, pubblicando nel 1973 un’ampia monografia per le edizioni del Naviglio, a cura di Gillo Dorfles.

Nel 1966 è invitato alla Biennale di Milano con un gruppo di opere e nel 1970 con una sala personale. Dopo un periodo di studi nei Paesi dell’Africa mediterranea e negli Stati Uniti, si presenterà con una personale alla galleria Bonino di New York.

Realizza opere di pittura ambientale quali “Blu abitabile” per la mostra ‘Lo spazio nell’immagine’ a Foligno, nel 1968 il Grande Nero per una mostra personale al Museum am Ostwall di Dortmund, nel 1979 nell’ambito della pittura Ambiente a palazzo Reale di Milano l’opera ‘Dal giallo al bianco e dal bianco al giallo’ Qui l’ambiente è considerato attività dell’uomo, analizzato come attività primaria e psicologica, come nell’opera “Ambiente Bianco. Spazio trattenuto e spazio invaso” realizzato nel 2002 per la fondazione Guggenheim di Venezia.

Si è occupato di scenografia realizzando nel 1970, per il teatro Romano di Verona, scene e costumi per il balletto Partita, per la musica di Goffredo Petrassi e coreografie di Susanna Egri. Nel 1973 per il teatro dell’Opera di Roma ha realizzato scene e i costumi di “Rot”, musica di Domenico Guacceri, coreografie di Amedeo Amodio.

Nonostante la malattia con cui conviveva da tempo, Bonalumi ha proseguito con assiduità sviluppando la sua ricerca fino agli esiti degli ultimi anni e portando a compimento la realizzazione di un ciclo di sculture in bronzo su progetti risalenti alla fine degli anni Sessanta. Bruxelles, Mosca, New York e Singapore sono alcune delle capitali che hanno ospitato sue personali.

La mostra si sviluppa dal 1 novembre al 3 febbraio 2024 presso la galleria d’arte Mazzoleni a Torino in piazza Solferino 2

Mara Martellotta